la successione giurassica dell`alto di zandobbio
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la successione giurassica dell`alto di zandobbio
Atti Tic. Sc. Terra 37 (1994), 17-38, 8 figg. LA SUCCESSIONE GIURASSICA DELL’ALTO DI ZANDOBBIO (BACINO LOMBARDO, ALPI MERIDIONALI) (1) THE JURASSIC SUCCESSION OF THE ZANDOBBIO STRUCTURAL HIGH (LOMBARDY BASIN, SOUTHERN ALPS) R. BERSEZIO (2) & D. CALCAGNI (3) INDICE Riassunto .................................................................................................................. Pag. Abstract ......................................................................................................................... » I NTRODUZIONE .................................................................................................... » GEOLOGIA DELL’AREA DI ZANDOBBIO ....................................... » LA SUCCESSIONE RETICO-HETTANGIANA: DOLOMIA DI ZANDOBBIO ................................................................... » L A SUCCESSIONE POST -H ETTANGIANO ......................... » R ELAZIONI TRA LINEAMENTI GIURASSICI E TETTONICA ALPINA ........................................................................ » C ONCLUSIONI ........................................................................................................ » Bibliografia ........................................................................................................ » 17 18 18 19 22 27 34 36 37 RIASSUNTO L’alto strutturale di Zandobbio fu originato dallo smembramento di una piattaforma carbonatica peritidale, di età Retico-Hettangiano (Dolomia di Zandobbio). La tettonica distensiva determinò approfondimento e trasgressione durante l’intervallo Sinemuriano-Toarciano, che fu caratterizzato dalla deposizione di calcari selciferi e torbiditi calcarenitico-marnose (Gruppo del Medolo, Formazione di Concesio). L’attività di faglie normali determinò, fino al Batoniano, una complessa articolazione in cunei sedimentari (Calcare di Moltrasio e Calcare di Domaro, Sinemuriano-Pliensbachiano), seguiti da calcilutiti e marne rosse, calcari nodulari, calciruditi a crinoidi (Toarciano-Batoniano), separati da superfici di erosione ed iniettati da filoni sedimentari polifasici. Brecce e conglomerati di età titoniana, ricoperti da pelagiti e slumps di età Titoniano sup.-Hauteriviano (Maiolica), si accumularono a seguito della troncatura erosionale di parte della successione sottostante. A partire dall’Aptiano superiore l’alto di Zandobbio venne incorporato nel depocentro del Bacino Lombardo, ove era iniziata la deposizione dei Flysch sinorogeni eoalpini. Le faglie normali giurassiche, ad orientazione nordsud (tuttora riconoscibili), furono riattivate come faglie trascorrenti durante la compressione alpina tardo terziaria (con asse di massima compressione diretto circa nord-sud), determinando distorsioni locali del campo di sforzi. Le variazioni di spessore e di facies indicano indirettamente la presenza dei lineamenti giurassico superiori, a direzione est-ovest, con tutta probabilità invertiti in età alpina e perciò non più riconoscibili attualmente. (1) Il lavoro è stato presentato alla 3° Riunione Scientifica Annuale del Gruppo Informale di Sedimentologia del CNR (Salice Terme, 4-6 ottobre 1993). (2) Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Milano, via Mangiagalli 34, 20133, Milano (3) Indirizzo attuale: AGIP s.p.a, S. Donato Milanese (Milano) 18 R. BERSEZIO - D. CALCAGNI ABSTRACT The “Zandobbio structural high” derived from extension of a peritidal carbonate platform (Dolomia di Zandobbio), Rhaetian-Hettangian in age. The Jurassic succession of the Trescore-Zandobbio area, that was deposited on a side of a tilted block, records normal faulting, deepening and transgression during Sinemurian to Toarcian time, with deposition of cherty limestones and marly calcarenitic turbidites (Medolo Group and Concesio Fm.), above the aforementioned dolomitic unit. Syngenetic normal faults were active up to the Bathonian and gave rise to a complex pattern of sedimentary wedges (Moltrasio and Domaro Limestones with breccias and conglomerates, Toarcian to Bathonian red marly calcilutites, nodular and crinoidal limestones), separated by erosional truncations with angular unconformities close to the edges of the faulted blocks, and cut by poliphasic neptunian dykes. Tithonian breccias and conglomerates followed by Berriasian to Hauterivian, slumped, pelagic calcilutites (Maiolica Fm.) were deposited after erosion of the underlaying succession. This Jurassic positive structure was subsequently incorporated within the depocentre of the Late Cretaceous Lombardy Basin, which was the site of deposition of the eoalpine synorogenic Flysch. North-south trending, reworked, Jurassic normal faults can be observed in outcrops. They were recycled as reverse and strike slip faults during the alpine compression (Late Tertiary), determining local perturbations of the stress field. The existence of east-west trending Late Jurassic transfer faults can be only inferred on the basis of thickness and facies changes, but the faults are not evident at present, probably because they suffered inversion during the same alpine tectonic event. PAROLE CHIAVE: Alpi Meridionali, Bacino Lombardo, Giurassico, Stratigrafia. KEY WORDS: Jurassic, Lombardy Basin, Stratigraphy, Southern Alps. INTRODUZIONE Alla fine del Lias il Bacino Lombardo era costituito da una successione di semigraben asimmetrici, bordati da faglie normali e riempiti da prismi di torbiditi carbonatiche, marne e calcari pelagici, correlabili con successioni lacunose e ridotte, che si deponevano a margine di tali bacini e sulle creste dei bloc- chi basculati (AUBOUIN, 1963; BERNOULLI, 1964; GAETANI, 1975a; KALIN & TRUMPY, 1977; WINTERER & BOSELLINI, 1981; SARTI et al., 1992; BERTOTTI et al., 1993). La strutturazione alpina, la cui impronta tardo terziaria è prevalente, ha assegnato le successioni giurassiche di alto e di bacino a differenti unità strutturali, rappresentate da sovrascorrimenti a vergenza meridionale. Nella Lombardia centrale (tra il Lago di Como ed il Lago d’Iseo) tali successioni si trovano in prevalenza giustapposte lateralmente, lungo una fascia di affioramenti diretta grosso modo est-ovest, corrispondente all’allineamento di anticlinali fagliate, sudvergenti, della Flessura Frontale (fig. 1) (DESIO, 1929; DE SITTER & DE SITTER KOOMANS, 1949). Diversi autori hanno fatto riferimento alla geologia dell’area di Zandobbio nell’ambito di studi regionali a carattere stratigrafico (PASQUARÈ, 1965; GAETANI, 1970; 1975b), o geologico in senso lato (CACCIAMALI, 1930; DESIO, 1944; VENZO, 1954; PIAT, 1963). La successione liassica locale è stata analizzata sotto il profilo paleontologico da DE ALESSANDRI (1903), VENZO (1954), ZANZUCCHI (1963), ROSSI RONCHETTI et al. (1968) e GAETANI (1970). L’unico tentativo di interpretazione dei dati stratigrafici rivolto alla ricostruzione paleogeografica e strutturale dell’area è dovuto a GAETANI (1975a, b). Quest’Autore propone che la successione giurassica ridotta di Zandobbio si sia deposta al margine settentrionale di un alto strutturale, probabilmente diretto circa est-ovest, tettonicamente attivo almeno per tutto il Lias, costituendo il margine meridionale delle successioni bacinali del bacino sebino occidentale. Il presente lavoro è finalizzato alla ricostruzione dell’evoluzione giurassica dell’alto di Zandobbio ed alla precisazione delle modalità di coinvolgimento delle strutture distensive giurassiche nei successivi eventi