La Goccia n10/16hot!

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La Goccia n10/16hot!
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n. 10 - 14 maggio 2016
n. 10 - 14 maggio 2016
Sommario
La Goccia n. 10 - 14 maggio 2016
La Goccia
REGISTRAZIONE DEL TRIBUNALE N.
430/92 DEL 15 MAGGIO 1992
Registro Nazionale della Stampa n. 10084
PROPRIETÀ PRO.GE.CO.
SOC. COOP. A R.L.
VIALE M. D’UNGHERIA, 52 – GINOSA
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STEFANO GIOVE
DIREZIONE:
GIULIO PINTO
ADELE CARRERA
COMITATO DI REDAZIONE
ROSAMARIA BUSTO
ERASMO MAZZONE
PALMA MARTINO
DOMENICO RANALDO
HANNO COLLABORATO
A QUESTO NUMERO:
GIUSEPPE CARRERA
MARIO D’ALCONZO
GIANLUCA CATUCCI
DAVIDE GIOVE
GIOVANNI MATERA
BALDASSARRE D’ANGELO
CANTA STORIE
MASSIMILIANO DORO
GIUSEPPE PIZZULLI
CARMELO MONACO
M. C. OLIVARI
stad
davide ranaldo
marisa tocci
michele pacciano
pietro zanelli
vita matarrese
francesca d’alconzo
lucia laterza
lucrezia di tinco
giovanni esposito
savio sergio
erica calabrese
maria cardinale
giovanna scala
palma matarrese
agostino sabato
alessandro de iacovo
vincenzo calabrese
fOTO:
ERASMO MAZZONE
MICHELE GRECUCCI
Maria c. Olivari
gianni lamuraglia
AMMINISTRAZIONE
VITO CONTE
IMPAGINAZIONE E GRAFICA:
STEFANO GIOVE
STAMPA
www.GRAFICAM.it
Candidati alla…
Facciamo il punto…
Incontro co…
Maria Giannini…
Una giornata…
Intervista..
La preside…
Le poesie…
Note di…
Alcuni ricordi…
Giovani archeologi…
Le liste…
Le favole di Grim
Laterza…
Notte bianca…
Il commento
Il brigantaggio…
Il Touring…
Notizie flash...
Gara…
I versi avversi...
Vito Parisi…
Gara nazionale…
Iohn Ronald…
Marco Galante…
Ricerca e…
di Giulio Pinto
pag. 11
di Giovanni Matera
pag. 28
Vive Live
Al via…
Sanità…
di Stefano Giove
pagg. 12/13
di Canta Storie
pag. 31
Viale Trieste…
Noi e…
Furto al…
1º Maggio…
di Mario D’Alconzo
pag. 14
di Maria Carmela Olivari
pag. 9
Donazione e…
Raffaele Nigro…
di Lucrezia Di Tinco
pag. 32
Ginosa, buon pari…
di Marisa Tocci
pag. 14
Vestiamoci…
Desdemona…
Medicina e sport…
di Savio Sergio
pag. 17
di Giovanni Esposito
pag. 32
Al via
Piccoli lettori…
di Stefano Giove
pag. 4
di Canta Storie
pag. 5
di Michele Pacciana
pag. 6
di Agostino Sabato
pagg. 6 e 9
di Grim
pag. 7
di StAd
pag. 7
di Giulio Pinto
pag. 8
di Canta Storie
pagg. 10/11
di Stefano Giove
pagg. 18/19
di Maria Rosaria Nigro
pag. 20
di Maria Cardinale
pag. 21
di Carmelo Monaco
pag. 21
di Alessandro De Iacovo
pag. 21
di Maria Carmela Olivari
pag. 21
di Vincenzo Calabrese
pagg. 24/25
di Vita Matarrese
pag. 26
di Lucia Laterza
pag. 27
di Erica Calabrese
pag. 33
di Luigi Serra
pag. 33
di Giovanni Scala
pag. 34
di Palma Matarrese
pag. 33
di Stefano Giove
pag. 33
di Canta Storie
pag. 37
di Maria Carmela Olivari
pag. 37
di Pietro Zanelli
pag. 38
di Francesca D’Alconzo
pag. 39
di Canta Storie
pag. 40
di Giulio Pinto
pag. 40
di Michele Pacciana
pag. 40
di Domenico Ranaldo
pag. 41
di Davide Ranaldo
pag. 42
Questo numero de
La Goccia è stato chiuso
alle ore 12.00
del 12 maggio 2016
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n. 10 - 14 maggio 2016
Candidati alla Corrida?
Ci siamo! Ormai i nomi dei candidati alla carica di sindaco e alla carica di
consigliere comunale sono ufficiali e per noi elettori è arrivato il momento
di valutare e scegliere. Le elezioni altro non sono che una prassi democratica, attraverso la quale si scelgono coloro i quali avranno la responsabilità di
amministrare la nostra cittadina. Avere 6 candidati sindaci e oltre 280 candidati al Consiglio comunale (senza considerare che una lista è stata ricusata),
mi pare sia un numero piuttosto alto di pretendenti, rispetto alla reale partecipazione dei cittadini alla vita politica.
Se non ricordo male, la presenza di 6 candidati sindaci, rappresenta il numero più alto, fin qui avuto, di pretendenti alla carica di Primo Cittadino. Una
così folta partecipazione è la dimostrazione più evidente della frammentazione politica, che caratterizza questa fase politica. Le divisioni riguardano
tutti i partiti sia di destra che di sinistra.
Dei 6 candidati sindaci, 3 si possono iscrivere all’area del centro destra:
De Palma, Calabrese e Sorrenti. Tutti e tre sono stati, in passato, candidati
con liste di centro destra e oggi, ognuno corre per fatti suoi. D’altra parte
non possiamo dimenticare che proprio le divisioni del centro destra, hanno
portato alla gestione commissariale.
Gli altri tre candidati sindaci: Inglese, Pizzulli e Parisi, possono essere (pur
con differenti tonalità) espressione del centro sinistra. Ma anche qui (fatto
salvo il M5S), per le altre due coalizioni è la rappresentazione plastica di
quelle che sono le perenni divisioni della sinistra ginosina.
Da questa frammentazione e dall’elevato numero di candidati sindaci è facile prevedere che al primo turno sarà difficile che qualcuno superi l’asticella
del 50+1%. L’unico sindaco eletto al primo turno (per ben due volte) è stato
Luigi Montanaro che poteva contare sulla forza di Alleanza Nazionale prima e del PdL poi.
Certo è un azzardo sbilanciarsi in pronostici, tenuto conto che in Italia nemmeno i sondaggi riescono a far conoscere, in anticipo, le reali intenzioni di
voto. Per questo noi vogliamo considerare tutti e sei i candidati come possibili vincitori, il problema semmai è come si orienteranno gli elettori ginosini
e marinesi nella scelta, quali sono gli argomenti sui quali, ogni candidato
dovrà cimentarsi con gli altri e fornire proposte convincenti?
Di solito le campagne elettorali diventano “un sognare infinito” con le proposte più accattivanti e i progetti più arditi. In tanti anni di campagne elettorali abbiamo avuto modo di ascoltare le proposte più incredibili, puntualmente svanite il giorno dopo le elezioni.
A mio giudizio piuttosto che seguire i “voli pindarici”, gli elettori dovrebbero sviluppare un ragionamento molto semplice per arrivare a scegliere il
candidato sindaco adeguato alla nostra comunità.
Intanto è necessario che tutti noi elettori consideriamo il Comune e l’amministrazione comunale come nostro patrimonio e quindi il ragionamento da
fare prima di scegliere chi votare è questo: “se dovessi affidare un mio patrimonio personale in gestione, chi sceglierei tra i diversi candidati?”. Molto
spesso le scelte sono determinate da altri fattori quali: l’amicizia, l’essere
parenti, una promessa elettorale e via di questo passo. Eppure se consideriamo il ruolo e la funzione del nuovo sindaco, dobbiamo renderci conto che
affidiamo nelle sue mani il destino nostro e dei nostri figli.
Dobbiamo avere chiara la consapevolezza che oggi siamo chiamati a decidere e scegliere per stabilire chi nei prossimi cinque anni, avrà un ruolo di
primaria importanza per lo sviluppo economico e sociale di Ginosa e Marina
di Ginosa.
Ci sono argomenti di grande rilevanza, dalle questioni legate al tema del
lavoro a quelle dei servizi alla persona, dalla tutela ambientale allo sviluppo
turistico. Si tratterà di fare delle scelte difficili, a volte anche impopolari
ma che possono e devono essere tali da far superare le difficoltà di questo
momento.
La speranza è che i toni della campagna elettorale siano tali da poter consentire una serena valutazione delle proposte programmatiche e che tutti i
candidati sindaci abbiano la consapevolezza che dopo il 5 di giugno, indipendentemente dal risultato elettorale, e dal proprio ruolo, tutti, dico tutti
sono chiamati a dare il proprio apporto per risolvere i problemi.
Credo che il vero salto di qualità sia quello di aver compreso la lezione che
ci viene da questi ultimi anni e che le contrapposizioni perenni non aiutano a
risolvere i problemi e noi abbiamo un maledetto bisogni di “unità d’intenti”
per tirarci fuori da questa situazione complicata, determinata da tanti fattori
oggetti e soggettivi.
Bisogna dire, tuttavia, che il sistema elettorale non aiuta a creare un clima
l’editoriale
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unitario. Io sarei perché ogni candidato sindaco avesse una sola lista a suo sostegno e che le dimissioni dei
consiglieri comunali non determinassero un’automatica
gestione commissariale. Certo bisogna fare i conti con la
legge vigente… mi chiedo, però: che senso ha, avere un
candidato al Consiglio comunale ogni 40 elettori? Dove
stavano tutte queste persone prima delle elezioni, in quali circostanze si sono occupati dei problemi della comunità? Qualcuno di loro (quelli che hanno le famiglie più
numerose o il sostegno di gruppi) siederà in Consiglio
pur non avendo la più pallida idea del ruolo chiamato a
ricoprire.
In passato, quando nei partiti si componevano le liste
vi era una selezione dura (persino feroce), questo permetteva di selezionare i candidati con la conseguenza di
avere gruppi consiliari preparati… oggi più che candidati al consiglio comunale sembrano tanti partecipanti
alla “Corrida dilettanti allo sbaraglio”. Poi ci chiediamo
perché la politica vive questa crisi profonda e i cittadini
stanno perdendo la fiducia nelle istituzioni. Questo succede perché è diffuso il pensiero che l’amministrare la
Cosa Pubblica sia una pratica che si possa improvvisare.
Voglio essere ottimista e pensare che la saggezza degli
elettori saprà dare a tutti noi, amministratori capaci e
competenti oltre che onesti.
Una nota, infine, la voglio spendere sul ruolo dell’informazione. Noi, per quanto ci riguarda, daremo le stesse
opportunità a tutti i candidati, pertanto chiediamo pubblicamente a tutti i candidati sindaci di inviarci il loro
programma, al fine di poterne pubblicare una sintesi e
dare la possibilità ai nostri lettori di poter valutare le diverse proposte programmatiche.
Stefano Giove
cronaca
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‘Maria Giannini: un nome una storia’
Le verrà dedicata la Biblioteca comunale. L’iniziativa è dell’Associazione culturale ‘Orizzonti 2001’. L’annuncio
è stato fatto in una serata di commemorazione, nel corso della quale si sono succeduti ricordi e testimonianze.
-La Biblioteca comunale, verrà intitolata alla memoria della professoressa
Maria Giannini Santoro. Sono trascorsi
otto anni e tre mesi dalla sua scomparsa. Per la dedica marmorea, però, dovrà
essere necessario una deroga alla legge 1188 del 23 giugno del 1927, che ne
prevede dieci. Allo scopo, verrà inoltrata
formale richiesta al Prefetto di Taranto,
Umberto Guidato, tramite la commissaria del Comune, Malgari Trematerra. A
supporto di ciò, vi sarà una petizione di
firme. L’iniziativa è stata promossa dalla
locale Associazione culturale ‘Orizzonti
2001’, presieduta da Giuseppe Di Lena,
ed annunciata nella serata di commemorazione tenuta nei giorni scorsi, presso il Teatro Alcanices. E’ intervenuto un
numerosissimo pubblico per ricordare e
testimoniare i più vivi sentimenti di apprezzamento e gratitudine per l’umanità
e l’alto valore etico della sua missione
in vita. Che è stata prima dedicata all’insegnamento della lingua italiana e latino
e, successivamente, al ruolo di Preside.
Quest’ultimo, svolto per 34 anni alla
Scuola Media Carducci di Ginosa e sette
alla pari grado Michelangelo di Laterza.
In un tempo così difficile e complesso,
l’esempio della professoressa Giannini
rappresenta una speranza concreta affinchè si ristabilisca un giusto ordine di valori
tale da rimettere la persona al centro della
vita sociale e delle dinamiche di crescita.
Le caratteristiche del suo operare ispirano
sensi di condivisione e suscitano una profonda riflessione sull’impegno di ciascuno
in modo che tali valori si affermino e diventino patrimonio comune. La professoressa Giannini è stata una grande donna
di cultura, innovatrice, con straordinaria
capacità comunicativa e didattica. E’ conosciuta affettuosamente da tutti come
‘La Preside’. Coloro i quali sono intervenuti per ricordarla hanno altresì messo in
evidenza il suo amore per il mondo della
scuola, per gli studenti, per la famiglia,
nonché per Ginosa (cui si dedicava con
attivismo per la tutela dei diritti socio-sanitari), la musica: tutto condensato in at-
timi di pura emozione. La sua opera è ben
più alta di un semplice ricordo. E’ tangibile il
solco che identifica soprattutto la valorizzazione della scuola, di quello che ha lasciato
in dono ai posteri. Vedeva un modello integrato di insegnamento, senza steccati tra
aree disciplinari, a favore della formazione
degli studenti, che in questo modo ne guadagnava tantissimo, specie sotto l’aspetto
umano. Le sue idee erano all’avanguardia
ed è stata la prima in Italia a capire che
gli studenti andavano formati alla musica.
Difatti, prima in modo sperimentale, poi con
specifici corsi, la Media Carducci è stata
antesignana nella correlazione musica e
cultura a scuola. L’orchestra multi strumentale e quella di sole Diamoniche sono state
esempio per la provincia jonico-salentina.
Addirittura di stimolo al gemellaggio come
quella sigillata tra la Carducci e la Media di
Modena, a suo tempo diretta dalla tarantina Marcella Battafarano. Lungimirante, poi,
il contrasto all’abbandono scolastico: istituì
corsi/laboratori artigianali e di restauro del
legno, convenzionati con maestri di setto-
re. Quarant’anni fa, a Ginosa, la dispersione scolastica era un problema crescente.
Diceva la professoressa Giannini: “Questi
giovani vanno salvati dall’emarginazione sociale. Dall’imboccare pericolosi sentieri, come sono l’uso e l’abuso di alcol e di droghe,
fino alla delinquenza minorile. Contrastare
l’abbandono significa prevenire questi problemi, piuttosto che reprimerli quando è
troppo tardi, ed è un vero dovere civico”.
Questo suo concetto/pensiero ha riportato
ragazzi ginosini a dedicarsi volentieri allo
studio, ad amarlo fino a conseguire diplomi
superiori, ad avere successo nel campo della
musica come esecutori o docenti. Va elogiata, quindi, la sua velocità di lettura dei fatti
e l’interpretazione di anticiparli, anche con il
rapportarsi amichevolmente con lo studente
al fine di aiutarlo ad acquisire fiducia di sé
ed a riconoscere e sviluppare le sue capacità; in breve, ad auto stimarsi. La Biblioteca
comunale, dunque, verrà a lei dedicata, ma
non guasterebbe creare un Centro Culturale
Maria Giannini. Un luogo di confronto, di studio, che porti avanti i suoi progetti. Oltre ai
familiari della Giannini e alla professoressa
Battafarno, sono intervenute le docenti Nina
Mele, Marirosa Messia, Eugenia Stano (ha
declamato la poesia di William Shakespeare:
‘Le cose che ho imparato’), il Dirigente scolastico, professor Vincenzo Calabrese. La
responsabile Cultura di Orizzonti 2001, Rosa
Laurenzano, ha dedicato alla memoria della
Giannini la poesia di Raymond Carver ‘Le dita del piede’. Il presidente della locale sezione Avis, Mario Grieco, ha donato ai figli della
Giannini, Ornella e Lelio, una pergamena
attestante quando la loro genitrice era socia
dell’associazione. Appassionata la relazione
di Tina Costantino (coordinatrice Lions Club
Ginosa ‘Le Gravine) e del maestro ebanista
ginosino, Cesare Lenge. Hanno eseguito
brani, il Gruppo musicale del Comprensivo
Calò; Michele Mele (pianoforte); i docenti di
musica Antonio Rugolo e Nicoletta Di Sabato
(rispettivamente chitarra e flauto), Giuseppe
Scarati e sua figlia Doriana (Serpentone e
pianoforte). La serata è stata presentata da
Florinda Galante.
Canta Storie
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cronaca
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LA PRESIDE GIANNINI, GINOSA RICORDA …
Se fosse vissuta, lo scorso 23 aprile Maria
Giannini avrebbe compiuto 80 anni.
La sua famiglia, con il supporto logistico e organizzativo dell’associazione Orizzonti 2001
ha voluto festeggiare il suo compleanno ricordandola in una serata di musica e racconti
al teatro Alcanices di Ginosa che, gremito di
gente, amici e colleghi che l’hanno conosciuta e stimata, ha lasciato spazio alla commozione e ad un ricordo personale, intimo e collettivo di una persona che con competenza,
lealtà e determinazione ha segnato la storia
è la vita di centinaia di alunni divenendo una
figura emblematica della scuola a tutto tondo,
anche aldilà del territorio tarantino.
Ne è venuto fuori un ritratto a più voci, appassionato e mai agiografico che ha risvegliato nella memoria di tutti il vivo interesse
per una donna che ha fatto dell’insegnare una
missione e una visione laica del mondo,nel
senso più alto del termine, laddove l’impegno
pedagogico si sposa con la volontà sociale di
lasciare il segno su un territorio in cui ognuno
deve scoprire e valorizzare le proprie possibilità e sensibilità.
Non importa da quali punti si parta, l’importante e raggiungere propri traguardi e arrivare
insieme alla conoscenza di sé e degli altri.
La scuola, non deve solo formare, ma dare
gli strumenti cognitivi per affrontare il mondo
e la vita con l’unica arma che l’uomo ha, la
conoscenza e la fiducia in se stessi e nelle
proprie capacità. Questo era Maria Giannini.
Per tutti era la Preside. Senza aggettivi. Con
una personalità complesso e poliedrica ha
saputo sempre guardare avanti e oltre. Il suo
modo di strutturare pensare la scuola è diventato un modello per ogni docente è discente
del Territorio. Ricordava a memoria il nome
di tutti gli alunni che negli anni sono passati
dalle sue scuole, a cominciare dalla Carducci,
la prima scuola statale di Ginosa in cui entrö
come docente incaricata nel 1959 ancora prima di laurearsi in Lettere Classiche a pieni
voti all’Università di Bari, passando poi, col
suo primo incarico di dirigente scolastico alla
Michelangelo di Laterza, per tornare poi alla
Carducci di Ginosa,come Preside,con diversi
incarichi di prestigio anche a livello di Provveditorato e di distretto scolastico provinciale.
Non è stata solo un pezzo di storia di Ginosa,
continua ad essere un esempio per tutti noi,
nel solco di una eredità che ce la restituisce
ogni giorno nella sua capacità, esigente e
severa di trarre il meglio da ognuno. A lei si
devono i corsi di educazione musicale, che
nella scuola media hanno scoperto tanti talenti, laddove la musica e soprattutto introspezione ed emozione, trasmissione di un
mondo interiore che arricchisce ciascuno
di una nuova sensibilità e fa crescere un
nuovo modello di società. Maria Giannini
ha portato in provincia metodi e modalità di
insegnamento che ancora adesso appaiono innovativi, uno per tutti è la formazione
costante degli insegnanti,anche attraverso
il metodo Feuerstein per i ragazzi a rischio
e per chi ha problemi di apprendimento. Ma
lei considerava la scuola soprattutto come
palestra, gymnasium, in un rapporto ininterrotto tra studio lavoro e famiglia, in cui nessuno dovesse sentirsi diverso o emarginato.
La Preside anticipato le linee guida del nuovo modulo operativo facendo della scuola
un luogo accogliente è altamente inclusivo,
dove anche gli alunni portatori di handicap
gravi fossero e si sentissero parte integrante ed arricchente del contesto classe.
Non è stata una serata celebrativa, o commemorativa, piuttosto una festa in famiglia,
condita daglida aneddoti che ognuno aveva
il piacere di condividere con gli altri, proprio
come se incontrasse Maria Giannini e facesse un pezzo di strada con lei.
Lo dico in ultimo e con la dovuta ritrosia,
lo sapete tutti, Maria Giannini era anche
mia zia. Tutto quello che so che sono
diventato,come uomo e come persona realizzata, lo devo anche a lei, alla rete di supporti e di relazioni che ha saputo costruire
intorno a me, aiutandomi a superare l’handicap e a diventare grande, non a accontentandosi mai e provocandomi sempre,
rompendomi le scatole e stimolandomi con
Mozart, Beethoven Bach, Proust, Balzac,
Singer ed Hemingway. A volte la sua cultura
mi spaventava, ma comunque mi inorgogliva e mi spingeva sempre ad andare oltre.
Ecco, oltre. Questa era la cifra caratteriale
e programmatica di Maria Giannini. La memoria che ci lega a lei è un afflato corale e
viscerale che non si ferma nel ricordo ma in
cui ognuno si riconosce.
Per questo un gruppo di amici, con l’Associazione orizzonti 2001, hanno deciso di anticipare i tempi e di spingere perché le sia
intitolata la biblioteca comunale di Ginosa.
È già partita la raccolta di firme per fare in
modo che il prefetto firmi il decreto che anticipi la titolazione della biblioteca a Maria
Giannini.
Credo sia un tributo meritato e dovuto. Per
tutto questo, e per molto altro, ti dico grazie. E credo che come me lo faccio ogni
persona che ti ha conosciuto e ammirato..
Ciao zia, ciao Preside.
Michele Pacciana
ALCUNI RICORDI
DELLA PRESIDE
MARIA GIANNINI
“Una persona continua a vivere fino a quando non muore l’ultimo uomo che la ricorda”.
Scrivere un articolo su Maria Giannini significa allungarle un po’ la vita!
Ho conosciuto personalmente Maria nel lontano Settembre 1983. Nel suo primo giorno
di scuola da preside alla scuola media “G.
Carducci” fui io, nelle vesti di collaboratore
del precedente preside, ad accoglierla.
Di quel giorno riporto un piccolo episodio:
io e la Preside stavamo discutendo in presidenza, quando si affacciò sull’uscio della
stanza la bidella Serafina, che tutta sorridente esclamava: “Benvenuta, Presida!”
mettendo in evidenza la “a” finale. Colsi, per
un attimo, nel volto della Preside, l’intenzione di riprendere la donna per l’errore; fortunatamente si trattenne.
Il giorno seguente, per togliermi ogni dubbio,
appena arrivai a scuola, chiesi a Serafina
“Chi sta in presidenza?” e lei : “la Preside!”
“Chi??” “La Presidee!!” (era andata come
avevo immaginato!).
Dal 1983 passiamo agli ultimi anni Novanta.
Una sera di Settembre squillò il mio telefono
di casa, andai a rispondere: era la Preside
che, dopo i convenevoli, chiese la mia disponibilità ad assumere l’incarico di vicepreside
.La mia prima risposta fu: “Non se ne parla
proprio!”. Mi tenne al telefono un paio d’ore, alla fine, per sfinimento, cedetti. Maria
Giannini sapeva essere molto convincente.
Tenendo conto che la telefonata si chiuse
intorno alle ore 23:00 e che il Collegio dei
Docenti per l’ elezione dei collaboratori del
Preside iniziò alle ore 9:00 del giorno seguente, ancora oggi mi chiedo come fece
Maria a convincere gran parte dei colleghi
a votarmi!
segue a pag. 9
scherzi a parte
Le favole di Grim
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Tornei a regola d’arte
C’era una volta, non lontano di qui, il paese di Occhiocitrullo e s’era, ormai al tempo della disputa del torneo per designare il
vincitore dello scettro del comando del villaggio.
Le regole che si dovevano rispettare per essere ammessi a partecipare al torneo erano assai severe! A cominciare da quelle che riguardavano i pretendenti, i quali dovevano superare una serie di esami che dimostrasse la loro “candidità” e particolari capacità
per poter scendere nell’agone per dare prova di sé e del proprio valore.
Ogni casato ci metteva la massima attenzione nel rispettare tal regolamento, un errore, una svista, una leggerezza potevano essere
fatale e provocare l’esclusione dalla contesa! (mai sia!).
Quella volta che a Occhiocitrullo si cimentarono ben sei condottieri (tra di loro v’era anche una donzella), capeggianti un esercito
infinito di pretendenti valvassori, c’era di che essere davvero preoccupati!
Il grande giorno, in cui ogni casato avrebbe presentato ai giudici di campo, le insegne e i cavalieri che si preparavano al cimento,
fu quello che aprì la contesa.
Il casato dei pentastellati presentò senza intoppi le proprie insegne e i proprio combattenti, d’altra parte loro avevano scelto di
scendere in campo con pochi validi combattenti, sicuri com’erano che bisognava essere «picche e buoni!».
Anche il casato scudocrociato, della florida dama del Sorrento, non ebbe difficoltà a presentare le sue insegne e il suo seguito, che
era un po’ più nutrito (ma non troppo!) di quello del casato che li aveva preceduti.
Anche le truppe del casato dei libertini, non ebbero difficoltà a superare il primo ostacolo, quell’ esercito (perché proprio
di un vero e proprio esercito si trattava!) era composto da centinaia di uomini e donne, tutti pronti a immolarsi per messer
Dellepalmecheviendalmare, ben attrezzati e convinti che questa volta la novite non avrebbe colpito il loro condottiero.
Anche il casato del cavaliere cristiano, detto il Bretone, non ebbe alcuna difficoltà a presentare il proprio raggruppamento di
truppe.
Quando arrivò il momento in cui a presentare i propri armigeri furono gli esponenti del casato degli aPpieDati, ci fu un lieve intoppo: non tutto il preparativo era così come doveva essere e per sistemare il tutto, fu richiesta la consulenza di un sovrintendente
della città dei pagliusi, che, in un baleno, risolse la vicenda.
Più complicato apparve il compito per il casato dei Civici, guidati dal messere venuto dalle Calabrie e chiamato il Calabrese.
Per lui erano un po’ tante le cose da sistemare, sicché il messere chiese aiuto al casato degli aPpieDati, che non glielo negarono.
Ma non bastò!
Il giovane cavaliere non aveva fatto i conti con l’esercito del casato dei libertini, che quando cominciò a sentire nell’aria il profumo
di poter eliminare dal torneo, uno dei pretendenti al trono… e non “uno” qualsiasi ma “uno” che in passato aveva fatto parte delle
sue file, non indugiò e cercò in tutti i modi di impedire che le
cose si sistemassero… ne scaturì un trambusto che sembrò
Poi dicono che a
C’è tanta voglia:
un anticipo del torneo! E il trambusto fu tale da chiamare in
Ginosa non ci sia
6 candidati
causa il responsabile dell’ordine e della sicurezza dei tornei,
voglia di fare?
un maresciallo veneziano di stanza in quel luogo e, proprio
sindaci e quasi
il maresciallo veneziano disse che alcune armi del casato del
300 candidati
Calabrese erano state depositate dopo la chiusura prevista
consiglieri
dal regolamento. Ciò, per il giovane cavaliere, decretò la
perdita di 16 combattenti!
Dopo questa fase abbastanza turbolenta, ebbe inizio il combattimento vero e proprio.
Tutti scesero in campo col proprio raggruppamento, certi
di conquistare il trono di Occhiocitrullo… alle prime schermaglie, che precedevano lo scontro vero e proprio, in ogni
STAD 2016
angolo del paese era appostato qualcuno addetto alla consegna, ai passanti, di piccole pergamene, sulle quali erano
incisi i ritratti di giovani e vecchi combattenti… tutti sorridenti. Molti volti non rispondevano perfettamente a quello
ritratto… ma poco importava… l’importante era sconfiggere l’avversario! Al resto si sarebbe pensato poi.
Morale della favola: a caval donato non si guarda in bocca.
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cronaca
n. 10 - 14 maggio 2016
Notizie
Flash
Rubrica a cura di Giulio Pinto
Elezioni comunali 2016: depositate le liste
Ormai siamo in campagna elettorale! Dopo le
ultime bagarre sulla legittimità di una lista aggregata al candidato ing. Raffaele Calabrese,
avanzata dalla lista che si rifà al candidato dott.
Vito De Palma, finalmente sono noti i nomi degli oltre trecento candidati in corsa per sedici
posti in Consiglio Comunale. Il centro destra
è rappresentato dal dott. Vito De Palma, sindaco uscente, candidato con sei liste, dall’ing.
Raffaele Calabrese, con tre liste, dalla d.ssa
Florinda Sorrenti con due liste. Il centro sinistra
è rappresentato dal dott. Franco Pizzulli, già
consigliere comunale, con due liste, dall’avv.
Cristiano Inglese, con tre liste e dall’ing.Vito
Parisi con una lista. Il 5 giugno, giorno delle
votazioni, diventerà come sempre “la domenica politica”, giorno in cui si è tutti più buoni,
tutti pronti ad aiutare gli altri, tutti pronti a risolvere tutti i problemi di Ginosa. Ci troveremo di
fronte candidati che chiedono il voto, spinti dal
senso civico e dalla certezza di possedere le
soluzioni giuste; candidati che considerando
le elezioni un “ascensore sociale” ambiscono
a sedersi in consiglio comunale per diventare
“persone importanti che decidono il destino
del paese” magari non sapendo cos’è un bilancio comunale, cos’è una determina o addirittura chi è il presidente regionale pugliese;
candidati per il quale il voto è un ticket di riconoscenza verso colui che gli ha assegnato
un progetto o un posto di lavoro o un palo
della luce o una bitumatura stradale; candidati
inconsapevoli cioè candidati che si ritrovano
in lista involontariamente magari per avere firmato un foglio senza sapere che si trattasse di
un inserimento in lista, candidati che forti della
lunga presenza nel consiglio comunale, in alcuni casi oltre venticinque anni, sperano nella
riconferma per ottenere…..la pensione. Ed i
problemi di Ginosa? Parafrasando il 5 maggio di Alessandro Manzoni: “ Ai posteri l’ardua
sentenza!”
SS580: incidenti stradali: quanta responsabilità è della Provincia!
A distanza di quindici anni dall’inaugurazio-
ne dell’allargamento della SS580, fortemente
voluta dalla popolazione ginosina, offesa per
il tributo di sangue versato, con la morte di
tanti concittadini, il tema sicurezza stradale ex
SS580, attualmente SP EX SS580, torna ad
interessare l’opinione pubblica ginosina. Troppi
i morti, specialmente giovani morti. La strada,
praticamente unico collegamento di Ginosa
con la provincia, assolve al ruolo di traffico provinciale, ma anche locale rurale. Tanti i mezzi
agricoli che la percorrono e che riversano sul
pavimento stradale terriccio fangoso rendendo lo stesso molto pericoloso per quel traffico
veicolare che percorre l’arteria a 90 km/h. A
questo elemento di pericolosità si aggiunge la
mancata pulizia delle cunette alla francese di
cui la strada è dotata ma MAI MANUTENUTE
dalla Provincia. Dalla inaugurazione nulla è
stato fatto: nessuna manutenzione, la vegetazione crescendo rigogliosa impedisce alla
pioggia di riversarsi nelle cunette e quindi nei
canali di raccolta posti lateralmente alla strada,
stagnando in grandi pozzanghere, profonde
anche 100 mm. Una causa di qualche incidente di veicoli che pur procedendo a bassa velocità hanno perso il controllo dell’autovettura?
Qualcuno pare voglia chiamare la provincia di
Taranto per concorso in omicidio colposo! Nel
frattempo perché non pulire il pavimento e le
cunette della SPEXSS580 ed evitare ulteriori
morti giovanili?
Strade comunali ridotte ad un colabrodo!
Nonostante le continue sollecitazioni dei cittadini, che attraverso le pagine de LA GOCCIA
chiedono la riparazione delle innumerevoli buche presenti sulle strade comunali, nulla è stato
fatto. In questo numero riportiamo la foto delle
buche profonde di via Tuseo. Come in tutte le
vicende, c’è sempre il lato positivo della medaglia, in questo caso rappresentato dall’attività
legale svolta dagli avvocati in difesa di quei cittadini infortunati per incidenti, peraltro ristorati
con una cospicua somma di danaro….pubblico! Forse si sarebbe potuto utilizzare meglio
risarcendo le buche?
Viale Trieste : cederà ancora il pavimento
stradale!!
Da molti anni il tratto di viale Trieste a Ginosa
Marina, posto sul lato destro, tra la rivendita
edile D’Onghia e l’incrocio semaforizzato con
via Tufarelle è soggetto a continue riparazioni a causa del continuo cedimento del piano
stradale. Si pensava che l’intervento “radicale”
appaltato dal Comune e completato lo scorso
anno, avesse messo fine a questo problema
che rende pericoloso quel tratto di strada frequentato, nel periodo estivo , da migliaia di
auto di turisti e residenti. Invece, il difetto si è
puntualmente presentato con le prime e rare
piogge invernali. Ed allora che fare? Pare che
questa volta si sia intervenuto realizzando,
lungo il tratto ceduto, un cordoletto di cemento armato(?). Domande dei cittadini a cui non
siamo in grado di dare risposta: 1) come mai
l’opera di contenimento , se pur modesta, non
era stata prevista nel progetto originario? 2)
Questi lavori aggiuntivi rappresentano una negligenza dell’impresa e del Comune di Ginosa;
3) Quanto dureranno; 4) a chi sono pertanto
imputabili, atteso che la strada era stata collaudata solo qualche mese fa.
Via Matrice lavori fermi: Zigrino:” Si va
avanti giorno per giorno togliendo qualcosa ed assicurandosi che dopo non succeda
niente”!
La vicenda, come altre che si sviluppano
sul territorio nazionale, per essere narrata avrebbe bisogno di molte pagine e chi sa
se un giorno mi decida, ultimo scrittore ginosino, a scrivere un libro a cui ho già dato
il titolo :” REGOLARMENTE ABUSIVO storie
quotidiane in un paese con la p minuscola”.
L’approfondimento del Club per l’UNESCO di
Ginosa sulla relazione generale descrittiva del
progetto esecutivo dei lavori appaltati evidenziava, da pag.13 a pag.19, da pag. 26 a pag.27
e pag 30 la previsione progettuale esecutiva
:1) del riempimento con 700 mc di calcestruzzo di un numero imprecisato di ipogei antropici
e di valenza archeologica, la demolizione di
edifici; 2) la costruzione di un muro di grandi
dimensioni di grandi dimensioni posto su via
Burrone con funzione da contrafforte per contenere 3) i rifiuti di inerti per stabilizzare il
versante compreso tra via Matrice a la sottostante via Burrone ed il nuovo percorso di via
Matrice . Nel rispetto dei valori contenuti nell’acronimo UNESCO il club indirizzava una nota
conoscitiva agli Enti preposti alla salvaguardia del paesaggio, del territorio. Il 9 marzo la
Soprintendenza ai Beni culturali e del paesaggio di Lecce comunicava al Comune di Ginosa
una nota con la quale inibiva , in forma cautelativa, in attesa di sollecito e dovuto ri
cronaca
scontro, avvalendosi dell’art.28 e dell’art.150 del D.Lgs 42/2004, l’esecuzione di ogni lavoro senza autorizzazione o parere, comunque capace
di recare pregiudizio ai beni culturali e beni paesaggistici. Immediata la
risposta del RUP , ing Zigrino che precisando che : “ la natura dell’appalto non afferisce alla costruzione, demolizione e/o modifica di alcuna
opera” (?? ed anche?) concludeva :” Per quanto sopra esposto, e vista
la situazione di emergenza dell’area in questione, si comunica che non
si ritiene di dover sospendere le opere appaltate, in quanto le stesse non
richiedono autorizzazioni e/o pareri e non recano pregiudizio alcuno a
beni culturali e paesaggistici. “ Proseguendo di fatto i lavori. Un siffatto
braccio di ferro veniva superato dalla nota della Direzione Generale del
MIBAC (Ministero beni artistici -culturali ) con nota prot. 7181 del 1503-2016 del Ministero beni Culturali indirizzata alla Soprintendenza beni
Culturali Lecce e per conoscenza al club UNESCO di Ginosa con la quale
si chiedeva alla Soprin tendenza di relazionare in merito all’esposto del
club dandone notizia al gabinetto del Ministro ed al Club UNESCO di
Ginosa. Su richiesta della Direzione Regionale della protezione Civile,
veniva convocato per lo scorso 5 aprile un tavolo tecnico, a cui partecipavano le Soprintendenze beni paesaggistici e archeologici, il responsabile
provinciale del settore sismico, il comando dei Vigili del Fuoco, l’Autorità
di Bacino, il Rup, la impresa appaltatrice, i tecnici, ed il responsabile
regionale della protezione civile, ing. Lucia Di Lauro. Al termine veniva
redatto un verbale. I rappresentanti comunali non comunicavano alla cittadinanza l’esito dell’incontro, fondamentale per le decine di famiglie che
vivevano nel quartiere Matrice, trattate da schiavi che non hanno diritto a nulla. Una delusione questa amministrazione commissa riale priva
di compassione e di un addetto stampa. Abbiamo appreso i contenuti
del tavolo tecnico da una intervista rilasciata sul Quotidiano di Taranto
dall’ing. Lucia Di Lauro. “ Una situazione molto complessa per la quale la popolazione dovrà pazientare” Sono le sue esatte parole. Il tavolo
tecnico è stato coordinato dall’ing Di Lauro che ha invitato tutti gli enti
ritenuti competenti ad esprimere pareri ed opinioni sulle attività svolte dal
comune (ndr attività podromica a qualsiasi attività edilizia; il parere agli
enti preposti alla tutela si chiede preliminarmente non durante l’esecuzione die lavori!!): dall’incontro non è emerso alcunchè ( ndr : strano se si
pensa che si è nella fase operativa supportata da un progetto esecutivo)
per cui l’ing Di Lauro ha deciso di rinviare ogni decisione, in attesa della
redazione di un piano operativo proposto dal Rup Zigrino, e di “ una ipotesi di completamento dei lavori che al momento non è stata definita”.
Anche perché secondo la stessa ing. Di Lauro “sussistono dei pericoli
anche per gli stessi operatori”. Al momento quindi “le cavità non sono
state riempite, ma solo rilevate.” Il prossimo incontro “che non avverrà a
breve, ci sarà solo quando il Comune sottoporrà a noi Protezione Civile ,
alle Soprintendenze, all’Autorità di Bacino una ipotesi di completamento
dell’intervento.” Una riposta che sembra contenere una implicita ma chiara bocciatura del tipo di intervento migliorativo, proposto, dell’inadeguatezza del progetto esecutivo e soprattutto dell’in competenza di coloro
che hanno approvato un progetto esecutivo, a cui la protezione civile impone venga sostituito un piano operativo di completamento dell’intervento. Per il momento, precisa il responsabile della Protezione Civile,”anche
spostare una pietra diventa pericoloso, lo posso assicurare!!!”Anche da
parte comunale si confermano le difficoltà di esecuzione: “il quadro fessurativo è veramente serio – afferma il Rup Zigrino – è attiene anche a
proprietà private ( ndr :???) Per questo se bisognerà demolire qualcosa o
fare altro, abbiamo chiesto di concordarlo con soprintendenza e decidere
caso per caso. L’ipotesi futura quindi dovrà stabilire per le cavità rilevate dove puntellare e dove riempire ( ndr : ancora??). Quindi si è molto
lontani dall’avere stabilizzato il versante ma il tutto è sotto controllo. Di
certo si è trovata almeno una situazione diversa da quelle previste dal
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progetto esecutivo che deve essere valutato attentamente. “ Conclude
Zigrino:” Si va avanti giorno per giorno togliendo qualcosa ed assicurandosi che dopo non succeda niente”. In sintesi il progetto esecutivo
è inadeguato alla situazione dei luoghi ed è sostituito da un piano operativo a cura del RUP ma valutato dalla Protezione civile con il conforto
degli altri Enti. Verrà annullata la gara? Come si proseguirà? Risposte
che nei prossimi mesi potrà dare il responsabile della Protezione Civile
dopo avere ricevuto il piano operativo di intervento preparato dall’ing.
Zigrino. Intanto comunque gli ipogei non si riempiono, il muro alto tre
metri non si realizza, la scarpata tra via Matrice e via Burrone non verrà
riempita di macerie e non ci sarà un nuovo percorso di via Matrice!
segue da pag. 6
In qualità di vicepreside, in un’occasione, mi lamentai con lei di un
collega. Lei mi rispose che anche quel collega era utile alla scuola,
e mi spiegò il perché. Una delle qualità che più apprezzavo in Maria
Giannini era proprio la sua capacità di individuare in ognuno di noi i
punti di forza, le capacità, le attitudini, per cui riusciva a trarre il meglio
da tutto il personale della scuola. Tutti ci sentivamo gratificati e in noi
cresceva l’autostima. E naturalmente la Preside voleva che noi insegnanti ci comportassimo allo stesso modo con i nostri alunni.
L’ultimo giorno di scuola di Maria Giannini fu un sabato , non ricordo
bene se di fine Gennaio o di inizio Febbraio, del 2003. Si era appena
conclusa una settimana molto impegnativa per la Preside, a causa
degli scrutini del primo Quadrimestre. A mezzogiorno mi chiese di accompagnarla a casa; durante il tragitto mi disse che era soddisfatta del
lavoro svolto, pur essendo molto stanca e affaticata. Ci congedammo
dandoci appuntamento al lunedì successivo. A scuola non tornò più.
Maria Giannini era una persona allegra, amava la vita e aveva uno
spiccato senso dell’ umorismo, per cui voglio concludere l’articolo con
un bellissimo ricordo: negli anni Novanta lei, molto attenta alle novità in fatto di didattica, di sperimentazione etc… ci fece conoscere il
“Metodo Feuerstein”.Apro una parentesi sul suddetto metodo.
La finalità del Metodo Feuerstein si può riassumere in due parole:
“imparare ad imparare. Cito alcuni obiettivi specifici:
Eliminare negli allievi il procedimento per tentativi ed errori;
Imparare a pianificare il lavoro e a procedere in maniera sistematica;
Divenire consapevoli dei processi mentali che si mettono in atto per
risolvere un problema.
Io ho sperimentato per anni il Metodo presso la Scuola Media G.
Carducci e da due anni lo sto sperimentando presso l’”Università della
Terza Età” di Ginosa Marina. Devo confessare che è un piacere vedere la passione con la quale i miei allievi, alcuni ultraottantenni, si
cimentano con gli strumenti Feuerstein.
La Preside si adoperò molto affinchè, a livello provinciale, ci fosse
un corso di aggiornamento sul metodo Feuerstein. Il corso fu organizzato nella forma residenziale e si tenne a Martina Franca, presso
l’Hotel San Michele. Fu un corso diviso in più fasi, a cui partecipò la
maggior parte delle scuole della provincia. La direttrice del corso fu
naturalmente Maria Giannini. Fu in quella occasione che mi resi conto
del prestigio, della stima, dell’affetto di cui la nostra Preside godeva in
tutta la provincia.
L’ultima sera del corso, dopo cena, eravamo tutti a conversare in una
grande sala quando alcuni colleghi fecero sedere la direttrice del corso su una grande sedia , la sollevarono sulle loro spalle e la portarono
in giro per la sala. Tutti noi, entusiasti, applaudivamo mentre lei dall’alto, sorridendo, ci dava la sua benedizione!
Prof. Agostino Sabato
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attualità
n. 10 - 14 maggio 2016
Vito Parisi, è il ‘Nuovo Inizio’ dei 5Stelle
“Se mi sento pronto per fare il sindaco? Sì…”. E ancora: “Trasparenza, onestà, competenza: tre pilastri indispensabili
per amministrare la pubblica amministrazione. Ginosa, è un territorio da cambiare; finora, la politica è stata funzionale solo alla costruzione del consenso”. La promessa: “Istituiremo il ‘Patto di città campagna’ e la ‘Consulta dei
Giovani’; inoltre, (ri)pianificheremo il territorio con approccio sempre più sostenibile e daremo corso al ‘Piano delle
Coste’”. Poi, “…diciamo basta alla povertà e al non dare valore alle potenzialità dei nostri concittadini”.
-Con la candidatura a sindaco di Vito
Parisi, il Movimento 5Stelle propone una
leadership creativa. Parisi ha 29 anni, già
ingegnere edile e laureando in architettura,
presso l’Università di Parma. Il suo motto
di vita lo trae dalla dichiarazione universale
della Carta della Terra: “Un nuovo inizio”.
Dando anche spiritualità al concetto richiamando, nella sostanza, l’Enciclica ‘Laudato
sì’ di Papa Francesco. “Abbiamo urgente
bisogno di una diversa visione dei valori
fondamentali etici della nostra comunità.
Deve emergere la consapevolezza di poter incidere sul cambiamento con azioni
quotidiane svolte con trasparenza, onestà
e competenza. Tre pilastri indispensabili
per governare la pubblica amministrazione. Finora, purtroppo, la politica è stata
utilizzata a discapito delle esigenze del
territorio. Posso garantire –argomenta l’ingegnere Parisi- che ce la metteremo tutta
per coinvolgere i cittadini alla partecipazione attiva. Il tempo della delega è finito! La
politica, a Ginosa, deve ritornare ad essere
un servizio a disposizione della collettività.
E’ un territorio da cambiare, prima che sia
troppo tardi. Partecipiamo insieme ad un
‘nuovo inizio’”. La cornice di riferimento
che permetterà ai 5Stelle di inquadrare le
dinamiche economico-sociali, è un programma col quale intende fornire spunti
agli operatori locali anche per capitalizzare
meglio le risorse storico-culturali, paesaggistiche e ambientali che caratterizzano il
territorio. Il sostegno allo sviluppo economico e alla crescita occupazionale passa,
essenzialmente, da tre settori: agricoltura,
edilizia, turismo. “Sono risorse complementari tra loro, che disegnano uno scenario di sviluppo sostenibile. Con il ‘Patto di
città campagna’, incentiveremo l’acquisto
solidale e porremo l’esclusività del marchio
sulla produzione locale. Poi, è ora di smetterla di blaterare con loghi sul turismo: siamo il territorio più amato e apprezzato dagli
stranieri, ma la loro presenza incide poco
o nulla sull’economia. Così come richiede
una motivazione strategica la pianificazione del territorio. La definiremo con il ‘Piano
delle Coste’ e con strumenti urbanistici di
supporto a quella generale. Che perseguiremo con obiettivi di tutela e fruizione,
riqualificazione/ristrutturazione. Per esempio, degli immobili pubblici e privati, dell’efficienza energetica e del sistema di mobilità, del potenziamento della raccolta differenziata, valorizzando il rifiuto organico e il
riciclo”. La percezione sullo stato dell’arte
viene fatta da Parisi con locuzioni precise e
senza neologismi: “Negli ultimi anni –spiega- ginosini e marinesi sono stati traditi più
volte da una politica industriale di rapina,
che ha visto la realizzazione di stabilimenti
attraverso fondi pubblici per trasferirli, successivamente, con le stesse modalità all’estero, sbattendo fuori produzione centinaia
di lavoratori. E’ stato un errore. Un fallimento. Una scelta ‘industriale’ funzionale solo
alla costruzione del consenso. Tutto questo
ha danneggiato le piccole imprese, che ne
caratterizzano il nostro tessuto economico.
Da una visura camerale, si rileva che il 30
per cento è di natura agricola. Un settore
che la ‘governance’ non l’ha mai inquadrato
nella sua qualità, nella stretta relazione di
filiera economico-occupazionale e di rafforzamento del turismo. Attualmente, Ginosa
sembra un Comune depresso. Incupito.
Invece di contrastare con idee e programmi
innovativi il crollo del benessere, dell’accrescimento del disagio e della marginalità, si è
quasi contenti a stare fermi. A non fare nulla.
Oppure, si preferisce emigrare. Fenomeno,
quest’ultimo, che abbraccia tutte le età anagrafiche e di ambo i sessi. Noi, diciamo basta a questo depauperamento delle potenzialità dei nostri concittadini e solleciteremo
attualità
loro cooperazione e associazionismo quale coscienza
di luogo e auto sostenibilità.
Diciamo basta anche alla povertà di tanti individui e famiglie, la cui situazione di indigenza non consente neanche
cure mediche. Lo affermiamo
come imperativo etico-sociale e Speranza per un nuovo
inizio. Che non può ignorare
l’uguaglianza dei generi e le
pari opportunità. Cambiamo
Ginosa! Cambiamo anche la
mentalità ristretta tutta paesana, di campanile sulle prestazioni sanitarie. Bisogna
essere certamente sentinelle
affinchè non siano lesi diritti,
ma necessita farlo con unità
d’intenti con altri Comuni del
versante occidentale jonico.
L’obiettivo primario deve essere la rivendicazione di una
sanità territoriale che funzioni
e che non abbia liste d’attesa”. L’esortazione ai giovani:
“Costruiamo insieme uno scenario di risveglio dell’amore e
la gioia dell’appartenenza alla
nostra terra. Se verremo eletti
a governare il Comune, la prima cosa che faremo sarà l’istituzione della ‘Consulta’. Lo
faremo affinchè i giovani dai
16 ai 23 anni non si sentano
più estranei alla vita pubblica,
che non vi sia più preclusione
nei loro confronti. E’ bene ribadire che il presidente della
Consulta potrà partecipare
ai Consigli comunali ed avrà
diritto di parola. Mettiamocela
bene in mente: i giovani possono far cambiare qualunque
percorso negativo. Possono
incidere sul cambiamento: è
sufficiente creare le opportunità e crederci. Se mi sento
pronto per fare il sindaco? Sì,
soprattutto perché sono sorretto da una squadra di persone e attivisti con alta preparazione tecnico-culturale e
accademica”.
Canta Storie.
foto Erasmo Mazzone
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Presentata alla presenza di una folla giovanile la candidatura del sindaco pentastellato
Marco Galante: “Vito Parisi è leader di
un programma e non di un movimento”
Lo slogan : “Partecipiamo ad un nuovo inizio, si al cambiamento. Noi ci siamo!!”
di Giulio Pinto
Coreografia di giovani, per lo
più trentenni, ad accogliere con
un fragoroso battimani la presentazione di Vito Parisi, primo
candidato del M5S all’elezione di
sindaco di Ginosa. Un candidato
giovane che gli iscritti al meetup
locale, figli della tecnologia web,
hanno eletto, utilizzando i canali
telematici di internet, facebook,
twitter, senza condizionamenti,
forti del loro convincimento di potere dire la loro e portare un contributo ”pulito” per il cambiamento
di una politica e di una classe politica ispirata solo dal danaro e non dall’essere
umano.
L’incontro di presentazione è avvenuto nella
sede locale del Movimentocinquestelle ed è
stato preceduto dall’intervento del consigliere
regionale pentastellato, Marco Galante. Questi
ha illustrato il criterio con cui è stata composta
la lista; “Molte sono le aspettative intorno alla
lista - ha esordito Galante – e la conferma della indicazione locale da parte dello staff nazionale penta stellato è stata resa nota solo ora.
Innanzitutto una sola lista di sedici candidati e
non tante liste affiancate, composte, a suo dire, solo per fare numero e la individuazione di
candidati che abbiano metabolizzato cosa sta
succedendo nella nostra società. Altre caratteristiche : fedina penale pulita, due mandati.”
Galante ha quindi sottolineato: “ciò che differenzia il movimento dagli altri gruppi politici è l’obiettivo: al centro della nostra azione politica ci
saranno solo i cittadini. Aggrediremo la povertà
attivando tutti i canali, per sviluppare iniziative
lavorative, dove al cittadino vengano offerte
condizioni di lavoro in cui egli sia protagonista
delle scelte, senza delega a nessuno e sviluppando un ruolo sinergico con la istituzione regionale da me rappresentata, quale consigliere
regionale.”
Al termine Galante ha fatto un passaggio
sui problemi territoriali di Ginosa : l’Aseco, la
Vianini, l’alto numero di tumori e la ricerca delle
cause, precisando che il candidato sindaco Vito
Parisi è leader di un programma e non di
un movimento.
A conclusione dell’applauso ha esordito
Vito Parisi. Volto nuovo della politica locale, particolarmente emozionato, Parisi
ha esordito precisando che :” il fenomeno
grillino è iniziato a Ginosa da un po’ , una
sorta di rivoluzione culturale, posta in essere da un gruppo di giovani di cui faccio
parte che ha voglia di cambiare; sentiamo
la responsabilità politica del cambiamento.
Ci affacciamo nuovi in un quadro politico
dove alcuni rappresentanti siedono in seno
al consiglio comunale da oltre venti anni;
noi non ci siamo mai stati; gli altri parlano
dei rifiuti e nascondono la polvere sotto il
tappeto dimenticando la dilagante povertà
nei ceti meno abbienti, l’esodo dei giovani che non trovando
lavoro emigrano da un territorio che non offre più nulla. Noi
non vogliamo alcuna delega dai cittadini ma essere portavoci dei loro bisogni: Nei giorni scorsi abbiamo distribuito
un questionario per costruire con i cittadini il percorso amministrativo. “
Parisi ha quindi sintetizzato il programma che sarà presentato nel corso della campagna elettorale: “Dieci punti focalizzati sulla salvaguardia del cittadino, regole certe, trasparenza e partecipazione, avvio urbanistico del territorio con
la previsione di piste ciclabili che incentivino una mobilità
senza uso di combustibili fossili. Se il territorio funziona ed
esprime le sue immense caratteristiche la gente rimane e
non emigra.!!”
Parisi ha concluso presentando lo slogan del movimento:
“Partecipiamo ad un nuovo inizio, sì al cambiamento. Noi
ci siamo!!”
Una standing ovation ha salutato la chiusura della intervento
del candidato pentastellato; sono seguite alcune domande
dai giornalisti presenti in sala.
Chi è Vito Parisi? “Ho ventinove anni, posseggo una laurea triennale in ingegneria e sono laureando in architettura.
Attualmente collaboro con il consigliere Galante ma il mio
desiderio è esercitare la libera professione, quindi il mio impegno politico è a tempo.”
L’abbondanza di liste lascia prefigurare una elezione al ballottaggio; è noto che i grillini si muovono da soli, vi alleerete
in caso di ballottaggio? “Non facciamo previsioni, essendo
solo portavoci degli elettori, saranno loro ad indicare i comportamenti da adottare.”
foto Erasmo Mazzone
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attualità
n. 10 - 14 maggio 2016
attualità
n. 10 - 14 maggio 2016
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Al via la campagna elettorale con 6 candidati sindaci e 280 candidati al Consiglio comunale
Pizzulli: «Vogliamo ridare dignità alla persona»
Calabrese: «Non faremo ricorso»
De Palma: «Il nostro impegno per la città»
Inglese: «Ridare serenità alla nostra comunità»
Da sabato 7 maggio, con la deposizione
delle liste dei candidati, si è aperta ufficialmente la campagna elettorale per le elezioni
amministrative del 5 giugno prossimo. Infatti
a poche ore dalla presentazione delle liste
il primo a presentarsi al pubblico, è stato il
candidato sindaco del Pd e di una lista civica, il dottor Franco Pizzulli, con un pubblico
comizio. Successivamente il M5S ha presentato i suoi candidati a Marina di Ginosa e
lo stesso ha fatto il dottor Pizzulli. Nella giornata di martedì, anche le coalizioni guidate
da Vito De Palma e Cristiano Inglese hanno
presentato programma e candidati. Ma proseguiamo con ordine.
Sabato sera (diciamo a freddo), Franco
Pizzulli ha presentato, in piazza, il suo programma e i candidati al consiglio comunali,
che lo sostengono. Nel corso della serata
hanno parlato Il segretario del Pd ginosino Antonello Zicari, il capolista della lista
“Guardiamo lontano”, Giovanni Materano, il
capolista della lista del Pd, Paolo Costantino.
Tutti gli oratori hanno espresso la volontà
di evitare polemiche e di guardare al futu-
ro facendo tesoro delle cose positive
del passato e cambiando radicalmente i comportamenti e le “usanze”, che
hanno portato il nostro comune a vivere una situazione molto difficile qual è
quella attuale. Franco Pizzulli, nel suo
intervento ha dato alcuni accenni a
quella che sarà l’azione di governo in
caso di vittoria. «Noi vogliamo ridare
dignità alla persona e metterla al centro della nostra azione politica.» Tutti
gli interventi si sono caratterizzati per
la pacatezza e l’assenza di toni forti,
nessuna polemica con gli avversari e
unico obiettivo, quello di dare alla nostra comunità la possibilità di risalire
la china sia sul piano culturale sia sul
piano economico e dei servizi.
Nella serata di domenica, a Marina di
Ginosa, il M5S ha presentato i suoi
candidati con l’intervento di ciascuno
di loro in cui hanno spiegato le ragioni
della loro scelta.
Contemporaneamente, a Marina di
Ginosa, Franco Pizzulli inaugurava la
sede sede elettorale.
Lunedì sera, 9 maggio presso il Comitato elettorale di via Matteotti, il candidato sindaco
Raffaelle Calabrese ha tenuto una conferenza stampa, nel corso della quale ha spiegato
quale sarebbe stata la risposta alla ricusazione
di una sua lista, da parte della Commissione
preposta.
«La nostra coalizione – ha detto Calabrese –
ha subito una ingiustizia enorme. La nostra documentazione è stata consegnata alle 11,33,
con anticipo sui tempi. Purtroppo, nell’area
dove si consegnavano i documenti vi era una
presenza di sostenitori delle liste di centro destra, che hanno innescato una bagarre e alla
fine è dovuto intervenire il maresciallo della Pm
Giovanni Venezia, che ha redatto un verbale
che ha innescato poi l’esclusione della nostra
lista. Pur amareggiati per il grave danno subito,
non intendiamo alimentare polemiche, perché
vogliamo che questa campagna elettorale si
svolga nella massima serenità e partecipa
zione. Per questa ragione non
presenteremo
alcun ricorso e
lavoreremo solo
per
permettere
alla nostra città di
avere un Sindaco
e un Consiglio
comunale all’altezza della difficile situazione, che
è la conseguenza
di chi ha amministrato con arroganza e prepotenza. La stessa arroganza e prepotenza manifestatasi sabato mattina.»
Nella giornata di martedì 10 maggio, ci sono state le presentazioni
delle liste e dei programmi dei candidati sindaci Vito De Palma e
Cristiano Inglese.
Un teatro Alcanices straripante, un clima da stadio, hanno accolto
l’arrivo del candidato sindaco Vito De Palma che ha incassato gli
applausi ed ha presentato i delegati delle liste che sostengono la
sua candidatura.
De Palma ha voluto salutare in primo luogo i Miroglini per la loro
presenza a sostegno della sua candidatura e ha detto che «Ho
l’obbligo di rendere conto di quanto realizzato in quattro anni di
gestione amministrativa. Purtroppo, il comportamento irresponsabile di alcuni ha determinato l’interruzione di questa straordinaria
esperienza. Ma noi abbiamo dimostrato di amare Ginosa e Marina
di Ginosa e fin dal mese di luglio dello scorso anno abbiamo presentato la nostra coalizione e la mia proposta di candidatura a sindaco, lo abbiamo fatto perché la città ci chiedeva di farlo.»
Successivamente, De Palma, con l’apporto di altri componenti la
coalizione ha presentato il suo programma che è molto ricco e
dettagliato.
Quasi in contemporanea, presso la cantina Spinola, in via Bacco,
nel cuore del centro storico ginosino, l’avvocato Cristiano Inglese
ha presentato il programma e le liste dei candidati. Anche per
Inglese vi è stata
una grande partecipazione di pubblico anche se il
clima era meno
“festaiolo”.
«Non ho poesie
o brani di prosa
da recitare – ha
esordito Inglese
– sono qui per illustrare le ragioni e
le motivazioni che
ci hanno indotto a
candidarci.»
Inglese ha ripercorso le diverse fasi che hanno portato allo scioglimento del consiglio comunale e alla caduta dell’amministrazione
De Palma. «Vogliamo restituire certezza e serenità alla nostra comunità. Lo vogliamo fare in considerazione delle tante emergenze
che si vivono.»
Inglese ha spiegato perché ha parlato al plurale di “emergenze” e il
suo riferimento era alle emergenze dovute a calamità naturali quali
le alluvioni di Marina di Ginosa, e di Ginosa, il crollo di via Matrice e
le “emergenze” determinate dalla «sciatta e pessima gestione della
cosa pubblica da parte dell’amministrazione di centro destra.»
Inglese ha elencato quali sono i settori nei quali maggiormente si
è dimostrata l’inadeguatezza della Giunta de Palma: «Gestione dei
raccolta dei rifiuti, pubblica illuminazione, gestione dei servizi.»
Successivamente, Inglese ha presentato le 4 liste che lo sostengono soffermandosi sulla lista civica che vede la presenza di ex
consiglieri comunali. Non vi sono stati riferimenti polemici e poi ha
risposto ad alcune domande che i giornalisti e il pubblico presente
gli hanno rivolto.
Ovviamente, la campagna elettorale è solo agli inizi e i toni sono
ancora soft. Vedremo cosa accadrà nei prossimi giorni, quando il
clima sicuramente subirà delle impennate. Non dimentichiamo che
ci sono 280 candidati al Consiglio comunale e 6 candidati sindaci!
Stefano Giove
foto Erasmo Mazzone
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n. 10 - 14 maggio 2016
“ DONAZIONE E RESPONSABILITA’ ”
Il 28 dicembre scorso è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto del 2
Novembre 2015 sulle nuove “Disponibilità relative ai requisiti di qualità e sicurezza del
sangue e degli emocomponenti”. Frutto di oltre 3 anni di lavoro tra istituzioni, società
scientifiche e volontariato del sangue. Sul tema, il 16 Gennaio si è tenuto a Bologna,
un convegno di approfondimento organizzato da Avis, nell’introdurre la nuova norma, il Presidente di Avis, Vincenzo Saturni ha spiegato che è << un ulteriore tassello
per allinearci alle indicazioni internazionali in tema di qualità e sicurezza sul triplice
versante del paziente, del donatore e della donazione. Tra gli aspetti del decreto occorre sottolineare che le informazioni pre-donazione e il questionario anamnestico
sono diventati molto corposi. Non si tratta di eccessiva burocrazia, quanto piuttosto
di far capire, da un lato il ruolo dell’associazione per la promozione di comportamenti positivi e dall’altro lato di avere un donatore responsabile e consapevole
>>. Il Decreto si compone di 12 allegati tecnici e richiama l’importantissimo ruolo delle
associazioni di volontariato, le quali mettono a disposizioni dei donatori e delle donatrici di sangue e di emocomponenti, materiale informativo accurato e adeguatamente
comprensibile ai fini della sensibilizzazione e informazione sul valore della donazione
volontaria, non remunerata, consapevole e periodica. Tra glia spetti salienti è da
considerare il questionario anamnestico che è stato adottato senza modifiche su tutto
il territorio nazionale, al fine di garantire la raccolta di informazioni cliniche ed epidemiologiche in modo standardizzato, nonché di consentire ai donatori la comprensione
inequivocabile dei quesiti posti per ottenere un elevato grado di veridicità ed esaustività delle risposte. A raccogliere i dati del questionario è il medico responsabile della
selezioni. Molte e particolareggiate sono le domande che compongono il questionario:
10 riguardano lo stato di salute attuale del donatore, 20 l’esposizione al rischio di
malattie sessualmente trasmissibile, 6 i soggiorni all’estero. L’allegato che analizza i
requisiti fisici del donatore, riferisce il peso corporeo non inferiore ai 50 Kg e l’età per
donare deve essere compresa fra i 18 e i 65 anni, è consentita la donazione di sangue
intero da parte dei donatori periodici di età superiore ai 65 anni fino a 70 previa valutazione clinica da parte del medico di base completo di ECG. Il presidente nazionale
Vincenzo Saturni ribadisce il concetto di base: << l’esigenza di mantenere la massima
qualità e sicurezza del sistema trasfusionale poiché noi abbiamo delle eccellenze in
quanto l’84% dei donatori è periodico e associato e secondo noi, sono persone serie,
consapevoli e che sanno cosa implica la loro donazione. Se il questionario anamnestico è esplicito, c’è un motivo. I donatori sono persone responsabili e se hanno
scelto di essere donatori ci sono ragioni profonde. L’anamnesi e la selezione iniziale
sono un punto essenziale. Se abbiamo paura dei questionari lunghi e complessi, noi
abbiamo il dovere di spiegarlo. E’ una cosa seria e delicata che non si fa a caso. Noi,
come Avis, siamo i mediatori e richiedere qualche minuto di attenzione in più per il
questionario anamnestico è nell’interesse di tutti. Non è burocrazia aggiunta, ma un
punto importante del percorso, di un percorso virtuoso ed elevato, dove il donatore è
responsabilizzato rispetto ai passi che deve compiere>>. Questionari più dettagliati,
donatori più responsabili!!
Prossimo appuntamento con l’Avis per donare Mercoledì 18 Maggio pomeriggio , pv
dalle ore 16 alle 20 presso il Poliambulatorio di Ginosa. Per tutti coloro che vogliono
donare, sarà rispettato l’ordine e sarà agevolato chi dona per la prima volta. Inoltre
è stata organizzata la GITA SOCIALE AVIS in Calabria: Pizzo-Calabro e Paola, per
DOMENICA 29 MAGGIO pv. Affrettatevi a prenotare!
Per ulteriori dubbi o richieste venite a trovarci presso la nostra sede. – AVIS
COMUNALE GINOSA Via Poggio n°1 Ginosa (Ta) – Tel. 099/824.4486 E-mail : [email protected] – Pagina Facebook : “Avis Città di Ginosa” – Sito internet :
avisginosa.weebly.com
Marisa Tocci
Avis Comunale Ginosa
attualità
attualità
attualità
n. 10 - 14 maggio 2016
Noi e il Fisco
Maxi-garanzia
per i mutui bancari
Il decreto legge 3-5-2016 n. 59 introduce un
nuovo istituto di garanzia per gli istituti finanziari
relativamente ai mutui contratti dagli imprenditori.
La nuova norma prevede che il contratto di finanziamento tra l’imprenditore e la banca o altro sitituto abilitato può essere garantito dal trasferimento, in favore della banca o altro istituto
abilitato, della proprietà dell’immobile o di altro
diritto reale, in caso di mancato pagamento delle rate del mutuo concesso.
Quindi in caso di inadempienza da parte dell’imprenditore l’immobile viene trasferito all’istituto
finanziatore che lo può vendere direttamente
superando così la procedura esecutiva giudiziale. Il ricavato della vendita andrà ad estinguere il
credito vantato dall’istituto finanziatore che, prima della vendita forzata e indipendentemente
dalla stessa, provvede a versare al mutuatario
inadempiente la differenza tra il valore di stima
dell’immobile risultante da perizia giurata di perito nominato dal tribunale e l’importo del debito.
L’inadempienza matura nei seguenti casi:
-
Se l’ammortamento è a rate mensili l’inadempienza scatta quando si verifica il mancato pagamento protratto per oltre sei mesi dalla
scadenza di almeno tre rate, anche non consecutive;
-
Se l’ammortamento è a rate di durata
superiore a quella mensile, l’inadempienza
scatta con il mancato pagamento anche di una
sola rata;
-
Se la restituzione del finanziamento
non è rateale, ovvero se è prevista l’unica soluzione (finanziamento bullet), l’inadempienza
scatta con il ritardo nel pagamento di oltre sei
mesi rispetto alla data prevista nel contratto.
Sono esclusi dalla nuova norma gli immobili dati in garanzia dall’imprenditore che costituiscono
abitazione principale dello stesso o del datore di
ipoteca, del suo coniuge e dei suoi parenti e affini entro il terzo grado.
La nuova norma può essere applicata anche ai
mutui in corso purchè la nuova modalità di garanzia venga formalizzata mediante atto notarile.
L’obiettivo della nuova norma è quello di evitare le tempistiche proprie delle procedure esecutive, alleggerendo così il peso dei crediti deteriorati. Dott. Mario D’Alconzo
Responsabile Sanitario
Dott. Francesco Ambrosi
Direttore Sanitario: Dott. Francesco Ambrosi
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n. 10 - 14 maggio 2016
n. 10 - 14 maggio 2016
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“Vestiamoci d’arte”: una bella idea
L’evento “Vestiamoci d’arte” è nato da una
idea dell’artista Rossana Salvino che ha esposto il proprio progetto ai fratelli Castellano, titolari del nogezio “Castellano abbigliamenti”.
È notoria la grande disponibilità a trasformare
la propria vetrina in un “sito” culturale da parte
dei frateli Castellano, che nel corso di questi
anni sono stati in grado di imposare eventi veramente interessanti e che fanno di loro due
grandi protagonisti della promozione culturale
che è la “materia prima” per la crescita del nostro territorio,
L’idea dell’artista è stata appunto quella di
far emergere la sua passione, la sua vitalità,
e le sue emozioni alla gente, attraverso una
vetrina, per trasmettere a tutti il messaggio di
quanto sia importante l’arte nel nostro paese,
inserendola in questo caso, in un contesto che
abbraccia il campo dell’abbigliamento.
Oltre all’allestimento accurato ed originale delle vetrine, durante le serate del 22 e 23 aprile,
l’artista si è esibita in modo spontaneo, facendo esplodere le sue emozioni attraverso vibranti tocchi di colore, realizzando tre
dipinti tra cui: due volti, e il famoso ulivo
“albero pensante” di Ginosa.
È stato emozionante vedere i partecipanti,
incuriositi dall’esposizione. L’evento ha
riscontrato un favorevole successo, e
ancora una volta i fratelli Castellano hanno
voluto utilizzare la centralità strategica
del loro punto vendita come vetrina di un
evento culturale, dove in tante occasioni
hanno dimostrato di avere sensibilità
artistica.
Ginosa ha bisogno di queste sollecitazioni
culturali e crediamo sia necessario che
l›esempio dei fratelli Castellano possa
essere emulato da altri commercianti.
Non possiamo sempre lamentarci che “a
Ginosa non si fa niente”
Savio Sergio
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attualità
n. 10 - 14 maggio 2016
attualità
Al via il progetto “Sinfonia di Sapori”
Intervista a Emiliano Costantino
che utilizzano nuovi brevetti: cottura
a bassa pressione e a bassa temperatura ed abbattimento con attrezzature innovative per conservare i poteri nutrizionali, mantenere le qualità
organolettiche, la fragranza e la freschezza degli alimenti e ottimizzare
i processi produttivi per garantire la
qualità ed il piacere dell’alimentazione italiana.
Il perfetto equilibrio nelle vendite di
prodotti della caffetteria, gelateria,
cioccolateria, pasticceria, estratti di
Nelle scorse settimane ha preso il via
la promozione di un nuovo progetto
imprenditoriae: “Sinfonia dei Sapori”
ideato e promosso da Emiliano
Costantino. Al noto imprenditore ginosino abbiamo rivolto alcune domande
per conoscere nel dettaglio questo
progetto.
Che cosa è Sinfonia di Sapori?
«Sinfonia di Sapori è un progetto ideato da me, Emiliano Costantino, nasce
dall’analisi dei settori merceologici che
hanno un trend positivo: “alimentazione, ambiente e salute”; questi settori
avranno continuativamente nel tempo
un ruolo preminente nella cultura italiana, ma soprattutto del Mezzogiorno,
territorio vocato per le sue condizioni
climatiche all’agricoltura, all’allevamento e al turismo.
In estrema sintesi il progetto Sinfonia di
Sapori si propone di creare nel settore
agro-eno-gastronomico un network di
locali nel centro-nord Italia, ma soprattutto all’estero, a filiera diretta, per l’asporto, la somministrazione e la consegna a domicilio di slow-fast-food, senza
personale specializzato con prodotti
di eccellenza italiani, in particolare del
Mezzogiorno d’Italia e specificatamente pugliesi e lucani (area Murgiana),
con grande enfatizzazione e presenza
di prodotti rivolti alla salute (biologico,
senza zucchero, senza sale, senza
glutine, senza lattosio, vegetariani, vegani). I prodotti verranno realizzati e
conservati con tecnologie innovative
verdura, panineria, gastronomia, rosticceria, formaggi e latticini, focacceria, panetteria, salumeria, braceria, friggitoria, enoteca, birreria, fa si che i locali non siano solo
dei snack bar e non siano propriamente
dei ristoranti. La “filosofia” ideativa, volutamente tradizionale, unita ad un’immagine
moderna, attraente e coinvolgente, e alla
gestione efficiente ed innovativa, definiscono/identificano un posizionamento unico nel mercato attuale della ristorazione
commerciale mondiale.»
Chi è Emiliano Costantino?
«Io sono nato e cresciuto a Ginosa, ho
avuto la fortuna di essere figlio di imprenditori, fin da bambino ho sempre respirato
l’aria di business. Ho maturato esperienze
formative e lavorative all’estero permetten-
domi di aprire la mia mente a 360°, mi sono
specializzato nel marketing, nella creazione e
gestione di reti vendita e nel franchising.»
Perché il progetto Sinfonia di Sapori?
«Il Mezzogiorno d’Italia è stato dai tempi antichi crocevia di popoli diversi: fenici, messapi,
greci, romani, bizantini, saraceni, normanni,
angioini, aragonesi, borboni si sono avvicendati sul territorio lasciando storia, usi e costumi
ma si sono fusi sviluppando una civiltà raffinata e tecnologicamente avanzata. Il patrimonio
artistico, architettonico, religioso, giuridico, istituzionale, scientifico, linguistico ed eno-gastronomico, del Mezzogiorno sviluppando il senso
dell’accoglienza, della tolleranza e dell’integrazione. La cultura poliedrica ha permesso
la conoscenza ed ha sviluppato la coscienza
per un alimentazione sana e genuina: “La dieta Mediterranea” ora patrimonio dell’umanità.
Il progetto Sinfonia di Sapori ha lo scopo di
divulgare nel mondo la nostra cultura attraverso lo slow-fast-food e l’offerta turistica, e promuovere l’integrazione fra i popoli. Pone alla
sua base il valore aggiunto di una vocazione
imprenditoriale che mette al centro dell’arena
l’essere umano, l’interscambio culturale, l’ospitalità ed il piacere del convivio.»
Entro il mese di luglio 2016 verrà costituita la
società SAPORI & SALUTE S.p.A. società che
gestirà il network Sinfonia di Sapori.
Emiliano Costantino oltre creare una “ideas
bank” e a delineare l’impianto strutturale di
questo innovativo progetto imprenditoriale,
tracciandone i principi filosofici, strategici ed
operativi, il marketing e il business plan del
network Sinfonia di Sapori e della società
SAPORI & SALUTE S.p.A., ha altresì assolto il
compito di creare un supporto didattico per la
tecnica gestionale, fornendo alcune linee guida e vari esempi di “best practice”.
Tutti i componenti del “meccanismo” si intrecciano e concorrono al risultato finale. La passione, la qualità e la professionalità sono principi importantissimi in tutti i settori produttivi,
soprattutto nel campo dell’alimentazione e della salute, ed è proprio su questi valori si fonda
il progetto del network Sinfonia di Sapori della
società SAPORI & SALUTE S.p.A..»
Chi sono i destinatari?
«Il Mezzogiorno d’Italia è noto come territorio
di ottimi produttori di eccellenze nel settore
agro-eno-gastronomico (cereali, pane,
pasta, olio, vino, latte, latticini, carne,
ecc.), però non sempre la capacità produttiva si coniuga con la capacità distributiva. Spesso questi ottimi produttori
non hanno conoscenza, o conoscono
poco e male il marketing, la comunicazione, il sistema di accorciare la filiera
ed ottimizzare i guadagni, divenendo
socio fornitore del network, beneficiare
oltre che dell’utile produttivo anche della
partecipazione all’utile commerciale.
È noto inoltre nel Mezzogiorno
d’Italia anche l’alto tasso di disoccupazione giovanile nel nostro territorio. Il progetto Sinfonia
di Sapori si rivolge prevalentemente a queste due categorie di
attori: i produttori e i giovani, ai
giovani si rivolve tre volte: una
volta direttamente offrendo loro una opportunità di lavoro se
sono disponibili a trasferirsi nel
centro nord Italia e/o all’estero e
a divenire soci lavoratori; una seconda volta inseminandogli una
mentalità imprenditoriale affinché
dopo un periodo di formazione
ed esperienza gestionale nei
punti vendita del network possano aprire un loro proprio locale in
affiliazione franchising; una terza
volta indirettamente perché incrementando le vendite del socio produttore
e fornitore del network automaticamente
questi incrementeranno la produzione ed
assumeranno nuove unità lavorative, creando opportunità per i giovani.
Oltre ai giovani soci/dipendenti e ai produttori/fornitori il progetto è aperto al pubblico, a tutti coloro che vogliono investire
a partire da 100 Euro in una società che
nel breve-medio termine assumerà una
valenza multinazionale, permettendo una
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buona remunerazione del capitale investito, e piccoli risparmiatori che, a differenza
dei bassissimi tassi bancari, avranno l’opportunità di poter ottenere un rendimento
maggiore. Soprattutto avranno l’orgoglio di
far parte e di aver fatto crescere un’azienda
che porterà alto il nome del loro territorio
nel mondo ed aver permesso ai propri parenti, amici e conoscenti di aver ottenuto un
posto di lavoro oltre che aver creato un miglioramento del proprio stato sociale che ricadrà sempre positivamente sul territorio.»
Come si aderisce?
«Verrà lanciata una offerta pubblica di sottoscrizione di azioni. Verranno fatte delle riunioni pre-costitutive con la partecipazione
del dott. Nicola Mobilio in qualità di notaio e
del dott. Giuseppe Ratti e nella doppia veste
di commercialista e presidente della BCC
Banca di Credito Cooperativo di Marina di
Ginosa, i quali potranno rispondere alle domande dei sottoscrittori e chiarire ogni punto
dell’offerta e dello statuto della costituenda
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società. Statuto, programma di sottoscrizione e modulo di sottoscrizione verranno
pubblicati sul sito www.ameurasia.com →
portfolio → prodotti alimentari → Sinfonia
di Sapori.
Le date di queste riunioni saranno rese note con l’affissione di manifesti, con
la pubblicazione sui social media, con la
pubblicazione sul sito www.ameurasia.
com → portfolio → prodotti alimentari →
Sinfonia di Sapori, oltre che con invio di
e-mail a chi ha già dimostrato un interesse
al progetto.
Si informano i giovani che vogliono divenire soci/dipendenti e i produttori che
vogliono divenire soci/fornitori che sono
state attivate convenzioni bancarie alla
concessione di mutui finalizzati per l’acquisto di azioni nella società SAPORI &
SALUTE S.p.A..
Per eventuali informazioni contattate
Emiliano Costantino +39-336-836766 oppure inviate una mail a [email protected]»
Dove opererà?
«A Ginosa verrà impiantata la piattaforma logistica, ove arriveranno i
prodotti dai vari fornitori, verranno
stoccati nelle celle di surgelazione
e/o nelle celle di refrigerazione, dove
verranno preparati i pallet misti per la
distribuzione ai vari punti vendita ed
inviati, senza interruzione della catena del freddo.
I punti vendita saranno di tre tipi: punti pilota per un 10%, di totale proprietà della società Sapori & Salute
S.p.A.; punti partnership per un 15%,
in partecipazione con proprietari immobiliari; punti franchising per un
75%, in affiliazione con liberi imprenditori. I punti vendita pilota ne saranno aperti in Italia solo due: a Roma e
a Milano, all’estero a Berlino, Londra,
Parigi, New York, Zürich, Wien, München, Tokyo, Osaka, Shanghai, Hong
Kong, Los Angeles, Toronto, Pechino.
Oppure potranno essere modificate le
percentuali in base ai risultati gestionali e
programmi di investimento e finanziamenti
che si reperiranno. Lo stesso dicasi per le
location prescelte, se dovessero pervenire
opportunità in location prima di altre, dopo
aver effettuato un analisi geomarketing si
deciderà di caso in caso.»
Stefano Giove
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attualità
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Lavoro: facciamo il punto
rubrica a cura di Maria Rosaria Nigro
Super Bonus Occupazione – trasformazione
tirocini GARANZIA GIOVANIRADDOPPIATI I BONUS
ASSUNZIONE PER LE AZIENDE
Grandi opportunita’ in vista per i giovani tirocinanti del programma
Garanzia Giovani!
bre 2016.
Analogamente all’ordinario incentivo previsto dal “Programma Garanzia giovani”,
anche il “Superbonus” viene riconosciuto
in valori differenti a seconda della profilazione del tirocinante, come di seguito
riepilogato in tabella.
il “Superbonus” sarà riconosciuto nel limite
Per il riconoscimento del bonus i datori di lavoro dovranno presentare una domanda preliminare su apposita modulistica Inps messa
a disposizione sul portale. L’Inps, ricevuta la
domanda verificherà i dati del tirocinante, la
sua regolare registrazione nel programma
Grazie al Decreto n. 16 del 3 febbragaranzia giovani e la sua profilazione, quinio 2016, con il quale il Ministero del
di comunichera’ al datore di lavoro la positiLavoro è nuovamente intervenuto in meva prenotazione della richiesta di
rito al “Programma Garanzia
contributo al fine di consentire l’avASSUNZIONE TIROCINANTE A TEMPO INDETERMINATO
Giovani”, e’ stato istituito un
vio delle procedure di assunzione.
ulteriore bonus per la staClasse
di
Attualmente le procedure inforProfilazione
del
bilizzazione a tempo indematiche, al fine di accogliere le
Giovane
terminato di tirocini stipulati
istanze volte al riconoscimento di
4
nell’ambito di detto program1
2
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quest’ultimo incentivo, sono in agma.
M O LT O
giornamento. Si attende circolare
BASSA
MEDIA
ALTA
Insomma oggi i giovani tiroALTA
esplicativa dell’INPS con istruzioni
cinanti hanno l’opportunita’ c) Assunzione
operative.
di trovare un’occupazione a
t e m p o € 3.000
€ 6.000
€ 9.000
€ 12.000
L’utilizzo dell’incentivo avverrà mee tempo inteterminato, ve- indeterminato
diante conguaglio/compensazione
dendosi trasformare l’attuaattraverso denunce ( Uniemens o
le rapporto di tirocinio in assunzione
delle risorse stanziate a tale titolo nell’am- DMAG per i lavoratori agricoli).
grazie agli incentivi che vengono ricobito del “Programma Garanzia Giovani”: E’ chiaro che viene richiesto ai datori di lavonosciuti ai datori di lavoro.
tale importo viene fissato dal Decreto in ro l’impegno a mantenere l’incremento ocL’incentivo è rivolto a TUTTI i datori di
esame in 50.000.000,00 di euro calcolato cupazionale. Ci spieghiamo meglio, al fine di
lavoro ( a prescindere dalla circostanza
in ambito nazionale.
evitare un uso improprio delle risorse da parte
che siano imprenditori e quindi anche ai
È importante sottolineare che il dei datori di lavoro, perderanno il bonus coloro
professionisti) che assumano a tempo
Superbonus è cumulabile:
che a seguito dell’assunzione del/i giovani tiroindeterminato (anche con contratto di
a) con gli altri incentivi di natura eco- cinanti opereranno riduzioni di personale gia’
apprendistato professionalizzante) un
nomica e contributiva non selettivi (ad in forza!
giovane che:
esempio è pienamente cumulabile con Fanno eccezione solo i casi di “dimissioni voa) abbia svolto, o stia svolgendo,
l’esonero biennale recentemente intro- lontarie” ( ricordiamo oggi rese molto piu’ comun tirocinio curriculare o extracurriculare
dotto dalla Legge di stabilità 2016 e con plesse vista la nuova procedura delle dimissioattivato
il contratto di apprendistato professio- ni on-line), invalidita’, pensionamento per ragnell’ambito del “Programma Garanzia
nalizzante)
giungimento limiti di eta’, riduzione volontaria
Giovani”, stipulato entro il 31 gennaio
b) con gli altri incentivi di natura econo- dell’orario di lavoro e licenziamento per giusta
2016,
mica e contributiva selettivi nel limite del causa, cosi’ come precisato dall’Inps nella cirb) sia classificabile come NEET al
50% del costo salariale (ad esempio con colare.
momento dell’inizio del suo tirocinio,
lo sgravio contributivo al 100% previMARIA ROSARIA NIGRO
c) risulti assunto a tempo indetermisto per i contratti di apprendistato stiTributarista
nato tra il 1° marzo 2016 ed il 31 dicempulati da aziende fino a 9 dipendenti).
attualità
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Giovani archeologi crescono…
Oggi, mercoledì 27 Aprile, noi allievi
della classe 1^, sezione D dell’Istituto
Comprensivo Deledda- Bosco,abbiamo
assistito ad una lezione molto interessante ed istruttiva sulla storia locale di
Ginosa, illustrataci dall’ archeologo, Dott.
Gianbattista Sassi, che ha introdotto
l’argomento spiegando il significato del
termine “archeologia”,termine derivante
dal greco “ἀρχαῖος” e “λόγος,” ( studio
antico ). L’ archeologia infatti è una delle
tre branche dell’antropologia, che deriva
dal greco “ἄνϑρωπος”e “λόγος,”(studio
dell’uomo).
Egli ci ha spiegato che, scavando nei siti
archeologici di Ginosa, ha rinvenuto uno
strato di cenere e pomici risalenti a circa
55 milioni di anni fa che seppellì, per via di
un’ eruzione vulcanica, gli edifici presenti
in loco. Inoltre ,ci ha detto anche che gli
archeologi ritrovano reperti sempre più
antichi, scavando in profondità.
Successivamente, ci ha mostrato dei po-
wer point, che parlavano dei diversi siti
archeologici di Ginosa, cominciando
dal “Passo di Giacobbe” :una collina
spianata, dove gli archeologi hanno
rinvenuto più di 700 tombe risalenti alla fine dell’ Età del Bronzo, con corpi
dotati di corredo funebre, che ha permesso loro di intuire il sesso dei defunti stessi. Il Dott. Sassi ci ha parlato
poi di un altro famoso sito, quello dell’
“ Oscurusciuto” nel quale viveva l’uomo di Neanderthal. Esso consiste in
un muro naturale in pietra, sormontato
da una tettoia nello stesso materiale.
Gli archeologi hanno rinvenuto oggetti
in pietra e resti di focolari che i nostri
antenati accendevano per riscaldarsi durante la notte e, soprattutto, per
allontanare gli animali.Inoltre, il Dott.
Sassi ci ha detto che l’uomo preistorico cacciava animali molto grossi come
l’uro (antenato del bue, ormai estinto
che poteva arrivare circa sei metri di
lunghezza ), ma in zona vi erano anche leoni ,
lupi , cerbiatti, cinghiali e cavalli selvatici.
Ringraziamo la Prof. Pizzulli Filomena e l’archeologo Gianbattista Sassi per averci dato l’opportunità di conoscere qualcosa in più sulla nostra
storia locale e attendiamo con ansia la prossima
puntata, che ci vedrà protagonisti di una interessante escursione nella nostra Gravina
Chiara Galante ed Alessandra De Iacovo
I.C. Deledda- Bosco Classe 1^D
Plesso Bosco
Laterza: “ SonOra
collettiva d’arte
contemporanea”
Le poesie di Carmelo Monaco
Rugiada
La vedevo brillare sull’erba del prato
me la ricordo, la rugiada al mattino
che bagnava quei miei piedi nudi
come energia mi entrava nel corpo
Sensazione piacevole mi assaliva
se solo potessi rivedermi bambino
respirare quel tempo per un momento
arrampicarmi ancora su un mandorlo
Quanta strada hanno fatto quei piedi
in quel lungo cammino tanto lontano
a guardar un orizzonte che andava oltre
che fine ha fatto quel bambino di allora
Ora siede e vola con occhi socchiusi
a scavar nei ricordi d’un tempo remoto
Ad un’infazia felice fatta di poco
solo con sogni che non costano niente
Io vado
È tempo d’andar fuori, prendere il largo
per rimaner solo in un mare immenso
tirar giù la vela e fermarsi a pensare
e lasciarmi cullare da onde gentili
È stata inaugurata, il 23 Aprile a Laterza presso il Palazzo Marchesale, la mostra collettiva
contemporanea dal titolo: “ SonOra” a cura di
Loredana Cacucciolo e Pietro De Scisciolo, orgaE mi circondo di mare e di cielo,
nizzata in collaborazione con le Officine Culturali
e non sono solo, c’è pure un gabbiano
Arthemisia, il Sito dell’Arte e Nicola Zillio. Una
dall’ali bianche che stanco riposa
mostra che vede protagonisti un gruppo di artisti
ed io sono qui per parlare con Dio
nazionali ed internazionali, amanti e attivi dell’arte contemporanea. Lo scopo di “SonOra” è quello
e chieder perdono per lo sfacelo che c’è di reinterpretare con l’arte i contenitori storici collocati nelle città pugliesi, nei quali, artisti conoabbiamo sciupato il suo paradiso
sciuti installano le loro opere. SonOra si colloca
ora in mano a chi non prova vergogna
come un viaggio tra passato e presente, dove
e quei tanti preti oramai privi di fede
l’arte diventa protagonista e il suono ha una nuova lettura, come condizione individuale di ognuno
di noi. Una mostra che rimarrà aperta fino a fine
Ci fosse un Eolo a soffiar via i veleni
Maggio. Fatevi coinvolgere da SonOra: “suoni,
o un Nettuno adirato a minacciar tempeste arte contemporanea, natura, cultura, fascino e
inventati dall’uomo per incuter paure
bellezza vi coinvolgeranno fino a riempire i vostri
ma anche a dirti che i più sono anime pure sensi e la vostra anima”.
Maria Carmela Olivari
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la storia
la storia
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attualità
n. 10 - 14 maggio 2016
Il brigantaggio nel nostro territorio tra
storia, leggenda e tradizione(1 parte)
Di Vincenzo Calabrese
Cultura e ricerca rappresentano due elementi
significativi che ci permettono di esplorare il
territorio e con esso la storia delle comunità.
In questa sede, in sintonia con le finalità proprie del nostro periodico locale La Goccia,
mi propongo di fare una breve trattazione di
un fenomeno storico tra i più significativi ed
inquietanti del XX secolo: il Brigantaggio.
E’ questo un fenomeno che ci porta ad una
identità basata su canoni che hanno una loro rilevanza di natura esistenziale. Si inserisce in modo particolare nella storia del
Ninco Nanco
Mezzogiorno d’Italia e nella sua duplice fase,
dal 1789 al 1818 (brigantaggio pre-unitario)
e dal 1860 al 1864 (brigantaggio pos-unitario), benchè sotto una stessa denominazione
letteraria, racchiude cause e presenta aspetti
propri che si possono sintetizzare in due termini: reazione e repressione. Reazione e controreazione di governi tra loro e da parte di
ceti oppressi, repressione da parte dei nuovi
padroni d’Italia.
Questa trattazione farà riferimento al brigantaggio post-unitario, facendo leva sulla ricca
e documentata bibliografia sull’argomento in
parola, bibliografia di cui lo scrivente ne è appassionato cultore. Come uomo di scuola non
posso esimermi dal sottolineare come questa
parte della storiografia, che tratta eventi a noi
così vicini e che fanno parte delle cognizioni
umane acquisite e tramandate, spesso è stata
ingiustamente posta ai margini della cono-
scenza delle nuove generazioni,
soprattutto a livello scolastico.
Il brigantaggio è stato un male endemico esploso nel sud nel
Regno di Napoli, poi il fenomeno assunse proporzioni enormi e
risvolti terribili sotto i Borboni
all’indomani dell’Unità d’Italia.
Dalla documentata bibliografia e dalle numerose narrazioni,
emerge come in quel particolare
momento storico, il brigantaggio
fosse un fenomeno di una gravità
tale da mettere in discussione ogni aspettativa del
nuovo Stato Unitario e,
soprattutto, capace di intimorire quella parte della
borghesia terriera che, aderendo al nuovo ordine delle
cose e schierandosi a sostegno dei Savoia, sperava di
conservare il bagaglio di
privilegi acquisiti e mantenere il possesso dei demani
usurpati nel passato.
Nel 1860 Garibaldi risaliva la penisola, le popolazioni
meridionali furono pervase da
una grande euforia, convinte che
il Generale venisse a liberare le
stesse dalla miseria e dal giogo
feudale, ma così non fu. Nel contempo il nuovo Governo, sotto
pressioni delle alte gerarchie militari piemontesi, commise l’errore
di sciogliere l’esercito borbonico
senza preoccuparsi di preservare
il bagaglio di esperienze tecniche
ed umane e della sua funzione economica nel mantenimento di tante famiglie
in situazioni di endemica povertà. Il
dissolvimento dell’esercito borbonico e
la leva obbligatoria imposta dal governo unitario, legò alla protesta brigantesca circa diecimila uomini renitenti
alla leva che si diedero alla macchia.
Gli stessi contadini si unirono alla lotta
contro l’autorità centrale a seguito degli
inasprimenti fiscali per cui il fenomeno
degenerò in guerra civile nei confronti
della quale la stessa Chiesa manifestò un
sostegno motivato dai decreti statali che
avevano messi in vendita i beni ecclesiastici. La corte borbonica, ospite dello
Stato Pontificio, a sua volta, approfittando della disperazione delle popolazioni
meridionali e delle loro disillusioni, cercò di strumentalizzare la situazione in
attualità
Il capobanda
Giuseppe
Schiavone
essere attraverso un’attività di cospirazione
ai danni delle nuove forze risorgimentali.
Alcune strutture clandestine riuscirono a fomentare disordini ed insurrezioni che contristarono il Sud d’Italia con gravi bilanci di
vittime e devastazioni. Le ribellioni contadine nei confronti della borghesia terriera
e del nascente Stato Unitario furono causa
di durissime repressioni da parte dei governi provvisori. Il mantenimento dell’ordine
pubblico era spesso demandato alle funzioni della Guardia Nazionale e alla debole
presenza delle truppe regolari. La risposta
dello Stato fu improntata, come si diceva,
sulla repressione. Dal1861 al 1864 i soldati
impiegati nell’Italia Meridionale passarono
da 15000 a 120000, in sostanza un vero e
proprio esercito era sceso in campo al comando del Gen. Pallavicini. Tristemente
famosa la violenta repressione operata dal
Gen. Cialdini nell’estate del 1861 che riuscì
a contenere parzialmente la rivolta a fronte di una consistente perdita di vite umane.
Con l’applicazione delle leggi speciali contro il brigantaggio si celebrarono 3600 processi con oltre 10000 imputati. Nel periodo
sopra indicato furono complessivamente
uccisi in combattimento o fucilati, molte
volte con processi sommari, oltre 5000 briganti, altri arrestati, altri si costituirono. Le
perdite umane dovute alla guerra civile nel
Sud
dell’Italia furono superiori a quelle delle guerre risorgimentali. Furono istituite
alcune commissioni di inchiesta, la più
famosa fu varata nel dicembre 1862 ed
ebbe come relatore il deputato pugliese
Giuseppe Massari di tendenze moderate.
Massari, nel valutare le varie cause predisponenti del fenomeno, non tralasciava
di accusare il passato malgoverno borbonico ed individuava alcune responsabilità
a capo della magistratura spesso corrotta,
della Guardia Nazionale, della polizia e
del clero stesso, quest’ultimo schieratosi
a difesa delle numerose bande che imperversavano nelle campagne.. La successiva Legge Pica sanciva, tra l’altro, il
riconoscimento agli imputati del diritto
di difesa da parte civile evitando così le
fucilazioni sommarie. Numerosi gli studiosi dell’epoca che si occuparono del fenomeno dandone personali possibili spiegazioni: Giustino Fortunato, Francesco
Saverio Nitti, Pasquale Villari, Tommaso
Pedio, Benedetto Croce ed altri. Lo scrittore e poeta lucano Rocco Scotellaro si
occupò del fenomeno molti decenni dopo
dedicando ai briganti questa poesia dalle
n. 10 - 14 maggio 2016
parole struggenti:
Non gridatemi dentro,
non soffiatemi in cuore
i vostri fiati caldi, contadini.
Beviamoci insieme una tazza colma di
vino!
Che all’ilare tempo della sera
s’acqueti il vostro vento disperato.
Spuntano ai pali ancora
le teste dei briganti, e la caverna,
l’oasi verde della triste speranza,
lindo conserva un guanciale di pietra.
Ma nei sentieri non si torna indietro.
Altre ali fuggiranno
Dalle paglie della cova,
perché lungo il perire dei tempi
l’alba è nuova, è nuova.
Protagonista indiscusso e capo leggendario
del brigantaggio post-unitario fu Carmine
Crocco, detto Donatelli da Rionero in
Vulture. Crocco si da al brigantaggio per
aver subito angherie personali, ma soprattutto per diversi soprusi padronali perpetrati nei confronto dei propri genitori. Egli
operò come capo banda nel territorio del
Vulture-Melfese insieme a Caruso, Ninco
Nanco, Locaso, questi ultimi tutti catturati ed uccisi. Durante la macchia Crocco si
fregiò dell’appellativo di “generale”, commise insieme ai suoi uomini atti di grande
ferocia attaccando numerosi centri abitati, tra i più famosi quello di Ripacandida.
Alla banda di Crocco si era affiancato il
generale legittimista spagnolo Josè Borgès,
inviato dai circoli borbonici per tentare di
sollevare le popolazioni contro l’autorità
costituita. I rapporti tra i due furono subito improntati sulla reciproca diffidenza,
la ferocia dei briganti impressionò Borgès
per cui abbandonò il campo e con pochi
fedelissimi tentò di raggiungere lo Stato
Pontificio, ma a pochi chilometri dal confine verrà catturato e fucilato con i suoi a
Tagliacozzo in Abbruzzo (dicembre 1861).
Anche Crocco allo stremo e non sempre in
grado di controllare la ferocia dei suoi uomini, nei boschi di Sassano in provincia di
Salerno, decide lo scioglimento della ban-
25
da. Si dirige verso lo Stato Pontificio e, nella
speranza di salvarsi, si consegna fiducioso ai
militari papalini, da questi però viene arrestato ed imprigionato. Dopo aver peregrinato
tra la Francia e l’Italia, viene associato alle
carceri di Caserta e di Avellino, prima di essere condotto a Potenza sede del processo in
Corte di Assise. Le imputazioni a suo carico
sono tante e pesantissime, devastazioni, saccheggi, stragi per cui il giorno 11 settembre
del 1872 viene condannato alla pena di morte
poi commutata a carcere a vita. Nel carcere
dell’Isola D’Elba il 18 giugno 1905, all’età
di 75 anni, Crocco si spegne dopo aver consegnato al capitano Eugenio Massa un manoscritto sulle sue memorie.
Tanti i briganti coinvolti nel fenomeno in
quegli anni, molte volte alle loro gesta si
univano le donne “brigantesse”, unite nelle
lotte e votate al sacrificio insieme ai propri
compagni.
Questo corso di vita che ha per face la illusione e per guida la speranza: che è un
misterioso intreccio di affanni e di dolori,
d‘insidie, vendette e persecuzioni; ingratitudini, doppiezze e tradimenti; d’inganni e disinganni; di laidezze, miserie, errori e rovine
pubbliche e private: tutto male, niente bene;
è funestato da scene improvvise di eccidi e
distruzioni che- come grandine- si rovesciano sulla umana famiglia sì veementi ed allarmanti da rendere, per tempo più o meno
lungo, estatica e quasi impotente la stessa
potestà umana……omissis…
Questa è la prima parte dell’incipit con cui
il Cav. Luigi Miani, illustre concittadino di
Ginosa, introduce il suo saggio significativo sul brigantaggio nel territorio di Ginosa
e d’intorni. Comandante della 2° compagnia
della Guardia Nazionale, Luigi Miani fu protagonista diretto di alcuni importanti episodi
legati alla repressione del brigantaggio.
Di seguito si riportano i nomi di alcuni briganti legati a vicende che hanno avuto come
teatro il nostro territorio, i protagonisti, nel
bene e nel male, hanno lasciato una traccia
indelebile.
Continua al prossimo numero
26
attualità
n. 10 - 14 maggio 2016
GARA NAZIONALE DEI SERVIZI SOCIO-SANITARI
La classe 3^B della scuola Calò,
guidata dalla professoressa Bonelli, ha di recente partecipato al
concorso nazionale “Le scuole
adottano i monumenti della nostra Italia” che consiste nel rimettere a nuovo un monumento presente nel paese e di valorizzarlo
per restituirlo alla comunità.
L’ istituto ha deciso di “adottare”
la piazza Mihaela Atanasiu dedicata alla ballerina romena che
ha lasciato in eredità la sua grande passione per la danza classica e che ha insegnato presso la
scuola di ballo Les musettes di
Ginosa.
Questa è l’ unica piazza in Italia dedicata
ad un’ artista rumena.
Oltre a questo concorso l’ istituto Calò ha
aderito al progetto interculturale Lingua,
cultura e civiltà rumena organizzando un
corso iniziato il 27 ottobre 2015, in collaborazione con un’ insegnante madrelingua
romena di nome Anna Maria Tomaziu. Il
nostro è stato l’ unico istituto nella provincia
di Taranto che ha partecipato a questo progetto rivolto ed aperto non solo ai ragazzi
romeni ma a tutti, sia alunni che genitori.
Lo scopo del progetto è stato quello dell’
accrescimento culturale degli studenti e
della fratellanza fra i popoli.
Proprio grazie a questi due progetti il giorno 27 aprile 2016 l’ istituto Calò ha ricevuto
l’ Ambasciatore romeno, Sua Eccellenza
Dana Costantinescu, accompagnata dall’
artista rumena Paola Mitrache. L’abbiamo
attesa trepidanti presso la piazza Mihaela
Atanasiu per omaggiare tutti insieme la sua
memoria attraverso la scultura dedicata alla
ballerina e coreografa romena. Dopo averci
ringraziati per il lavoro svolto e aver posto
un bouquet di fiori accanto all’ opera d’ arte,
si è recata insieme alle classi 3^A e 3^B nella palestra della scuola. Qui è stata accolta
dal Dirigente scolastico, prof.ssa Marianna
Galli, dalle prof.sse Matarrese, Catucci e
Vernoia e dai ragazzi che hanno seguito il
corso di lingua, cultura e civiltà romena che
le hanno offerto il pane tipico del loro Paese
accompagnato da sale e acqua come segno di benvenuto.
Le professoresse le hanno mostrato vari
video che illustravano le attività svolte du-
rante gli incontri pomeridiani
del corso e il lavoro realizzato
dagli alunni volto al recupero
della piazza.
Siria Di Taranto, alunna della
classe 3^A, ha eseguito l’ inno
rumeno al flauto regalando un
momento di profonda commozione a tutti i presenti e all’ambasciatore che si è complimentata con lei. La prof.ssa Ana
Maria Tomaziu ha presentato
i momenti più belli dell’attività scolastica e ha invitato gli
alunni romeni a recitare poesie
scritte dal grande poeta rumeno Mihai Eminescu.
Siamo stati molto felici di ricevere gli elogi
da parte di Sua Eccellenza per la nostra attività ed orgogliosi per l’attenzione che la
nostra scuola mostra sia alla cultura europea che all’integrazione dei popoli presenti
nel nostro territorio.
Il Dirigente scolastico e l’ambasciatrice si
sono salutati con l’ auspicio di avere collaborazioni future. Particolarmente toccanti i
discorsi istituzionali che hanno sottolineato
il grande cuore della popolazione ginosina
che ha accolto benignamente e con prodigalità le famiglie rumene, in un clima di
accettazione che ha sempre caratterizzato
questa comunità.
Vito Matarrese
3^ B Scuola secondaria I grado
I.C. Calò – Ginosa (TA)
attualità
n. 10 - 14 maggio 2016
27
GARA NAZIONALE DEI SERVIZI SOCIO-SANITARI
Nei giorni 21 e 22 aprile 2016, nella Città di Vercelli si è tenuta la
gara nazionale dei Servizi SocioSanitari. Due prove che hanno visto come protagonisti i migliori 22
ragazzi che frequentano la classe
quarta di questo indirizzo di studi.
Le materie prese in considerazione
sono proprio quelle caratteristiche
del nostro settore d’indirizzo: diritto e legislazione socio-sanitaria,
scienze umane e sociali, igiene e
cultura medico-sanitaria e metodologie operative.
Io, come rappresentante del Bellisario-Sforza con sede a Ginosa,
ho avuto la fortuna di parteciparvi.
Una grande responsabilità,a cui
non ho potuto rinunciare perché
significava vivere una grandissima esperienza e capire come realmente si
svolgono concorsi di questo genere.
Ho iniziato ad approfondire le materie per
questa prova qualche mese prima, al fine
di poter essere al passo con il programma
scolastico e sapere quante più cose possibili, dal momento che, nel caso da analizzare, sarebbe potuto capitare un qualsiasi
argomento, era quindi indispensabile avere
un bagaglio di competenze e conoscenze molto ampio per affrontare con sicurezza e tranquillità
questo importante esame.
All’inizio ero davvero molto ansiosa, perché sapevo che anche gli
altri partecipanti erano molto agguerriti: l’importante è partecipare,
certo, ma vincere sarebbe una cosa davvero irripetibile e inaspettata. La competizione era molto forte, ma già dopo la prima prova noi
ragazzi abbiamo fatto amicizia e
tra ripetizioni dell’ultimo secondo,
consigli e molte preoccupazioni
abbiamo superato anche la seconda prova, che a nostro parere
era lievemente più difficile della
precedente.
Una volte finite le due verifiche
tutti noi abbiamo tirato un grande
sospiro di sollievo, adesso non resta che
incrociare le dita e aspettare la graduatoria finale dei vincitori che sarà pubblicata
alla fine del mese di maggio dal Ministero
della Pubblica Istruzione
Tuttavia, alla fine di questa splendida
esperienza, tutti noi abbiamo capito che
essere lì e saper affrontare senza troppi
problemi questa complicata prova vuole
dire avere già vinto; essere consapevoli di
saper fare qualcosa e di reggere
il confronto con ragazzi di altre
scuole provenienti da tutt’ Italia
è già un grandissimo risultato e
sapendo di aver dato il meglio
di me stessa durante la competizione, posso affermare che
non conta davvero il posto a cui
si è arrivati, ma l’importanza sta
nel ricordo di quei due fantastici
giorni, le persone con cui abbiamo condiviso tutto ciò e le amicizie che si sono create fra di noi.
Infatti se nella mattinata eravamo impegnati nell’ Istituto professionale “Lanino” di Vercelli
nello svolgere la prova, il pomeriggio ci è stata data la possibilità di visitare i dintorni della città
che ci ha ospitati: abbiamo visto
uno dei borghi medievali più belli d’Italia,
“Ricetto di Candelo” , e la sera abbiamo, poi,
visitato Desana e il suo magnifico castello.
Durante il tragitto verso l’ imponente borgo,
abbiamo avuto modo di osservare le distese
immense di quello che gli abitanti chiamano
il “mare a quadretti”, ossia distese vastissime di campi allagati dove viene coltivato il
riso; le risaie, appunto, sono la vera ricchezza del territorio vercellese
ed offrono un riso ottimo con
cui si preparano prelibati risotti.
Per tutto questo, e per molto altro vorrei ringraziare
di cuore il nostro dirigente
scolastico, prof. Agrusta Domenico Elio e il Consiglio di
Istituto che hanno reso tutto
questo possibile; la docente
che mi ha accompagnata,
prof. Emilia D’Attoma e tutti
gli altri docenti che mi hanno sostenuta ed aiutata a
studiare per prepararmi in
modo adeguato: a tutti loro,
un grande ringraziamento e
spero, ovviamente, di non
deluderli.
Lucia Laterza
28
n. 10 - 14 maggio 2016
n. 10 - 14 maggio 2016
RICERCA & FORMAZIONE
Se credi, fai; se fai, ottieni
Abbiamo avuto il dono della vita ma ne
passiamo la maggior parte correndo dietro
qualcosa, senza pensare chi siamo e che
cosa vogliamo, arrivando alla conclusione
che ciò che abbiamo è il risultato di quello
che siamo e in cui crediamo. Non ci vogliono anni di studio per capirlo, basta un
po’ di buon senso… ma forse non ne abbiamo poi tanto.
Se sei, se veramente sei, allora puoi credere. Se credi, fai; se fai, ottieni. Tutto
qui.
Ma la cosa non è così facile come può
sembrare. È più semplice e “comodo”
farsi guidare dagli eventi, piuttosto che
fermarsi un momento a riflettere su quello
che si è e su ciò che si sta facendo: cosa
che spesso non ci piace granchè.
Nei miei vari corsi formativi e seminari
vedo solitamente persone che in qualche
modo hanno compreso l’importanza di
aggiungere più conoscenza nella propria
vita, per migliorarsi e “fare la differenza”.
Chi non è mai presente, invece, sono proprio quelle persone che avrebbero più bisogno di altre, di sapere, conoscere: quelle
meno informate, meno preparate, meno
formate, appunto. Credo che loro eviteranno di leggere anche il presente articolo
- che pure è frutto di approfonditi studi e
ricerche che hanno contribuito non solo al
salvataggio ma anche al successo di molte
imprese (parlo per esperienza personale) –
che forse potrebbe tornargli di una certa
utilità.
Lo leggeranno, bontà loro, i primi che ho
citato: quei pochi che
si pongono sempre domande, che hanno fame
di sapere e voglia di crescere e migliorare. Quei
pochi che sanno osare,
che sanno rischiare, per
rimanere sempre fedeli a se stessi.
Mi piace pensare che questo mio piccolo contributo potrebbe servire da stimolo
o da riflessione per loro, per quei pochi
coraggiosi che hanno in sé il fuoco sacro
della curiosità e del cambiamento.
Mi sono sempre chiesto perché le persone fanno quello che fanno? Perché si
comportano in un certo modo? Come
mai alcune sono felici e altre profondamente insoddisfatte? Perché alcune hanno “successo” e altre no?
Avevo otto anni, quando mio padre mi
“avviò a bottega”, una piccola falegnameria artigianale, il cui maestro, uomo
d’altri tempi e di poche chiacchere, mi
disse: “Sappi che tutti siamo in grado
di fare tutto. Basta che lo vogliamo veramente e che siamo disposti al lavoro
duro e al sacrificio. Puoi diventare tutto
quello che vuoi, le risorse necessarie le
hai dentro di te”. Bello, vero?
Al momento non capii il significato di
quelle belle parole, che però allora mi
sembrarono quasi come una presa in giro. Fu molto tempo dopo che compresi
appieno quello che il maestro volesse
farmi intendere.
Oggi, a distanza di mezzo secolo, molti dei propositi di allora credo di averli
raggiunti. Certo, come dico sempre, non
è stata una passeggiata. La paura di non
farcela è sempre in agguato, ma forse è
proprio quella che mi ha dato e mi dà an-
cora la forza per superare le avversità e la carica giusta per ripetere a me stesso che “Devo
farcela!”
In tutto questo tempo ho anche imparato che il
miglior modo per superare le proprie paure, è
affrontarle. Eliminate quelle, ne arriveranno di
nuove, sì, ma intato saremo cresciuti e pronti
a sconfiggere anche le successive. “Un giorno
la paura bussò alla porta, il coraggio si alzò e
andò ad aprire e non c’era nessuno”. (Johann
Wolfgang Von Gotthe).
Cos’è che ci eccita ed entusiasma, ma nello stesso tempo ci impaurisce? Se quello che
stiamo facendo non ci fa alcuna paura, forse si
tratta di qualcosa di poco importante. Allora,
cominciamo a metterci passione e coraggio in
quello che facciamo e, oltre alla passione e al
coraggio, ricordiamoci sempre di fissare bene
nella mente delle mete, chiare e precise, lungo
il nostro percorso esistenziale e professionale.
C’è un esempio che amo ripetere in ogni occasione opportuna: se l’obiettivo di un alpinista
fosse semplicemente quello di arrivare sulla
cima della montagna, ci andrebbe tranquillamente in elicottero, risparmiandosi così la
grande fatica e i molti pericoli della scalata. La
vetta, come punto di arrivo, non è altro che il
pretesto per la sfida di affrontare un percorso
impervio, pieno di difficoltà e insidie; non è
altro che un mettersi alla prova per superare
i propri limiti, le proprie paure, appunto, per
tentare un affondo dentro di sé alla ricerca di
nuove risorse e di nuova linfa vitale.
La vita può essere una grande avventura, se
non smettiamo mai di essere curiosi, di cercare, di scoprire e, a tale proposito, concluderei
con una massima (consiglio) induista che recita così: “Scappate da chi dice di avere la verità
e correte al fianco di chi la sta cercando”.
Ispirato da: “ La vita che tu Vuoi” di Claudio
Bellotti, Sperling & Kupfer Editori S.p.A.
Giovanni Matera
Per consultare altri miei articoli:
www.giovannimatera.it
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n. 10 - 14 maggio 2016
n. 10 - 14 maggio 2016
Sanità: è da abolire il Super Ticket
31
Cittadinanzattiva e il Tribunale del Malato si stanno mobilitando anche per denunciare gli impegni disattesi dal
Governo nazionale e regionale. Michele Catiniello, presidente territoriale Cittadinanzattiva: “Stiamo rappresentando
la realtà vissuta dai cittadini per agire il cambiamento”. Intanto, il Ministero della Salute annuncia l’abolizione delle
Guardie Mediche e la sospensione del Progetto ‘Appropriatezza’, che tagliava 205 prestazioni sanitarie.
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attenzione solo fino al 31 marzo 2016
-“Salviamo il Servizio Sanitario
Nazionale dai tagli irrazionali e dalle inefficienze sempre più diffuse.
Riconsegniamolo ai cittadini sempre
più esclusi dal diritto alla salute”. Non
è uno slogan, bensì un impegno
concreto, un’azione quotidiana, un
modus agendi di Cittadinanzattiva.
L’appello sta coinvolgendo associazioni di cittadini e pazienti, i Comuni
italiani, i professionisti della sanità, la
cittadinanza tutta. La mobilitazione è
generale e si svilupperà per tutto questo mese. Si aggancia alla decima
edizione della tutela del diritto del malato, che si tenuta nei giorni scorsi in
tutta Europa. Si stanno raccogliendo firme:
la petizione servirà per far abolire il super ticket sanitario. A Ginosa, il ‘tavolo notarile’ è
itinerante, spaziando tra Piazze, vie, e luoghi
pubblici e commerciali. “Stiamo rappresentando la realtà vissuta dai cittadini per agire
il cambiamento”. Il Coordinatore territoriale
di Cittadinanzattiva, Michele Catiniello, non
ha dubbi e aggiunge: “Necessita scuotere
lo stallo delle promesse e degli impegni governativi assunti. Per esempio, sono stati disattesi l’aggiornamento dei Livelli essenziali
assistenza (Lea), il Regolamento Isee per le
fasce di esenzione, il Piano nazionale delle
cronicità. In sanità -spiega Catiniello- sono
troppi gli ostacoli quotidiani per i cittadini: le
risposte sembrano orientate a lasciar cadere nell’oblio; si pensa solo a tagliare a scapito dei diritti”. L’emblema delle doglianze, è
costituito dal Patto della Salute 2014/2016.
“Avrebbe dovuto offrire soluzioni a molti problemi/distorsioni; invece, ha mancato tutte
le scadenze prefissate. Oltre ai Lea, è in
alto mare la continuità ospedale-territorio, il
miglioramento della rete delle emergenzePronto soccorso e 118, l’aggiornamento
elenco malattie croniche e rare, la revisione
della disciplina sui ticket, ecc… Ecco,
con la petizione, s’intende rimuovere
tutte le barriere che ostacolo l’accesso
alle cure. Di qui, l’abolizione del super
ticket, che il Patto della Salute, tra l’altro, prevedeva la revisione del sistema
di compartecipazione, ma anche questo
è come se fosse stato scritto sulla sabbia”. La scelta del tema super ticket come cuore della mobilitazione risiede nella constatazione che la tassa di 10 euro
sulla ricetta ha reso iniquo il sistema in
molte realtà regionali e che una misura
nata come straordinaria, è diventata la
prassi, spingendo i cittadini a rivolgersi
al privato o all’intramoenia (perché più
conveniente) o a rinunciare alle cure.
La normativa nazionale, come è noto,
prevede un ticket massimo sulle prestazioni pari a 36,15 euro e una quota fissa di 10 euro (il cosiddetto ‘super ticket’
reintrodotto con la Legge Finanziaria
111 del 15 luglio 2011), su cui le Regioni
hanno potuto agire con ampiezza di
scelta. Ed è proprio qui che sono sorte
le principali differenze. A parte Bolzano
e Basilicata, dove non è previsto il super
ticket, nelle altre ci sono quelle in cui vi-
ge il surplus da 10 euro e sono Puglia,
Calabria, Sicilia, Lazio, Marche, Molise,
Friuli, Liguria, Sardegna. Vi sono, poi,
Regioni nelle quali si paga in base al
reddito. Anche se in varie forme: costo
fisso di 10 euro al di sopra di un determinato reddito o costo variabile in base
a varie fasce reddituali. In quest’area
sono comprese Campania, Abruzzo,
Umbria, Toscana, Emilia Romagna e
Veneto. Infine, vi è il Piemonte e la
Lombardia che si sono modulate in
base al costo della prestazione. A tutto
ciò, si aggiungono i costi aggiuntivi che
in molte Regioni si paga per prestazioni come Tac, Risonanze magnetiche
o pacchetti ambulatoriali complessi. In ogni
caso, i costi effettivi per il cittadino possono
variare tra i 36,15 euro fino a 118 euro. Come
se non bastasse, il Governo nazionale annuncia il taglio delle Guardie Mediche. Il progetto
prevede di unificare l’istituto con i medici di famiglia nelle aggregazioni territoriali funzionali.
Vale a dire, raggruppamenti di medici, che dovranno garantire l’assistenza di base ai cittadini dalle 8 di mattina fino alle 24. Interrogativo:
Ci sarà rischio di sovraccarico delle strutture
ospedaliere e del 118? Intanto, si tira un sospiro di sollievo per lo stop al progetto dell’appropriatezza. La ministra alla Salute, Beatrice
Lorenzin, ed i tecnici dell’attinente ministero
stanno monitorando l’erogazione delle prestazioni sanitarie, la cui ‘appropriatezza’ ne
tagliava 205 con l’obiettivo di risparmiare 7
miliardi di euro entro il 2017. Di certo, in attesa della (ri)scrizione delle regole, sono stati
esclusi dal taglia-prestazioni pazienti oncologici, cronici e invalidi. E nelle caratteristiche
dell’utilità, si aspettano anche nuove forme regionali di sostegno ai cittadini che si trovano
in condizioni di fragilità economica.
Canta Storie
Ginosa: furto al cimitero
E’ questo il bilancio di venerdì 6
Maggio, un furto eseguito da malviventi
durante la notte, a discapito dei nostri
cari defunti. I ginosini indignati per un
atto vandalico; “spregevole, disonorevole, ignobile come sono gli individui
che lo hanno eseguito”. Per rubare cosa? Vasi in rame rosso. Vasi dove le
famiglie sistemavano i fiori per i loro
cari; “un padre, una madre, un fratello”.
Un atto, questo, che non ha bisogno
di altre parole, e che non deve essere
perdonato da nessuno. Bisogna solo
trovare il malvivente o i malviventi che
lo hanno compiuto. Almeno i nostri cari
lasciamoli riposare in pace. Alle forze
dell’ordine l’arduo compito di trovare i
responsabili, e trovare soluzioni ad un
fenomeno sempre più incalzante nella
nostra società.
Maria Carmela Olivari
32
il racconto
n. 10 - 14 maggio 2016
L’I.C. “G. DELEDDA – S.G.BOSCO” OSPITA RAFFAELE NIGRO
Raffeaele Nigro, scrittore, drammaturgo e
caporedattore per la sede regionale RAI
Puglia, è stato ospite dell’I.C. “ Deledda –
S.G.Bosco” il 29 Aprile scorso: un’emozione
straordinaria per i ragazzi stare a tu per tu
con un autore così prestigioso.
L’incontro con l’autore, fortemente voluto
dalla D.S., dott.ssa Luciana Lovecchio, fiore all’occhiello del nostro istituto, rientra nel
progetto Continuità che, studiato all’inizio
dell’anno scolastico e inserito nel POF, cerca
con le attività proposte e con gli strumenti utilizzati di agevolare il passaggio degli alunni
dalla scuola primaria alla secondaria di primo
grado. Momento sicuramente delicato, che
segna una tappa importante dell’apprendimento e della crescita del bambino, viene
preparato per tempo e quindi vissuto con
serenità. E quest’anno abbiamo scelto di far
leggere il libro “Desdemona e Cola Cola” agli
alunni di quinta e ai ragazzi di prima media,
una bellissima favola che nasconde però
una cruda realtà: quella dei barconi della
speranza, carichi di materiale umano che
lambiscono le nostre coste quotidianamente
e dove purtroppo molte volte trovano la
morte. Dunque la lettura di questo libro ha
condotto gli allievi a profonde riflessioni,
supportate da immagini e riprese relative
agli ultimi eventi. Raffaele Nigro ha sotto-
lineato questo aspetto ed ha invitato all’accoglienza, alla disponibilà, all’amore. Infatti
Cola Cola, la gazza con piumaggio nero,
si salva grazie all’amore di Desdemona,
colomba bianca, che vince i pregiudizi e
abbatte gli steccati della diffidenza. È rimasto molto colpito dalle numerose domande
rivoltegli; le curiosità erano tante, dal perché dei nomi dei protagonisti alla scelta di
Venezia, città dove ha ambientato la storia.
L’autore ha trascorso tutta la mattina con gli
alunni dei due plessi che lo hanno accolto
festosi e con tantissimi lavori realizzati nel
corso dell’anno che tappezzavano le pareti della scuola. Alla fine dell’incontro, dopo
aver soddisfatto tutte le richieste, ha firmato, uno per uno, con dedica tutti i libri dei
ragazzi. Da questi incontri possiamo imparare tutti, perché queste eccellenze oltre
a portarci i loro libri, ci trasmettono anche
la loro esperienza di uomini e donne che
si scontrano quotidianamente con storie di
vita che fanno la “Storia” dei nostri tempi.
Addetto Stampa
Lucrezia Di Tinco
L’autore Raffaele Nigro incontra gli alunni dell’ I. C. Deledda-S.G.Bosco
“DESDEMONA E COLA COLA” : UN AMORE STRANIERO
Il giorno 29 aprile, l’autore
Raffaele Nigro ha incontrato
gli alunni di quinta elementare e quelli di prima media
nel sottopalestra del plesso
S.G.Bosco per presentare il
suo libro “Desdemona e Cola
Cola”.
Gli alunni con largo anticipo
hanno letto e analizzato il
testo ; tutte le classi hanno
anche prodotto dei testi con
disegni e realizzato dei cartelloni per abbellire il luogo in
cui si è tenuto l’incontro.
All’arrivo vi è stata una breve
presentazione da parte della
Dirigente e successivamente si è passati a
porre le domande all’autore, che ci ha spie-
gato il significato del racconto e alcune
notizie della sua vita. Un significato profondo quello del libro, il razzismo e i pre-
giudizi che avvolgono il nostro
meraviglioso Paese che sarebbe ancora più bello se regnasse
l’amore e la serenità e se guardassimo la vita con gli occhi
dell’amore.
Grazie al Progetto Continuità
tra la scuola secondaria e la
primaria, abbiamo potuto vivere
un’esperienza nuova ed entusiasmante.
Ringrazio la D.S. per averci dato questa opportunità e la maestra Mina De Biasi che ci ha fatto conoscere e insegnato nuove
strategie di lettura.
Giovanni Esposito
Classe 5ª C I. C. “DELEDDA S.G.BOSCO”
il racconto
Piccoli lettori a confronto…
Il giorno 28 aprile, noi allievi
dell’Istituto
Comprensivo
Deledda- Bosco di Ginosa in
provincia di Taranto, retto dalla
Dirigente Luciana Lovecchio,
abbiamo assistito all’ incontro
con Raffaele Nigro, autore
del libro “Desdemona e Cola
Cola, nonché noto giornalista
televisivo”. L’evento si è tenuto
nel sottopalestra della nostra
scuola, allestito con cartelloni
da noi realizzati insieme alle classi quinte del nostro istituto, che
rappresentavano appunto i capitoli del libro e ne hanno mostrato
il suo sviluppo.
Nell’ attesa del suo arrivo, abbiamo intonato un pezzo dei Modà “
Tappeto di fragole” e, come d’incanto, abbiamo visto giungere un
signore brizzolato e simpatico. Prima del suo intervento, c’è stata
una introduzione della preside, che ci ha fatto osservare come noi
italiani siamo poco propensi alla lettura e che siamo addirittura tra
gli ultimi in fatto di libri letti.
Subito dopo, noi alunni, abbiamo posto all’ autore molte domande
sul libro e sulla sua vita e ci ha molto colpito il fatto che, per
acquistare i libri, da piccolo, si prodigava nelle faccende domestiche,
in cambio di un compenso. Il suo primo libro acquistato e letto è
stato “ Ventimila leghe sotto i mari” di Jules Verne. A questo, si
aggiunsero tanti altri, fino a riempire la libreria. Era un bisogno, una
necessità: anche se non li leggeva, voleva averli.
Inoltre, ci ha raccontato che la “sua prima opera” fu una poesia,
scritta di getto durante la notte mentre fuori nevicava copiosamente
(Raffaele Nigro è nato a Melfi e li ha vissuto il primo periodo della
sua vita. Svegliandosi, però,il giorno dopo si accorse che la poesia
era perfetta… troppio per essere stata scritta da uno alle prime
armi… in realtà aveva commesso un plagio in modo involontario:
si trattata di un’opera di Giovanni Pascoli!
Diventato adulto e amante della lettura, ha deciso di scrivere i suoi
primi libri, tra i quali
“Desdemona e Cola Cola”: questo libro tratta della storia di una
gazza che, per via di una carestia, decide di fuggire e cercare del
cibo nell’ Isola del Grano e del Miglio. Qui,incontra la colomba
Desdemona, della quale si innamora perdutamente. Nella storia,
personaggio saliente è la luna che, ancora oggi, è considerata un’
amica fedele, con la quale confidarsi.
L’autore è stato straordinario ed ha sciolto ogni nostro; ha inoltre
sottolineato come sia più semplice dire le cose complesse con un
linguaggio adatto ai ragazzi.
Terminate le domande, ci siamo diretti per gruppi verso di lui per
ricevere il suo autografo e conoscerlo di persona.
E’ stato il momento più emozionante della giornata, perchè
abbiamo avuto l’ opportunità di incontrare un importante autore
contemporaneo.
Sicuramente un’ esperienza densa di significato e di certo da
ripetere.
CLASSE 1^ SEZIONE D
ERICA CALABRESE
n. 10 - 14 maggio 2016
33
Istituto Comprensivo “Grazia Deledda-S.G.Bosco”
Incontro con l’autore
Raffaele Nigro
Il giorno 28 aprile presso il plesso G. Deledda abbiamo incontrato
lo scrittore Raffaele Nigro che ha scritto il libro “Desdemona e Cola Cola” che noi abbiamo letto nell’ora di narrativa. L’ Aula Magna
è stata allestita con un pannello sul quale sono stati esposti i nostri
disegni che riproducevano i personaggi del libro. Questi erano tutti
personaggi fantastici che affrontavano il tema dell’emigrazione. Erano prevalentemente piccioni, gazze e dromedari. Lo scrittore ci ha
detto che questo libro lo ha scritto in soli tre mesi. Un altro libro, che
come protagonisti ha gli animali parlanti, è intitolato “Gli asini volanti”.
Prima di incontrare l’autore io mi sono un pò documentato sulla sua
produzione di libri e ho scoperto che ha scritto molti saggi, articoli
di giornali, libri, tra cui uno molto importante dal titolo “I fuochi del
Basento”; è stato anche redattore-responsabile della “Gazzetta del
sud”. Durante questo incarico si occupò del problema degli emigranti
in Puglia. Questo argomento lo ha affrontato nel libro che abbiamo
letto infatti, attraverso una storia semplice ha voluto raccontare a noi
piccoli lettori un problema molto importante. Gli alunni hanno rivolto
allo scrittore molte domante ed egli ha risposto pazientemente a tutti.
Le risposte che mi sono piaciute di più sono le seguenti:
“Appassionatevi alla lettura, perché il libro è come una spada che ti
penetra dentro e forma le coscienze;
“Il libro va accarezzato, va odorato perché deve entrare nella profondità dell’anima”.
“Il libro cambia la coscienza e il modo di guardare il mondo”.
“Mi sento una penna che scrive”.
“Il deserto di cui parlo nel libro rappresenta il deserto della nostra
società dove c’è scarsa comunicazione, isolamento, individualismo”.
Alla domanda di una compagna: “Per quale personaggio del suo libro prova più ammirazione?” Egli ha risposto: “Cola Cola. Essa è
una gazza che sa cantare, che ha voglia di vivere e di cercare nuovi
mondi, sa imporsi in un luogo nuovo dove viene anche rifiutata. Alla
fine però vince su tutti”. Alla mia domanda: “Cosa augura a noi piccoli
lettori?” ha risposto: “Bisogna prepararsi ad affrontare la vita perché
essa è piena di difficoltà. Bisogna imparare a combattere come ha
fatto Cola Cola”.
Sono contento di aver incontrato e conosciuto una persona così ricca
di esperienze e conoscenze. Ringrazio i miei professori e la Dirigente
scolastica.
Luigi Serra - Classe 1C
34
n. 10 - 14 maggio 2016
Intervista a Kenny Random
attualità
e la sua ‘’street-art’’ da Padova ... in giro per l’Italia.
di Giovanna Scala V A Sc. Prim. Plesso Calò
è stato subito gentile e ha risposto con
grande attenzione ed entusiasmo a
tutte le nostre domande.
Quando ha capito che l’arte era la
sua … strada?
«Ho cominciato subito, disegnavo già
da piccolo. In seguito ho lavorato nella moda e nella pubblicità, ma poi ho
lasciato ed ho iniziato a fare tutto da
solo. Non volevo che i miei disegni fossero legati troppo a degli oggetti o a
dei marchi.»
Cosa prova quando disegna?
«Provo una sensazione di rilassamento. Sin da piccolo disegnavo su carta
Kenny Random è molto famoso per le sue
opere d’arte sui muri di case e ponti di Padova, ma è conosciuto anche negli Stati
Uniti e non solo. Un’arte la sua molto particolare e che trasmette, in chi la guarda,
sempre belle sensazioni.
Intervistare Kenny è un privilegio raro, visto che l’artista non concede interviste a
nessuno, ma per noi oggi ha fatto un’eccezione e ne siamo molto più che onorati:
e quando lo faccio provo piacere ed ho una
sensazione di grande
libertà.»
Quale
messaggio
vuol mandare con la
Sua arte?
«Qualche volta il messaggio è chiaro e di
solito positivo, altre volte ho proprio voglia
chele mie opere pongano delle domande in
chi le guarda. Ma il più delle volte i disegni
vengono dal cuore, senza pensare ad un
messaggio vero e proprio, realizzo ciò che
sento e basta.»
Perché ha scelto proprio la “street-art’’?
«Il perché non lo so esattamente, ero piccolo verso gli anni ’80 e girando con la mia
BMX, ho visto disegni fatti sui muri, i tram,
sotto i ponti e allora anche io decisi di acquistare delle bombolette spray e ho cominciato a disegnare dei murales.»
Ha mai pensato che potesse diventare
così famoso?
«Qualche volta, ma non immaginavo
di diventare ‘’famoso’’. È strano il termine, perché ha diversi significati ed
io non sono proprio famosissimo.»
Qual è la cosa che Le piace di più
della sua arte? E dell’arte in generale?
«L’arte è libertà di fare ciò che vuoi, è
uno spazio aperto, è la possibilità di
esprimere tante cose, se stessi ed il
mondo.»
Cosa consiglierebbe ad una come
me che vuol fare l’artista da grande?
«Io ho cominciato tardi… è difficile a
livello economico fare l’artista, viverci…Se è vero che vuoi fare l’artista
lo scoprirai col tempo! Se hai le idee
chiare, con tanto sacrificio e volontà,
riuscirai a fare ciò che vuoi. Ti dico anche una cosa: è importante il disegno,
devi sempre coltivarlo, ma ormai sono
fondamentali anche molte altre arti
come la fotografia ad esempio, e saper realizzare le opere con strumenti
diversi, anche informatici.
Grazie mille, Kenny
è stato gentilissimo,
ora abbiamo le idee
più chiare e aver
avuto l’opportunità
di parlar con lui ci
ha dato una spinta
in più!
Giovanna Scala
attualità
n. 10 - 14 maggio 2016
35
Note di primavera concerto della solidarità
pro-Mato Grosso delle “Simpatiche Note”
Quando la soliderietà chiama, la
generosita’ risponde!
Ed è con grande generosita’ che
il pubblico presente al concerto
delle Simpatiche Note, svoltosi
domenica 1° Maggio nella parrocchia “Cuore Immacolato di
Maria “ di Ginosa , ha risposto
all’invito a donare , ad “aiutare
chi non ce la fa” , come recita
una delle dolci canzoni eseguite
durante la serata.
Il canto, la musica e l’energia di
decine di ragazzi e ragazze di
tutte le eta’ e la volonta’ di aiutare i nostri fratelli piu’ bisognosi
che vivono in Peru’, si ritrovano
ormai tutti gli anni a primavera
per rispettare questo appuntaLa Redazione si scusa con i collaboratori e con i lettori per i numerosi
contributi pervenuti e non pubblicati
e per le rubriche fisse, temporaneamente sospese. Tali scelte sono state
operate a causa dei numerosi articoli
giunti per i quali non si poteva, oggettivamente, trovare spazio in questo
numero ma che sicuramente saranno
pubblicati prossimamente.
mento con la Solidarieta’.
I bambini del coro si sono radunati sul piazzale antistante
la Chiesa portando un palloncino al quale hanno attaccato
un biglietto contenete riflessioni e pensieri per i loro coetanei
del Perù e prima di farli volare
in cielo, insieme alla speranza
per un mondo migliore,
hanno letto i loro pensieri
commuovendo gia’ gli
spettatori.
La serata si è aperta con
la lettura ,da parte di Giuseppe Dragone, di una
toccante lettera proveniente dal Peru’ , scritta
dal nostro conterraneo Michele Calabrese che ha
voluto ringraziare i Ginosini per la loro puntuale generosita’ nell’ aiutare i piu’
bisognosi, tutto questo
mentre su uno schermo gigante scorrevano le immagini degli asili che si stanno costruendo grazie anche al contributo del nostro paese.
E cosi’ questa emozionante lettera ha immediatamente scaldato
i cuori non solo del pubblico, ma anche di noi animatori e cantori
,che col cuore gonfio di speranza abbiamo potuto aprire con un
canto gioioso il nostro concerto. Grazie all bravura e alla costanza
dei bambini , ma soprattutto alla pazienza e alla disponibilita’ di
musicisti come Michele Mele e Piera Sabato, nonche’ di Maria
Carmela Giannuzzi e dell’instancabile Giampiero Calabrese , abbiamo potuto eseguire brani piuttosto complessi, come “Io lo seguiro’” e “Salve Regina”(Sister Act).Non sono mancati momenti
davvero commoventi durante la serata . Abbiamo voluto ricordare
, con due brani a lui molto cari, una delle figure piu’ importani della storia della musica Ginosina: Il maestro Pinuccio Binetti recentemente scomparso. La sua famiglia ci ha messo a disposizione
numerosi spartiti e noi abbiamo voluto che fosse presente alla serata per ascoltare questi brani sapientemente eseguiti da musicisti in erba, che sotto la stretta guida di Piera Sabato, che ha riarrangiato le parti, hanno suonato violini, chitarre, tastiera e clarinett commuovendo davvero tutti..
Altro momento di gioia, un canto accompagnato da oltre venti
“Chitarre Pazze”, gli allievi del corso di chitarra dell’Arci, tenuto
da Giampiero Calabrese che con i loro strimpellii ci hanno regalato ritmo e allegria .
Cosa dire?...La musica unisce, sempre e da sempre. Unisce i
cuori dei bambini, dei ragazzi, degli adulti che hanno voglia di divertirsi in modo sano e gioioso, unisce e, in questo caso, possiamo affermarlo con orgoglio, “Crea Ponti” , come ama dire sempre
il nostro caro Papa Francesco, ponti di soliderieta’ che arrivano
lontano, fino in Peru’ a raggiungere i cuori piu’ lontani e piu’ soli.
Palma Matarrese
36
attualità
n. 10 - 14 maggio 2016
Candidato Sindaco
Vito Parisi
M5S
Giorgio Acquasanta
Concetta I. Bardinelli
Sergio Basta
Angela Ciannella
Amedeo Clemente
Tommasina Cossut
Lisa D’Amelio
Giovanni D’Angelo
Romana M. Lippolis
Antonio Minei
Angelo Moro
Vincenzo Pastore
Antonio Polignano
Nunzio Ricciardi
Antonietta Rizzi
Vincenzo Tarantini
Candidato Sindaco
Cristiano Inglese
Lista civica Inglese
Antonio Cardinale
Massimo Castria
Giuliana Conte
Giuseppe Di Tinco
Antonio Galante
Agostino Gigante
Annunziata Inglese
Rosaria Leserri
Antonella Moscarelli
Giuseppe Pace
Annalisa Pignalosa
Francesco Pizzulli
Domenico Rosato
Francesco Santantonio
Stella Torraco
Cosimo Vavallo
LiberaMente Con Inglese
Giuseppe Bruno
Cosimo Calabrese
Oronzo Candela
Antonella Caporusso
Luigi Di Lena
Nicola Eramo
Donatella Favale
Desiree Inglese
Maurizio Limitone
Vitalba Matarrese
Angela Mongelli
Francesco Pizzulli
Antonio Pupino
Vito Vinc. Ranaldo
Anna Sassi
Renato Tarantini
Uniti per il bene comune
Luigi Galante
Rosa A. Caprio
Annalisa Ciriello
Angelo Delfino
Francesca Demaglie
Margherita Di Maio
Carmela Di Stasi
Giuseppe Ferrara
Amedeo Galante
Tiziano C. Leo
Domenico Mianulli
Carmelo Pupino
Michele Zicari
Impegno Civico
Maria Rosaria Castria
Francesco Di Franco
Giuseppe Galante
Vincenzo Giannico
Luigi Guarino
Mattia Lombardi
Vania Mastromarino
Giuseppe Mongelli
Giuliano Paiano
Claudia Perrone
Nunzia Petrelli
Giovanni Saracino
Marco Sellitti
n. 10 - 14 maggio 2016
37
Notte bianca della lettura: grande successo a Ginosa
Le liste dei candidati al Consiglio comunale
Candidato Sindaco
Florinda Sorrenti
Insieme
Giuseppe Rossi
Mario Branà
Giovanna Menzella
Giacomo Galante
Lorenzo Natale
Domenica Colella
Vita Maria Pagone
Rosa Nuzzaco
Davide Iannuzzi
Antonio Ribecco
Nuncio Viggiano
Cristian L’Insalata
Salvatore Di Trani
Marica Scasciamacchia
Carmela Lazzazzera
Francesco Cardellicchio
Lista Città Futura
Gianluca Lomagistro
Silvano Luisi
Vanessa Vitti
Angelo Surdo
Giovanni Cecere
Rosa Amato
Francesco Micucci
Angela Capurso
Giovanna Losavio
Antonio Pizzulli
Francesco Guarino
Francesco Miccoli
Daniela Menzella
Carmine D’Alessio
Rocco Capurso
attualità
Rosa Venezia
Maria Vizzielli
Margherita Zanelli
Candidato Sindaco
Vito De Palma
Forza Italia
Arianna Bozza
Leonardo Bellacicco
Antonio Donno
Leonardo Galante
Anna Stella Iacobellis
Giuseppe Marchionna
Maria V. Mastrodomenico
Vittoria Notaristefano
Alessandro Parisi
Giovanni Perniola
Angela Pizzulli
Patrizia Ratti
Vincenzo Ribecco
Vincenzo Russo
Giuseppe Turi
Gianfranco Vizzielli
Noi con Salvini
Giovanni Andrisani
Giuseppe Calò
Gianluca Castagnoli
Annalisa Castria
Danilo Conte
Pietro D’Ambrosio
Nicola Lasorella
Francesco Locantore
Antonietta Lomastro
Cosimo Montanaro
Francesca Ribecco
Paola Saracino
Cosimo Serra
Annalisa Vavallo
Annamaria Viggiano
Fratelli D’Italia
Francesco Turitto
Michele Amatulli
Cinzia Bianco
Francesco Calabrese
Carmela Caragnano
Giuseppe De Tommaso
Raffaele Fanelli
Pietro Ferente
Maria Festa
Anna Maria Giannino
Pierdani lazzaro
Michele Lorusso
Raffaella Santangelo
Francesco Saponieri
Rosalba Scazzarriello
Gabriele Sinisi
Ginosa Popolare
Maria Bruno
Giacomo Carpignano
Domenico Castria
Cosimo Di Tinco
Grazia Galli
Nicola Giannatelli
Domenico Giannuzzi
Domenico Lovecchio
Cinzia Massanelli
Alessandra Matera
Bruno Petrelli
Felice Pollicoro
Maria Rotunno
Mariateresa Scaringello
Gioacchino Tocci
Anna Urro
Lista per De Palma
Nicola Bianco
Nicola Bitella
Nicola Boccuzzi
Vincenzo Calabrese
Donata Cantore
Giacomo Cassano
Vita Di Canio
Filippo Fiore
Wanda Galante
Otello Gatto
Marilisa Mongelli
Annabruna Saccomanno
Grazia Saracista
Giambattista Sassi
Giovanna Scarati
Francesco Sozio
Candidato sindaco
Francesco Pizzulli
Partito Democratico
Paolo Costantino
Cosimo Benefico
Francesca Bitetti
Chiara Bozza
Raffaele Calabrese
Maria Colamito
Maria Curci
Gabriella De Vietro
Liborio Patimisco
Pietro Pizzulli
Grazia Posa
Emanuele Rosato
Pietro Sannelli
Marilena Surdo
Lorena Trentadue
Rosangela Zicari
Lista Guardiamo Lontano
Giovanni Materano
Stefano Buonsanti
Filomena Calabrese
Danilo Costella
Margherita D’Angelo
Lucrezia Di Lena
Vito Furio
Anna Maria Giangipoli
Albina Giannuzzi
Vito Iacovino
Giovanna Latorre
Giulia Lorenti
Nicola Pizzulli
Alfia Scravaglieri
Valeria Trullo
Candidato sindaco
Raffaele Calabrese
Forza Ginosa
Angela Bosco
Marialucia Calbrese
Giovanni Ciardo
Mariella Di Tinco
Fabrizio Giove
Angela Grassi
Rosalba L’Insalata
Paolo Maiullari
Antonio Modarelli
Giuseppe Panetta
Pasqualina Ramunno
Alessio Ricciardi
Roberto Rizzi
Silvestro Sassi
Davide Tamborrino
Nino Vannella
Raffaele Calabrese sindaco
Antonella Barlabà
Davide Bavaro
Domenico Bello
Nicola Cardinale
Gianrosario Costantino
Assunta Esposito
Sabrina Giovinazzo
Valentina Laterza
Cinzia Maraglino
Vito Martiello
Concetta Panetta
Francesco Piccenna
Pietro Pilato
Biagio Raona
Antonello W Salvino
Giacomo Toro
Civica Venticinque
Gerardo russo
Teresa Bitetti
Nicola Boccuzzi
Francesca Bove
Filippo Dicecca
Antonio Dipierro
Cosimo Fumarola
Angela Latronico
Anna Latronico
Angelo Moro
Giovanni Rizzi
-E’ stato un successo assoluto, la ‘Notte
di inchiostro di Puglia’. Tra i 19 Comuni
jonici aderenti, Ginosa ha recitato un
ruolo da protagonista. L’adesione all’iniziativa da parte dell’Associazione culturale ‘Orizzonti 2001’, ha suscitato nei
ginosini entusiasmo e partecipazione.
Presso il Palazzo gentilizio Grassi sono
echeggiati versi e racconti d’autore che
hanno raccolto le emozioni e le suggestioni legati ai paesaggi e alle persone
del territorio pugliese. Su tutti, sono
stati riletti scrittori come il defunto altamurano Tommaso Fiore e del ginosino
Francesco Muzzopappa. Del primo, la
lettura ha riguardato ‘Un Popolo di Formiche’, scritto dall’autore nel
1925; del secondo, ‘Affari di Famiglia’, pubblicato due anni fa. Di
entrambi, è stato come innamorarsi di nuovo del loro stile narrativo, con nuove emozioni, nuove sensazioni, nuovi richiami, nuove scoperte. Così come ha accumulato prospettive diverse il ‘Don
Chisciotte della Mancia’, di Cervantes Saavedra. Al pari di letture di
vari scrittori susseguitesi dal noir al verismo, dalla docufiction alla
commedia, dalla poesia alla filosofia. Letteratura e scena di una
donna, poi, che la ballerina Carmelita Posa ha espresso con una
danza in proiezione. Dai cui movimenti e sincronismi si sono elevati
sorprendenti piani visivi di un viaggio concettuale del corpo fatto
interagire con lo spazio e la gravità, intorno alla carica positiva di
una sedia. E’ stato come un affresco di un’esigenza dell’essere, rifiutando i limiti dell’immaginario. Domenica 24 aprile scorso, quindi,
in tutta la Puglia e in altre parti d’Italia, si è tenuta la tanto attesa
‘Notte di Inchiostro di Puglia’. L’evento è stato ideato dall’omonimo movimento culturale per promuovere la lettura, soprattutto in
Puglia, che, secondo recenti statistiche, si legge poco o nulla. E
questo, nonostante vi siano apprezzati scrittori come l’emergente
Muzzopappa, Pino D’Aprile, Renato Carrisi, Giancarlo Carofiglio,
Annamaria Zito e tanti altri. La manifestazione è nata due anni fa
quando Michele Galgano, castellanetano emigrato a Milano per lavoro, decise di creare un blog invitando diversi scrittori pugliesi a
scrivere e pubblicare racconti ambientati nelle terre del tacco d’Italia. Ci fu un vero e proprio boom di adesioni che sfociò, appunto,
nell’ideazione della ‘Notte di Inchiostro
di Puglia’. Un successo fatto di sinergie
che poggia su diverse reti di sostegno
come il Coordinamento regionale di
ArciPuglia e la Fondazione Vassallo.
Ognuno, ha voluto dimostrare che il
Sud non è morto! Grazie anche al lavoro di volontariato effettuato da circa 400
associazioni, le quali hanno dato vita
ad un cartellone di quasi 600 eventi, a
costo zero, senza alcun finanziamento
pubblico o privato. Giusto per stimolare
la lettura, che, nella società attuale, secondo Wood Allen, è da ritenere “Uno
strumento di difesa”.
Canta Storie
Il Touring Club Italiano
sceglie Laterza per la
quarta tappa della “Penisola del Tesoro 2016”
Si è tenuta ieri, a Laterza, nell’ufficio IAT, presso il Palazzo
Marchesale, la conferenza stampa per presentare il progetto –
“Penisola del Tesoro”. Un progetto nazionale che accende i riflettori sul patrimonio artistico delle città Italiane. Per la stagione 2016
il Touring Club ha selezionato soltanto cinque destinazioni d’eccellenza: a febbraio il Mudec di Milano, a Marzo Scilla in provincia
Reggio Calabria con i tesori naturalistici, ad Aprile Benevento con
il patrimonio Unesco, a Maggio la tappa pugliese con Laterza tra
Terra delle Gravine e maioliche, infine a giugno l’appuntamento
sarà a Santarcangelo di Romagna nel Centro Italia. Laterza sarà la
quattordicesima città pugliese svelata con la Penisola del Tesoro
nel corso di questi 17 anni: il primo Comune della provincia ionica,
oltre a Taranto dove la manifestazione si svolse nel 2006, ormai
ben dieci anni fa. Domenica 15 maggio sono in programma, visite
guidate gratuite, danze in costume d’epoca, con un’intera comunità pronta ad accogliere quanti sceglieranno di trascorrere una
domenica speciale in questa perla del Parco delle Gravine. “Le
visite guidate si svolgono con partenze programmate dalle 9.30
alle 17.00. Tutte le attività sono gratuite, ma è prevista la prenotazione obbligatoria contattando il numero verde del Pronto Touring
(800.888.882), sino a venerdì 6 maggio, oppure rivolgendosi direttamente ai contatti dell’ufficio IAT di Laterza (333.5726138).
L’itinerario include i luoghi simbolo della città: dal Palazzo
Marchesale con il Museo della Maiolica alla Cantina Spagnola,
con un’immancabile tappa al santuario di Mater Domini in questa
domenica che precede la festa patronale e che immerge la città in
un clima di festa, devozione e gioia.
Maria Carmela Olivari
38
attualità
n. 10 - 14 maggio 2016
attualità
n. 10 - 14 maggio 2016
ISTITUTO COMPRENSIVO “G.DELEDDA-S.G. BOSCO”
I versi “avversi” di un marinese eretico
MAGGIO MARINESE
(ovvero Salmo n.25)
Nuotatore senza lampada
sulla riva, ricordi di conchiglie
e di croste di pane.
Questo cuore cerca il liberatore dei morti.
La massa dei viventi è ammutinata,
scandita da tablets,interrotta da networks,
ribelle al richiamo del monte,
il monte sacro dei beati,
il monte delle visioni.
Il Figlio della Promessa aspetta
Dietro l’albero della tentazione.
Signore delle menti,
liberaci dalle illusioni deboli.
Vespero arriva,
il piccolo porto bagnato
è ricolmo di cocci: vasi d’argilla greca,
il mio cuore è in ginocchio.
Lo specchio e la Bibbia deposti nell’urna,
aspettano il traghettatore dell’Arca.
ogni figlio lontano, fuggito per fame,
ogni primogenito fuggito per gloria
agita solo sfondi di canne..
grandi fiumi,una volta, divenuti rigagnoli e paludi.
L’ipermercato dei prodotti racconta
Storie di riso soffiato,
E vende salumi al fosforo.
Casa piena di grande lavoro,
patrimonio dell’aratro dove sei adesso?
Fermati creatura distratta da calzemaglie rosa
E da residui inorganici!
Riposati Uomo su cumuli di agavi,
Lascia che esplodano nel fumo l’arco e la faretra,
e la colomba si posi sull’arcobaleno dei santi.
Morbida pace, tu non graffi
L’immobile ronzio dell’anima
Che filtra il bagliore del cielo della promessa.
Qui Marina, mese di maggio,
KAIRE MARIA…
La spiaggia delle Madri, onde della soglia del
tempo
Cavalcate da figli da crescere,
Non è il Salmo dell’angoscia.
E’ acqua santificata dall’abbraccio dei ricordi.
KOILIAS SU.
Ma quante sere abbiamo sognato
E quante abbiamo vissuto il cielo
E le esplosioni ammorbidite
Delle tue stelle, Marina…
Eccoci, Madre! vacillanti e tormentati
Come il popolo degli aghi del giunco.
Figli della terra, caduti dall’eden vigilato dalla
spada.
L’orizzonte della lampara è nudo all’abbraccio degli occhi.
Quante volte a maggio lontane palle galleggianti
Hanno attraversato la calma pacata
delle schiume allo smeraldo del tuo golfo:
conchiglie vergini ,profilo di piedi fanciulli.
La nave di Ulisse non ha approdato a questo
golfo,
e non c ‘è volo di colombe tra ulivi sconosciuti.
Il vento acido ha gettato scorie
Ed ogni vespero giallo ed ironico
accende la seconda stella.
Ma noi ancora qui,aspettando il ritorno
Della benedizione del Mare.
Mese di Maggio...
EULOGHEMENE SU EN GHIUNAIXIN
KAI EULOGHEMENOS O KARPOS TES
Ecco scende malinconico l’angelo dei ricordi;
“AGHIA MARIA,METER TOU THEU”.
Come stella fuggita alla rotta,
ha gettato la sua bussola,allontanando
l’inclinazione del vento.
Si sente ancora il Rosario dei Semplici
Ed il tocco dolce dei remi:
Madonna sul Mare.
Χαίρε, Μαρία, κεχαριτωμένη
οΚύριος μετάΣου,
ευλογημένηΣυενγυναιξί,
καιευλογημένοςοκαρπός
τηςκοιλίαςΣου, οΙησούς.
ΑγίαΜαρία, Θεοτόκε......
Auguri
piccolo grande
Gabriele
8 Maggio 2016
Prima Candelina per il
piccolo grande
GABRIELE MONGELLI.
Tanta felicità per mamma
Mina, papà Francesco e
per la sorellina Greta.
Tanti auguri dai nonni,
dagli zii e dai cugini!
JOHN RONALD REUEL TOLKIEN
39
‘Viva il Live’ si
terrà in Puglia
Il concorso nazionale della musica
dal vivo, organizzato dall’Arci, si
aggancerà al contest della Puglia
‘Musichiamoli Tutti’. Le iscrizioni
sono gratuite e si possono fare fino al
prossimo 21 maggio.
Che bello leggere e conoscere tanti generi
narrativi; a me la lettura piace: mi diverte,
mi rilassa, mi fa immaginare. Attraverso lo
studio dei testi narrativi mi sono appassionata al genere fantasy, ma soprattutto allo
scrittore JOHN RONALD REUEL TOLKIEN.
“Tre Anelli ai Re degli Elfi
sotto il cielo che risplende,
Sette ai Principi dei Nani
nelle lor rocche di pietra,
Nove agli Uomini Mortali
che la triste morte attende,
Uno per l’Oscuro Sire chiuso nella reggia
tetra
Nella Terra di Mordor,
dove l’Ombra nera scende.
Un Anello per domarli, Un Anello per trovarli,
Un Anello per ghermirli e nel buio incatenarli,
Nella Terra di Mordor,
dove l’Ombra cupa scende”.
Ho sentito parlare del librone “Il Signore degli anelli”, ho anche visto il film, ma, a
scuola, ho voluto approfondire la conoscenza di questo autore. Ho fatto una ricerca sulla sua biografia e ho fatto una grande
scoperta: l’esistenza dell’alfabeto elfico.
Ora parlo un po’di questo uomo misterioso:
John Ronald Reuel Tolkien
JOHN RONALD REUEL TOLKIEN è nato il 3 gennaio del 1892 a Bloemfontein
(Sudafrica). All’età di tre anni per motivi di
salute si trasferì con la madre e il fratello in
Inghilterra, e non potè più rivedere il padre
che, rimasto in Sudafrica, morì dopo la loro
partenza.
Per mancanza di soldi dovette abbandona-
re la scuola dove studiava, ma dopo alcuni
anni vinse una borsa di studio che gli permise di continuare i suoi studi.
Nel 1904 la madre di Tolkien morì lasciando
al figlio la passione per le lingue e le storie.
Tolkien e il fratello, vennero affidati al parroco di fmiglia che li guidò verso la conversione al cattolicesimo.
Fin da piccolo Tolkien mostrò la sua
passione per le lingue e andando a scuola
ne riuscì a imparare molte: Gotico, Finnico,
Greco. È da qui che poi riuscì a inventare
una nuova lingua, tutta sua e del suo mondo
di scrittore.
Durante l’adolescenza, Tolkien si concentrò
solo sullo studio delle lingue, vincendo anche una borsa di studio.
A 21 anni gli fu conferito il titolo di professore a Oxford.
Si sposò con Edith da cui ebbe 4 figli: John,
Michel, Christopher, Priscilla.
Da un’ispirazione in spiaggia è nata la storia dello Hobbit, successivamente scrisse
il libro “Il Signore degli anelli” inventando
anche nuove lingue come il Nevbrosh, il
Naffarin e infine la lingua Elfica.
Dopo il ritiro dall’insegnamento si dedica alla stesura del Silmarillion, cominciato
nel 1917 e che non riuscirà a concludere.
L’opera sarà pubblicata dopo la sua morte
nel 1977 dal figlio Christopher.
Nel 1973 morì facendo incidere sulla tomba
di sua moglie e dei suoi figli il
nome di due eroi del romanzo
Sillmarillon: Beren e Lúthien,
i due amanti protagonisti del
libro.
Riflettendo sui libri di questo
scrittore, dopo aver letto alcuni
brani, posso dire che egli mette insieme elementi della fiaba, dell’epica, della mitologia,
del fantasy. I temi che affronta
sono universali, c’è sempre la
lotta tra il male e il bene, e fortunatamente nelle lotte fa vincere sempre il
bene!
L’uomo vincitore non è mai lasciato solo a
se stesso, ma accompagnato da una fedele
Compagnia.
In classe ci siamo divertiti a scrivere in lingua elfica alcuni pensieri e i nostri nomi.
Invito anche voi lettori a farlo.
Francesca D’Alconzo 1B
-Si terrà in Puglia ‘Viva il Live’, l’appuntamento nazionale sulla musica dal vivo
organizzato dall’Arci. Per l’occasione, il
presidente regionale pugliese della medesima associazione, Davide Giove, e la
relativa dirigenza, annunciano il contest
‘Musichiamoli Tutti’. Il concorso è aperto ad
ogni genere musicale e con in palio diversi
premi. L’iscrizione è gratuita e si potrà farlo
entro il prossimo 21 maggio. Allo scopo, è
necessario inviare un file audio all’indirizzo di posta elettronica musichiamolitutti@
gmail.com
Nel messaggio va indicato il nome della
band, il genere musicale, l’anno di fondazione del Gruppo, i dati anagrafici dei componenti e gli strumenti utilizzati, contatti
telefonici e indirizzo e-mail. Non verranno
accettate cover. L’unico requisito richiesto
per partecipare è che gli artisti debbano
essere residenti in Puglia, anche stranieri,
con almeno il 50 per cento dei componenti
le band stanziali nella stessa Regione pugliese. Le selezioni avverranno in tutte e
sei le sue province. I vincitori accederanno
ad una prefinale per poi concorrere alla finale nazionale di ‘Viva il Live’, che si terrà
il 17 giugno a Santeramo in Colle. L’artista
o la band vincitrice si esibirà sul palco di
‘Collisioni Festival 2016’. Tra i semifinalisti
saranno inoltre assegnati tre premi speciali:
la migliore proposta Reggae si esibirà sul
palco del ‘Carroponte di Milano’; la migliore proposta jazz si esibirà al ‘Mantova Jazz
Festival 2016’; la migliore proposta Hip Hop
guadagnerà uno stage di un giorno in studio
con Piotta. Vi sarà anche una sezione speciale dedicata alla musica classica. Sarà
aperta a solisti diplomati o diplomandi nei
Conservatori. Il premio finale sarà costituito
dall’esibizione in concerto con l’accompagnamento dell’Orchestra Senzaspine, realtà sinfonica Arci di Bologna. Ad ogni modo,
sul sito dell’Arci Puglia, vi è il bando e il dettaglio delle modalità di partecipazione.
Canta Storie
40
n. 10 - 14 maggio 2016
attualità
attualità sportiva
n. 10 - 14 maggio 2016
41
PRIMA CATEGORIA / Pari esterno contro una diretta rivale per la salvezza
1° MAGGIO ALL’ INSEGNA DELLO SPORT
Si è svolta a cura della
Polisportiva Vivere solidale
con lo sport , con sede in
masseria Vaccarella, una
intera giornata dedicata al
pugilato.
La mattina di domenica è
stata svolta la 5° tappa del
Criterium Giovanile di boxe, con la partecipazione
di ragazzi della Puglia e
Basilicata dai 5 ai 14 anni,
accompagnati da genitori e
amici.
Dopo le 17,00 ha avuto inizio la selezione del “Torneo
Italia Aldo Mura”. Il 20 maggio a Mondovì si svolgeranno le finali.
Nove i match, pieni di agonismo e bravura pugilistica.
Ha
disputato nei 69
kg
Carella
Salvatore
vs
Grassi
Nunzio, uno
dei match interessanti, vinto dal pugile Carella( a parere dei giudice non del pubblico presente)
Subito dopo hanno avuto inizio i combattimenti della fase ordinaria; 12 match
con la partecipazione dei pugili di Puglia, Basilicata e Campania.
Il nostro Gentile Giuseppe senior, 60 kg con 14 match all’ attivo, ha vinto contro
il forte pugile Matarrese Mattia con 18 match all’ attivo.
Un combattimento dove il pugile Gentile ha controllato con intelligenza gli attacchi del bravo Matarrese. A Gentile mancano pochi punteggi per fare il salto
nella categoria elite.
Altri match sono stati ;
La Barbera Domenico vs Lettieri Alfonso. Incontro pari ma hanno disputato un
incontro fortissimo senza un attimo di tregua.
Mineo Giannandrea elite 75kg ex Campione Italiano Juniores è ritornato sul
ring dopo una anno e ha vinto contro il forte ed esperto pugile campano Cali
Alessandro; Mineo ha dimostrato le sue qualità di pugile intelligente e forte.
Carlucci Simone vs Vincenzo La Femmina, due elite 60 kg, pugili esperti che
hanno dato vita a un bellissimo match con verdetto pari. I due pugili sono stati
applauditi per l’agonismo e la tecnica dimostrata.
Altro match monto interessante è stato tra i due scoolboys Iaia Luigi e il pugile
Cardellicchio Alfredo. I giudici hanno dato la vittoria a Iaia , ma Cardellicchio ha
dimostrato miglioramenti, infatti secondo il nostro modestissimo parere aveva
vinto la 1° e la 2° ripresa perdendo solo la 3°. I due pugili saranno una promessa per i futuri match.
Farina Gianmarco ha vinto con il pugile Zippo Giovanni
Michele Pacciana
Viale Trieste: pista
ciclabile in contrasto
con il PRG?
L’appalto per la sistemazione di viale
Trieste, vinto dall’impresa De Bartolomeo
Francesco srl, con la procedura dell’offerta
migliorativa economicamente più vantaggiosa, in fase di esecuzione, prevede la
realizzazione di una pista ciclabile dall’incrocio con la SS 106 fino all’incrocio semaforizzato. La sua esecuzione sembra evidenziare il palese contrasto con il percorso
previsto dalla TAV.21 del PRG che prevede
un ampio incrocio canalizzato. Peraltro i lavori ricadendo in area sottoposta a vincolo
paesaggistico abbisognerebbero del propedeutico parere della Soprintendenza ai Beni
Culturali e Paesaggistici. Ancora una volta
una dimenticanza oppure è stato ritenuto un
parere non obbligatorio?
Giulio Pinto
Ginosa, buon pari ad Acquaviva:
salvezza diretta quasi matematica
I biancazzurri, grazie ad una buona prestazione, escono indenni dal confronto diretto di Acquaviva
e portano a casa un punto che sancisce, quasi certamente, la salvezza diretta. Entrambe le reti
su rigore: al vantaggio ospite di Lovecchio nel primo tempo, risponde Ferorelli nella ripresa.
Domenica, intanto, potrebbe arrivare anche la matematica a certificare il traguardo della salvezza
diretta nel match casalingo contro il fanalino di coda US Conversano: un successo dei biancazzurri
e la concomitante “non vittoria” del Palagiano, spalancherebbero le porte della meritata salvezza.
sviluppi di un calcio piazzato, che sorvola di
poco il montante, mentre al 54’ Giampetruzzi
si supera su una conclusione ravvicinata
di Difonzo. I biancazzurri sono sempre in
agguato ed al 60’ R. Bozza lascia partire una
sassata dai venti metri che chiama Cottino agli
straordinari. La gara scivola via senza grosse
emozioni fino al 72’ quando l’arbitro concede,
in modo generoso, un penalty all’Acquaviva
per una presunta infrazione in area ginosina: il
neo entrato Ferorelli trasforma con freddezza
la massima punizione fissando il punteggio
sull’1-1. Sino alla fine non accade più nulla,
con entrambe le squadre ad accontentarsi
del punto che muove la classifica. Domenica
il Ginosa potrebbe centrare, anche con la
Acquaviva e Ginosa non si fanno male e si botta sicura trovando Cottino in vena di matematica, la salvezza diretta qualora superi
dividono la posta: un pari che accontenta prodezze che, miracolosamente, tiene al “Miani” il fanalino di coda US Conversano
tutti e che sancisce, quasi certamente, la in partita i suoi. Sul finire di tempo è (cosa molto probabile) ed il Palagiano non
salvezza diretta per entrambe le compagini. Giampetruzzi ad opporsi con bravura vinca a Crispiano: una salvezza meritata che
Gara combattuta da entrambe le squadre ad una staffilata dal limite di M. Tassielli. arriverebbe con tre turni d’anticipo.
che, nonostante la posizione tranquilla La ripresa calca la falsa riga della prima Tabellino della gara (Atl. Acquaviva - Ginosa
di classifica, non si sono risparmiate. frazione. Padroni di casa pericolosi al 1-1)
Partenza decisa dei padroni di casa che 49’ con un tiro dal limite di Vasco, sugli
ATL. ACQUAVIVA: Cottino,
al 10’ si rendono pericolosi
Caffè, Iusco (68’ Ferorelli),
RISULTATI E CLASSIFICA
con Difonzo il quale, ben
Fazio,
Disanto,
Gesuito,
Prima
Categoria
Pugliese
Girone
B
servito in profondità, viene
Vasco (74’ V. Tassielli),
stoppato da un superbo
Lenoci, Difonzo, M. Tassielli,
Giampetruzzi in uscita. Gli
Risultati 30^ giornata - 08/05/2016
Prossimo turno (31^ giornata) - 15/05/2016 ore 16,30
Antonicelli. A disp.: Novielli,
- GINOSA
1 - 1
- ATL. ACQUAVIVA
MASSAFRA
ospiti, nonostante siano poco ATL. ACQUAVIVA
Bruno, Grandolfo, Dimauro.
- NORBA CONVERSANO 2 - 0
D. BOSCO MANDURIA - ATLETICO AZZ. S.RITA
pungenti in avanti, tengono BRINDISI
All. Di Mauro
PALAGIANO
- TRULLI E GROTTE
1 - 3
- BRINDISI
CAPURSO
bene il campo ed al 27’ P.S. LATERZA
- D. BOSCO MANDURIA 8 - 0
- U.S. CONVERSANO
GINOSA
GINOSA:
Giampetruzzi,
2 - 2
passano in vantaggio grazie ATLETICO AZZ. S.RITA - TALSANO
NORBA CONVERSANO - P.S. LATERZA
Pasqualicchio
(70’
D’Angelo),
- MASSAFRA
1 - 1
- PALAGIANO
R.S. CRISPIANO
ad un penalty assegnato dal T.C. SURBO
Di Lena (62’ Novario), Donno,
- CAPURSO
UNITED MOTTOLA
2 - 0
- T.C. SURBO
SAN MARZANO
direttore di gara per un fallo U.S. CONVERSANO - R.S. CRISPIANO
1 - 3
Orfino
(80’
Comparato),
- UNITED MOTTOLA
TRULLI E GROTTE
di mani in area: Lovecchio RIPOSA
: SAN MARZANO
RIPOSA
: TALSANO
A. Ribecco, De Biasi, R.
trasforma con freddezza,
Bozza, Paiano, Lovecchio,
nonostante Cottino intuisca
A. Trigiante. A disp.: Larocca,
Classifica
la traiettoria. La reazione
Capurso. All. Russo
SQUADRA
PT
G
V
N
P
GF GS DR
dei baresi è immediata ed
TRULLI E GROTTE
61 28
19
4
5
64
25
39
ARBITRO: Ruggiero Doronzo
alla mezzora Vasco, ben
SURBO
55 29
16
7
6
52
29
23
di Barletta.
servito da Difonzo, fa la
P.S. LATERZA
54 28
17
3
8
60
31
29
RETI: 27’ rig. Lovecchio (G),
MASSAFRA
54 28
16
6
6
46
22
24
barba al palo con un tiro
72’ rig. Ferorelli (A).
BRINDISI
54 28
16
6
6
47
27
20
maligno ravvicinato, mentre
NOTE:
Ammoniti
Caffè,
TALSANO
51 29
14
9
6
51
36
15
al 32’ Lenoci, dal limite,
Disanto e Difonzo (A),
SAN MARZANO
46 28
15
1
12
55
40
15
impegna
severamente
Donno, Orfino, A. Ribecco,
R.S. CRISPIANO
43 28
11
10
7
45
33
12
Giampetruzzi. Il Ginosa è
Paiano,
Lovecchio
e
UNITED MOTTOLA
38 28
12
2
14
52
63 -11
pungente in contropiede ed
Novario
(G).
Espulsi:
all’81’
ACQUAVIVA
37 29
10
7
12
49
40
9
al 42’ il raddoppio sembra
Orfino (G) dalla panchina
GINOSA
36 28
8
12
8
30
30
0
cosa fatta: R. Bozza fugge
per
comportamento
non
NORBA CONVERSANO
33 28
10
3
15
46
52
-6
come una lepre sull’out
regolamentare,
all’88’
Difonzo
CAPURSO
32 28
8
8
12
36
42
-6
sinistro e, dal fondo, serve
(A) per comportamento non
PALAGIANO
27 28
5
12
11
33
43 -10
al centro un pallone invitante
regolamentare.
DON BOSCO MANDURIA
22 29
6
4
19
20
54 -34
per De Biasi che calcia a
Domenico Ranaldo
ATLETICO AZZ. S. RITA
20 28
5
5
18
25
70 -45
US CONVERSANO
5
28
1
2
25
19
94
-75
42
attualità
n. 10 - 14 maggio 2016
La Goccia di medicina e sport
“IL GEL PIASTRINICO: UNA MODA COSTOSA
O UNA REALTA’ INNOVATIVA?”
Rubrica a cura del Dr. Davide Ranaldo - Chirurgo Ortopedico e Socio aggregato FMSI (Federazione Medici Sportivi Italiani)
Il Gel piastrinico viene estratto lavorando
con un apposita centrifuga da laboratorio, un
prelievo di sangue del paziente.
In questi ultimi
3 anni c’è stato un vero boom
per questo tipo di
trattamento,
innovativo ma non
troppo!. Infatti già
nel 2007 in Clinica
Ortopedica
a
Padova lo usavamo nelle tendinopatie con risultati
promettenti,
ma
il concentrato di fattori di crescita piastrinici
(PrP - Plateleth rich plasma) o volgarmente GEL PIASTRINICO, si usa da almeno 20
anni in chirurgia maxillo facciale e chirurgia
plastica ricostruttiva. Nel frattempo si sono ampliate le indicazioni e di recente si è
diffusa l’idea che questo prodotto possa
far rigenerare la cartilagine. Ad oggi un
utopia che
cambierebbe il mondo
dell’ortopedia,
della
sanità
ma
soprattutto la
longevità del
nostro corpo.
La tecnica è
semplice e
poco invasiva e consiste nell’infil-
trazione del “centrifugato”, contenente i
fattori di crescita, direttamente all’interno
delle articolazioni, dei tendini, dei muscoli
e dei legamenti anche con il supporto del
controllo ecografico o sotto diretto controllo artroscopico. Spesso non bastano
2 applicazioni, ma personalmente non ho
mai eseguito più di tre procedure.
Le indicazioni che hanno mostrato sin ora
evidenza scientifica sono:
- tendinopatie (t. di Achille, t.
rotuleo, cuffia dei rotatori, fascia
plantare, epicondilite…)
-
difetti cartilaginei superficiali
di lieve entità ( condropatia
rotulea e femoro/rotulea dei
giovani
atleti,
condropatia
astragalica,
condropatia
dell’anca, rizoartrosi allo stadio I
ecc.)
La procedura è praticamente esente da
complicazioni (descritte rarissime reazioni avverse) ma è importante che sia
praticata con un protocollo corretto e autorizzato dal Centro Trasfusionale della
ASL di zona. Diffidate quindi se questi
criteri non sono rispettati.
La letteratura scientifica (per esempio
consultate PUBMED, il motore di ricer-
ca tipo Google per medici e ricercatori) ha
dimostrato invece che non c’è nessuna differenza tra le infiltrazioni di Ac. Ialuronico e
il PrP nell’artrosi medio - grave di ginocchio
e anca, consigliando quindi l’uso del più diffuso, sicuro ed economico Acido Ialuronico
rispetto al gel piastrinico. Infatti il costo delle infiltrazioni di Gel Piastrinico superano di
almeno 4 volte quello di una fiala di Acido
Ialuronico ad alto peso molecolare.
La strada dell’Ortobiologia, così come si
chiama questa branca che studia la rigenerazione di ossa, muscoli, tendini, è ancora
lunga e tortuosa, ma di certo è quella giusta.
Ad oggi vale sempre il consiglio di salvaguardare per quanto possibile il nostro corpo perché unico e insostituibile.
Resto disponibile ad affrontare quesiti ed argomenti proposti dai lettori, scrivetemi su FB
o per mail. Alla prossima uscita!
Seguimi su
Ortopedico MD
: Davide Ranaldo Chirurgo
www.davideranaldo.it
[email protected]
Vendesi
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3º Piano
via Curtatone, n. 8 Ottimo affare
tel. 099/8292452 3357462279
n. 10 - 14 maggio 2016
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