viaggio tra i grandi classici del profumo (parte 1)

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Viaggio tra i grandi classici del Profumo (parte 1)
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VIAGGIO TRA I GRANDI
CLASSICI DEL PROFUMO
(PARTE 1)
15
Gen
Scritto da Federica Pocaterra | dimensione font
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I profumi che hanno fatto storia Profumo
[pro-fù-mo] s.m
Odore gradevole emanato da sostanze naturali o artificiali.
Miscela di essenze odorose di origine vegetale (olî essenziali), animale, opp. sintetiche
opportunamente dosate così da ottenere un odore piacevole e caratteristico, e usate
sotto forma di soluzioni alcoliche.
Un profumo può accogliere in sé diverse quantità delle materie di base e creare note
profumate differenti. Queste note vengono chiamate note olfattive e servono a
descrivere gli odori che possono essere percepiti al momento dell'applicazione di un
profumo. Le note olfattive vengono divise in tre classi:
note di testa: l’odore percepito immediatamente dopo l'applicazione di un profumo.
note di cuore: l'odore che emerge non appena si dissolvono le note di testa.
note di fondo: l'odore che rimane più a lungo e che caratterizza maggiormente il
profumo.
Nel corso degli anni, dal principio di commercio dei profumi, alcuni di questi hanno
fatto la storia e meritano di essere ricordati come quelli un po’ capostipite. Per questo
Accademia del Profumo
ha intrapreso un viaggio nel mondo delle fragranze proponendoci così i migliori di
sempre:
COLOGNE N° 4711, 1792
E’ un classico tra i classici ed è anche il profumo più vecchio ancora in commercio. Si
racconta che la formula venne creata da un monaco come dono di nozze per un certo
Wilhelm Mulhens che cominciò a produrre la fragranza. Ebbe subito un grande successo
e fu ribattezza Eau de Cologne dai soldati francesi. 4711 è il numero civico del palazzo
dove Mulhens distillava la sua fragranza aromatica. Lui era l’unico autorizzato a
miscelare gli ingredienti.
Note di testa: bergamotto, limone, arancia, petit grain
Note di cuore: neroli, rosmarino, rosa
Note di fondo: muschi
MITSOUKO, Guerlain 1919
La parola Mitsouko è il nome dell'eroina del racconto di Claude Farrère “La bataille”:
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storia ambientata in Giappone durante la guerra russo-giapponese, racconta l'amore
impossibile fra un ufficiale inglese e Mitsuoko, la moglie di Tōgō Heihachirō. Da ciò
l’ispirazione per il profumo creato da Guerlain nel 1919 tutt’oggi in commercio.
Note di testa: bergamotto, limone, mandarino
Note di cuore: neroli, rosa di maggio, gelsomino
Note di fondo: vaniglia, patchouli, muschio di quercia, labdanum
CHANEL N° 5, Chanel 1921
Surclassato per maggiori vendite al mondo da J’adore. fu la prima fragranza voluta da
Coco Chanel: “N° 5” perché per caso fu il quinto campione che Ernest Beaux, un
famoso naso dell’epoca, le presentò. “Voglio dare alla donna un profumo creato come
un vestito”, diceva Mademoiselle Chanel… E Marilyn Monroe evidentemente prese
questa frase alla lettera tanto che durante un’intervista confessò ad un giornalista che
per andare a dormire “indossava” soltanto due gocce di Chanel N° 5.
Note di testa: bergamotto, limone, neroli di Grasse, aldeidi
Note di cuore: gelsomino di Grasse, rosa di maggio, ylang-ylang delle Comore
Note di fondo: vaniglia, sandalo, vetiver Bourbon, ambra, iris
ARPÈGE, Lanvin 1927
Madame Lanvin creò Arpège, che letteralmente significa arpeggio, per la figlia
Marguerite, una provetta musicista che non a caso scelse questo nome per il profumo.
Una fragranza che racchiude l’amore di una madre per la propria figlia, simbolo
dell’amore più autentico e inscindibile di tutti i tempi. Entrambe sono ritratte sul
flacone che danzano al suono di una dolce musica.
Note di testa: aldeidi, bergamotto, neroli, pesca
Note di cuore: gelsomino, rosa damascena turca, mughetto, ylang-ylang
Note di fondo: sandalo d’India, vaniglia, tuberosa, vetiver
JOY, Jean Patou 1929
Insieme a Chanel N°5 e Arpège, è uno dei migliori profumi femminili di tutti i tempi,
ma è passato alla storia grazie al titolo di profumo più costoso al mondo. Jean Patou lo
lanciò sul mercato nel 1929, subito dopo la grande depressione e ne fece un simbolo di
rivincita su quegli anni bui. Elegante e pregiato il flacone, rare e lussuose le essenze:
per farne 30 ml occorrono 10.600 fiori di gelsomini e 28 dozzine di rose, dettagli che in
parte giustificano la sua fama.
Nota di testa: aldeidi, pesca, foglie verdi
Note di cuore: rosa bulgara, gelsomino, ylang-ylang, tuberosa
Note di fondo: legno di sandalo, muschio, zibetto
(Clicca per la seconda parte)
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Ultima modifica il Lunedì, 04 Febbraio 2013 16:53
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FEDERICA POCATERRA
"Ho il carattere tipo delle donne. Lo sono nella mia totalità:
insieme alle debolezze alterno gli alti e bassi, dettati dalla lunatica
predisposizione femminile! Le mie passioni sono pressoché quelle
stereotipate di noi donne: shopping, scarpe, make-up, outfits,
gossip, tendenze, cucina, cura della persona e tanto altro. Praticamente gli
ingredienti di contorno della dieta della femminilità. Mi piace scoprire cose nuove, ed è per questo che i viaggi mi appassionano anche
solo immaginarli. Adoro scrivere. Qualsiasi cosa - E come adolescente DOC tenevo dei diari, ancora
ben custoditi nel cassetto, dove incameravo piano piano le passioni odierne. A scuola sono sempre stata la sarcastica di turno e a tal proposito, infatti, faccio
uso spropositato di stupefacenti quali l’umorismo in pillole. Grandi dosi che però
non provocano mai assuefazione. Mi definisco divertente; alla mano; solare e un buono scrigno di consigli di qualsiasi
genere!
Cerco nelle persone e nelle esperienze di tutti i giorni le schegge mancanti del mio
bicchiere, scagliato per terra dalla mia totale mancanza di pazienza nel capire se
era mezzo vuoto o mezzo pieno… Sintomatica reazione a un carattere lunatico di
una donna!
In generale sono prima di tutto questo: una donna. Il che contiene di per sé tante
mille sfaccettature "
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