IL QUARTETTO TAAG MAIL

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IL QUARTETTO TAAG MAIL
IL QUARTETTO TAAG
Tommaso Fracaro, Alessandra Deut, violini - Alessandro Curtoni, viola - Giulio Sanna, violoncello
Sabato 17 Gennaio 2015 ore 21.00
Quartetto TAAG
J.HAYDN: Il quartetto per archi op.76 n.3, Kaiserquartett
è una deliziosa parentesi musicale il cui secondo movimento riprende la melodia dell’inno “Gott erhalte
Franz den Kaiser” (Dio salvi l’imperatore Francesco), scritto dallo stesso Haydn per il compleanno
dell’imperatore Francesco II e presentato a Vienna il 12 febbraio 1797. L’inno oggi è conosciuto come l’inno
nazionale tedesco, “Deutschland, Deutschland über alles”, adottato dalla Germania nel 1922. Dei quattro
movimenti in cui si sviluppa il quartetto, il secondo, Poco adagio – cantabile, è il più accattivante per la
melodia e il più interessante sotto il profilo tecnico, poiché composto da 4 variazioni sull’inno che si
alternano e si sovrappongono fino diventare esse stesse il tema. L’importanza e la popolarità del secondo
movimento hanno indotto numerosi critici a sottovalutare il primo movimento Allegro, che costituisce invece
una meravigliosa apertura e al cui interno troviamo una lunga parentesi in stile popolaresco, quasi a tracciare
una linea interna al quartetto capace di unire idealmente il popolo all’imperatore. Il secondo movimento,
come si diceva, si compone di una serie di variazioni sull’inno imperiale. Queste variazioni sono un
campionario di soluzioni davvero sorprendente: dopo la prima variazione, la seconda si sviluppa come un
duetto per i soli violini con il primo che accompagna il tema affidato al secondo. La variazioni successiva è
un raffinato dialogo a tre con la viola che interviene a riscaldare il discorso con pennellate leggere.
L’elaborazione contrappuntistica fa capolino dalla terza variazione mentre l’ultima variazione (la numero 4)
invade il tema di dolcezza rinunciando a qualsiasi forma di spettacolarizzazione dell’inno. Dopo il Minuetto,
il Finale si apre con drammatici accordi nella tonalità di do minore, ma è soltanto un’iniziale impressione di
seriosità destinata a stemperarsi nel ritorno alla luminosa e conclusiva tonalità di do maggiore.
Aspettando il giorno della Memoria
Musiche di F. J. Haydn, G. Puccini e D. Shostakovic
G.PUCCINI: Crisantemi, elegia per quartetto d'archi
Quartetto “Crisantemi”, composto da G. PUCCINI nella notte in cui ebbe notizia della morte di Amedeo di
Savoia, Duca d’Aosta (1890). E' una pagina brevissima e quasi sconosciuta, ma va tenuta presente se non
altro per la popolarità del suo autore, che rappresenta, malgrado varie critiche, una delle figure-cardine del
suo tempo. Il suo catalogo di musica da camera, ripetiamo, annovera pochissimi lavori: uno Scherzo in la
minore, un Quartetto in re maggiore, alcune Fughe e 3 Minuetti, sempre per la formazione classica di quattro
archi. Si tratta - esclusi i 3 Minuetti, riutilizzati in Manon Lescaut - di lavori scolastici composti tra il 1880 e
il 1883 al Conservatorio di Milano, dove Puccini studiò sotto la guida di Bazzini e Ponchielli."Crisantemi", è
una pagina garbata e commossa, segnata da una mestizia un poco esteriore. Lo svolgimento è in forma
ternaria. Risalta una più controllata e raccolta sezione centrale, che peraltro non contraddice il clima
complessivo. La pagina confluì in Manon 3 anni più tardi.
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nasce nel 2011 con il desiderio dei componenti di approfondire lo studio del repertorio specifico
frequentando due Conservatori quello di Torino e quello di Piacenza rispettivamente sotto la guida dei
Maestri Claudia Ravetto e Marco Decimo. Il Quartetto ha partecipato a numerose rassegne tra cui: Festival
MiTo per la città 2012, Maratona Nacht und Tag di Torino, Festival MiTo 2013, Festival Beethoven nel
Palazzo Civico per il Comune di Torino, per la Società del Quartetto a Milano presso il Teatro Auditorium
San Fedele e per la Fondazione Walter Stauffer presso il Teatro Ponchielli di Cremona. Vince il primo
premio nel 2012 con l’esecuzione del Quartetto “Imperatore” di F. J. Haydn il Concorso Pugnani. Il
Quartetto TAAG ha partecipato ai corsi di alto perfezionamento musicale di Saluzzo, nella classe del M°
Antonello Farulli. e, successivamente, al corso tenutosi a Milano da Hatto Bayerle. Dal 2013 il Quartetto si
sta inoltre specializzando presso la prestigiosa fondazione Walter Stauffer con i musicisti del Quartetto di
Cremona. Sono stati invitati a partecipare all’VIII Convegno Annuale dell’ ECMTA, partecipando alle
masterclass dei docenti Faes, Helasvuo, Flaksman, Irvine, Kunca.
8€
6€
6€
6€
D. SHOSTAKOVIC: Quartetto op.110 n. 8
Questo quartetto, riflette gli anni tragici del totalitarismo comunista, quando il compositore sovietico, in balia
di un potere occhiuto, si trova costretto ad aderire al Partito. Lo stesso Shostakovich considerava questo
quartetto alla stregua di un necrologio del suo compositore. La tradizione riferisce anche che Shostakovich lo
abbia scritto in tre giorni, parallelamente alla stesura della colonna sonora di un film sui bombardamenti di
Dresda. La maggior parte del pezzo, in cinque movimenti, ritaglia citazioni dai precedenti lavori (Sinfonia
n.1 op. 10, Concerto n.1 op. 107 per violoncello) e ricorre al motivo, tanto spesso utilizzato, delle sue iniziali
DSCH, secondo la trascrizione delle note per lettera alfabetica. “Nonostante la struttura a collage, si tratta di
un pezzo di grandissimo potere e forza emotiva, oggi uno dei pezzi di Shostakovich più apprezzati dal
pubblico di tutto il mondo. È stato usato tante volte all’interno di colonne sonore di film, come musica di
accompagnamento teatrale, ed è stato arrangiato per altre formazioni strumentali. Tra gli arrangiamenti il più
famoso è quello del direttore Rudolf Barshai, che ha intitolato la sua fortunata versione Chamber Symphony.
In questa forma, le è di solito attribuito il numero op. 110” (Gerard McBurney) Sono stato nella città di
Gorhisch e anche alle terme di Gorhisch, che si trovano nei dintorni della cittadina di Königstein, a quaranta
chilometri da Dresda. E’ un posto di una bellezza indescrivibile. Tra l’altro, è ovvio che sia così: questo
posto è chiamato la Svizzera sassone.

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