quartetto Modus - Scuola Superiore Sant`Anna

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quartetto Modus - Scuola Superiore Sant`Anna
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Società Filarmonica
Pisana
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Il quartetto Modus, costituitosi nel 2003, è formato da
musicisti docenti al Conservatorio di musica di La
Spezia.
Tutti i componenti sono impegnati nell’attività
concertistica e discografica come solisti e in varie
formazioni da camera.
Il complesso si dedica, oltre che al repertorio originale,
anche all’esecuzione di quartetti originalmente scritti
per soli archi, riprendendo così una consuetudine in
uso fino ai primi decenni dell’800 e testimoniata da
diverse edizioni.
L’iniziativa ha suscitato consensi fra cui quello
dell’autorevole critico Guido Holze della Frankfurter
Allgemeine Zeitung che, riferendosi ai quartetti op. 76
di Haydn, ha scritto “…il quartetto Modus ha
dimostrato, con un'interpretazione fine e musicale, con
sonorità equilibrate e tocco leggero, che nella
trascrizione le due opere possono non solo non perdere
nulla bensì guadagnarci.”
Avvalendosi di una edizione storica il quartetto Modus
pubblicherà prossimamente, con la casa discografica
Stradivarius, un cd con tre dei quartetti op. 76 di
Haydn.
O
L’arte della
trascrizione
Quartetto Modus
Associazione Allievi della
Scuola Superiore Sant’Anna
Divisione Formazione Universitaria e alla Ricerca
Scuola Superiore Sant’Anna
Piazza Martiri della Libertà, 33 - 56127 PISA
TEL 050 883220/226 - FAX 050 883250
[email protected] - www.sssup.it
19 ottobre 2007
ore 21,00
Chiesa di Sant’Anna
Via Carducci, Pisa
I quartetti op. 76 appartengono all’ultimo ciclo quartettisico completo
di Haydn (la successiva op. 77, del 1803, doveva comprendere sei
quartetti, ma ne furono scritti solo due).
Dopo la pubblicazione avvenuta a Londra nel 1799, l’op. 76 ebbe
grandissima diffusione in tutta Europa anche come trascrizione.
La versione per flauto e trio d’archi fu pubblicata da Simrok nel 1807.
II quartetto op. 76 n. 2, soprannominato “Quinten-Quartett”, inizia
con due intervalli di quinta discendente. Essi costituiranno, debitamente
trasformati e sviluppati, il materiale tematico del primo movimento,
imprimendo un carattere di dotta serietà all’elaborazione
contrappuntistica della forma sonata. Il secondo movimento,”Andante
o più tosto allegretto”, è in forma tripartita, con una sezione centrale
ricca di modulazioni e una ripresa variata seguita da una coda
conclusiva.
Il “Menuetto, Allegro ma non troppo”, riconduce al clima severo con
l’antica forma del canone. La scrittura spoglia ed essenziale porta
ad una sonorità ruvida che ha ispirato il nomignolo di “Hexenmenuett”
(minuetto delle streghe). Il trio è caratterizzato da un’ossessiva
ripetizione di valori uguali con brevi interventi del flauto.
Segue un “Finale Vivace assai” in forma sonata, ricco di contrasti
ritmici e dinamici. Il quartetto si conclude nella tonalità di re maggiore
con un passaggio dalle tenebre alla luce, secondo le convenzioni
dell’epoca.
L’op. 76 n. 3 “Kaiser” è probabilmente il quartetto più famoso di
Haydn. Nel primo Allegro convivono il dotto contrappunto e lo spirito
rustico della danza popolare (specie l’episodio centrale con le quinte
tenute in sincope ai bassi). Il “ poco Adagio cantabile”, variazioni
sull'inno nazionale “Gott erhalte Franz den Kaiser”, (Dio salvi
l’imperatore Franz), composto su commissione dallo stesso Haydn,
lungi dal costituire solo un omaggio d’occasione, è un concentrato
di straordinaria bellezza.
Il bellissimo tema, nelle variazioni, è affidato immutato ai quattro
strumenti che si alternano nel ruolo di guida.
Il Minuetto. Allegro e il Trio, più disimpegnati, allentano la tensione
in vista del drammatico Finale-Presto. Il movimento inizia in do
minore e fin dai primi tre accordi e nel successivo vorticoso andamento
in terzine si caratterizza per la sua scrittura ricca, quasi sinfonica.
La grandiosa conclusione è anche questa volta in maggiore.
L’op. 76 n. 5 non ha alcun soprannome ma è celebre per la
straordinaria bellezza del suo movimento lento. Il Largo-Cantabile
e mesto, nella non comune tonalità di fa diesis maggiore, mostra
anche nelle sue dimensioni la ricchezza dell’invenzione melodica e
dell’elaborazione armonica profusa a piene mani dall’autore.
PROGRAMMA
L’arte della trascrizione
Franz Joseph Haydn
Quartetto in re maggiore op.76 n 5 (Hob. III/79)
Allegretto-Allegro, Largo-cantabile e mesto,
Menuet-Allegro, Finale-Presto
Quartetto in do maggiore op.76 n 3 “Kaiser” (Hob. III/77)
Allegro, Poco Adagio-cantabile con variazioni,
Menuetto-Allegro, Finale-Presto
Quartetto in re minore op.76 n 2 “Le Quinte” (Hob. III/76)
Allegro, Andante o più tosto allegretto, Menuetto:
Allegro ma non troppo, Vivace assai
(Trascrizioni attribuite all’autore. Edizione Simrok del 1807)
Roberto Pappalettere: Flauto
Claudio Maffei: Violino
Fabrizio Merlini: Viola
Carlo Benvenuti: Violoncello
La Sua presenza sarà particolarmente gradita