antico Egitto

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LE PIRAMIDI DI GIZA
Tra le opere realizzate dall’uomo sin dall’antichità,
le piramidi sono tra le più grandiose. Costruite nella piana
di Giza, risalgono a oltre 4.500 anni fa. Migliaia di operai
e artigiani lavorarono alla loro costruzione, utilizzando blocchi
di pietra del peso di decine di tonnellate. Queste gigantesche
opere erano le tombe dei Faraoni. La camera mortuaria era
posta in profondità, all’interno della piramide, dove veniva
deposto il sarcofago con il corpo del faraone mummificato.
Accanto venivano adagiati beni, ricchezze e le cose che
potevano accompagnare il re nella vita ultraterrena, oltre
agli alimenti per il viaggio nell’aldilà. Le camere erano
dipinte con scene che ricordavano la vita del faraone.
L’IBIS NELLA MITOLOGIA DEGLI EGIZI
Gli antichi Egizi trovavano nella natura molti
riferimenti alle loro divinità. Nelle sculture e nei dipinti
ricorrono spesso immagini di animali: uccelli, coccodrilli,
serpenti, scarabei. L’ibis sacro, per esempio, ha un aspetto
facilmente riconoscibile, per il suo piumaggio bianco
e nero e il suo lungo becco. Nell’antico Egitto era venerato
come incarnazione di Toth, il dio della saggezza.
DONNE REGINE
Nell’impero egiziano le donne avevano spesso una posizione di primo piano come mogli dei faraoni, e a volte
come vere e proprie regnanti. Tra i nomi più importanti
va ricordata la regina Hat-shepsut, che governò l’Egitto
da sola per molti anni. E poi la regina Nefert-iti, moglie
del faraone Akhenaton, della quale conosciamo l’aspetto grazie a bellissime e realistiche sculture giunte integre sino ai nostri giorni.Oppure la famosa Cleopatra,
che fu l’ultima regina prima della fine dell’impero e la
successiva conquista dell’Egitto da parte dei Romani.
TUTANKHAMON
Furono tanti i faraoni che regnarono nei circa 3.000 anni
dell’impero. Tra questi Tutankhamon è uno dei nomi oggi
più conosciuti, anche se il suo regno durò pochissimo: salì al
trono a 10 anni e morì a circa 20 anni per cause sconosciute. Che cosa rende famoso questo faraone? La maggior
parte delle tombe dei re e dei nobili di corte furono saccheggiate sin dai tempi antichi; e quindi dei tesori e degli oggetti che avrebbero potuto raccontare la vita di quei faraoni
rimane ben poco. La tomba di Tutankhamon, invece,
per una serie di fortunate circostanze, è giunta praticamente intatta sino ai giorni nostri: tutti i beni accumulati all’atto della sepoltura, e i sarcofagi contenenti il suo corpo mummificato, danno oggi una
testimonianza importante della sua esistenza.
IL TEMPIO DI AMON
Questo grande colonnato
è ciò che resta del tempio
dedicato al dio Amon, re
di tutte le divinità egizie.
Fu edificato presso la città
di Tebe attorno al 1250
avanti Cristo e fu terminato
sotto il regno di Ramsete II.
È un esempio della
grandiosità delle opere
faraoniche: le sue colonne
sono alte 26 metri
e alcune hanno una
circonferenza di undici.
IL TEMPIO DELLA REGINA HAT-SHEPSUT
Alla periferia di Tebe sorge il tempio dedicato alla regina Hat-shepsut.
La grande opera architettonica è addossata ai piedi di un massiccio
roccioso e il santuario vero e proprio, circondato da un’ampia serie di
colonnati, è scavato nella roccia viva. Hat-shepsut fu una delle prime
grandi regine della storia, dapprima reggente per il figliastro
Thutmose III, regnò poi da sola per circa quindici anni.
L’IMMAGINE
DEL FARAONE
Il sarcofago che racchiudeva il corpo del faraone era di solito finemente scolpito e rappresentava l’immagine del
re. Il corpo di Tutankhamon era racchiuso all’interno di
tre sarcofagi: i primi due in legno dorato, mentre l’ultimo, del peso di
oltre cento chili,
in oro massiccio.
LE IPOTESI SULLA SCOMPARSA
Sulla morte di Tutankhamon si sono fatte molte ipotesi.
I suoi resti sono stati analizzati attentamente dai ricercatori per cercare di svelare questo
giallo dell’antichità, ma nessuno è ancora riuscito a dire con certezza come è morto il
faraone. Le sue ossa sembrano indicare un possibile ferimento, ma se questo avvenne in
battaglia o più semplicemente in un agguato tra le stanze del suo palazzo è impossibile
saperlo. Le sue ferite potrebbero anche essere il risultato di un incidente,
per esempio una caduta dal suo carro.
Supplemento a IL GIORNALINO n. 39 del 25 settembre 2005 - P.I. SPA-S.A.P.
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