intervista a federico marchini hr director di compass group italia
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intervista a federico marchini hr director di compass group italia
INTERVISTA A FEDERICO MARCHINI HR DIRECTOR DI COMPASS GROUP ITALIA A cura di Sara Blasi, Diletta Buccheri, Emilio Buonocore, Marianna Buscè e Vincenzo Cappiello. 15-02-2012 Milano. In una mattina soleggiata di febbraio il nostro gruppo di lavoro munito di penne e taccuini arriva in Via degli Olivetani, a Milano, presso la sede della Compass Group Italia. Sono le 11 ed il Dott. Marchini ci avrebbe accolto da un momento all’altro quando, seduti nella sala d’attesa, notiamo la presenza di alcuni manifesti con su scritto “Celebriamo le nostre Stelle 2011!” e le foto ed i nomi di 5 persone al centro, attorniate da alcune stelle e alcuni simboli. Così la nostra iniziale tensione viene smorzata, rendendoci conto di essere in un posto dove le persone contano in un modo speciale ed il clima è amichevole. Arriva a quel punto il Dott. Michele Benetti, responsabile Selezione e Formazione della Compass Group Italia che ci scorta fino al 4° piano. Lì ci attende il nostro intervistato, Federico Marchini in una bellissima e luminosa sala riunioni con un grande tavolo ovale. Anche il Dott. Benetti rimane con noi, e dopo esserci accomodati tutti quanti, il Dott. Marchini ci presenta con orgoglio in qualità di Direttore delle Risorse Umane la realtà Compass Group: una multinazionale presente in 50 paesi al mondo, leader mondiale della ristorazione collettiva ma anche leader del facility management, annoverata tra i primi 11 top employer mondiali, con più di 400.000 dipendenti totali di cui 9.000 in Italia. Viene chiesto anche a noi di presentarci brevemente , e così dopo un giro di tavolo in cui introduciamo noi stessi e lo scopo della nostra “chiacchierata” diamo così inizio all’intervista. Dottor Marchini, qual è stato il percorso personale e professionale che l’ha portata oggi ad occupare questa posizione? Mi sono laureato in Bocconi dove volevo studiare Marketing, ma durante i miei studi sono rimasto folgorato dal mondo delle Risorse Umane e ho deciso di specializzarmi in Organizzazione del Lavoro. La mia prima esperienza lavorativa nelle risorse umane è stata in una banca americana inizialmente come Junior Generalist. Dopo questa esperienza ce ne sono state altre tre di grande importanza: quella come Business Partner ed in seguito Human Resources Development Manager in Gillette Group Italia, quella come Responsabile Sviluppo e Organizzazione in Sanofi-Aventis ed in fine quella di Responsabile delle Risorse Umane in Italia per The Coca-Cola Company. Queste esperienze mi hanno condotto alla posizione in cui mi trovo oggi in Compass Group. Come si svolge la sua giornata tipo? Il Direttore HR essendo un generalista si occupa a 360° di tutto ciò che è legato alla funzione. Ci sono diversi picchi di lavoro in base alle fasi dell’anno e ad esempio ci si può occupare di chiudere il processo di valutazione della performance, gestire la merit review, pagare i bonus, definire il piano strategico delle Risorse Umane per il successivo anno fiscale, etc. A me riportano: un responsabile delle gestione e delle relazioni sindacali al quale fa capo un gruppo di 6 persone che si occupano della parte gestionale sul territorio. Ho uno staff che si occupa degli aspetti più soft come quelli dell’area Training e Recruiting, Comunicazione Interna, Compensation e Benefits, e Gestione dei Finanziamenti legati alla Formazione. Oggi, ad esempio, dobbiamo occuparci dei bonus, discutere di eventuali nuove assunzioni e sviluppare temi di comunicazione interna attraverso la rete intranet aziendale. Inoltre ci stiamo occupando del programma “Celebriamo le nostre Stelle”. A questo punto Federico Marchini ci racconta con orgoglio che per la prima volta nel 2011 la Direzione delle Risorse Umane e Organizzazione ha lanciato l’operazione “Stelle”. Questa operazione consiste nel ricercare, nelle varie unità sul territorio italiano, storie di quotidiana eccellenza di dipendenti Compass Group che rappresentano in modo esemplare i valori stessi dell’azienda. Le 66 storie più esemplari sono state poi riportate durante una Convention molto particolare, svoltasi a Sharm el Sheikh, in cui queste 66 persone si sono cimentate in attività di formazione e competizioni il cui tema erano proprio i valori di Compass Group, ma nessuno sapeva durante questa settimana che alla fine ci sarebbe stata una premiazione. Il dottor Marchini ci racconta dunque di quanto sia stato difficile ma emozionante scegliere le 5 “Stelle” che rappresentassero al meglio i Valori di Compass Group: “Openess, Trust and Integrity, Responsibility, Passion for Quality, Can-do, e Win through team work”. Così alla fine della settimana Beatrice, Corrado, Gaetano, Giovanna e Graziosa sono stati chiamati sul palco per essere premiate dall’Amministratore Delegato e condividere le loro storie con i colleghi, il tutto in un clima di emozione tangibile. Visto che il motto della Compass Group è “Talenti al Top, Servizio al Top, Successo al Top”, per Lei e per quest’azienda cos’è un talento e come lo riconosce? Dal punto di vista delle competenze hard se dovessi valutare un talento dipenderebbe dalla funzione che deve ricoprire. Dal punto di vista soft invece, i talenti sono persone che hanno la capacità di leggere l’organizzazione in cui operano, prendere delle iniziative, agire efficacemente nel contesto in cui sono collocati e raggiungere risultati superiori alle aspettative. Quali grandi sfide ha affrontato nella sua carriera? La più grande sfida che un Direttore HR può trovarsi ad affrontare è sicuramente una “Ristrutturazione”, ci sono momenti in cui devi farla e farla bene, facendo si che l’azienda ne esca più forte. Nella mia carriera mi sono trovato a far parte del comitato direttivo di fusione tra Sanofi e Aventis, che è diventato oggi il più grande gruppo farmaceutico operante in Italia. Quella è stata senza dubbio una delle sfide più importanti. Cosa si porta dietro in Compass Group Group dell’esperienza in Coca-Cola Italia? The CocaCola Company è un’organizzazione in cui si ha occasione di lavorare costantemente nell’ambito di strategie organizzative a livello globale e non solo locale. Si sviluppa, in questo senso, una visione d’insieme, indispensabile per essere efficace in una organizzazione di questo tipo. E’ proprio questo che oggi porto con me in Compass Group Italia. Quali sono i pro e i contro di essere un Direttore HR? Sicuramente questo è un lavoro che si può fare solo se si ha dentro il “fuoco sacro” .E’ una carriera che si costruisce sulla passione, senza la quale sarebbe davvero difficile far fronte alle inevitabili frustrazioni del mestiere. Ricordo ancora le parole del mio primo capo : “Essere direttore del personale significa essere solo “. Solo progredendo nella mai carriera ho capito che cosa volesse dire. Secondo lei, per i giovani che si affacciano al mondo HR, ha più senso ricercare posizioni da generalist o da specialist? Il mercato offre prevalentemente posizioni da specialist e questo sicuramente condiziona i giovani nelle scelte. Io sono stato fortunato a partire da una posizione come generalista e ho avuto la possibilità di vedere le cose a 360° sin dall’inizio . Il mio consiglio è quello di capire se si ha l’attitudine e la voglia di mettersi in gioco e di prendersi responsabilità su più fronti. In ogni caso diventare Direttore HR, e quindi generalista a tutti gli effetti, è solo una delle possibili strade e mete a cui ambire: molto dipende dall’ eventuale passione per un area specifica che può svilupparsi nel corso della carriera. Qual è il background che prediligete quando dovete inserire una nuova risorsa nell’ambito HR di Compass Group? L’area gestionale richiede esperienza e passione per tematiche legate all’ambito giuslavoristico. In generale, come in ogni organizzazione che abbia come fine ultimo il profitto, la capacità di lavorare con i numeri è indispensabile. Occorre quindi che una nuova risorsa sia brava a fare quello. Voi ad esempio che frequentate il Master ISTUD siete privilegiati, in quanto vi viene data un’idea molto concreta di come sia il mondo aziendale. Il mio consiglio è quello è di indirizzarvi verso aziende che abbiano strumenti avanzati e complessi, utili per crescita accumulare esperienza. Qual è il ruolo della formazione in CompassGroup? (A questo punto il Dott. Marchini cede la parola al Dott. Benetti, Responsabile della Selezione e Formazione) All’interno della nostra azienda privilegiamo gli interventi di formazione finanziata, sfruttando i fondi interprofessionali. I contenuti formativi sono variegati e dipendono dal target delle varie famiglie professionali che abbiamo in Compass Group; in questo momento stiamo sviluppando interventi formativi sulla leadership, sulla negoziazione, e i processi amministrativi. - in conclusione alla risposta del suo collega il dottor Marchini aggiunge: Per noi la formazione è uno strumento per diventare ciò che vogliamo essere. Infatti per vincere le grandi sfide del nostro mercato dobbiamo avere le persone migliori, anzi eccellenti, così come il servizio che vogliamo dare. Viste le sue esperienze passate di cui ci ha parlato, qual è il prezzo che le risorse umane pagano nei processi di fusione? Le fusioni fanno parte della strategia aziendale e talvolta sono indispensabili per diventare dei player importanti nel mercato di riferimento. Esse portano infatti ad un livello di concentrazione di massa critica che permette di sviluppare delle solide sinergie.. Ci sono tre aspetti critici nella gestione delle fusioni aziendali: il primo riguarda il disegno organizzativo attraverso l’integrazione delle precedenti strutture; il secondo riguarda la creazione di un nuovo insieme di risorse che inglobi i migliori talenti delle due realtà; il terzo riguarda la variabile culturale. Quest’ultimo è l’aspetto più critico dell’intero processo di fusione: infatti una nuova cultura aziendale condivisa va costruita con attenzione, attraverso l’utilizzo di strategie comunicative, di analisi di clima e di analisi organizzative per una efficace gestione delle differenze. Infatti, se dopo questi cambiamenti, in azienda si parla ancora di “noi” e “loro”, vuol dire che qualcosa non ha funzionato. Cosa ne pensa dell’utilizzo dei social network all’interno dell’azienda? Vi dico molto francamente che per noi una persona che si connette a Facebook durante l’orario di lavoro sta perdendo tempo. Sul fronte marketing, invece, l’utilizzo dei social network non è previsto perché noi siamo un’azienda B2B, e non c’è quindi la necessità di avere una attività, magari “virale”,sui consumatori finali. Infatti non sono questi ultimi a sceglierci volontariamente, ma li raggiungiamo attraverso la vincita di gare l’appalto. Nel sito della Compass Group dichiarate di voler “reclutare, formare e mantenere collaboratori di qualità, orgogliosi di appartenere al vostro gruppo”. Quali sono le leve che usate per trattenere e motivare i vostri talenti? Essendo un settore a bassa marginalità le nostre leve sono meno ricche rispetto ad altre realtà. Ma siamo riconosciuti dai nostri collaboratori come un’azienda seria, che paga il giusto, e che fa parte di un grande gruppo che dà a tutti garanzie di stabilità. Sicuramente però, una volta mappati i talenti, attiviamo piani di sviluppo individuali. Investire sulla formazione è per noi una leva fondamentale, così come sviluppare sentieri di carriera che possano arricchire la professionalità del nostro staff. Rimane infine la leva economica, dove operiamo per garantire un total reward corretto per le nostre risorse chiave. Quali canali utilizzate per il reclutamento di nuove risorse di talento? Noi non abbiamo problemi di recruiting, poiché una volta vinte le gare di appalto inglobiamo il personale già presente nella struttura. Siamo comunque orgogliosi di riscontrare che al nostro arrivo tutti i dipendenti sono contenti. Noi infatti offriamo loro garanzie, sicurezza e trattamenti che altre realtà di cui facevano precedentemente parte forse non potevano offrire. L’ora a nostra disposizione è già volata e sono le 12. Come Federico Marchini ci aveva preannunciato infatti, un’importante riunione lo attende. Mentre ci salutiamo però , in procinto di andarcene ci consegna insieme a Michele Benetti alcune brochures informative e alcune copie dell’House Organ “MondoCompass”, di cui una copia è dedicata proprio alla premiazione delle famose “Stelle 2011”. Ce ne andiamo via soddisfatti, portando con noi il sorriso delle “Stelle” Compass Group, e il piacere di avere ascoltato non uno ma addirittura due professionisti che hanno condiviso con noi esperienze interessanti e utili consigli.