Specchi e lenti documento PDF
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- Laboratorio aperto – Cecilia Magni, Delia Noferi Specchi e lenti Cominciamo con gli specchi… Specchi piani Un raggio di luce segue una traiettoria rettilinea… …ma se facciamo incidere il raggio su uno specchio piano vediamo che viene riflesso. Ma come viene riflesso? Mettendo un goniometro sullo schermo possiamo verificare che….. 1 - Laboratorio aperto – Cecilia Magni, Delia Noferi In particolare se il raggio è perpendicolare allo specchio vediamo che… Con un fascio di raggi abbiamo la stessa cosa: 2 - Laboratorio aperto – Cecilia Magni, Delia Noferi Attività con gli specchi piani 1) 3 - Laboratorio aperto – Cecilia Magni, Delia Noferi 2) Osserviamo le immagini prodotte da due specchi posizionati in modo da formare un dato angolo… Quante immagini si formano se l’angolo tra gli specchi è di 90°? E se l’angolo è di 60°? Perché? Prova a spiegare quello che accade facendo un disegno. 4 - Laboratorio aperto – Cecilia Magni, Delia Noferi 3)Una misura fatta …con la luce! Materiali - 1 o 2 cartoncini bristol - carta velina o carta semitrasparente da forno Carta semitrasparente Forellino fatto con spillo Cilindro fatto con cartoncino bristol Costruzione - Formare un tubo con un cartoncino bristol ( oppure con due cartoncini infilati uno dentro l’altro in modo da ottenere un tubo più lungo e, di conseguenza, una misura più accurata) - incollare ad una estremità del tubo un foglio di carta velina; - chiudere l’altra estremità del tubo con un cartoncino (tipo confezione di cereali) avente al centro un forellino fatto con uno spillo A C F D B Metodo di misura I raggi provenienti dal sole e passanti nel forellino di entrata del tubo formano sulla carta velina una macchia luminosa circolare di diametro CD. Se indichiamo con l la lunghezza del tubo e altezza del triangolo CDF e con d la distanza Terra – Sole poiché i triangoli CDF e ABF sono simili ( quindi basi e altezze corrispondenti sono in proporzione) abbiamo che l : CD = d : AB La misura di l e CD permette quindi di determinare il rapporto d: AB, ovvero il numero che esprime la distanza tra la Terra e il Sole scegliendo come unità di misura il diametro solare. In altre parole il numero d: AB corrisponde al numero di Soli immaginari che potrebbero essere affiancati tra il pianeta Terra e il Sole! 5 - Laboratorio aperto – Cecilia Magni, Delia Noferi Specchi sferici Vediamo adesso cosa accade se facciamo incidere il fascio di luce su uno specchio sferico cioè a forma di calotta sferica: se la parte riflettente è quella interna (specchio concavo) il fascio viene riflesso ma osserviamo che i raggi riflessi .… mentre se la parte riflettente è quella esterna (specchio convesso) vediamo che i raggi riflessi … 6 - Laboratorio aperto – Cecilia Magni, Delia Noferi Corpi trasparenti…. Vediamo adesso cosa accade se facciamo incidere il raggio di luce su un semicilindro di materiale trasparente: il raggio passa, ma viene deviato.…e viene chiamato raggio rifratto. Con un fascio di raggi il fenomeno è ancora più evidente e posizionando il semicilindro in modo che la faccia piana sia perpendicolare ai raggi di luce i raggi incidenti osserviamo che i raggi rifratti…. 7 - Laboratorio aperto – Cecilia Magni, Delia Noferi Se il semicilindro è posizionato con la faccia piana a 45° rispetto al cammino del raggio il raggio viene… riflesso! Possiamo deviare il cammino della luce ad angolo retto anche utilizzando un prisma trasparente a base triangolare posizionandolo in modo opportuno: 8 - Laboratorio aperto – Cecilia Magni, Delia Noferi Lenti convergenti e divergenti Le lenti sono corpi trasparenti delimitati da calotte sferiche ( o da almeno una calotta sferica) e possono essere più spesse al centro o alle estremità. Osserviamo che se facciamo incidere un fascio di raggi di luce su una lente più spessa al centro i raggi rifratti convergono tutti in un punto (chiamato fuoco della lente perché in quel punto si concentra molta energia luminosa). Per questo motivo questo tipo di lente si chiama lente convergente. Naturalmente i fuochi della lente sono due (simmetrici rispetto alla lente) e la distanza fuoco-lente viene chiamata distanza focale e generalmente è indicata sulla lente: se per esempio sulla lente troviamo scritto +15 significa che si tratta di una lente convergente di distanza focale 15 cm. 9 - Laboratorio aperto – Cecilia Magni, Delia Noferi Se invece prendiamo una lente più spessa ai bordi osserviamo che i raggi rifratti divergono, ma che i loro prolungamenti all’indietro passano per uno stesso punto che viene chiamato fuoco virtuale. Questo tipo di lente si chiama lente divergente e in genere la sua distanza focale viene indicata con un numero negativo. Se per esempio sulla lente troviamo -15 significa che la distanza lentefuoco virtuale è di 15 cm. 10 - Laboratorio aperto – Cecilia Magni, Delia Noferi Immagini prodotte da una lente convergente Se poniamo una candela davanti ad una lente convergente possiamo raccogliere l’immagine della candela su uno schermo se posizioniamo lo schermo ad una data distanza dalla lente. Variando la distanza della lente dalla candela possiamo raccogliere immagine capovolte e di diversa dimensione… 11 - Laboratorio aperto – Cecilia Magni, Delia Noferi Quali sono le posizioni della lente che forniscono immagini rimpicciolite? E qual è la distanza lente-candela per cui si ottiene un’immagine della stessa dimensione della candela? E per quale distanza lente-candela l’immagine risulta ingrandita? In particolare ci accorgiamo che quando la distanza tra la lente e la candela è uguale alla distanza focale della lente (che è scritta sulla lente) non riusciamo più a raccogliere l’immagine…è come se l’immagine si formasse a grande distanza (la vediamo sul muro). E se la distanza lente-candela è minore della distanza focale cosa accade? Non riusciamo più a raccogliere un’immagine sullo schermo posto al di là della lente: se però ci posizioniamo dalla parte della lente vediamo un’immagine ingrandita e diritta. Questa è la situazione in cui usiamo la lente come lente di ingrandimento! 12 - Laboratorio aperto – Cecilia Magni, Delia Noferi Attività con le lenti 1)Combinazioni di lenti. Cosa accade se combiniamo due lenti convergenti? Come appare un oggetto se lo osserviamo attraverso due lenti, per esempio di +10 e +30? Se un piccolo oggetto è posto vicino alla lente di +10 e mettiamo l’occhio dalla parte della lente di +30 regolando la distanza tra le lenti vedremo l’oggetto ingrandito e capovolto: abbiamo ottenuto un microscopio! Se invece un oggetto è posto piuttosto lontano dalla parte della lente di +30 e noi guardiamo dalla parte della lente di +10 riusciamo a vederlo distintamente (anche se capovolto): abbiamo ottenuto un telescopio! Possiamo provare anche con una lente di +50 e una di +200…. 13