Leggi il Cento Torri- Dicembre 2016

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Leggi il Cento Torri- Dicembre 2016
Novembre 2016
La rivista dei Soci di
EDITORIALE
e
La rivista dei Soci
di Banca d’Alba
Anno VII - n. 17 - Novembre 2016
d
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a
l
Direttore responsabile:
Roberto Fiori
Comitato editoriale:
Riccardo Corino, Gabriella Giargia,
Pietro Ramunno, Paolo Taricco
Hanno collaborato:
Bruno Gambarotta,
Sergio Miravalle
Direzione, redazione, segreteria:
Banca d’Alba
Via Cavour, 4 - 12051 Alba (CN)
Tel. 0173 659.303
Fax 0173 659.333
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Registrazione presso:
la Cancelleria
del Tribunale di Alba
n° 3/97 del 6 marzo 1997
Registro Periodici
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Stefano Fusaro, Bruno Murialdo,
Alberto Peroli, iStockphoto,
Fabio Rota Conti
Realizzazione editoriale:
Pietro Ramunno
Realizzazione grafica,
Dtp e Stampa:
L’Artigiana - Alba
La rivista viene stampata
in 50.000 copie e inviata in omaggio
a tutti i Soci di Banca d’Alba
Cento Torri lascia agli Autori
la responsabilità delle opinioni
espresse negli articoli firmati
Questo numero è stato chiuso
in redazione il 21 novembre 2016
Stampata su carta prodotta
nel rispetto dell’ambiente
In copertina:
Un’immagine metaforica
della navigazione web,
sempre più improntata ai Social
Partecipare
per vincere,
senza troppe
mediazioni
C
antava Giorgio Gaber ormai più
di quarant’anni fa: “Libertà è partecipazione”.
Oggi quello slogan evoca scenari molto
diversi: non più volontà politiche o di precise
scelte di campo, quanto piuttosto l’esigenza
condivisa di avere un rapporto diretto,
di utilizzare le nuove possibilità tecnologiche
e di comunicazione per eliminare più mediazioni (e mediatori)
possibili. Lo ha spiegato bene Alessandro Baricco all’indomani
del voto americano, parlando di una vera e propria mutazione
culturale: “Eliminare tutte le mediazioni che si possono eliminare.
Quando è impossibile farlo, limitare le mediazioni al minimo”.
Qualche esempio? Tripadvisor, Airbnb, Amazon, Wikipedia,
ma anche il fenomeno del “citizen journalism”
e degli aggregatori di notizie che ti mettono a portata
di schermo solo ciò che vuoi sapere. Per non parlare
dell’e-commerce e del ruolo che i social media come Facebook,
Twitter e Instagram stanno ormai ricoprendo nelle strategie
di comunicazione e di marketing e in generale nel business
di ogni azienda.
“Per quel che ci capisco io – dice ancora Baricco – il salto
delle mediazioni è in effetti una mossa geniale, irrinunciabile,
non si torna indietro. C’è un equilibrio da trovare, un baricentro,
una linea rossa. Sarà affascinante”.
Noi abbiamo provato a indagare tra le aziende – grandi
e piccole – che hanno già iniziato a cimentarsi con questo
nuovo scenario, scoprendo un universo ricco di idee, start-up,
applicazioni e opportunità. Un mondo anche non facile,
che alimenta comprensibili timori, ma dal quale
non possiamo astenerci. Nessuno può pensare di restare
a lungo in panchina: è una partita che dobbiamo giocare.
Buona lettura.
5
e
Una banca
davvero differente
6
di Tino Cornaglia
Soci&Territorio
10
Le imprese
nell’era dei Social
16
18
15
Ventis in poppa
Banca&Territorio
Fondazione
Banca d’Alba
22
Taccuino
di viaggio
20
Pagine solidali
25
Scritto misto
26
30
di Bruno Gambarotta
Viva la leva!
Per favore,
non chiamatemi chef
Intervista ad Alida Gotta
34
Lettere&Commenti
32
Soci&Cultura
Mario Lattes, I Tefilim, 1963, olio su tela, 115x80 cm
5
Una banca davvero
differente
di Tino Cornaglia,
Presidente
C
arissimi Soci,
ho il grande piacere
di poter parlare a tutti
voi per la prima volta
dall’Assemblea
di maggio, nella quale
avete premiato la continuità
e rinnovato la fiducia al Consiglio
di Amministrazione uscente,
del quale ho l’onore e la responsabilità
di essere oggi il Presidente.
Siamo ormai prossimi al Natale
e la nostra banca si è fatta un regalo
eccezionale: abbiamo raggiunto
le 50.000 unità, risultato che da un lato
consolida il primato italiano di Banca
d’Alba nel Credito Cooperativo,
ma anche, e soprattutto, consegna
un segnale fortissimo che il nostro
territorio vuole dare: la cooperazione
qui è di casa perché è stato compreso
appieno quello spirito mutualistico
basato sulla relazione, sullo scambio
e sulla tutela delle persone
e dei territori meravigliosi
in cui viviamo.
Voi Soci rappresentate la cosa
più importante; per noi la vostra
soddisfazione viene prima
anche degli utili. D’altronde noi
non abbiamo la necessità
di distribuire dividendi o ridurre
il numero di sportelli per vedere
il titolo risalire in borsa. La nostra
unica bussola siete proprio voi.
Per soddisfare voi Soci serve
una banca solida e dinamica,
con spalle ben coperte: continuiamo
a crescere ogni anno, anche in questi
periodi di recessione, investendo
in tecnologia e servizi innovativi,
così come apriamo nuove filiali,
in controtendenza con il sistema
bancario; lo facciamo perché
vogliamo essere coerenti con la linea
intrapresa tempo fa, che vede
la centralità della persona
e il supporto ai nostri territori
meravigliosi.
VOI SOCI
RAPPRESENTATE
LA COSA PIù
IMPORTANTE;
PER NOI LA VOSTRA
SODDISFAZIONE
VIENE PRIMA
ANCHE DEGLI UTILI
Vogliamo offrirvi sempre maggiori
opportunità, anche nel campo
extrabancario, laddove oltre
vent’anni fa abbiamo deciso
di puntare sulla salute di voi Soci.
Prendersi cura è il modo migliore
per far crescere il rapporto di fiducia:
a ottobre abbiamo inaugurato
il quinto Centro medico fisioterapico
a Torino e continua l‘operato
della Fondazione Banca d’Alba
con le iniziative di prevenzione
gratuita per tutta la popolazione.
Ma la gamma dei servizi offerti
da Banca d’Alba è più ampia:
per esempio garantisce
un supporto, e un
finanziamento rimborsabile
nel tempo, ai Soci
che vogliono mandare
i propri figli a studiare
all’estero e studia
costantemente nuove
formule per avvicinare
i giovani al mondo
cooperativo.
Ma, soprattutto, siamo vicini
a una comunità che è fatta di tanti
piccoli imprenditori con una vocazione:
esportare nel mondo i prodotti
simbolo della nostra terra.
La nuova sfida di Banca d’Alba
è ora quella di aprire a nuove
sensibilità, per esempio in campo
ambientale; sono sicuro che sia
una strada da seguire. Banca d’Alba,
proprio per il peso che ha
nella comunità, può e deve fare
la sua parte, sostenendo coloro
che hanno la fiducia e il coraggio
di affrontare nuove sfide che tutelino
l’ambiente e garantiscano
una redditività ulteriore al nostro
territorio.
In attesa di incontrarvi di persona
alla prossima Assemblea di maggio,
vi saluto tutti con grandissimo
affetto e riconoscenza e vi auguro
di trascorrere in modo sereno
le festività natalizie con i vostri cari,
il bene più prezioso che esista.
SOCI&TERRITORIO
L’ I N T E R V I S TA
Senza il mare
non posso stare
DALLA PISCINA DI IMPERIA ALL'ARGENTO OLIMPICO DI RIO.
GIULIA GORLERO, PROFESSIONE: PORTIERE DEL SETTEROSA
enza ombra di dubbio,
l’acqua è il suo elemento.
Un oro e due argenti
con la nazionale
giovanile, un argento
olimpico quest'anno
a Rio, in Brasile, un oro
europeo, due bronzi (uno mondiale
e uno europeo), due argenti alla World
League: è l'invidiabile palmarès di Giulia
Gorlero, Socia di Imperia.
Alla sua collezione di titoli può
aggiungere anche quello di miglior
portiere all'Europeo di Budapest 2014
e miglior giocatrice della partita
per assegnare il 3° e 4° posto ai mondiali
di Kazan 2015, oltre a essere arrivata
fra le 5 candidate al "Pallone d'oro"
della Pallanuoto nel 2014.
S
Con la Mediterranea Imperia, inoltre,
ha conquistato uno Scudetto,
una Supercoppa e due Coppe Len.
Niente male, soprattutto se si considera
l'età della giovanissima titolare
della calottina numero 1 della Nazionale
femminile di Pallanuoto, cresciuta
nel vivaio della Rari Nantes Imperia, città
dove è nata il 26 settembre del 1990.
Lo sport ce l'ha nel sangue,
e lo dimostrano gli studi effettuati:
Ragioneria a indirizzo sportivo nel Liceo
Sportivo Colombo di Arma di Taggia.
Ma la passione per la piscina ha radici
più profonde...
Quando hai cominciato
con la Pallanuoto?
A 12 anni, ma già a 3 anni frequentavo
la piscina. L'ho mollata per qualche
anno per dedicarmi alla Pallavolo,
ma per motivi fisici dovetti smettere:
le mie ginocchia non sopportavano
l'impatto con il terreno.
Così, nel frattempo, era nata a Imperia
la squadra femminile, dove andò
a giocare mia sorella Gloria... Mi sono
detta: perché non provare?
Sei cresciuta nella Rari Nantes Imperia:
poi Waterpolo Messina, ora la sfida della
Nuoto Club Milano... dopo le Olimpiadi,
servivano nuovi stimoli?
Volevo mettermi alla prova. Avrei
potuto scegliere una squadra dove ero
sicura di lottare per lo scudetto.
Ma non era quello che volevo. Sembra
strano, lo so... Ma è nei momenti difficili
che si cresce maggiormente. Vorrei
portare la mia esperienza, in questo
caso a Milano, per combattere con una
squadra giovane al suo debutto in A1,
con la voglia di rimanerci.
Il tuo è uno sport faticoso...
Quanto ti alleni?
Nel club tutti i giorni. In più, 2 o 3 volte
alla settimana faccio doppio
allenamento in acqua, più la palestra.
Con la Nazionale, invece, tutti i giorni
doppio allenamento più palestra 3 volte
alla settimana.
Qual è il segreto per diventare uno
sportivo di successo?
Fare tanti sacrifici e crederci.
Porsi un obiettivo. E lottare, lottare
con tutte le forze per raggiungerlo.
Alla prossima Olimpiade, puntiamo
all'oro?
Beh... Si punta sempre al meglio.
Quattro anni sono tanti, però:
ora pensiamo a quest'anno.
La tua gioia sportiva più grande?
Vincere la semifinale a Rio de Janeiro.
E quella extrasportiva?
Essere riuscita a 26 anni a comprarmi
una casa, ovviamente grazie all’aiuto
di Banca d’Alba. Penso che questi siano
passi importanti nella vita di una
persona.
Quali sono i tuoi hobby?
Leggo molto, provo a cucinare (ride,
ndr), la musica.
Una cosa che nessuno sa di te?
Sembro una roccia... Invece sono molto
emotiva.
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Spero di laurearmi in Psicologia. Vorrei
proseguire con la specializzazione
in Psicologia sportiva.
Che rapporto hai con la tua terra
d'origine? Torni spesso a casa?
Sì, il Milano mi ha concesso una formula
che mi permette di stare spesso a casa.
Senza mare non posso stare.
7
LE STORIE
RODDI
Nelle Langhe, l'università dei cani da tartufo
U
n ateneo che accetta solo
studenti a quattro zampe.
Una scuola antica, fondata
nel lontano 1880 e riconosciuta
“ufficialmente” nel 1935,
durante la V Fiera del Tartufo
Bianco d'Alba, dal Conte
Gastone di Mirafiori, figlio
della Bela Rosin, che rivestiva
le funzioni di presidente
della Fiera del Tartufo. A Roddi,
proprio accanto al castello,
nel cuore delle Langhe ha sede
l'Università dei Cani da Tartufo,
c on annesso anche un museo
che ospita una raccolta
di articoli, fotografie e cimeli
delle colline langarole. A fregiarsi
del titolo di rettore è Giovanni
Monchiero, Socio di Roddi, IV
della dinastia dei Barot (il bastone
del trifolao, il cercatore)
che ha per capostipite
il suo bisnonno, Antonio.
Da 136 anni addestrano cani
da tartufo, insegnando
ad annusare il terreno, muovere
la terra e aiutare i cercato ri
a raccogliere, lasciandolo intatto,
il frutto più pregiato delle Langhe.
“La cerca di questo rinomato
fungo ipogeo, per il tabui (il cane
da tartufo in piemontese),
è un gioco: semplificando,
si comincia con lanciare
una pallina imbevuta di olio
tartufato, che il cane deve
riportare. Poi si nasconde
MONTÀ D’ALBA
Un aiuto per ricominciare
D
al Roero ad Accumoli,
all'insegna della solidarietà.
Il sisma del 24 agosto, che così
duramente ha colpito il Centro
Italia, non ha lasciato indifferente
Giulio Valsania, Socio di Montà
d'Alba, Amministratore delegato
della Giesse Logistica
di Castellinaldo d’Alba. L'iniziativa
è partita da un post su Facebook,
sulla pagina aziendale, nel quale
si dichiarava la disponibilità
gratuita di fornire strutture
per chiunque ne avesse necessità,
associazioni di soccorso e aziende.
“Noi costruiamo capannoni
e abbiamo sentito il dovere,
la necessità morale di fornire
una struttura che potesse essere utile
come locale mensa o ricovero –
afferma l'imprenditore roerino –.
Abbiamo preso contatti
con il Sindaco del Comune
di Accumoli, Stefano Petrucci,
ci siamo incontrati e abbiamo fatto
un sopralluogo. Abbiamo individuato
il luogo di collocazione, preso accordi
con i Vigili del Fuoco e siamo tornati
giù a montare la struttura”.
Finita l’emergenza, il capannone –
una struttura in acciaio con
copertura in telo PVC di 200 mq,
che attualmente serve
per accogliere le donazioni di beni
non deperibili che arrivano da tutta
Italia nella cittadina – sarà spostato
nel centro della città e diventerà
il tendone delle feste di Accumoli.
la pallina, contando
sull'olfatto dell'animale
per ritrovarla. Quindi
si passa dalla pallina
al tartufo vero e proprio.
L'addestramento dura
pochi mesi, poi tutto
sta all'esperienza
di chi guida il cane
e all'affiatamento
tra animale
e padrone”.
Sotto, dall’alto:
Giovanni Monchiero,
alias Barot IV,
e uno scatto
dell’interno
del capannone
donato dalla Giesse
Logistica al Comune
di Accumoli
SOCI&TERRITORIO
SPORT
ALBA
IL CICLISTA
PELLEGRINO
Venti tappe in altrettanti
giorni, per un totale
di 2.973 km, partendo
da Alba e arrivando
a Rosello, in provincia
di Chieti, paesino
dell'Abruzzo dove è nato.
Bartolomeo Pugliese, Socio
di Alba, di mestiere
fa il consulente industriale,
ma nel tempo libero coltiva
la passione per il ciclismo.
“Il cicloturismo unisce
l’emozione dell’avventura
al piacere dell'efficienza
fisica. Favorisce l’armonia
tra corpo e mente e il sentirsi
tutt’uno con ciò
che ci circonda. Alla velocità
di pedalata sono riuscito
a catturare tutto: panorama
mozzafiato, l'odore
dell'erba, il cicaleccio...
Se ci chiamano il 'Belpaese'
un motivo ci sarà!
Percorrendone il perimetro,
con il mare sempre alla mia
destra, ho voluto idealmente
abbracciare la nostra bella
Italia. È stato un viaggio
anche dell'anima, perché
ci si può sentire pellegrini
anche su un cavallo in fibra
di carbonio, se a spingerti
è l’essenza di un sogno”.
DIANO D’ALBA
Agricoltura green
T
ecnologia del lavoro
al servizio dell'ambiente:
questa, in sintesi, la filosofia
alla base della WGreen
Tecnology di Valle Talloria –
marchio creato
da Gianfranco Boffa, Socio
di Gallo Grinzane, studi
professionali all’Inapli
e da informatico –, che
dal 2006, sotto il cappello
della Boffa Guido Costruzioni
Meccaniche, offre
una tecnologia lavorativa
rispettosa dell'ambiente,
ecologica e professionale.
Dopo i riconoscimenti
tributatigli a Savigliano,
con la vittoria alla Fiera
della Meccanizzazione,
la sua motocarriola a motore
elettrico sta facendo incetta
di premi a ogni livello.
Nel mese di novembre,
il suo progetto Four-Bio –
trattrice telecomandata
semovente porta
attrezzi a trazione
integrale su quattro
ruote con trazione
su ogni singola ruota,
gestita da alimentazione
a batteria – ha trionfato anche
all'EIMA di Bologna,
l'Esposizione Internazionale
delle Macchine per l'Agricoltura
e il giardinaggio.
“Da sempre mi appassiona
provare a fare quello che non
c'è, immaginando soluzioni
diverse dall'ordinario – spiega
Gianfranco –. Ora sto
sviluppando una macchina
che presenterò all'aeroporto
di Malpensa, studiata
per il trasporto dei disabili:
una soluzione più efficace
di quelle attualmente in uso,
che permetterà a chi ha
disabilità fisiche di non doversi
spostare dalla propria
carrozzina per imbarcarsi”.
Sopra:
Gianfranco Boffa
all’EIMA di Bologna
Sotto:
Elvira Sorba al lavoro
su una modella
SAN DAMIANO D’ASTI
L’arte del body painting
C
'è chi dipinge su tela,
chi preferisce
affrescare pareti, chi disegna
su carta: l'arte non pone
certo limiti alla creatività.
Elvira Sorba,
giovanissima Socia
di San Damiano
d'Asti, classe
1996, come
strumento
su cui dare sfoggio del proprio
talento preferisce usare
il corpo umano. Fresca
di diploma alla GV Kryolan
Torino Academy, accademia
di trucco teatrale ed effetti
speciali, ha vinto la selezione
per il campionato italiano
di body painting a Varazze
(con La grande madre),
classificandosi poi seconda
al campionato nazionale
di Merano (presentando
La rinascita).
“La passione per il disegno
mi accompagna
sin da quando ero bambina –
racconta Elvira –; quella
per il body painting
è maturata in Accademia,
dove ho potuto sperimentare
nuove tecniche per dare
forma alla mia arte,
proponendo elementi
fantastici.
Mi affascina potermi
distaccare
dalla realtà”.
9
SOCIALE
CANALE
Frammenti di luce
P
rima di andare in pensione,
due anni fa, faceva
la maestra d'asilo. Nel 2010, però,
aveva già cominciato,
da autodidatta, a dare forma
alla sua passione per l'arte.
Cecilia Grasso, Socia di Canale,
sei anni fa è diventata allieva
del maestro guarenese Dino
Pasquero. Oggi, con oltre 250
opere realizzate, ha una mostra
permanente nel suo studio,
a Canale, dove ogni anno
organizza un'esposizione
in occasione della Fiera del Pesco.
“Un'espressione artistica deve
emozionare la mente e il cuore,
suscitare pensieri sopiti e catturare
nel tempo i nostri ricordi”.
TORINO
Il suo stile la inquadra tra gli
impressionisti, e la sua
pittura si caratterizza
per una tecnica pulita
e accorta. Le sue opere
– prevalentemente
olio su tela, ma anche
su tavola di legno
– ritraggono
per lo più scorci
paesaggistici,
seppur nell'ultimo
periodo non
manchino ritratti
e figure umane.
Ha all'attivo
numerose mostre
nelle Langhe
e nel Roero: trae
OMEGNA
Presepe, che passione!
D
a più di 20 anni colleziona
presepi da tutto il mondo:
il primo, in terracotta, gli venne
donato. Da allora ne ha raccolti
nei luoghi più disparati: regalati
da conoscenti che sanno
della sua passione o acquistati,
nei mercatini o presso piccoli
artigiani, nelle mete di viaggi
e di vacanze. Dalla Sicilia alla Cina,
dall'Indonesia all'Uzbekistan,
passando per oltre 250 esemplari
peruviani; di legno, pietra,
cristallo, bacche tropicali, non c'è
materiale che non rientri
nella sua collezione, compreso
il banano di Zanzibar.
Sergio Viganò, Socio di Omegna,
responsabile del Reparto
di Radiologia COQ dell'Ospedale
di Omegna, oggi ne ha 960.
Ha presentato la propria raccolta
in più di un’occasione natalizia,
a scopo benefico, in tutto il VCO.
“Di recente ho aggiunto alla mia
raccolta tre copie di opere
raffiguranti la Natività
della Verginedi Guido Reni
(Cappella dell'Annunziata
del Quirinale), l'Adorazione
dei Pastoridel Perugino (Palazzo
dei Priori di Perugia) e la Natività
del Pinturicchio (Cappella Baglioni
di Spello), al fine di stimolare
i visitatori della mostra
che sto preparando sul confronto
tra presepi e Natività nell'arte”.
Il suo sogno è quello di creare
un'area museale dedicata
al presepe nella sua città,
Omegna, di ricostruire
il vecchio presepe
del fonte battesimale
di Sant'Ambrogio
e di creare la Scuola
del Presepe,
riscoprendo
in particolare
quello piemontese.
la sua ispirazione
percorrendone
le colline, durante
lunghe passeggiate.
Sopra:
la pittrice canalese
Cecilia Grasso
Sotto:
alcuni dei presepi
della collezione
di Sergio Viganò
PROGETTO
NIDI
L’inserimento dei bambini
al nido o alla scuola
materna è, per le famiglie
interessate, un momento
delicato, che in alcuni casi
espone i genitori a una
serie di problematiche
(dalla difficoltà di gestire
i momenti dedicati ai pasti
alla relazione con i capricci
dei bambini, passando
attraverso le fatiche di ogni
giorno). Per ovviare a tali
criticità, presso 4 strutture
a Torino, 2 nel Canavese
e altrettante a Milano,
è nato “Progetto Nidi”,
un'opportunità
di riflessione e confronto
in un'ottica di prevenzione
primaria e sostegno
alla genitorialità,
con attività di formazione
per genitori ed educatori.
“Èprevista la consulenza
di una psicoterapeuta, che
con cadenza settimanale
incontrerà mamme e papà
per un breve percorso
di sostegno – spiega
la Dott.ssa Vittoria Russo,
Socia di Torino, Psicologa
Psicoterapeuta, referente
del progetto per gli Asili
Nido –. I primi due colloqui
sono gratuiti”.
Per maggiori informazioni,
visitare la pagina Facebook
“Progetto Nidi” o scrivere a:
[email protected].
ECONOMIA&TERRITORIO
LE IMPRESE
nell’era dei
SOCIAL
N
el principio era la cabina
del telefono: si scendeva
sotto casa, sacchetto
con i gettoni alla mano,
si introduceva l'obolo
nella fessura
e la comunicazione poteva avere inizio.
Poi i telefoni fissi sempre più diffusi, i fax,
quindi la rivoluzione informatica
(ha fatto scuola la vision di Bill Gates:
“Un personal computer su ogni scrivania”),
il cellulare, lo smartphone, a ritmi
di cambiamento sempre più frenetici.
Il risultato? Oggi, che lo si voglia o no,
siamo tutti perennemente connessi:
è l'era del mobile, siamo raggiungibili
in tempo reale, ovunque e in qualunque
momento.
Non è tutto. La connessione, al pari
della comunicazione, è sempre più
improntata al modello “Social”.
E sul ruolo sempre più importante
dei social network nell’interazione
tra le imprese e i consumatori, ormai,
ci sono pochi dubbi.
Facebook, Instagram, YouTube, ma anche
Twitter, LinkedIn e una miriade di altri
strumenti per accorciare le distanze
nel mondo, collegarsi ad altre persone
e, perché no, far conoscere i propri
prodotti e servizi a centinaia di milioni
di potenziali clienti. Basti pensare
ai numeri della piattaforma creata
da Mark Zuckerberg: i dati aggiornati
a luglio 2016 parlano di 1,65 miliardi
di utenti che accedono almeno
una volta al mese, di cui 1,09 miliardi
attivi su base giornaliera,
per una permanenza media di circa
40 minuti. Quanti gli italiani? Gli utenti
sono 28 milioni, 21 dei quali
si connettono ogni giorno.
Una platea vastissima, raggiungibile
pressoché gratis: praticamente tutti
i social network offrono la possibilità
di registrarsi gratuitamente.
La possibilità di acquisire maggiore
visibilità a pagamento è opzionale
e – comunque – prevede costi
infinitesimali rispetto alle somme
da sborsare per pubblicità su mezzi
che a molti cominciano ad apparire
superati. Le aziende del nostro
territorio non sono rimaste a guardare.
La cantina vinicola Cordero
di Montezemolo, a La Morra,
ha lanciato un contest su Instagram,
mentre il Gruppo Miroglio di Alba
ha messo in campo piattaforme web
ed e-commerce. La Fratelli Carli di Imperia
– con il suo olio – è, da sempre,
tra i pionieri nel settore della vendita
per corrispondenza; la Spazio Bianco
di Ivrea continua a fare incetta di premi
sui principali social dedicati a chi viaggia.
Ancora il Gruppo Marengo di Alba,
con i suoi sistemi modulari dall'evoluta
intelligenza artificiale in ambito
energetico, fino a Popsconto.it,
che dall’astigiano offre agli utenti
un sito che raccoglie le migliori
promozioni online. Eccovi le loro storie.
11
DAL LOC ALE
AL GLOBALE
G
lobale e locale: in una parola,
glocal. Il mercato di oggi
è sempre più globalizzato,
ma a fare la differenza
è la capacità di offrire su scala
sempre più vasta i propri prodotti
e servizi, eccellenze frutto di un radicamento
sul territorio che non viene mai meno.
Le zone in cui Banca d'Alba opera hanno saputo
vincere la sfida, affacciandosi sul mercato globale:
sono molte le aziende che sono state capaci
di utilizzare quegli strumenti oggi indispensabili
per ritagliarsi spazi importanti sul palcoscenico
internazionale. A partire dalla presenza su internet,
ormai imprescindibile, attraverso l'e-commerce,
fino a sfruttare i canali costituiti dai social network,
che hanno accorciato incredibilmente le distanze,
connettendo in tempo reale persone e mondi
distanti migliaia di chilometri. Tutte risorse utili
per veicolare la propria attività, conoscere i bisogni
dei consumatori e allargare la propria base di clienti
reali e potenziali.
Banca d'Alba è il partner giusto, perché coniuga
l'assistenza quotidiana, fatta di persona, grazie
alle nostre 70 filiali, con gli strumenti tecnologici
innovativi che mette a disposizione (ad esempio
Ventis, il portale e-commerce del Credito
Cooperativo e Satispay, il nuovo sistema
di pagamento) e con la consulenza di un Servizio
Estero di eccellenza.
Noi ci siamo, da sempre.
Pierpaolo Stra,
Presidente del Comitato Esecutivo
ECONOMIA&TERRITORIO
L'HASHTAG IN CANTINA
L'esperienza di Cordero di Montezemolo
S
criveva Victor Hugo: “Fate
come gli alberi: cambiate
le foglie e conservate le radici”.
Così ha scelto di fare oggi
la famiglia di produttori
vitivinicoli Cordero di Montezemolo,
festeggiando l’importante compleanno
del loro cedro secolare, divenuto
simbolo delle Langhe del Barolo,
su un social network di successo come
Instagram e coinvolgendo influencer
digitali da tutta Italia.
Piantato dai loro avi Costanzo Falletti
ed Eulalia Della Chiesa, nel giorno
del loro matrimonio, il Cedro del Libano
di La Morra, da sempre simbolo
di amore e di eternità, a settembre
è diventato prima il protagonista
di un Instameet (un social tour rivolto
agli influencer di Instagram) e poi
di un Challenge (un concorso fotografico
digitale) con l'hashtag #comealberi,
che hanno consentito di raggiungere
migliaia di persone in un solo giorno.
Parole e concetti un po’ astrusi,
che però indicano con chiarezza
una tendenza: dopo l’e-commerce
e tante app dedicate alle bottiglie,
anche il mondo dei Social è entrato
prepotentemente in cantina. “Per farsi
conoscere, per promuovere il proprio
vino, per incuriosire e comunicare
usando un linguaggio adeguato
ai nuovi consumatori e senza confini –
dice Alberto Cordero di Montezemolo –.
Tradizione e innovazione possono
benissimo convivere, anzi alimentarsi
a vicenda con successo”. Senza scordare,
però, che il mondo digitale e virtuale
può diventare concreto e reale:
“Abbiamo selezionato le 20 foto più belle
premiate dal concorso e le abbiamo
stampate su cornici Tonki, per poi
esporle in una mostra fotografica
all’interno della barricaia della nostra
cantina. Uno spettacolo per gli occhi,
da unire a quello per il palato che solo
un calice di Barolo può offrire”.
A sinistra:
Il Cedro del Libano
di La Morra
Sotto:
Giuseppe Miroglio
ABITI E TESSUTI PERSONALIZZATI
con le piattaforme web firmate Miroglio
P
untare sul dettaglio per fare
la differenza. Personalizzare
per distinguersi. Nel mondo
della moda sempre
più seriale, ma dove
c’è grande richiesta
di esclusività, il gruppo Miroglio di Alba
ha deciso di rispondere con l’innovazione
e la creatività di giovani startup.
Come Tailoritaly, piattaforma
di e-commerce che fa convivere
il processo industriale con il tocco finale
dell’artigianato made in Italy. Il sito
consente infatti di aggiungere ai pezzi
della collezione particolari che li rendono
unici: dalla lunghezza delle maniche
alla forma del colletto, a centinaia
di accessori come fiocchi e bottoni.
“Vogliamo avvicinare il mondo delle
startupa quello delle aziende tradizionali
– spiega il presidente del gruppo,
Giuseppe Miroglio –. La partnership
Tailoritalyrientra nel Mip, il Miroglio
Innovation Program,nato due anni fa
con l’obiettivo di innovare”.
Stessa filosofia per TheColorSoup,
altra piattaforma web firmata Miroglio
che consente a grafici, sarte, stilisti
e appassionati di cucito di creare
tessuti personalizzati ad alta qualità,
stampati nello stabilimento Miroglio
Textile di Govone. “TheColorSoup
coniuga creatività e tecnologia per
realizzare soluzioni sempre innovative.
La stampa digitale permette un elevato
grado di personalizzazione e colori vivi
nelle grafiche. Offriamo la possibilità
di ordinare anche un solo metro
di tessuto, garantendo velocità
nella consegna in Italia e all’estero”.
13
CAMERE CON CULTURA
Quando il B&B diventa social
M
olto più
di un Bed&Breakfast:
Spazio [Bianco] –
Camere con Cultura,
di Domenico
Tappero, Socio
di Ivrea, è un concept basato
su una nuova filosofia di accoglienza
esperienziale. Abbinando ospitalità
a valorizzazione territoriale, risponde
alle esigenze dei viaggiatori moderni,
sempre più alla ricerca di emozioni
ed esperienze autentiche, a contatto
di arte, artigianalità, cultura e tradizioni
del luogo.
È un catalizzatore di una rete di energie
ed eccellenze locali, un contenitore
culturale, decisamente “social”. Spiega
Martina Lombardi, responsabile
della comunicazione della struttura:
“Usiamo unicamente i canali social:
non abbiamo mai speso un centesimo
in pubblicità tradizionale, sostituita
egregiamente dalle condivisioni sulle varie
piattaforme online. La newsletter
è il nostro primo strumento: oggi
possiamo contare su 700 iscritti
alla nostra mailing list. Poi c'è Facebook,
che ci serve per la narrazione
del quotidiano: siamo partiti
con un gruppo e oggi la nostra fanpage
è arrivata a 840 ‘mi piace’. Su Instagram,
che usiamo per mostrare l'allestimento
delle nostre camere, oltre che per il lato
più artistico e legato al design, abbiamo
200 follower. Ancora, il canale YouTube,
sul quale mostriamo le nostre camere
e gli eventi proposti qui da noi, ma anche
i tutorialsu come arrivare dal casello
e come fare il check-inin autonomia”.
Funziona? Da anni la Spazio [Bianco]
è ai vertici delle classifiche dei principali
siti che si occupano di turismo: 9,6
di rating su Booking, nella Hall of Fame
di Tripadvisor dal 2011 e 10/10
su Hotelscombined, che lo pone
nell'1% delle strutture migliori in Italia
e nel 3% delle migliori al mondo.
PIONIERI DEL WEB
Olio da famiglia a famiglia, grazie alla Fratelli Carli
U
na storia lunga oltre
cent'anni. La Fratelli Carli
di Imperia, azienda Socia
di Banca d'Alba, è famosa
– oltre che per la qualità
del prodotto – per il suo
particolare sistema di vendita
per corrispondenza. Oggi conta oltre
300 dipendenti, 140 automezzi
per le consegne, un parco clienti di circa
un milione di unità (di cui 600mila in Italia
e 400mila tra Francia, Austria, Germania,
Svizzera e Stati Uniti) per un fatturato
di oltre 140 milioni di euro.
Ancora oggi coltiva la preziosa oliva
taggiasca dalla quale ricava l’Olio Extra
Vergine di Oliva DOP Riviera Ligure
Riviera dei Fiori, offrendo in più
una gamma completa che spazia
da oli di oliva a prodotti di gastronomia
e conserve alimentari della tradizione
ligure e mediterranea.
“Nel 1996 siamo stati fra i primi a muoverci
attraverso il canale web, allora quasi
inesplorato – afferma Claudia Carli,
quarta generazione della famiglia,
che alla Fratelli Carli è la responsabile
della comunicazione –. Il modello
di vendita per corrispondenza,
che caratterizza l’azienda fin dalla
sua nascita, ha trovato nel mondo
digitale uno sbocco di naturale
evoluzione. Oggi riceviamo
gli ordini dalla nostra clientela
principalmente via telefono, nel 70%
dei casi, via posta ordinaria
nel 15% e via web nel 12%.
Il web ci permette di prestare
grande attenzione alla relazione
con i nostri clienti e, insieme
Sopra:
Domenico Tappero e Martina Lombardi,
nella struttura di Spazio [Bianco]
Sotto, da sinistra:
Carlo, Lucio, Carlo,
Gian Franco e Claudia Carli
al nostro sistema esclusivo di consegne
a domicilio, ci consente un dialogo costante
e personalizzato, la conoscenza
delle esigenze e dei desideri di ogni singolo
consumatore”. Cambiano gli strumenti,
non la sostanza: da famiglia a famiglia,
come più di un secolo fa.
ECONOMIA&TERRITORIO
GRUPPO MARENGO, INDUSTRY 4.0
Tecnologia al servizio delle aziende
L
a tecnologia certo
non manca, nel Gruppo
Marengo di Alba – azienda
Socia di Banca d'Alba –,
forte di tre divisioni
specifiche: la Marengo
Impianti Elettrici (impianti elettrici
industriali e terziario avanzato, bordo
macchina, software, automazione
e manutenzione), Albasolar (specializzata
nella realizzazione, installazione,
assistenza e manutenzione di impianti
solari e fotovoltaici) e Albasystem
(la branca più innovativa, dedicata
ai sistemi integrati di risparmio
energetico, cogenerazione a gas,
accumuli di energia per continuità
assoluta per le aziende).
“In questi anni di crisi generale, ai quali
nel nostro settore si è sommata la fine
della bolla del fotovoltaico, Banca d'Alba
non ha mai smesso di credere nelle nostre
potenzialità – spiega Massimo Marengo,
amministratore delegato del Gruppo –.
Così siamo riusciti a crescere e a sviluppare
il nostro business, mentre nostri concorrenti
chiudevano. Oggi, dopo aver festeggiato
l'anno scorso i 50 anni di attività, siamo
un gruppo di engineering che propone
soluzioni all'avanguardia
sia per le aziende che per il privato".
In questa categoria rientra a pieno titolo
il brevetto per il sistema di automazione
energetica “Aspec” (Albasystem Power
Energy Control), un sistema intelligente
di ultima generazione che va a scegliere
le fonti di approvvigionamento più
economiche ed efficienti, in tempo reale.
“Entriamo nell'era dell'Industry 4.0,
con sistemi sempre
più interconnessi.
E nella stessa
direzione vanno
le abitazioni private
con il sistema
"Aspechome":
per questo abbiamo
adattato il sistema industriale anche
al civile, pensando al terziario e alla casa.
Parlando di Social, siamo presenti
sulle principali piattaforme,
ma per la specificità del nostro lavoro,
decisamente tecnico, sono altri i nostri
canali privilegiati. Comunque stiamo
implementando delle piattaforme
prettamente mobilesui nuovi domini
registrati “Aspecindustry” e “Aspechome”,
dai quali nasceranno le specifiche
piattaforme social, per essere sempre
più vicini alle esigenze dei nostri clienti".
SHOPPING ON-LINE CON POPSCONTO.IT
Un sito per risparmiare negli acquisti sul web
D
istricarsi tra le centinaia
di promozioni
che quotidianamente
ci investono mentre siamo
connessi alla rete è ormai
impresa titanica. Quale
sarà l'offerta più conveniente? In soccorso
agli appassionati dello shopping
su internet, attenti però al risparmio, ecco
Popsconto.it, sito che raccoglie ogni giorno
promozioni e codici sconto per aiutare
gli utenti a risparmiare negli acquisti online.
L'idea è del Socio di Banca d'Alba Fabio
Novarino, classe 1982, astigiano
per nascita, canalese d'adozione, anche
se ora vive a Milano, dopo una parentesi
a Bologna per gli studi universitari
in Scienze di Internet. Piemontese –
di Settimo Torinese – è anche la sua Socia,
Sabrina Fusto, che gestisce la parte
editoriale dei contenuti.
“Dopo aver maturato una certa
esperienza nel settore dell'e-commerce,
lavorando per 8 anni in Yoox,
ho intrapreso questo progetto – spiega
Fabio –. Popscontonasce dalla passione
per lo shopping onlinee dal crescente
interesse per questo mondo da parte
delle principali piattaforme italiane.
Il nostro obiettivo è aiutare gli utenti
a risparmiare non solo durante i saldi,
ma tutto l’anno. Da pc, tableto
smartphonesi può accedere a centinaia
di offerte su tutte le categorie di prodotti
(dall’abbigliamento ai viaggi, dalla
bellezza alla tecnologia) ed essere sicuri
di fare acquisti al miglior prezzo possibile”.
Con un semplice click l’utente scopre
il codice e accede alla pagina del negozio
online interessato e, inserendo il codice
Sopra:
la sede del
Gruppo Marengo, ad Alba
Sotto:
la homepage del sito
Popsconto.it
in fase di pagamento, ottiene lo sconto
sul prezzo finale. Gli utenti possono
anche creare una propria “wish list” dove
salvare i coupon e i negozi preferiti.
E per chi non avesse idee per i regali
di Natale, sarà presto disponibile anche
una sezione dedicata.
15
Ventis in poppa
L’e-commerce del credito cooperativo
O
fferte di prodotti
di grandi e piccoli
marchi, acquistabili
in tutta sicurezza
a prezzi estremamente
convenienti: Ventis.it
è il portale e-commerce del Credito
Cooperativo, sul quale è possibile
trovare un'ampia gamma di prodotti.
Aperto a tutti, il sito riserva vantaggi
esclusivi ai possessori di CartaBCC,
che – oltre a godere degli sconti –
accumuleranno punti doppi
sul programma “Premiati”, avranno
accesso a prevendite riservate
e potranno usufruire della spedizione
gratuita su acquisti superiori ai 49 euro
(purché sotto i 5 kg di peso).
Ma non è tutto. È anche un'opportunità
di visibilità per le aziende, costituendo
un eccezionale strumento di business
che garantisce la possibilità di ampliare
la propria base clienti e il proprio
fatturato, far crescere la propria brand
awareness (cioè la conoscenza
del marchio) e smaltire le rimanenze
di magazzino su un canale protetto
che non svilisce il prodotto
e non interferisce con la rete distributiva
dell'azienda stessa.
“Per chi vende, è una vasta vetrina
sul mondo, estesa al territorio nazionale,
con un potenziale di milioni di acquirenti
– commenta il Direttore Commerciale
di Banca d'Alba, Massimo Oberto –.
Per chi compra, uno spazio dove
effettuare acquisti sicuri a prezzi
vantaggiosi. Una bella opportunità,
insomma, per tutto il circuito del Credito
Cooperativo”.
Per le aziende, aderire è semplicissimo:
basta rivolgersi alla propria filiale
di competenza. E non c'è nessun costo
per la vendita dei prodotti sul portale.
Tutte le vendite sono gestite
“sul venduto”: è quindi Ventis.it
ad acquistare dal cliente business
e rivendere al cliente finale, definendo
con l'azienda il prezzo della merce
in vendita, con particolare attenzione
alla competitività e alla coerenza
con il mercato e-commerce
di riferimento. In più, su richiesta,
è disponibile anche un servizio gratuito
di shooting fotografico dei prodotti.
Per il cliente finale, aderire è ancora
più semplice. Basta andare sul sito
www.ventis.it, o scaricare gratuitamente
l'app, effettuare l'acquisto e aspettare
la consegna.
E per i Soci di Banca d'Alba, i vantaggi
non sono finiti: come offerta-lancio,
infatti, Ventis.it offrirà a tutti i Soci
due codici promozionali personalizzati
per acquisti da effettuarsi sul portale,
che verranno inviati tramite e-mail.
BANCA&TERRITORIO
Un nuovo sportello a
Omegna
NEL CUORE DELLA CITTà LA NUOVA FILIALE, DOTATA DI UN'AREA SELF
N
el cuore della città,
in piazza Beltrami 10,
dallo scorso lunedì
10 ottobre
è operativa la nuova
filiale di Omegna,
al servizio degli oltre mille Soci
per i quali Banca d'Alba funge
da riferimento nel territorio
del Verbano-Cusio-Ossola.
Una storia lunga 21 anni, di cui
ricorre l’anniversario il 29 novembre,
per un territorio attivo e vitale
che può contare su un tessuto
economico solido e ben radicato.
Dotato di spazi ampi e funzionali,
in una location centralissima
(al piano terra dell’edificio grigio
nella foto) e facile da raggiungere,
l'ultimo sportello arrivato
nella famiglia di Banca d'Alba
è dotato anche di una moderna
Area Self, attiva 24 ore su 24,
con wi-fi gratuito e touch pad
interattivo.
Qui i clienti più tecnologici
potranno prelevare e versare
contanti, versare assegni,
controllare estratti conto e saldo,
effettuare ricariche del cellulare
e di “Carta Tasca”, calcolare
la rata del proprio mutuo,
informarsi su tutti i prodotti
e i servizi di Banca d'Alba,
assicurarsi, controllare
le quotazioni della Borsa
e accedere a una serie di servizi
online per il cittadino. Una bella
comodità, senza che però venga
meno la possibilità di rivolgersi
direttamente al personale
allo sportello.
WORKSHOP TEMATICI PER PROMUOVERE
CONOSCENZE, CAPACITà E ATTITUDINI
U
na serie di workshop
tematici – proposti
dal Servizio
Personale – per
coinvolgere i giovani
dipendenti di Banca
d'Alba, promuovendo un percorso
modulare di crescita professionale
incentrato su consapevolezza di sé,
confronto tra colleghi e scambio
di idee. Sotto la guida di Roberto
Ceschina, formatore comportamentale,
38 colleghi di Banca d’Alba sotto
i 32 anni stanno prendendo parte
a un percorso lungo due anni,
strutturato in 4 incontri nel 2016
e altri, ancora da pianificare,
nel corso del prossimo anno.
Un approccio metodologico nuovo
in Italia, nato in Danimarca negli anni
'90, grazie al quale i giovani colleghi –
anche attraverso l'utilizzo
dei mattoncini Lego, con il sistema
del “Serious Play” – seguiranno
uno schema formativo mirato al problem
solving e ad acquisire competenze
nello sviluppo organizzativo.
Tra lezioni in aula ed esperienze
di team building, incontri “ispiratori”
come quello con Chiara Dello Iacovo
ed esercitazioni per la gestione
dello stress, i partecipanti potranno
così sviluppare conoscenze (sapere),
capacità (saper fare) e attitudini (saper
essere) utili nell'attività lavorativa
così come nella vita quotidiana.
Esportare
GRANDE SUCCESSO PER IL CICLO DI INCONTRI
PROPOSTO DA BANCA D’ALBA
D
a oltre vent’anni Banca
d’Alba è al fianco
delle imprese che
vogliono intraprendere
iniziative commerciali
all’estero. Ecco perché –
nell’ottica di rafforzare gli strumenti
a disposizione delle aziende associate
e con l'obiettivo di aumentare il livello
di conoscenza, peraltro già piuttosto
elevato, delle PMI che ogni giorno
affrontano i mercati internazionali –
ha deciso di organizzare una serie
di incontri formativi dal titolo Esportare:
rischi, strumenti e opportunità.
Dopo la presentazione dello scorso
aprile presso “Terre da Vino”, a Barolo –
alla presenza di oltre un centinaio
di rappresentanti di aziende
piemontesi – ha così preso avvio
il percorso formativo. Quattro incontri
organizzati tra maggio e ottobre –
che si vanno ad aggiungere a quelli
recentemente messi in campo
per raccontare i mercati indiano, cinese,
tunisino, russo e norvegese – nei quali
esperti di settore hanno fornito
alle aziende partecipanti gli strumenti
utili per superare sfide e barriere
nei mercati internazionali: dai servizi
bancari legati al commercio estero
alla contrattualistica e gli aspetti legali
dei contratti commerciali internazionali,
dalle problematiche legate alle dogane,
ai trasporti e alle assicurazioni,
fino a discutere di come un’efficace
comunicazione (digital e improntata
al social media marketing) possa portare
a degli incrementi nei risultati in termini
di fatturati e di creazione di un brand.
“Banca d’Alba ha nel suo servizio estero
un vero fiore all’occhiello, vantando
oltre 1,5 miliardi di flussi da e verso estero
– commenta il Direttore Commerciale,
Massimo Oberto –. Accompagnare
le aziende in mercati lontani significa
essere presenti nei momenti
in cui nascono i bisogni, le idee, la voglia
di affrontare una nuova sfida in mercati
più complessi di quello domestico”.
“Il taglio molto pratico di ciascun incontro
ha permesso di approfondire le varie
tematiche in modo concreto, trasparente,
efficace e tra le 35 aziende che hanno
aderito al percorso si è creata un’armonia
tangibile, che fin da subito ha permesso
di condividere problematiche,
testimonianze e casistiche reali –
aggiunge il responsabile dell'Ufficio
Estero di Banca d’Alba, Stefano Porrino –.
Nella veste di organizzatore ho percepito,
a ogni appuntamento sempre di più,
quanto sia importante rendere disponibile
la conoscenza, per raggiungere il comune
obiettivo di consolidare le competenze
della classe imprenditoriale locale,
che si distingue per prodotti eccellenti
riconosciuti in tutto il mondo, che conosce
le proprie caratteristiche vincenti, e che
dopo questo percorso dispone di qualche
strumento in più per raggiungere
preparata i mercati internazionali”.
17
Si conclude un esercizio molto positivo,
che vede Banca d’Alba raggiungere entrambi
i traguardi prefissati: il primo, il più importante,
superare la soglia dei 50.000 Soci e poi,
obiettivo economicamente rilevante,
conseguire 50 milioni di utile nel triennio.
In questo modo il patrimonio si consolida oltre
i 310 milioni di euro, a conferma della nostra
solidità. Nel 2016 si sono intensificati i rappor ti
commerciali tra le 70 filiali di Banca d’Alba
e gli oltre 133.000 clienti, come testimonia
l’incremento dei volumi che superano
gli 8,6 miliardi di euro.
Un’ulteriore conferma del nostro buon operato
giunge dall’annuale indagine di Mediobanca
sulle “principali società italiane”: Banca d’Alba
è la prima tra le oltre 200 BCC del Nord Italia
e seconda solo a Roma tra le 370 Banche
di Credito Cooperativo italiane.
Importanti novità anche per quanto riguarda
il servizio a clienti e Soci con l’apertura della
filiale e del quinto Centro medico in via Nizza
a Torino. Sono state inoltre inaugurate, sempre
nel corso dell’anno, le nuove filiali
di Alessandria e di Omegna, dislocate
nelle piazze principali delle due città.
Banca d’Alba ha proseguito il suo impegno
nella formazione del personale, destinando
ai giovani colleghi il percorso “Officina Giovani
Idee”. Alle piccole e medie imprese del territorio
sono indirizzati incontri su tematiche di grande
interesse tecnico e commerciale.
Tutto questo, e molto altro, lo abbiamo
costruito e vissuto giorno per giorno assieme
ai nostri collaboratori nel corso del 2016:
è ancora molto ricco il programma di attività
e impegni che ci attende per il 2017 .
Riccardo C orino,
Direttore Generale
F O N D A Z I O N E B A N C A D ’A L B A
Fondazione Banca d’Alba,
per il benessere e la salute dei Soci
SCREENING E CONVEGNI AL CENTRO DELLE ATTIVITà DELLA ONLUS
P
revenire e sensibilizzare:
sono queste le parole
d'ordine alla base
dell'azione della
Fondazione Banca
d'Alba, di cui Antonella
Marengo è Segretario Generale.
“Il nostro obiettivo finale è la salute
dei Soci. Collaborando con istituzioni
pubbliche e private attive sul territorio,
lavoriamo in campo sanitario e sociale,
favorendo l'organizzazione di iniziative
volte a migliorare la qualità della vita”.
Per questo, nel corso del 2016,
sono state messe in campo numerose
attività, come quella organizzata
insieme alla Cooperativa Sociale Cento
Torri, con il patrocinio dell'Asl TO1,
consistente nello screening (portato
avanti a partire da metà novembre,
e che continuerà per tutto il mese
di dicembre) presso il Centro medico
di Torino per la prevenzione
dell'Osteoporosi, rivolto alle Socie
di Torino, che hanno potuto omaggiare
un'amica di questa opportunità.
Il 25 novembre il calendario
degli appuntamenti prevede poi
la gestione dell'Anemia, mentre il 12
dello stesso mese – appuntamento
ormai fisso a Palazzo Banca d'Alba,
in collaborazione con il Servizio
di Diabetologia dell'Asl CN2 – è stata
la volta dell'attività di controllo gratuito
della glicemia, in occasione
della Giornata mondiale del Diabete.
Nel corso dell'anno, inoltre,
la Fondazione ha portato avanti
appuntamenti relativi all'Endometriosi,
con l'organizzazione – a marzo –
di una camminata di sensibilizzazione
per prendere coscienza di questa
malattia, e alle “Nuove frontiere
nelle neuroscienze: Neuroplasticità
e Riabilitazione”, organizzando a giugno
un convegno presso la casa di cura
“La Residenza” di Rodello.
A maggio, l'evento “Dialogare
con la speranza”, in partnership
con l'associazione “La Collina degli Elfi”,
per la presentazione del libro Noi
del quinto piano, raccolta di racconti
scritti da un gruppo di ragazzi guariti
dalla malattia. Nello stesso mese,
l'incontro con il prof. Mauro Salizzoni
in occasione della Festa nazionale
dell'Aitf (Associazione Italiana
Trapiantati di Fegato), e la campagna
di sensibilizzazione per la lotta
all'ipertensione arteriosa. Ancora,
a settembre, “Take care of children”,
corso incentrato sulla dieta mediterranea
nei primi mille giorni di vita dei bambini.
19
Centri Medici: ora sono cinque
UN NUOVO CENTRO A TORINO,
IN ATTESA DELL'AMPLIAMENTO DI ALBENGA
S
ono cinque in tutto,
sui territori in cui Banca
d'Alba opera, i Centri
medici al servizio
dei Soci di Banca
d'Alba, specializzati
nell'offerta di prestazioni di carattere
fisioterapico e riabilitativo.
L'ultimo arrivato in famiglia in ordine
di tempo è quello di via Nizza 170
a Torino, operativo dallo scorso
19 settembre: una palestra,
2 spogliatoi, 2 studi medici
e 7 postazioni, sotto la direzione
tecnica di Ornella Ottino, offrendo
continuità del servizio ai Soci in virtù
dell'esperienza maturata presso
il Centro medico di Vezza.
Oltre alla terapia fisica strumentale
tradizionale, la struttura torinese
vanta, come fiore all'occhiello,
terapie erogate con apparecchiature
di ultima generazione: onde d'urto
focali e radiali, tecarterapia con due
macchine diverse (di cui una utilizzata
dalla Benetton Rugby Treviso
e una macchina usata dalla clinica
mobile della Moto GP), frames
(strumento usato anche in questo
caso dalla già citata clinica mobile),
laser yag di ultima generazione
(che garantisce ridotti tempi
di trattamento, con un grande
beneficio antidolorifico)
e kinesiterapia posturale.
E non è tutto: nell’ottica di offrire
un servizio sempre più completo
ai Soci, ad Albenga nei prossimi mesi
è previsto un ampliamento
dello spazio in regione Carrà,
che dovrebbe diventare
un poliambulatorio e un Centro
di medicina dello Sport.
Sopra:
le postazioni del Centro
medico di Torino
La scuola del futuro
FORMAZIONE SCOLASTICA E PROFESSIONALE PER I GIOVANI DEL TERRITORIO
S
upporto all’orientamento
scolastico e professionale:
è questo il leitmotiv
che caratterizza
la maggior parte
delle attività messe
in campo sul territorio dalla
Fondazione Banca del Canavese.
In che modo? Contribuendo
a conferire borse di studio
agli studenti più meritevoli
delle scuole, supportando le attività
rivolte agli studenti delle scuole
medie promosse e attuate da oltre
dieci anni dagli operatori del Centro
di Orientamento Levi-Montalcini
di Caluso, o ancora creando sinergia
ottimale tra realtà a forte impatto
turistico e artistico, come ad esempio
il castello di Masino a Caravino,
e la scuola alberghiera del Consorzio
InterAziendale Canavesano
per la formazione professionale
di Ivrea. Ma anche proseguendo
la collaborazione con il Circolo
Didattico di Caluso, presieduto
dalla dirigente Valeria Miotti, così
come affiancando la professionalità
di Reginaldo Palermo, segretario
dell'associazione Gessetti Colorati
e redattore del sito
www.tecnicadellascuola.it.
“La scuola futura lavora
sulle competenze, che hanno
bisogno di abilità e conoscenza –
ha sottolineato il presidente
Gianni Cucco nel corso
del Salone dell’Orientamento,
organizzato anche quest’anno
dal Centro di Orientamento
dell’Associazione Levi-Montalcini
di Caluso –: è fondamentale,
dunque, in quest’ottica sostenere
i giovani nel loro percorso di studio
aiutandoli al meglio nella scelta
scolastica e professionale,
scelta che andrà poi a impattare
sulla loro vita di adulti”.
PA G I N E S O L I D A L I
La salute
ci sta a cuore
GRAZIE A BANCA D'ALBA, LA POPOLAZIONE PUÒ ORA EFFETTUARE
ESAMI ALL'AVANGUARDIA CON LA RISONANZA MAGNETICA CARDIACA
C
ontinua anche
quest'anno
la collaborazione
tra Banca d'Alba
e Ospedale
“San Lazzaro”: dopo
l'avvio del progetto triennale “Auguri
di cuore”, in occasione dello scorso
Natale, l'istituto di credito presieduto
da Tino Cornaglia prosegue
nel supporto al nosocomio albese.
L'occasione è quella delle festività
natalizie, in cui Banca d'Alba
tradizionalmente destina a iniziative
benefiche di utilità sociale un dono
utile davvero, e non un regalo fine
a se stesso, che si è tradotto
nell'acquisto di uno strumento
che permette di migliorare e rendere
molto più efficaci il monitoraggio
e il referto di chi ha problemi di cuore.
Grazie alla donazione della Banca,
dallo scorso maggio l’Ospedale
di Alba può effettuare la risonanza
magnetica cardiaca, un esame
diagnostico avanzato che permette
di studiare in modo approfondito
tutte le strutture cardiache
e, in particolare, il miocardio
(la parte muscolare del cuore),
il suo movimento e la sua vitalità.
Un esame dall'elevato valore
di completezza diagnostica,
che risulta indispensabile in alcune
patologie del cuore, che consente
di valutare malformazioni e tumori
cardiaci, cardiomiopatie, la fibrosi
cardiaca dopo un infarto
del miocardio, le malattie
del pericardio e di studiare
l’apparato valvolare cardiaco,
l’aorta e i vasi polmonari.
Il vantaggio principale rispetto
ad altre metodiche di immagine
risiede nell’alta risoluzione
di contrasto e nella possibilità
di caratterizzare, entro certi limiti,
la composizione tissutale;
la ripetizione degli esami necessari
per il follow-up, inoltre, avviene
attraverso una metodica esente
da radiazioni e dall’uso del mezzo
di contrasto, come succede invece
per altre diagnostiche come la Tac
e l’angiografia coronarica.
“L’aggiornamento tecnologico
dell'hardware della macchina
e l’implementazione del software
cardiologico, in virtù della collaborazione
tra i Reparti di Cardiologia
e di Radiologia dell'Ospedale di Alba,
ci ha permesso di effettuare esami
eccellenti dal punto di vista tecnico –
afferma il dottor Antonio Dellavalle,
direttore del reparto di Cardiologia
all’Ospedale di Alba –. Ad oggi
abbiamo effettuato due sedute
mensili, con tre pazienti per seduta,
godendo per il primo anno
della consulenza di un professionista
di prim'ordine, il Prof. Rodolfo
Bonamini di Torino,
che si sta occupando del training
per il personale e per la refertazione”.
Un bel regalo al territorio, insomma,
a testimonianza di quanto la salute
dei Soci (e non solo) stia a cuore
a Banca d'Alba.
21
Il vino che fa del bene
A CAPO VERDE, IL VIGNETO E LA CANTINA
NATI DAL SOGNO DI UN FRATE CAPPUCCINO
R
epubblica di Capo Verde,
isola di Fogo. Un vigneto
di 36 ettari ai piedi
del vulcano, tra i 650
e i 900 metri di altezza.
È la Vinha de Maria
Chaves, un sogno nato nel cuore
e nella mente di padre Ottavio
Fasano, l’infaticabile frate cappuccino
originario di Racconigi che ha creato
un ponte tra la provincia Granda
e l’arcipelago africano, per dare
un supporto economico e sociale
alla popolazione locale. Un sogno
che è diventato realtà grazie all’aiuto
di agronomi ed enologi cuneesi
e italiani e al contributo di tanti amici,
tra cui anche Banca d’Alba,
per superare mille difficoltà
e condizioni climatiche quasi proibitive:
basti pensare che l’isola di Fogo è una
zona desertica. Ma grazie alla tenacia
di padre Ottavio, oggi alle pendici
del vulcano viti e filari ricordano uno
spicchio di Langa in mezzo all’Oceano.
Le uve raccolte finiscono nella Cantina
di Monte Barro, naturale integrazione
del progetto legato al vigneto,
uno stabilimento di oltre 2.000 mq
allestito con apparecchiature di nuova
generazione per la lavorazione
degli acini e l’imbottigliamento di tre
tipologie di vino: bianco, rosso e rosato.
“Il progetto ‘Vigna e cantina’ – spiega
padre
Ottavio –
è uno stimolo
per agricoltura,
turismo e formazione
professionale.
Il nostro obiettivo è offrire
ai capoverdiani un’occasione per gestire
in autonomia le risorse del territorio”.
Chiunque può contribuire,
informandosi sul sito www.amses.it.
Emergenza terremoto
IL SOCIO ROBERTO REY, GEOMETRA, DA PRIOCCA AL CENTRO ITALIA
L
a basilica di San Benedetto,
di cui rimane in piedi solo
la facciata. Lo squarcio
sul Monte Vettore,
spaccato in due. Amatrice,
Accumoli e Arquata
del Tronto, ridotte a città fantasma.
Sono solo alcune delle dolorose ferite
lasciate dalla serie di terremoti
che negli ultimi mesi ha devastato
il Centro Italia. Prima di parlare
di ricostruzione, però, è il momento
di fermarsi a fare il punto, mettere
in sicurezza gli edifici, sperando
che il peggio sia passato. Abitazioni
e aziende da controllare sono il frutto
di una vita di lavoro e fatica. Chiamati
a questo compito di valutazione
dell'agibilità post sismica sono
i volontari della Protezione Civile,
insieme al Consiglio dell'Ordine
dei Geometri e all'Agepro
(Associazione nazionale Geometri
volontari per la Protezione Civile).
Fra i 1.500 geometri abilitati in Italia,
c'è anche Roberto Rey, Socio
di Castagnito, che vive a Priocca, dove
ha sede il suo studio professionale.
“Dopo il 24 agosto ci è stata chiesta
la disponibilità a partire: ho aderito
senza esitazioni, in qualità di valutatore
del Nucleo Tecnico Nazionale della
Protezione Civile. Sono stato nei luoghi
del terremoto dall'11 al 18 ottobre, parte
di un gruppo di 8 persone della provincia
di Cuneo, per valutare agibilità e danni
ai fabbricati”. Se l'ultimo terremoto
non ha provocato vittime, è anche
grazie al lavoro de i periti: le ordinanze
di sgombero hanno fatto sì che fossero
vuote quelle case, danneggiate,
poi crollate con il sisma di fine ottobre.
Nel dramma di chi ha perso tutto,
almeno una buona notizia.
Sopra:
padre Ottavio nella
Vinha de Maria Chaves
TA C C U I N O D I V I A G G I O
D I M A U R I L I O P E N N A , L I A G O R I A , M A R C O M U S S O E PAT R I Z I A Z E N
Sassi, pizzica
e un mare da sogno
Sopra:
gli autori
del “Taccuino di viaggio”
A sinistra:
i Soci in uno scatto
di gruppo
Due coppie, quattro amici
in tutto, in partenza
da Asti: il viaggio in pullman
è stato lungo, ma piacevole.
Abbiamo fatto conoscenza
con gli altri viaggiatori,
che sono diventati ben
presto nostri amici.
L’arrivo al villaggio
“Le Dune - Oasi Resort”
di Torre Canne,
non lontano dalla Selva
di Fasano, è stato allietato
da un fresco drink
di benvenuto. Dopo
la sistemazione nei
bungalow (ottima!)
che si affacciano sul mare,
abbiamo quindi iniziato
il nostro soggiorno
al villaggio alla grande.
Abbiamo partecipato
a gran parte delle attività
proposte dagli animatori
di “SOS Vacanze”: ragazzi
brillanti che hanno
coinvolto tutti noi
in giochi, gare, balli e canti,
ovviamente il tutto
alternato a bagni
in un mare dai colori
spettacolari e in piscina.
E che dire del ristorante?
“Magnate” interminabili,
con piatti e dolci ottimi,
serviti da camerieri bravi
e simpatici.
Per finire le escursioni
inserite nel pacchetto
viaggio: sono la parte
del viaggio che ci è piaciuta
maggiormente.
I Sassi di Matera,
che costituiscono il centro
storico, Patrimonio
Mondiale dell'Umanità,
sono un'autentica
meraviglia. Ostuni, poi,
la “Città bianca”, le cui case
un tempo erano
interamente dipinte
con calce bianca... un vero
gioiellino. Non poteva
mancare la visita
ad Alberobello,
con i suoi trulli, costruzioni
caratteristiche di questa
IN VIAGGIO CON
L'UFFICIO SOCI:
UN SOGGIORNO
INDIMENTICABILE
NEL VILLAGGIO
“LE DUNE”
DI TORRE CANNE,
CON DIVERSE
ESCURSIONI
ALLA SCOPERTA
DI PUGLIA
E BASILICATA
23
zona della Puglia. E ancora
Lecce, capitale del Barocco,
nel cuore del Salento:
a rendere la visita ancora
più speciale, anche la visita
all'anfiteatro, costruito
nel II secolo d.C., uno
dei simboli più evidenti
della dominazione romana.
Tutte escursioni dall'alta
valenza culturale, bellissime
e ben organizzate, allietate
sul pullman dal simpatico
autista Davide e nelle gite
dall'accompagnatrice Rosa,
che ci ha illustrato e descritto
la storia di monumenti
e chiese in modo semplice
ed esaustivo.
Come prima esperienza
in un villaggio vacanze
è stata positiva:
sicuramente da ripetere.
Un grazie particolare
alla Banca d’Alba, che
ci ha dato questa possibilità.
R U O TA L I B E R A
RuotaLibera,
sfiorata quota
9.000
UN ANNO DI ATTIVITà DELL'ASSOCIAZIONE
CHE RAGGRUPPA I GIOVANI SOCI DI BANCA D’ALBA
U
n'associazione
in continua crescita:
prosegue il trend positivo
di RuotaLibera, nata
quattro anni fa
in seno all’Assemblea
dei Soci di Banca d'Alba, riservata
ai giovani appartenenti alla compagine
sociale la cui fascia di età sia compresa
tra i 18 e i 30 anni. Un anno fa i numeri
parlavano di 8.494 Soci, che nel corso
degli ultimi dodici mesi sono diventati
8.881, sfiorando quota 9.000.
Un bel traguardo, che racconta
di una realtà dinamica e in movimento,
che sta radicandosi in tutti i territori
in cui Banca d'Alba opera. Oltre alle aree
storiche di Langhe e Roero (che insieme
all'Astigiano possono contare su circa
1.650 giovani Soci ciascuna), portano
il segno positivo anche Torinese
e Liguria (rispettivamente, 675 e 609
Soci), seguiti a ruota da Canavese,
Alessandrino e Verbano-Cusio-Ossola.
Il segreto di questa partecipazione
sta nel riuscito mix tra momenti ludici
e formativi: chiudendo l'anno
con un'insolita “Cena con delitto”,
si è spaziato dalla consueta presenza
all'Assemblea dei Soci di Banca d'Alba
e al festival agri-rock “Collisioni”
di Barolo all'appuntamento sportivo
di “Corri sotto le Torri”, corsa non
competitiva per la città di Alba, fino
alla partecipazione al Forum Nazionale
Giovani Soci Federcasse, a Firenze,
solo per citare qualche appuntamento.
Senza dimenticare le gite: l'ultima
in calendario per quest'anno è stata
quella del 6 novembre – con una
giornata trascorsa in Franciacorta
tra visite alle cantine e degustazioni
di vini tipici della zona –, mentre il 2017
si aprirà con l'escursione in montagna
per sciatori e ciaspolatori, appuntamento
fisso ormai da parecchio tempo.
Inoltre, nei primi mesi del nuovo anno,
verranno intensificati gli eventi –
organizzati in collaborazione con Banca
d'Alba – sul territorio torinese,
potenziando le attività proposte anche
nel Canavese e nel VCO. Parallelamente
verrà proposto un convegno ad Alba
(sulla stregua di quanto fatto lo scorso
anno parlando di Social Media Marketing,
toccando quindi un tema di stretta
attualità), allo scopo di offrire ai giovani
strumenti sempre aggiornati
per confrontarsi con il mondo del lavoro.
Per maggiori informazioni, per suggerire
nuove iniziative e per partecipare
alle attività organizzate da RuotaLibera,
basta un click su Facebook o un’e-mail
a [email protected].
Scritto miSto
di Bruno Gambarotta
Buon Natale!
Vademecum con le regole degli auguri per le feste
T
utti gli aspetti della vita
sociale di ciascuno di noi
devono essere ingabbiati
in un regolamento.
A cominciare dalle feste
di Natale. Eccolo.
A) Chi regala a un bambino animali vivi
(cane, gatto, criceto, porcellino d'India,
furetto, cavie, uccellini, tartarughe,
scoiattoli, pesci, iguana) si deve
impegnare a tenere i suddetti animali
in provvisoria pensione per il tempo
in cui la famiglia del bambino debba
allontanarsi da casa senza poterli
portare con sé.
B) È severamente vietato, all'atto
della consegna del regalo, pronunciare
la seguente frase: “Quello che conta
è il pensiero”, dal momento che tutti
siamo al corrente del fatto che quello
che conta è il valore del regalo.
C) È lecito fare regali consistenti
in cibarie o in articoli per la cura
della persona a patto che il donatore
si astenga dal prescrivere modalità
e tempi tassativi per l'utilizzo del regalo
stesso. Esempio: regalare una mostarda
imponendo di usarla solo
in accompagnamento del brasato
di bufalo americano. No! Se mi gira
la tua mostarda la spalmo sul pane
e la intingo nel caffè latte!
D) È vietato durante un pranzo
o una cena a cui si è stati invitati
mettersi a ricordare i Natali di una volta,
“che quelli sì che erano dei veri Natali,
non come quelli di adesso immersi
nell'abbondanza e nello spreco”. E intanto
far fuori a cucchiaiate caviale Beluga
servito in una ciotola scolpita
nel ghiaccio e bevendo coppe di Krug
Rosé. Circolano dei veri professionisti
specializzati nel rievocare i Natali
di guerra. Costoro potranno proseguire
nei loro racconti solo se accettano
di pranzare chiusi nella cantina
trasformata in un rifugio antiaereo,
interrotti ogni cinque minuti dalle sirene
d'allarme.
E) È vietato regalare libri contenenti
i cosiddetti “racconti di Natale”. Con
la sola eccezione di Charles Dickens,
i racconti di Natale sono il genere
di narrativa più melenso, stucchevole,
indigesto che esista sulla faccia
della terra.
MASSIMA LIBERTÀ
DI INVIARE I MESSAGGI
E MASSIMA LIBERTÀ
DI NON LEGGERLI.
LO FARÒ A FESTE FINITE
E RISPONDERÒ SOLO
A QUELLI PERSONALIZZATI
F) È vietato consegnare in dono un capo
d'abbigliamento accompagnandolo
con le parole: “Sei stato fortunato.
Era l'ultimo. Dopo di me c'era un tale
che ne avrebbe voluti comprare almeno
sei e avrebbe dato non so cosa per avere
almeno quello. Ma io niente”. La notizia
genera ansia nel ricevente per almeno
due significati alternativi. Primo: quel
modello fa “fuori produzione” perché
non è più di moda e nel caso
non gli andasse bene o non gli piacesse
il colore non può più cambiarlo.
Secondo: è scoppiata la moda, tutti
hanno quel capo cosicché indossandolo
si rischia di passare per squallidi
conformisti modaioli.
G) È vietato assaggiare gli agnolotti
della padrona di casa e poi sentenziare:
“Niente da dire, buoni sono buoni,
ma mia mamma buonanima li faceva
diversi. Non saprei dire di preciso in cosa,
ma certo erano diversi. Più genuini.
Ma si sa, i tempi cambiano e certi
ingredienti di una volta non si trovano
più. Bisogna accontentarsi”.
A proposito dei tempi che cambiano,
durante le feste saremo inondati
dai messaggi d'augurio sul telefono
cellulare. Sia chiaro: nessun operatore
può obbligarmi a tenere acceso
il telefono durante le feste natalizie.
Massima libertà di inviare i messaggi
e massima libertà di non leggerli.
Lo farò a feste finite e risponderò solo
a quelli personalizzati. È troppo facile
scrivere un messaggio generico
e ordinare al cellulare di spedirlo a tutti
i nomi presenti nell'elenco, compresi
l'idraulico e il carrozziere. I veri auguri
devono partire e arrivare scritti a mano,
messi in busta, affrancati e spediti.
Cari lettori di Cento Torri, a voi però
gli auguri sinceri e affettuosi sono
costretto a farli in forma collettiva.
Perdonatemi.
TRADIZIONI&TERRITORIO
Viva la leva!
Un album fotografico con i ricordi dei soci,
tenendo a mente che… la classe non è acqua
I ragazzi
della Leva 1995
di Baldissero dA’ lba
e Sommariva Perno
,
Tradizioni
T
i ricordi i tuoi
18 anni? C'è chi
li ha celebrati
festeggiando
in piazza
con i coscritti, tradizione
immancabile soprattutto
nei paesi più piccoli,
in cui ci si conosce tutti.
Bandana al collo, scrivendo
il proprio nome sulla strada
davanti a casa, partecipando
a mesi di riunioni e incontri
per organizzare quei pochi
giorni di gloria, tra musica,
cene e goliardia.
Nelle cittadine un pochino
più grandi, quelle in cui
si andava (e si va tuttora)
a studiare alle scuole
superiori, i ricordi
della maggiore età corrono
al ballo studentesco:
I ricordi della maggiore
età corrono al ballo
studentesco: memorabili,
ad Alba, le serate
della Goliardia
memorabili, ad Alba,
le serate della Goliardia,
con gli studenti impegnati
nelle prove delle scenette
per decretare ogni anno
il vincitore. Con strascichi
che valicavano spesso
i confini della discoteca,
soprattutto tra ragionieri
ed enotecnici: ancora c'è chi
ricorda il carico di letame
recapitato davanti
all'ingresso dell'Einaudi,
o la porta murata nottetempo,
o ancora i manifesti funebri
che tappezzarono
la capitale delle Langhe
per la dipartita dello
“zappaterra”.
Ancora, pensando ai propri
18 anni, come dimenticare
la cartolina di convocazione
dall'Ufficio Reclutamento
27
del Distretto Militare
di riferimento, con il precetto
per presentarsi alla visita
medica, quando la leva
era ancora obbligatoria,
rigorosamente riservata
al sesso maschile?
Altri conservano la tessera
elettorale della prima volta
che hanno potuto votare,
così come esistono
i nostalgici delle patenti
rosa, quando ancora erano
di carta.
Ma non ci sono solo
le testimonianze antiche:
i legami stretti in gioventù
sono, per molti, occasione
di ritrovo anche a distanza
di anni. Ad esempio,
I legami stretti
in gioventù sono,
per molti, occasione
di ritrovo anche
a distanza di anni
c'è chi tuttora si ritrova
con i coscritti, per il calcetto
del giovedì sera
o con la squadra amatoriale
di volley. E ogni occasione
è buona per organizzare
cene e rimpatriate.
Abbiamo raccolto
le testimonianze di voi Soci,
per condividere insieme
un pezzo importante
della vita di ciascuno di noi.
Eccovi il risultato:
un reportage che vuol essere
un viaggio fotografico
nelle tradizioni e nei ricordi.
Giuseppe Mercanti , classe 1941 ,
con i suoi coscritti oggi
e , sotto, nel 1961 a Bassano
del Grappa durante l anno
di leva obbligatoria
,
,
,
TRADIZIONI&TERRITORIO
, ,
Leva e , soprattutto , sinonimo
di gioventu . Le soluzioni piu
gettonate per celebrare
con i propri coscritti prevedono
cene , feste e balli .
In questa pagina , diversi Soci
di Banca dAlba con le Leve
di Guarene , Mussotto
e Vaccheria , Baldissero
e Sommariva , Diano dAlba ,
Piobesi e Corneliano
,
,
,
29
Le amicizie con i coscritti durano
nel tempo : lo testimoniano
gli studenti del Liceo Classico
Govone di Alba , che a ottobre 2016 ,
si sono ritrovati 50 anni
dopo la Maturita
, ,
,
A distanza di anni ,
festeggiano le Leve del 1962
di Castellinaldo , del 1963
di Alba e Neive
e del 1986 di Trinita
,
Due parole con...
Intervista di:
Sergio Miravalle,
giornalista
professionista,
per oltre 30 anni
a La Stampa.
È stato presidente
dell’Ordine
dei Giornalisti
del Piemonte.
Ora dirige Astigiani,
rivista di storia
e storie, e ha un blog:
Giro di vite
su LaStampa.it.
Per favore,
non chiamatemi
chef
ALIDA GOTTA, BRAIDESE,
DALLE PASSERELLE DELLE MISS
AI FORNELLI DI MASTERCHEF
C
odice civile e penale,
gioielli o fornelli?
Le nuove generazioni
hanno imparato
a essere flessibili
sul loro futuro e Alida
Gotta, nata a Bra nel 1989,
ne è un esempio. Dopo il liceo
e la laurea triennale in Giurisprudenza,
ha abbandonato l’ipotesi
di una carriera forense – “A ben
pensarci mi stufava” – e si è buttata
nello studio della gemmologia:
“Le pietre preziose sono affascinanti
e consentono di sviluppare una grande
creatività”.
Ha lavorato per un paio d’anni
in una gioielleria, ma poi ha deciso
di cambiare ancora. Intanto a casa
ha sempre coltivato la passione
per la cucina, che l’ha portata
a concorrere alla quinta edizione
di MasterChef, programma televisivo
di successo planetario, arrivando
in finale e giungendo seconda.
Come la cucina è entrata nella sua vita?
“Io sono una che si prepara, non credo
all’improvvisazione: ho letto decine
di libri di ricette, dal maestro francese
Auguste Escoffier a Gualtiero Marchesi.
E poi debbo dire che ho una certa
tradizione di famiglia: mio nonno
Battista era pasticcere e panettiere
a Bra. Lui mi raccontava del tempo
di guerra quando non c’era il lievito
e poca era la farina, ma riusciva a fare
lo stesso un pane soffice anche senza
lievitazione”.
POTEVA FARE
L’AVVOCATO
O CREARE GIOIELLI,
HA PREFERITO
STUPIRE E PRENDERE
PER LA GOLA
Poteva dunque avere un futuro
nell’arte bianca?
“Mio nonno è mancato nel 2006,
quando io ero ancora troppo giovane.
Mi raccontava del suo lavoro
e mi ha lasciato il gusto nel provare
nuove soluzioni, non accontentandosi
del già visto. Il cucinare è nel nostro
DNA di famiglia: i miei zii hanno
un ristorante a Sciolze e mia sorella
Erika, più giovane di me, ha fatto
la scuola alberghiera a Mondovì
e lavora in un altro ristorante”.
La giovane Alida invece calcava
le passerelle delle miss...
“Quando si è poco più che ragazzine
può capitare. Ti chiedono di essere belle
e perfette. In certi ambienti conta solo
l’esteriorità. Mi sono lasciata
convincere. Ricordo che alla selezione
di Miss Muretto c’era da fare
tra le prove anche la preparazione
del pesto. È stata la cosa più divertente
di quel concorso e quella in cui sono
certamente andata meglio”.
Il mondo delle miss ha però lasciato
un segno nel suo modo di intendere
la vita e non lo ha nascosto
nelle dichiarazioni in televisione.
Durante le puntate di MasterChef
ha confessato di aver avuto,
da ragazza, problemi di anoressia
che è riuscita a superare grazie
alla passione per la cucina.
“La trasmissione televisiva
ha il suo format e il montaggio
delle tante ore di girato fa il resto.
Gli autori hanno messo
in evidenza i miei ricordi
e la mia sofferenza in quel senso.
Serviva a creare il personaggio
e farlo ricordare. Mi è capitato,
ma non sono solo quello.
Comunque a me interessava la gara,
il mettermi in gioco con il mio modo
di far cucina e mi interessava essere
giudicata da grandi professionisti.
Sono arrivata seconda e non recrimino.
La notorietà di MasterChef
mi ha consentito di allargare
i miei orizzonti professionali”.
Come è andata che si è ritrovata
negli studi di Sky?
“Quasi per caso, direi per curiosità.
Non avevo neppure le foto di cinque
piatti che mi chiedevano di allegare
31
alla scheda. Per me la cucina è studio,
sorpresa, creatività, estro.
Non la catalogo”.
Nel suo futuro c’è anche aprire
un ristorante tutto suo?
“Non lo escludo... Per ora studio, affino
le tecniche, imparo dagli incontri
che faccio. L’altro giorno ho cucinato
con una signora napoletana
che mi ha introdotto ai segreti
della pastiera e prima ancora
ho conosciuto una grande esperta
di Champagne che mi ha fatto capire
le differenze tra una bottiglie e l’altra”.
CERCA IL GUSTO
E L’EQUILIBRIO,
A COMINCIARE
DA SE STESSA
A proposito, da piemontese
che rapporto ha con il vino?
“Sto imparando a conoscerlo. Mi piace
molto, soprattutto i rossi. Mi piace
per quello che rappresenta,
anche se non appartengo ai cantori
della mitologia del vino. Il vino
e la cucina sono come l’arte
e la musica: possono essere capiti
e trasmettere emozioni,
ma bisogna entrare in sintonia,
studiare, arrivare preparati.
Un pittore deve conoscere
la tecnica e pennelli, altrimenti
non saprà dominare il colore”.
Ha dichiarato di adorare i piatti
concettuali, slegati dalla tradizione.
“Le cose fatte sempre allo stesso modo
dopo un po’ mi annoiano. Mi piace
sperimentare, provare, capire.
In cucina e nella vita non amo essere
incasellata. Credo invece nell’origine
delle materie prime, condivido
i concetti di stagionalità e di prodotti
a km zero, anche se non sono dogmi”.
Com'è il suo modo
di cucinare?
“Alle persone che mi chiedono
una definizione della mia
cucina rispondo che prima
di definirla dovrei definire
me stessa. Sulla pagina
del mio sito ho riportato
una frase: 'La cucina
è un biglietto di sola andata
verso il luogo più incredibile
di tutti: se stessi'.
Mi rappresenta molto”.
CHI È
Alida Gotta nasce a Bra
il 12 agosto 1989. Dopo
il liceo va Torino
e frequenta la facoltà
di Giurisprudenza. Ottiene
la laurea triennale,
poi si dedica agli studi
di gemmologia e lavora
in un'oreficeria. La cucina
l’ha sempre appassionata
e ha passato sere
a cimentarsi e studiare
ricette, interpretandole.
Il nonno Battista è stato
panettiere a Bra.
In famiglia zii e sorella
lavorano nella ristorazione.
Ha studiato danza classica
e partecipato a concorsi
di bellezza come Miss
Muretto e la selezione
di Miss Italia. Ama l’arte,
ha uno zio pittore e anche
il padre dipinge. Gioca
a golf, si cimenta anche
con la scultura
e con il compagno
si occupa di linguaggi
del cinema e filosofia.
La notorietà dopo
MasterChef (seconda
nella finalissima
della quinta edizione)
la sta facendo viaggiare
per il mondo: è impegnata
in esibizioni di show
cooking (anche negli
Emirati Arabi) e firma corsi
di cucina da Torino
a Milano. Ha un sito:
www.alidagotta.it
e una pagina Facebook
con oltre 40mila “Mi piace”.
S O C I & C U LT U R A
Arte
Libri
I RICCI DI MASSIMO
La storia di un'amicizia
tra un veterinario specializzato
nei bovini e un riccetto orfano,
dal peso di appena 25 grammi.
Un incontro straordinario,
che aiuta l'uomo a uscire
da un periodo buio e gli dà
un nuovo scopo nella vita.
Ninna stravolge la vita
di Massimo Vacchetta, Socio
di Novello, al punto da spingerlo
a creare un centro di recupero
(“La Ninna”, appunto) per questi
animaletti, una specie minacciata
dalla nostra disattenzione, per aiutare
gli esemplari in difficoltà.
Il libro (25 grammi di felicità, 2016,
Sperling & Kupfer, 186 pagine, scritto
insieme ad Antonella Tomaselli)
è un autentico caso letterario:
a una settimana dal lancio ha scalato
le classifiche ed è al settimo posto
tra i più venduti su Amazon.
Per chi ama la natura, un bel regalo
di Natale.
IL MEDICO-SCRITTORE,
LINGUISTA PIEMONTESE
Otorino per professione,
narratore per passione. Giacomo
Giamello, Socio di Alba,
non è al suo debutto letterario:
autore di importanti
pubblicazioni sul patrimonio
linguistico, ambientale e culturale
dell’Alta Langa, nell'aprile
del 2016 ha pubblicato
la sua ultima fatica. Antiche Fiabe
e Novelle delle Langhe (576
pagine, con la prefazione firmata
dall'illustre linguista Bruno Villata)
è il frutto di trent’anni di ricerche
condotte sul campo. Un volume
che raccoglie 126 storie, tutte
da leggere, ma anche da ascoltare,
grazie al Cd che accompagna l'opera
cartacea. Il testo in piemontese,
raccolto dalla viva testimonianza
di numerosi testimoni, si affianca
a quello in italiano, tramandando
la ricchezza della cultura e delle tradizioni
della Langa e dei suoi abitanti.
Futur Balla
LA MOSTRA IN FONDAZIONE FERRERO,
AD ALBA, FINO AL 27 FEBBRAIO
S
arà visitabile fino
al prossimo 27 febbraio
2017, la mostra – a cura
di Ester Coen, inaugurata
lo scorso 29 ottobre –
organizzata ad Alba
dalla Fondazione Piera Pietro
e Giovanni Ferrero. In linea
con la storia ventennale
delle proprie esposizioni d’arte,
legate allo sviluppo della cultura
del territorio, la Fondazione Ferrero
si avvale della collaborazione
scientifica della GAM di Torino
e della Soprintendenza Belle Arti
del Piemonte per la realizzazione
dell'omaggio a Giacomo Balla
(Torino, 1871 – Roma, 1958), figura
straordinaria di pittore e fondamentale
raccordo tra l’arte italiana
e le avanguardie storiche,
con un'esposizione di risonanza
internazionale. Il progetto
prevede un’esposizione articolata
in sezioni tematiche: il realismo
sociale e la tecnica divisionista;
le compenetrazioni iridescenti
e gli studi sulla percezione
della luce; l’analisi del movimento
e il futurismo.
Nelle opere che seguono il primo
apprendistato torinese, lo sguardo
penetra la realtà dolorosa
e crudele delle classi ai bordi
della società. Un ampio numero
di opere documenterà questa
fase – tra fine Ottocento e primi
Novecento – durante la quale,
in parallelo a temi tra sofferenza
e alienazione, l’artista svilupperà
un’altissima sensibilità tecnica,
le cui origini affondano
nel divisionismo piemontese.
La pennellata ricca di filamenti
33
Sopra:
Dinamismo
di un cane
al guinzaglio,
1912,
Giacomo Balla
luminosi, il forte contrasto tra chiari
e scuri, la scelta di tagli prospettici
audaci ed estremi rappresenterà
per i futuri aderenti al Manifesto
del Futurismo un modello unico
e straordinario da seguire.
La mostra di Alba evidenzia
poi l’adesione alla poetica
del Futurismo. Dal realismo dei primi
dipinti si assiste alla trasposizione
dei precedenti principi compositivi
nella materia dinamica e astratta
delle Compenetrazioni iridescenti
a larghi tasselli cromatici,
alla ricomposizione della nuova
realtà in movimento nelle Linee
di velocità. In un progressivo
avvicinamento ai segni matematici
puri: verticale, diagonale, spirale,
il linguaggio di Balla scopre nuove
categorie della rappresentazione
nei suoi parametri primari,
nell’amplificazione del fenomeno
fisico, isolato, sezionato e inquadrato
in tutta la sua verità di materia
vibratile. Una visione capace
di attingere alle massime profondità,
ma di sfondare anche i limiti
della cornice, in un gioco di rilancio
verso la vita. Le opere del percorso
appartengono a prestigiose
collezioni pubbliche e private,
italiane ed estere ed è possibile
ammirare capolavori straordinari,
difficilmente concessi in prestito,
come il Polittico dei viventi,
nella sua completezza, dalla Galleria
Nazionale d’Arte Moderna di Roma
e dall’Accademia di San Luca
di Roma, La mano del violinista
dalla Estorick Collection di Londra,
la Bambina che corre sul balcone
dal Museo del Novecento di Milano,
il Dinamismo di un cane al guinzaglio
dalla Albright-Knox Art Gallery
di Buffalo, il Volo di rondini
del Museum of Modern Art
di New York, la Velocità astratta
+ rumore in prestito dalla Peggy
Guggenheim Collection
di Venezia, che sarà accostata
alla Velocità astratta. L’auto
è passata della Tate Modern
di Londra, e ancora
un’Automobile in corsa
proveniente da The Israel
Museum of Jerusalem.
Una serie di attività educative,
ideate in collaborazione
con il Dipartimento Educazione
GAM di Torino, verranno inoltre
rivolte alle scuole dell’Infanzia
e Primaria, per accrescere
la consapevolezza artistica
dei bambini. È previsto
un momento teorico di visita
guidata alla mostra
e un momento creativo
in laboratorio. I quattro percorsi
didattici gratuiti sono dedicati
alle parole chiave della ricerca
estetica di Balla: luce, colore,
moto, energia.
Infine, per l'occasione, per la prima
volta il Sistema Museale Albese
propone un programma di visite
guidate con relativi laboratori,
sviluppando i temi tanto cari
a Giacomo Balla. Luce, colore,
moto ed energia diventano
così anche le linee guida
di approfondimento, confronto
e scoperta delle collezioni
artistiche e dei luoghi albesi,
mettendo insieme Centro Studi
Beppe Fenoglio, Museo
Diocesano, Museo Civico
Eusebio e Itinera Servizi Turistici.
ORARI MOSTRA
Lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì: ore 15 - 19
Sabato, domenica e festivi: ore 10 - 19
Martedì: chiuso
Giorni di chiusura: 24, 25, 31 dicembre 2016, 1° gennaio 2017
Per informazioni: www.fondazioneferrero.it
Arte
MARIO LATTES
UNA VITA D'ARTISTA
Una figura intellettuale dai connotati
del tutto particolari, specie se raffrontata
al panorama culturale del secondo '900
italiano: scrittore, pittore, incisore, illustratore,
editore, collezionista, Mario Lattes ha percorso
tutte le strade che vengono offerte a una vita
d’artista, trovando in ciascuna di esse
motivazioni e stimoli. Tantissimi turisti
e visitatori locali, dal 14 ottobre al 2 novembre
scorsi, presso Palazzo Banca d’Alba, hanno avuto
modo di ammirare la profondità
e la complessità della sua ricerca, grazie
all'antologia personale – promossa
dalla Fondazione Bottari Lattes e curata
da Vincenzo Gatti – che ha offerto ai visitatori
una panoramica del percorso creativo dell'artista
torinese. Appassionato sperimentatore, attento
ai fenomeni artistici del secondo Dopoguerra,
nella pittura presto ha assecondato l’irrompere
dell’immaginario e, frequentando versanti
insoliti per il suo tempo, è approdato
a un’esperienza visionaria di rara intensità
dando vita a una personalissima interpretazione
della figurazione. Il suo immaginario figurativo
deriva dalla sua vasta cultura letteraria
e pittorica, che spazia dal Simbolismo
all’Espressionismo, coltivata attraverso gli anni
con letture appassionate e una forte volontà
collezionistica che gli ha permesso di raccogliere
opere notevoli. In mostra è stata esposta
una selezione di opere paradigmatiche
del suo percorso creativo dalla fine degli anni
Cinquanta agli anni Novanta del secolo scorso,
ripercorrendo i temi cari all’autore: gli interni,
i soggetti della cultura ebraica, la figura umana
rappresentata al filtro di una lucida visionarietà.
LET TERE&COMMENTI
Item statuerunt et ordinaverunt
La Fondazione Torre di Corneliano d’Alba Onlus ringrazia
il presidente del Consiglio di Amministrazione di Banca d’Alba,
Tino Ernesto Cornaglia, il vicepresidente, Pierpaolo Stra,
e il direttore Riccardo Corino per aver ospitato nel Palazzo
della Banca d’Alba, dal 24 settembre al 2 ottobre, la mostra
sui seicento anni degli Statuti di Corneliano, Item statuerunt
et ordinaverunt. I pannelli e il video creati in occasione
dell’evento, sponsorizzati da Banca d’Alba, sono stati riproposti
al pubblico durante la fiera di San Carlo che si è svolta
a Corneliano da venerdì 4 a domenica 6 novembre.
Alessandro Torreri,
Presidente della Fondazione Torre di Corneliano d’Alba Onlus
9 novembre 2016
Gent.mo Alessandro Torreri,
siamo una banca locale, fatta di persone che vivono e lavorano
sul territorio: il nostro radicamento è la nostra forza. Per questo
siamo felici di poter contribuire a iniziative come la vostra,
che hanno il merito di valorizzare i luoghi che danno lustro
al territorio.
Con piacere abbiamo offerto alla Fondazione Torre
di Corneliano d'Alba Onlus gli spazi di Palazzo Banca d'Alba,
per far conoscere la storia pluricentenaria del paese, raccontata
attraverso i suoi simboli più preziosi: gli statuti originali del 1416
e le immagini dell'unica torre decagonale in Italia. Un piccolo
primato del Roero, di cui siamo orgogliosi, narrato sui pannelli
esplicativi riferiti al prezioso Codice e alla storia del paese,
e mostrato nel video, girato ad hoc tra le nostre colline,
con la partecipazione di cornelianesi illustri come il ciclista
Diego Rosa e il campione di pallapugno Roberto Corino.
È tutto vero, potete crederci. Anche a Torino,
come negli altri Centri medici attivi sui territori
in cui Banca d’Alba opera, i Soci possono
godere di visite mediche specialistiche
e prestazioni fisioterapiche. Il primo
ciclo di terapie è gratuito,
mentre i cicli successivi potranno
essere effettuati a prezzi decisamente
vantaggiosi. Per informazioni
potete contattare direttamente
i Centri medici di Albenga, Asti,
Grinzane Cavour, Torino
e Vezza d’Alba.
POTETE SCRIVERE:
per posta: Banca d’Alba - Redazione Cento Torri
Via Cavour 4, 12051 Alba (CN)
per e-mail: [email protected]
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