Leggi il Cento Torri- Dicembre 2016
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Leggi il Cento Torri- Dicembre 2016
Novembre 2016 La rivista dei Soci di EDITORIALE e La rivista dei Soci di Banca d’Alba Anno VII - n. 17 - Novembre 2016 d i t o r i a l Direttore responsabile: Roberto Fiori Comitato editoriale: Riccardo Corino, Gabriella Giargia, Pietro Ramunno, Paolo Taricco Hanno collaborato: Bruno Gambarotta, Sergio Miravalle Direzione, redazione, segreteria: Banca d’Alba Via Cavour, 4 - 12051 Alba (CN) Tel. 0173 659.303 Fax 0173 659.333 [email protected] Registrazione presso: la Cancelleria del Tribunale di Alba n° 3/97 del 6 marzo 1997 Registro Periodici Immagini di: Stefano Fusaro, Bruno Murialdo, Alberto Peroli, iStockphoto, Fabio Rota Conti Realizzazione editoriale: Pietro Ramunno Realizzazione grafica, Dtp e Stampa: L’Artigiana - Alba La rivista viene stampata in 50.000 copie e inviata in omaggio a tutti i Soci di Banca d’Alba Cento Torri lascia agli Autori la responsabilità delle opinioni espresse negli articoli firmati Questo numero è stato chiuso in redazione il 21 novembre 2016 Stampata su carta prodotta nel rispetto dell’ambiente In copertina: Un’immagine metaforica della navigazione web, sempre più improntata ai Social Partecipare per vincere, senza troppe mediazioni C antava Giorgio Gaber ormai più di quarant’anni fa: “Libertà è partecipazione”. Oggi quello slogan evoca scenari molto diversi: non più volontà politiche o di precise scelte di campo, quanto piuttosto l’esigenza condivisa di avere un rapporto diretto, di utilizzare le nuove possibilità tecnologiche e di comunicazione per eliminare più mediazioni (e mediatori) possibili. Lo ha spiegato bene Alessandro Baricco all’indomani del voto americano, parlando di una vera e propria mutazione culturale: “Eliminare tutte le mediazioni che si possono eliminare. Quando è impossibile farlo, limitare le mediazioni al minimo”. Qualche esempio? Tripadvisor, Airbnb, Amazon, Wikipedia, ma anche il fenomeno del “citizen journalism” e degli aggregatori di notizie che ti mettono a portata di schermo solo ciò che vuoi sapere. Per non parlare dell’e-commerce e del ruolo che i social media come Facebook, Twitter e Instagram stanno ormai ricoprendo nelle strategie di comunicazione e di marketing e in generale nel business di ogni azienda. “Per quel che ci capisco io – dice ancora Baricco – il salto delle mediazioni è in effetti una mossa geniale, irrinunciabile, non si torna indietro. C’è un equilibrio da trovare, un baricentro, una linea rossa. Sarà affascinante”. Noi abbiamo provato a indagare tra le aziende – grandi e piccole – che hanno già iniziato a cimentarsi con questo nuovo scenario, scoprendo un universo ricco di idee, start-up, applicazioni e opportunità. Un mondo anche non facile, che alimenta comprensibili timori, ma dal quale non possiamo astenerci. Nessuno può pensare di restare a lungo in panchina: è una partita che dobbiamo giocare. Buona lettura. 5 e Una banca davvero differente 6 di Tino Cornaglia Soci&Territorio 10 Le imprese nell’era dei Social 16 18 15 Ventis in poppa Banca&Territorio Fondazione Banca d’Alba 22 Taccuino di viaggio 20 Pagine solidali 25 Scritto misto 26 30 di Bruno Gambarotta Viva la leva! Per favore, non chiamatemi chef Intervista ad Alida Gotta 34 Lettere&Commenti 32 Soci&Cultura Mario Lattes, I Tefilim, 1963, olio su tela, 115x80 cm 5 Una banca davvero differente di Tino Cornaglia, Presidente C arissimi Soci, ho il grande piacere di poter parlare a tutti voi per la prima volta dall’Assemblea di maggio, nella quale avete premiato la continuità e rinnovato la fiducia al Consiglio di Amministrazione uscente, del quale ho l’onore e la responsabilità di essere oggi il Presidente. Siamo ormai prossimi al Natale e la nostra banca si è fatta un regalo eccezionale: abbiamo raggiunto le 50.000 unità, risultato che da un lato consolida il primato italiano di Banca d’Alba nel Credito Cooperativo, ma anche, e soprattutto, consegna un segnale fortissimo che il nostro territorio vuole dare: la cooperazione qui è di casa perché è stato compreso appieno quello spirito mutualistico basato sulla relazione, sullo scambio e sulla tutela delle persone e dei territori meravigliosi in cui viviamo. Voi Soci rappresentate la cosa più importante; per noi la vostra soddisfazione viene prima anche degli utili. D’altronde noi non abbiamo la necessità di distribuire dividendi o ridurre il numero di sportelli per vedere il titolo risalire in borsa. La nostra unica bussola siete proprio voi. Per soddisfare voi Soci serve una banca solida e dinamica, con spalle ben coperte: continuiamo a crescere ogni anno, anche in questi periodi di recessione, investendo in tecnologia e servizi innovativi, così come apriamo nuove filiali, in controtendenza con il sistema bancario; lo facciamo perché vogliamo essere coerenti con la linea intrapresa tempo fa, che vede la centralità della persona e il supporto ai nostri territori meravigliosi. VOI SOCI RAPPRESENTATE LA COSA PIù IMPORTANTE; PER NOI LA VOSTRA SODDISFAZIONE VIENE PRIMA ANCHE DEGLI UTILI Vogliamo offrirvi sempre maggiori opportunità, anche nel campo extrabancario, laddove oltre vent’anni fa abbiamo deciso di puntare sulla salute di voi Soci. Prendersi cura è il modo migliore per far crescere il rapporto di fiducia: a ottobre abbiamo inaugurato il quinto Centro medico fisioterapico a Torino e continua l‘operato della Fondazione Banca d’Alba con le iniziative di prevenzione gratuita per tutta la popolazione. Ma la gamma dei servizi offerti da Banca d’Alba è più ampia: per esempio garantisce un supporto, e un finanziamento rimborsabile nel tempo, ai Soci che vogliono mandare i propri figli a studiare all’estero e studia costantemente nuove formule per avvicinare i giovani al mondo cooperativo. Ma, soprattutto, siamo vicini a una comunità che è fatta di tanti piccoli imprenditori con una vocazione: esportare nel mondo i prodotti simbolo della nostra terra. La nuova sfida di Banca d’Alba è ora quella di aprire a nuove sensibilità, per esempio in campo ambientale; sono sicuro che sia una strada da seguire. Banca d’Alba, proprio per il peso che ha nella comunità, può e deve fare la sua parte, sostenendo coloro che hanno la fiducia e il coraggio di affrontare nuove sfide che tutelino l’ambiente e garantiscano una redditività ulteriore al nostro territorio. In attesa di incontrarvi di persona alla prossima Assemblea di maggio, vi saluto tutti con grandissimo affetto e riconoscenza e vi auguro di trascorrere in modo sereno le festività natalizie con i vostri cari, il bene più prezioso che esista. SOCI&TERRITORIO L’ I N T E R V I S TA Senza il mare non posso stare DALLA PISCINA DI IMPERIA ALL'ARGENTO OLIMPICO DI RIO. GIULIA GORLERO, PROFESSIONE: PORTIERE DEL SETTEROSA enza ombra di dubbio, l’acqua è il suo elemento. Un oro e due argenti con la nazionale giovanile, un argento olimpico quest'anno a Rio, in Brasile, un oro europeo, due bronzi (uno mondiale e uno europeo), due argenti alla World League: è l'invidiabile palmarès di Giulia Gorlero, Socia di Imperia. Alla sua collezione di titoli può aggiungere anche quello di miglior portiere all'Europeo di Budapest 2014 e miglior giocatrice della partita per assegnare il 3° e 4° posto ai mondiali di Kazan 2015, oltre a essere arrivata fra le 5 candidate al "Pallone d'oro" della Pallanuoto nel 2014. S Con la Mediterranea Imperia, inoltre, ha conquistato uno Scudetto, una Supercoppa e due Coppe Len. Niente male, soprattutto se si considera l'età della giovanissima titolare della calottina numero 1 della Nazionale femminile di Pallanuoto, cresciuta nel vivaio della Rari Nantes Imperia, città dove è nata il 26 settembre del 1990. Lo sport ce l'ha nel sangue, e lo dimostrano gli studi effettuati: Ragioneria a indirizzo sportivo nel Liceo Sportivo Colombo di Arma di Taggia. Ma la passione per la piscina ha radici più profonde... Quando hai cominciato con la Pallanuoto? A 12 anni, ma già a 3 anni frequentavo la piscina. L'ho mollata per qualche anno per dedicarmi alla Pallavolo, ma per motivi fisici dovetti smettere: le mie ginocchia non sopportavano l'impatto con il terreno. Così, nel frattempo, era nata a Imperia la squadra femminile, dove andò a giocare mia sorella Gloria... Mi sono detta: perché non provare? Sei cresciuta nella Rari Nantes Imperia: poi Waterpolo Messina, ora la sfida della Nuoto Club Milano... dopo le Olimpiadi, servivano nuovi stimoli? Volevo mettermi alla prova. Avrei potuto scegliere una squadra dove ero sicura di lottare per lo scudetto. Ma non era quello che volevo. Sembra strano, lo so... Ma è nei momenti difficili che si cresce maggiormente. Vorrei portare la mia esperienza, in questo caso a Milano, per combattere con una squadra giovane al suo debutto in A1, con la voglia di rimanerci. Il tuo è uno sport faticoso... Quanto ti alleni? Nel club tutti i giorni. In più, 2 o 3 volte alla settimana faccio doppio allenamento in acqua, più la palestra. Con la Nazionale, invece, tutti i giorni doppio allenamento più palestra 3 volte alla settimana. Qual è il segreto per diventare uno sportivo di successo? Fare tanti sacrifici e crederci. Porsi un obiettivo. E lottare, lottare con tutte le forze per raggiungerlo. Alla prossima Olimpiade, puntiamo all'oro? Beh... Si punta sempre al meglio. Quattro anni sono tanti, però: ora pensiamo a quest'anno. La tua gioia sportiva più grande? Vincere la semifinale a Rio de Janeiro. E quella extrasportiva? Essere riuscita a 26 anni a comprarmi una casa, ovviamente grazie all’aiuto di Banca d’Alba. Penso che questi siano passi importanti nella vita di una persona. Quali sono i tuoi hobby? Leggo molto, provo a cucinare (ride, ndr), la musica. Una cosa che nessuno sa di te? Sembro una roccia... Invece sono molto emotiva. Quali sono i tuoi progetti futuri? Spero di laurearmi in Psicologia. Vorrei proseguire con la specializzazione in Psicologia sportiva. Che rapporto hai con la tua terra d'origine? Torni spesso a casa? Sì, il Milano mi ha concesso una formula che mi permette di stare spesso a casa. Senza mare non posso stare. 7 LE STORIE RODDI Nelle Langhe, l'università dei cani da tartufo U n ateneo che accetta solo studenti a quattro zampe. Una scuola antica, fondata nel lontano 1880 e riconosciuta “ufficialmente” nel 1935, durante la V Fiera del Tartufo Bianco d'Alba, dal Conte Gastone di Mirafiori, figlio della Bela Rosin, che rivestiva le funzioni di presidente della Fiera del Tartufo. A Roddi, proprio accanto al castello, nel cuore delle Langhe ha sede l'Università dei Cani da Tartufo, c on annesso anche un museo che ospita una raccolta di articoli, fotografie e cimeli delle colline langarole. A fregiarsi del titolo di rettore è Giovanni Monchiero, Socio di Roddi, IV della dinastia dei Barot (il bastone del trifolao, il cercatore) che ha per capostipite il suo bisnonno, Antonio. Da 136 anni addestrano cani da tartufo, insegnando ad annusare il terreno, muovere la terra e aiutare i cercato ri a raccogliere, lasciandolo intatto, il frutto più pregiato delle Langhe. “La cerca di questo rinomato fungo ipogeo, per il tabui (il cane da tartufo in piemontese), è un gioco: semplificando, si comincia con lanciare una pallina imbevuta di olio tartufato, che il cane deve riportare. Poi si nasconde MONTÀ D’ALBA Un aiuto per ricominciare D al Roero ad Accumoli, all'insegna della solidarietà. Il sisma del 24 agosto, che così duramente ha colpito il Centro Italia, non ha lasciato indifferente Giulio Valsania, Socio di Montà d'Alba, Amministratore delegato della Giesse Logistica di Castellinaldo d’Alba. L'iniziativa è partita da un post su Facebook, sulla pagina aziendale, nel quale si dichiarava la disponibilità gratuita di fornire strutture per chiunque ne avesse necessità, associazioni di soccorso e aziende. “Noi costruiamo capannoni e abbiamo sentito il dovere, la necessità morale di fornire una struttura che potesse essere utile come locale mensa o ricovero – afferma l'imprenditore roerino –. Abbiamo preso contatti con il Sindaco del Comune di Accumoli, Stefano Petrucci, ci siamo incontrati e abbiamo fatto un sopralluogo. Abbiamo individuato il luogo di collocazione, preso accordi con i Vigili del Fuoco e siamo tornati giù a montare la struttura”. Finita l’emergenza, il capannone – una struttura in acciaio con copertura in telo PVC di 200 mq, che attualmente serve per accogliere le donazioni di beni non deperibili che arrivano da tutta Italia nella cittadina – sarà spostato nel centro della città e diventerà il tendone delle feste di Accumoli. la pallina, contando sull'olfatto dell'animale per ritrovarla. Quindi si passa dalla pallina al tartufo vero e proprio. L'addestramento dura pochi mesi, poi tutto sta all'esperienza di chi guida il cane e all'affiatamento tra animale e padrone”. Sotto, dall’alto: Giovanni Monchiero, alias Barot IV, e uno scatto dell’interno del capannone donato dalla Giesse Logistica al Comune di Accumoli SOCI&TERRITORIO SPORT ALBA IL CICLISTA PELLEGRINO Venti tappe in altrettanti giorni, per un totale di 2.973 km, partendo da Alba e arrivando a Rosello, in provincia di Chieti, paesino dell'Abruzzo dove è nato. Bartolomeo Pugliese, Socio di Alba, di mestiere fa il consulente industriale, ma nel tempo libero coltiva la passione per il ciclismo. “Il cicloturismo unisce l’emozione dell’avventura al piacere dell'efficienza fisica. Favorisce l’armonia tra corpo e mente e il sentirsi tutt’uno con ciò che ci circonda. Alla velocità di pedalata sono riuscito a catturare tutto: panorama mozzafiato, l'odore dell'erba, il cicaleccio... Se ci chiamano il 'Belpaese' un motivo ci sarà! Percorrendone il perimetro, con il mare sempre alla mia destra, ho voluto idealmente abbracciare la nostra bella Italia. È stato un viaggio anche dell'anima, perché ci si può sentire pellegrini anche su un cavallo in fibra di carbonio, se a spingerti è l’essenza di un sogno”. DIANO D’ALBA Agricoltura green T ecnologia del lavoro al servizio dell'ambiente: questa, in sintesi, la filosofia alla base della WGreen Tecnology di Valle Talloria – marchio creato da Gianfranco Boffa, Socio di Gallo Grinzane, studi professionali all’Inapli e da informatico –, che dal 2006, sotto il cappello della Boffa Guido Costruzioni Meccaniche, offre una tecnologia lavorativa rispettosa dell'ambiente, ecologica e professionale. Dopo i riconoscimenti tributatigli a Savigliano, con la vittoria alla Fiera della Meccanizzazione, la sua motocarriola a motore elettrico sta facendo incetta di premi a ogni livello. Nel mese di novembre, il suo progetto Four-Bio – trattrice telecomandata semovente porta attrezzi a trazione integrale su quattro ruote con trazione su ogni singola ruota, gestita da alimentazione a batteria – ha trionfato anche all'EIMA di Bologna, l'Esposizione Internazionale delle Macchine per l'Agricoltura e il giardinaggio. “Da sempre mi appassiona provare a fare quello che non c'è, immaginando soluzioni diverse dall'ordinario – spiega Gianfranco –. Ora sto sviluppando una macchina che presenterò all'aeroporto di Malpensa, studiata per il trasporto dei disabili: una soluzione più efficace di quelle attualmente in uso, che permetterà a chi ha disabilità fisiche di non doversi spostare dalla propria carrozzina per imbarcarsi”. Sopra: Gianfranco Boffa all’EIMA di Bologna Sotto: Elvira Sorba al lavoro su una modella SAN DAMIANO D’ASTI L’arte del body painting C 'è chi dipinge su tela, chi preferisce affrescare pareti, chi disegna su carta: l'arte non pone certo limiti alla creatività. Elvira Sorba, giovanissima Socia di San Damiano d'Asti, classe 1996, come strumento su cui dare sfoggio del proprio talento preferisce usare il corpo umano. Fresca di diploma alla GV Kryolan Torino Academy, accademia di trucco teatrale ed effetti speciali, ha vinto la selezione per il campionato italiano di body painting a Varazze (con La grande madre), classificandosi poi seconda al campionato nazionale di Merano (presentando La rinascita). “La passione per il disegno mi accompagna sin da quando ero bambina – racconta Elvira –; quella per il body painting è maturata in Accademia, dove ho potuto sperimentare nuove tecniche per dare forma alla mia arte, proponendo elementi fantastici. Mi affascina potermi distaccare dalla realtà”. 9 SOCIALE CANALE Frammenti di luce P rima di andare in pensione, due anni fa, faceva la maestra d'asilo. Nel 2010, però, aveva già cominciato, da autodidatta, a dare forma alla sua passione per l'arte. Cecilia Grasso, Socia di Canale, sei anni fa è diventata allieva del maestro guarenese Dino Pasquero. Oggi, con oltre 250 opere realizzate, ha una mostra permanente nel suo studio, a Canale, dove ogni anno organizza un'esposizione in occasione della Fiera del Pesco. “Un'espressione artistica deve emozionare la mente e il cuore, suscitare pensieri sopiti e catturare nel tempo i nostri ricordi”. TORINO Il suo stile la inquadra tra gli impressionisti, e la sua pittura si caratterizza per una tecnica pulita e accorta. Le sue opere – prevalentemente olio su tela, ma anche su tavola di legno – ritraggono per lo più scorci paesaggistici, seppur nell'ultimo periodo non manchino ritratti e figure umane. Ha all'attivo numerose mostre nelle Langhe e nel Roero: trae OMEGNA Presepe, che passione! D a più di 20 anni colleziona presepi da tutto il mondo: il primo, in terracotta, gli venne donato. Da allora ne ha raccolti nei luoghi più disparati: regalati da conoscenti che sanno della sua passione o acquistati, nei mercatini o presso piccoli artigiani, nelle mete di viaggi e di vacanze. Dalla Sicilia alla Cina, dall'Indonesia all'Uzbekistan, passando per oltre 250 esemplari peruviani; di legno, pietra, cristallo, bacche tropicali, non c'è materiale che non rientri nella sua collezione, compreso il banano di Zanzibar. Sergio Viganò, Socio di Omegna, responsabile del Reparto di Radiologia COQ dell'Ospedale di Omegna, oggi ne ha 960. Ha presentato la propria raccolta in più di un’occasione natalizia, a scopo benefico, in tutto il VCO. “Di recente ho aggiunto alla mia raccolta tre copie di opere raffiguranti la Natività della Verginedi Guido Reni (Cappella dell'Annunziata del Quirinale), l'Adorazione dei Pastoridel Perugino (Palazzo dei Priori di Perugia) e la Natività del Pinturicchio (Cappella Baglioni di Spello), al fine di stimolare i visitatori della mostra che sto preparando sul confronto tra presepi e Natività nell'arte”. Il suo sogno è quello di creare un'area museale dedicata al presepe nella sua città, Omegna, di ricostruire il vecchio presepe del fonte battesimale di Sant'Ambrogio e di creare la Scuola del Presepe, riscoprendo in particolare quello piemontese. la sua ispirazione percorrendone le colline, durante lunghe passeggiate. Sopra: la pittrice canalese Cecilia Grasso Sotto: alcuni dei presepi della collezione di Sergio Viganò PROGETTO NIDI L’inserimento dei bambini al nido o alla scuola materna è, per le famiglie interessate, un momento delicato, che in alcuni casi espone i genitori a una serie di problematiche (dalla difficoltà di gestire i momenti dedicati ai pasti alla relazione con i capricci dei bambini, passando attraverso le fatiche di ogni giorno). Per ovviare a tali criticità, presso 4 strutture a Torino, 2 nel Canavese e altrettante a Milano, è nato “Progetto Nidi”, un'opportunità di riflessione e confronto in un'ottica di prevenzione primaria e sostegno alla genitorialità, con attività di formazione per genitori ed educatori. “Èprevista la consulenza di una psicoterapeuta, che con cadenza settimanale incontrerà mamme e papà per un breve percorso di sostegno – spiega la Dott.ssa Vittoria Russo, Socia di Torino, Psicologa Psicoterapeuta, referente del progetto per gli Asili Nido –. I primi due colloqui sono gratuiti”. Per maggiori informazioni, visitare la pagina Facebook “Progetto Nidi” o scrivere a: [email protected]. ECONOMIA&TERRITORIO LE IMPRESE nell’era dei SOCIAL N el principio era la cabina del telefono: si scendeva sotto casa, sacchetto con i gettoni alla mano, si introduceva l'obolo nella fessura e la comunicazione poteva avere inizio. Poi i telefoni fissi sempre più diffusi, i fax, quindi la rivoluzione informatica (ha fatto scuola la vision di Bill Gates: “Un personal computer su ogni scrivania”), il cellulare, lo smartphone, a ritmi di cambiamento sempre più frenetici. Il risultato? Oggi, che lo si voglia o no, siamo tutti perennemente connessi: è l'era del mobile, siamo raggiungibili in tempo reale, ovunque e in qualunque momento. Non è tutto. La connessione, al pari della comunicazione, è sempre più improntata al modello “Social”. E sul ruolo sempre più importante dei social network nell’interazione tra le imprese e i consumatori, ormai, ci sono pochi dubbi. Facebook, Instagram, YouTube, ma anche Twitter, LinkedIn e una miriade di altri strumenti per accorciare le distanze nel mondo, collegarsi ad altre persone e, perché no, far conoscere i propri prodotti e servizi a centinaia di milioni di potenziali clienti. Basti pensare ai numeri della piattaforma creata da Mark Zuckerberg: i dati aggiornati a luglio 2016 parlano di 1,65 miliardi di utenti che accedono almeno una volta al mese, di cui 1,09 miliardi attivi su base giornaliera, per una permanenza media di circa 40 minuti. Quanti gli italiani? Gli utenti sono 28 milioni, 21 dei quali si connettono ogni giorno. Una platea vastissima, raggiungibile pressoché gratis: praticamente tutti i social network offrono la possibilità di registrarsi gratuitamente. La possibilità di acquisire maggiore visibilità a pagamento è opzionale e – comunque – prevede costi infinitesimali rispetto alle somme da sborsare per pubblicità su mezzi che a molti cominciano ad apparire superati. Le aziende del nostro territorio non sono rimaste a guardare. La cantina vinicola Cordero di Montezemolo, a La Morra, ha lanciato un contest su Instagram, mentre il Gruppo Miroglio di Alba ha messo in campo piattaforme web ed e-commerce. La Fratelli Carli di Imperia – con il suo olio – è, da sempre, tra i pionieri nel settore della vendita per corrispondenza; la Spazio Bianco di Ivrea continua a fare incetta di premi sui principali social dedicati a chi viaggia. Ancora il Gruppo Marengo di Alba, con i suoi sistemi modulari dall'evoluta intelligenza artificiale in ambito energetico, fino a Popsconto.it, che dall’astigiano offre agli utenti un sito che raccoglie le migliori promozioni online. Eccovi le loro storie. 11 DAL LOC ALE AL GLOBALE G lobale e locale: in una parola, glocal. Il mercato di oggi è sempre più globalizzato, ma a fare la differenza è la capacità di offrire su scala sempre più vasta i propri prodotti e servizi, eccellenze frutto di un radicamento sul territorio che non viene mai meno. Le zone in cui Banca d'Alba opera hanno saputo vincere la sfida, affacciandosi sul mercato globale: sono molte le aziende che sono state capaci di utilizzare quegli strumenti oggi indispensabili per ritagliarsi spazi importanti sul palcoscenico internazionale. A partire dalla presenza su internet, ormai imprescindibile, attraverso l'e-commerce, fino a sfruttare i canali costituiti dai social network, che hanno accorciato incredibilmente le distanze, connettendo in tempo reale persone e mondi distanti migliaia di chilometri. Tutte risorse utili per veicolare la propria attività, conoscere i bisogni dei consumatori e allargare la propria base di clienti reali e potenziali. Banca d'Alba è il partner giusto, perché coniuga l'assistenza quotidiana, fatta di persona, grazie alle nostre 70 filiali, con gli strumenti tecnologici innovativi che mette a disposizione (ad esempio Ventis, il portale e-commerce del Credito Cooperativo e Satispay, il nuovo sistema di pagamento) e con la consulenza di un Servizio Estero di eccellenza. Noi ci siamo, da sempre. Pierpaolo Stra, Presidente del Comitato Esecutivo ECONOMIA&TERRITORIO L'HASHTAG IN CANTINA L'esperienza di Cordero di Montezemolo S criveva Victor Hugo: “Fate come gli alberi: cambiate le foglie e conservate le radici”. Così ha scelto di fare oggi la famiglia di produttori vitivinicoli Cordero di Montezemolo, festeggiando l’importante compleanno del loro cedro secolare, divenuto simbolo delle Langhe del Barolo, su un social network di successo come Instagram e coinvolgendo influencer digitali da tutta Italia. Piantato dai loro avi Costanzo Falletti ed Eulalia Della Chiesa, nel giorno del loro matrimonio, il Cedro del Libano di La Morra, da sempre simbolo di amore e di eternità, a settembre è diventato prima il protagonista di un Instameet (un social tour rivolto agli influencer di Instagram) e poi di un Challenge (un concorso fotografico digitale) con l'hashtag #comealberi, che hanno consentito di raggiungere migliaia di persone in un solo giorno. Parole e concetti un po’ astrusi, che però indicano con chiarezza una tendenza: dopo l’e-commerce e tante app dedicate alle bottiglie, anche il mondo dei Social è entrato prepotentemente in cantina. “Per farsi conoscere, per promuovere il proprio vino, per incuriosire e comunicare usando un linguaggio adeguato ai nuovi consumatori e senza confini – dice Alberto Cordero di Montezemolo –. Tradizione e innovazione possono benissimo convivere, anzi alimentarsi a vicenda con successo”. Senza scordare, però, che il mondo digitale e virtuale può diventare concreto e reale: “Abbiamo selezionato le 20 foto più belle premiate dal concorso e le abbiamo stampate su cornici Tonki, per poi esporle in una mostra fotografica all’interno della barricaia della nostra cantina. Uno spettacolo per gli occhi, da unire a quello per il palato che solo un calice di Barolo può offrire”. A sinistra: Il Cedro del Libano di La Morra Sotto: Giuseppe Miroglio ABITI E TESSUTI PERSONALIZZATI con le piattaforme web firmate Miroglio P untare sul dettaglio per fare la differenza. Personalizzare per distinguersi. Nel mondo della moda sempre più seriale, ma dove c’è grande richiesta di esclusività, il gruppo Miroglio di Alba ha deciso di rispondere con l’innovazione e la creatività di giovani startup. Come Tailoritaly, piattaforma di e-commerce che fa convivere il processo industriale con il tocco finale dell’artigianato made in Italy. Il sito consente infatti di aggiungere ai pezzi della collezione particolari che li rendono unici: dalla lunghezza delle maniche alla forma del colletto, a centinaia di accessori come fiocchi e bottoni. “Vogliamo avvicinare il mondo delle startupa quello delle aziende tradizionali – spiega il presidente del gruppo, Giuseppe Miroglio –. La partnership Tailoritalyrientra nel Mip, il Miroglio Innovation Program,nato due anni fa con l’obiettivo di innovare”. Stessa filosofia per TheColorSoup, altra piattaforma web firmata Miroglio che consente a grafici, sarte, stilisti e appassionati di cucito di creare tessuti personalizzati ad alta qualità, stampati nello stabilimento Miroglio Textile di Govone. “TheColorSoup coniuga creatività e tecnologia per realizzare soluzioni sempre innovative. La stampa digitale permette un elevato grado di personalizzazione e colori vivi nelle grafiche. Offriamo la possibilità di ordinare anche un solo metro di tessuto, garantendo velocità nella consegna in Italia e all’estero”. 13 CAMERE CON CULTURA Quando il B&B diventa social M olto più di un Bed&Breakfast: Spazio [Bianco] – Camere con Cultura, di Domenico Tappero, Socio di Ivrea, è un concept basato su una nuova filosofia di accoglienza esperienziale. Abbinando ospitalità a valorizzazione territoriale, risponde alle esigenze dei viaggiatori moderni, sempre più alla ricerca di emozioni ed esperienze autentiche, a contatto di arte, artigianalità, cultura e tradizioni del luogo. È un catalizzatore di una rete di energie ed eccellenze locali, un contenitore culturale, decisamente “social”. Spiega Martina Lombardi, responsabile della comunicazione della struttura: “Usiamo unicamente i canali social: non abbiamo mai speso un centesimo in pubblicità tradizionale, sostituita egregiamente dalle condivisioni sulle varie piattaforme online. La newsletter è il nostro primo strumento: oggi possiamo contare su 700 iscritti alla nostra mailing list. Poi c'è Facebook, che ci serve per la narrazione del quotidiano: siamo partiti con un gruppo e oggi la nostra fanpage è arrivata a 840 ‘mi piace’. Su Instagram, che usiamo per mostrare l'allestimento delle nostre camere, oltre che per il lato più artistico e legato al design, abbiamo 200 follower. Ancora, il canale YouTube, sul quale mostriamo le nostre camere e gli eventi proposti qui da noi, ma anche i tutorialsu come arrivare dal casello e come fare il check-inin autonomia”. Funziona? Da anni la Spazio [Bianco] è ai vertici delle classifiche dei principali siti che si occupano di turismo: 9,6 di rating su Booking, nella Hall of Fame di Tripadvisor dal 2011 e 10/10 su Hotelscombined, che lo pone nell'1% delle strutture migliori in Italia e nel 3% delle migliori al mondo. PIONIERI DEL WEB Olio da famiglia a famiglia, grazie alla Fratelli Carli U na storia lunga oltre cent'anni. La Fratelli Carli di Imperia, azienda Socia di Banca d'Alba, è famosa – oltre che per la qualità del prodotto – per il suo particolare sistema di vendita per corrispondenza. Oggi conta oltre 300 dipendenti, 140 automezzi per le consegne, un parco clienti di circa un milione di unità (di cui 600mila in Italia e 400mila tra Francia, Austria, Germania, Svizzera e Stati Uniti) per un fatturato di oltre 140 milioni di euro. Ancora oggi coltiva la preziosa oliva taggiasca dalla quale ricava l’Olio Extra Vergine di Oliva DOP Riviera Ligure Riviera dei Fiori, offrendo in più una gamma completa che spazia da oli di oliva a prodotti di gastronomia e conserve alimentari della tradizione ligure e mediterranea. “Nel 1996 siamo stati fra i primi a muoverci attraverso il canale web, allora quasi inesplorato – afferma Claudia Carli, quarta generazione della famiglia, che alla Fratelli Carli è la responsabile della comunicazione –. Il modello di vendita per corrispondenza, che caratterizza l’azienda fin dalla sua nascita, ha trovato nel mondo digitale uno sbocco di naturale evoluzione. Oggi riceviamo gli ordini dalla nostra clientela principalmente via telefono, nel 70% dei casi, via posta ordinaria nel 15% e via web nel 12%. Il web ci permette di prestare grande attenzione alla relazione con i nostri clienti e, insieme Sopra: Domenico Tappero e Martina Lombardi, nella struttura di Spazio [Bianco] Sotto, da sinistra: Carlo, Lucio, Carlo, Gian Franco e Claudia Carli al nostro sistema esclusivo di consegne a domicilio, ci consente un dialogo costante e personalizzato, la conoscenza delle esigenze e dei desideri di ogni singolo consumatore”. Cambiano gli strumenti, non la sostanza: da famiglia a famiglia, come più di un secolo fa. ECONOMIA&TERRITORIO GRUPPO MARENGO, INDUSTRY 4.0 Tecnologia al servizio delle aziende L a tecnologia certo non manca, nel Gruppo Marengo di Alba – azienda Socia di Banca d'Alba –, forte di tre divisioni specifiche: la Marengo Impianti Elettrici (impianti elettrici industriali e terziario avanzato, bordo macchina, software, automazione e manutenzione), Albasolar (specializzata nella realizzazione, installazione, assistenza e manutenzione di impianti solari e fotovoltaici) e Albasystem (la branca più innovativa, dedicata ai sistemi integrati di risparmio energetico, cogenerazione a gas, accumuli di energia per continuità assoluta per le aziende). “In questi anni di crisi generale, ai quali nel nostro settore si è sommata la fine della bolla del fotovoltaico, Banca d'Alba non ha mai smesso di credere nelle nostre potenzialità – spiega Massimo Marengo, amministratore delegato del Gruppo –. Così siamo riusciti a crescere e a sviluppare il nostro business, mentre nostri concorrenti chiudevano. Oggi, dopo aver festeggiato l'anno scorso i 50 anni di attività, siamo un gruppo di engineering che propone soluzioni all'avanguardia sia per le aziende che per il privato". In questa categoria rientra a pieno titolo il brevetto per il sistema di automazione energetica “Aspec” (Albasystem Power Energy Control), un sistema intelligente di ultima generazione che va a scegliere le fonti di approvvigionamento più economiche ed efficienti, in tempo reale. “Entriamo nell'era dell'Industry 4.0, con sistemi sempre più interconnessi. E nella stessa direzione vanno le abitazioni private con il sistema "Aspechome": per questo abbiamo adattato il sistema industriale anche al civile, pensando al terziario e alla casa. Parlando di Social, siamo presenti sulle principali piattaforme, ma per la specificità del nostro lavoro, decisamente tecnico, sono altri i nostri canali privilegiati. Comunque stiamo implementando delle piattaforme prettamente mobilesui nuovi domini registrati “Aspecindustry” e “Aspechome”, dai quali nasceranno le specifiche piattaforme social, per essere sempre più vicini alle esigenze dei nostri clienti". SHOPPING ON-LINE CON POPSCONTO.IT Un sito per risparmiare negli acquisti sul web D istricarsi tra le centinaia di promozioni che quotidianamente ci investono mentre siamo connessi alla rete è ormai impresa titanica. Quale sarà l'offerta più conveniente? In soccorso agli appassionati dello shopping su internet, attenti però al risparmio, ecco Popsconto.it, sito che raccoglie ogni giorno promozioni e codici sconto per aiutare gli utenti a risparmiare negli acquisti online. L'idea è del Socio di Banca d'Alba Fabio Novarino, classe 1982, astigiano per nascita, canalese d'adozione, anche se ora vive a Milano, dopo una parentesi a Bologna per gli studi universitari in Scienze di Internet. Piemontese – di Settimo Torinese – è anche la sua Socia, Sabrina Fusto, che gestisce la parte editoriale dei contenuti. “Dopo aver maturato una certa esperienza nel settore dell'e-commerce, lavorando per 8 anni in Yoox, ho intrapreso questo progetto – spiega Fabio –. Popscontonasce dalla passione per lo shopping onlinee dal crescente interesse per questo mondo da parte delle principali piattaforme italiane. Il nostro obiettivo è aiutare gli utenti a risparmiare non solo durante i saldi, ma tutto l’anno. Da pc, tableto smartphonesi può accedere a centinaia di offerte su tutte le categorie di prodotti (dall’abbigliamento ai viaggi, dalla bellezza alla tecnologia) ed essere sicuri di fare acquisti al miglior prezzo possibile”. Con un semplice click l’utente scopre il codice e accede alla pagina del negozio online interessato e, inserendo il codice Sopra: la sede del Gruppo Marengo, ad Alba Sotto: la homepage del sito Popsconto.it in fase di pagamento, ottiene lo sconto sul prezzo finale. Gli utenti possono anche creare una propria “wish list” dove salvare i coupon e i negozi preferiti. E per chi non avesse idee per i regali di Natale, sarà presto disponibile anche una sezione dedicata. 15 Ventis in poppa L’e-commerce del credito cooperativo O fferte di prodotti di grandi e piccoli marchi, acquistabili in tutta sicurezza a prezzi estremamente convenienti: Ventis.it è il portale e-commerce del Credito Cooperativo, sul quale è possibile trovare un'ampia gamma di prodotti. Aperto a tutti, il sito riserva vantaggi esclusivi ai possessori di CartaBCC, che – oltre a godere degli sconti – accumuleranno punti doppi sul programma “Premiati”, avranno accesso a prevendite riservate e potranno usufruire della spedizione gratuita su acquisti superiori ai 49 euro (purché sotto i 5 kg di peso). Ma non è tutto. È anche un'opportunità di visibilità per le aziende, costituendo un eccezionale strumento di business che garantisce la possibilità di ampliare la propria base clienti e il proprio fatturato, far crescere la propria brand awareness (cioè la conoscenza del marchio) e smaltire le rimanenze di magazzino su un canale protetto che non svilisce il prodotto e non interferisce con la rete distributiva dell'azienda stessa. “Per chi vende, è una vasta vetrina sul mondo, estesa al territorio nazionale, con un potenziale di milioni di acquirenti – commenta il Direttore Commerciale di Banca d'Alba, Massimo Oberto –. Per chi compra, uno spazio dove effettuare acquisti sicuri a prezzi vantaggiosi. Una bella opportunità, insomma, per tutto il circuito del Credito Cooperativo”. Per le aziende, aderire è semplicissimo: basta rivolgersi alla propria filiale di competenza. E non c'è nessun costo per la vendita dei prodotti sul portale. Tutte le vendite sono gestite “sul venduto”: è quindi Ventis.it ad acquistare dal cliente business e rivendere al cliente finale, definendo con l'azienda il prezzo della merce in vendita, con particolare attenzione alla competitività e alla coerenza con il mercato e-commerce di riferimento. In più, su richiesta, è disponibile anche un servizio gratuito di shooting fotografico dei prodotti. Per il cliente finale, aderire è ancora più semplice. Basta andare sul sito www.ventis.it, o scaricare gratuitamente l'app, effettuare l'acquisto e aspettare la consegna. E per i Soci di Banca d'Alba, i vantaggi non sono finiti: come offerta-lancio, infatti, Ventis.it offrirà a tutti i Soci due codici promozionali personalizzati per acquisti da effettuarsi sul portale, che verranno inviati tramite e-mail. BANCA&TERRITORIO Un nuovo sportello a Omegna NEL CUORE DELLA CITTà LA NUOVA FILIALE, DOTATA DI UN'AREA SELF N el cuore della città, in piazza Beltrami 10, dallo scorso lunedì 10 ottobre è operativa la nuova filiale di Omegna, al servizio degli oltre mille Soci per i quali Banca d'Alba funge da riferimento nel territorio del Verbano-Cusio-Ossola. Una storia lunga 21 anni, di cui ricorre l’anniversario il 29 novembre, per un territorio attivo e vitale che può contare su un tessuto economico solido e ben radicato. Dotato di spazi ampi e funzionali, in una location centralissima (al piano terra dell’edificio grigio nella foto) e facile da raggiungere, l'ultimo sportello arrivato nella famiglia di Banca d'Alba è dotato anche di una moderna Area Self, attiva 24 ore su 24, con wi-fi gratuito e touch pad interattivo. Qui i clienti più tecnologici potranno prelevare e versare contanti, versare assegni, controllare estratti conto e saldo, effettuare ricariche del cellulare e di “Carta Tasca”, calcolare la rata del proprio mutuo, informarsi su tutti i prodotti e i servizi di Banca d'Alba, assicurarsi, controllare le quotazioni della Borsa e accedere a una serie di servizi online per il cittadino. Una bella comodità, senza che però venga meno la possibilità di rivolgersi direttamente al personale allo sportello. WORKSHOP TEMATICI PER PROMUOVERE CONOSCENZE, CAPACITà E ATTITUDINI U na serie di workshop tematici – proposti dal Servizio Personale – per coinvolgere i giovani dipendenti di Banca d'Alba, promuovendo un percorso modulare di crescita professionale incentrato su consapevolezza di sé, confronto tra colleghi e scambio di idee. Sotto la guida di Roberto Ceschina, formatore comportamentale, 38 colleghi di Banca d’Alba sotto i 32 anni stanno prendendo parte a un percorso lungo due anni, strutturato in 4 incontri nel 2016 e altri, ancora da pianificare, nel corso del prossimo anno. Un approccio metodologico nuovo in Italia, nato in Danimarca negli anni '90, grazie al quale i giovani colleghi – anche attraverso l'utilizzo dei mattoncini Lego, con il sistema del “Serious Play” – seguiranno uno schema formativo mirato al problem solving e ad acquisire competenze nello sviluppo organizzativo. Tra lezioni in aula ed esperienze di team building, incontri “ispiratori” come quello con Chiara Dello Iacovo ed esercitazioni per la gestione dello stress, i partecipanti potranno così sviluppare conoscenze (sapere), capacità (saper fare) e attitudini (saper essere) utili nell'attività lavorativa così come nella vita quotidiana. Esportare GRANDE SUCCESSO PER IL CICLO DI INCONTRI PROPOSTO DA BANCA D’ALBA D a oltre vent’anni Banca d’Alba è al fianco delle imprese che vogliono intraprendere iniziative commerciali all’estero. Ecco perché – nell’ottica di rafforzare gli strumenti a disposizione delle aziende associate e con l'obiettivo di aumentare il livello di conoscenza, peraltro già piuttosto elevato, delle PMI che ogni giorno affrontano i mercati internazionali – ha deciso di organizzare una serie di incontri formativi dal titolo Esportare: rischi, strumenti e opportunità. Dopo la presentazione dello scorso aprile presso “Terre da Vino”, a Barolo – alla presenza di oltre un centinaio di rappresentanti di aziende piemontesi – ha così preso avvio il percorso formativo. Quattro incontri organizzati tra maggio e ottobre – che si vanno ad aggiungere a quelli recentemente messi in campo per raccontare i mercati indiano, cinese, tunisino, russo e norvegese – nei quali esperti di settore hanno fornito alle aziende partecipanti gli strumenti utili per superare sfide e barriere nei mercati internazionali: dai servizi bancari legati al commercio estero alla contrattualistica e gli aspetti legali dei contratti commerciali internazionali, dalle problematiche legate alle dogane, ai trasporti e alle assicurazioni, fino a discutere di come un’efficace comunicazione (digital e improntata al social media marketing) possa portare a degli incrementi nei risultati in termini di fatturati e di creazione di un brand. “Banca d’Alba ha nel suo servizio estero un vero fiore all’occhiello, vantando oltre 1,5 miliardi di flussi da e verso estero – commenta il Direttore Commerciale, Massimo Oberto –. Accompagnare le aziende in mercati lontani significa essere presenti nei momenti in cui nascono i bisogni, le idee, la voglia di affrontare una nuova sfida in mercati più complessi di quello domestico”. “Il taglio molto pratico di ciascun incontro ha permesso di approfondire le varie tematiche in modo concreto, trasparente, efficace e tra le 35 aziende che hanno aderito al percorso si è creata un’armonia tangibile, che fin da subito ha permesso di condividere problematiche, testimonianze e casistiche reali – aggiunge il responsabile dell'Ufficio Estero di Banca d’Alba, Stefano Porrino –. Nella veste di organizzatore ho percepito, a ogni appuntamento sempre di più, quanto sia importante rendere disponibile la conoscenza, per raggiungere il comune obiettivo di consolidare le competenze della classe imprenditoriale locale, che si distingue per prodotti eccellenti riconosciuti in tutto il mondo, che conosce le proprie caratteristiche vincenti, e che dopo questo percorso dispone di qualche strumento in più per raggiungere preparata i mercati internazionali”. 17 Si conclude un esercizio molto positivo, che vede Banca d’Alba raggiungere entrambi i traguardi prefissati: il primo, il più importante, superare la soglia dei 50.000 Soci e poi, obiettivo economicamente rilevante, conseguire 50 milioni di utile nel triennio. In questo modo il patrimonio si consolida oltre i 310 milioni di euro, a conferma della nostra solidità. Nel 2016 si sono intensificati i rappor ti commerciali tra le 70 filiali di Banca d’Alba e gli oltre 133.000 clienti, come testimonia l’incremento dei volumi che superano gli 8,6 miliardi di euro. Un’ulteriore conferma del nostro buon operato giunge dall’annuale indagine di Mediobanca sulle “principali società italiane”: Banca d’Alba è la prima tra le oltre 200 BCC del Nord Italia e seconda solo a Roma tra le 370 Banche di Credito Cooperativo italiane. Importanti novità anche per quanto riguarda il servizio a clienti e Soci con l’apertura della filiale e del quinto Centro medico in via Nizza a Torino. Sono state inoltre inaugurate, sempre nel corso dell’anno, le nuove filiali di Alessandria e di Omegna, dislocate nelle piazze principali delle due città. Banca d’Alba ha proseguito il suo impegno nella formazione del personale, destinando ai giovani colleghi il percorso “Officina Giovani Idee”. Alle piccole e medie imprese del territorio sono indirizzati incontri su tematiche di grande interesse tecnico e commerciale. Tutto questo, e molto altro, lo abbiamo costruito e vissuto giorno per giorno assieme ai nostri collaboratori nel corso del 2016: è ancora molto ricco il programma di attività e impegni che ci attende per il 2017 . Riccardo C orino, Direttore Generale F O N D A Z I O N E B A N C A D ’A L B A Fondazione Banca d’Alba, per il benessere e la salute dei Soci SCREENING E CONVEGNI AL CENTRO DELLE ATTIVITà DELLA ONLUS P revenire e sensibilizzare: sono queste le parole d'ordine alla base dell'azione della Fondazione Banca d'Alba, di cui Antonella Marengo è Segretario Generale. “Il nostro obiettivo finale è la salute dei Soci. Collaborando con istituzioni pubbliche e private attive sul territorio, lavoriamo in campo sanitario e sociale, favorendo l'organizzazione di iniziative volte a migliorare la qualità della vita”. Per questo, nel corso del 2016, sono state messe in campo numerose attività, come quella organizzata insieme alla Cooperativa Sociale Cento Torri, con il patrocinio dell'Asl TO1, consistente nello screening (portato avanti a partire da metà novembre, e che continuerà per tutto il mese di dicembre) presso il Centro medico di Torino per la prevenzione dell'Osteoporosi, rivolto alle Socie di Torino, che hanno potuto omaggiare un'amica di questa opportunità. Il 25 novembre il calendario degli appuntamenti prevede poi la gestione dell'Anemia, mentre il 12 dello stesso mese – appuntamento ormai fisso a Palazzo Banca d'Alba, in collaborazione con il Servizio di Diabetologia dell'Asl CN2 – è stata la volta dell'attività di controllo gratuito della glicemia, in occasione della Giornata mondiale del Diabete. Nel corso dell'anno, inoltre, la Fondazione ha portato avanti appuntamenti relativi all'Endometriosi, con l'organizzazione – a marzo – di una camminata di sensibilizzazione per prendere coscienza di questa malattia, e alle “Nuove frontiere nelle neuroscienze: Neuroplasticità e Riabilitazione”, organizzando a giugno un convegno presso la casa di cura “La Residenza” di Rodello. A maggio, l'evento “Dialogare con la speranza”, in partnership con l'associazione “La Collina degli Elfi”, per la presentazione del libro Noi del quinto piano, raccolta di racconti scritti da un gruppo di ragazzi guariti dalla malattia. Nello stesso mese, l'incontro con il prof. Mauro Salizzoni in occasione della Festa nazionale dell'Aitf (Associazione Italiana Trapiantati di Fegato), e la campagna di sensibilizzazione per la lotta all'ipertensione arteriosa. Ancora, a settembre, “Take care of children”, corso incentrato sulla dieta mediterranea nei primi mille giorni di vita dei bambini. 19 Centri Medici: ora sono cinque UN NUOVO CENTRO A TORINO, IN ATTESA DELL'AMPLIAMENTO DI ALBENGA S ono cinque in tutto, sui territori in cui Banca d'Alba opera, i Centri medici al servizio dei Soci di Banca d'Alba, specializzati nell'offerta di prestazioni di carattere fisioterapico e riabilitativo. L'ultimo arrivato in famiglia in ordine di tempo è quello di via Nizza 170 a Torino, operativo dallo scorso 19 settembre: una palestra, 2 spogliatoi, 2 studi medici e 7 postazioni, sotto la direzione tecnica di Ornella Ottino, offrendo continuità del servizio ai Soci in virtù dell'esperienza maturata presso il Centro medico di Vezza. Oltre alla terapia fisica strumentale tradizionale, la struttura torinese vanta, come fiore all'occhiello, terapie erogate con apparecchiature di ultima generazione: onde d'urto focali e radiali, tecarterapia con due macchine diverse (di cui una utilizzata dalla Benetton Rugby Treviso e una macchina usata dalla clinica mobile della Moto GP), frames (strumento usato anche in questo caso dalla già citata clinica mobile), laser yag di ultima generazione (che garantisce ridotti tempi di trattamento, con un grande beneficio antidolorifico) e kinesiterapia posturale. E non è tutto: nell’ottica di offrire un servizio sempre più completo ai Soci, ad Albenga nei prossimi mesi è previsto un ampliamento dello spazio in regione Carrà, che dovrebbe diventare un poliambulatorio e un Centro di medicina dello Sport. Sopra: le postazioni del Centro medico di Torino La scuola del futuro FORMAZIONE SCOLASTICA E PROFESSIONALE PER I GIOVANI DEL TERRITORIO S upporto all’orientamento scolastico e professionale: è questo il leitmotiv che caratterizza la maggior parte delle attività messe in campo sul territorio dalla Fondazione Banca del Canavese. In che modo? Contribuendo a conferire borse di studio agli studenti più meritevoli delle scuole, supportando le attività rivolte agli studenti delle scuole medie promosse e attuate da oltre dieci anni dagli operatori del Centro di Orientamento Levi-Montalcini di Caluso, o ancora creando sinergia ottimale tra realtà a forte impatto turistico e artistico, come ad esempio il castello di Masino a Caravino, e la scuola alberghiera del Consorzio InterAziendale Canavesano per la formazione professionale di Ivrea. Ma anche proseguendo la collaborazione con il Circolo Didattico di Caluso, presieduto dalla dirigente Valeria Miotti, così come affiancando la professionalità di Reginaldo Palermo, segretario dell'associazione Gessetti Colorati e redattore del sito www.tecnicadellascuola.it. “La scuola futura lavora sulle competenze, che hanno bisogno di abilità e conoscenza – ha sottolineato il presidente Gianni Cucco nel corso del Salone dell’Orientamento, organizzato anche quest’anno dal Centro di Orientamento dell’Associazione Levi-Montalcini di Caluso –: è fondamentale, dunque, in quest’ottica sostenere i giovani nel loro percorso di studio aiutandoli al meglio nella scelta scolastica e professionale, scelta che andrà poi a impattare sulla loro vita di adulti”. PA G I N E S O L I D A L I La salute ci sta a cuore GRAZIE A BANCA D'ALBA, LA POPOLAZIONE PUÒ ORA EFFETTUARE ESAMI ALL'AVANGUARDIA CON LA RISONANZA MAGNETICA CARDIACA C ontinua anche quest'anno la collaborazione tra Banca d'Alba e Ospedale “San Lazzaro”: dopo l'avvio del progetto triennale “Auguri di cuore”, in occasione dello scorso Natale, l'istituto di credito presieduto da Tino Cornaglia prosegue nel supporto al nosocomio albese. L'occasione è quella delle festività natalizie, in cui Banca d'Alba tradizionalmente destina a iniziative benefiche di utilità sociale un dono utile davvero, e non un regalo fine a se stesso, che si è tradotto nell'acquisto di uno strumento che permette di migliorare e rendere molto più efficaci il monitoraggio e il referto di chi ha problemi di cuore. Grazie alla donazione della Banca, dallo scorso maggio l’Ospedale di Alba può effettuare la risonanza magnetica cardiaca, un esame diagnostico avanzato che permette di studiare in modo approfondito tutte le strutture cardiache e, in particolare, il miocardio (la parte muscolare del cuore), il suo movimento e la sua vitalità. Un esame dall'elevato valore di completezza diagnostica, che risulta indispensabile in alcune patologie del cuore, che consente di valutare malformazioni e tumori cardiaci, cardiomiopatie, la fibrosi cardiaca dopo un infarto del miocardio, le malattie del pericardio e di studiare l’apparato valvolare cardiaco, l’aorta e i vasi polmonari. Il vantaggio principale rispetto ad altre metodiche di immagine risiede nell’alta risoluzione di contrasto e nella possibilità di caratterizzare, entro certi limiti, la composizione tissutale; la ripetizione degli esami necessari per il follow-up, inoltre, avviene attraverso una metodica esente da radiazioni e dall’uso del mezzo di contrasto, come succede invece per altre diagnostiche come la Tac e l’angiografia coronarica. “L’aggiornamento tecnologico dell'hardware della macchina e l’implementazione del software cardiologico, in virtù della collaborazione tra i Reparti di Cardiologia e di Radiologia dell'Ospedale di Alba, ci ha permesso di effettuare esami eccellenti dal punto di vista tecnico – afferma il dottor Antonio Dellavalle, direttore del reparto di Cardiologia all’Ospedale di Alba –. Ad oggi abbiamo effettuato due sedute mensili, con tre pazienti per seduta, godendo per il primo anno della consulenza di un professionista di prim'ordine, il Prof. Rodolfo Bonamini di Torino, che si sta occupando del training per il personale e per la refertazione”. Un bel regalo al territorio, insomma, a testimonianza di quanto la salute dei Soci (e non solo) stia a cuore a Banca d'Alba. 21 Il vino che fa del bene A CAPO VERDE, IL VIGNETO E LA CANTINA NATI DAL SOGNO DI UN FRATE CAPPUCCINO R epubblica di Capo Verde, isola di Fogo. Un vigneto di 36 ettari ai piedi del vulcano, tra i 650 e i 900 metri di altezza. È la Vinha de Maria Chaves, un sogno nato nel cuore e nella mente di padre Ottavio Fasano, l’infaticabile frate cappuccino originario di Racconigi che ha creato un ponte tra la provincia Granda e l’arcipelago africano, per dare un supporto economico e sociale alla popolazione locale. Un sogno che è diventato realtà grazie all’aiuto di agronomi ed enologi cuneesi e italiani e al contributo di tanti amici, tra cui anche Banca d’Alba, per superare mille difficoltà e condizioni climatiche quasi proibitive: basti pensare che l’isola di Fogo è una zona desertica. Ma grazie alla tenacia di padre Ottavio, oggi alle pendici del vulcano viti e filari ricordano uno spicchio di Langa in mezzo all’Oceano. Le uve raccolte finiscono nella Cantina di Monte Barro, naturale integrazione del progetto legato al vigneto, uno stabilimento di oltre 2.000 mq allestito con apparecchiature di nuova generazione per la lavorazione degli acini e l’imbottigliamento di tre tipologie di vino: bianco, rosso e rosato. “Il progetto ‘Vigna e cantina’ – spiega padre Ottavio – è uno stimolo per agricoltura, turismo e formazione professionale. Il nostro obiettivo è offrire ai capoverdiani un’occasione per gestire in autonomia le risorse del territorio”. Chiunque può contribuire, informandosi sul sito www.amses.it. Emergenza terremoto IL SOCIO ROBERTO REY, GEOMETRA, DA PRIOCCA AL CENTRO ITALIA L a basilica di San Benedetto, di cui rimane in piedi solo la facciata. Lo squarcio sul Monte Vettore, spaccato in due. Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto, ridotte a città fantasma. Sono solo alcune delle dolorose ferite lasciate dalla serie di terremoti che negli ultimi mesi ha devastato il Centro Italia. Prima di parlare di ricostruzione, però, è il momento di fermarsi a fare il punto, mettere in sicurezza gli edifici, sperando che il peggio sia passato. Abitazioni e aziende da controllare sono il frutto di una vita di lavoro e fatica. Chiamati a questo compito di valutazione dell'agibilità post sismica sono i volontari della Protezione Civile, insieme al Consiglio dell'Ordine dei Geometri e all'Agepro (Associazione nazionale Geometri volontari per la Protezione Civile). Fra i 1.500 geometri abilitati in Italia, c'è anche Roberto Rey, Socio di Castagnito, che vive a Priocca, dove ha sede il suo studio professionale. “Dopo il 24 agosto ci è stata chiesta la disponibilità a partire: ho aderito senza esitazioni, in qualità di valutatore del Nucleo Tecnico Nazionale della Protezione Civile. Sono stato nei luoghi del terremoto dall'11 al 18 ottobre, parte di un gruppo di 8 persone della provincia di Cuneo, per valutare agibilità e danni ai fabbricati”. Se l'ultimo terremoto non ha provocato vittime, è anche grazie al lavoro de i periti: le ordinanze di sgombero hanno fatto sì che fossero vuote quelle case, danneggiate, poi crollate con il sisma di fine ottobre. Nel dramma di chi ha perso tutto, almeno una buona notizia. Sopra: padre Ottavio nella Vinha de Maria Chaves TA C C U I N O D I V I A G G I O D I M A U R I L I O P E N N A , L I A G O R I A , M A R C O M U S S O E PAT R I Z I A Z E N Sassi, pizzica e un mare da sogno Sopra: gli autori del “Taccuino di viaggio” A sinistra: i Soci in uno scatto di gruppo Due coppie, quattro amici in tutto, in partenza da Asti: il viaggio in pullman è stato lungo, ma piacevole. Abbiamo fatto conoscenza con gli altri viaggiatori, che sono diventati ben presto nostri amici. L’arrivo al villaggio “Le Dune - Oasi Resort” di Torre Canne, non lontano dalla Selva di Fasano, è stato allietato da un fresco drink di benvenuto. Dopo la sistemazione nei bungalow (ottima!) che si affacciano sul mare, abbiamo quindi iniziato il nostro soggiorno al villaggio alla grande. Abbiamo partecipato a gran parte delle attività proposte dagli animatori di “SOS Vacanze”: ragazzi brillanti che hanno coinvolto tutti noi in giochi, gare, balli e canti, ovviamente il tutto alternato a bagni in un mare dai colori spettacolari e in piscina. E che dire del ristorante? “Magnate” interminabili, con piatti e dolci ottimi, serviti da camerieri bravi e simpatici. Per finire le escursioni inserite nel pacchetto viaggio: sono la parte del viaggio che ci è piaciuta maggiormente. I Sassi di Matera, che costituiscono il centro storico, Patrimonio Mondiale dell'Umanità, sono un'autentica meraviglia. Ostuni, poi, la “Città bianca”, le cui case un tempo erano interamente dipinte con calce bianca... un vero gioiellino. Non poteva mancare la visita ad Alberobello, con i suoi trulli, costruzioni caratteristiche di questa IN VIAGGIO CON L'UFFICIO SOCI: UN SOGGIORNO INDIMENTICABILE NEL VILLAGGIO “LE DUNE” DI TORRE CANNE, CON DIVERSE ESCURSIONI ALLA SCOPERTA DI PUGLIA E BASILICATA 23 zona della Puglia. E ancora Lecce, capitale del Barocco, nel cuore del Salento: a rendere la visita ancora più speciale, anche la visita all'anfiteatro, costruito nel II secolo d.C., uno dei simboli più evidenti della dominazione romana. Tutte escursioni dall'alta valenza culturale, bellissime e ben organizzate, allietate sul pullman dal simpatico autista Davide e nelle gite dall'accompagnatrice Rosa, che ci ha illustrato e descritto la storia di monumenti e chiese in modo semplice ed esaustivo. Come prima esperienza in un villaggio vacanze è stata positiva: sicuramente da ripetere. Un grazie particolare alla Banca d’Alba, che ci ha dato questa possibilità. R U O TA L I B E R A RuotaLibera, sfiorata quota 9.000 UN ANNO DI ATTIVITà DELL'ASSOCIAZIONE CHE RAGGRUPPA I GIOVANI SOCI DI BANCA D’ALBA U n'associazione in continua crescita: prosegue il trend positivo di RuotaLibera, nata quattro anni fa in seno all’Assemblea dei Soci di Banca d'Alba, riservata ai giovani appartenenti alla compagine sociale la cui fascia di età sia compresa tra i 18 e i 30 anni. Un anno fa i numeri parlavano di 8.494 Soci, che nel corso degli ultimi dodici mesi sono diventati 8.881, sfiorando quota 9.000. Un bel traguardo, che racconta di una realtà dinamica e in movimento, che sta radicandosi in tutti i territori in cui Banca d'Alba opera. Oltre alle aree storiche di Langhe e Roero (che insieme all'Astigiano possono contare su circa 1.650 giovani Soci ciascuna), portano il segno positivo anche Torinese e Liguria (rispettivamente, 675 e 609 Soci), seguiti a ruota da Canavese, Alessandrino e Verbano-Cusio-Ossola. Il segreto di questa partecipazione sta nel riuscito mix tra momenti ludici e formativi: chiudendo l'anno con un'insolita “Cena con delitto”, si è spaziato dalla consueta presenza all'Assemblea dei Soci di Banca d'Alba e al festival agri-rock “Collisioni” di Barolo all'appuntamento sportivo di “Corri sotto le Torri”, corsa non competitiva per la città di Alba, fino alla partecipazione al Forum Nazionale Giovani Soci Federcasse, a Firenze, solo per citare qualche appuntamento. Senza dimenticare le gite: l'ultima in calendario per quest'anno è stata quella del 6 novembre – con una giornata trascorsa in Franciacorta tra visite alle cantine e degustazioni di vini tipici della zona –, mentre il 2017 si aprirà con l'escursione in montagna per sciatori e ciaspolatori, appuntamento fisso ormai da parecchio tempo. Inoltre, nei primi mesi del nuovo anno, verranno intensificati gli eventi – organizzati in collaborazione con Banca d'Alba – sul territorio torinese, potenziando le attività proposte anche nel Canavese e nel VCO. Parallelamente verrà proposto un convegno ad Alba (sulla stregua di quanto fatto lo scorso anno parlando di Social Media Marketing, toccando quindi un tema di stretta attualità), allo scopo di offrire ai giovani strumenti sempre aggiornati per confrontarsi con il mondo del lavoro. Per maggiori informazioni, per suggerire nuove iniziative e per partecipare alle attività organizzate da RuotaLibera, basta un click su Facebook o un’e-mail a [email protected]. Scritto miSto di Bruno Gambarotta Buon Natale! Vademecum con le regole degli auguri per le feste T utti gli aspetti della vita sociale di ciascuno di noi devono essere ingabbiati in un regolamento. A cominciare dalle feste di Natale. Eccolo. A) Chi regala a un bambino animali vivi (cane, gatto, criceto, porcellino d'India, furetto, cavie, uccellini, tartarughe, scoiattoli, pesci, iguana) si deve impegnare a tenere i suddetti animali in provvisoria pensione per il tempo in cui la famiglia del bambino debba allontanarsi da casa senza poterli portare con sé. B) È severamente vietato, all'atto della consegna del regalo, pronunciare la seguente frase: “Quello che conta è il pensiero”, dal momento che tutti siamo al corrente del fatto che quello che conta è il valore del regalo. C) È lecito fare regali consistenti in cibarie o in articoli per la cura della persona a patto che il donatore si astenga dal prescrivere modalità e tempi tassativi per l'utilizzo del regalo stesso. Esempio: regalare una mostarda imponendo di usarla solo in accompagnamento del brasato di bufalo americano. No! Se mi gira la tua mostarda la spalmo sul pane e la intingo nel caffè latte! D) È vietato durante un pranzo o una cena a cui si è stati invitati mettersi a ricordare i Natali di una volta, “che quelli sì che erano dei veri Natali, non come quelli di adesso immersi nell'abbondanza e nello spreco”. E intanto far fuori a cucchiaiate caviale Beluga servito in una ciotola scolpita nel ghiaccio e bevendo coppe di Krug Rosé. Circolano dei veri professionisti specializzati nel rievocare i Natali di guerra. Costoro potranno proseguire nei loro racconti solo se accettano di pranzare chiusi nella cantina trasformata in un rifugio antiaereo, interrotti ogni cinque minuti dalle sirene d'allarme. E) È vietato regalare libri contenenti i cosiddetti “racconti di Natale”. Con la sola eccezione di Charles Dickens, i racconti di Natale sono il genere di narrativa più melenso, stucchevole, indigesto che esista sulla faccia della terra. MASSIMA LIBERTÀ DI INVIARE I MESSAGGI E MASSIMA LIBERTÀ DI NON LEGGERLI. LO FARÒ A FESTE FINITE E RISPONDERÒ SOLO A QUELLI PERSONALIZZATI F) È vietato consegnare in dono un capo d'abbigliamento accompagnandolo con le parole: “Sei stato fortunato. Era l'ultimo. Dopo di me c'era un tale che ne avrebbe voluti comprare almeno sei e avrebbe dato non so cosa per avere almeno quello. Ma io niente”. La notizia genera ansia nel ricevente per almeno due significati alternativi. Primo: quel modello fa “fuori produzione” perché non è più di moda e nel caso non gli andasse bene o non gli piacesse il colore non può più cambiarlo. Secondo: è scoppiata la moda, tutti hanno quel capo cosicché indossandolo si rischia di passare per squallidi conformisti modaioli. G) È vietato assaggiare gli agnolotti della padrona di casa e poi sentenziare: “Niente da dire, buoni sono buoni, ma mia mamma buonanima li faceva diversi. Non saprei dire di preciso in cosa, ma certo erano diversi. Più genuini. Ma si sa, i tempi cambiano e certi ingredienti di una volta non si trovano più. Bisogna accontentarsi”. A proposito dei tempi che cambiano, durante le feste saremo inondati dai messaggi d'augurio sul telefono cellulare. Sia chiaro: nessun operatore può obbligarmi a tenere acceso il telefono durante le feste natalizie. Massima libertà di inviare i messaggi e massima libertà di non leggerli. Lo farò a feste finite e risponderò solo a quelli personalizzati. È troppo facile scrivere un messaggio generico e ordinare al cellulare di spedirlo a tutti i nomi presenti nell'elenco, compresi l'idraulico e il carrozziere. I veri auguri devono partire e arrivare scritti a mano, messi in busta, affrancati e spediti. Cari lettori di Cento Torri, a voi però gli auguri sinceri e affettuosi sono costretto a farli in forma collettiva. Perdonatemi. TRADIZIONI&TERRITORIO Viva la leva! Un album fotografico con i ricordi dei soci, tenendo a mente che… la classe non è acqua I ragazzi della Leva 1995 di Baldissero dA’ lba e Sommariva Perno , Tradizioni T i ricordi i tuoi 18 anni? C'è chi li ha celebrati festeggiando in piazza con i coscritti, tradizione immancabile soprattutto nei paesi più piccoli, in cui ci si conosce tutti. Bandana al collo, scrivendo il proprio nome sulla strada davanti a casa, partecipando a mesi di riunioni e incontri per organizzare quei pochi giorni di gloria, tra musica, cene e goliardia. Nelle cittadine un pochino più grandi, quelle in cui si andava (e si va tuttora) a studiare alle scuole superiori, i ricordi della maggiore età corrono al ballo studentesco: I ricordi della maggiore età corrono al ballo studentesco: memorabili, ad Alba, le serate della Goliardia memorabili, ad Alba, le serate della Goliardia, con gli studenti impegnati nelle prove delle scenette per decretare ogni anno il vincitore. Con strascichi che valicavano spesso i confini della discoteca, soprattutto tra ragionieri ed enotecnici: ancora c'è chi ricorda il carico di letame recapitato davanti all'ingresso dell'Einaudi, o la porta murata nottetempo, o ancora i manifesti funebri che tappezzarono la capitale delle Langhe per la dipartita dello “zappaterra”. Ancora, pensando ai propri 18 anni, come dimenticare la cartolina di convocazione dall'Ufficio Reclutamento 27 del Distretto Militare di riferimento, con il precetto per presentarsi alla visita medica, quando la leva era ancora obbligatoria, rigorosamente riservata al sesso maschile? Altri conservano la tessera elettorale della prima volta che hanno potuto votare, così come esistono i nostalgici delle patenti rosa, quando ancora erano di carta. Ma non ci sono solo le testimonianze antiche: i legami stretti in gioventù sono, per molti, occasione di ritrovo anche a distanza di anni. Ad esempio, I legami stretti in gioventù sono, per molti, occasione di ritrovo anche a distanza di anni c'è chi tuttora si ritrova con i coscritti, per il calcetto del giovedì sera o con la squadra amatoriale di volley. E ogni occasione è buona per organizzare cene e rimpatriate. Abbiamo raccolto le testimonianze di voi Soci, per condividere insieme un pezzo importante della vita di ciascuno di noi. Eccovi il risultato: un reportage che vuol essere un viaggio fotografico nelle tradizioni e nei ricordi. Giuseppe Mercanti , classe 1941 , con i suoi coscritti oggi e , sotto, nel 1961 a Bassano del Grappa durante l anno di leva obbligatoria , , , TRADIZIONI&TERRITORIO , , Leva e , soprattutto , sinonimo di gioventu . Le soluzioni piu gettonate per celebrare con i propri coscritti prevedono cene , feste e balli . In questa pagina , diversi Soci di Banca dAlba con le Leve di Guarene , Mussotto e Vaccheria , Baldissero e Sommariva , Diano dAlba , Piobesi e Corneliano , , , 29 Le amicizie con i coscritti durano nel tempo : lo testimoniano gli studenti del Liceo Classico Govone di Alba , che a ottobre 2016 , si sono ritrovati 50 anni dopo la Maturita , , , A distanza di anni , festeggiano le Leve del 1962 di Castellinaldo , del 1963 di Alba e Neive e del 1986 di Trinita , Due parole con... Intervista di: Sergio Miravalle, giornalista professionista, per oltre 30 anni a La Stampa. È stato presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte. Ora dirige Astigiani, rivista di storia e storie, e ha un blog: Giro di vite su LaStampa.it. Per favore, non chiamatemi chef ALIDA GOTTA, BRAIDESE, DALLE PASSERELLE DELLE MISS AI FORNELLI DI MASTERCHEF C odice civile e penale, gioielli o fornelli? Le nuove generazioni hanno imparato a essere flessibili sul loro futuro e Alida Gotta, nata a Bra nel 1989, ne è un esempio. Dopo il liceo e la laurea triennale in Giurisprudenza, ha abbandonato l’ipotesi di una carriera forense – “A ben pensarci mi stufava” – e si è buttata nello studio della gemmologia: “Le pietre preziose sono affascinanti e consentono di sviluppare una grande creatività”. Ha lavorato per un paio d’anni in una gioielleria, ma poi ha deciso di cambiare ancora. Intanto a casa ha sempre coltivato la passione per la cucina, che l’ha portata a concorrere alla quinta edizione di MasterChef, programma televisivo di successo planetario, arrivando in finale e giungendo seconda. Come la cucina è entrata nella sua vita? “Io sono una che si prepara, non credo all’improvvisazione: ho letto decine di libri di ricette, dal maestro francese Auguste Escoffier a Gualtiero Marchesi. E poi debbo dire che ho una certa tradizione di famiglia: mio nonno Battista era pasticcere e panettiere a Bra. Lui mi raccontava del tempo di guerra quando non c’era il lievito e poca era la farina, ma riusciva a fare lo stesso un pane soffice anche senza lievitazione”. POTEVA FARE L’AVVOCATO O CREARE GIOIELLI, HA PREFERITO STUPIRE E PRENDERE PER LA GOLA Poteva dunque avere un futuro nell’arte bianca? “Mio nonno è mancato nel 2006, quando io ero ancora troppo giovane. Mi raccontava del suo lavoro e mi ha lasciato il gusto nel provare nuove soluzioni, non accontentandosi del già visto. Il cucinare è nel nostro DNA di famiglia: i miei zii hanno un ristorante a Sciolze e mia sorella Erika, più giovane di me, ha fatto la scuola alberghiera a Mondovì e lavora in un altro ristorante”. La giovane Alida invece calcava le passerelle delle miss... “Quando si è poco più che ragazzine può capitare. Ti chiedono di essere belle e perfette. In certi ambienti conta solo l’esteriorità. Mi sono lasciata convincere. Ricordo che alla selezione di Miss Muretto c’era da fare tra le prove anche la preparazione del pesto. È stata la cosa più divertente di quel concorso e quella in cui sono certamente andata meglio”. Il mondo delle miss ha però lasciato un segno nel suo modo di intendere la vita e non lo ha nascosto nelle dichiarazioni in televisione. Durante le puntate di MasterChef ha confessato di aver avuto, da ragazza, problemi di anoressia che è riuscita a superare grazie alla passione per la cucina. “La trasmissione televisiva ha il suo format e il montaggio delle tante ore di girato fa il resto. Gli autori hanno messo in evidenza i miei ricordi e la mia sofferenza in quel senso. Serviva a creare il personaggio e farlo ricordare. Mi è capitato, ma non sono solo quello. Comunque a me interessava la gara, il mettermi in gioco con il mio modo di far cucina e mi interessava essere giudicata da grandi professionisti. Sono arrivata seconda e non recrimino. La notorietà di MasterChef mi ha consentito di allargare i miei orizzonti professionali”. Come è andata che si è ritrovata negli studi di Sky? “Quasi per caso, direi per curiosità. Non avevo neppure le foto di cinque piatti che mi chiedevano di allegare 31 alla scheda. Per me la cucina è studio, sorpresa, creatività, estro. Non la catalogo”. Nel suo futuro c’è anche aprire un ristorante tutto suo? “Non lo escludo... Per ora studio, affino le tecniche, imparo dagli incontri che faccio. L’altro giorno ho cucinato con una signora napoletana che mi ha introdotto ai segreti della pastiera e prima ancora ho conosciuto una grande esperta di Champagne che mi ha fatto capire le differenze tra una bottiglie e l’altra”. CERCA IL GUSTO E L’EQUILIBRIO, A COMINCIARE DA SE STESSA A proposito, da piemontese che rapporto ha con il vino? “Sto imparando a conoscerlo. Mi piace molto, soprattutto i rossi. Mi piace per quello che rappresenta, anche se non appartengo ai cantori della mitologia del vino. Il vino e la cucina sono come l’arte e la musica: possono essere capiti e trasmettere emozioni, ma bisogna entrare in sintonia, studiare, arrivare preparati. Un pittore deve conoscere la tecnica e pennelli, altrimenti non saprà dominare il colore”. Ha dichiarato di adorare i piatti concettuali, slegati dalla tradizione. “Le cose fatte sempre allo stesso modo dopo un po’ mi annoiano. Mi piace sperimentare, provare, capire. In cucina e nella vita non amo essere incasellata. Credo invece nell’origine delle materie prime, condivido i concetti di stagionalità e di prodotti a km zero, anche se non sono dogmi”. Com'è il suo modo di cucinare? “Alle persone che mi chiedono una definizione della mia cucina rispondo che prima di definirla dovrei definire me stessa. Sulla pagina del mio sito ho riportato una frase: 'La cucina è un biglietto di sola andata verso il luogo più incredibile di tutti: se stessi'. Mi rappresenta molto”. CHI È Alida Gotta nasce a Bra il 12 agosto 1989. Dopo il liceo va Torino e frequenta la facoltà di Giurisprudenza. Ottiene la laurea triennale, poi si dedica agli studi di gemmologia e lavora in un'oreficeria. La cucina l’ha sempre appassionata e ha passato sere a cimentarsi e studiare ricette, interpretandole. Il nonno Battista è stato panettiere a Bra. In famiglia zii e sorella lavorano nella ristorazione. Ha studiato danza classica e partecipato a concorsi di bellezza come Miss Muretto e la selezione di Miss Italia. Ama l’arte, ha uno zio pittore e anche il padre dipinge. Gioca a golf, si cimenta anche con la scultura e con il compagno si occupa di linguaggi del cinema e filosofia. La notorietà dopo MasterChef (seconda nella finalissima della quinta edizione) la sta facendo viaggiare per il mondo: è impegnata in esibizioni di show cooking (anche negli Emirati Arabi) e firma corsi di cucina da Torino a Milano. Ha un sito: www.alidagotta.it e una pagina Facebook con oltre 40mila “Mi piace”. S O C I & C U LT U R A Arte Libri I RICCI DI MASSIMO La storia di un'amicizia tra un veterinario specializzato nei bovini e un riccetto orfano, dal peso di appena 25 grammi. Un incontro straordinario, che aiuta l'uomo a uscire da un periodo buio e gli dà un nuovo scopo nella vita. Ninna stravolge la vita di Massimo Vacchetta, Socio di Novello, al punto da spingerlo a creare un centro di recupero (“La Ninna”, appunto) per questi animaletti, una specie minacciata dalla nostra disattenzione, per aiutare gli esemplari in difficoltà. Il libro (25 grammi di felicità, 2016, Sperling & Kupfer, 186 pagine, scritto insieme ad Antonella Tomaselli) è un autentico caso letterario: a una settimana dal lancio ha scalato le classifiche ed è al settimo posto tra i più venduti su Amazon. Per chi ama la natura, un bel regalo di Natale. IL MEDICO-SCRITTORE, LINGUISTA PIEMONTESE Otorino per professione, narratore per passione. Giacomo Giamello, Socio di Alba, non è al suo debutto letterario: autore di importanti pubblicazioni sul patrimonio linguistico, ambientale e culturale dell’Alta Langa, nell'aprile del 2016 ha pubblicato la sua ultima fatica. Antiche Fiabe e Novelle delle Langhe (576 pagine, con la prefazione firmata dall'illustre linguista Bruno Villata) è il frutto di trent’anni di ricerche condotte sul campo. Un volume che raccoglie 126 storie, tutte da leggere, ma anche da ascoltare, grazie al Cd che accompagna l'opera cartacea. Il testo in piemontese, raccolto dalla viva testimonianza di numerosi testimoni, si affianca a quello in italiano, tramandando la ricchezza della cultura e delle tradizioni della Langa e dei suoi abitanti. Futur Balla LA MOSTRA IN FONDAZIONE FERRERO, AD ALBA, FINO AL 27 FEBBRAIO S arà visitabile fino al prossimo 27 febbraio 2017, la mostra – a cura di Ester Coen, inaugurata lo scorso 29 ottobre – organizzata ad Alba dalla Fondazione Piera Pietro e Giovanni Ferrero. In linea con la storia ventennale delle proprie esposizioni d’arte, legate allo sviluppo della cultura del territorio, la Fondazione Ferrero si avvale della collaborazione scientifica della GAM di Torino e della Soprintendenza Belle Arti del Piemonte per la realizzazione dell'omaggio a Giacomo Balla (Torino, 1871 – Roma, 1958), figura straordinaria di pittore e fondamentale raccordo tra l’arte italiana e le avanguardie storiche, con un'esposizione di risonanza internazionale. Il progetto prevede un’esposizione articolata in sezioni tematiche: il realismo sociale e la tecnica divisionista; le compenetrazioni iridescenti e gli studi sulla percezione della luce; l’analisi del movimento e il futurismo. Nelle opere che seguono il primo apprendistato torinese, lo sguardo penetra la realtà dolorosa e crudele delle classi ai bordi della società. Un ampio numero di opere documenterà questa fase – tra fine Ottocento e primi Novecento – durante la quale, in parallelo a temi tra sofferenza e alienazione, l’artista svilupperà un’altissima sensibilità tecnica, le cui origini affondano nel divisionismo piemontese. La pennellata ricca di filamenti 33 Sopra: Dinamismo di un cane al guinzaglio, 1912, Giacomo Balla luminosi, il forte contrasto tra chiari e scuri, la scelta di tagli prospettici audaci ed estremi rappresenterà per i futuri aderenti al Manifesto del Futurismo un modello unico e straordinario da seguire. La mostra di Alba evidenzia poi l’adesione alla poetica del Futurismo. Dal realismo dei primi dipinti si assiste alla trasposizione dei precedenti principi compositivi nella materia dinamica e astratta delle Compenetrazioni iridescenti a larghi tasselli cromatici, alla ricomposizione della nuova realtà in movimento nelle Linee di velocità. In un progressivo avvicinamento ai segni matematici puri: verticale, diagonale, spirale, il linguaggio di Balla scopre nuove categorie della rappresentazione nei suoi parametri primari, nell’amplificazione del fenomeno fisico, isolato, sezionato e inquadrato in tutta la sua verità di materia vibratile. Una visione capace di attingere alle massime profondità, ma di sfondare anche i limiti della cornice, in un gioco di rilancio verso la vita. Le opere del percorso appartengono a prestigiose collezioni pubbliche e private, italiane ed estere ed è possibile ammirare capolavori straordinari, difficilmente concessi in prestito, come il Polittico dei viventi, nella sua completezza, dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma e dall’Accademia di San Luca di Roma, La mano del violinista dalla Estorick Collection di Londra, la Bambina che corre sul balcone dal Museo del Novecento di Milano, il Dinamismo di un cane al guinzaglio dalla Albright-Knox Art Gallery di Buffalo, il Volo di rondini del Museum of Modern Art di New York, la Velocità astratta + rumore in prestito dalla Peggy Guggenheim Collection di Venezia, che sarà accostata alla Velocità astratta. L’auto è passata della Tate Modern di Londra, e ancora un’Automobile in corsa proveniente da The Israel Museum of Jerusalem. Una serie di attività educative, ideate in collaborazione con il Dipartimento Educazione GAM di Torino, verranno inoltre rivolte alle scuole dell’Infanzia e Primaria, per accrescere la consapevolezza artistica dei bambini. È previsto un momento teorico di visita guidata alla mostra e un momento creativo in laboratorio. I quattro percorsi didattici gratuiti sono dedicati alle parole chiave della ricerca estetica di Balla: luce, colore, moto, energia. Infine, per l'occasione, per la prima volta il Sistema Museale Albese propone un programma di visite guidate con relativi laboratori, sviluppando i temi tanto cari a Giacomo Balla. Luce, colore, moto ed energia diventano così anche le linee guida di approfondimento, confronto e scoperta delle collezioni artistiche e dei luoghi albesi, mettendo insieme Centro Studi Beppe Fenoglio, Museo Diocesano, Museo Civico Eusebio e Itinera Servizi Turistici. ORARI MOSTRA Lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì: ore 15 - 19 Sabato, domenica e festivi: ore 10 - 19 Martedì: chiuso Giorni di chiusura: 24, 25, 31 dicembre 2016, 1° gennaio 2017 Per informazioni: www.fondazioneferrero.it Arte MARIO LATTES UNA VITA D'ARTISTA Una figura intellettuale dai connotati del tutto particolari, specie se raffrontata al panorama culturale del secondo '900 italiano: scrittore, pittore, incisore, illustratore, editore, collezionista, Mario Lattes ha percorso tutte le strade che vengono offerte a una vita d’artista, trovando in ciascuna di esse motivazioni e stimoli. Tantissimi turisti e visitatori locali, dal 14 ottobre al 2 novembre scorsi, presso Palazzo Banca d’Alba, hanno avuto modo di ammirare la profondità e la complessità della sua ricerca, grazie all'antologia personale – promossa dalla Fondazione Bottari Lattes e curata da Vincenzo Gatti – che ha offerto ai visitatori una panoramica del percorso creativo dell'artista torinese. Appassionato sperimentatore, attento ai fenomeni artistici del secondo Dopoguerra, nella pittura presto ha assecondato l’irrompere dell’immaginario e, frequentando versanti insoliti per il suo tempo, è approdato a un’esperienza visionaria di rara intensità dando vita a una personalissima interpretazione della figurazione. Il suo immaginario figurativo deriva dalla sua vasta cultura letteraria e pittorica, che spazia dal Simbolismo all’Espressionismo, coltivata attraverso gli anni con letture appassionate e una forte volontà collezionistica che gli ha permesso di raccogliere opere notevoli. In mostra è stata esposta una selezione di opere paradigmatiche del suo percorso creativo dalla fine degli anni Cinquanta agli anni Novanta del secolo scorso, ripercorrendo i temi cari all’autore: gli interni, i soggetti della cultura ebraica, la figura umana rappresentata al filtro di una lucida visionarietà. LET TERE&COMMENTI Item statuerunt et ordinaverunt La Fondazione Torre di Corneliano d’Alba Onlus ringrazia il presidente del Consiglio di Amministrazione di Banca d’Alba, Tino Ernesto Cornaglia, il vicepresidente, Pierpaolo Stra, e il direttore Riccardo Corino per aver ospitato nel Palazzo della Banca d’Alba, dal 24 settembre al 2 ottobre, la mostra sui seicento anni degli Statuti di Corneliano, Item statuerunt et ordinaverunt. I pannelli e il video creati in occasione dell’evento, sponsorizzati da Banca d’Alba, sono stati riproposti al pubblico durante la fiera di San Carlo che si è svolta a Corneliano da venerdì 4 a domenica 6 novembre. Alessandro Torreri, Presidente della Fondazione Torre di Corneliano d’Alba Onlus 9 novembre 2016 Gent.mo Alessandro Torreri, siamo una banca locale, fatta di persone che vivono e lavorano sul territorio: il nostro radicamento è la nostra forza. Per questo siamo felici di poter contribuire a iniziative come la vostra, che hanno il merito di valorizzare i luoghi che danno lustro al territorio. Con piacere abbiamo offerto alla Fondazione Torre di Corneliano d'Alba Onlus gli spazi di Palazzo Banca d'Alba, per far conoscere la storia pluricentenaria del paese, raccontata attraverso i suoi simboli più preziosi: gli statuti originali del 1416 e le immagini dell'unica torre decagonale in Italia. Un piccolo primato del Roero, di cui siamo orgogliosi, narrato sui pannelli esplicativi riferiti al prezioso Codice e alla storia del paese, e mostrato nel video, girato ad hoc tra le nostre colline, con la partecipazione di cornelianesi illustri come il ciclista Diego Rosa e il campione di pallapugno Roberto Corino. È tutto vero, potete crederci. Anche a Torino, come negli altri Centri medici attivi sui territori in cui Banca d’Alba opera, i Soci possono godere di visite mediche specialistiche e prestazioni fisioterapiche. Il primo ciclo di terapie è gratuito, mentre i cicli successivi potranno essere effettuati a prezzi decisamente vantaggiosi. Per informazioni potete contattare direttamente i Centri medici di Albenga, Asti, Grinzane Cavour, Torino e Vezza d’Alba. POTETE SCRIVERE: per posta: Banca d’Alba - Redazione Cento Torri Via Cavour 4, 12051 Alba (CN) per e-mail: [email protected] La redazione si riserva di ridurre la lunghezza delle lettere per esigenze di spazio