Radiologia-1. Accesso diretto agli esami attese ridotte del
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Radiologia-1. Accesso diretto agli esami attese ridotte del
12 LA STAMPA MARTEDÌ 11 OTTOBRE 2016 Primo Piano .41 . SANITA’ Nuova legge annunciata ieri a Savona Sono 385 le strutture riconosciute 1 Al momen- to le strutture accreditate nell’intera regione sono 385 ma se ne stima un altro centinaio che forniscono prestazioni di vario tipo, dalla riabilitazione alla radiografia. «Abbiamo chiesto ad ogni sindaco – ha spiegato Locatelli - di darci l’elenco delle strutture presenti nel proprio Comune, ma non tutti hanno risposto. E’ importante che questo censimento venga fatto, per fare poi un elenco disponibile online» 1 «La riforma del nostro sistema sanitario comprende diversi passaggi -. ha spiegato l’assessore Viale – il primo è la costituzione di Alisa, il secondo la nomina del direttore sociosanitario e il terzo la revisione dei sistema di accreditamento delle strutture pubbliche e private. Al momento c’è la deregulation totale e la Regione non è in grado di dire quante siano le strutture autorizzate». Asl e Regione, stretta sugli accreditamenti Scatta il censimento di laboratori, case di cura e ambulatori convenzionati in Liguria Controlli più severi su laboratori, ambulatori, centri di riabilitazione e case di riposo, già in sede di autorizzazioni e nuove regole per mettere ordine nel mondo di queste strutture di cui non si hanno esattamente i numeri. Parte da questi presupposti la bozza della legge «Norme in materia di autorizzazione, accreditamento, e contrattualizzazione dei presidi sanitari e sociosanitari pubblici e privati» con la quale la regione intende riformare la vecchia legge (la 20 del 1999), riordinare nel mondo delle strutture autorizzate alle prestazioni sanitarie e farne un censimento. La bozza di legge è stata presentata ieri alla Conferenza dei sindaci dell’Asl 2 dall’assessore regionale alla sanità Sonia Viale, con il direttore dell’Asl 2 Eugenio Porfido, il commissario straordinario di Alisa (l’Azienda ligure sanitaria della Regione Liguria) Walter Locatelli, il sindaco Ilaria Caprioglio e l’assessore ai servizi sociali Cristina Bellingeri. «La riforma del nostro sistema sanitario comprende diversi passaggi -. ha spiegato l’assessore Viale – il primo è la costituzione di Alisa, il secondo la nomina del direttore socio-sanitario e il terzo la revisione dei sistema di accreditamento delle strutture pubbliche e private. Al momento c’è la deregulation totale e la Regione non è in grado di dire quante siano le strutture autorizzate». La riforma della vecchia legge si propone soprattutto di intervenire per fare chiarezza in sede di concessione dell’autorizzazione e di verifica dei criteri autorizzativi. Attualmente questo compito spetta ai singoli Comuni, che manterranno la competenza, ma la Regione darà per ogni pratica un parere vincolante dopo i controlli su apparecchiature, i locali, i requisiti dei medici e del personale. «Al Comune resterà in capo il percorso Radiologia/1 Accesso diretto agli esami attese ridotte del 30 per cento A poco meno di un mese dal via della sperimentazione dell’accesso diretto agli esami di radiologia, l’Asl fa un bilancio. L’accesso diretto garantisce le prestazioni radiologiche, compresa la radiologia «pesante» di Tac e risonanza, agli ospedali di Cairo e Savona, senza la necessità della prenotazione al Cup e con la richiesta del medico curante. Nei primi venti giorni la sperimentazione ha consentito una riduzione dei tempi di attesa, agevolando i pazienti che possono così evitare le code, al Cup per le prenotazioni. Nella prima fase di sperimentazione (dal 19 settembre al 7 ottobre) gli accessi diretti alla radiologia di Cairo sono stati 155 (in media 11 pazienti al giorno) e a Savona 254 (18 accessi diretti me- La Regione ELENA ROMANATO SAVONA La sala della Tac di Savona di al giorno). Il progetto messo in campo dall’Asl ha avuto ricaduta anche sulla riduzione delle liste di attesa. Con questo nuovo metodo si è passati, ad esempio per i raggi, da Nuova legge in arrivo con regole più restrittive sull’accredita mento delle strutture sanitarie che operano in regime di convenzione Sonia Viale Eugenio Porfido dell’iter autorizzativo – ha detto Viale – ma introduciamo nel percorso l’intervento di verifica dei requisiti. Con questa bozza di legge si intende mettere ordine in base ai criteri di qualità e trasparenza ma condividendola con i sindaci. C’è poi la fase successiva dell’accreditamento che ha requisiti più rigidi e ristretti e che spetta alla Regione». Al momento i controlli sono rari o lasciati a casi eccezionali, quando succede qualcosa di grave. 10 a 1 giorno di attesa per gli esami di priorità B (che devono essere garantiti entro 10 giorni) e dai 60 ai 40 giorni per quelli di priorità D ( da garantire entro 60 giorni). Il progetto dell’azienda sanitaria prevede un’azione di recall dei Cup, il giorno prima della prestazione, in modo da verificare se ci sono posti lasciati liberi e chiamare le persone in lista d’attesa, permettendo di recuperare circa 30-35 prestazioni al mese. C’è inoltre un call center radiologico per medici e pediatri di base che possono chiedere una consulenza clinica per gli esami da richiedere per il paziente. «Abbiamo stimato un risparmio di un milione e 200 mila euro di costi sociali indiretti – ha spiegato il direttore dell’Asl Eugenio Porfido - . Il lavoro verrà presentato a fine mese al congresso delle Asl a Firenze». L’accesso diretto agli esami radiologici verrà esteso agli ospedali di Pietra Ligure e Albenga che con San Paolo e Ospedale di Cairo fanno 50 mila prestazioni l’anno. [E.R.] 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI «La Regione – ha affermato il Commissario di Alisa Locatelli – definisce dei requisiti strutturali, impiantistici, tecnologici e autorizzativi. Un altro aspetto fondamentale, per i quale siamo aperti a suggerimenti, è quello delle sanzioni. E’ illogico fissare sanzioni elevatissime; devono essere sanzioni certe e logiche e la struttura deve essere accompagnata nel percorso per mettersi in regola». Con la nuova legge la Regio- ne si pone anche l’obiettivo di avere un censimento dettagliato delle strutture convenzionate. Al momento le strutture accreditate nell’intera regione sono 385 ma se ne stima un altro centinaio che forniscono prestazioni di vario tipo, dalla riabilitazione alla radiografia. «Abbiamo chiesto ad ogni sindaco – ha spiegato Locatelli di darci l’elenco delle strutture presenti nel proprio Comune, ma non tutti hanno risposto. E’ importante che questo censi- Radiologia/2 “Diagnostica a domicilio per anziani e disabili” Esami radiologici a casa per anziani, disabili, pazienti oncologici e cardiopatici. Per tutte quelle persone, cioè, che faticano a muoversi e per cui lo spostamento in ospedale potrebbe essere dannoso, se non addirittura rischioso. È la proposta del Collegio Interprovinciale dei Tecnici sanitari di radiologia medica di Savona, Genova e Imperia, che da anni lotta per ottenere un sostegno economico e dare gambe al progetto, che deve restare rigorosamente pubblico. Nessuna spesa aggiuntiva per il paziente. La gamma delle opzioni sarebbe ampia: dagli esami radiologici al torace, al bacino e all’anca, alle articolazioni, per arrivare sino agli arti inferiori: il tutto con un mezzo, una vettura per spostarsi, e con le apparecchiature necessarie, al costo complessivo di Proposta dei tecnici radiologi 60mila euro circa. Una proposta, che inizia a fare gola alle azienda sanitarie liguri, nell’ottica di una “ospedalizzazione a domicilio” facendo tra bilancio costi e risparmi a mento venga fatto, per fare poi un elenco disponibile online». La bozza di legge verrà inviata ai sindaci dell’Asl 2 che avranno circa una ventina di giorni per presentare osservazioni. Una volta completato l’iter delle conferenze i sindaci di tutte le Asl liguri, Confindustria e il forum del terzo settore passerà in giunta e sarà sottoposta al voto del consiglio regionale, in modo da farla entrare in vigore nei primi mesi del 2017. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI lunga scadenza, e che ha convinto il Movimento Cinque Stelle. Al punto da presentare una mozione in Regione Liguria, a sostegno della proposta. «Siamo convinti che questa sia la strada giusta sotto più profili, come del resto è stato sperimentato nella vicina regione Piemonte – spiega il vicepresidente del Collegio, dipendente dell’Asl Savonese, Iuri Dotta-. Prima di tutto per i pazienti, che non sarebbero più sottoposti a faticosi spostamenti. Bisogna tenere conto che, per alcuni di loro, lo spostamento in ambulanza e il trasporto in ospedale rischiano di determinare forti scompensano, in alcuni casi seguiti da ricoveri. Con un effetto sulle spese sanitarie». Rigide, secondo la proposta del Collegio, le regole per accedere al servizio, con una richiesta del medico curante o di un geriatra. I conti, a lungo andare, determinerebbero un risparmio, oltre a rientrare nelle linee di indirizzo della sanità ligure, che punta a tenere a casa i pazienti il più possibile, anche a fronte dell’alto numero di anziani nel savonese e in Liguria. [S.C.] 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI