Cantando sotto la storia, le canzoni dell`Inverno

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Cantando sotto la storia, le canzoni dell`Inverno
Cantando sotto la storia, le canzoni dell’Inverno
Sabato 02 Febbraio 2013 09:00
Con le canzoni dell’ Inverno si è aperto il viaggio musicale attraverso le quattro
stagioni firmato Cantando sotto la storia, progetto a cura di Gianni Borgna e Cinzia
Gangarella all’Auditorium con la voce di Roberta Albanesi. L'inverno con il suo gelo, una
sensazione che pervade anche l'animo...
di Elio Ippolito
“Aria di neve sul tuo viso
Le mie parole
Sono parole amare
Senza motivo
Prima o poi tra le nostre mani
Più niente resterà” (Sergio Endrigo)
Il freddo nel cuore. L’inverno con il suo gelo e la natura spoglia, il battito della pioggia, la coltre
bianca e silenziosa della neve: questi elementi della natura hanno ispirato nel tempo canzoni che hanno espresso il più delle volte solitudine, abbandono, sentimenti perduti …una
sensazione di freddo che pervade anche l’animo. Con melodie tristi e molto sentite è partita dall'Inverno la rassegna 2013 di Cantando sotto la storia, progetto a cura di Gianni Borgna
e Cinzia Gangarella
, in programma al
Parco della Musica di Roma
e dedicata alle quattro stagioni, una operazione dalla quale scaturirà sicuramente un mix di
sentimenti e musica molto particolare presentando melodie che negli anni si sono ispirate al
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ciclo della natura che tanto condiziona la nostra vita e anche i nostri sentimenti. Come viene
sottolineato nella presentazione della serie
“ le canzoni ispirate alle stagioni sono molte numerose e in queste la stagione per lo più non
è solo descritta, ma diventa il mezzo per raccontare, per affinità o contrasto, uno stato
d’animo”.
Presupposto della performance la ricerca e divulgazione di canzoni significative, tra le meno
ovvie e famose e spesso non prevedibili dal pubblico in rispetto alla filosofia guida della
rassegna. Il freddo dell’inverno e la silenziosa neve…
Alle prese con l’Inverno, dunque,
l’ensemble musicale di Cantando sotto la storia,
composto da
Cinzia Gangarella
al pianoforte
, trascinata dai suoi
arrangiamenti musicali, da
Roberta Albanesi
,
la voce, che si cimenta in brani sempre diversi tra loro per epoca e genere, e dalle
chitarre di
Luca Nostro
, con la conduzione di
Gianni Borgna
che illustra l’epoca
delle canzoni, gli autori e interpreti,
con tante notizie e curiosità
spesso inedite. Dall’apertura con “ Giardini d’inverno” ,1961
, che fu
anche sigla della trasmissione televisiva Giardino d’inverno,
di
Henry Salvador,
cantante poliedrico di origine
caraibica, primo cantante di
rock
and roll
in
Francia
e ispiratore della bossa nova brasiliana, alla attesa e bellissima
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"La Nevicata del 56",
portata al successo
da
Mia Martini,
il viaggio nel tempo e nelle emozioni si è dipanato tra
motivi sentimentali e struggenti:
"
Chiove"
del 1923 alla classica "
Vierno",
del 1945, interpretata nel tempo da
molti cantanti fra i quali anche
Fausto
Leali, Fred Bongusto
e non solo, fino al
Ghiaccio Bollente di Tony Dallara
.
L’inverno è stato anche fonte di ispirazione di molti e noti cantautori
italiani come
Sergio Endrigo
con la sua bella
Aria di
neve
a
De Andrè
con la sua
Sale la nebbia
, contenuta in uno dei
primi album musicali a tema (
Tutti morimmo a stento
).
da
Una scossa nel ritmo e nell’animo arriva da “ Che freddo fa” di Nada, il grande successo
della giovanissima interprete livornese che, ironia della sorte, come è stato sottolineato, in una
fase musicale assai diversa ha cantato anni dopo, su parole di Piero Ciampi,
la canzone
“ Faceva freddo”.
E ancora neve, il suo silenzio e il suo mistero , in
"Neve"
degli
Audio 2
che fu interpretata da
Mina
, mentre il gelo si trasfigura nella personalità umana nella canzone
"Donna d’Inverno" di Paolo Conte.
La neve come elemento centrale in queste canzoni ispirate all 'inverno: in questo contesto non
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ci sarebbe dispiaciuto l'ascolto del brano del grande cantautore italo/belga Salvatore Adamo
,"Tombe la neige" (Cade la neve)
in lingua francese del 1963/64, che fece conoscere il giovane
siciliano nel panorama internazionale della canzone.
Ma l’inverno non è solo neve e gelo ma anche il mare in tempesta come cantò l’aggressiva L
oredana Bertè in "Mare d’inverno " di Enrico Ruggeri
. E poi “ un salto nel tempo” con la
Cold Song del 1600
reinterpretata anche da
Sting
. Gran chiusura con la
Boheme di Aznavour
e un omaggio alla Boheme di Puccini con la voce di
Giuliano Aureli.
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“Ma sei, sei, come la neve sei
che tocchi e sciolta già non sai più dov'è
solo un'immagine che va e sei nella mia mente
sì, solo nella mia mente, solo nella mia mente
son vago nella mia mente (Audio2”)
I prossimi appuntamenti al Parco della Musica con Cantando sotto la storia e le
Stagioni sono : 18 marzo 2013 Le canzoni della Primavera; 17 aprile Le canzoni
dell’Estate ; 14 maggio Le canzoni dell’Autunno.
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