Prove di set per “Sorgività di Partenope”

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Prove di set per “Sorgività di Partenope”
mercoledì 12 ottobre 2011
L’EVENTO
13
SPETTACOLI
ALL’HOTEL ROYAL CONTINENTAL LA PRIMA DELLE CINQUE TAPPE DEL PERCORSO DI PASQUALE DELLA MONACO
Prove di set per “Sorgività di Partenope”
di Mimmo Sica
NAPOLI. Pasquale della Monaco,
con “Un anfiteatro al centro della
città”, ha dato il via alle manifestazioni che porteranno alla realizzazione del suo film “Sorgività di
Partenope”. La prima delle cinque
tappe, le “prove di set” come il regista le ha definite, del procedimento che culminerà, appunto,
con il film, ha avuto una location
suggestiva: palcoscenico il terrazzo dell’hotel Royal Continental, platea le rampe di Pizzofalcone. In
questo anfiteatro naturale dall’acustica perfetta si sono esibiti in
concerto i solisti del San Carlo Saverio Stornaiuolo (tenore), Margherita Puccillo (soprano), Antonio
de Liso (basso) e Angela Prota (soprano). Al pianoforte il maestro
Francesco Aliberti. Sotto il chiarore di una splendida luna piena e di
fronte ad un pubblico accorso numeroso e dispostosi in rispettoso
silenzio lungo le rampe a zig zag,
gli artisti hanno interpretato “La
donna è mobile” dal Rigoletto di
Giuseppe Verdi, “Sogno di Doretta” da La Rondine di Giacomo Puccini, “La Vendetta” dalle Nozze di
Figaro di W.A. Mozart, “Chanson
Bohemienne” dalla Carmen di Georges Bizet, e, in quartetto, “Bella
figlia dell’amore” dal Rigoletto di
Giuseppe Verdi e “La Tarantella”
di Gioacchino Rossini. La fine del
Pasquale della Monaco con i Solisti del San Carlo allʼhotel Royal Continental
concerto è stata sottolineata da fragorosi applausi ai quali hanno seguito tre bis concessi dai cantanti. La magica serata è continuata
nel “Centro Incontri Vulcano Metropolitano”, a metà delle rampe di
Pizzofalcone, dove il genio artistico di della Monaco ha creato per i
numerosi ospiti l’atmosfera delle
antiche terme di Monte Echia con
il rito dell’“impluvium” e dove è stato possibile ammirare la mostra di
intonaci di ispirazione pompeiana
di Daniela Nastri. Il pittore-regista
ha, poi, premiato con una targa ricordo e con una maschera in ceramica di sua invenzione e realizzazione i solisti del San Carlo ringraziandoli per le loro interpretazioni
È BUFERA SU “I WANT TO BE A SOLDIER” DI MOLINA
Da film educatore a censurato:
rischia la pellicola della Marini
ROMA. La situazione è
paradossale. “I want to
be a soldier” di
Christian Molina,
vincitore della sezione
“Alice nella città” al
Festival di Roma
(ovvero eletto da una
giuria di ragazzi dai 7
ai 14 anni) rischia di
essere vietato proprio
ai 14 anni. Il film, che
arriverà nelle sale da
venerdì distribuito
dalla “Iris Film” e
coprodotto da Valeria
Marini (nella foto),
sembra sia rischio
censura nonostante la
sua volontà educatrice
proprio nei confronti
degli adolescenti. Perche questo rischio? Per il fatto che “I want to
be a soldier”, tra l’altro patrocinato dal Moige (è il primo film
sostenuto dal movimento genitori), ha come protagonista Alex, otto
anni, un ragazzo pieno di fantasia e sensibilità. Ma quando sua
madre partorisce due gemelli, Alex usando una sorta di ricatto
emotivo, ottiene dai genitori la tanto desiderata tv in camera. Da
questa attingerà, guardando i suoi programmi, tutta la violenza
possibile diventando ben presto egli stesso un violento proprio come
il suo alterego immaginario, il Sergente John Cluster. «È un film di
denuncia e intelligente e anche una scommessa vinta come ha
dimostrato la vittoria al Festival di Roma, una vittoria decretata
proprio dai ragazzi - ha spiegato Valeria Marini che nel film fa un
cameo nel ruolo di una professoressa - comunque non è un film
contro la tv, ma piuttosto contro i messaggi che questa può
mandare». E a chi ricorda alla show-girl che c’è altrettanta violenza
in quella tv trash, come l’“Isola dei famosi” di cui è stata
protagonista, quest’ultima si difende come una leonessa: «Non so se
un programma come l’“Isola dei famosi” sia educativo, ma
sicuramente non è diseducativo. Comunque in genere, faccio tv
popolare e, tornando all’“Isola dei famosi”, si tratta di un reality
come tanti, niente a che vedere con quello che dice questo film di
Molina». Spiega invece il giovane regista di Barcellona: «Non so se
questo film sarà vietato in Italia, ma in Spagna dove uscirà senza
divieto il 19 il film è stato visto in molte scuole con soddisfazione di
genitori e professori. Secondo me - ha aggiunto Molina - è un film
per tutti, lo dimostra il fatto che ha vinto ad “Alice nella città» e lì i
ragazzi della giuria hanno sicuramente visto questo lavoro senza
genitori». Il fatto che ci siano tante immagini tv tratte da tg e
fiction, spiega infine il regista: «è dipeso dal fatto che è stato più
facile per l’acquisizione dei diritti, ma sappiamo benissimo che oggi
per i ragazzi il vero pericolo viene dal web più che dalla tv». Ad
imbrogliare le carte c’è stata, infine, la presidentessa del Moige,
Maria Rita Munizzi: «“I want to be a soldier” è un film di riflessione
e denuncia ed è vero che oggi è Internet la nuova frontiera. Secondo
me - aggiunge poi la presidentessa suscitando perplessità sia nella
Marini che nel regista - il film andrebbe vietato ai 14 anni».
Riguardo alla tv in Italia «abbiamo davvero una tv volgare e
violenta e se stabiliamo che i figli sono un bene sociale allora va
detto che la responsabilità vanno condivise». E la Munizzi non
manca anche di parlare dell’“Isola dei famosi”. «Abbiamo tante
volte agito contro programmi come l’“Isola dei famosi”, ma il fatto
che in Italia non ci siano sanzioni economiche rende tutto più
complicato».
Rosita Di Natale
fatte, peraltro, a titolo del tutto gratuito. A sorpresa, accompagnati
dal maestro Aliberti al pianoforte a
coda del padrone di casa, Angela
Prota ha cantato “Habaneva” di Bizet, Saverio Stornaiuolo “Nessun
dorma” dalla Turandot di Puccini e
Antonio de Liso “La calunnia” dal
Barbiere di Siviglia di Rossini. Una
standing ovation ha salutato gli artisti. «È una serata memorabile - ha
detto felice e anche un po’ commosso della Monaco - è straordinario che imprenditori e artisti lavorino insieme in maniera così sinergica, e gratuitamente, a favore
della nostra Napoli. Lo spettacolo
al quale abbiamo assistito stasera
ci ha dato, poi, la grande opportu-
MUSICA
nità di scoprire al centro della città un anfiteatro naturale, con
un’acustica da antico teatro greco.
Il percorso di “Sorgività di Partenope” - ha concluso - non poteva
avere battesimo migliore e sicuramente ha aperto la strada ad al-
trettanti successi per le
successive tappe che
saranno “I fantasmi del
1799” al Tunnel Borbonico, “Il premio Utopia
Lamont Young: Bagnoli Futura, Rione Venezia, American Cup”,
“Omaggio a Walter
Chiari” e “La Rivoluzione Napoletana del 1799,
Sangue sull’Utopia” a
piazza del Plebiscito».
Soddisfatto il responsabile marketing del Royal Continental Marco Zuppetta. «Rientra
nella mission della Royal Group Hotels & Resorts - ha detto il manager - appoggiare tutti gli avvenimenti ed eventi che hanno spessore culturale e sociale per la no-
stra città. Il progetto realizzato dal
maestro della Monaco è di altissimo profilo. Abbiamo inteso partecipare alla realizzazione dell’evento di stasera per dare il nostro contributo ad una iniziativa, del tutto
gratuita, che concorra al rilancio
dell’immagine di Napoli. Colgo
l’occasione per sottolineare che,
proprio nell’ottica di favorire e promuovere attività che riqualifichino
la città, di recente abbiamo pubblicato un opuscolo a fumetti per
diffondere il messaggio “rispettiamo e salvaguardiamo l’ambiente».
«Se a Napoli - ha concluso Zuppetta - cominciamo ad unire le forze, a creare sinergia, come stasera
è accaduto per arte e ospitalità dimostreremo che non siamo secondi a nessuno».
STASERA L’ESIBIZIONE IN SCENA ALLO “SCAFATI BEER FESTIVAL”
Ciccio Merolla tra rap e percussioni
di Nunzia Abet
SCAFATI. Stasera, alle ore 21.30,
Ciccio Merolla (nella foto) sarà in
concerto a Scafati in piazza ex del
Gaizo, in apertura della seconda
edizione dello “Scafati beer festival” ad ingresso gratuito. Durante il concerto, il rapper e percussionista partenopeo, proporrà i
brani del suo nuovo disco “Fratammè”, accompagnato da Massimo D’Ambra (synth, piano, piano rhodes e programmazioni), Livio Lamonea (chitarra), Carmine
Landolfi (batteria) e la voce di
MisSara. Dopo il successo dell’omonimo brano anti-camorra
“Fratammè”, il cui videoclip ha
spopolato su Youtube, Ciccio Merolla ha da poco realizzato il video
del brano “’O pitbull”, secondo
singolo estratto dall’album “Fratammè” (uno dei più importanti
dischi dialettali dell’anno), in rotazione radiofonica dal 2 settembre. Il video di “’O pitbull” che
vanta un cast di volti noti del cinema e del teatro napoletano, è
MUSICA
stato recentemente proiettato alla 68ª Mostra del cinema di Venezia, riscuotendo un successo di
pubblico e di critica. L’album
“Fratammè” è composto da dodici tracce in cui il rapper tiene insieme le anime del Mediterraneo,
il mare nostrum, fatto di popoli,
razze, viaggi, speranze e disincanti, uomini di questo tempo alla ricerca di una felicità conqui-
stata spesso a caro prezzo:
la dignità. Due i brani puramente strumentali dove
l’esperienza ventennale come percussionista emerge
in tutta la sua veemenza.
Le sonorità del sud del
mondo, viscerali e profonde come l’incessante percuotere delle mani nude sul
tamburo, fanno da sfondo
a storie di strada, quella
stessa strada che t’insegna
a vivere ma purtroppo anche a morire. Musicista dal
grande carisma e dal talento indiscutibile, Ciccio
Merolla ha cominciato la
sua avventura in musica da giovanissimo; a sette anni suonava
già le percussioni per i vicoli di
Napoli. Oggi è uno dei percussionisti-rapper più accreditati del
panorama musicale italiano attivo
da ormai vent’anni, dopo l’esordio con i Panoramics nel 1989 è
diventato il percussionista di fiducia per buona parte della scena
musicale partenopea. Nel 2004 ar-
riva il primo album solista “Nun
pressà ‘o sole” (Taranta Power/Rai
Trade); un disco di sole percussioni, dove i ritmi etnici si sposano con ritmi funky, hip hop e techno. Nel 2008 pubblica il suo secondo album “Kokoro” e stavolta
Merolla si lascia andare anche al
canto rap. L’album raccoglie consensi di critica e pubblico, consensi che gli valgono il “Premio
Lunezia” nella sezione etno-music. Nel 2009 il brano “Femmena
boss” contenuto nell’album “Kokoro” diviene un videoclip con la
regia di Toni D’Angelo premiato
alla VI edizione di Roma videoclip
ed entrato nella playlist di Mtv.
Nel 2011 pubblica l’album “Fratammè”, accolto con entusiasmo
dalla critica e dal pubblico, risultando uno dei più interessanti dischi dialettali dell’anno. Il singolo omonimo si posiziona per diverse settimane nella top 20 della indie music like, entrando in rotazione in oltre 500 radio italiane,
ottenendo successo anche in Germania e in Svizzera.
SARÀ ESEGUITA SABATO 22 NEL PALAZZO ZEVALLOS STIGLIANO
Scarlatti, dopo 300 anni ecco l’ultima serenata
di Mariella De Franco
NAPOLI. Eseguita per la prima volta nel 1723 in occasione delle nozze
di Maria Luisa Caraccioli de’ Principi di Santobono con Ferdinando
Colonna Principe di Stigliano nel Palazzo Zevallos Stigliano, sede museale di Intesa Sanpaolo, l’ultima serenata composta da Scarlatti rivivrà,
dopo quasi 300 anni dalla sua creazione, nel luogo per il quale venne
originariamente concepita. La prima esecuzione dell’opera in epoca
moderna (cui sarà possibile assistere fino a esaurimento posti telefonando da venerdì 20 al numero 0817811276 dalle 10 alle 18 o scrivendo
a [email protected]) è per
sabato 22 alle ore 21 quando Maria
Grazia Schiavo, riconosciuta tra le
“regine” della musica antica, darà
voce alle note che furono di Farinelli.
Ad affiancare sul palco il soprano, le
cui performances coniugano rigore
tecnico-filologico ad una maestria
insuperata sul piano del temperamento e dell’interpretazione, Halvor
Melien e due giovani e talentuosi
vincitori delle scorse edizioni del
concorso di canto Francesco Provenzale: Gaia Petrone, mezzosoprano e Alessio Tosi, tenore. Alla direzione, Marcello Di Lisa con il Concerto de’ Cavalieri (nella foto), ensemble di recente costituzione che
già vanta collaborazioni con le maggiori star del mondo lirico contemporaneo, come Sara Mingardo, Daniela Barcellona, Raffaella Milanesi.
Considerato tra i più interessanti
esponenti della nuova generazione
di artisti dediti alla riscoperta e alla
valorizzazione del repertorio sei-settecentesco, con particolare attenzione all’area italiana, l’ensemble riproporrà una delle pagine più significative della storia della musica occidentale. Il concerto si inscrive nell’ambito del convegno internazionale di studi che dal 20 al 22 riflet-
terà sul tema “Dimore signorili a Napoli. Palazzo Zevallos Stigliano e il
mecenatismo aristocratico dal XVI
al XX secolo”, promosso da Intesa
Sanpaolo con la collaborazione di alcuni docenti degli Atenei napoleta-
ni e dell’Università di
Vienna nonché della
Soprintendenza Speciale per il Polo Museale napoletano e
della Soprintendenza
per i Beni Architettonici e Paesaggistici di
Napoli e Provincia.
l’esecuzione dell’“Erminia”, frutto di una
coproduzione Cma
Pietà de’ Turchini e
Concerto de’ Cavalieri, avverrà con il sostegno di Intesa Sanpaolo e del è stata
commissionata dal
Museo Palazzo Zevallos di Stigliano, con il
finanziamento di Banca Intesa e del
Banco di Napoli. Al progetto, collabora inoltre l’Istituto Italiano per la
Storia della Musica, che ha messo a
disposizione l’edizione critica della
partitura.