MAMbo, Museo di Arte Moderna

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MAMbo, Museo di Arte Moderna
Nome del museo
MAMbo-Museo di Arte Moderna di Bologna
Indirizzo
Via Don Minzoni 14, 40121 Bologna
Tipologia di museo
Museo d’arte moderna e contemporanea
Breve storia del museo
La storia del MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna è indissolubilmente legata alla Galleria d'Arte
Moderna (GAM) di Bologna, Istituzione che ha dato le origini all'attuale museo e sulla quale poggiano le basi
della ricerca, del progetto e del dibattito culturale tuttora in evoluzione.
Gli spazi del museo, disegnati appositamente dall'artista e architetto Leone Pancaldi, sono stati inaugurati
nel 1975, in Piazza della Costituzione. La GAM nasce nel clima di fervida vivacità intellettuale che pervade la
città di quegli anni, dopo aver visto precedere alla sua apertura ufficiale un decennio di eventi, esposizioni e
concorsi realizzati in auspicio della sua costruzione riuniti sotto il titolo di “Un Museo Oggi”.
La trentennale attività della GAM si è basata su una progettualità binaria divisa tra la presentazione
dell'avanguardia culturale e la rilettura della storia dell'arte italiana e internazionale: dalla Settimana
Internazionale della Performance alle esposizioni antologiche dedicate ai protagonisti del Novecento, dalla
parallela e complementare attività della sede di Villa delle Rose al costante monitoraggio della giovane arte
italiana rappresentato dall'esperienza di Spazio Aperto.
L’eredità: il MAMbo valorizza gli esiti di questa straordinaria memoria e sviluppa la riflessione sul proprio
significato e sul ruolo del museo, la cui attualità non può prescindere dalle premesse teoriche poste in seno
agli anni Settanta alla Galleria d'Arte Moderna di Bologna.
Il nuovo centro
Il MAMbo sorge in un'area della città originariamente adibita all’attività produttiva e commerciale ed è parte
di un progetto di recupero chiamato Manifattura delle Arti che comprende il MAMbo (nell'ex Forno del Pane),
la facoltà del DMS (nell’ex Manifattura Tabacchi), la Cineteca (nell’ex Macello) e il Cassero (nell’ex Salara).
La presenza di un’istituzione culturale in questo distretto rafforza l’idea del museo come nuovo centro di
produzione, sperimentazione e innovazione culturale.
Presenza di collezioni permanenti, esposizioni temporanee
Galleria d'Arte Moderna e MAMbo hanno sempre curato la Collezione, riallestendola periodicamente e
offrendola al pubblico in nuove vesti.
La fervente attività delle mostre temporanee è stata svolta in tutte le sedi (Villa delle Rose, Galleria d'Arte
Moderna e MAMbo) dal 1975 ad oggi con un notevole successo di pubblico.
La Collezione della GAM al MAMbo
Le raccolte della ex Galleria d’Arte Moderna di Bologna sono state interessate da una complessa e
necessaria riconfigurazione in occasione del loro spostamento di sede per l’apertura del MAMbo, avvenuta il
5 maggio 2007.
Il Museo Morandi al MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna
Nell'autunno 2012, a seguito del trasferimento del Museo Morandi nei propri spazi, MAMbo ha avviato una
nuova progettualità espositiva, presentandosi al pubblico in una nuova veste. La presenza della collezione
morandiana - oltre a mettere in risalto la grande influenza dell'artista nel contemporaneo - crea un
collegamento con le vicende artistiche bolognesi, con la storia del museo e con le sue ragioni fondanti,
generando un forte legame con la Collezione Permanente.
Grazie a un continuo incremento del patrimonio garantito da nuove acquisizioni, donazioni e prestiti in
comodato, la Collezione è costantemente oggetto di ricerca e rinnovamento.
Le aree tematiche
Il percorso espositivo si articola attualmente in nove aree tematiche, che documentano alcuni tra gli aspetti
più innovativi della pratica artistica dalla seconda metà del Novecento fino a oggi, visti attraverso
l'esperienza dell'ex Galleria d'Arte Moderna: Arte e ideologia, 1977; Arte e azione, 1968. I. Nuove
prospettive, 1968. II. Arte povera. Forma 1. L’informale. Arcangeli: l’ultimo naturalismo. Focus on
contemporary italian art. Nuove acquisizioni.
Breve storia della Sezione didattica
Il Dipartimento nasce nel 1997 all'interno dell’ex Istituzione Galleria d’Arte Moderna di Bologna (attualmente
compresa nell'Istituzione Bologna Musei) come struttura interna e stabile con l'obiettivo di avvicinare il
pubblico all'arte contemporanea.
Il museo ripercorre la storia dell’arte italiana dal secondo dopoguerra a oggi, esplora il presente attraverso
un’attività espositiva incentrata sulla ricerca e contribuisce a tracciare nuove vie dell’arte seguendo le più
innovative pratiche di sperimentazione. A partire dalla valorizzazione della memoria conservata, si intende
sviluppare la riflessione sul significato del museo e sull’importante ruolo educativo che questo riveste e
promuove sul territorio locale e nazionale.
Metodologia e proposta educativa
I percorsi proposti si fondano su una metodologia che concepisce l’educazione all’arte come uno stimolo allo
sviluppo della sensibilità, alla comprensione della propria identità, della storia e della realtà che ci circonda.
L’arte diventa uno strumento necessario ai processi educativi e le opere vengono assunte non solo come
testo da conoscere ma anche come pretesto per sviluppare il senso critico e l'apertura verso la cultura.
In quest'ottica il museo si offre come uno spazio attivo, di educazione, di confronto, riflessione e
arricchimento, rivestendo pienamente il proprio ruolo di istituzione culturale e consentendo al fruitore di
coltivare la propria memoria e identità in rapporto con il proprio tempo.
L’istituzione culturale è concepita come uno spazio accessibile, in grado di fornire occasioni di confronto,
riflessione, arricchimento e partecipazione, per consentire al fruitore di coltivare la propria memoria e identità
in rapporto con il proprio tempo. In quest’ottica la sezione educativa lavora con l’intento di abbattere le
barriere d’accesso al sapere a partire dal riconoscimento delle diversità culturali come valore aggiunto. Per
questo da anni ha intrapreso un percorso progettuale che lavora attraverso reti di attori, saperi e discipline
eterogenee.
L’attività del Dipartimento educativo MAMbo si avvale della collaborazione di RTI Senza titolo s.r.l. e ASTER
s.r.l.
Proposte per tutti i pubblici
L’obiettivo prioritario è avvicinare tutte le tipologie di pubblico al patrimonio artistico attraverso una
mediazione attiva e partecipata e grazie a un’offerta formativa articolata, dedicata all’intera attività
espositiva, collezioni e mostre temporanee.
Il museo è concepito come uno spazio accessibile e attivo di educazione, confronto, sviluppo della sensibilità
e comprensione della propria identità in relazione al tempo presente, attraverso iniziative diversificate, utili a
favorire la rielaborazione personale dei contenuti acquisiti.
Le proposte sono molteplici e vanno dalle visite guidate alle visite animate, dai laboratori alle attività da
svolgersi direttamente nelle sedi scolastiche, dagli incontri propedeutici di avvicinamento al patrimonio
culturale ai percorsi di formazione e aggiornamento indirizzati a insegnanti e addetti ai lavori.
Proposte per le scuole
Il Dipartimento educativo propone un ventaglio di percorsi pensati per ogni scuola di ordine e grado e per
rispondere alle nuove esigenze emerse dalla riforma scolastica.
I servizi educativi mettono a disposizione delle scuole professionalità ed esperienza per progetti specifici,
attività di consulenza agli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado, propongono stage, tirocini ed eventi
culturali sia al pubblico scolastico che extra-scolastico.
Sempre sensibile alle difficoltà delle scuole nello svolgere attività extrascolastiche, il dipartimento mette a
disposizione degli insegnanti i suoi operatori non sono attraverso le loro competenze, ma anche nelle azioni
logistiche.
L’offerta si divide in tre tipologie:
- viste guidate alle collezioni e alle mostre temporanee appositamente pensate per ogni fascia d’età;
- visite con attività laboratoriali in mostra e laboratori;
- il museo va a scuola: laboratori. Attività pensate per essere svolte direttamente in classe. I percorsi si
avvalgono di speciali kit che attraverso suggestioni, immagini, materiali, letture e curiosità permettono al
museo di uscire fuori dalla sue mura.
- Attività gratuite su progetto per le scuole: anche per l'anno scolastico 2014-2015 l'Istituzione Bologna
Musei offre gratuitamente o a tariffe agevolate una quota di attività didattiche alle scuole del territorio che
presentino un progetto di didattica legata alla valorizzazione delle collezioni dei singoli musei. Una
particolare attenzione è stata riservata ai progetti che concepiscano il patrimonio culturale come mezzo di
integrazione e inclusione sociale.
Progetti speciali
Il Dipartimento educativo da tempo lavora nel solco delle contaminazioni tra linguaggi attori e generazioni.
Fra i numerosi progetti attivati si segnala Voci. Interazioni generazionali, che ha coinvolto i ragazzi della
Compagnia Out Pratello e dell'Istituto Penale Minorile di Bologna, gli allievi senior dell'Università Primo Levi
e 6 classi quinte degli Istituti Superiori Crescenzi Pacinotti, Bassi e Minghetti in laboratori di storia all'Istituto
Parri, di scrittura all'università Primo Levi e d'arte al Mambo. Un progetto volto a raccontare il 25 aprile
mettendo in rete le differenti realtà sociali e le istituzioni.
Le voci recitanti sono affidate a un gruppo di quindici lettori, un gruppo misto di anziani, studenti, adolescenti
in carico ai servizi della Giustizia Minorile, che si cimentano in una lettura corale, dislocati su quattro diversi
palchi, nell’allestimento scenico creato nel cortile del ex Convento.
Le musiche dal vivo, eseguite da Maderna Percussion Group, creano spazi sonori complessi, in cui le
percussioni scandiscono e accompagnano la parola e le azioni corali.
Le azioni corali sono agite da ottanta cittadini, che hanno accolto l’invito di partecipare all’evento: un grande
gruppo di bambini, adolescenti, adulti e nonni, tra i quali tutti Le azioni corali traducono in immagini le parole
chiavi dello spettacolo (contraddizioni, conflitti, retoriche), immagini che non sono mai illustrative o descrittive
di quanto si ascolta, ma sono gesti performativi elaborati nel corso del Laboratorio d’Arte al MAMbo.
Nella drammaturgia di questa operetta didattica, che vuole coniugare un impegno pedagogico con la
leggerezza, si mescolano e si rincorrono le voci di Calamandrei, Bocca, Quazza, Chabod, Pansa, Garritano,
Della Loggia, Mazzantini, intrecciate alle voci dell’oggi, di adolescenti e di anziani che hanno lavorato
insieme nel laboratorio di scrittura.
Attraverso questo progetto il Comune di Bologna ha inteso attivare una nuova metodologia di lavoro volta a
trattare i temi della memoria civile.
Riflessioni
Il MAMbo rappresenta l’area disciplinare “arte moderna e contemporanea” all’interno dell’istituzione Bologna
Musei, vale a dire del circuito dei musei della città. L’essere parte istituzionale di una realtà composita
connota la vocazione alle contaminazioni di tutti progetti prodotti.
Nel corso del tempo la scelta di lavorare non limitando i linguaggi e le discipline a quelli abitualmente
utilizzati, si è rivelata funzionale al raggiungimento degli obiettivi del museo rispetto al rapporto con i pubblici.
In particolare la capacità di aprirsi a realtà diverse e normalmente non affini alle istituzioni culturali, la volontà
di uscire dai confini fisici dell’edificio culturale ha permesso al MAMbo di raggiungere con senso i pubblici
difficilmente raggiunti dall’agire culturale. Le attività proposte, sempre connotate da un grande valore
educativo, si distinguono per l’alto coinvolgimento e la partecipazione dei pubblici coinvolti.
Contatti
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Scheda redatta da
Alessandra De Nicola e Veronica Ceruti