Mario Prina Piccolo kamikaze di Candia

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Mario Prina Piccolo kamikaze di Candia
Mario Prina
Piccolo kamikaze di Candia
contro i tedeschi del Wandolf Mannheim che vengono poi travolti sotto un
poker di reti. Il Casale ha
vinto, Prina è tra gli artefici
del prestigioso successo. A
vent'anni per il servizio militare, l'unica parentesi fuori
città, a Palermo, nelle file
della Juventina che milita
nel campionato di Promozione. "Un'esperienza affascinante e al tempo stesso, utile per
la maturazione agonistica,"
sottolinea l'ex-giocatore nerostellato che oggi vive a
Terranova. "In quel periodo
fui pure selezionato per una
rappresentativa a livello militare prima di fare ritorno al Casale." Qui Prina riprende il
suo posto tra i pali in un
susseguirsi incessante di allenatori che cercano di traghettare la squadra verso lidi più consoni al suo blasone: Soutscheck, Biagi, ecc.
Sono gli anni dei presidenti
Ferraris e Ubertazzi e poi,
con la prematura scomparsa di quest'ultimo, la terna
Tenni- Scagliotti-Bagna con
la quale il numero uno nerostellato ha sempre avuto
un ottimo rapporto: "Ricordo con piacere
quando mi recavo in sede a parlare con il dottor
Bagna, sempre comprensivo e disponibile verso i
suoi 'figli' casalesi." Poi vennero però gli
infortuni in serie e la decisione del precoce
ritiro dall'attività agonistica: "Nella stagione
'59-60 riportai una lesione al menisco che fu seguita da un colpo alla spalla che mi costò due costole, infine, nuovamente il menisco, per cui decisi a soli ventotto anni di appendere le scarpe al
chiodo." Così si chiude la carriera di uno dei
più promettenti giocatori scaturiti dal vivaio nerostellato.
Mario Prina, classe '36,
dopo aver mosso i primi
passi calcistici in quel di
Candia Lomellina, giovanissimo inizia la trafila nelle giovanili nerostellate:
pulcini, ragazzi e quindi juniores, sino ad approdare
alla prima squadra, un raro
esempio di fedeltà alla maglia che al giorno d'oggi
non pare quasi più ripercorribile. Prina gioca in
porta, per i suoi acrobatici
interventi volanti è soprannominato il 'Piccolo Kamikaze' in accostamento a
Ghezzi, portierone di Milan, Inter e nazionale. Qualità tecniche e voglia di
emergere lo mettono in
mostra, tanto che i tecnici
casalesi non indugiano più
di tanto a gettarlo nella mischia non ancora diciottenne nel campionato di
Quarta Serie. Alla prima
stagione bei gettoni di presenza con lusinghe, il tutto
impreziosito con un riconoscimento ufficiale della
Federazione che lo insignisce di una medaglia d'oro
quale portiere più giovane
di tutta la categoria. Intanto arriva anche la
consacrazione dalle giovanili con il Casale
che s'impone in terra francese nel Trofeo
'Bensemann' a Strasburgo. I nerostellati,
nella partita decisiva per l'ammissione alla
finalissima sono opposti agli inglesi del
Queen’s Park Rangers e partono sfavoriti.
Ma i londinesi non hanno ancora fatto i
conti con Prina che sfodera una prestazione super chiudendo ogni angolo, ogni spiraglio della sua porta che resta inviolata.
Per contro i neri riescono a mettere a segno un gol e accedono all'atto conclusivo
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