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il mensile del DISTRetto 2090
Abruzzo Marche Molise Umbria Albania
n. 124
Essere
& Fare
Rotary
Evoluzione e cambiamenti
25 novembre
Termoli
Seminario distrettuale
sulla Rotary Foundation
IN questo numero: Lettera del governatore - Visita ai Club albanesi - Attività
delle sottocommissioni - RYLA Autorità e autorevolezza - La vecchiaia - Josè
Carreras socio onorario di Pesaro Rossini - Antiche vie tra Umbria e Marche
ANNO XV - NOVEMBRE 2009
www.rotary2090.info
Rotary
Rotary
Periodico mensile fondato da Ennio Vincenti - Autorizz. Tribunale
di Teramo n. 364 del 27/10/1994 - Stampa Linea Grafica snc
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Segretario ai rapporti internazionali 345 7048803
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Tesoriere 335 374064
Numero chiuso in redazione il 15-10-2009
Novembre 2009 - numero 124
Sommario
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Lettera del governatore
Letra e guvernatorit
Manifestazioni distrettuali e internazionali
Visite del governatore ai Club
6
End Polio Now
7
Attività delle Sottocommissioni distrettuali
Sotto-commissione Ragazzi senz’alcol
8
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Sotto-commissione Un cuore per l’Albania
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13
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17
18
19
20
21
22
23
25
Sotto-commissione Ipovedenti
Sotto-commissione Informatizzazione
RYLA 25 Autorità e autorevolezza
Disputata l’8a Coppa
del Governatore Distretto 2090
Una scossa per la vita
La vecchiaia
Josè Carreras socio onorario
del Club Pesaro Rossini
La pandemia non tanto prossima ventura
Sapientino per la Polio PLus
Rotary e moda sotto le stelle
Italian young, ovvero la sindrome del ritardo
Il mare e la memoria
Ricordo di Enrico Mattei
Fermo: una risposta solidale all’Abruzzo
Il vaticanista Fabio Zavattaro
ospite di Alto Fermano Sibillini.
Premio O. Licini
Il passaggio generazionale nell’impresa
Antiche vie tra Umbria e Marche
Visita ai club albanesi
Rotary2090 - lettera del mese
Lettera del governatore
C
Novembre 2009
are amiche e amici, Cari Rotariani tutti,
l’odierno è l’ennesimo appuntamento mensile, un momento
fondamentale nel percorso di azioni e di comuni interessi
che auspico di avere avviato con voi, impegnati in quest’anno
rotariano come presidenti, segretari, dirigenti, innanzitutto soci
dei sessantasette club del Distretto 2090.
Dei mesi già trascorsi in questo percorso di servizio rotariano,
prediligo ricordare, accanto alle 36 visite già effettuate, i primi
due Forum: quello di Macerata proiettato sulla comunicazione
e quello di Lanciano rivolto a un tema di alta valenza sociale.
Indimenticabili anche le giornate trascorse in Albania per
incontrare i soci dei quattro club del Paese delle Aquile: a questa esperienza ho voluto riservare, nel numero di novembre
della rivista distrettuale “Rotary 2090”, uno spazio particolare.
Rammento a tutti Voi che Novembre è per il Rotary il mese
della Fondazione, struttura che raccoglie in tutto il mondo, tra
rotariani e non, significative donazioni, e sostiene i progetti
umanitari del Rotary in tutto il mondo.
Una Fondazione considerata la più importante a livello mondiale, di tale autorevolezza da essere scelta da personaggi
come Bill Gates per gestire un assegno di 350 milioni di dollari
finalizzato a debellare la poliomelite nel mondo.
Molti giovani e giovanissimi forse non conoscono neppure
questo morbo che, nonostante l’impegno del Rotary congiunto ad altri prestigiosi partner come l’Organizzazione Mondiale
della Sanità, è ancora pericolosamente presente in India e in
Nigeria. Dire questo è visualizzare la nuova impostazione del
Rotary che opera sui grandi temi in collaborazione con realtà
di prestigio come, a titolo di esempio, l’OMS per la salute e
l’Unicef per l’alfabetizzazione.
Alla Fondazione Rotary il 22 novembre 2009 riserveremo un
momento di approfondimento: saremo tutti a Termoli, nel
Molise, proiettati a ragionare su quali sfide ci attendono per i
prossimi mesi, in quali iniziative dobbiamo credere quotidianamente, quale deve essere il nostro impegno di Rotariani.
Lavorare per una Fondazione autorevole e consolidata, senza
la quale il Rotary non potrebbe essere il club service d’indubbio prestigio, unico presente a livello mondiale alle Nazioni
Unite, capace di fregiare con la mitica rotellina grandi personaggi della scienza, dell’economia, della cultura e della solidarietà. Lo dimostriamo in tante occasioni come ad esempio a
Pisa, dove il Premio Galileo Galilei dei Rotary Italiani, autentico
‘Nobel italiano’, è stato attribuito a due insigni studiosi della
storia del diritto e dell’ingegneria.
Dunque: ogni rotariano, con un minimo senso di appartenenza al Rotary, deve sentire forte il dovere morale di sostenere
la Fondazione anche promuovendo iniziative tali da creare
interesse e, conseguentemente, favorire la raccolta di fondi.
Nel corso delle visite ai club del nostro Distretto che, se Dio
vorrà, completerò a metà dicembre, ho avvertito interesse per
la Fondazione ma anche preoccupazione per le conseguenze
recate a questo grande salvadanaio dall’attuale traballante
economia internazionale.
Sul taccuino del lavoro,
registro, con soddisfazione, che molte commissioni distrettuali stanno
svolgendo, con il necessario impegno, il compito loro assegnato; il PdG
Giorgio Rossi ha riunito
la commissione di coordinamento dei programmi
per dare piena operatività
alle tante idee in cantiere. ‘Ragazzi senza alcool’, ‘Una scossa per la
vita’, ‘progetto Ipovedenti’,
sono alcuni dei campi in
cui i rotariani si stanno seriamente impegnando!
Ho Indirizzato a tutti Voi uno “speciale” informativo dedicato al
Terremoto che ha sconvolto il 6 aprile 2009 la città dell’Aquila: la finalità è fare definitivamente chiarezza sulle azioni che
stiamo concretizzando, identificando con precisione gli interventi tecnici e le esigenze finanziarie del progetto per la riapertura del blocco A della Facoltà di Ingegneria dell’Università
dell’Aquila. Progetto che è stato anche indirizzato ai Presidenti
degli oltre 700 Rotary club italiani.
In queste settimane, gli Assistenti mi hanno assicurato che nei
club le Commissioni sono già attive e molti dei progetti locali
stanno procedendo sulla strada della piena realizzazione. ‘
V’invito, cari Presidenti, ancora una volta a coinvolgere nelle
azioni di “service” il maggior numero di soci per farli sentire
parte attiva, pienamente calati in un percorso annuale di
crescita e di attenzione al territorio e alle diverse sfaccettature
della Comunità locale. Una Comunità fondamentale nella
azione di un Distretto come il 2090, con oltre 3.500 soci,
uomini e donne pronti a operare “al di sopra di ogni interesse
personale”.
Proprio voi cari soci dovreste avere già ricevuto l’Annuario
2009/2010: per favorire la tempestività abbiamo riservato il
formato cartaceo ai dati informativi sul nostro Distretto mentre
l’allegato CD reca le informazioni sui 44.000 rotariani italiani.
Sempre in tema di pubblicazioni, mi auguro che siate riusciti
a riservare qualche ora di attenzione al libro di Paul Harris “la
mia strada verso il Rotary”: chiedete al Presidente di aprire un
dibattito sulle impressioni conseguenti a tale lettura, avrete il
modo di conoscere il parere degli altri Rotariani e apprezzare
ancora di più il Rotary!
V’invito a vivere il Rotary con gioia,
3
4
lettera del mese - Rotary2090
Letra e guvernatorit
T
Nentor 2009
e dashur mike e miq, Te dashur te gjithe Rotariane,
Ky eshte nje takim tjeter mujor, nje moment i rendesishem
ne rrugen e veprimeve dhe interesave te perbashket qe
uroj te kem nisur me ju, te impenjuar ne kete vit rotarian
si presidente, sekretare, drejtues, mbi te gjitha anetare
te gjashtedhjeteshtate klubeve te Distriktit. Nga muajt qe
tashme kane kaluar ne kete rruge te sherbimit rotarian,
kujtoj me shume se bashku me 36 vizitat e kryera, dy
Forumet: ai i Macerates i projektuar mbi komunikacionin
dhe ai i Lancianos qe i kushtoi vemendejen nje teme
me nje vlere te larte sociale. Te paharruara edhe ditet e
kaluara ne Shqiperi per te takuar anetaret e kater klubeve
te vendit te Shqiponjave: kesaj eksperience iu desh t’i
rezervoja nje hapesire te vecante, ne numrin e muajit
nentor te Revistes se Distriktit “Rotary 2090”. Ju kujtoj te
gjitheve qe Nentori eshte per Rotarin muaji i Fondacionit,
strukture e cila mbledh ne tere boten, nga rotariane e jo,
dhurime te rendesishme, e mbeshtet projekte humanitare
te Rotarit ne tere boten.
Nje Fondacion i konsideruar me i rendesishmi ne nivel
boteror, i nje autoriteti te tille sa te zgjidhet nga personazhe si Bill Gates per te administruar nje çek prej 350
milione dollare te destinuar per te eliminuar poliomelitin
ne bote. Shume te rinj apo te reja ndoshta nuk e njohin
kete semundje qe, pavaresiht nga impenjimi i Rotarit i
bashkuar me partnere te tjere prestigjoze si Organizata
Boterore e Shendetesise, eshte akoma i pranishem ne
menyre te rrezikshme ne Indi dhe Nigeri. Te thuash kete
do te thote te vihet ne dukje roli i ri i Rotarit i cili operon
mbi tema te medha ne bashkepunim me realitete prestigjoze si, per shembull, OMS per shendetin dhe Unicefi
per luftuar analfabetizmin.
Fondacionit Rotary me 22 nentor 2009 do t’i rezervojme
nje moment te thellimit: do te jemi te gjithe ne Termoli,
ne Molise, me synimin per te arsyetuar mbi sfidat qe na
presin ne muajt e ardhshem, iniziativa ne te cilat duhet
te besojme çdo dite, cili duhet te jete impenjimi yne
Rotarian. Te punojme per nje Fondacion te rendesishem
dhe te konsoliduar, pa te cilin Rotary nuk mund te jete
klubi sherbyes me prestigj te padiskutueshem, i vetem ne
nivel boteror ne Kombet e Bashkuara, i afte te stolise me
rroten e famshme personazhe te shkences, ekonomise, te
kultures dhe solidaritetit. E demostrojme ne shume raste
si per shembull ne Pisa, ku Cmimi Gallileo Gallilei i Rotarit
Italian, “Nobel Italian” autentik, iu atribua dy studiozeve te
dekoruar te historise te se drejtes dhe inxhinierise. Pra :
çdo rotarian, me nje minimum sensi te te qenit pjese e
Rotarit, duhet te ndjeje fort detyren morale te mbeshtese
Fondacionin dhe te nxise iniziatita te tilla qe krijojne inte-
res dhe, si rrjedhim, favorizojne mbledhjen e fondeve.
Gjate vizitave neper klubet e Distriktit tone qe, nese Zoti do
te doje, do te perfundoj ne mesin e muajit dhjetor, ndjeva
interes per Fondacionin por edhe preokupim per pasojat
qe mund te kete kjo kuti e madhe kursimi nga ekonomia
nderkombetare pa stabilitet. Mbi bllokun e shenimeve
te punes, rregjistroj, me kenaqesi, qe shume komisione
distrektuale po kryejne, me impenjimin e nevojshem, detyren qe u eshte caktuar; PdG Giorgio Rossi ka mbledhur
komisionin e koordinimit te programeve per te dhene
operativitet shume ideve.”Te rinj pa alkol”, “Nje shkendije
per jeten”, “projekti per te verberit”, jane disa nga fushat ne
te cilat rotarianet po impenjohen seriozisht!
Ju kam drejtuar te gjitheve Ju nje “speciale” informuese
te dedikuar Termetit qe goditi me 6 prill 2009 qytetin
e Aquiles: qellimin per te qartesuar perfundimisht te
veprimet qe jemi duke konkretizuar, duke identifikuar
me saktesi nderhyrjet teknike dhe nevojat finanziare te
projektit per rihapjen e bllokut A te Fakultetit te Inxhinierise
te Universitetit te Aquiles. Projekt qe i eshte drejtuar
gjithashtu dhe 700 Presidenteve te Klubeve Rotary ne
Itali. Ne keto jave, Asistentet me kane siguruar qe neper
klube Komisionet jane tashme aktive dhe shume nga
projektet lokale po procedojne drejt realizimit. Ju ftoj, te
dashur Presidente, edhe njehere te perfshini ne aksionet
e “sherbimit” numrin maksimal te anetareve per t’i bere
te ndjehen pjese aktive, plotesisht te gjendur ne nje
rruge vjetore ne rritjes dhe perkushtim vemendje ndaj
territorrit dhe aspekteve te ndryshme te Komunitetit lokal.
Nje Komunitet i rendesishem ne aksionin e nje Distrikti
si 2090, me mbi 3.500 anetare, burra dhe gra gati per
te vepruar “mbi çdo interes personal”. Pikerisht ju te
dashur anetare duhet te kini marre tashme Numeratorin
2009/2010: per te favorizuar marrjen ne kohe te shpejte
kemi rezervuar nje format me leter te dhenat informuese
mbi Distriktin tone ndersa CD bashkengjitur jep te dhena
mbi 44.000 rotarian italiane.
Gjithmone duke folur per temen e botimeve, uroj te kini
patur mundesi t’i rezervoni disa ore vemendje librit te
Paul Harris “rruga ime drejt Rotarit”: kerkojini Presidentit
te hape nje debat mbi pershtypjet nga ky lexim, do te
keni mundesi te njihni mendimin e Rotarianeve te tjere
dhe vleresoni akoma me shume Rotarin! Ju ftoj te jetoni
Rotarin me gezim.
Rotary2090 - dal distretto
Manifestazioni distrettuali e internazionali
2009-2010
22 NOVEMBRE 2009
TERMOLI (CB)
SEMINARIO
DISTRETTUALE
ROTARY
FOUNDATION
23-27 NOVEMBRE 2009
ANCONA
RYLA - ESSERE
AUTOREVOLI
19 FEBBRAIO 2010
FERMO
FORUM
DISTRETTUALE
‘RICERCA ED ENERGIA:
L’APPORTO DEL ROTARY’
6 MARZO 2010
ANCONA
FORUM DISTRETTUALE
‘ROTARY E MARE
ADRIATICO’
7 MARZO 2010
CHIETI
SIPE PRESIDENTI
14 MARZO 2010
CAMPOBASSO
FORUM DISTRETTUALE
‘LE FORZE NASCOSTE’
MARZO 2010
TERNI
FORUM DISTRETTUALE
‘LA COMUNICAZIONE
TRA GENERAZIONI’
28 MARZO 2010
CHIETI
SIPE SEGRETARI,
PREFETTI, TESORIERI
29 MAGGIO 2010
ARCEVIA (AN)
XVII PREMIO
MANNUCCI
18 APRILE 2010
TERMOLI (CB)
XXXIII PREMIO
D’ANDREA
13-16 MAGGIO 2010
12-13 GIUGNO 2010
ASCOLI PICENO
XXVI CONGRESSO
DISTRETTUALE
20-23 GIUGNO 2010
MONTREAL
101ª CONVENTION
DEL ROTARY
INTERNATIONAL
XII RADUNO
CAVALIERI ROTARIANI
16 MAGGIO
URBINO
ASSEMBLEA
DISTRETTUALE
25-27 GIUGNO
VIENNA
CONCERTO AL
MUSIKVEREIN PRO
ROTARY FOUNDATION
Visite del governatore ai Club
NOVEMBRE
DICEMBRE
3 - S. BENEDETTO DEL TR. NORD
5 - PERUGIA EST - TRASIMENO
6 - FANO
9 - SENIGALLIA
10 - JESI
12 - URBINO
15 - LARINO
16 - AGNONE
17 - ISERNIA
19 - PESCARA OVEST
20 - CAMPOBASSO
21 - TERMOLI
24 - TODI
25 - TERNI
27 - ORTONA
28 - LANCIANO
1 - LORETO
3 - FOLIGNO
9 - GUBBIO
10 - ORVIETO
11 - GUALDO TADINO
12 - ASSISI
13 - AMELIA NARNI
14 - SPOLETO
15 - PERUGIA
17 - RECANATI GIACOMO LEOPARDI
20 - ASCOLI PICENO
5
6
dal distretto - Rotary2090
End Polio Now
In attesa del seminario distrettuale
sulla Fondazione Rotary
di Mario Giannola - PDG - R.F.D.C.
C
hissà quante volte abbiamo visto la foto: un
bambino con la testa reclinata mentre un
rotariano fa cadere una goccia di vaccino. Quante
volte abbiamo visto foto e filmati di rotariani
mentre percorrono sentieri impervi in paesi ancora afflitti
dalla Polio per monitorare presenze della malattia, offrire
supporto logistico, pubblicizzare le giornate di vaccinazione,
superare pericolosi preconcetti religiosi fortemente radicati
proprio in quelle comunità dove il male risulta ancora
presente, raccogliere fondi per portare l’ultimo e definitivo
assalto a questa calamità a sostegno di un progetto che
addita il Rotary e la sua Fondazione all’ammirata attenzione
del mondo. Nel 2007 la foto dell’anonimo rotariano, si badi
bene non meno meritevole, ha assunto una precisa identità,
di particolare rilievo per il Rotary International: Bill Gates
intento a distribuire vaccino antipolio in India, dopo aver
lanciato la sfida alla definitiva eradicazione, e individuato nel
Rotary e nella sua Fondazione il partner più credibile e
affidabile. Di qui la donazione di complessivi 355 milioni
di dollari che la Fondazione ‘Bill e Melinda Gates’ ha inteso
elargire, di qui la sfida accettata dal Rotary e l’impegno di
raccogliere, a sua volta, 200 milioni di dollari entro il 30 giugno
2012. Nell’intervista rilasciata a San Diego, in occasione
dell’Assemblea Internazionale, alla domanda dei giornalisti:
“Perché la Fondazione Gates aveva scelto il Rotary quale
destinatario della donazione”, Bill non ha esitato a rispondere
che il Rotary aveva dato testimonianza perdurante, concreta
e convincente di operare direttamente sul campo in uno
spirito di totale gratuità, utilizzando strategie agili e sicure,
prive di quelle “complessità burocratiche” (sic!), fatalmente
presenti in altre organizzazioni quali l’OMS e l’UNICEF. “Sono
assolutamente tranquillo nel mettere queste somme
nelle mani del Rotary”.
Perché questa premessa al Seminario
sulla Rotary Foundation che si terrà a
Termoli nella giornata di domenica 22
novembre?
Perché anche il nostro Distretto deve
considerarsi impegnato nel raccogliere
la scommessa, questa volta lanciata dal
nostro Governatore, che si è tradotta a San
Diego in una promessa fatta al Presidente
John Kenny: Every rotarian, every year.
Perché il sostegno finanziario alla
Fondazione è indispensabile per il
futuro stesso del Rotary, intendendo la
contribuzione non come un fine, ma
come un mezzo, una risorsa virtuosa che
consente di tradurre in atti concreti gli
ideali rotariani per servire al meglio la nostra comunità e il
mondo intero.
Un mondo sempre più difficile, pericoloso con nuove
esigenze vitali, con mobilità clandestine che determinano
flussi umani incontrollabili, con l’intrecciarsi di nuove culture,
con nuovi rapporti generazionali. Un mondo complesso,
avvilito da fame, povertà, malattie e piaghe sociali, antiche e
nuove povertà che da sempre provocano contrapposizioni
e lacerazioni tra i popoli.
Perché il sostegno alla Fondazione è una delle priorità
volute dal Piano Strategico approvato definitivamente dal
Consiglio di Legislazione 2007, colonna portante del Piano
Direttivo del Club e del Piano Direttivo del Distretto.
Perché la fiducia del rotariano verso la sua Fondazione deve
rimanere intatta, nonostante la congiuntura economica e
finanziaria universale palesatasi particolarmente grave negli
U.S.A. non abbia potuto fare sconti alla Rotary Foundation,
rallentando e sospendendo momentaneamente l’iter dei
progetti, una fiducia che la Fondazione ‘Bill e Melinda Gates’
ha trasformato in certezza attraverso una donazione di
straordinario ammontare, riposta in mani sicure.
Perché il rotariano non deve limitarsi a considerare il
sostegno alla Fondazione un dovere, anche se di assoluto
rilievo etico ma anche una occasione per ricorrere alla
fantasia nella ricerca virtuosa di risorse.
Ricordiamo il recente progetto Il Rotary al cinema e il
mega assegno di 230 mila dollari consegnati al Presidente
del Rotary International.
Al riguardo merita corale apprezzamento l’iniziativa del
Rotary Club Civitanova Marche, voluta dal suo Presidente
Maestro Alfredo Sorichetti, che ha messo a disposizione del
Rotary la promozione di un concerto, da lui diretto, nella
sala più prestigiosa del mondo il Musikverein di Vienna,
già prenotata e messa a disposizione
del Rotary nella giornata di sabato 26
giugno 2010: 500 biglietti omaggio
che, venduti ai soci rotariani e a quanti
vorranno intervenire, determineranno un
notevole ricavo a favore della Rotary
Foundation. Sosteniamo, dunque, la
nostra Fondazione attraverso la quale
ognuno di noi, per quanto è nelle sue
possibilità, grandi o piccole che siano,
può contribuire in modo reale e concreto
alla costruzione di un mondo migliore.
Incontri ravvicinati alla Rotary Foundation.
Ma non per tutti.
Rotary2090 - dal distretto
Attività
delle Sottocommissioni distrettuali
di Giorgio Rossi - PDG – Presidente Commissione Coordinamento Programmi
I
l nostro Governatore Ferruccio Squarcia, con saggia previsione e nel segno di una continuità legata all’attività
già svolta e alle aspettative credibili, ha inserito nell’organigramma distrettuale quattro Sottocommissioni
dedicate ciascuna a un progetto specifico:
- ‘Un cuore per l’Albania’, presieduta da Giovanni Molinari
(past presidente Club Ancona)
- ‘Una scossa per la vita’, presieduta da Paolo Signore
(past presidente Club Fermo)
- ‘Ragazzi senza alcol’, presieduta da Vito Maria Carfì (past
presidente Club Senigallia)
- ‘Ipovedenti’, presieduta da Stefano Benedetti (past presidente Club Ancona).
A esse, per la sua importanza sotto il profilo della funzionalità e della modernizzazione di tutto il Distretto, va
aggiunta la Sottocommissione per la ‘Informatizzazione’,
presieduta da Giuseppe Conte (Club Ancona). La loro
rispettiva attività è continuata proficuamente nell’intento
di realizzare compiutamente i relativi programmi, così
come dettagliatamente descritto negli elaborati dei pre-
sidenti. Molto importante sarà
ora dare continuità alle azioni per rendere concrete idee,
propositi e proposte. Si tratta di
Sottocommissioni che, rivolte
a realizzazioni concrete e raggiungibili, rivestono una estrema importanza per l’immagine stessa del Rotary, sempre
alla ricerca di relazioni pubbliche ottimali. Ebbene, credo
che non esista via migliore per migliorare le nostre relazioni pubbliche al di fuori di quella di proporre risultati
concreti, visibili, tangibili, offrendo una verifica costante
di quanto siamo stati capaci fare sia nel proporre idee,
sia nel metterle poi in atto con determinazione. Proprio
per questo il Distretto, attraverso la Commissione per il
Coordinamento dei Programmi, seguirà da vicino le varie
attività, monitorando quanto man mano si riuscirà a fare
e garantendo nel contempo ogni possibile supporto e
assistenza.
Sotto-commissione Ragazzi senz’alcol
di Vito M. Carfì – RC Senigallia
L
a campagna di sensibilizzazione avviata dal Club
di Senigallia denominata
Ragazzi senz’alcol, oggi
è sostenuta a livello nazionale
da numerose Associazioni ed
Enti, pubblici e privati, i quali si propongono di spingere il
Parlamento a promulgare una legge che freni l’accesso
all’alcol dei giovanissimi e limiti la possibilità delle organizzazioni commerciali di attrarre i ragazzi verso le bevande
alcoliche. A un anno dal lancio della nostra campagna,
ecco un quadro della situazione che serva come prospettiva d’azione per il futuro. La legge da noi proposta, in
tutto il suo articolato, è in questo momento nelle mani del
senatore Pdl Filippo Saltamartini e del Capo Dipartimento
del Ministero della Gioventù, Andrea Sergio Fantoma.
Vorremmo inviarne il testo a tutti i Club d’Italia, così che
possano coinvolgere altri parlamentari.
Abbiamo stabilito contatti con la stampa e collaborazio-
ne con tante associazioni, una per tutte: il Movimento
Italiano Genitori, MOIGE. In stretto accordo col prof.
Mauro Ceccanti, docente all’Università La Sapienza di
Roma e responsabile del Centro di Riferimento Alcologico
- Regione Lazio, prepareremo un depliant che spieghi i
pericoli gravissimi che il semplice uso, non solo l’abuso
dell’alcol durante la gravidanza e l’allattamento fa correre
al bambino. Lo si diffonderà ai medici di medicina generale, ai ginecologi, alle donne e alle ragazze in ogni possibile sede. Contemporaneamente, si porterà a conoscenza
del più vasto pubblico possibile l’aumento di rischio di
cancro, specie alla mammella, legato al consumo di dosi
quotidiane anche piccole di alcol, nozione ormai consolidata, ma del tutto ignota alle donne.m L’iniziativa, infine,
di Giancarlo Giovannetti, del Club di Terni, per dotare – il
costo è compatibile - le sedi abituali delle conviviali di un
alcolimetro alla cui prova sottoporsi: sarebbe fortemente
educativo proprio per noi. Giovannetti e io restiamo a
completa disposizione, come sempre, per informazioni,
conferenze e collaborazioni con tutti voi.
7
8
dal distretto - Rotary2090
Sotto-commissione
Un cuore per l’Albania
di Giovanni Molinari – RC Ancona
T
redici vite di bambini albanesi
certamente già salvati da morte
certa, ma non solo, riportati a una
vita assolutamente normale, proprio come tutti i loro coetanei nati senza
malformazioni cardiache; altri 4 o 5 saranno operati quest’anno: questo è l’impegno
e l’obiettivo della Sottocommissione assegnata a me
come presidente e a Stefano Lombardini (RC Fano)
quale direttore esecutivo dal governatore Ferruccio
Squarcia.
Mi sono spesso domandato quanto valga la vita di un
bambino albanese da salvare: in Albania purtroppo
non vale nulla perché non ci sono risorse e professionalità per salvarli, ma per tutti noi rotariani ogni
vita vale moltissimo; quindi moltissimo per 18 fa un
numero davvero impressionante! Lo so, sono partito
dalle conclusioni, che di norma si mettono alla fine,
ma mi sembrava essenziale che i contenuti di un
importante progetto come questo fossero conosciuti
da tutti i rotariani, anche dai lettori più affrettati della
rivista. Se poi siete arrivati a leggere fin qui, vi suggerisco di proseguire ancora un po’ perché anche la nascita dell’idea del progetto e soprattutto il suo sviluppo
operativo rappresentano esempi di grande sinergia
rotariana e non solo. Correva l’anno 2005; presso gli
Ospedali riuniti di Ancona comincia a operare, quale
cardiochirurgo pediatra, Marco Pozzi: un eccellente
Vito, il primo bambino albanese operato al cuore presso il Salesi di Ancona
professionista italiano (all’epoca operava già
da 12 anni quale consultant all’Ospedale
pediatrico di Liverpool) ma che ha sempre
lavorato all’estero, prima in Germania e poi
in Inghilterra. Questa preziosa risorsa era
stata individuata e suggerita al direttore del
presidio Lancisi dalla Dott.ssa MariaGrazia
Bettuzzi, responsabile UTIP e Pediatria dell’Ospedale
Cardiologico di Ancona, medico pediatra e cardiologo
(nonché moglie del sottoscritto), perché al momento
era senza un adeguato cardiochirurgo pediatra per
motivi legati a pensionamenti/trasferimenti dei precedenti professionisti. L’occasione era davvero ghiotta:
avevamo ad Ancona uno dei migliori cardiochirurghi
pediatri operanti in Europa; del Distretto 2090 fa parte
l’Albania dove, è purtroppo noto, le cardiopatie congenite nella maggioranza dei casi non possono essere
adeguatamente seguite e corrette: è così nata in me
e MariaGrazia l’idea del progetto, poi denominato
Un cuore per l’Albania da un suggerimento del PDG
Giorgio Rossi. Quell’anno ero presidente incoming del
RC Ancona e ne parlai all’allora governatore incoming
Luciano Pierini. La partenza fu lenta e difficile, ma
Luciano è stato fantastico: è riuscito a coinvolgere tutti
i restanti 9 Distretti italiani, ha reperito i fondi nella
Fondazione Zarri e Dionigi; mia moglie, tra l’altro presidente della Onlus regionale Ambac (Associazione
Marchigiana per il Bambino Cardiopatico) ha garantito
l’accoglienza e il sostentamento dei genitori dei bambini che venivano operati. Quale medico cardiologo
pediatra, per ben 6 mesi ha avuto in formazione e
addestramento presso il reparto che dirige, il cardiologo albanese Albert Koja, oggi nostro punto di riferimento in Albania per selezionare i nuovi piccoli potenziali pazienti nonché monitorare quelli già operati.
Infatti, non l’ho detto prima, l’obiettivo del progetto è di
effettuare solo operazioni al cuore di tipo radicale, che
non richiedono quindi successivi interventi, per evitare
che un bambino sia operato in modo non definitivo in
Italia e poi muoia successivamente in Albania perché è
richiesto un ulteriore intervento, molto probabilmente
non fattibile in quel Paese.
Rotary2090 - dal distretto
Sotto-commissione
Ipovedenti
di Stefano Benedetti - RC Ancona
‘
Ipovisione e barriere percettive: come
superare gli ostacoli invisibili’ è il titolo
del manuale prodotto e distribuito lo
scorso anno a tutti i Club Rotary delle
Marche. Un altro tassello che il Rotary mette avanti sull’impegno nel sociale, campus
handicap, corso di informatica per non
vedenti e ipovedenti. L’attuale commissione, sulla
linea di quanto tracciato negli anni passati, si prefigge di scandagliare le possibilità d’intervento reale,
pratico, nel settore degli ipovedenti. Ricordo che nel
mondo si parla di 140 milioni di persone + 8 milioni
di ciechi assoluti; di questi 140, il 75% potrebbe
avere qualche beneficio dalle cure. In Italia le statistiche parlano di 565.000 ipovedenti nel 2010 e si
prevedono 616.000 nel 2020. I numeri parlano da
soli. Nel manuale c’è una traccia di quanto si può
e si potrà fare per migliorare la qualità di
vita di questi pazienti. Non basterà infatti
sensibilizzare la popolazione, ma dovremo riuscire a trovare percorsi istituzionali
validi per dare una speranza di migliorare
la situazione così stagnante. Uno stato
civile si misura prima di tutto per quanto
fa per i più deboli, per la maggior parte anziani. Il
coinvolgimento di professionisti in tutti i settori se
ben guidati potrebbe portare a dei risultati insperati.
Gli obiettivi sono innumerevoli, ci concentreremo
sulle barriere architettoniche, sul coinvolgimento delle Associazioni di categoria e professionali.
Consci che non sarà un impegno facile da realizzare
speriamo nell’aiuto di tutti, abbattiamo le nostre
‘barriere invisibili’, l’indifferenza talvolta è peggiore
della malattia.
Sotto-commissione Informatizzazione
di Giuseppe L. Conte – RC Ancona
L
a Commissione per l’Informatizzazione si
propone, nel corso del suo anno di attività,
di favorire le iniziative distrettuali e di Club
riguardanti la diffusione di un’efficace informazione
rotariana su internet. Come
prima attività, la Commissione
ha proceduto all’acquisizione
del dominio www.rotary2090.
it, trasferendo a esso il sito
web distrettuale. Grazie a ciò,
la ricerca del sito risulta intuitivamente facile a chiunque
navighi il web, con il risultato di accrescere la visibilità
e la capacità di comunicazione del Distretto. Allo scopo di rendere maggiormente fruibile il contenuto di
informazione che il sito ospita, è stata inoltre avviata
un’operazione di revisione e aggiornamento della sua
struttura. In seguito, la Commissione ha avviato un’indagine conoscitiva per accertare quali Club fossero
presenti sul web con un sito attivo e regolarmente
aggiornato. Su suggerimento della Commissione, il
governatore ha rivolto per lettera un invito ai presidenti di Club a operare affinché i siti presenti vengano valorizzati come strumento di comunicazione
dell’attività attraverso l’ampliamento dei contenuti
e il loro puntuale aggiornamento, invitando, in particolare, i pochi Club ancora sprovvisti di un sito a
dotarsene. In questo quadro, la commissione intende
lavorare a supporto delle iniziative dei Club, aiutando
a identificare le difficoltà di gestione e a favorire il
processo di condivisione a livello distrettuale di competenze, soluzioni ed esperienze positive.
9
10
dal distretto - Rotary2090
RYLA 25
Autorità e autorevolezza
di Mauro Bignami
T
Nel numero di ottobre del
giornale, il PDG e Presidente
della Commissione Azione
professionale
Roberto
Barbieri ha presentato la 25ª edizione
del RYLA del nostro Distretto, che
si svolgerà ad Ancona dal 23 al 27
novembre. Venticinquesima edizione
significa un giro di boa da un quarto di secolo, durante
il quale si sono affrontate, sempre con professionalità, tematiche comportamentali che avevano sottintesa
l’idea di un percorso di leadership, un insegnamento che
desse ai giovani che frequentavano il corso la possibilità
di emergere rispetto agli altri, che non li confondesse
nella Generazione Tuareg descritta da Francesco Delzìo
nell’omonimo libro. Nel caso del corso di quest’anno, il
cui tema è Essere autorevoli, si completa un percorso
che, grazie al RYLA, porta alla leadership e all’autorevolezza che, come ha scritto Barbieri, “è la vera qualità di
un leader.” Dunque autorevolezza, che è ben diversa
dall’autorità, la quale si impara solitamente nelle gerarchie, nei ranghi e chi vi si appella si aspetta di essere
obbedito, non tanto perché sia giusto quanto chiede, ma
piuttosto perché l’ordine è impartito da persona gerarchicamente superiore. L’autorevolezza è tutt’altra cosa:
non la si impone, ma la si costruisce; autorevole è chi
crea seguito tra i propri collaboratori perché essi in lui
riconoscono la funzione di leader, ossia di guida naturale. La persona autorevole non è quella che sa più cose
di tutti gli altri ma sa consigliare e decidere ed è quella
che conosce anche i propri limiti, ascolta i pareri altrui e
non si vergogna di chiedere. La persona autorevole fa
DRIVE IN s.r.l.
osservazioni per aiutare i collaboratori a migliorare, mai per umiliarli; la
persona autorevole sa redarguire ma,
soprattutto, sa dire grazie. La persona
autoritaria non chiede mai perché è
convinta di sapere tutto e di decidere
per il meglio; alza la voce e mette
alla berlina i propri subordinati allorché
sbagliano. Autorevolezza rima con saggezza e, del resto,
una persona saggia è anche autorevole, perché nella
saggezza è insita l’essenza dell’autorevolezza. Di contro,
come diceva il principe di Salina, un quacquaraquà può
essere un’autorità, ma non potrà mai essere autorevole.
E gli esempi quotidiani oggi sono più esempi di autorità
che non di autorevolezza. Appena si ha un minimo di
autorità, spesso e volentieri la si usa male; più c’è autorità,
più si decide senza confronto, mentre più c’è autorevolezza, più le decisioni si prendono insieme. Le imprese, le
organizzazioni, le istituzioni, gli studi professionali, hanno
bisogno di guide naturali, di leader autorevoli perché solo
costoro sono in grado di portare verso il successo gli enti
che dirigono. Grazie al loro comportamento, diventano
punto di riferimento per tutti coloro che appartengono
a quell’organizzazione e riescono a formare ciò che gli
americani chiamano jelled team: persone affiatate che
remano tutte nella direzione del successo aziendale. E
poi, a pensarci bene, l’autorità ha un termine, l’autorevolezza tende all’infinito. Il che la dice lunga.
E’ questo ciò che il RYLA instilla nei giovani che lo frequentano e allora credo veramente, come ha scritto
Roberto Barbieri, che “il RYLA è un’opportunità irripetibile
da cogliere.”
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Rotary2090 - fellowship
11
Disputata l’8ª Coppa
del Governatore Distretto 2090
di Donatella Amodio – RC Ancona Conero
I
l 19 e 20 settembre si è svolta la competizione
golfistica Coppa del Governatore Distretto 2090
del Rotary International - Challenge ‘Umbero
Pallotta della Torre del Parco’, organizzata anche
quest’anno dal Rotary Club Ancona Conero. La
manifestazione, giunta all’8ª edizione, si è svolta presso
il Conero Golf Club di Sirolo e ha visto la partecipazione
di oltre 70 giocatori rotariani, provenienti dai Club di
Ancona, Ancona Conero, Busto Gallarate, Legnano
La Malpensa, Civitanova Marche, Forlì, Jesi, L’Aquila,
Macerata, Osimo e Tolentino. Nella giornata del 19 è
stato disputato l’8° Challenge ‘Umberto Pallotta della
Torre del Parco’ e la sera stessa, alla presenza del
Governatore del Distretto Ferruccio Squarcia, sono
stati consegnati i premi ai giocatori risultati vincitori.
Il giorno successivo si è svolto il torneo 8ª Coppa del
Governatore Distretto 2090 R.I. - 20 settembre 2009
Ancora una volta grande successo della manifestazione
che, come ha sottolineato anche il Governatore, ha lo
scopo di raccogliere fondi per supportare programmi
filantropici, sociali ed educativi del Rotary International e
della Rotary Foundation; numerosi gli sponsor, pubblici
e privati che, grazie al lavoro svolto dal Club Ancona
Conero e in prima persona da Francesco Tardella,
hanno contribuito alla raccolta di una somma che sarà
destinata alla realizzazione dei programmi suddetti.
Pienamente raggiunto, quindi, lo scopo principale,
l’essenza delle felloship rotariane, attraverso le quali,
mediante l’espletamento di attività non propriamente
di natura assistenziale, viene promosso quello spirito
di servizio che rappresenta l’anima del sodalizio
rotariano. Golf, amicizia e solidarietà – sotto l’egida
del Rotary International –
sono dunque da sempre
le parole d’ordine della
‘Coppa del Governatore del
Distretto 2090 del Rotary
International’!
Il vincitore Francesco Tardella
riceve il premio dal presidente
del RC Ancona Conero Giuseppe
Ricotti e da Roberto Malatini,
presidente Associazione sportiva Amici Conero Golf Club
Ferruccio Squarcia, Romano Motta, Francesco Tardella, Giuseppe
Ricotti, Franca Pallotta, Maria Laura Giampieri
Di seguito, si riportano i risultati delle competizioni.
8° Challenge ‘Umberto Pallotta della Torre del Parco’ 19
settembre 2009
1ª
1°
1°
2°
Categoria rotariani
NettoStefano BenedettiR.C. Ancona
LordoRobero GenovesiR.C.Ancona
NettoMario PirrroR.C. Civitanova M.
2ª
1°
2°
1°
Categoria rotariani
NettoEgardo ZagnoliR.C. Forlì
NettoStefano GobbiR.C. Tolentino
SeniorRiccardo DonadioR.C. Ancona Conero
Mogli rotariani
1° NettoMaria Laura GiampieriR.C. Ancona
1° Lordo Fiorenza LaurentiR.C. L’Aquila
2° Netto
Franca BaldoniR.C. Osimo
8ª Coppa del Governatore Distretto 2090 RI
1ª
1°
1°
2°
Categoria rotariani
Netto
Francesco TardellaR.C.Ancona Conero
LordoStefano BenedettiR.C. Ancona
Netto
Paolo BadialiR.C. Macerata
2ª
1°
2°
1°
Categoria rotariani
NettoEgardo Zagnoli R.C. Forlì
NettoRiccardo DonadioR.C. Ancona Conero
SeniorAntonio MartiriR.C. Osimo
Mogli rotariani
1° NettoIlse LangerR.C. Ancona
1° LordoMaria Laura GiampieriR.C. Ancona
2° Netto
Franca BaldoniR.C. Osimo
12
l’intervista - Rotary2090
Una scossa per la vita
Il Progetto di Paolo Signore e il via al rinnovamento nel programma di Ferruccio Squarcia
di Berardo Zocaro
P
aolo Signore affermato cardiologo ed ematologo,
da anni impegnato nella vita politico-amministrativa
della sua città come assessore, vice sindaco e presidente del Consiglio comunale, socio Rotary a Fermo
dal 1988, è stato protagonista in una serie di recenti attività
rotariane, vistosi riscontri nella sfida lanciata da Ferruccio
Squarcia all’inizio del suo mandato. Già presidente di Club,
assistente del governatore Pierini, è attualmente a capo
di Sottocommissione distrettuale con un Progetto che ha
destato l’interesse della stampa non solo rotariana.
Un’idea di Paolo Signore?
Una scossa per la vita è un progetto di Defibrillazione
Precoce Territoriale, nato due anni fa, dalla collaborazione
dei 4 Club Rotary del Fermano che prevede l’intervento
immediato, con rianimazione cardiopolmonare e defibrillazione precoce, su pazienti in arresto cardiaco, raggiunti
entro i primi cinque minuti dall’inizio dell’evento. Il progetto
potrebbe consentire una diminuzione del 10% delle morti
improvvise e una significativa riduzione dei danni cerebrali
irreversibili a causa dei ritardi nella rianimazione.
Come e dove viene attuato il progetto?
Si prevedono due fasi distinte di intervento con dei defibrillatori semiautomatici posizionati in modo da consentire
una copertura razionale in tutto il territorio del Fermano;
affidati nella prima fase a Enti pubblici riconosciuti, saranno
utilizzati in seguito da volontari addestrati.
Si prevedono collaborazioni esterne?
Si prevede l’arruolamento e la formazione di numeroso
personale di vigilanza e di popolazione comune: si tratta
rieducare un valido esercito di volontari laici per la prima
assistenza e la rianimazione immediata.
E le Autorità sanitarie?
Abbiamo dalla nostra parte la collaborazione del Sistema
Territoriale del 118, la Regione Marche, l’Azienda Sanitaria
di Fermo e le Associazioni territoriali di Volontariato (ANPAS
e CRI) che consentiranno l’arruolamento e la predisposizione di corsi di addestramento.
A che punto la macchina organizzativa?
Consegnati già 12 defibrillatori, ne avremo ancora altrettanti entro l’aprile del 2010.
All’attivo, impegni di altro genere: penso alla raccolta
fondi pro-terremotati d’Abruzzo…
Sì. Abbiamo allestito uno spettacolo teatrale che ha riscosso notevoli successi in tanti teatri marchigiani e anche in
alcune località dell’Abruzzo.
Considerata la tua notorietà in campo musicale, immagino si tratti di concerti.
Un tributo alla musica napoletana di ieri e di oggi da parte
di un gruppo di amatori, composto da Rodolfo Cisbani,
Umberto Nicolai, Sergio Ciucani, Giorgio Coccia, Sandro
Piergallini, Nino Caciari e…dal sottoscritto Paolo Signore,
ideatore e responsabile del Gruppo.
Una vera e propria orchestra
Diciamo una Band per un genere musicale etnico. Nello
spettacolo si alternano cenni storici e culturali a brani della
tradizione napoletana in un arco di tempo che va dalle
Villanelle del ‘500 alle nuove produzioni, attraverso le
classiche arie dell’Ottocento e del primo Novecento: un
itinerario di ricerche e ricordi, sul tracciato dell’affascinante
storia partenopea.
Paolo Signore, un vulcano di idee e una fonte di risorse
per una associazione che ha avuto sempre bisogno di
soci impegnati nelle azioni sociali e culturali; e il tempo
per conciliarle con le esigenze della professione?
Il mio impegno nel sociale e nel volontariato giustifica
anche la mia appartenenza al Rotary che ha enormi potenzialità grazie proprio alla spontanea e individuale disponibilità dei soci.
C’è chi parla di crisi dell’associazionismo…
Non sono d’accordo. Vi sono nel mondo folle di giovani
disponibili a unirsi per nobili cause comuni: un esercito
silenzioso fatto di soldati di ogni estrazione sociale.
Il futuro del Rotary?
Mi auguro più disponibile ad accogliere progettualità e
idee. Ferruccio Squarcia lo ha chiaramente lasciato intendere nel suo primo messaggio: motivare i soci e soprattutto
i giovani; aiutarli alla scoperta dei propri valori, incentivare
certe loro capacità amatoriali e spingerli a sostenere i principi del RI: pace, comprensione internazionale e attenzione
ai bisogni delle popolazioni che soffrono.
I Lazzari felici, la band di Paolo Signore
Rotary2090 - pensieri
La vecchiaia
di Maurizio Maurizi - PDG
L
a vecchiaia è una stagione della
vita del tutto simile alle altre il cui
inizio, nel ventunesimo secolo, si è
spostato molto in avanti.
A Roma, infatti, si diventava senatori da
quaranta anni in poi e senatore è un termine che la dice lunga, in quanto deriva da
senectus. Fino a pochi decenni fa, se ne
parlava a partire dai 60-65 anni, poiché la
vita media, di noi italiani in particolare, superava di
poco i cinquanta. Ora invece siamo gli europei più
longevi, subito dopo gli svedesi e con un notevole
numero di ultraottantenni per cui, a 60-65, bisognerebbe parlare di anziani tanto più che coloro
che si collocavano tra i 60 e i 70 nel 1998 erano il
27%, mentre nel 2004 erano saliti al 30,1%. I vecchi sono un’altra cosa e anche loro sono in aumento. Gli ultrasettantenni nel 1998 erano il 18,1%, nel
2004 il 19,6%.
La vecchiaia non è bella né brutta e, come la fanciullezza, l’adolescenza e la maturità è destinata a
concludersi ma non ha un dopo, almeno terreno.
Non ha avanti a sé alcun periodo da poter sperare;
quando se ne sarà andata non resterà altro che il
nulla se non la memoria dei posteri, peraltro e di
solito, di breve durata. Per colui che la vive è una
stagione di ricordi e, a volte, di rimpianti, poiché
all’uomo piace rincorrere mete più o meno facilmente raggiungibili ma, non appena raggiunte, ha
subito bisogno di un’altra sfida senza di cui si sente
insoddisfatto.
La storia dell’uomo è tutta qui. Al primo impatto,
potrebbe sembrare una favola con un finale drammaticamente scontato, mentre in realtà è un racconto contrassegnato dai tanti problemi del quotidiano
con risvolti di gioia, dolore, tenerezza, amarezza,
felicità, desideri, tristezza, rimpianti, speranza.
A tutto ciò oggi si è aggiunta la paura che l’umanità
ha di essere pugnalata alle spalle dalla violenza
degli altri che è divenuta l’occupazione del tempo
libero. Sono stati spazzati via i valori, i riferimenti, il
rispetto, mentre i soprusi sono divenuti e divengono, sempre più frequentemente, valore aggiunto.
L’alternativa alla vecchiaia è certamente
peggiore del viverla, ma anche viverla non
è né semplice né facile specie se, in precedenza, si è stati attivamente operosi e
ancor più, se si sono avute molte responsabilità. Si ha sempre il timore che stia per
chiudersi il sipario e la tentazione a cedere
alla depressione è fortissima. Infatti molti
vivono una situazione di disagio, un vero
e proprio malessere, determinato, quasi sempre,
dalla solitudine e dalla mancanza di aiuto da parte di coloro sui quali si riteneva di poter contare.
Occorre pertanto non consegnare mani e piedi allo
sconforto e alla disperazione e dare prova di dignità
e compostezza cercando di reagire sia fisicamente che mentalmente nel tentativo di superare la
sensazione il cui amaro può essere attenuato solo
dalla consapevolezza di aver operato avendo dato
il meglio di noi e di non aver fatto torto ad alcuno,
almeno consapevolmente. Se nel corso della vita
è normale avere periodi bassi che si alternano a
momenti di grande energia, nella vecchiaia non
possiamo permetterci di abbassare la guardia,
occorre essere sempre vigili. Dobbiamo cercare di
aver piena padronanza delle nostre forze e coscienza del nostro stato senza lasciarci abbindolare
dall’inerzia ma rimanendo attivi e responsabili, sforzandoci di esprimere le capacità e le personali risorse e individualità per non perdere il contatto con la
realtà di tutti giorni e contribuire validamente allo
sviluppo collettivo. Si deve altresì riflettere sul fatto
che siamo una entità viva, numericamente in crescita e, pertanto, rilevante dal punto di vista sociale
specie per le possibilità potenzialmente esercitabili
in sede elettorale e, in particolare, nei confronti di
scelte politiche che non rispettino i nostri diritti e la
nostra dignità. Dopo una vita di intenso lavoro e di
impegni stressanti, il dolce far niente del pensionato concede molto tempo per pensare. Dobbiamo
farlo sempre in positivo, senza abbandonarci a rimpianti ma riflettendo sul nostro passato e mettendo
a disposizione la nostra esperienza per cercare di
attenuare il disagio del momento.
13
Rotary2090 - dai club
Josè Carreras socio onorario
del Club Pesaro Rossini
di Alessandro Paganucci – RC Fano
U
na serata davvero speciale quella del 29
settembre: organizzata dal Rotary Club
Pesaro Rossini, in interclub con Pesaro,
Fano, Urbino, Cagli e Novafeltria, l’incontro
ha visto la partecipazione di circa 400 persone, tra
rotariani e ospiti. Del resto, non poteva essere da
meno, visto che ospite d’onore era nientemeno
che il famoso tenore Josè Carreras. Tra le massime
autorità civili, erano presenti il prefetto della provincia
di Pesaro-Urbino, Alessio Giuffrida, il questore Italo
D’Angelo e il vice sindaco di Fano, Mirko Carloni. Le
autorità rotariane hanno visto la presenza del governatore Ferruccio Squarcia e dei PDG Mario Giannola
e Luciano Pierini.
A rappresentare i Club coinvolti nella serata, c’erano i rispettivi presidenti: Lorenzo Bavaj (Pesaro
Rossini), Gabriella Bricca (Cagli Terra Catria Nerone),
Roberto Pierini (Fano), Lorenzo Marani (Novafeltria
Alto Montefeltro), Salvatore Giordano (Pesaro) e
Alessandro Rinolfi (Urbino).
Il Maestro è stato presentato dal giovane presidente
del Club Pesaro Rossini, Lorenzo Bavaj, che è anche
grande amico di Carreras, avendo spesso collaborato
con lui come musicista, accompagnandolo in concerti tenuti in ogni angolo del mondo.
Carreras ha quindi tenuto una relazione su un
tema a lui molto caro: la leucemia. Parlando in
perfetto italiano, ha ricordato la sua triste esperienza
di malato di leucemia, il suo calvario lungo e disperato, fino alla guarigione, grazie alla donazione di
midollo osseo a lui compatibile. Ha quindi esortato
il pubblico a offrirsi come “potenziali donatori di
midollo osseo”, per dare una speranza di guarigione
ai tanti malati di questa terribile malattia. Al termine, Carreras, sollecitato timidamente da una gentile
Signora, ha cantato una canzone napoletana, Cuore
Infranto, accompagnato al pianoforte da Lorenzo
Bavaj. Una sola canzone, alla quale il pubblico ha
riservato un lungo, interminabile applauso.
Al termine dell’incontro, il presidente del Club
Pesaro Rossini, a nome anche dei
presidenti degli altri Club, ha offerto
a Josè Carreras una donazione in
denaro (6.000 euro) in favore della
Fondazione da lui creata per aiutare i malati di leucemia. Parole di
ammirazione e ringraziamento sono
state rivolte al Maestro dal governatore Ferruccio Squarcia, il quale ha
osservato come l’azione sociale di
Carreras si colleghi pienamente con i
principi ispiratori dell’azione rotariana
nel mondo. Infine, il presidente Bavaj
ha annunciato di avere nominato
Josè Carreras socio onorario del RC
Pesaro Rossini.
15
16
dai club - Rotary2090
La pandemia
non tanto prossima ventura
di Luigi Dal Ceré – RC Falconara M.
H
1N1 non è una sigla telematica, ma
la denominazione scientifica di quella
temutissima influenza, volgarmente detta influenza suina, che ha cominciato a
diffondersi qualche mese fa in Messico per espandersi poi in tante altre zone del pianeta.
È stata questa la tematica affrontata presso il
Club Rotary di Falconara Marittima, dal Prof.
Marcello D’Errico, responsabile delle Sezione di
Igiene Medicina preventiva e Sanità pubblica, del
Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università
Politecnica delle Marche.
D’Errico ha subito chiarito che, almeno per ora, il
virus non si è rivelato particolarmente aggressivo,
anche se gli studiosi attendono il periodo autunnale
per verificare se esso possa divenire più pericoloso.
Di questo virus si sa che appartiene allo stesso
tipo della famigerata spagnola e che proviene dagli
animali, manifestandosi come malattia respiratoria
dei suini che, trasmettendosi all’uomo determina in
genere i sintomi di una comune forma influenzale:
febbre, dolori muscolari, mal di gola, disturbi alle vie
aeree e così via. Una cura efficace pertanto è l’utilizzo dei normali rimedi medici, ma è pronto anche il
vaccino specifico che potrà essere somministrato, in
caso di necessità, alle categorie più a rischio.
Contro la nuova influenza è bene comunque stare
in guardia, anche se a oggi non sembrano esserci
particolari pericoli per la vita umana. Il rischio di
contagio può essere ridotto adottando semplici
rimedi precauzionali, come evitare i luoghi affollati,
lavarsi frequentemente le mani e coprirsi naso e
bocca quando si tossisce.
Sapientino per la PolioPlus
Dal 1 al 30 novembre (mese dedicato alla Rotary
Foundation), la Clementoni invita tutti i rotariani a
visitare il proprio punto vendita di Recanati, sito nella
Zona Industriale Fontenoce - Recanati MC, aperto
secondo i seguenti orari: martedì, giovedì e sabato
dalle 15:30 alle 19:30.
I rotariani che si identificheranno tali (tessera del club
o almeno la copia della rivista Rotary2090) godranno
di uno sconto particolare del 20 per cento sul prezzo
dei prodotti acquistati, mentre la Clementoni offrirà il
20 per cento del ricavato alla Fondazione Rotary per
l’operazione PolioPlus.
Sapientino & Co. vogliono così essere al fianco dei
rotariani che, da anni, perseguono questa grande
iniziativa preservando il futuro di migliaia di bambini.
Rotary2090 - benvenuti
Rotary e moda sotto le stelle
N
uovo appuntamento del Rotary club di
Tolentino, dopo il gala di beneficenza
per l’Abruzzo all’insegna della solidarietà.
Questa volta il Club tolentinate, presieduto
da Andrea Passacantando, ha organizzato un evento all’insegna dell’amicizia e dello stare insieme:
Rotary sotto le stelle. Si tratta di una sfilata di moda
realizzata a villa Lambertucci di Treia, nella quale
aziende del settore si
sono prestate al simpatico gioco di luci con le
passerelle per le linee
mare, intimo, lingerie,
abiti da sera, gioielli e
accessori.
Hanno
presentano
Carla Passacantando e
Matteo Pasquali. Sette
le modelle che hanno
partecipano alla sfilata: Martina Paciaroni,
Ilary Tiberi, Irene de
Rosa di Tolentino,
Sara Crisantemi di
Castelfidardo, Lucilla
e Lucrezia Massaccesi
di Pollenza, Ludovica
Scatola di Esanatoglia.
Modelli d’eccezione
sono stati i soci del Rotary club di Tolentino,
con il presidente Andrea Passacantando, Stefano
Gobbi, Daniele Sparvoli, Matteo Pasquali, Leonardo
Compagnucci e Antonio Domizi. La serata è stata
accompagnata da una raccolta fondi che servirà
per le attività di service che il Club porterà avanti in
questa annata rotariana.
17
18
dai club - Rotary2090
Italian young,
ovvero la sindrome del ritardo
A
settembre,
mese che il
Rotary dedica
alle nuove generazioni, il Club di Pescara
ha organizzato l’incontro
Italian young, ovvero la
sindrome del ritardo.
Un’occasione per parlare
di giovani, del loro futuro,
dei loro limiti e delle loro
potenzialità in un anno rotariano in cui l’argomento
è centrale e coerente con il tema distrettuale del
governatore Ferruccio Squarcia: l’esperienza fattore di
dialogo tra le generazioni.
Ospite d’eccezione, un guru degli under 30: Francesco
Delzìo, Executive Vice-president del Gruppo Piaggio
per la comunicazione e le relazioni istituzionali,
docente universitario ma soprattutto autore del libro
Generazione Tuareg. Delzìo ha parlato della criticità
rilevante che coinvolge la delicata questione giovanile
nel nostro Paese: la lentezza con cui i giovani arrivano
a conquistare posizioni di autonomia e responsabilità
nel mondo dell’economia, della politica, della cultura
e nella famiglia. I giovani di oggi si sono formati in un
deserto, causato dal rapido e imprevedibile dissolvimento delle certezze che avevano caratterizzato il
‘900. Sono i protagonisti della Generazione Tuareg,
costretti a vagare in un
mare senz’acqua come i
nomadi del deserto, privi
delle bussole che avevano guidato padri e nonni.
Come i Tuareg hanno una
sola chance per sopravvivere: affrontare il deserto
in gruppo, abbandonando l’iper-individualismo
di fine Novecento. La
Generazione Tuareg può riscattarsi coltivando visioni
più ampie del proprio specifico interesse, sovvertendo
l’idea - molto diffusa tra dirigenti pubblici e privati,
imprenditori, opinion maker, accademici - che le sorti
del Paese (e quindi delle nuove generazioni) siano
qualcosa di altro rispetto ai propri comportamenti, ai
propri giudizi, alle proprie ambizioni.
All’incontro sono intervenuti anche Alessandro Addari,
leader dei Giovani Industriali di Pescara, che ha
parlato come le difficoltà a emergere dei giovani si
risolvano nella cosiddetta fuga dei cervelli e Tommaso
Prete, manager delle Risorse umane che, esaminando cinque casi, ha evidenziato come la difficoltà di
ascolto e di far combaciare i sogni siano ostacolo
al passaggio generazionale nelle imprese. Fattori di
ritardo che spiegano perché si arrivi ai vertici aziendali
mediamente solo dopo i cinquant’anni.
S.n.c. di Paoletti & C.
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Rotary2090 - dai club
Il mare e la memoria
di Salvatore Nicolai – RC Ortona
D
omenica 6 settembre, per
iniziativa del Rotary Club e
della Lega Navale di Ortona,
è stata rinnovata un’antica
tradizione marinara della città. Un
piccolo corteo di barche, limitato dalle
avverse condizioni atmosferiche, guidato dalla motovedetta della Guardia
Costiera e dal rimorchiatore Gesmar, ha gettato una
corona di fiori nelle acque antistanti il porto in ricordo
dei Caduti del mare. La cerimonia è risultata particolarmente toccante per la presenza di una rappresentanza
dei familiari delle vittime delle tragedie del mare occorse nella nostra città dal dopoguerra a oggi: le famiglie
Iarlori-Massari, Giardinelli e Boccardo. Mario Iarlori e
Tommaso Cavuto, i due cittadini ortonesi reduci dalla
drammatica esperienza del sequestro del Buccaneer
da parte dei pirati
somali, hanno materialmente lanciato in
mare la corona, mentre le sirene spiegate
delle imbarcazioni
porgevano l’emozionante saluto agli eroi
civili e militari che sacrificarono la vita in mare.
Alla cerimonia sono intervenuti il sindaco Nicola Fratino,
il comandante in seconda della Capitaneria di Porto
Angelo Capuzzimato, il presidente dell’ANMI Lelio Del
Re e, ovviamente, i presidenti dei due sodalizi organizzatori Giuseppe Giambuzzi e Antonello Polidoro, insieme a numerosi soci che hanno partecipato commossi
all’evento.
Ricordo di Enrico Mattei
di Pio de Giuli – RC Assisi
C
Il Club di Assisi ha dedicato a Enrico Mattei
(1906-1962) la prima riunione tematica del
nuovo anno rotariano. Ha parlato diffusamente
di questa figura centrale nella storia del sistema
industriale italiano, Pietro Papi, presidente della Società
di cultura ‘Giovanni Polvani’, con una relazione risoltasi in
testimonianza diretta, essendo stato Papi uno dei principali collaboratori di Mattei nel decennio 1952-62.
L’intervento del relatore è stato preceduto dalla proiezione
di un documentario dell’archivio storico ENI, da cui è stato
possibile ricostruire le tappe di un’esistenza caratterizzata
da intuizioni per molti aspetti profetiche e da risultati scolpiti nella storia d’Italia. Enrico Mattei, autentico self made
man, nel 1928 per reagire alla grave crisi economica
che stava attraversando il mondo intero, era partito dalle
Marche, sua regione di nascita, per andare a Milano (città
alla cui liberazione contribuì da partigiano, meritando la
Bronze Star USA conferitagli dal generale Mark W. Clark),
dove consolidò la sua posizione di industriale accorto e
lungimirante, esponente di quel mondo che concepiva la
vita come avventura creando le premesse di ciò che ven-
ne definito miracolo economico.
Papi ha messo in luce le doti
umane del personaggio che volle dare fiducia ai giovani (tra cui
il relatore neo-laureato) creando uno spirito di squadra che
tuttora suggella l’appartenenza
alla realtà aziendale da lui
creata; che curava personalmente i particolari dedicando
attenzione agli strumenti di
comunicazione come la scelta da lui imposta del famoso
logo del cane a sei zampe, che ha portato nel
mondo intero lo stile dell’AGIP; che, con frequenti notti
insonni e pianti improvvisi presentiva, forse, la fine imminente della sua vita, giunta all’apice del potere e in conflitto con i poteri forti della politica e dell’economia. Il 27
ottobre 1962, Enrico Mattei, vittima di un attentato aereo
voluto da mandanti rimasti ignoti, lasciava la cronaca per
entrare nella leggenda.
19
20
dai club - Rotary2090
Fermo:
una risposta solidale all’Abruzzo
di Norberto Dionisi - RC Fermo
C
i siamo ritrovati in molti il 10 maggio a Pescara
durante l’Assemblea distrettuale e subito abbiamo percepito che il clima non era quello di sempre. Non era il clima rumoroso e cordiale che a
noi rotariani piace sentire negli incontri con il governatore;
questa volta era insolitamente composto e noi consapevoli
che anche per il Rotary era il momento di confrontarsi con
il terremoto. I lavori dell’Assemblea presero subito quella
direzione, con gli interventi degli amministratori locali e le
testimonianze dei giornalisti, quasi che la nostra partecipazione all’Assemblea si motivasse in una testimonianza di
solidarietà con l’Abruzzo, verso Giorgio Splendiani e verso
Ferruccio Squarcia nelle cui parole si percepiva la consapevolezza di accollarsi un impegno difficile con la Gente
d’Abruzzo in nome del Rotary. Tutti noi, a Pescara, ci siamo
sentiti più rotariani e solidali a fare qualcosa nel Rotary e
dalle parole di Giorgio e di Ferruccio, quello che volevamo
che ci dicessero entrambi: che il Rotary doveva fare la sua
parte, intervenire con le Istituzioni, infondere speranza e
anche il Rotary pronto subito a ricostruire la vita della gente
perché il Rotary vuol dire saper fare. “…Anche il Club di
Fermo ha concretizzato un’iniziativa fuori programma e
nel mese di agosto ha dato una risposta alle aspettative di
Giorgio e di Ferruccio con il torneo di burraco tenutosi in
nome della solidarietà con l’Infanzia d’Abruzzo colpita dal
terremoto, che ha avuto grande adesione con i suoi 200
partecipanti al torneo nel segno di voler condividere lo
scopo fra i rotariani del Club, gli amici e fra i molti sponsor
che hanno donato i premi e con un grazie all’Hotel Royal
e a Gianni Lamponi che ai partecipanti al Torneo hanno
offerto la cena di chiusura. La raccolta di fondi ha raggiunto i 5.460 euro che il Club ha devoluto alla ricostruzione
dell’Orfanotrofio di San Gregorio, distrutto dal sisma, a
testimonianza che il Rotary non è fatto per le cicale ma
di formiche e, come le formiche sempre dinamico a fare,
lavorare, ricostruire per ricominciare. Abbiamo adottato
l’Infanzia d’Abruzzo cui il Rotary tornerà a dare un sorriso, il
Club di Fermo come gli altri Club del Distretto, per dare la
risposta che Giorgio e Ferruccio si aspettavano dai rotariani
presenti all’Assemblea di Pescara; un impegno a favore dei
terremotati dell’Aquila, cui è toccato di vivere la distruzione
del terremoto ma anche la solidarietà di tutti.
Rotary2090 - dai club
Il vaticanista Fabio Zavattaro
ospite di Alto Fermano Sibillini
di Fabio Paci
G
iovanni Paolo II raccontato con un video
inedito e una conferenza da Fabio Zavattaro,
vaticanista del Tg1 e unico giornalista italiano
sempre presente durante i viaggi internazionali del Papa che ha cambiato la storia. Successo
per l’incontro culturale promosso dal Rotary Club Alto
Fermano Sibillini, presieduto da Marco Montani. Oltre
ai soci rotariani, hanno preso parte all’iniziativa autorità
civili, politiche e militari. Prima un filmato di 18 minuti,
suggestiva sintesi con le migliori immagini della Rai relative al pontificato di Karol Wojtyla; poi Fabio Zavattaro
(autore tra l’altro del libro ‘I Santi e Karol’, ha raccontato
anche episodi particolari e curiosi. “Un Papa vicino alla
gente fin dal primo minuto - ha sottolineato il giornalista. Uscito dal Conclave, avrebbe dovuto solo benedire
la folla. Invece, contravvenendo alle rigide regole del
protocollo, dialogò con le centinaia di migliaia di fedeli
presenti a San Pietro. E quella sincera fase “se mi sbaglio mi corrigerete” fece il giro del mondo. Un Papa che
amava i giovani, vicino in modo particolare ai più deboli
e animato dalla volontà di superare le barriere delle
divisioni razziali e religiose”. Soddisfatto Marco Montani:
“Il nostro Club ha vissuto una serata indimenticabile.
Zavattaro, oltre a essere un serio professionista, è persona davvero squisita. Al termine della conferenza tutti
i presenti si sono complimentati con noi per l’organizzazione dell’evento”.
Da sin.: Marco Montani, Maurizio Marinozzi (sindaco di
Servigliano), Fabio Zavattaro, il cap. Riziero Asci (comandante
Compagnia Carabinieri di Montegiorgio).
Premio O. Licini
di Massimo Angelici
I
l Rotary Club Porto San Giorgio-Riviera fermana dal 2007 promuove, in memoria di Osvaldo Licini, grande artista del ‘900
nativo del territorio fermano, il Concorso di Pittura e Grafica O.
Licini riservato agli studenti del III e IV anno delle scuole mediesuperiori regionali a indirizzo artistico (Licei artistici e Istituti d’Arte).
Il Premio nasce dalla collaborazione tra il Rotary Club Porto San
Giorgio-Riviera fermana e il Liceo Artistico Statale O. Licini di Porto
San Giorgio, con l’obiettivo di coniugare sia la diffusione della conoscenza della tematica liciniana sia la valorizzazione dei
giovani talenti. Dalla prima edizione del 2007, inizialmente riservata agli studenti del 4° anno del Liceo Artistico Statale
di Porto San Giorgio O. Licini, il numero di partecipanti è notevolmente aumentato raggiungendo, nell’anno in corso, gli
istituti artistici ricadenti nelle regioni di Abruzzo, Molise e Umbria che costituiscono l’ambito territoriale del Distretto 2090.
L’ampliamento della base partecipativa ha consentito, nell’arco delle tre edizioni, la presentazione a concorso di circa 200
opere di pittura e grafica, di cui 22 sono state premiate e che, attualmente, costituiscono la collezione della Fondazione
Rotary Club Porto San Giorgio-Riviera fermana. A conclusione della edizione 2009 del Concorso il Club, dal 18 al 25
agosto, ha organizzato, presso la sala comunale E. Imperatori di Porto San Giorgio, una mostra con le opere vincitrici il
cui percorso espositivo, costituito da 15 lavori pittorici e 7 calcografici, ha consentito agli oltre 500 visitatori un viaggio
attraverso la tematica e la poetica liciniana liberamente reinterpretate dai giovani allievi degli istituti artistici.
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dai club - Rotary2090
Il passaggio generazionale
nell’impresa
C
’erano oltre cento persone, tra imprenditori,
commercialisti, consulenti del lavoro e
rappresentanti delle istituzioni come Regione,
Provincia e Comune al seminario L’impresa sulle
ali della crisi, al seminario che si è svoltosi al Park Hotel Ai
Cappuccini grazie al Rotary Club di Gubbio, con il supporto
economico di Euristica e Mondoesa Umbria.
Introdotto dai saluti del presidente Roberto Tanganelli e
dall’assessore alle Attività produttive del comune di Gubbio
Graziano Cappannelli, l’incontro è stato un’occasione di
riflessione su un tema tanto decisivo quanto trascurato per
l’esistenza stessa dell’impresa: il passaggio generazionale.
E’ toccato a Paolo Vispi, dei Giovani Imprenditori di
Perugia, testimoniare le difficoltà di chi riceve la leadership
in un contesto familiare competitivo, difficoltà che
il commercialista può aiutare a superare, indicando
all’imprenditore quelle professionalità in possesso delle
competenze necessarie alla trasmissione d’impresa. Un
richiamo alla deontologia operato dal vice-presidente
dell’Ordine dei Dottori commercialisti di Perugia Roberto
Rosignoli e condiviso dal commercialista folignate Iulo
Maracchia, che ha tuttavia messo in guardia dalla tendenza
all’iper-specializzazione in favore di un’apertura a una
molteplicità di competenze da mettere a disposizione
dell’impresa. Marco Natali, commercialista in Verona, ha
invitato invece a considerare la crisi come opportunità di
cambiamento organizzato e manageriale. La parte centrale
della relazione è stata tenuta dal Toni Brunello, uno dei
massimi esperti a livello europeo sul tema e che ha reso
semplice un argomento di per sé ostico.
Rotary2090 - territorio
Antiche vie
tra Umbria e Marche
di Igea Frezza Federici – RC Amelia Narni
L
e strade, non importa se sentieri, diverticoli o vie
maestre, sono il fattore che determina il paesaggio umano di un territorio. Attraverso le opere di
pavimentazione, lo scavo di gallerie, la costruzione
di ponti, le strade hanno disegnato, in termini isocronici, le
distanze tra i luoghi e la geografia dei trasporti. Fin dall’antichità i primi abitanti dell’Italia centro-settentrionale si spostarono lungo i sentieri che seguivano il letto di un fiume,
salivano dalle valli ai valichi delle montagne e procedevano
secondo la disponibilità dell’acqua potabile. Con il tempo,
i tortuosi sentieri si trasformarono in un sistema di strade.
I Romani collegarono i vari sistemi locali creando la più
importante rete stradale dell’antichità, riprogettandola da
una prospettiva che poneva Roma al centro. Nel Medioevo
tutto si sviluppò su quanto era rimasto delle strutture fisiche
e politiche romane. Il sistema viario romano, con le ampie
strade, favorì le invasioni e, più tardi, furono edificate abbazie, fortezze, castelli e villaggi, lungo quelle strade. L’epitome
di tale sviluppo è nei territori dell’Umbria e delle Marche
che, sin dal periodo pre-romano, erano attraversati da vie
di comunicazione utilizzate per i traffici commerciali, anche
per i porti del Mar Tirreno e del Mare Adriatico. L’accesso
da nord a sud alla Valle del Tevere fu il punto di riferimento
della storia fatta di invasioni, sbarchi, razzie, sovrapposizioni
di gruppi etnici che si combatterono, si annientarono, si
fusero. Qui Siculi, Piceni, Pelasci, Illirici, Etruschi, Galli e Umbri
hanno lasciato la loro impronta umana, militare e culturale.
Con l’aiuto dell’Archeologia si sono lette testimonianze e si
può rilevare la frequentazione dell’uomo nelle valli fluviali e
tracciare un’ipotetica macro viabilità protostorica. Lo studio
della viabilità pre-romana e romana nel territorio umbromarchigiano è legato ai percorsi intorno ai villaggi e ai centri
urbani cui facevano capo Sentinum, Euficum, Attidium,
Camerinum, Ostra, Sena Gallica, Fanum, Firmium, Aesis,
Castrum Truentinum, Ikuvium, Perusia, Nuceria, Spoletium,
Sestinum, Tifernum Tiberina. Si conoscono i seguenti itinerari:
L’Itinerario Gaitano o dei Vasi di Vicariello, dell’età di Traiano,
non posteriore al I sec. d.C.; L’Itinerario Gerosolomitano o
Bordigalense, che descrive un viaggio compiuto da un pellegrino, da Bordeaux a Gerusalemme, negli anni 335-337 d.C.;
L’Itinerario Peutingeriano o Tabula Peutingeriana, dal nome
dello studioso che lo scoprì, non posteriore al periodo di Carlo
Magno (811 d.C.); La Cosmografia dell’Anonimo Ravennate
e la Geografia di Guido. Il popolo più antico e poco conosciuto che si insediò in Italia Centrale fu quello degli Umbri;
secondo Strabone erano di origine indoeuropea e parlavano
la lingua Osco-sabellica. Si insediarono intorno al XX sec. a.C.
nella pianura Padana, lungo i corsi del Tevere e del Nera e sui
versanti degli Appennini, dall’Adriatico al Tirreno. Fiorì, verso
sud, una cultura
umbro-picena che
conservò l’aspetto
religioso dei padri
Umbri e fu l’unico
elemento nazionale salvaguardato anche nel
periodo romano.
Le impervie alture
definite loca sacra
furono il punto di
riferimento religioso delle civiltà
appenniniche. Da
Attiggio, frazione da Fabriano, gli Umbri raggiunsero la Valle di
Gubbio e da qui si sparsero intorno ai loca sacra, dando nomi
e culto, ma senza appropriarsi di quei territori, ritenuti intoccabili, sede del dio che li abitava. I collegamenti tra l’Adriatico
e il Tirreno, in epoca pre-romana, furono fatti da Pesaro
verso Urbino, Sant’Angelo in Vado, Città di Castello, Perugia
fino a Roma, costituendo forse la prima arteria trasversale
in grado di assicurare i commerci, soprattutto del sale, che
proveniva dalle saline della foce del Tevere. Con la presenza
degli Etruschi i traffici si fecero più intensi e la loro rete viaria
ancor più articolata. Successivamente, si estesero gli antichi
insediamenti che divennero le basi per la colonizzazione verso il mare Adriatico; nacquero, così città e porti commerciali:
Spina, Rimini, Pesaro. Secondo Paolo Festo e Strabone, la Via
Flaminia fu iniziata nel 223 a.C. e completata nel 219 a.C.,
a cura del censore Caio Flaminio. La costruzione di questa
consolare avvenne coordinando tratti di strade preesistenti
e apportando modifiche ai tracciati dell’antico itinerario.
Nell’alto Medioevo la Via Flaminia perse il suo importante
ruolo; in età longobarda permise al ducato di Spoleto di
collegarsi con i gastaldati di Nocera, Norcia e Pontiano e con
quelli del versante Adriatico di Penne, Ascoli Piceno, Fermo
e Camerino. Con l’avvento del cristianesimo, lungo le antiche
vie romane furono edificate le pievi, che costituirono punti di
riferimento o di raccolta delle genti dei villaggi. Nel territorio
di Fabriano vi erano le pievi di S. Giovanni di Attiggio, di S.
Maria di Civita, di S. Maria di Flexia; lungo l’antica via romana
Camerinum-Matilica-Fuficum-Anconam, altre pievi. Nei principali punti di transito o valico sorsero nel Medioevo anche
ospedali gestiti dalle Abbazie, poi dai Comuni, che avevano il
compito di assistere i malati, di ospitare i pellegrini e i viandanti. Gli Umbri e i Piceni ci hanno dato la possibilità di tracciare, con sufficiente precisione, le vie di commercio verso la
costa adriatica, l‘uomo è sempre stato attratto dal mare.
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Rotary2090 - albania
Visita ai Club albanesi
di Giuseppe Ferruccio Squarcia
Come tradizione vuole, ho compiuto da Governatore
la visita ai club dell’Albania: mercoledì 23 settembre da
Rimini sono volato a Tirana restando nel Paese delle
Aquile fino a domenica 26 settembre. Devo premettere che tornavo in questo paese dopo una rapida
incursione a Marzo 2009, dopo almeno tre anni: ho
avuto un’impressione molto positiva sia sotto il profilo
rotariano sia sotto quello sociale e istituzionale. Nel
complesso è stato un percorso interessante: la prima visita è stata a Durazzo, poi ho annotato sul mio
taccuino Korca, Elbasan e, a concludere, Tirana. La
prima considerazione è che questa terra, soprattutto la
popolazione, ha grande voglia di recuperare il tempo
perso e inserirsi in un graduale percorso di sviluppo e
di coinvolgimento nella comunità internazionale. Forte
è l’interesse a essere coinvolti a pieno titolo – quando
ci saranno le giuste condizioni – nell’Unione Europea. Sono
stato accompagnato da una nutrita delegazione di cui facevano
parte, oltre a Cristina, l’istruttore distrettuale Luciano Pierini con
Graziella, il segretario ai club albanesi Giovanni Gara, il tris dei
segretari distrettuali con Luigi Calcagni, Tommaso Pietropaolo e
Valerio Borzacchini con Carla. Coinvolti inoltre Giovanni Molinari
come direttore esecutivo della commissione per “un cuore per
l’Albania” ed anche Paolo Settembri rotariano di Ascoli Piceno.
All’aeroporto di Tirana intelligentemente dedicato a “Madre
Teresa”, siamo stati accolti in maniera ufficiale, con l’abituale
dose di simpatia, dai rotariani d’Albania.
Prima tappa del nostro tour è stato il club di Durazzo, dove
abbiamo avviato il percorso alla scoperta del paese, dei rotariani
e delle possibilità di ulteriore impegno del Rotary.
Questo club - con un presidente concreto che parla meravigliosamente l’italiano - risente fortemente delle caratteristiche della
città, i soci sono persone abituate al confronto, sanno discutere
di problemi reali e dimostrano forti potenzialità di sviluppo.
Interessante la riunione con il consiglio che mi ha permesso di
prendere atto dei progressi e comprendere le potenzialità di un
sodalizio in costante crescita. In questa città nessuno può dimenticare l’impegno del Rotary per la costruzione dell’acquedotto di
Durazzo consegnato alla cittadinanza i primi del mese di marzo
2009 nel corso di un’emozionante cerimonia presieduta dal Pdg
Luciano Pierini alla presenza delle massime autorità locali.
Il club di Durazzo ha organizzato nel modo migliore la visita
del governatore: sulla stampa locale sono apparsi articoli di
presentazione del Rotary e sulle azioni condotte. Devo significativamente ringraziare Tatjana Gjepali, mia preziosa assistente,
per l’impegno nel far meglio apprezzare il Rotary nella comunità
di Durazzo.
E’ proprio lei ad avere compreso al meglio la reale funzione
dell’Assistente: essere il punto di riferimento per conto del
Governatore e del Distretto nei club affidati. Prima della conviviale ho affrontato un’intervista con la stampa locale. Ho fatto
cenno a quanto il Rotary, con il Distretto 2090, ha concretizzato
a Durazzo, precisando l’interesse a sviluppare ulteriori occasioni
di “service”. Giovedì 24 settembre trasferimento a Tirana per
incontrare il Ministro della Sanità della repubblica di Albania Petrit
Vasili. un incontro costruttivo perché questo giovane esponente
del governo è preparato , parla bene l’italiano e soprattutto manifesta molta concretezza ed è espressione di un Governo dove
ai fatti corrisponde ben poca burocrazia. Dal Ministro abbiamo
ricevuto un rilevante apprezzamento per l’attività che il Rotary
svolge da anni in Albania, da lui l’invito a procedere rapidamente con il progetto per la qualificazione della classe medica e
paramedica promuovendo seminari d’incontro tra professionisti
del nostro distretto e i medici albanesi. Abbiamo assicurato un
rapido sviluppo del progetto: poche ore dopo il rientro in Italia,
Luciano Pierini, Giovanni gara e Giovanni Molinari, nel rispetto
dei rispettivi ruoli, hanno inoltrato alle autorità un’ipotesi di lavoro
da definire in tempi brevi. Momento ulteriormente importante
l’incontro con il presidente della Repubblica di Albania: Bamir
Topi, persona di prestigio e di grande equilibrio, conosce veramente bene le regioni del nostro distretto. Mi ha, in un certo
senso, commosso quando leggendo il mio biglietto da visita, ha
parlato con simpatia di Ascoli Piceno, del caffè Meletti e delle
sue passeggiate in piazza del popolo. Bamir Topi è un politico e
biologo albanese. è presidente dal 2007, dopo essere stato leader del partito democratico per il quale ha svolto diversi incarichi:
è stato vice-primo ministro per due volte e Ministro dell’agricoltura e dell’alimentazione. Proprio come ministro dell’agricoltura
ha intessuto rapporti di grande collaborazione con la regione
Abruzzo, ha soggiornato ripetutamente a Civitella del Tronto e,
nei momenti liberi, ha conosciuto da turista Ascoli e la costa
marchigiana e abruzzese. Al massimo esponente del Paese ho
sintetizzato le iniziative del Rotary, ho annunciato il progetto di
25
Rotary2090 - albania
qualificazione della classe medica, la possibilità di avviare un
intervento per il recupero e la valorizzazione del patrimonio di
disegni e progetti dei grandi architetti italiani del ventennio, senza dimenticare l’impegno per i giovani con le borse di studio da
Euro 250.00 da attribuire.
L’ho anche informato sulla possibilità che il governo d’Albania sia
parte attiva, presente ai massimi livelli, nel forum che il 6 marzo
2010 avrà luogo ad Ancona per valorizzare il ruolo del Rotary e
delle regioni del nostro Distretto nel bacino dell’Adriatico.
Le ore trascorse a Tirana hanno consentito di scoprire che uno
dei rotariani del club di Tirana Ilir Bushi è proprietario di un
locale, “La palma” ristorante e pizzeria nel centro città, dove
spesso è facile incontrare i massimi esponenti del Governo.
Simpaticamente ci ha raccontato di avere perfezionato al sua preparazione manageriale in Italia, di considerare eccellente il nostro
sistema turistico, la qualità della nostra cucina e dell’ospitalità.
Da lui sono venuti molti costruttivi spunti per una collaborazione
imprenditoriale di cui il Rotary si farà parte attiva. I trasferimenti
in auto, in questa visita, non sono stati di poco conto: lasciata
Tirana, abbiamo iniziato a percorrere la strada verso Korca non
prima di una breve sosta a Elbasan, è stata questa una prima
presa di contatto per consumare un caffè dell’amicizia con i soci
del club ultimo nato. Significativamente piacevole pure se breve
il contatto ma il trasferimento a Korca è impegnativo, più di 4
ore di auto, su strade notevolmente migliorate rispetto al passato; le abbiamo percorse accompagnati da un tempo splendido,
alla scoperta di un paesaggio piacevole e riposante, nei colori e
nelle atmosfere. Devo ringraziare i Rotariani che ci hanno voluto
sempre accompagnare in auto, di club in club, di provincia in
provincia: al mio fianco
l’istruttore distrettuale e il
segretario ai club albanesi, da tutti considerati più
albanesi dei veri albanesi.
La delegazione al completo, affidata alle cure di
una preziosa Tatjana, ci ha
seguiti in autobus.
Seconda tappa del percorso Korcja, il club più
decentrato, a pochi chilometri dal Macedonia
e dalla Grecia. E’ questa
una città di tradizioni e
cultura, sede di una prestigiosa antica università,
un ambiente amichevole
dove grande è il valore
attribuito ai rapporti umani. Il club di Korca è autorevole nel suo territorio e nella comunità: negli anni ha realizzato
un monumento al Rotary collocato nel parco della città, è una
stele di pietra su cui annualmente è inserito il tema del presidente internazionale. Ho incontrato le massime autorità, il sindaco
e il prefetto, figure giovani, interessate a promuovere la città ma
soprattutto molto coinvolte nelle azioni che il Rotary promuove
sia in sede locale e sia internazionale. Korca è molto legata ad
alcuni club delle marche, da Macerata è stato fornito un ecografo
per il locale ospedale .
Terzo giorno di permanenza in Albania, destinazione Elbasan,
non prima di avere scoperto un paesaggio unico come quello
circostante il lago di Pogradec. E’ questo il maggiore bacino dei
Balcani, collocato a cavallo di tre stati, in una posizione eccellente, con un clima ideale per la vacanza e un venticello unico per
gli appassionati di sport velici.
Oltremodo invitante l’ambiente naturale, aggiunto alla possibilità
di gustare una cucina tradizionale basata sul pesce, ottimo e
ben poco lavorato, e sulle verdure eccellenti nel gusto naturale
perché le coltivazioni – ci è stato ricordato – non conoscono
sostanze chimiche. A Korca ho apprezzato il sindaco Niko Palesi
e il Prefetto Koco Bello concreti e intelligenti: entrambi valutano
in maniera positiva il Rotary e i progetti, soprattutto apprezzano
l’attenzione per questa municipalità. Terzo appuntamento quello con il club ultimo entrato nella grande famiglia del nostro
Distretto: Elbasan è la terza provincia de Albania, una città interessante con una posizione strategica nello snodo tra territori.
Un club di giovani soci, con un presidente e un segretario al
femminile: a loro dobbiamo fornire un significativo supporto di
conoscenza del Rotary, in loro ho individuato molte potenzialità
su cui lavorare alacremente. A Elbasan sono stato coinvolto in
un’intervista con la televisione locale che, con due radio, è di proprietà di un socio, imprenditore in diversi settori. Ultima giornata
dedicata alla capitale, Tirana. Sabato 25 il Distretto 2090 ha promosso – unitamente all’Ambasciata d’Italia in Albania - un Forum
su “TURISMO RURALE
E AGRITURISMO:UNA
OPPORTUNITA’
PER
L’ALBANIA”. E’ risultato
questo il momento conclusivo della settimana
della cooperazione universitaria ,scientifica e tecnologica tra Italia e Albania.
Un momento di positivo
confronto di cui hanno
ampiamente riferito le
televisioni albanesi e la
stampa quotidiana, attribuendo il merito al Rotary
per una attenzione nuova
alle possibilità di sviluppo
del paese. I lavori – in una
sala oltremodo gremita
da più di 300 persone –
sono stati aperti dalla Dott.
ssa Merita Petushi,Segretario Generale Ministero dell’Agricoltura
,Alimentazione e Difesa dei Consumatori; il direttore dell’ICE di
Tirana ha portato il saluto dell’ Ambasciatore d’Italia Saba D’Elia,
seguito da quello del Ministro dell’Agricoltura, Alimentazione
e Difesa del Consumatore di Albania. Come Governatore del
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albania - Rotary2090
Distretto R 2090 (Umbria – Marche – Abruzzo – Molise Albania
) ho sottolineato il ruolo dell’Albania nel nostro scenario e
la volontà di creare occasioni di amicizia e di collaborazione
imprenditoriale. Rilevanti il Saluto del Presidente di KASH Dott
Enver Ferizaj che ha posto l’accento sul ruolo della manifestazione espositiva come momento di collaborazione tra popoli
e aziende. Nel momento in cui si è entrati nel vivo dei lavori ,
l’attenzione è stata rivolta ai concetti espressi dai diversi relatori,
apparsi tutti fortemente concreti e rilevanti: Così con il Dott. Sali
Metani, Direttore per le Relazioni Internazionali del Ministero
dell’Agricoltura, Alimentazione e Difesa dei Consumatori, seguito da Walter Trivellizzi, Presidente Nazionale di Turismo Verde
,che ha recato una esperienza italiana su “Turismo Rurale ed
Agriturismo”. Di “strategie e potenzialità ha invece discusso il
Dott. Grigor Gjegj, Direttore Generale per lo Sviluppo Rurale del
Ministero dell’Agricoltura, Alimentazione e Difesa dei Consumatori
di Albania, mentre il Prof. Mita’t Mema, Vice Rettore dell’Università’ di Durazzo, ha illustrato “Le potenzialità dell’Albania per
l’Agriturismo e Turismo Rurale”. Applauditi i contributi recati
dal Dott. Luigi Cafiero, Direttore di Art Gold(Associazione Reti
Territoriali, Governance and Local Development)-UNDP Tirana,
Le azioni per lo sviluppo endogeno del Turismo Rurale e l’Agriturismo in Albania e del Dott Stefano Briganti, Parco Tecnologico
Agroalimentare Regione dell’Umbria, che ha argomentato sulla
certificazione dei prodotti agro-alimentari a supporto dello sviluppo del servizio di Turismo Rurale ed Agriturismo. Il nostro
segretario Distrettuale Luigi Calcagni ha indossato i panni del
relatore proponendo, come Dirigente Comunità Montana del
Tronto “Un esempio di Agriturismo nella
Regione Marche”. Un intervento apprezzato dagli albanesi che hanno tratto utili
suggerimenti di pratica attuazione. Non da
meno le parole del Dott. Ernesto Nanotti,
Agriturismo Madonna delle Grazie di Città
della Pieve di Perugia che ha tratteggiato
“Come si crea e come si gestisce un agriturismo di successo”. Se come Distretto dobbiamo recare un ringraziamento questo va
al Prof. Adriano Ciani,Addetto Scientifico,
Ambasciata d’Italia, Tirana, l’uomo che nei
suoi 8 anni in Albania ha sempre affiancato il Rotary nei progetti , nelle azioni e
innanzitutto nei rapporti umani. Il documento finale ha dettagliatamente indicato
la volontà del Rotary di farsi parte attiva
non solo negli interventi di carattere sociale
e sanitario ma innanzitutto nel favorire il
coinvolgimento dei Rotariani professionisti
nelle potenzialità di un paese che ha bisogno di azioni concrete
per imboccare la strada giusta sulla strada della crescita e dello
sviluppo.
Ho incontrato i soci del club più antico nell’ultima giornata:
con loro uno scambio costruttivo di idee e progetti per radicare
sempre più i principi di Paul Harris nel paese. Simpatica la serata
all’Hotel Sheraton con i soci: ho raccomandato al presidente ed
al suo consiglio un impegno per assicurare maggiori presenze,
una costante crescita e, innanzitutto, una chiarificazione dei rapporti tra le diverse componenti al fine di consolidare l’amicizia e
travalicare ogni ostacolo nel dialogo e nel confronto.
c c c
Ashtu si e do tradita, kreva si Governator viziten neper klubet e
Shqiperise: te merkuren me 23 shtator nga Rimini fluturova per
ne Tirane duke qendruar ne vendin e Shqiponjave deri te dielen
me 26 shtator. Duhet te pohoj qe kthehesha ne kete vend pas
nje kalimi te shpejte ne Mars te 2009, pas te pakten 3 vjetesh:
pata nje pershtypje shume pozitive qofte ne profilin rotarian si
edhe ne ate institucional. Ne kompleks ishte nje udhetim interesant: vizita e pare ishte ne Durres, pastaj shenova mbi bllokun
tim te punes Korçen, Elbasanin, dhe per te perfunduar Tiranen.
Pershtypja e pare eshte qe kjo toke, mbi te gjitha popullsia, ka nje
deshire te madhe per te rikuperuar kohen e humbur dhe te hyje
ne nje udhetim gradual zhvillimi dhe pjesemarrje ne komunitetin
nderkombetar. I forte eshte interesi per te hyre teresisht – kur
te jene kushtet e duhura- ne Bashkimin Evropian. U shoqerova
nga nje Delegacion i madh ne cilin bera pjese, perveç Kristines,
instruktorit te Distriktit Luciano Pierini me Grazielen, Sekretari
per Klubet shqiptare Giovanni Gara, treshja e Sekretareve te
Distriktit me Luigi Calcagnin, Tommaso Pietropaolo dhe Valerio
Borzacchini me Carlen. Benin pjese gjithashtu Giovanni Molinari,
drejtor ekzekutiv i komisionit per “nje zemer per Shqiperine” dhe
Paolo Settembri rotarian i Ascoli Picenos. Ne aeroportin e Tiranes
te dedikuar me te drejte “Nene Terezes”, jemi pritur ne menyre
zyrtare, me dozen e perhershme te sipmatise nga rotarianet e
Shqiperise. Etapa e pare e turneut ishte klubi i Durresit, nga ku
nisem udhetimin ne zbulim te vendit, te rotarianeve dhe te mundesive per nje impenjim te metejshem te Rotarit. Ky club – me
nje president konkret qe flet ne nje menyre te mrekullueshme
italsht – reflekton fortesisht karakteristikat e ketij qyteti, anetaret
Rotary2090 - albania
Il ministro della Sanità incontra i rotariani
jane persona te mesuar me konfrontimin, dine te diskutojne per
problemet reale dhe demostrojne potenziale te forta per zhvillim.
Interesante ishte mbledhja me Keshillin e cila me lejoi te kuptoja
progresin dhe potencialin e nje grupi ne rritje te vazhdueshme.
Ne kete qytet ansje nuk mund te harroje impenjimin e Rotarit
per ndertimin e ujesjellesit te Durresit te dorezuar qytetareve ne
fillim te muajit mars 2009 gjate nje ceremonie te drejtuar nga
PdG Luciano Pierini ne prezence te autoriteteve lokale me te
larta. Klubi i Durresit organizoi ne menyren me te mire viziten e
Guvernatorit : ne shtypin lokal u shfaqen artikuj qe prezantonin
Rotarin dhe aktivitetin e kryer. Me duhet te falenderoj shume
Tatjana Gjepalin, asistenten time te çmuar, per impenjimin per te
bere me se te njohur Rotarin ne komunitetin lokal te Durresit.
Eshte pikerisht ajo qe ka kuptuar me se miri funksionin e vertete te Asistentit: te jesh pika e referimit per Governatorin dhe
Distriktin ne klubet qe i jane besuar. Perpara konvivialit dhashe
nje interviste shtypit lokal. Bera te ditur sesa Rotari, me Distriktin
2090, ka bere konkrete ne Durres, duke saktesuar interesin per
te zhvilluar mundesi te metejshme te “te sherbyerit”. Diten e
Ejte me 24 shtator trasferimi ne Tirane per te takuar Ministrin e
Shendetesise se Republikes se Shqiperise Petrit Vasili, nje takim i
rendesishem, sepse ky eksponent i ri i qeverise eshte i pergatitur,
flet mire italisht dhe mbi te gjitha manifeston shume konkretesi
dhe eshte shprehje e nje Qeverie ku fakteve i korrespondon pak
burokraci. Nga Ministri morrem nje vleresim te madh per aktivitetin qe Rotari kryen ne Shqiperi, nga ai ftesen per te proçeduar
shpejtesisht me projektin per kualifikimin e klases mjeksore dhe
paramjeksore duke nxitur seminare takimi midis profesioniseve
te distriktit tone dhe mjekeve shqiptare. Kemi siguruar nje zhvillim te shpejte te projektit : pak ore pas kthimit ne Itali, Luciano
Pierini, Giovanni Gara dhe Giovanni Molinari, ne respekt te
roleve perkatese, kane percjelle autoriteteve nje hipotese pune
qe do te percaktohet brenda nje kohe te shkurter. Moment tjeter i rendesishem ishte takimi me Presidentin e Republikes se
Shqiperise Bamir Topi, person i me prestigj dhe ekuiliber te larte,
njeh vertete mire rajonin e distriktit tone. Me ka prekur, ne nje
fare menyre kur lexoi kartviziten time, foli me simpati per Ascoli
Picenon, per kafe Meletin dhe per shetitjet i tij ne Piazza del
Popolo. Bamir Topi eshte nje politikan e biolog shqiptar, eshte
president nga 2007, pasi ka qene drejtues
i Partise Demoktratike per te cilen ka patur
disa detyra: ka qene zevendes kryeminister
per dy here dhe Minister i Bujqesise dhe
Ushqimit.
Pikerisht si Minister i Bujqesise ka krijuar
raporte bashkepunimi te madh me rajonin e Abrucos, ka qendruar disa here ne
Civitella del Tronto dhe, ne momentet e
lira, ka njohur si turist Askolin dhe bregdetin
Markixhian e Abrucez. Eksponentit me te
larte te Vendit i bera nje pershkrim te iniziativave te Rotarit, i bera te njohur projektin e
kualifikimit te klases mjeksore e paramjeksore, mundesine per te nisur nje projekt
per rikuperimin dhe rivleresimin e pasurise
se vizatimeve dhe proketet e arkitekteve
italiane te viteve njezete, pa harruar impenjimin per te rinjte me
bursat e studimit prej 250.000 Euro qe do t’u atribohen. E informova gjithashtu mbi mundesine qe Qeveria e Shqiperise te jete
pjese aktive, prezente ne nivelet maksimale, ne forumin qe me
6 mars 2010 do te zhvillohet ne Ankona per te vleresuar rolin e
Rotarit dhe te rajoneve te Distrikti tone pergjate Adriatikut. Oret
e kaluara ne Tirane kane lejuar te zbuloj qe nje nga rotarianet
e klubit te Tiranes, Ilir Bushi eshte pronar i nje lokali “Palma”
restorant dhe piceri ne qender te qytetit, ku shpesh eshte e
lehte te takosh eksponentet me te larte te Qeverise. Ne menyre
simpatike me tregoi qe i ka perfeksionuar aftesite e tij menaxheriale ne Itali, qe konsideron te shkelqyer sistemin tone turistik,
cilesine e kuzhines tone dhe mikepritjen. Nga ai mora shume
pika nxitje per nje bashkepunim midis ndermarresish per te cilin
Rotari do te behet pjese aktive. Trasferimet ne makine, ne kete
vizite, nuk ishin i nje numri te paket: kemi lene Tiranen, kemi
filluar udhetimin per Korçe jo perpara nje qendrimi te shkurter
ne Elbasan, Ishte marrja e nje kontakti fillestar per te konsumuar
nje kafe miqesie me anelaret e klubit te sapo krijuar. Edhe pse
i shkurter ishte nje takim shume i kendshem por trasferimi per
Korçe eshte teper impenjeus, mbi 4 ore ne makine, neper rruge
qe kishin ndryshuar ne menyre te dukshme ne krahasim me te
kaluaren: i kemi kalur te shoqeruar nga nje kohe e shkelqyer,
ne zbulim te peisazheve te bukura e qetesuese, ne ngjyra dhe
atmosfera. Duhet te falenderoj Rotarianet qe deshen te na
shoqeronin gjithmone me makine, nga nje klub ne tjetrin, nga
provinca ne province : ne krahun tim instruktori i distriktit per
klubet shqiaptare, nga te gjithe i konsideruar me shqipetar se
shqiptaret. Delegacioni iu besua teresisht kujdesit te nje Tatjane
te çmuar, na ndoqi kudo me autobus.
Etapa e dyte e udhetimit Korça, klubi me i larget, pak kilometra nga Maqedonia dhe Greqia. Ky eshte qyteti i tradites dhe
kultures, seli e nje universiteti te lashte prestigjos, nje ambient
miqesor ku i madh eshte atribuimi i vlerave njerezore. Klubi i
Korçes eshte me autoritet ne territor dhe ne komunitet:ne vite
ka realizuar nje monument te Rotarit te vendosur ne parkun e
qytetit, i ku çdo vit vihet tema e presidentit nderkombetar. Korça
eshte teper e lidhur me disa klube te Markeve, nga Macerata u
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eshte dhene nje makine ekografie per spitatlin lokal. Dita e trete
e qendrimit ne Shqiperi, destinacioni Elbasan, jo me pare se te
zbulonim nje peisazh unik si ai qe rrethon liqenin e Pogradecit.
Ky eshte liqeni me i madh i Ballakanit i rrethuar nga tre shtete ne
nje pozicion te shkelqyer, me nje klime ideale per pushime me
nje ere te veçante per te apasionuarit e sportit te veles.
Teper mikeprites ambienti natyror, i shoqeruar me mundesine
per te shijuar kuzhinen tradizionale te bazuar mbi peshk, i shkelqyer dhe pak te perpunuar, dhe zarzavatet e shkelqyera ne shijet
natyrale sepse kultivimet – na u shpjegua – nuk njohin substanca kimike. Ne Korçe vleresova kryebashkiakun Niko Palesi dhe
Prefektin Koço Bello konkrete dhe inteligjente: te dy vleresojne
ne menyre pozitive Rotarin dhe projektet, mbi te gjitha vleresojne vemendjen qe ai tregon per kete bashki. Takimi i trete ishte
ai i klubit te Elbasanit i cili ka hyre se fundi ne familjen e madhe
te Distriktit tone:Elbasani eshte provinca e trete e Shqiperise, nje
qytet interesant me nje pozicion strategjik e çnyjezues midis territoreve. Nje klub anetaresh te rinj, me nje President dhe Sekretar
femeror: atyre na duhet t’u japim nje mbeshtetje domethenese
per te njohur Rotarin dhe projektet e tij, ne to individualizova
shume potenciale mbi te cilat duhet punuar me shpejtesi.
Ne Elbasan, dhashe nje interviste per televisionin lokal qe,
se bashku me dy radio jane prone e nje anetari, ndermarres
ne sektore te ndryshem. Dita e fundit e dedikuar kryeqytetit,
Tiranes, e Shtune 25 shtator Distrikti 2090 ka promovuar – ne
bashkepunim me Ambasaden Italiane ne Shqiperi – nje Forum
mbi “TURIZMI RURAL DHE AGRITURISMI: NJE MUNDESI PER
SHQIPERINE”. Ky ishte momenti perfundimtar i javes se bashkepunimit universitar, shkencor e teknologjik ndermjet Italise
dhe Shqiperise. Nje moment konfrontimi pozitiv per te cilin
folen gjate televizionet shqiptare dhe shtypi i perditshem, duke
atribuar meriten Rotarit per nje vemendje ndaj mundesive te
zhvilimit ne vend. Punimet – ne nje salle te mbushur nga mese
300 pjesemarres – u hapen nga Dr. Merita Petushi, Sekretare e
Pergjithshme ne Ministrine e Bujqesise, Ushqimit dhe Mbrojtjes
se Konsumatorit: drejtori i ICEs ne Tirane solli pershendetjen e
Ambasadorit te Italise Saba d’Elia, te ndjekur nga ai i Ministrit
te Bujqesise, Ushqimit dhe Mbrojtjes se Konsumatorit. Si
Guvernator e Distriktit R 2090 (Umbria-Marche-Abruzzo-MoliseShqiperi) nenvizova rolin e Shqiperise ne skenarin e vullnetin
tone per te krijuar mundesira miqesie e imprenditoriale. E rendesishme pershendetja e Drejtorit te KASH Dr. Enver Ferizaj qe
vuri theksin mbi rolin e manifestimit te pare si moment bashkepunimi midis popujve dhe ndermarrjeve.
Gjate punimeve, vemendja iu kushtua koncepteve shprehese
nga relatore te ndryshem, te gjitha ishin konkrete e te rendesishme: Dr. Sali Metani, Drejtor per Mardheniet Nderkombetare ne
Ministrinee Bujqesise, Ushqimit dhe Mbrojtejes se Konsumatorit,
i ndjekur nga Walter Trivellizzi, Presidenti Kombetar i Turizmit te
Gjelber, qe solli nje eksperience italiane mbi “Turizmin Rural dhe
Agritutizmin”. Mbi strategjite dhe potencialet diskutoi Dr. Grigor
Gjeçi , Drejtor i Pergjithshem per Zhvillimin Rural te Ministrise se
Bujqesise, Ushqimit dhe Mbrojtjes se Konsumatorit te Shqiperise,
ndersa Prof. Mita’t Mema, Zevendes Rektor i Universitetit te
Durresit, ilustroi “Potencialet”e Shqiperise per Agriturizmin dhe
Turizmin Rural”
U duartrokiten kontributet e prura nga Dr. Luigi Cafiero, Drejtor i
Art Gold (Shoqate e Rrjeteve Territoriale,Governance and Local
Development)- UNDP Tirana, Aksionet per Zhvillim Endogjen te
Turizmit Rural dhe Agriturizmit ne Shqiperi dhe te Dr. Stefano
Briganti, Parku Teknologjik Agroushqimor i Rajonit te Umbrias,
qe argomentoi mbi certifikimin e produkteve agro-ushqimor
ne mbeshtetje te zhvillimit te sherbimit te Turizmit Rural dhe
Agriturizmit.
Sekretari yne Luigi Calcagni u vu ne rolin e relatorit duke propozuar, si Drejtues i Komunitetit Malor te Trontos “Nje shembull te
Agriturizmit ne Rajonin e Marcheve”Nje nderhyrje qe u vleresua
nga shqipetaret qe dhane sugjerime te dobishme te aktualizimit praktik. Jo me pak fjalet e Dr. Ernesto Nanotti, Agriturizmo
Madonna delle Grazie di Città della Pieve di Perugia i cili ilustroi
“si krijohet dhe Administrohet nje Agriturizem i sukseshem” Nese
si Distrikt duhet te bejme nje falenderim ky i shkon Prof. Adriano
Ciani, I Ngarkuari Shkencor, ne Ambasaden Italiane ne Tirane,
nje njeri qe gjate 8 vjeteve ne Shqiperi e ka afruar gjithmone
Rotarin ne projektet, aksionet e mbi te gjitha ne raportet njerezore. Dokumenti perfundimtar tregoi ne menyre te hollesishme
vullnetin e Rotarit per te bere pjese aktive jo vetm ne nderhyrjet
e karakterit social e shendetesor por mbi te gjtha per te favorizuar perfshirjen e Rotarianeve professioniste ne potencialitet e
nje vendi qe ka nevoje per aksione konkrete per te marre rrugen
e duhur per rritje dhe zhvillim.
Takova anetaret e klubit me te vjeter diten e
fundit : ma ta pata nje shkembim konstrktiv
idesh dhe projektesh per te rrenjosur gjithmone e me shume principet e Paul Harris
ne vend. Simpatike mbremja ne Hotel
Sheraton me anetaret: porosita Presidentin
dhe Keshillin te impenjohen per te siguruar
pjesemarrje me te madhe, nje rritje te
vazhdueshme dhe, mbi te gjitha, nje sqarim te maredhenieve midis komponenteve
te ndryshem me qellim qe te konsolidohet
miqesia e te kapercehet çdo pengese me
dialog dhe konfrontim.