Allegato - Specifica Tubazioni Preisolate
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> CENTRALE TERMICA DI INTEGRAZIONE E RISERVA BIT REALIZZAZIONE SISTEMA DI ACCUMULO CALORE Allegato A104 Specifica tecnica per le tubazioni preisolate INDICE Cap. 1 Verifica di resistenza a fatica ..........................................................................3 1.1 1.2 Verifica di resistenza a fatica dei pezzi speciali preisolati ..................................... 3 Verifica di resistenza a fatica della rete (Stress analysis) ....................................... 3 Cap. 2 Rinterri ............................................................................................................4 2.1 2.2 2.3 Sezione tipica di scavo ............................................................................................ 4 Posa della sabbia .................................................................................................... 4 Posa del misto granulare ........................................................................................ 5 Cap. 3 Specifiche tecniche di fornitura ......................................................................5 3.1 Tubazioni preisolate ............................................................................................... 5 3.1.1 3.1.2 3.2 3.2.1 3.2.2 3.2.3 3.2.4 3.2.5 3.2.6 3.3 3.3.1 Prove e collaudi ...................................................................................................................................................... 6 Tabella riepilogativa tubazioni preisolate ........................................................................................................... 6 Pezzi speciali .......................................................................................................... 9 Prove e collaudi ...................................................................................................................................................... 9 Curve preisolate .................................................................................................................................................... 10 Ti di derivazione preisolati.................................................................................................................................. 11 Riduzioni preisolate ............................................................................................................................................. 12 Fondelli................................................................................................................................................................... 13 Tabella riepilogativa pezzi speciali..................................................................................................................... 13 Sistema di muffolatura .......................................................................................... 15 Prove e collaudi .................................................................................................................................................... 16 3.4 3.5 Accessori di rete .................................................................................................... 16 Tubazioni per polifora .......................................................................................... 17 Cap. 4 Prescrizioni di realizzazione e posa ............................................................. 17 4.1 Posa delle reti preisolate ....................................................................................... 17 4.1.1 4.1.2 4.1.3 4.2 Pulizia e flussaggio delle tubazioni .................................................................................................................... 17 Sistema di muffolatura......................................................................................................................................... 17 Pozzetti per la polifora ........................................................................................................................................ 18 Prove idrauliche di pressione ............................................................................... 18 2 Cap. 1 Verifica di resistenza a fatica 1.1 Verifica di resistenza a fatica dei pezzi speciali preisolati La verifica di resistenza a fatica dei componenti dei pezzi speciali preisolati (curve, T di derivazione e riduzioni) dovrà essere condotta in accordo alla norma UNI EN13941 utilizzando i dati di progetto di seguito riportati. Diametro nominale Classe di progetto Pressione massima ammissibile ∆T Profondità di posa Numero cicli DN 600 ÷ DN 800 DN 25 ÷DN 200 DN 250 ÷ DN 350 DN 400 ÷ DN 500 B B C kPa 1800 1800 1800 1800 °C metri N 110 1,5 2500 110 2,0 500 110 2,5 250 110 3,5 250 C Il coefficiente di attrito tra il tubo di protezione in polietilene e la sabbia circostante sarà assunto µ = 0.35, indipendentemente dalla installazione di eventuali fogli in materiale plastico o similare. La densità del materiale di rinterro sovrastante la tubazione sarà assunta ρ = 1800 kg/m3. La tensione equivalente (calcolata con il criterio di Von Mises) agente sulla tubazione rettilinea in conseguenza delle pressioni applicate e delle dilatazioni termiche in fase di esercizio non deve superare il valore massimo σlim=160 MPa. Tenuto conto che la lunghezza massima dello stacco di derivazione, calcolata in modo da non superare il valore massimo di tensione equivalente di 160 MPa, determinerebbe uno spessore troppo elevato del Ti di derivazione, si chiede che la verifica di resistenza a fatica, si chiede che la verifica di resistenza a fatica, per determinare lo spessore del Ti, sia fatta utilizzando una lunghezza dello stacco di derivazione di almeno 6 metri. 1.2 Verifica di resistenza a fatica della rete (Stress analysis) Analogamente a quanto richiesto per i pezzi speciali, la verifica a fatica della rete dovrà essere condotta, in accordo alla norma UNI EN13941 utilizzando i dati di progetto di seguito riportati. La classe di progetto delle tubazioni di diametro maggiore del DN 350 è classe C, mentre per le tubazioni di diametro inferiore è classe B. Il calcolo a fatica dovrà in ogni caso essere condotto per un numero di cicli completi equivalenti (caratterizzati da Dt=110°C) non inferiore a 250 cicli completi equivalenti. La profondità di posa dovrà essere quella prevista nel progetto esecutivo. Il coefficiente di attrito tra il tubo di protezione in polietilene e la sabbia circostante verrà assunto µ = 0.35, indipendentemente dalla installazione di eventuali fogli in materiale plastico o similare. La densità del materiale di rinterro sovrastante la tubazione sarà assunta ρ = 1800 kg/m3. La scelta dei dispositivi di compensazione delle dilatazioni dovrà essere effettuata facendo in modo che la tensione equivalente (calcolata con il criterio di Von Mises) agente sulla tubazione rettilinea in conseguenza delle pressioni applicate e delle dilatazioni termiche in fase di esercizio non superi il valore massimo σlim=160 MPa. Nella tabella seguente si riepilogano i principali parametri di progetto. Dati generali Vita utile minima rete, per temperatura continua a 120°C, con punte sino a 135°C Pressione di progetto massima ammissibile interna tubazioni e pezzi speciali Temperatura di posa della rete Temperatura di mandata massima fluido termovettore Temperatura di mandata di esercizio fluido termovettore Temperatura di ritorno fluido termovettore Delta T invernale Delta T estivo Progetto 30 anni 18 bar 10 °C 135 °C 120 °C 60 –70 °C 50 – 60 °C 20 °C 3 Cap. 2 Rinterri 2.1 Sezione tipica di scavo Le tubazioni dovranno essere posate ad una profondità non inferiore a quanto indicato nella seguente tabella. Nella seguente figura è raffigurata la sezione tipica di scavo. 2.2 Posa della sabbia Il rinterro degli scavi dovrà essere eseguito in modo da evitare che pietre, materiali di risulta e qualsiasi altro materiale siano gettati sulla tubazione o risultino a contatto con la stessa, a rinterro eseguito. Sul fondo dello scavo, prima della posa delle tubazioni preisolate, dovrà essere deposto, per tutta la larghezza della trincea, uno strato di sabbia , opportunamente compattato, di almeno 15 cm di altezza. Posata la tubazione e completate le operazioni di saldatura e muffolatura si dovrà procedere alla 4 posa della sabbia sui fianchi delle tubazioni, in starti successivi di circa 15 cm compattandolo mediante pestello ponendo particolare attenzione a non intaccare la guaina esterna della tubazione preisolata. Raggiunta la generatrice superiore della tubazione si procederà alla posa di un’ulteriore strato di sabbia di almeno 15 cm di altezza. Per favorire la compattazione della sabbia stessa, potrà essere necessario bagnare il materiale steso nello scavo. Il livello di compattazione raggiunto dal materiale di riempimento sarà corrispondente ad un Proctor Value medio ≥ 97%. La sabbia dovrà essere di fiume vagliata e lavata, esente da detriti, materiale organico, pietre o qualsiasi altro materiale estraneo e dovrà rispondere ai seguenti requisiti: Curva granulometrica (percentuali espresse in peso): a) Passante al vaglio 2 mm: 100% b) Passante al vaglio 1 mm: >95% c) Passante al vaglio 0.074 mm: <5% d) Passante al vaglio 0.020 mm: <3% d Grado di disuniformità: G = 60 > 1.8 1 d10 Argille o materiali espansivi in presenza di acqua: assenti 2.3 Posa del misto granulare La posa in opera del misto granulare anidro di cava dovrà sempre avvenire in modo tale da evitare che venga ridotto lo spessore di ricoprimento minimo richiesto per la sabbia e pertanto durante il riempimento dei primi strati si dovrà evitare scrupolosamente che il materiale vada a cadere violentemente in corrispondenza delle tubazioni. La stesa del materiale dovrà avvenire procedendo con una compattazione a strati di spessore non superiori a 20 cm, mediante piastra vibrante o attrezzi similari con pressione dinamica massima di superficie pari a 100 kPa, provvedendo ad un adeguata bagnatura che favorisca il costipamento degli inerti. La colmatura dello scavo dovrà essere realizzata fino alla quota del piano campagna o alla quota di inizio della sottofondazione della pavimentazione stradale. Cap. 3 Specifiche tecniche di fornitura 3.1 Tubazioni preisolate Le tubazioni preisolate dovranno essere costituite da un tubo interno in acciaio saldato longitudinalmente o a spirale, uno strato intermedio in poliuretano espanso a cellule chiuse ed una camicia esterna in tubo in polietilene ad alta densità. Il centraggio della tubazione in acciaio dovrà essere garantito dall’inserimento, durante il procedimento costruttivo, di appositi distanziali in materiale plastico. I tubi di servizio dovranno essere dimensionati per pressione massima ammissibile di 18 bar, in acciaio di qualità non inferiore a P 235 GH, con dimensioni e tolleranze secondo quanto specificato dalle norme UNI EN 10220. Per i tubi in acciaio con saldatura sarà ammesso l'impiego delle seguenti tecnologie di produzione: a) saldatura elettrica a resistenza; b) saldatura automatica ad arco sommerso. La lunghezza base delle barre delle tubazioni di diametro ≥ DN 50 dovrà essere di 12 metri, quella minima non inferiore ai 6 metri. La lunghezza base delle barre delle tubazioni di diametro < DN 50 potrà essere anche di solo 6 metri. La lunghezza non dovrà essere ottenuta per saldatura di spezzoni di tubo. 1 Per per d 60 si intende il diametro medio corrispondente, nella curva granulometrica, al 60% del peso; identicamente, d10 si intende il diametro medio corrispondente, nella curva granulometrica, al 10% del peso. 5 Le estremità di tubi dovranno essere preparate in stabilimento per la saldatura di testa in accordo alle norme ISO 6761, con cianfrino per spessori di tubazione maggiore o uguale a 3 mm. Le tubazioni dovranno essere sottoposte a ciclo di sabbiatura Sa2, secondo ISO 8501/1 1988. Dovranno inoltre essere fornite con le estremità protette da tappi in materiale plastico. 3.1.1 Prove e collaudi Le tubazioni preisolate dovranno essere conformi a quanto prescritto dalle norme UNI EN 253 - 2003, salvo requisiti più restrittivi indicati nella presente specifica. I tubi, con o senza saldatura, dovranno essere conformi alle specifiche contenute nelle norme UNI EN 10216/2, UNI EN 10217/2 e UNI EN 10217/5, sia relativamente al processo di produzione, ai controlli (ultrasonori, radiografici, di tenuta), alle marcature (qualità dell’acciaio, codice di produzione, marchio del Produttore). Il livello di qualità dei controlli radiografici dovrà comunque avere il criterio di accettabilità corrispondente al livello B della norma ISO 5817-2004, e cioè quello indicato dal livello di accettabilità 1 della norma UNI EN 12517. Per i tubi costruiti con procedimento di saldatura a resistenza, la saldatura dovrà essere controllata o con procedimento ad ultrasuoni o con metodi elettromagnetici. La procedura di controllo dovrà garantire il rilevamento di un difetto artificiale (intaglio) con profondità non superiore al 15% dello spessore del tubo, sia sulla superficie interna sia esterna. Tale controllo dovrà essere garantito anche alle estremità e potrà essere fatto in linea o fuori linea. I tubi preisolati dovranno essere marcati in conformità alla norma EN 253 di riferimento ed accompagnati, all’atto della produzione, da certificati documentanti le caratteristiche di ogni tubo e l'osservanza delle norme e degli standard secondo i quali sono stati prodotti. A fronte dei controlli e delle prove sotto elencati dovranno essere emessi certificati con documento tipo 3.1.B secondo normativa UNI EN 10204: Tubo di acciaio - diametro e spessore della parete; - analisi chimica del materiale base; - caratteristiche meccaniche del materiale base e del giunto saldato; - prova idraulica; - controllo dimensionale; - controlli non distruttivi; - WPS di riferim. (Welding procedure specifications) in accordo alla norma EN 288-2; - WPAR di supporto alle WPS in accordo alla norma EN 288-3. Guaina di protezione esterna - risultati della prova di scorrimento a caldo; - spessore della parete e misura della circonferenza; - risultati delle prove meccaniche; - controllo del trattamento corona. Tubo assiemato - codici di produzione; - misurazione delle lunghezze e delle circonferenze; - densità della schiuma isolante al cuore; - controllo dell'eccentricità; - controllo dei fili del sistema di rilevazione perdite e della qualità della rifinitura. I controlli dimensionali o di altre grandezze o caratteristiche previsti dalla norma EN 253 dovranno essere condotti in accordo alle norme ISO corrispondenti, di cui si omette l’elencazione. 3.1.2 Tabella riepilogativa tubazioni preisolate Nella tabella seguente si riportano le principali caratteristiche richieste alle tubazioni: Componente Tubo di servizio Caratteristiche Materiale Specifica Rif. normativo Modalità di misura Acciaio P 235 GH 6 Componente Caratteristiche Specifica Rif. normativo Modalità di misura Saldato oppure senza saldatura con fattore di saldatura V=1 Dimensioni DN Spessore minimo ∅ esterno nominale [mm] [mm] 25 33.7 2.3 32 42.4 2.6 40 48.3 2.6 50 60.3 2.9 65 76.1 2.9 80 88.9 3.2 100 114.3 3.6 125 139.7 3.6 150 168.3 4.0 200 219.1 4.5 250 273.0 5.0 300 323.9 5.6 350 355.6 5.6 400 406.4 6.3 450 457.0 6.3 500 508.0 6.3 600 610.0 7.1 700 711.2 8.0 800 812.8 8.8 Superficie esterna, dopo Grado di pulizia: A, BSa2, CSa2 secondo ISO pulizia 8501/1 1988 Preparazione del tubo Preriscaldo del tubo per l’aggrappaggio della prima della schiumatura schiuma sulla superficie Composizione Non si accetta come agente espandente principale CFC, HCFC e acqua Struttura delle celle Dimensioni ≤ 0.5 mm Celle chiuse ≥ 88% Bolle d’aria presenti eccezionalmente e tali da non diminuire l’efficienza Densità Nucleo ≥ 60 kg/m3 Media ≥ 80 kg/m3 Resistenza a pressione Con deformazione ≥10% ≥ 0.3 MPa Assorbimento in acqua In acqua bollentedopo90’ ≤ 10% vol Materiale Polietilene ad alta densità (PEAD) con additivi (Nerofumo, antiossidanti, stabilizzatori alle radiazioni UV) Densità Densità ≥ 950 kg/m3 EN 253 EN 253 ISO9330 – 1 o equiv. ISO 4200 EN 253 ISO8501-1 EN 253 EN 253 EN 253 ISO 845 EN253 ISO 844 EN 253 Variazioni rispetto al valore ≤ ±0.5 g/10’ di calcolo Dimensioni minime del Spessore minimo ∅ esterno [mm] tubo (prima della nominale [mm] schiumatura) 90 2.6 110 2.6 125 2.6 140 3.0 160 3.0 200 3.2 225 3.5 250 3.9 315 4.9 355 5.6 400 6.3 450 7.0 500 7.8 560 8.8 630 9.8 710 11.1 800 12.5 900 12.9 1000 13.3 Uso di materiale riciclato Percentuale in peso di ≤ 15 % materiale proveniente dai propri impianti EN 253 Costruzione Schiuma isolante Tubo in polietilene Melt flow rate EN 253 EN 253 EN 253 EN 253 ISO 1183 metodo A o D ISO 1133 ISO 3126 EN 253 7 Componente Caratteristiche Tolleranza sulle dimensioni Superficie esterna Specifica Diametro +x 0 (0 < x ≤ 0.009 D) Spessore +y 0 ( y = 0.1⋅ s + 0.2) Esente da incisioni che possano ridurne la funzionalità Resistenza all’urto Non deve presentare segni di rotture a seguito di prove secondo ISO 3127 Modalità di misura EN 253 EN 253 Superficie interna Tubo assiemato Come sopra, unito a trattamenti per aumentare l’adesione della schiuma isolante (effetto corona e preriscaldo) Estremità dei tubi Taglio netto, perpendicolare all’asse del tubo, con scostamenti ≤ 2.5° Allungamento a rottura Prima della schiumatura ≥ 350% Deformazione termica Prima della schiumatura in lunghezza, in ogni punto, non deve subire una variazione >3% Resistenza a trazione Tempo di rottura di provino sottoposto a trazione pari a 4Mpa a 80°C ≥ 1000 h Tipo di costruzione Bloccato (Bonded) – è impedito qualunque scorrimento fra tubo di acciaio e tubo di polietilene Estremità dei tubi: Entrambe le estremità devono avere una lunghezza libera dall’isolamento ≥ 150 mm Le estremità del tubo di acciaio devono avere le estremità preparate per la saldatura di testa (ISO6761), cianfrinate per spessori ≥ 3 mm Lunghezza delle barre Diametro ≥ DN 50: 12 m Diametro < DN 50: 6 m Accoppiamento tubazioni DN tubazione ∅ esterno ∅ nom. est. acciaio[mm] PEAD [mm] 25 33.7 90 32 42.4 110 40 48.3 110 50 60.3 125 65 76.1 140 80 88.9 160 100 114.3 200 125 139.7 225 150 168.3 250 200 219.1 315 250 273.0 400 300 323.9 450 350 355.6 500 400 406.4 560 450 457.0 630 500 508.0 710 600 610.0 800 700 711.2 900 800 812.8 1000 Aumento del diametro In ogni punto: ≤ 2% dopo la schiumatura Disassamento fra tubo di Disassamento ∅ esterno PE acciaio e polietilene [mm] [mm] 75-160 3.0 180-400 4.5 450-630 6.0 710-800 8.0 900-1000 9.0 Durata dei tubi Temperatura [°C] Durata [anni] 140 ≥ 30 Resistenza al taglio (prima Temperatura [°C] τ assiale τ tang. [MPa] e dopo l’invecchiamento) [MPa] 23±2 ≥ 0.12 ≥ 0.20 140±2 ≥ 0.08 Conducibilità Prima dell’invecchiamento ≤ 0.028 W/mK termica alla temperatura di 50°C Rif. normativo Esame visivo senza ingrandimento Esame visivo senza ingrandimento EN 253 EN 253 EN 253 EN 253 EN 253 EN 253 EN 253 EN 253 EN 253 EN 253 EN 253 EN 253 EN 253 EN 253 - ISO/DIS 8497 EN 253 ISO 3127 8 Componente Caratteristiche Marcatura Specifica Rif. normativo Sul tubo PEAD va indicato: - DN del tubo, spessore parete e tipo di acciaio impiegato; - sigla del produttore; - EN 253; - data di schiumatura. EN 253 Modalità di misura 3.2 Pezzi speciali I pezzi speciali della rete, quali curve, Ti di derivazione, riduzioni, punti fissi, ecc., dovranno essere del tipo preisolato in stabilimento, costituiti da un tubo interno in acciaio, uno strato intermedio in poliuretano espanso a cellule chiuse ed una camicia esterna in tubo in polietilene ad alta densità. Solamente i fondelli saranno, del tipo da coibentare in opera. I pezzi speciali dovranno essere dimensionati per una pressione massima ammissibile di 18 bar, in acciaio di qualità non inferiore a P 235 GH. I pezzi speciali potranno essere manufatti partendo da tubo di acciaio con o senza saldatura; per le curve si esclude che possano essere ottenute mediante assemblaggio di spezzoni di tubazione rettilinea. La qualità dell'acciaio dovrà essere almeno pari a quella prevista per i tubi, e tale comunque da soddisfare i requisiti imposti dal dimensionamento meccanico della linea di teleriscaldamento. La fabbricazione dei pezzi speciali dovrà essere effettuata in accordo alla norma UNI EN 4482003. I procedimenti di saldatura dovranno essere qualificati in accordo alla norma EN 288-3. Saranno ammessi unicamente procedimenti che prevedano la prima passata con processo TIG o MAG; le successive passate di riempimento, se fatte con elettrodo rivestito, dovranno essere esclusivamente con elettrodo basico omologato. Tutte le saldature dovranno essere a piena penetrazione con adeguata preparazione delle estremità a saldare. Le estremità dei pezzi speciali dovranno essere preparate in stabilimento per la saldatura di testa in accordo alle norme ISO 6761, con cianfrino per spessori di tubazione maggiore o uguale a 3 mm. I pezzi speciali dovranno essere sottoposti a ciclo di sabbiatura Sa2, secondo ISO 8501/1 1988. Dovranno inoltre essere forniti con le estremità protette da tappi in materiale plastico. Il tubo in polietilene e la schiuma isolante, dei pezzi speciali preisolati, dovranno avere le stesse caratteristiche delle tubazioni preisolate. 3.2.1 Prove e collaudi I pezzi speciali dovranno essere conformi a quanto prescritto dalle norme UNI EN 448 - 2003, salvo requisiti più restrittivi indicati nella presente specifica. I tubi da cui saranno ricavati i pezzi speciali dovranno essere conformi alle specifiche contenute nelle norme UNI EN 10216/2, UNI EN 10217/2 e UNI EN 10217/5, sia relativamente al processo di produzione, ai controlli (ultrasonori, radiografici, di tenuta), alle marcature (qualità dell’acciaio, codice di produzione, marchio del Produttore). Il livello di qualità dei controlli radiografici dovrà comunque avere il criterio di accettabilità corrispondente al livello B della norma ISO 5817-2004, e cioè quello indicato dal livello di accettabilità 1 della norma UNI EN 12517. Per i tubi costruiti con procedimento di saldatura a resistenza, la saldatura dovrà essere controllata o con procedimento ad ultrasuoni o con metodi elettromagnetici. La procedura di controllo dovrà garantire il rilevamento di un difetto artificiale (intaglio) con profondità non superiore al 15% dello spessore del tubo, sia sulla superficie interna sia esterna. Tale controllo dovrà essere garantito anche alle estremità e potrà essere fatto i linea o fuori linea. Il livello di qualità di tutti i giunti saldati presenti nei pezzi speciali deve soddisfare i requisiti del livello B della normativa UNI EN 12517. Le tecniche di controllo da utilizzare ed i criteri di accettabilità specifici per i vari metodi di controllo sono quelli corrispondenti indicati dalla UNI EN 12062/98. Per il metodo radiografico l’accettabilità corrispondente al livello di qualità B della UNI EN 25817/94 è quello indicato dal livello di accettabilità 1 della UNI EN 12517/99. 9 I pezzi speciali preisolati dovranno essere marcati in conformità alla norma EN 448 di riferimento; in particolare sulla camicia in PEAD (o su apposita targhetta in caso di componente non preisolato) saranno indicati, per quanto di pertinenza: - Nome e sigla del produttore di PE - Melt Flow Rate dichiarato dal produttore - Diametro e spessore nominali della camicia in PEAD - data di produzione della camicia in PEAD - DN del tubo di servizio e tipo di acciaio impiegato; - angolo di curvatura (ove applicabile); - sigla del produttore; - EN 448; - data di schiumatura. A fronte dei controlli e delle prove sotto elencati dovranno essere emessi certificati con documento tipo 3.1.B secondo normativa UNI EN 10204: Tubo di acciaio da cui è ricavato il pezzo speciale: - diametro e spessore della parete; - analisi chimica del materiale base; - caratteristiche meccaniche del materiale base e del giunto saldato; - prova idraulica; - controllo dimensionale; - controlli non distruttivi; - WPS di riferim. (Welding procedure specifications) in accordo alla norma EN 288-2; - WPAR di supporto alle WPS in accordo alla norma EN 288-3. Guaina di protezione esterna - spessore della parete e misura della circonferenza; - risultati delle prove meccaniche; - controllo del trattamento corona. Pezzo assiemato - codici di produzione; - misurazione delle lunghezze e delle circonferenze; - densità della schiuma isolante al cuore; - controllo dei fili del sistema di rilevazione perdite e della qualità della rifinitura. I controlli dimensionali o di altre grandezze o caratteristiche previsti dalla norma EN 448 dovranno essere condotti in accordo alle norme ISO corrispondenti, di cui si omette l’elencazione. 3.2.2 Curve preisolate Si chiarisce che non sono considerate tali, e pertanto non si possono utilizzare, curve utilizzanti gusci metallici schiumati in opera. Potranno essere fornite curve preisolate ottenute unicamente attraverso i seguenti processi di formatura: forgiatura, con successiva saldatura di testa di tronchetti di prolunga; piegatura a caldo di tubo di acciaio con o senza saldatura longitudinale; piegatura a freddo di tubo di acciaio con o senza saldatura longitudinale. Lo spessore minimo della curva dopo la piegatura a freddo dovrà essere maggiore od uguale all’85% dello spessore nominale del tubo diritto di pari diametro, da cui è ricavata la curva. Il diametro nominale dovrà essere lo stesso di quello del tubo diritto e la massima ovalizzazione nella zona curvata non dovrà essere superiore al 6%. Lo spessore minimo della curva dopo la piegatura a caldo dovrà essere uguale o maggiore dello spessore del tubo di servizio di uguale diametro. Potranno essere esclusivamente fornite curve preisolate aventi le caratteristiche riportate nella seguente tabella. 10 Diametro nominale curva Processo di formatura della curva Raggio di curvatura DN 25 ÷ DN 150 piegatura a freddo; piegatura a caldo; forgiatura, con successiva saldatura di testa di tronchetti di prolunga; R/d =2,5 DN 200÷ DN 450 piegatura a caldo; forgiatura, con successiva saldatura di testa di tronchetti di prolunga; R/d=2,5 DN 500 ÷ DN 600 forgiatura, con successiva saldatura di testa di tronchetti di prolunga; R/d=2,5 DN 700 ÷ DN 800 forgiatura, con successiva saldatura di testa di tronchetti di prolunga; R/d=1,5 La lunghezza del braccio delle curve dovrà essere non minore di 1 metro. 3.2.3 Ti di derivazione preisolati Potranno essere forniti unicamente Ti di derivazione preisolati, preformati in stabilimento, ottenuti attraverso i seguenti processi di formatura: forgiatura, con successiva saldatura di testa di tronchetti di prolunga sulla tubazione principale e di tronchetti di derivazione; formatura a caldo senza saldatura, con successiva saldatura di testa di tronchetti di prolunga sulla tubazione principale e di tronchetti di derivazione; formatura a freddo di collare trafilato su tubo principale con o senza saldatura longitudinale, con successiva saldatura di testa di tronchetti di prolunga; saldatura tronchetto di derivazione con preparazione “set-in” e “set-on”, con piastre di rinforzo. Ove si utilizzino, le piastre di rinforzo dovranno essere connesse mediante saldatura sia al tubo principale, sia al tubo in derivazione. Lo spessore del tubo principale dovrà essere opportunamente maggiorato affinché lo spessore del collare trafilato, ove utilizzato, non risulti inferiore a quello del tubo in diramazione. Gli spessori minimi del tubo principale e di quello di derivazione dovranno essere maggiori, o al più uguali, a quelli nominali dei tubi di pari diametro, e conformi a ISO 3419. Potranno essere esclusivamente forniti Ti di derivazione preisolati aventi le caratteristiche riportate nella seguente tabella. Diametro nominale stacco di derivazione Diametro nominale tubazione principale 800 700 600 500 450 400 350 300 250 200 150 125 100 800 700 600 500 450 400 350 300 80 65 50 40 32 25 A A A A A A A A A A A - - - - - - - - - A A A A A A A A A A - - - - - - - - - - A A A A A A A A A - - - - - - - - - - A A A A A A A A - - - - - - - - - - - A A A A A A A - - - - - - - - A A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D - - A A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D - A A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D - - - - - - - - - - - - - - - - A - - A A - A A A A A A A A A 11 Diametro nominale stacco di derivazione 800 700 600 500 450 400 350 300 250 200 150 125 100 80 250 200 Diametro nominale tubazione principale 150 125 100 80 65 - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - A - - - - - - A A - - - - - A A A - - - - 65 50 40 32 25 A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D A A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D A A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D A A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D A A B C D A B C D A B C D A B C D A A B C D A B C D A B C D A A B C D A B C D A A - - - A A - - A A - A A A 50 - - - - - - - - - - - - - - - A A A A B C D 40 32 25 - - - - - - - - - - - - - - - - A A A - - - - - - - - - - - - - - - - - A A - - - - - - - - - - - - - - - - - - A LEGENDA: “A”: forgiatura, con successiva saldatura di testa di tronchetti di prolunga sulla tubazione principale e di tronchetti di derivazione; “B”: formatura a caldo senza saldatura, con successiva saldatura di testa di tronchetti di prolunga sulla tubazione principale e di tronchetti di derivazione; “C”: formatura a freddo di collare trafilato su tubo principale con o senza saldatura longitudinale, con successiva saldatura di testa di tronchetti di prolunga; “D”: saldatura tronchetto di derivazione con preparazione “set-in” e “set-on”, con piastre di rinforzo. “-“: non richiesto. 3.2.4 Riduzioni preisolate Le riduzioni del tipo preisolato, dovranno essere di tipo concentrico, formate a caldo da tubi senza saldatura o da lamiere rullate e saldate; dovranno essere in accordo alla norma ISO 3419-1981, clausola 6.1.3, ad eccezione degli spessori che dovranno essere almeno uguali a quelli dei tubi di diametro maggiore. Potranno essere esclusivamente fornite riduzioni preisolate, con saldati i tronchetti di prolunga, aventi il diametro ridotto al massimo di tre misure inferiore, come riportato nella seguente tabella. 12 Diametro nominale della riduzione a valle Diametro nominale della riduzione a monte 800 700 600 500 450 400 350 300 250 200 150 125 100 80 65 50 40 32 25 800 700 600 - X X X - - - - - - - - - - - - - - - - - X X X - - - - - - - - - - - - - - - - - X X X - - - - - - - - - - - - - 500 450 400 350 300 250 - - - - X X X - - - - - - - - - - - - - - - - - X X X - - - - - - - - - - - - - - - - - X X X - - - - - - - - - - - - - - - - - X X X - - - - - - - - - - - - - - - - - X X X - - - - - - - - - - - - - - - - - X X X - - - - - - - 200 150 125 100 80 65 - - - - - - - - - - X X X - - - - - - - - - - - - - - - - - X X X - - - - - - - - - - - - - - - - - X X X - - - - - - - - - - - - - - - - - X X X - - - - - - - - - - - - - - - - - X X X - - - - - - - - - - - - - - - - - X X X - 50 40 32 - - - - - - - - - - - - - - - - X X X - - - - - - - - - - - - - - - - - X X - - - - - - - - - - - - - - - - - - X LEGENDA: “X”: richiesto; “-“: non richiesto; 3.2.5 Fondelli I fondelli bombati dovranno essere formati a caldo da lamiera e saranno forniti non preisolati. Dovranno essere completi del kit per la realizzazione in opera della coibentazione e della protezione esterna con caratteristiche conformi a quanto prescritto dalla norma UNI EN 448 per i raccordi preisolati. 3.2.6 Tabella riepilogativa pezzi speciali Nella tabella seguente si riportano le principali caratteristiche richieste ai pezzi speciali: Componente Parti di acciaio Tipologia componenti Caratteristiche Materiale Dimensioni Curve forgiate Curve piegate a caldo Curve piegate a freddo Ti forgiati Ti con collari a saldare Ti saldati Specifica Rif. Normativo Come per le tubazioni Prima della costruzione vale quanto detto per le tubazioni Dimensioni secondo ISO 3419–p.6.1.2 Dimensioni secondo EN 448 Spessore del tubo: dopo la piegatura deve essere ≥85% dello spessore nominale (EN253 tab.1) Ovalizzazione della curva ≤ 6% Irregolarità di curvatura: non sono ammesse pieghe ma solo ondulazioni se di altezza ≤ 25% dello spessore nominale Tolleranza sull’angolo di curvatura: entro i limiti seguenti: DN ≤ 200 Da = ± 2.0° EN 448 EN 448 Spessori secondo ISO 3419. Gli spessori T e T1 (Fig. 4-ISO 3419) devono essere ≥ di quelli dei tubi diritti Lo spessore del collare non deve essere inferiore allo spessore del tubo principale e del tubo derivato Con collare estruso dal tubo principale o direttamente al tubo principale EN 448 EN 448 EN 448 EN 448 EN 448 EN 448 Modalità di misura Calcolata secondo la formula in EN 448 – p. 4.1.3.2 EN 448 EN 448 EN 448 13 Componente Caratteristiche Tubo derivato Parti di acciaio Particolari costruttivi Schiuma isolante Tubo in polietilene Pezzo assiemato Specifica Deve essere perpendicolare all’asse del tubo principale con tolleranza non superiore a ± 2.0° Riduzioni Costruzione secondo ISO 3419. Gli spessori T e T1 (Fig. 3-ISO 3419) devono essere ≥ di quelli dei tubi diritti Ancoraggi Lo spessore dei tubi deve essere ≥ di quelli dei tubi dritti Saldature Ad arco con elettrodi rivestiti o con protezione di gas inerte Preparazione delle superfici: − in accordo con ISO 6761 (estremità); i Ti saldati secondo EN448 Fig. 3. Controllo delle saldature: − Controllo visivo: la qualità deve essere conforme a EN 25817, livello B; − Controllo della tenuta: rispetto alle condizioni definite in EN 448; − Controllo radiografico: criterio di accettabilità liv. B UNI EN 25817, corrispondente al liv. 1 UNI EN 12517. Superfici Prima della schiumatura, le superfici devono essere preparate secondo EN 253 Tutte le caratteristiche e Come richiesto per le tubazioni preisolate, con prove esclusione dei punti EN 253 – p. 4.3.3.2 , 4.4.3 e 4.4.5 Prove e campioni Secondo EN 448 punti 5.3 e 5.1 Spessore Come per le tubazioni preisolate, ma con spessore minimo pari a 3 mm Tutte le caratteristiche e Come per le tubazioni preisolate prove Marcatura Sul tubo PEAD il produttore deve indicare: − Nome e sigla del produttore di PE − Melt Flow Rate dichiarato dal produttore − Diametro e spessore nominali − data di produzione. Tipo di costruzione Isolamento in fabbrica Estremità Tutte le estremità devono avere una lunghezza libera dall’isolamento ≥ 150 mm e devono essere preparate per saldatura di testa secondo ISO 6761 Disassamento tra tubo di Valori pari a quelli delle tubazioni diritte (EN 448 acciaio e PEAD tab. 2) Angolo tra asse tubo L’angolo fra l’asse del tubo di acciaio misurato acciaio e PEAD all’estremità e quello del tubo in PEAD misurato a 100 mm dell’estremità deve essere ≤ 2° Angoli e lunghezze dei Angolo fra due tratti adiacenti in una curva: ≤ 45° segmenti di tubo di Lunghezza minima dei segmenti di tubo PEAD all’estremità: ≥ 100 mm Saldatura fra tubi di Variazioni rispetto al valore di ≤ 0.5 g/10’ PEAD calcolo secondo EN253 Ammessa solamente saldatura a specchio, salvo casi particolari in cui non sia utilizzabile Spostamento fra superfici da saldare ≤ 30% dello spessore Tenuta stagna dopo la Non si deve avere alcuna fuoriuscita di schiuma schiumatura dalle saldature. In caso contrario va rifatto tutto l’isolamento in PEAD Aumento di diametro del Dopo la schiumatura, in ogni punto deve essere ≤ tubo in PEAD 2% del valore iniziale Spessore minimo di In ogni punto lo spessore dell’isolamento deve isolamento nelle curve essere ≥ 50% del suo valore nominale e comunque mai inferiore a 15 mm Tolleranze dimensionali Secondo prescrizioni EN 448 Rif. Normativo Modalità di misura EN 448 EN 448 EN 448 EN 448 EN 448 EN 448 – p. 5.2.1. EN 448 EN 448 Cfr. EN 253 EN 448 EN 448 Cfr. EN 253 EN 448 Cfr. EN 253 EN 448 EN 448 EN 448 EN 448 – p.5.5.1 EN 448 EN 448 – p.5.5.1 EN 448 EN 448 EN 253– p.4.2.1.2 EN 448 EN 448 – p.5.5.2 EN 448 EN 448 – p.5.5.3 EN 448 EN 448 – p.5.5.4 EN 448 EN 448 – p.5.5.5 EN 448 14 Componente Caratteristiche Marcatura Specifica Rif. Normativo Sul tubo PEAD va indicato: - DN del tubo, spessore parete e tipo di acciaio impiegato; - angolo di curvatura (ove applicabile); - sigla del produttore; - EN 448; - data di schiumatura. EN 448 Modalità di misura 3.3 Sistema di muffolatura Il sistema di muffolatura dovrà fare parte del sistema di tubazioni preisolate per consentire il ripristino dell'isolamento e della guaina esterna in corrispondenza delle saldature tra barre diritte e pezzi speciali. Il giunto utilizzato dovrà soddisfare i seguenti requisiti: ripristinare la continuità di tutti i materiali, inclusa la continuità ed il funzionamento del sistema di rilevamento perdite; trasmettere gli sforzi generati dalle dilatazioni termiche nell'isolamento e nel rivestimento; garantire l'impermeabilità nelle condizioni di esercizio ad eventuali infiltrazioni. Potranno essere esclusivamente forniti i seguenti sistemi di muffolatura con schiumatura in opera del coibente: Sistema 1: muffole composte da manicotto in PEAD con estremità elettrosaldanti; l’unione delle estremità fra manicotto e tubazione preisolata sarà ottenuta per elettrofusione e con controllo automatico del processo di saldatura. Su grandi diametri il manicotto potrà avere, per esigenze di montaggio, un’apertura longitudinale che dovrà anch’essa essere elettrosaldata con il medesimo processo. Sistema 2: giunto composto da muffola in polietilene ad alta densità reticolato mediante irraggiamento elettronico e resa termorestringente. L’unione delle estremità fra il manicotto e la tubazione preisolata sarà ottenuta per adesione dovuta alla interposizione di una fascia di mastice adesivo semicristallino. La protezione meccanica sarà garantita dall’elevato sforzo di cerchiaggio generato dall’azione del termorestringente reticolato elettronicamente. In particolare in base al diametro nominale della tubazione, si dovranno utilizzare i due sistemi suddetti come riportato nella seguente tabella. Diametro nominale tubazione DN 25 ÷ DN 350 DN 400 ÷ DN 800 Sistema di muffolatura Sistema 2 Sistema 1 Il sistema di muffolatura dovrà essere accompagnato da adeguate istruzioni operative emesse dal Produttore che il personale addetto dovrà scrupolosamente seguire in fase di posa. I materiali necessari al ripristino dell'isolamento e della guaina esterna in corrispondenza delle saldature eseguite in cantiere, dovranno avere le seguenti caratteristiche: Manicotti Il materiale costituente i manicotti dovrà essere di qualità identica (se PEAD) o compatibile (se PE reticolato elettronicamente) con quello utilizzato per la guaina esterna delle tubazioni e pezzi speciali. Sarà fornito di diametro adeguatamente superiore al diametro esterno della tubazione. Lo spessore dei manicotti dovrà essere dello stesso ordine di grandezza del corrispondente spessore della camicia del tubo preisolato. Isolamento di Poliuretano L'isolamento in schiuma di poliuretano dovrà essere realizzato in opera e presentare le stesse caratteristiche della schiuma utilizzata per le tubazioni. Non sarà in alcun caso ammesso l’utilizzo di coppelle poliuretaniche preformate. 15 La schiuma di PUR dovrà essere ottenuta dalla miscela di due liquidi (poliolo ed isocianato) forniti predosati per ogni giunto da eseguire e dovrà essere colata all'interno della cassaforma costituita dal manicotto e dalle eventuali fasce laterali. Non saranno ammessi sistemi di schiumatura in cui il dosaggio dei componenti sia da definire in campo, soggetto alla manualità dell’operatore. Tappi per fori di schiumatura e ventilazione In corrispondenza dei fori di schiumatura e ventilazione dovranno essere previsti tappi applicati per termofusione del polietilene. Nel solo caso del giunto con manicotto a tutto spessore in polietilene reticolato dovrà essere utilizzato il sistema di chiusura ad elettroadesione. Non saranno accettati tappi a semplice infilaggio meccanico (con utilizzo del martello o sistemi similari). 3.3.1 Prove e collaudi I componenti costituenti il sistema di muffolatura dovranno essere conformi a quanto prescritto dalle norme UNI EN 489 - 2005. In aggiunta alla normativa, quale requisito minimo, dovrà essere dimostrata la resistenza del sistema di muffolatura completo di tappi di chiusura alle condizioni di prova previste dalla normativa CEN/EN 107/WG4, estese a non meno di 1000 cicli di prova, mediante certificati emessi da enti terzi accreditati su un tubo DN 150 (De 250 mm) per il Sistema 2 e su un tubo da DN 600 (De 800 mm) per il Sistema 1. Ogni giunzione realizzata in cantiere dovrà essere collaudata a 20 kPa prima della schiumatura allo scopo di verificare la tenuta dei collari. I manicotti costituenti il sistema di muffolatura dovranno essere accompagnati, all’atto della produzione, da certificati documentanti le caratteristiche di ogni pezzo e l'osservanza delle norme e degli standard secondo i quali sono stati prodotti. 3.4 Accessori di rete Gli accessori di rete, quali materassini di compensazione, anelli passamuro, cuffie water-stop, dovranno essere realizzati dallo stesso produttore delle tubazioni preisolate, e fare quindi parte del medesimo sistema di tubazioni per teleriscaldamento, specificamente progettato e già testato in campo. Materassini di compensazione In corrispondenza di curve, diramazioni ed in generale in tutti i punti in cui possano avvenire movimenti del tubo dovuti a dilatazioni termiche, dovranno essere utilizzati materassini di compensazione a diretto contatto della guaina esterna del tubo, in grado di consentire la dilatazione delle tubazioni senza esercitare un’elevata reazione di contrasto. I materassini dovranno essere in schiuma di materiale elastico a bassa densità, immarcescibile, con spessore di almeno 40 mm. Le caratteristiche di elasticità dovranno essere mantenute nel tempo, anche in presenza di deformazioni pari a 2/3 dello spessore iniziale. Anelli passamuro In corrispondenza di attraversamenti di pareti in muratura o calcestruzzo armato dovranno essere utilizzati anelli passamuro infilati sulla guaina esterna del tubo, tali da consentire lo spostamento assiale della tubazione garantendo la tenuta idraulica rispetto a possibili infiltrazioni di acqua e terra dall’esterno. Gli anelli dovranno essere realizzati in neoprene ad alta resistenza e lunga durata nel tempo, e dovranno garantire la perfetta tenuta sia verso la guaina esterna dei tubi preisolati sia verso la parete, a cui saranno bloccati con malta cementizia. Cuffie water-stop In corrispondenza di discontinuità della protezione esterna che mettano allo scoperto le estremità dello strato isolante in poliuretano (es. ingresso in manufatti con impiego di tubazione coibentata in opera), dovranno essere utilizzate cuffie water-stop termoretratte sulla parte terminale della coibentazione, per impedire infiltrazioni di umidità nel coibente. Le cuffie dovranno essere realizzate in polietilene termorestringente ad alta resistenza e 16 dovranno garantire la perfetta tenuta sia verso la guaina esterna dei tubi termoisolanti sia verso il tubo di acciaio. In linea generale si esclude l’impiego di tali componenti in punti direttamente soggetti a reinterro. 3.5 Tubazioni per polifora Come predisposizione per la posa di cavi di telecontrollo o telecomunicazioni, si forniranno n. 2 polifore a 3 tubi in PEAD liscio, DN50, di cui una di colore nero ed una di colore blu. Le tubazioni dovranno essere conformi alla norma UNI 7611, PN 10. Le giunzioni dovranno essere realizzate con manicotti dotati di guarnizioni elastomeriche che garantiscano la tenuta rispetto ad infiltrazioni d’acqua dall’esterno oppure mediante fusione a caldo dei lembi di saldatura o sistemi equivalenti. Le estremità delle polifora dovranno essere protette da tappi ad espansione in materiale plastico. Cap. 4 Prescrizioni di realizzazione e posa 4.1 Posa delle reti preisolate Le tubazioni dovranno essere calate sul letto di sabbia predisposto con uno spessore minimo di 15 cm. Le estremità delle tubazioni dovranno essere protette dall’ingresso successivo di corpi estranei per mezzo di tappi. Ogni tratto di condotta dovrà essere allineato e disposto in modo che l'asse del tubo non presenti punti di flessioni e non vi siano contropendenze in corrispondenza di punti senza scarichi e sfiati. Le due tubazioni (mandata e ritorno) dovranno essere posate alla stessa profondità. Piccole correzioni della direzione del tubo saranno ammesse ricorrendo ad un adattamento della testata delle tubazioni (spicchiatura) limitata a valori inferiori a 0.5°C di variazione angolare fra l’asse di due canne consecutive. Al di sopra delle tubazioni preisolate, in corrispondenza dell’asse dello scavo ed al di sopra dello strato riempito con la sabbia (generalmente a profondità costante rispetto alla superficie stradale), si provvederà a posare nello scavo le polifore. Le suddette tubazioni dovranno sboccare in opportuni pozzetti rompitratta, distanziati fra loro non più di 150 m ed ubicati anche in corrispondenza di ciascun cambiamento di direzione o diramazione. A conclusione della posa delle polifore, per ogni tubo, da pozzetto a pozzetto, dovrà essere sparato il “cordino pilota” tramite l’apposito pilotino. Il cordino pilota dovrà essere legato ai tappi ad espansione utilizzati per sigillare il tubo. Le polifore dovranno essere posate all’interno di uno strato di sabbia con spessore non inferiore a 5 cm. Le tubazioni ed i pezzi speciali dovranno essere giuntati di testa mediante saldatura elettrica a piena penetrazione a due o più passate, di cui la prima dovrà essere eseguita con procedimento TIG (Tungsten Inert Gas). 4.1.1 Pulizia e flussaggio delle tubazioni Prima, durante ed al termine delle operazioni di posa si dovrà assicurare che l’interno delle tubazioni sia pulito, asciutto e privo di ogni corpo estraneo. Durante la posa si dovrà pertanto procedere alla pulizia delle tratte posate, che per i tratti di diametro maggiore del DN 400 dovrà essere eseguita con sistemi meccanici “ a secco” mentre per i tratti di diametro inferiore dovrà essere eseguita mediante il flussaggio con acqua. 4.1.2 Sistema di muffolatura Per evitare penetrazione di umidità nello strato termoisolante, tutte le operazioni successive alla saldatura dei tubi di servizio (controllo ed eventuale riparazione delle saldature, asportazione della corona circolare di isolamento, collegamento dei fili sensori, controlli durante la realizzazione della rete, muffolatura, schiumatura, ecc.) non dovranno essere effettuate con tempo piovoso a meno che non si predisponga un'opportuna copertura dell'area di lavoro ed un adeguato sistema di eduzione delle acque dalle trincee di posa. 17 Nel caso in cui la trincea di posa sia allagata, anche parzialmente e per qualsivoglia ragione, con conseguente imbibimento del coibente della tubazione, le tubazioni già posate in cui la muffola non sia stata realizzata dovranno essere rimosse ed eliminate. Prima di procedere alla schiumatura del giunto si dovrà attendere il raffreddamento dell’interno del giunto ad almeno 40°C, qualora termoristretto od elettrosaldato. I componenti della miscela di poliolo e isocianato utilizzata per la schiumatura della muffola dovranno essere predosati dal produttore e del tipo adatto per le condizioni atmosferiche stagionali (miscela estiva o invernale), onde minimizzare errori di posa dovuti alla manualità dell’operatore. Per tubazioni di diametro maggiore od uguale al DN400 dovrà essere utilizzata una macchina automatica di schiumatura; questa dovrà essere utilizzata in conformità alle istruzioni del Produttore e garantire una costanza di dosaggio dei componenti che garantisca uno scarto nel dosaggio stesso non superiore al ±5%. La macchina dovrà essere dotata di un ciclo di pulizia automatico al termine di ogni operazione di schiumatura che eviti l’invio di miscela già espansa nel successivo ciclo di schiumatura. Ogni giunzione realizzata in cantiere prima della schiumatura dovrà essere collaudata a 20 kPa allo scopo di verificare la tenuta dei componenti. 4.1.3 Pozzetti per la polifora Ogni 150 m circa lungo il tracciato della rete ed in corrispondenza di ogni cambiamento di direzione o Ti di derivazione, si posizioneranno pozzetti rompitratta per la posa della polifora di segnale. Tali pozzetti dovranno essere posizionati al di sopra del letto di riempimento in sabbia in cui sono posizionate le tubazioni, e dovranno essere fondati su una piastra rettangolare in calcestruzzo armato prefabbricato Rck=30 N/mm2 di dimensioni 180*120*8 cm. La piastra sarà armata con rete elettrosaldata F 6/6 maglia 10/10 cm, e poggerà sulla sabbia. I pozzetti, in calcestruzzo armato prefabbricato avente Rck=30 N/mm2, avranno dimensioni interne 100*100 cm oppure 140*80 cm, spessore della parete non inferiore a 12 cm. La quota di ingresso delle polifore nel pozzetto non dovrà essere variata rispetto alla quota di posa delle polifore lungo lo scavo in modo da evitare brusche variazioni di direzione. I chiusini di accesso dei pozzetti della polifora di segnale dovranno essere in ghisa sferoidale 500.7 ISO 1083/1987; salvo particolari posizionamenti in piazzali soggetti a forte carico, dovranno essere carrabili classe D400-EN124. Il telaio sarà di forma quadrata o rettangolare con apertura in spicchi triangolari; la luce netta apribile sarà 900*900 mm oppure 800*1400 mm, e lo sforzo dell’operatore in fase di manovra sarà minore di 30 kg. I chiusini dovranno essere conformi alla norma UNI EN 124/1995 e recare la scritta “POLIFORA”. 4.2 Prove idrauliche di pressione Al termine della posa dei diversi tratti di rete dovrà essere eseguita una prova di pressione della tubazione di servizio per ciascun tratto di rete sezionabile; le prove dovranno essere condotte alla pressione di 2700 kPa, corrispondenti ad 1,5 volte la pressione massima di esercizio, utilizzando un registratore manometrico della pressione stessa ed uno o più registratori di temperatura del fluido (di cui uno in corrispondenza della presa di pressione). La prova sarà condotta con acqua demineralizzata ed addittivata e sarà considerata positiva se, su un periodo di tempo di 24 ore, non si registreranno variazioni di pressione in diminuzione, depurando il fenomeno dagli effetti di temperatura. È ammessa una tolleranza di ±0,5% sul valore iniziale di pressione. 18