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OFFICINA MUSICALE lanciare il dado Partenza 1 Dividiamo la classe in quattro gruppi. Ogni gruppo ha un contrassegno che lo rappresenta sul tracciato. Si lancia il dado e, a turno, si avanza di un numero di caselle corrispondenti. CD 1 BRANO 21 2 Canta due suoni di identica altezza 3 Canta due suoni di differente durata Ascolta l’esempio musicale e indica qual è il suono più acuto Canta tre suoni di altezza progressiva dal grave all’acuto 15 Canta i tre suoni rappresentati nel seguente grafico — ——— —— 4 Stai fermo un giro 5 Canta i tre suoni rappresentati nel seguente grafico ∑ & 6 ● ● Cantate tre suoni di altezza progressiva dal grave all’acuto Ascolta l’esempio musicale e rappresenta graficamente i suoni alla lavagna 16 Canta due suoni di diversa intensità, ma della stessa altezza 13 Ascolta l’esempio musicale e indica qual è il suono più lungo 12 17 PENALITÀ!!! Torna alla casella da dove hai tirato il dato CD 1 BRANO 23 CD 1 BRANO 24 Ascolta l’esempio musicale e rappresenta graficamente i suoni alla lavagna & 11 18 Esegui la seguente sequenza sonora battendo le mani ●● ● ● ●● ● CD 1 BRANO 21 Ascolta l’esempio musicale e indica qual è il suono più grave ● CD 1 BRANO 22 14 32 Giunti alla casella d’arrivo un componente del gruppo, ogni volta diverso, effettua la prova richiesta. Se la si supera si acquisisce il diritto di rimanere nella stessa casella altrimenti si torna alla casella di partenza. Vince ovviamente il gruppo che per primo arriva al traguardo. Con gli oggetti a tua disposizione produci un suono metallico. ● ● Ascolta l’esempio musicale e indica qual è il suono più corto : 19 Con gli oggetti a tua disposizione produci un suono dolce ● CD 1 BRANO 23 : 10 7 Canta i tre suoni rappresentati nel seguente grafico 9 20 Canta una qualunque canzone che conosce tutta la classe intonandola su un unico suono 8 Arrivo Gioco musicale sulle caratteristiche del suono OFFICINA MUSICALE 33 MODULO 5 UN SUONO PER OGNI SEGNO MODULO 5 UN SUONO PER OGNI SEGNO UNITÀ 18 LE NOTE MUSICALI 1 Ascolta e canta con i tuoi compagni questa canzone, composta sulle note della scala. & 44 œ 1 DIFFICOLTÀ P • uò sembrare noioso e complicato, ma resta sicuramente il modo più efficace e rapido per fissare sulla carta un’idea musicale. Stiamo parlando del rigo musicale, un sistema universalmente noto per scrivere la musica. TONALITÀ FLAUTO Do maggiore CANTO Do maggiore FLAUTO ■ Ascolta le sequenze sonore proposte. A quale delle tre CD 3 BRANO 66 sequenze abbineresti il seguente grafico? ■ Alla prima. ■ Alla seconda. ■ Alla terza. • Al termine della prova raccogliamo i risultati. – – – – • • • È possibile indicare l’altezza dei suoni utilizzando dei pallini posti più o meno in alto e la durata dei suoni utilizzando delle linee più o meno lunghe. Questo sistema però è impreciso: ognuno di noi infatti può interpretare questi segni in maniera del tutto personale. Perciò i musicisti hanno inventato un sistema grafico di scrittura, con il quale è possibile fissare in modo preciso e sicuro l’altezza dei suoni di una qualsiasi melodia. Nelle pagine che seguono impareremo a conoscere e a utilizzare questo sistema che ci permetterà anche di eseguire i primi semplici brani musicali sui nostri strumenti. Che cosa imparerai in questo modulo? ✔ Imparerai a conoscere il rigo musicale, le chiavi e la posizione delle note, cioè i primi elementi del sistema di notazione tradizionale usato in tutto il mondo. ✔ Attraverso alcune attività di ascolto ti abituerai a distinguere suoni di diversa altezza e a scriverli correttamente all’interno del rigo musicale ˘ Do - ta - Do Do re pro œ Do Re re - rò e fe &œ œ œ La La Sol io sa - rò pa 7 - œ Œ œ œ Mi Mi Mi che no ta im Mi qual Si Fa œ œ ve - rò La œ Œ œ Sol Fa œ Œ - - œ. œ J Do - œ - ˘ Œ œ Si li ce - œ œ œ œ œ œ œ Fa Fa Mi Mi Re Re Do .. Œ œ Rit. Do Do Do Do Do Do Re Mi Mi Mi Mi Fa Fa Sol La Si Do Si La La Sol Fa Fa Mi Mi Re Re Do 1. Se a cantare proverò qualche nota imparerò e felice io sarò Fa Fa Mi Mi Re Re Do Rit. 2. Una musica così tu non l’hai sentita mai Canta ancora insieme a me e ripeti finchè vuoi Rit. Osserva la canzone che hai cantato: essa è basata sui sette suoni della scala. Do Re Mi Fa Sol La Si SI Una scala è una successione di suoni di altezza differente. Una scala può essere ascendente se i suoni diventano progressivamente più acuti, o discendente se i suoni diventano MI progressivamente più gravi. RE DO 74 œ œ ˙ 3 BRANO 67 Do can &œ BASE MUSICALE CD 1.Do œ ˙ • Quanti hanno abbinato il grafico alla sequenza n° 1? ____________ Quanti alla n° 2? ____________ Quanti alla n° 3? ____________ Quante sono state le possibilità di "interpretazione"? ____________ Che cosa devi saper fare per affrontare le attività di questo modulo? ✔ In questo modulo ti sarà richiesto di utilizzare la voce per produrre suoni intonati e per cantare semplici melodie. ✔ Per alcune attività è utile, ma non indispensabile, l’uso del flauto dolce. • Do – Do œ 2.Se a 4 ESTENSIONE œ LA SOL FA SI LA SOL FA MI RE DO 75 PARTE 2 Teoria e metodo IL FLAUTO DOLCE FLAUTO DOLCE IL PRIMI SUONI CON IL FLAUTO Per suonare in modo corretto qualsiasi strumento occorre partire da una corretta imposta- Inizieremo il nostro lavoro con l’emissione di un suono libero (senza diteggiatura) seguendo le regole stabilite. zione. L’impostazione comprende una serie di regole che indicano sia la corretta posizione del proprio corpo, sia il corretto uso delle mani sullo strumento. 1 Date un leggero colpo di lingua all’inizio 4 Esercitatevi ora a emettere suoni “misu- del suono e riportate in avanti la lingua in chiusura senza far cedere il fiato: rati” cioè con una durata prestabilita. L’insegnante o un compagno segnano il tempo con un battito leggero di mani e voi dovete produrre suoni lunghi quattro, tre, due e un battito. 1. Innanzitutto è necessario sedersi bene sulla sedia appoggiando la schiena allo schienale, senza accavallare le gambe e senza appoggiare i gomiti sul tavolo, ma tenendoli morbidi lungo i fianchi. 2. La parte superiore del flauto (imboccatura o becco) va tenuta leggermente tra le labbra ma non tra i denti e il fiato andrà indirizzato all’interno dello strumento con un soffio molto leggero, ma regolare. 3. Ogni suono dovrà essere emesso con un leggero colpo di lingua che si sposterà in avanti come per pronunciare la lettera T. 4. Ogni suono sarà terminato riportando in avanti la lingua senza diminuire la pressione del fiato ma anche senza aumentarla. T ___________________ T w ___________________ 2 Dopo aver imparato a emettere corretta- Errori da evitare (cioè ripetuti) eseguendo una serie di suoni non velocemente ma regolarmente. Usate sempre il colpo di lingua per ogni suono prendendo fiato un’unica volta. ■ Un colpo di lingua non seguito immediatamente dal soffio. ■ L’emissione del fiato irregolare o poco controllata che pro- durrebbe un suono instabile nell’intonazione. ■ La “caduta”del fiato al termine del suono, che non sarebbe T D I T E G G I AT U R A C O M P L E TA 228 & œ & œ & # œ bœ & œ & #œ bœ & œ Do Re Mi Fa Sol La Fa # Sol b Sol # La b & #œ b œ La # Si b T T T T T T T T 3. T______T ▲ ▲ T 4. T__ ▲ Q Q Q Q Q Q Q Q Q Q più intonato. & œ 2. T___________T ▲ ▲ ▲ 3 Esercitatevi quindi nei suoni ribattuti ■ Un colpo di lingua troppo violento all’attacco del suono. &œ 1. T________________T ▲ ▲ ▲ ▲ mente e in modo stabile il suono, imparate a emettere il suono più lungo e il suono più corto. Attenzione al colpo di lingua e a non soffiare troppo forte. & œ & œ Si Do & #œ b œ Do # Re b & œ bœ œ & #œ & Re Mi Re # Mi b & œ & #œ bœ Fa # Sol b Fa & œ Sol œ & La 229 IL COMPUTER E LA MUSICA IL COMPUTER E LA MUSICA Che cos’è un computer Un grande archivio elettronico Il computer è una macchina in grado di ela- Tutte le informazioni sono salvate, cioè borare una grande quantità di informazioni (dati) che sono stati inseriti al suo interno in forma digitale, cioè come serie di numeri. Si può dire che il PC (abbreviazione di Personal Computer) ha assunto un ruolo importante nella nostra vita quotidiana, permettendoci di lavorare, di imparare e di divertirci. Il computer è ormai presente in ogni settore produttivo dell’uomo, da quello industriale a quello artistico fornendo nuovi orizzonti applicativi e nuove risorse tecnologiche. scritte, all’interno di unità di memorizzazione come: • l’hard disk (letteralmente “disco rigido”), definito anche “disco fisso” poiché risiede stabilmente all’interno del PC; • il floppy disk, un piccolo disco che si introduce in un apposito lettore e con il quale è possibile scambiare anche modeste quantità di dati con altri utenti; • il CD-rom, simile al CD audio, sul quale si trova normalmente la maggior parte di programmi e di giochi in circolazione. Come per ritrovare facilmente un libro all’interno di una biblioteca si ricorre a un sistema di catalogazione che indica il reparto, lo scaffale, il titolo del volume da consultare, all’interno delle memorie del PC si organizzano i dati in file e cartelle. Possiamo paragonare i file ai volumi della biblioteca e le cartelle agli scaffali che li contengono. Una cartella è quindi un’area nella quale vengono memorizzati dei file; un file è costituito da una serie di informazioni che, al momento opportuno, verranno “tradotte” dal PC in testi, immagini, suoni ecc. La quantità di dati memorizzabile dipende dalla capacità del disco fisso. Oggi sono in commercio dischi di dimensioni considerevoli che trasformano il PC in un immenso archivio di dati. Gli elementi essenziali di un PC Il cuore del computer è il processore che ha il compito di elaborare tutti i dati immessi. Gli stessi dati sono poi trasformati in elementi grafici o sonori attraverso la scheda video che li invia al monitor, cioè lo schermo dove possiamo visualizzare tutte le operazioni, e la scheda audio che li invia agli altoparlanti sotto forma di suoni. La tastiera, oltre a svolgere le normali funzioni di una macchina da scrivere, contiene anche una serie di tasti per impartire alcuni comandi. Il mouse, trascinato su un apposito tappetino, muove sullo schermo una piccola freccia chiamata puntatore, e serve a svolgere la grande maggioranza delle operazioni sul PC. La stampante ci permette di ottenere una copia su carta dei nostri lavori. 271 PARTE 2 Teoria e metodo IL COMPUTER E LA MUSICA SUONARE CON IL COMPUTER Apparirà sullo schermo la finestra OPEN. All’interno della finestra OPEN devi: 1. fare clic sinistro per selezionare l’unità corrispondente al lettore CD-rom; Avviare il programma CUBASIS AV Per cominciare a lavorare con il programma Cubasis AV, una volta installato sul computer, procedi in questo modo. 3 • Fai un clic sul pulsante AVVIO (o START). 2 4 3. fare doppio clic sinistro sulla cartella Tutorials; • Spostandoti con il puntatore del mouse, fai clic sull’etichetta PROGRAMMI. • Spostati sull’etichetta CUBASIS AV e, successivamente, ancora sull’etichetta CUBASIS AV. 1 • Facendo un solo clic con il tasto sinistro su quest’ultima casella si aprirà il programma. All’apertura del programma apparirà sul video un’immagine (schermata) chiamata finestra di ARRANGE. All’interno della finestra di arrange possiamo individuare alcuni elementi fondamentali. La barra dei menu da dove è possibile scegliere le operazioni da compiere. La finestra del documento attivo cioè il campo dove è possibile immettere i dati per creare un nuovo documento. La barra di trasporto con pulsanti che ricordano molto i comandi di un lettore di CD audio o a cassette. 2. fare doppio clic sinistro sulla cartella Bruno Mondadori; 4. fare doppio clic sinistro sul file Tutorial1.ALL. Verrà visualizzato un messaggio in cui si avverte che il caricamento del file prescelto sostituirà quello precedentemente aperto senza salvarlo. Fai clic su OK. Si aprirà così il file Tutorial1 contenente la base musicale del brano Acqua azzurra, acqua chiara. Agendo ora sui pulsanti della barra di trasporto puoi: ascoltare il brano; fermarlo quando lo desideri; tornare indietro velocemente; avanzare velocemente. 1 2 3 4 5 tasto riavvolgimento veloce tasto avanzamento veloce tasto stop tasto play tasto per la registrazione Le operazioni sono le stesse che si fanno con un normale walkman. In ogni momento è possibile l’arresto dell’esecuzione, il riavvolgimento o l’avanzamento veloce agendo sugli appositi comandi della barra di trasporto. Selezionare la scheda audio Se, al momento della riproduzione, non si avverte alcun suono, è probabile che non sia correttamente selezionata la scheda audio del computer. Per fare questo procedi come segue. Aprire un file Aprire un file significa recuperare una determinata serie di dati precedentemente salvati. A questo scopo si deve agire sul comando OPEN… che si trova nel menu FILE. Per aprire il file Tutorial1.ALL procedi quindi come segue. • Fai un clic sinistro sul menu FILE • sposta il puntatore su OPEN... e fai ancora un clic sinistro. 274 Nella colonna OUTPUT della finestra ARRANGE verifichiamo l’attuale selezione. Per fare ciò occorre premere e mantenere premuto il tasto sinistro del mouse su una delle tracce nella colonna OUTPUT. Nel piccolo menu di scelta rapida che apparirà, seleziona il nome della scheda interna del tuo computer facendo scorrere il puntatore e rilasciando il tasto sinistro sull’etichetta opportuna: ad esempio Yamaha OPL2/OPL3. In genere le scelte Roland o MPU401 corrispondono allo standard MIDI per il collegamento con strumenti esterni. 275 progetto e www.educazionemusicale.brunomondadori.com Il sito Internet per l’educazione musicale delle Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori Il sito offre: ● agli insegnanti la possibilità di avere un rapporto più diretto con la casa editrice e i suoi esperti in educazione musicale; nuovi e sempre aggiornati materiali didattici (esercizi, basi musicali in formato midi, schede di ascolto ecc.); informazioni sui corsi di formazione e aggiornamento organizzati dalla casa editrice. ● ai ragazzi uno spazio web per divertirsi con la musica. PARTE PRIMA BRANI MONODICI CANZONI STRANIERE 86 BRANI MONODICI WE ARE THE WORLD W H AT A W O N D E R F U L W O R L D INTERPRETE: INTERPRETE: Louis Armstrong AUTORE: G.D. Weiss, Thiele ANNO: © 1967 by Warner Chappell Music Italiana Questa bellissima canzone, portata al successo dal cantante americano Louis Armstrong alla fine degli anni Sessanta, è un invito a meravigliarci ogni giorno delle bellezze che ci circondano, e quindi ad amare pienamente la vita. & b 44 œ œ 1. I 5 CD Re– FLAUTO FLAUTO Fa maggiore Do – Re Re maggiore 2 Si i 9 ANNO: of green, of blues i think think Sol–7 ‰ œ œ œ ˙ ‰ œ œ red ro - ses too and clouds of white © 1985 by Fortissimo Gruppo Editoriale œ ˙ Do7 3 B1. Fa Sol– Do7 . Œ . œœ œ ˙ œ œ Œ œ œ to my - self to my - self Fa wonder- ful wonder- ful what a what a Fa world co - lours of the rain- bow so & 44 œ in the sky, are 3 œ œ peo - ple Re– &b ‰ œ go - ing œ by œ They're real - ly I Do œJ see œ. say - ng Re– La– al - so on the fa - ces Re– œ œ œ œ friends sha - kin hands say - ng "How Do7 da A a B poi segue U w Sol– œ œ œ "I love you" 3 œ œ œ œ 3. I œ œ Re Fa#– I see trees of green, Sol Fa#– red roses too, Mi–7 Re I see them bloom Fa#7 Si– for me and you Sib and I think to myself Mi–7 La7 Re Mi– La7 what a wonderful world I see skies of blues and clouds of white, the bright blessed day, the dark sacred night, 118 and I think to myself, what a wonderful world! La7 The colours of the rainbow, Re so pretty in the sky, La are also on the faces Re of people going by, Si– Fa#– I see friends shakin hands Si– Fa#– saying, “How do you do” Si– La Mi–7 La7 They’re really say in “I love you”. I hear babies cry, I watch them grow, they’ll learn much more than I ever know and I think to myself; what a wonderful world; Si7 Mi7 yes, I think to my self: La7 Re what a wonderful world. TRADUZIONE RITMICA Tanti fior di mille color vedo sbocciar per me e per te, penso allor dentro me: che magnifico dì a FLAUTO Do maggiore Do – La 2 Mi maggiore & CANTO Mi – Do# PERCUSSIONI œ œ œ. œœ œ œ • • # • BRANO 37 • time Fa when œ œ œ œ œ œ we heed ˙. œ œ œ œ œ Do Sol a cer - La– Do œj œ . of must come to - ge - ther as 6 Mi– one. Re– œ ‰ œ tain œ œ when call, œ œ œ Œ ‰ œ œ œ a hand to - ple 1. Sol Fa life, peo There are & œ œ œ œ œ œ . œj œ ‰ . œj̊ œ the œ œ .. œ œ œ œ w the grea - test gift of dy - ing 2. Sol œ ˙ ‰ . J œ œ œ need. all. and it's We are the world. La– œ œ ˙ do you Fa Sol œ œ & ˙ ‰ . J 10 Do Fa œ œ œj œ . ‰ . Jœ œ œ œ Sol œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œœ do" We are the chil Fa 13 Do &œ œ hear œ œ Œ œ There's giv - ing. TESTO ORIGINALE CD & ESTENSIONE FLAUTO CANTO BASE MUSICALE Sol time to lend Fa & b œ œ œ #œ œ 16 comes •• œ œ Œ ‰ œ œ Fa & œ. world 13 œ 1. There world Do pret- ty Do 1 TONALITÀ DIFFICOLTÀ 2. I see œ œ œ œ œj œ œj œ œ œ # œ œ . œj œ œ œ œ œj œ œj The Questa canzone è nata nell’ambito di Usa for Africa, un progetto finalizzato a raccogliere fondi per le popolazioni africane. Il brano è un inno alla pace e alla solidarietà; per interpretarlo si sono riuniti grandi interpreti pop e rock. I see them bloom the bright blessed day, Sol–7 3 Do7 Œ œ &b ˙ • La– AUTORE: M. Jackson, L. Richie • La – Si &b ‰ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ ˙ 2. Fa œ œj‰œ œj‰ œ œj‰œ œj‰ • • Re and I and I & CANTO PERCUSSIONI BRANO 36 3 for me and you the dark sacred night & ESTENSIONE CANTO BASE MUSICALE trees skies see La7 • La– A Fa .. œ . œj ˙ 1 TONALITÀ DIFFICOLTÀ Band Aid for Africa Vedo blu il mar e rosso il ciel, allor che il sol sta per tramontar penso allor dentro me: che magnifico dì! E se l’arcobaleno con tutti i suoi color risplende sopra il viso di chi sta qui con me, dappertutto e già, sento dir, “come va?” E poi mi dicon: “I love you”. Vedo crescere un bimbo che imparerà cos’è quest’amor, penso allor dentro me: che magnifico dì! 16 & Re– œ true œ we'll dren. œ œ œ œ make TESTO ORIGINALE Mi 1. There comes a time La Si Mi when we heed a certain call, La when the world Si Mi must come together as one. œ œ La– choice a œ We are the ones œ a œ we're œ œ bet - ter day œ œ who œ œ make a bright - er day, j œ Œ ‰ œ Œ ‰ J mak - ing, Sol œ we're so let's start œ . œ œ œ œ œj œ . œ œ œ œ ‰‰ J Mi– sav - ing our own lives. œ œ œ œ just you and me. Do ˙. CANZONI STRANIERE 85 PARTE PRIMA It's D.C. senza ritornello Do#– There are people dying Sol#– Fa#– and it’s time to lend a hand to life, La Si the greatest gift of all. 2. We can’t go on pretending day by day 119 BRANI POLIFONICI BRANI POLIFONICI PARTE SECONDA 9 10 STILLE NACHT BASE MUSICALE CD 3 BRANO 71 & .. œ Questo celebre canto fu creato per la notte di Natale del 1818. Il testo fu scritto dal curato di un piccolo paese austriaco vicino alla Baviera, la musica FLAUTO 9 œ. œ œ & .. œ œJ˘ œ. œ œ & TASTIERA CHITARRA • Do – Fa • • • • Do TONALITÀ • Do maggiore •• • Sol7 • • • • • • • Do & .. ˙˙˙ ... BASSO • Sol7 • Fa➅ Do➄ • •• • Fa Sol➅ • La– œ V .. œœ 9 œœ Jœ œ. œ. schlaf in himm - li - scher Ruh, dor - mi in pa - ce ce le 9 ESTENSIONE 2 linee melodiche 2 accompagnamenti 1 basso dall’organista di un paese vicino. Fu eseguito la prima volta con l’accompagnamento di una chitarra, essendo questo l’unico strumento disponibile. Jœ - ste, œ. ˙˙ ... ˙ œ. œœ œœ œœ œJ œ œJ œœ œ œœ œJ œœ œ j œ œ j œ œ œj œ œj œ. œ œ œ. œ œ ˙. schlaf in himm - li - scher dor - mi in pa - ce e a - œ. œ œ œ œœ ... œœœ ... œ œj Ruh! mor! ˙. ˙˙ ... ˙ œœ œ œœ œœ Jœ œ œœ œJ ˙˙ ... ˙ œ œj œ j œ ˙. 9 V .. MODERATO 1 mel. 1 (canto) & 68 œ . œ œ œ . 1 1. Stil le Nacht, 1. A - stro del ciel, tastiera & 68 œ . œ œ . œ 1 6 & 8 ˙˙˙ ... chitarra 6 œ V 8 œœ mel. 2 œœ œœ œœ œJ œ œJ 1 œ œ. œ œ œ. hei - li - ge Nacht! Par - gol di - vin, œJ œ. œ Al - les schläft, mi - te A - gnel œ. œ œ œ. ˙˙ ... ˙ œ œœ œ œœ œ œJ .. .. .. .. ein - sam wacht re - den - tor! œ. œj œ . œ ˙˙˙ ... œœ œœ œœ œJ œ œJ Jœ œ . œ .. SECONDO LIVELLO PARTE SECONDA ˙˙ ... ˙ œœ œJ œœ œ œœ Jœ œœ œ œœ œœ œœ Jœ œ Jœ j j œ œ œ œ œj œ œj 1 basso V 68 œj œ œj œ œ œj œ œj œ TESTO ORIGINALE 5 & œ 5 nur Tu & œ œj œ . œ œ das trau - te hoch che i Va - ti da ˘ œj œ . œ œ 5 & ˙˙˙ ... œ V œœ 5 œœœ œœœ J œœœ J œ. œ œ œ. hei - li - ge Paar, lun - gi so - gnar, œ. œ œ œ. ˙˙ ... ˙ œœ œ œœ œœ œœ œJ œ œJ œ œj œ . œ œ Hol - der Kna - be im tu che an - ge - li - che œ ˘ œj œ . œ œ ˙˙˙ ... œœœ œœœ J œœœ œœœ J œ. œ œ La 1. Stille Nacht, heilige Nacht! Mi7 La Alles schläft, einsam wacht Re La nur das traute hoch heilige Paar, Re La Holder Knabe im lokkingen Haar, Mi7 La schlaf in himmlischer Ruh, Mi7 La schlaf in himmlischer Ruh! œ. lok - kin - gen Haar, vo - ci nun - ziar, œ. œ œ ˙˙ ... ˙ œœ œ œœ œJ œ. œœ œ œœ œJ 5 V œ 212 j œ œ j œ œ œj œ œj œ j œ œ j œ œ œj œ œj 2. Stille Nacht, heilige Nacht! Gottes Sohn, o wie lacht Lieb’ aus deinem göttlichen Mund, da uns schlägt die rettende Stund’, Christ in deiner Geburt, Christ in deiner Geburt! 3. Stille Nacht, heilige Nacht! Hirten erst Kund gemacht durch der Engel Alleluja, tönt es laut von fern und nah: “Christ der Retter ist da, Christ der Retter ist da!” TRADUZIONE RITMICA 1. Astro del ciel, Pargol divin, mite Agnel redentor! Tu che i Vati da lungi sognâr, tu che angeliche voci nunziâr, dormi in pace celeste, 2 volte dormi in pace e amor! 2. Astro del ciel, Pargol divin, mite Agnel redentor, tu disceso a scontare l’error, tu sol nato a parlare d’amor, luce dona alle menti, 2 volte pace infondi nei cuor! 3. Astro del ciel, Pargol divin, mite Agnel redentor, i pastor son giunti a te, l’Alleluja sin qui li chiamò: «Cristo è nato per noi, Cristo è nato per noi!» 2 volte 213 OFFICINA MUSICALE OFFICINA MUSICALE 3 Dopo aver individuato la risposta esatta, dai una definizione di ciascuna delle tre parti nel glossa- NTI• TA 1. ...................................................................................................................................................................................... LE RO I O MP R Nelle ultime due unità didattiche hai conosciuto la musica barocca e quella del periodo classico, hai imparato a riconoscere gli elementi caratteristici fondamentali dell’una e dell’altra. LE PA rietto seguente. 2. ........................................................................................................................................................................................................ 3. ........................................................................................................................................................................................................ 1 Che cosa significa in questo caso l’aggettivo “classica”? ■ Il contrario di “leggera”. ■ Scritta nella seconda metà del Settecento durante il Classicismo. ■ Scritta seguendo le regole della tradizione precedente. ■ Scritta tra le fine del Seicento e l’inizio del Settecento. CD 2 BRANO 23 3 Ora ascolta con attenzione i due brani che restano e rispondi: ■ qual è il brano barocco? ■ 1 ■ 2 ■ qual è il brano classico? ■ 1 ■ 2 4 Come sono generalmente i temi musicali della forma-sonata? ■ Di carattere simile. ■ Di carattere contrastante. rattere dolce e cantabile, che viene proposto ■ due volte dal violino mentre il pianoforte esegue l’accompagnamento. ■ la prima volta dal violino e la seconda dal pianoforte. ■ la prima volta dal pianoforte e la seconda dal violino. Ecco la melodia del primo tema adattata al flauto dolce: 4 Spiega infine quali elementi ti hanno aiutato a dare la risposta. 2 Ora ti proponiamo l’ascolto di tre frammenti musicali, uno barocco, uno classico e un “intruso” che non appartiene a nessuna delle due epoche. Qual è l’intruso? ■ 1 ■ 2 ■ 3 ˙ 4 b & 4 p 4 &b ˙ 1 DIFFICOLTÀ ••• TONALITÀ FLAUTO Fa maggiore Ora ascoltiamo un brano di Beethoven e, sulla base di quanto abbiamo imparato, cerchiamo di individuare al suo interno tutte le caratteristiche della musica settecentesca. ESTENSIONE FLAUTO CANTO Re # – La SCHEDA 1 5 L’esposizione inizia con il primo tema, dal ca- & #• œœœœœœœœ ˙ œ œ œ œ œ œ œ œ. Œ œ œ nœ œ œ œ bœ œ . œ œ œ j œ œ œ ˙ • . . œ œ œ œ # œ œ œ. œ. n œ œ œ œ œ & b œ . œ œ #œ œ nœ œ ˙ 7 Œ œ Œ Ó Ludwig van Beethoven Sonata per violino e pianoforte “La primavera” La sonata detta “La primavera” è una delle composizioni per violino e pianoforte più famose di Beethoven. Essa deve il nome al carattere sereno e gioioso dei suoi temi, che sembrano evocare un’atmosfera primaverile, ricca di vita e di serenità. Dopo qualche battuta di collegamento compare il secondo tema. &b œ Œ p . œœ ˙ ˙ œœ ˙ œ ˙ œ. œ. n œ. œ . œ. œ. ecc. 6 Come definiresti il carattere di questo tema? CD 2 BRANO 24 1 Il primo movimento è una forma-sonata e si basa quindi (due risposte su quattro sono esatte): ■ su tre temi ed è suddiviso in due parti. ■ su due temi ed è suddiviso in tre parti. ■ su un tema che si alterna sempre uguale a episodi invece diversi. ■ su una struttura bitematica e tripartita. 2 Quali sono i nomi delle tre parti che compongono la forma-sonata? ■ Esposizione, sviluppo e ritornello. ■ Esposizione, sviluppo e ripresa. ■ Esecuzione, sviluppo e rondò. 66 ■ cantabile ■ incisivo ■ tranquillo ■ dolce ■ molto ritmico ■ vivace 7 Anche nel proporre il secondo tema violino e pianoforte si scambiano i ruoli: dopo che il violino ha esposto per primo il secondo tema, lascia la parola al pianoforte. L’esposizione si conclude con alcune scalette ascendenti e discendenti eseguite: ■ solo dal violino. ■ solo dal pianoforte. ■ a turno da entrambi gli strumenti. 67 PARTE 1 L E Q U AT T R O S TA G I O N I D I V I VA L D I UNITÀ 62 MODULO 16 LE OPERE Nel corso del Settecento la musica strumentale conobbe un grande sviluppo: molti musicisti si dedicarono a comporre musica strumentale e tra essi, all’inizio del secolo, Antonio Vivaldi. O gni compositore ha un proprio linguaggio musicale che, una volta conosciuto, lo distingue da ogni altro. SCHEDA 1 Le quattro stagioni sono probabilmente i pezzi più famosi di Vivaldi. Si tratta di quattro concerti solisti per violino e archi, ciascuno dei quali è ispirato a una stagione dell’anno. Ogni concerto è accompagnato da un sonetto che descrive gli aspetti e i fenomeni naturali tipici della stagione a cui si riferisce. Ispirandosi a questi sonetti, Vivaldi compone una musica che ricrea con effetti strumentali le immagini descritte dalle parole. ■ Ascolta per esempio i tre frammenti che ti proponiamo. Ora rispondi. ■ framm. 1 ■ framm. 1 ■ framm. 1 ■ framm. 2 ■ framm. 2 ■ framm. 2 ■ framm. 3 ■ framm. 3 ■ framm. 3 Quale dei frammenti appartiene a Bach? Quale a Mozart? Quale a Verdi? ■ framm. 1 ■ framm. 1 ■ framm. 1 ■ framm. 2 ■ framm. 2 ■ framm. 2 ■ framm. 3 ■ framm. 3 ■ framm. 3 Il concerto dedicato alla primavera è introdotto dal seguente sonetto. Giunt’è la Primavera e festosetti la salutan gl’Augei 1 con lieto canto, e i fonti 2 allo spirar de’ Zefiretti 3 con dolce mormorio scorrono intanto. Se sei riuscito rispondere è perché ognuno di questi compositori ha saputo “impastare i suoni” in modo da creare nell’ascoltatore un effetto unico e inconfondibile. Nelle pagine seguenti, attraverso l’ascolto e l’esecuzione di alcuni brani, impareremo a conoscere e riconoscere i tratti caratteristici di alcuni compositori attraverso l’ascolto approfondito di una delle loro opere. Vengon coprendo l’aer di nero ammanto e lampi, e tuoni ad annuntiarla eletti.4 Indi, tacendo questi, gl’Augelletti tornan di nuovo al lor canoro incanto.5 E quindi sul fiorito ameno 6 prato al caro mormorio di fronde e piante dorme ’l Caprar7 col fido can a lato. Di pastoral Zampogna al suon festante danzan Ninfe e Pastor nel tetto amato di primavera all’apparir brillante. LE I RO PORT M Che cosa imparerai in questo modulo? ✔ Imparerai ad analizzare un’opera nel suo complesso, a individuare i motivi per cui alcune opere sono importanti per comprendere la storia di un epoca. ✔ Imparerai a conoscere in modo approfondito un compositore. 1. Uccelli. 2. Fiumi. 3. Venti delicati. 4. Il cielo si oscura e lampi e tuoni annunciano l’arrivo della primavera. 5. Passata la tempesta, gli uccellini riprendono a cantare. 6. Piacevole a vedersi. 7. Custode di capre. LE PA Che cosa devi saper fare per affrontare le attività di questo modulo? ✔ Devi saper eseguire al flauto semplici brani. ✔ Devi saper cogliere i tratti distintivi di un’epoca, un genere e una forma musicale. CONCERTO SOLISTA Il genere del con- certo solista del primo Settecento deriva dal concerto grosso barocco, in cui si alternavano un piccolo gruppo di strumenti (detto concertino) e tutta l’orchestra. Nel primo Settecento, però, il concertino fu sostituito da un solo strumento solista; ge- TI AN • 198 primo movimento Quale un carattere serio? Quale un carattere romantico? terzo secondo movimento movimento CD 8 Quale dei frammenti secondo BRANO 74 te ha un carattere giocoso? CD 9 BRANO 75 L A P R I M AV E R A neralmente si trattava del violino o del violoncello, ma molti compositori scrissero concerti anche per oboe, flauto traverso, fagotto, tromba ecc. Fu con Vivaldi che il concerto solista divenne la forma prevalente, assumendo anche la caratteristica struttura in tre movimenti: Vivace, Lento, Vivace. Nel primo e nel- Botticelli, La Primavera DA ASCOLTARE A32: L’estate, terzo movimento. l’ultimo movimento dei concerti di Vivaldi è evidente una struttura a ritornelli, in cui l’orchestra, formata da archi e clavicembalo, e il solista si alternano: la prima esegue il “tutti” (i ritornelli) ai quali si alternano gli episodi virtuosistici del solista. Ai tempi di Vivaldi il solista era anche primo violino e direttore. 199 PARTE 1 UNITÀ 75 MODULO 17 GLI STRUMENTI A PERCUSSIONE GLI STRUMENTI DELL’ORCHESTRA GLI STRUMENTI A PERCUSSIONE Osserviamo ora da vicino alcuni degli strumenti a percussione oggi più usati. MEMBRANOFONI A SUONO DETERMINATO Gli strumenti a percussione costituiscono la famiglia di Il timpano è l’unico membranofono a intonazione determinata. Su un bacino in rame a forma di coppa viene tesa e fissata una membrana in pelle. Questa, attraverso un meccanismo a pedale, può essere ulteriormente tesa o allentata così da produrre suoni di intonazione diversa. La pelle viene percossa con un paio di bacchette in legno, la cui estremità è solitamente ricoperta in feltro. strumenti più ampia e variegata e possono essere classificati secondo diversi criteri. MEMBRANOFONI A SUONO INDETERMINATO gong xilofono I tamburi sono costituiti da una cassa cilindrica chiusa, da una o da ambedue le parti, da una pelle tesa e fissata con chiodi o con tenditori a vite. Esistono vari tipi di tamburi di diverse dimensioni. Il tamburo militare, chiamato anche tamburo rullante, ha, sulla parte inferiore, delle molle in metallo che vengono messe a contatto con la pelle, producendo il caratteristico “rullo”, ottenuto con una percussione molto rapida (si pensi al circo durante un numero particolarmente difficile). Il tamburello basco, di ridotte dimensioni, ha una sola pelle e, inseriti nel telaio circolare, tante coppie di piattini metallici.Viene suonato tenendolo con una mano e percuotendolo con l’altra. La grancassa è un tamburo di grosse dimensioni tenuto in posizione quasi verticale e appoggiato a terra.Viene suonata con un mazzuolo tenuto in una mano. timpano tamburo maracas nacchere triangolo Gli strumenti a percussione, a seconda del suono che producono, si distinguono in: Tamburi e grancassa (o anche semplicemente cassa) hanno grande importanza nella banda e nella musica leggera, dove costituiscono gli strumenti base della batteria. strumenti a suono determinato che producono vere e proprie note riconoscibili; strumenti a suono indeterminato che producono suoni che non hanno un’altezza misurabile. A seconda del materiale che viene messo in vibrazione, si distinguono in: idiofoni, in cui vibra il corpo stesso dello strumento (per esempio i legnetti o i piatti); membranofoni, in cui vibra una pelle tesa su una struttura rigida (i tamburi in genere). Questi due criteri di classificazione sono complementari l’uno all’altro: possiamo trovare membranofoni a suono determinato o a suono indeterminato e così pure per gli idiofoni, come mostra la tabella seguente. idiofoni suono determinato suono indeterminato 290 membranofoni Xilofono Marimba Vibrafono Campanelli Celesta Campane tubolari Timpani Piatti Triangolo Tam-tam Gong Nacchere Maracas Tamburi vari Grancassa IDIOFONI A SUONO DETERMINATO Lo xilofono è uno strumento di origine africana, costituito da una serie di tavolette in legno di dimensioni diverse, appoggiate su un telaio, che vengono percosse con bacchette di legno o feltro.Al di sotto, a volte, si trovano le canne di risonanza, tubi metallici che servono per amplificare il suono prodotto. Il vibrafono è, per certi versi, molto simile allo xilofono. Al posto delle tavolette di legno, utilizza piastre in metallo; possiede anch’esso le canne di risonanza e, con un meccanismo a pedale, è possibile sollevare gli smorzatori (come nel pianoforte) e lasciare le piastre libere di vibrare. Un motorino elettrico mette in azione un’elica contenuta all’interno delle canne di risonanza: così si produce un caratteristico “vibrato” del suono, da cui il nome dello strumento. Il vibrafono ha trovato largo impiego soprattutto nella musica jazz. La celesta, inventata verso la fine dell’Ottocento, è uno strumento munito di piastre d’acciaio intonate e percosse da martelletti azionati mediante una tastiera. Le campane tubolari usate in orchestra, sono una serie di tubi metallici appesi a un telaio e percossi con particolari martelli. La marimba è uno strumento di origine africana simile allo xilofono. Al di sotto delle tavolette di legno vengono poste delle zucche vuote o delle canne di bambù che funzionano come risuonatori. 291 PARTE 1 MODULO 18 Educazione all’ascolto UNITÀ 79 VIAGGIO NEL MONDO INCONTRIAMO LA MUSICA POPOLARE VIAGGIO NEL MONDO La varietà di forme e di stili musicali che abbiamo ascoltato in Italia e in Europa si ritrova se prendiamo in considerazione i continenti extraeuropei. Anzi, la varietà diventa ancora maggiore, poiché i contatti fra le culture erano in passato tanto più difficili quanto più crescevano le distanze. La musica popolare dei continenti extraeuropei è importante anche per capire la musica colta del Novecento. Molti musicisti moderni, infatti, si sono ispirati alle tradizioni popolari: ma fino alla fine dell’Ottocento un musicista europeo poteva conoscere direttamente solo le tradizioni del proprio paese, e spesso anche queste in maniera poco precisa. Nel Novecento, invece, si sono verificate tre novità importanti: – sono caduti alcuni dei pregiudizi che spingevano molti musicisti a considerare la musica popolare extraeuropea “inferiore” alla loro; – sono stati inventati dei mezzi di riproduzione del suono (nastri, dischi ecc.) che permettono di conoscere anche musiche che sarebbe difficile scrivere con la notazione tradizionale; – è nata l’etnomusicologia, una disciplina che studia le musiche popolari in maniera scientifica. Osserviamo più da vicino la melodia. DIFFICOLTÀ • FLAUTO 4 TONALITÀ Do – Re Esegui al flauto dolce le prime battute del pezzo che hai ascoltato (e che trascriviamo con qualche imprecisione, inevitabile quando si usa la nostra notazione per brani di culture musicali extraeuropee). & 24 œ 1 8 & œ. œ œ J j œ œ. œ œ œ œ J œ. j œ œ. œ j œ œ. FLAUTO œ • &• Do maggiore j œ œ. œ œ ESTENSIONE j œ œ. œ j œ œ. œ œ œ Œ œ 5 Se osservi attentamente, noterai che la melodia insiste su alcune note della scala e ne trascura altre. Prova a trascrivere tutte le note utilizzate, dalla più grave alla più acuta, nel rigo sottostante. & Se hai trascritto correttamente, hai ottenuto una scala “pentafonica”, costituita da cinque suoni diversi anziché da sette come le nostre scale europee. La scala pentafonica è tipica della musica cinese, ma non è usata solo nella tradizione popolare di quel paese. Anche alcuni musicisti europei, del resto, come Debussy, Puccini, Stravinskij e Ravel, l’hanno utilizzata nelle loro opere per creare atmosfere particolari. Il nostro viaggio non potrà toccare naturalmente tutti i paesi del mondo. Cercheremo però di toccare tutti i continenti, per imparare “come si ascolta” una musica popolare lontana dalla nostra tradizione. La canzone del colibrì 6 1 L’ A M E R I C A S E T T E N T R I O N A L E La prima tappa che abbiamo scelto è l’America, uno dei “laboratori musicali” più interessanti del mondo. In America infatti convivono: – elementi locali (la musica dei nativi americani); – elementi europei (la musica dei colonizzatori bianchi); – elementi africani (la musica degli schiavi deportati nei secoli passati). œ œ œ œ œ œ œ Ascoltiamo innanzitutto una melodia tradizionale dei Tao, una popolazione dell’America œ œ œ œ œ œ œ 7 Ti sembra che questo brano si basi su una scala pentafonica? Prova a trascrivere le note e verifica se usano solo cinque suoni diversi o no. (Tieni conto che lo stesso suono a distanza di un’ottava non si conta due volte.) & 8 Melodia tradizionale Tao CD 14 BRANO 130 La canzone del colibrì. Ecco la melodia con cui inizia il brano. Eseguiamola con il flauto dolce: œ & 24 TA P PA Ascoltiamo ora un canto, sempre del Nordamerica, intitolato CD 14 BRANO 131 Nella scala pentafonica cinese non ci sono mai intervalli di semitono. Ti sembra che questa regola sia rispettata anche qui? Perché? 10 Come ti spieghi il titolo della canzone? Ti sembra che la musica imiti il canto del colibrì, o imiti invece qualche altra caratteristica di questo uccello? 9 11 Che emozioni ti ha suscitato questo canto? Ti sembra che esso crei un’atmosfera simile a quella della melodia ascoltata in precedenza? settentrionale. 1 ■ flauto traverso ■ ottavino 2 Che cosa esprime secondo te questo brano musicale? In quali occasioni poteva essere eseguito? ■ flauto diritto ■ flauto di Pan ■ un matrimonio ■ un funerale Come definiresti il carattere di questa melodia? ■ allegro ■ scattante 322 3 Quale strumento esegue la melodia? ■ malinconico ■ eroico ■ sognante ■ una cerimonia religiosa ■ altro ______________ ■ Ora ascolta il brano, poi rispondi alle domande. La melodia è affidata a un solo esecutore o a un gruppo? ■ La voce è maschile o femminile? ■ Vi sono strumenti di accompagnamento o no? 323 PARTE 1 UNITÀ 86 T R A B E AT E P O P : G L I A N N I S E S S A N TA MODULO 20 SCHEDA Il rock and roll aveva avuto un successo immediato e larghissimo e il crescente interessamento delle case discografiche l’aveva reso sempre più commerciale.All’inizio degli anni Sessanta del Novecento, perciò, il rock aveva in parte perso il ruolo di musica anticonformista. Il panorama della musica leggera fu però scosso da un nuovo movimento, che si sviluppò in Inghilterra e quindi si diffuse negli Stati Uniti e in tutto il mondo: il movimento beat. 1 T R A B E AT E P O P : G L I A N N I S E S S A N TA INCONTRIAMO IL ROCK T H E B E AT L E S LOVE ME DO CD 16 BRANO 162 Ascoltiamo la prima canzone scritta da Lennon e McCartney, Love Me Do, uscita alla fine del 1962, nel primo “45 giri” del gruppo. tra, sul lato B, di solito meno interessante. Il lato B di Love Me Do era occupato in realtà da una canzone di ottima qualità, intitolata P.S. I love you. PER APPROFONDIRE I 45 giri erano dei dischi di piccole IN INGHILTERRA NASCE IL MOVIMENTO BEAT dimensioni, che giravano alla velocità di 45 giri al minuto (quindi più veloci dei dischi grandi, i 33 giri). Essi contenevano due sole canzoni: una, sul lato A, più elaborata e curata; l’al- I musicisti beat mettevano in discussione i valori della società borghese e proponevano una serie di atteggiamenti provocatori: portavano i capelli lunghi, vivevano in comunità, erano pacifisti e antirazzisti, si interessavano alle religioni orientali. La musica beat recupera molte caratteristiche del rock and roll, come l’uso di ritmi afroamericani e di melodie di carattere popolare. Rispetto al rock, però, essa accentua l’uso di strumenti elettrici e la componente scenica e spettacolare della musica. Al cantante solista si sostituisce il complesso, formato solitamente da quattro o cinque elementi. I complessi beat più celebri furono i Beatles e i Rolling Stones. Ecco il testo della canzone, semplicissimo (come quasi tutti i testi dei Beatles, almeno nei primi tempi): I BEATLES: UN MODELLO PER UN’INTERA GENERAZIONE DI GIOVANI Il complesso dei Beatles, che nacque a Liverpool nel 1961, era formato da quattro elementi: John Lennon (chitarra), Paul McCartney (basso), George Harrison (chitarra) e Ringo Starr (batteria). La caratteristica delle loro canzoni, scritte per la maggior parte da John Lennon e Paul McCartney, è la fusione di elementi del rhythm and blues e del rock con altri della musica popolare britannica; in generale, comunque, l’elemento melodico prevale decisamente su quello ritmico. Nelle ultime canzoni i Beatles tentarono anche alcuni arditi esperimenti, resi possibili dai progressi delle tecniche di registrazione in studio: per esempio ottennero dei suoni particolari registrando un pezzo e facendolo poi suonare a velocità doppia o addirittura al contrario. Essi utilizzarono anche strumenti insoliti nella musica leggera, come il sitar indiano. Il successo del gruppo inglese fu enorme in tutto il mondo e i loro dischi vendettero milioni di copie, tanto da indurre la regina d’Inghilterra a nominarli baronetti per meriti economici. 372 Love, love me do, you know I love you, I’ll always be true, so, please, love me do. Amami, amami, tu sai che ti amo, ti sarò sempre fedele, perciò, ti prego, amami. Someone to love, somebody new, someone to love, someone like you. Qualcuno da amare, qualcuno di nuovo, qualcuno da amare, qualcuno come te. DIFFICOLTÀ 1 Eseguiamo al flauto la melodia della prima strofa. ˙ 4 &4 ˙ ˙. œ 1 8 & ˙ œ œ œ ˙. œ œ. œ. œœ ˙ œ œ œ ˙. J ˙ œ ˙ Ascolta ora il brano e rispondi alle seguenti domande. Quale strumento suona le prime note della melodia? 3 ■ armonica a bocca ■ sassofono Quali altri strumenti hai riconosciuto in questa canzone? ■ strumenti classici ■ strumenti elettrici ■ strumenti popolari TONALITÀ Sol – Sol &• • FLAUTO 2 ■ chitarra elettrica ■ pianoforte FLAUTO Do maggiore œ œ. œ. œœ. œ ˙ J ESTENSIONE •• œ œ 4 w œ ˙ œ œœ œ Œ œ œ bœ œ ˙ . La melodia si basa su frasi ■ lunghe e armoniose come quelle delle canzoni melodiche tradizionali ■ brevi e ripetitive come quelle del rock 5 La voce del solista è ■ pulita e melodica come quella dei cantanti tradizionali ■ aspra e aggressiva come quella dei rocker 373