LAVORAZIONI AL BANCO_slides - itis galileo galilei conegliano

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Classe 2^ - UdA n° 4: Metodi di fabbricazione - Lavorazioni al banco
LAVORAZIONI AL BANCO
Sono quelle operazioni che si effettuano con l’utilizzo di un “banco di lavoro”,
sul quale vengono appoggiati gli attrezzi, gli strumenti ed è fissato il pezzo mediante
apposita attrezzatura (es.: morsa).
Il banco deve possedere rigidità e robustezza in modo tale che, durante le
lavorazioni, non si verifichino movimenti o vibrazioni che pregiudichino le
lavorazioni stesse.
Le lavorazioni al banco sono dette comunemente “lavorazioni di aggiustaggio” e
sono:
-
Tracciatura
Scalpellatura
Limatura
Raschiettatura
Taglio col seghetto a mano
Foratura
Filettatura a mano
Alesatura a mano
Sbavatura
Talvolta può essere necessario effettuare operazioni di foratura al trapano
sensitivo.
- Tracciatura
Consiste nel riportare sul pezzo tutti i
punti, le linee, gli assi, previsti dal disegno
necessari per eseguire la lavorazione
successiva.
La tracciatura è solitamente eseguita sui
pezzi costruiti o singolarmente o in pochi
numeri, diversamente tale operazione
sarebbe antieconomica.
Gli attrezzi principali utilizzati sono la
punta per tracciare le linee, il truschino per riportare le altezze e tracciare, il bulino
per marcare i punti di riferimento ed il compasso a punte per riportare distanze e
tracciare circonferenze. Potrebbero essere necessari anche i blocchetti di riscontro,
squadre e righe, calibri, prismi a V o a X.
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L’operazione di tracciatura comprende le seguenti fasi:
1) Preparazione del materiale mediante pulitura delle superfici e sbavatura degli
spigoli
2) Coloritura delle superfici per far risaltare la tracciatura
3) Tracciatura vera e propria
4) Bulinatura del profilo di lavorazione e dei centri dei fori.
- Scalpellatura
E' l'operazione, effettuata con il pezzo stretto in morsa, che permette di asportarne
materiale, sotto forma di grossi trucioli, per l'azione di scalpelli o ugnetti (o
unghietti).
Si tratta di una lavorazione grossolana che comunque deve essere seguita da
operazioni di finitura (limatura).
Lo scalpello deve avere un tagliante molto robusto; perciò viene costruito in
acciaio che, con adeguato trattamento termico, sia in grado di acquistare una grande
durezza, senza divenire eccessivamente fragile.
L'angolo di taglio degli scalpelli varia da 35° a 70° in funzione direttamente
proporzionale alla durezza del materiale che si vuole lavorare.
Lo scalpello viene usato quando le parti da asportare sono larghe; l'ugnetto viene
usato per eseguire scanalature strette e profonde.
- Limatura
E’ l’operazione più rilevante tra le operazioni
manuali e consiste nell’asportare con l’uso degli
utensili (lime) il materiale in eccesso, sotto forma di
piccoli trucioli, sia per rendere più o meno liscia la
superficie grezza di un semilavorato sia per portare
a misura la superficie già lavorata.
La lima è un utensile di acciaio temprato, che
riporta sulle sue superfici numerosi taglienti detti
“denti”.
Le lime sono suddivise in varie tipologie a
seconda della forma e del grado di finitura richiesto.
Possono essere di sezione piatta, tonda, quadra,
triangolare …, di lunghezza grande (8 – 12’’),
media (6 – 8’’) o piccola (4 – 6’’).
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Il taglio della lima è formato da una serie di intagli, paralleli tra loro, prodotti
sulle superfici attive della lima. Il taglio può essere:
- semplice: quando la superficie presenta un'unica serie di intagli paralleli
- doppio: quando la superficie presenta due serie, sovrapposte ed incrociate, di
intagli paralleli.
Le lime a taglio semplice sono, principalmente, utilizzate per ottenere superfici
molto lisce e finite.
Le lime a taglio doppio sono usate per i normali lavori di meccanica.
L'operazione di limatura si esegue mantenendo la lima correttamente in piano,
senza moto di ondeggiamento longitudinale e trasversale.
Per la limatura normale, la lima deve essere inclinata di 45° rispetto l'asse della
superficie in lavorazione; dopo ogni passata, la direzione della passata dovrà essere
spostata di 45° sul lato opposto rispetto l'asse della superficie da lavorare. La
superficie risulta così lavorata a taglio incrociato.
Quando la superficie non debba presentare evidenti segni di lavorazione, si usa il
taglio diritto, cioè la passata della lima sarà parallela all'asse della superficie da
lavorare.
Il controllo della superficie lavorata mediante lima prevede le operazioni
seguenti:
1) Controllo della planarità (es: strofinando il pezzo su un piano spalmato di
colore)
2) Controllo della perpendicolarità (es.: con squadrette a 90°)
3) Controllo del parallelismo (es.: con comparatore o con calibro)
La successione delle fasi di aggiustaggio è la seguente:
1) Faccia A: controllo planarità (bloccaggio
su D-F)
2) Faccia B: controllo planarità e parallelismo
con faccia A
3) Faccia C: controllo planarità ed
ortogonalità con faccia A e faccia B
(chiusura su A-B)
4) Faccia E: controllo planarità, ortogonalità
con A, B e parallelismo con faccia C
5) Faccia D: controllo planarità, ortogonalità
con A, B, C ed E
6) Faccia F: controllo planarità, ortogonalità
con A, B, c, D e parallelismo con D.
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- Raschiettatura
La raschiettatura è un’operazione di
aggiustaggio con la quale si levigano e si
rettificano a mano le superfici, dopo aver
eseguito l’operazione di limatura.
Gli utensili adoperati sono i
raschietti che possono essere di vario
tipo: raschietti per superfici piane, per
superfici curve, concave o convesse.
I raschietti sono ricavati da una barra
di acciaio temprato e gli spigoli taglienti
vengono affilati su pietra ad olio. Essi
vengono usati impugnandoli con la mano
destra o accompagnandoli con la sinistra, poggiata all'estremità del raschietto, in un
movimento alternativo (avanti ed indietro) per una lunghezza di 10 – 12èmm] e
cambiando continuamente direzione.
La raschiettatura permette di ottenere un grado di finitura superiore su pezzi che
non hanno subito trattamenti termici di indurimento (tempra, cementazione, etc.). Per
pezzi che hanno subito trattamenti termici, che hanno conferito un forte indurimento
superficiale, la raschiettatura non è efficace e, pertanto, si deve ricorrere a lime al
carborundum.
- Taglio col seghetto a mano
Il taglio e la seghettatura sono le operazioni che
consentono di suddividere, “tagliare” in due o più parti i
materiali.
Gli utensili impiegati (seghetti) possono essere
manuali o anche macchine.
Il seghetto manuale è un utensile formato da un
archetto con impugnatura e dalla lama. La parte più
importante del seghetto è la lama che si distinguono per
la forma geometrica e per il materiale con cui è costruita.
Le caratteristiche geometriche fondamentali di una
lama sono: larghezza, lunghezza, spessore, passo e
angolo di taglio.
La scelta della lama si fa in funzione del materiale
che si deve tagliare.
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Foratura
Consiste nell’eseguire dei fori sui pezzi lavorati al banco, preliminarmente
tracciati.
La foratura dei pezzi (che non devono essere temprati né induriti
superficialmente) viene eseguita al banco generalmente tramite un trapano, che può
essere:
- trapano a mano
- trapano elettrico
- trapano sensitivo
L'utensile usato per l'esecuzione dei fori è la punta elicoidale.
Il centro del foro deve essere sempre indicato con un’impronta, fatta con una
punta per foro da centro o con il bulino (o puntizzatore). L’operazione è detta
centratura.
L'esecuzione di fori aventi diametro superiore a 8 - 10 mm richiede, come buona
norma d'officina, una pre-foratura con punta di diametro inferiore (3 - 4 mm).
- Filettatura e maschiatura
La filettatura e maschiatura
sono le operazione mediante le
quali si eseguono e si creano
sui pezzi i “filetti”.
Queste operazioni sono
eseguite
sulle
superfici
cilindriche o coniche e possono
essere esterne od interne.
Gli utensili impiegati per le
lavorazioni
a
banco
di
maschiatura sono i “maschi”
(per l’esecuzione di filetti
interni) e le “filiere” (per
l’esecuzione di filetti esterni).
Il maschio è, in pratica, una
vite nella quale sono stati eseguiti dei solchi assiali che tagliano quasi normalmente i
filetti creando così i taglienti.
I maschi sono forniti in serie di tre pezzi: il primo è conico e serve da sbozzatore;
gli altri due procedono alla finitura del filetto. Essi sono forzati nel foro da filettare
mediante una leva giramaschi.
Le filiere, che possono essere monolitiche o in due pezzi, vengono avvitate al
cilindro tramite apposite portafiliere.
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L'operazione di filettatura, tanto con maschi che con filiere, va fatta procedendo
con cautela, lubrificando abbondantemente e retrocedendo quanto necessario, quando
viene avvertita una notevole resistenza all'avanzamento.
La filettatura di un foro è sempre preceduta dalla foratura e da alcune operazioni
di preparazione del foro, quali svasatura o lamatura.
Generare la filettatura sui pezzi ha lo scopo di creare le condizioni meccaniche
per eseguire i collegamenti ed il bloccaggio tra più pezzi.
- Alesatura
L’alesatura è un’operazione che ha lo
scopo di migliorare la finitura dei fori
eseguiti in precedenza con le punte
elicoidali.
Gli utensili utilizzati sono gli
alesatori e possono essere utilizzati a
mano oppure a macchina.
Gli alesatori sono di acciaio di ottima
qualità, spesso in acciaio rapido, ben
temprati.
L'alesatura a mano dei fori viene
eseguita per mezzo di un giramaschi
applicato all'attacco quadro. L'utensile viene fatto ruotare lentamente e sempre in
senso orario, con leggera pressione continua. Si deve lubrificare durante tutta
l'operazione.
Dopo ogni decina di giri, l'alesatore deve essere tolto, sempre ruotando in senso
orario, e pulito con pennelli o stracci.
- Sbavatura
Durante il processo di sbavatura vengono rimosse le parti taglienti sui bordi,
venutesi a creare durante la lavorazione stessa, le asperità e le schegge presenti sui
pezzi metallici.
Le bave non devono essere spostate, bensì abrase. Ciò avviene mediante una
limatura a mano.
Come per qualunque lavorazione anche alle macchine utensili, prima di effettuare
le lavorazioni, è opportuno compilare un “ciclo di lavorazione” in cui rappresentare
la successione delle operazioni da svolgere per ottenere il pezzo come da disegno.
Nel ciclo si possono indicare le macchine, gli utensili, gli strumenti di controllo, le
attrezzature da utilizzare.
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