Comunicato Figura strumentale part. manif, 25 aprile 2016
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Comunicato Figura strumentale part. manif, 25 aprile 2016
Manifestazione del 25 aprile 2016 Anche quest’anno la Scuola media di Luino è stata protagonista alla Manifestazione del 25 aprile, Festa della Resistenza partigiana e della Liberazione dell’Italia dal Fascismo e dal Nazismo occupante. La conoscenza e studio della Resistenza ed in particolare della Resistenza Luinese viene svolto nei programmi di storia delle terze dell’Istituto B. Luini e fa parte del Pof, Piano Offerta Formativa. E’ noto che il nostro territorio è stato protagonista nella lotta dei partigiani per la Libertà con la battaglia del San Martino (novembre 1943), una delle prime in Italia, con l’aiuto dato agli Ebrei a raggiungere la libera Svizzera, con i tristi fatti della Gera di Voldomino (ottobre 1944) e, finalmente, con la Liberazione (aprile 1945). La Manifestazione del 25 Aprile è stata, come al solito, organizzata dalla sezione ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) di Luino ed è stata patrocinata dai comuni di Luino, Germignaga e Dumenza. Presenti alla cerimonia anche i gonfaloni ed i rappresentanti delle Amministrazioni comunali di Porto Valtravaglia, di Brissago ,di Montegrino, di Grantola , di Brinzio ed il Sindaco dei ragazzi di Cuveglio. Presente anche il Capo d’Istituto del liceo cittadino, prof.ssa Maria Luisa Patrizi. Dopo il corteo per le vie cittadine, accompagnato dalla Banda Musicale di Luino, la manifestazione è continuata in Piazza Risorgimento dove, in assenza del sindaco avv. Andrea Pellicini, ha svolto gli onori di casa l’assessore Pier Marcello Castelli dando la parola al sindaco di Germignaga, prof. Marco Fazio, a nostri ragazzi delle medie e all’Oratore ufficiale, dott. Giorgio Piccolo, sindaco di Cuveglio. La Manifestazione si è conclusa con un intervento del Presidente Anpi di Luino, Remo Passera, al Sacrario della Gera di Voldomino. Presenti alla manifestazione una delegazione della nostra scuola composta da Andrea Intraina, 3 C, portabandiera dell’istituto B. Luini, Giulia Zhang, 3C, Alessandro Cucina e Brando Taietti, 3D (che interverranno dal palco), Sara Amalfi 3D (che ha suonato nella Banda Musicale di Luino), Ermanno Anselmo e Gloria Santi della Prima D, Serena Marino, Prima E, Edoardo Broetto e Filippo Simonetta della 2A, Chiara Stanganelli, 2B, Alessandro Rimo e Dylan Canzonieri della 3D e dagli insegnanti Corsini, Masciovecchio, Pippione, Petrotta e Rocca. Pubblichiamo ora gli interventi dei nostri “oratori”. Giulia Zhang della classe Terza C ha letto la poesia “Oltre il ponte” di Italo Calvino, giovane partigiano durante la Resistenza e poi noto scrittore del ‘900. Scrittore studiato in terza media. Si tratta di una poesia in cui un vecchio partigiano spiega alla sua giovane nipote cosa è stata la lotta partigiana antifascista e parla dei giovani di vent’anni di allora che non vollero chinare la testa, di coloro che oggi “non sanno la storia di ieri” e si augura che ” quelle nostre speranze d’allora, rivivessero in quel che tu speri” . Oltre il ponte. Poesia di Italo Calvino O ragazza dalle guance d'aurora, Io spero che a narrarti riesca La mia vita all'età che tu hai ora. Coprifuoco: la truppa tedesca La città dominava. Siam pronti. Chi non vuole chinare la testa Con noi prenda la strada dei monti. Silenziosi sugli aghi di pino, Su spinosi ricci di castagna, Una squadra nel buio mattino Discendeva l'oscura montagna. La speranza era nostra compagna Ad assaltar caposaldi nemici Conquistandoci l'armi in battaglia Scalzi e laceri eppure felici. Avevamo vent'anni e oltre il ponte Oltre il ponte che è in mano nemica Vedevam l'altra riva, la vita, Tutto il bene del mondo oltre il ponte. Tutto il male avevamo di fronte, Tutto il bene avevamo nel cuore, A vent'anni la vita è oltre il ponte, Oltre il fuoco comincia l'amore. Non è detto che fossimo santi, L'eroismo non è sovrumano, Corri, abbassati, dài, balza avanti, Ogni passo che fai non è vano. Vedevamo a portata di mano, Dietro il tronco, il cespuglio, il canneto, L'avvenire d'un mondo più umano E più giusto, più libero e lieto. Avevamo vent'anni e oltre il ponte Oltre il ponte che è in mano nemica Vedevam l'altra riva, la vita, Tutto il bene del mondo oltre il ponte. Tutto il male avevamo di fronte, Tutto il bene avevamo nel cuore, A vent'anni la vita è oltre il ponte, Oltre il fuoco comincia l'amore. Ormai tutti han famiglia, hanno figli, Che non sanno la storia di ieri. lo son solo e passeggio tra i tigli Con te, cara, che allora non c'eri. E vorrei che quei nostri pensieri, Quelle nostre speranze d'allora, Rivivessero in quel che tu speri, O ragazza color dell'aurora. Avevamo vent'anni e oltre il ponte Oltre il ponte che è in mano nemica Vedevam l'altra riva, la vita, Tutto il bene del mondo oltre il ponte. Tutto il male avevamo di fronte, Tutto il bene avevamo nel cuore, A vent'anni la vita è oltre il ponte, Oltre il fuoco comincia l'amore. * L’alunno Alessandro Cucina della terza D ha letto un brano di Teresio Olivelli tratto da “Il Ribelle”, pubblicazione clandestina stampata a Milano durante la Resistenza. Teresio Olivelli, era un giovane partigiano lombardo, cattolico, morto nel lager di Hersbruck e che nel gennaio di quest’anno, centenario della sua nascita, il papa Francesco lo ha dichiarato “Venerabile”, primo passo verso la “Beatificazione”. Ecco il testo: (…) “Ribelli, così ci chiamano, così siamo, così vogliamo essere, ma la nostra è anzitutto una rivolta morale. È rivolta contro un sistema e un'epoca, contro un modo di pensiero e di vita, contro una concezione dell'esistenza. Non vi sono liberatori, ci sono solo uomini che si liberano". Brando Taietti, sempre della terza D, ha letto è la nota poesia “Ribelli per amore”, di Teresio Olivelli che si può leggere anche al Sacrario della Gera di Voldomino, scolpita in una lapide posta sul muro del casolare dove vennero arrestati e poi fucilati, nell’ottobre del 1944, dodici giovani combattenti per la libertà. La poesia, durante le manifestazioni del 7 ottobre e del 25 aprile, veniva letta ad alta voce, dal compianto Gianni Merini, per decenni custode del Sacrario partigiano. Ribelli per amore Signore, che fra gli uomini drizzasti la Tua Croce, segno di contraddizione, che predicasti e soffristi la rivolta dello spirito contro le perfidie e gli interessi dei dominanti, la sordità inerte della massa, a noi, oppressi da un giogo numeroso e crudele che in noi e prima di noi ha calpestato Te, fonte di libere vite, dà la forza della ribellione. Dio che sei Verità e Libertà, facci liberi e intensi: alita nel nostro proposito, tendi la nostra volontà, moltiplica le nostre forze, vestici della Tua armatura. Noi Ti preghiamo, Signore. Tu che fosti respinto, vituperato, tradito, perseguitato, crocefisso, nell'ora delle tenebre ci sostenti la Tua vittoria: sii nell'indigenza viatico, nel pericolo sostegno, conforto nell'amarezza. Quanto più s'addensa e incupisce l'avversario, facci limpidi e diritti. Nella tortura serra le nostre labbra. Spezzaci, non lasciarci piegare. Se cadremo fa' che il nostro sangue si unisca al Tuo innocente e a quello dei nostri Morti a crescere al mondo giustizia e carità. Tu dicesti: "Io sono la resurrezione e la vita" rendi nel dolore all'Italia una vita generosa e severa. Liberaci dalla tentazione degli affetti: veglia Tu sulle nostre famiglie. Sui monti ventosi e nelle catacombe delle città, dal fondo delle prigioni, noi Ti preghiamo: sia in noi la pace che Tu solo sai dare. Dio della pace e degli eserciti, Signore che porti la spada e la gioia, ascolta la preghiera di noi Ribelli per amore. Luino, 29 aprile 2016 Giovanni Petrotta, figura strumentale - territorio