Spintoni, minacce ed estorsione al compagno di scuola. I parenti: «È

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MOGLIA
Spintoni, minacce ed estorsione al
compagno di scuola. I parenti: «È
bullismo»
La famiglia di un ragazzino delle medie si affida ad un legale e scrive a
Comune e carabinieri «Chiesto un riscatto dopo il furto di una chiavetta
internet». La scuola ridimensiona: «Tutto risolto»
BULLISMO
SCUOLA
SCUOLE MEDIE
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13 marzo 2016
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da Taboola
MOGLIA. Presunto caso di bullismo alla scuola media di Moglia. Da circa un
anno, un tredicenne, viene preso di mira da un gruppo di coetanei, piuttosto
vivaci, con spintoni, minacce, offese e oltre ad una serie di dispetti tra cui la
sparizione di una chiavetta Usb da parte di un compagno di classe con tanto di
tentata estorsione.
A denunciare il comportamento violento dei presunti “bulletti” è stata la
famiglia del tredicenne, seguito da un insegnante di sostegno, e che non ha
mai creato problemi, essendo di carattere timido e remissivo. Stando al
racconto dei familiari, che si sono rivolti per una tutela legale all'avvocato
DAL WEB
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Promosso da Taboola Carlo Alberto Zelocchi di Carpi, sembra che gli episodi siano iniziati già dallo
scorso anno scolastico.
«In classe il ragazzo viene colpito con
pugni sulla spalla da un suo compagno di
classe ma gli episodi più gravi sono
avvenuti sul pullman che accompagna e
riporta a casa gli studenti – ha detto un
familiare ­ Una ragazzina l'ha offeso e
preso a schiaffi nell'indifferenza
dell'autista che ha riferito di “doversi
occupare solamente della strada”. Il 12
ottobre 2015, alle 13.10, la stessa
ragazzina ha colpito il tredicenne con un
violento calcio ai genitali che lo ha
lasciato stordito per alcuni minuti. Tutte
violenze fatte in modo gratuito e senza
alcun motivo – dicono ancora i familiari
del ragazzino – È ansioso, timido ed
educato alla non violenza. Non ha mai
disturbato nessuno». Ma non è tutto.
In altre occasioni, i presunti “bulletti”,
incontrandolo a scuola, gli avrebbero
urlato : “Ti devi buttare giù da un
palazzo”: “Devi affogare”, creando nel
13enne stati di depressione e grande
insicurezza. Tutti questi fatti sono stati
elencati in una lettera che la famiglia dice
di aver indirizzato al dirigente scolastico
dell'Istituto comprensivo di San
Benedetto­Moglia, agli insegnanti, al
sindaco di Moglia, ai carabinieri della
locale stazione e all'ufficio dei Servizi
sociali del Comune.
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L'ultimo caso di presunto “bullismo” risale
al 7 marzo scorso quando al 13enne, un
compagno di classe, avrebbe asportato
volontariamente dal suo astuccio, una
chiavetta Usb sulla quale erano stati
scaricati dei compiti e per restituirgliela
avrebbe voluto dei soldi. Man mano che
passavano i giorni, dai 10 euro iniziali, il
presunto “baby estorsore” era arrivato a
chiedere 50 euro.
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«La scuola è l’ultimo presidio
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Azzurro ­ che attraverso la linea
gratuita 1.96.96 fornisce supporto e
aiuto anche ai ragazzi vittima di
bullismo ­ nel biennio...
La dirigente scolastica professoressa Donatella Gozzi, sull'episodio della
chiavetta ha detto che «si è tutto risolto in modo tranquillo». E ha aggiunto:
«Proprio stamattina, (ieri per chi legge ndr), i due ragazzini hanno fatto
regolarmente attività di gruppo senza problemi». La dirigente si è invece
meravigliata della lettera che sarebbe stata spedita dai familiari del 13enne
con l'elenco dei presunti “soprusi” ma che non ha mai ricevuto e spiega: «Se
avessi ricevuto una missiva simile, saremmo immediatamente intervenuti ma
non ne sappiamo nulla». Anche l'assessore alla scuola Greta Bertolini,
interpellata sulla vicenda ha ribadito «di non aver mai ricevuto nulla». (m.p.)
SCUOLA
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Ceresara, 14 marzo 2016
Solo venerdì dopo l'intervento dei familiari e la mediazione di un insegnante, la
chiavetta Usb ha potuto finalmente ritornare in possesso del legittimo
proprietario.
BULLISMO
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13 marzo 2016
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