icone del design italiano - Ambasciata d`Italia Al Kuwait
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icone del design italiano - Ambasciata d`Italia Al Kuwait
ICONE DEL DESIGN ITALIANO ICONS OF ITALIAN DESIGN ICONE DEL DESIGN ITALIANO Villa Audi - Achrafieh, Beirut 10 - 24 June 2016 La Creatività Italiana dall’Artigianato Rinascimentale al Design Moderno Sembra un luogo comune dire che l’Italia è un leader internazionale e un iniziatore di tendenze in tutte le principali forme di design. È tuttavia un fatto ampiamente riconosciuto che l’Italia è un leader mondiale nella progettazione di interni, nella progettazione urbana, nella moda e nella progettazione architettonica. Le radici di questa straordinaria “success story” sono probabilmente meno note: l’amore profondo dell’Italia per la bellezza abbinato ad una ricca tradizione artigianale che risale al Rinascimento e forse anche prima. Il mecenatismo era il segno distintivo delle corti principesche del Rinascimento. Il Principe/I Mecenati si contendevano fortemente i migliori artisti presenti sul mercato. Ma gli artisti contesi non erano solo mere figure preparate artisticamente. Gli artisti del Rinascimento erano difatti anche mastri artigiani a tutto tondo. Essi erano ben consapevoli che la loro creatività non avrebbe trovato sbocchi se non avessero anche padroneggiato una vasta gamma di competenze tecniche. Ciò richiedeva una notevole esperienza manuale. Il laboratorio dell’artista era una brulicante officina in cui gli artisti iniziavano come apprendisti, in modo non dissimile dalla “bottega” artigiana, dove calzolai, falegnami, sarti trasformavano il lavoro in arte. In fondo, artisti ed artigiani erano avvezzi a cooperare e condividere le loro competenze: i carpentieri ad esempio fabbricavano per gli artisti splendidi mobili da dipingere e decorare. Rispondendo alle sollecitazioni dei loro mecenati, gli artisti italiani impararono ad adattarsi ai desideri e alle esigenze del consumatore. Gli artigiani invece, essendo già orientati verso il consumatore, vivevano oltretutto in un ambiente plasmato da norme estetiche. Ciò li incoraggiava a produrre oggetti di uso pratico e al contempo di grande bellezza. Il design italiano si è sviluppato a partire da questa eredità. Gli architetti ed i designer dei marchi italiani possiedono oggigiorno questa capacità unica di adattare l’ideale rinascimentale di bellezza alle nostre società moderne, industrializzate, basate sulla produzione di massa. Oltre alla funzionalità, gli italiani si aspettano anche un certo stile persino negli oggetti di uso quotidiano più comune come posate, tavoli, sedie. Sono pertanto lieto che il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale italiano abbia deciso di dedicare il corrente anno al Design Italiano. Le nostre Ambasciate e Istituti Italiani di Cultura stanno organizzando in tutto il mondo una miriade di iniziative su tale tema. Questo catalogo è abbinato ad una importante mostra presso la prestigiosa Villa Audi di Beirut, la quale è stata organizzata dal nostro Istituto di Cultura in collaborazione con la Fondazione Sartirana Arte e la Galleria Semaan. Rivolgo i miei più sentiti ringraziamenti al Presidente della Fondazione Audi, Raymond Audi, per la sua generosa ospitalità. La mostra darà ai nostri amici libanesi una grande opportunità per ammirare alcune note creazioni del design italiano, gran parte delle quali probabilmente già conoscono. Sono consapevole del fatto che i libanesi sono consumatori esperti e sofisticati nonché affezionati ammiratori di tutte le cose italiane. Eppure solo raramente si ha l’opportunità di poter ammirare un’intera collezione di “pezzi d’epoca” esposti in tale splendida cornice libanese. Ciò si rivelerà un’esperienza indimenticabile. Godetevi le nostre Icone del Design Italiano Massimo Marotti Ambasciatore d’Italia in Libano Italian Creativity from Renaissance Craftsmanship to Modern Design It seems a truism to say that Italy is an international leader and trendsetter in all major forms of design. Italy is indeed widely recognized as a world leader in interior design, urban design, fashion design and architectural design. The roots of this amazing “success story” are probably less known: Italy’s deep-seated love for beauty coupled with a rich tradition of craftsmanship which dates back to the Renaissance and possibly earlier. Patronage was the hallmark of the princely courts of the Renaissance. The Prince/Patrons fiercely competed among themselves to acquire the best artists available on the market. The people they were looking for were not just gifted individuals who happened to be well versed in the arts. The typical Renaissance artists were also artisans in their own right. Italian artists were aware that their creativity could not find an outlet unless they mastered a wide array of technical skills. This required considerable hands-on experience. The artist’s studio was a buzzing workroom where artists began as apprentices not unlike the artisan’s “bottega”, where shoemakers, carpenters, tailors turned workmanship into art. After all, artists and artisans were used to cooperating and sharing expertise: carpenters for instance made exquisite pieces of furniture for artists to paint and decorate. By responding to the call of their patrons, Italian artists learnt to adapt to the desires and needs of the consumer. While artisans, who were already geared towards the consumer, lived in an environment shaped by aesthetic norms. This encouraged them to produce objects of both practical use and great beauty. Italian design has grown out of that legacy. The architects and designers of Italian brands possess the unique ability to adapt the Renaissance ideal of beauty to our modern, industrial societies, which are based on mass-production. Italians are used to expecting style, not just functionality, even in the most ordinary everyday items like cutlery, tables, chairs. I am therefore particularly pleased that the Italian Ministry of Foreign Affairs and International Cooperation has decided to devote the current year to Italian Design. Our Embassies and Italian Cultural Institutes worldwide are in the process of launching a myriad of initiatives in this field. This catalogue is presented in conjunction with an important exhibition held at Beirut’s prestigious Villa Audi, which has been organized jointly by our Cultural Institute and the Foundation Sartirana Arte and the Semaan Gallery. I extend my warmest thanks to the President of the Foundation Audi, Raymond Audi, for being such a wonderful and generous host. The exhibition will provide our Lebanese friends with a great opportunity to admire a few renowned items of Italian design, most of which they probably already know. I am aware that the Lebanese are savvy, sophisticated consumers as well as affectionate admirers of all things Italian. Yet, only rarely is one able to view an entire collection of “period pieces” displayed at a beautiful Lebanese location. This will prove an unforgettable experience. Enjoy our Icons of Italian Design. Massimo Marotti Ambassador of Italy to Lebanon ICONE DEL DESIGN ITALIANO Non è cosa semplice organizzare una mostra sul design italiano, considerata l’estrema varietà di articoli prodotti dai grandi marchi italiani nel corso degli anni. Anche solo selezionare le creazioni italiane più rappresentative, che si contano a migliaia, sarebbe un’impresa. Quindi è stato necessario operare scelte complesse. Visti i limiti di spazio, i curatori - Giorgio Forni della Fondazione Sartirana Arte e Mimo Semaan della Galleria Semaan - hanno ristretto i criteri ad alcuni pezzi di mobilio e di illuminazione ben selezionati. L’accento è posto sulla casa, l’ambiente più intimo e quasi sacro, che la dice lunga sulla nostra personalità. Non c'è da meravigliarsi che gli italiani, i quali sono tanto socievoli quanto sensibili alla bellezza, amino circondarsi di oggetti di design che incarnano funzionalità, semplicità e stile. "Icone del Design Italiano", non ha pertanto l’ambizione di essere esaustiva. Tenta tuttavia di essere una antologia rappresentativa dei principali marchi e delle tendenze del design italiano, in un periodo che copre più di novanta anni, cioè dal 1920 ad oggi. Tutti i marchi qui rappresentati sono parte integrante della storia del design italiano: Fontana Arte, Artemide, Zanotta, Lodola, Kartell, Floss, Stoppino, Poggi, Castellani & Smith, Zompi, La Murrina. Tali nomi sono diventati essi stessi iconici per le immagini familiari di bellezza e praticità che evocano. Sono molto grato alla Fondazione Audi per averci ospitati a Villa Audi, un ambiente ideale per un evento culturale incentrato sulla creatività italiana. Desidero anche ringraziare il direttore di Villa Audi, la signora Mona Neeme per la sua gentilezza. Infine, un dovuto riconoscimento va a Giorgio Forni e Mimo Semaan, che hanno svolto un lavoro straordinario e scrupoloso nel curare questa mostra. Edoardo Crisafulli Direttore dell'Istituto Italiano di Cultura in Libano ICONS OF ITALIAN DESIGN. It is far from easy to organize an exhibition of Italian design, given the sheer variety of items produced by well-established Italian brands over the years. Even selecting only the most representative Italian creations, which number in the thousands, would be unwieldy. Hence, difficult choices had to be made at the outset. Given the constraints of space, the curators – Giorgio Forni of Sartirana Arte Foundation and Mimo Semaan of Semaan Gallery – narrowed down the criteria to a few selected pieces of furniture and lighting. The focus is on the home, our most private and quasi-sacred environment, which speaks volumes about our personalities. It is no wonder that Italians, who are both sociable and sensitive to beauty, desire to be surrounded by design objects that embody functionality, simplicity and style. “Icons of Italian Design”, then, does not aim to be comprehensive. Yet it does attempt to provide a reasonably representative anthology of the main brands and trends in Italian design, in a period covering more than ninety years, that is, from the 1920s to the present century. All the brands represented here are part and parcel of the history of Italian design: Fontana Arte, Artemide, Zanotta, Lodola, Kartell, Floss, Stoppino, Poggi, Castellani & Smith, Zompi, La Murrina. The names themselves have become iconic as they conjure up familiar images of beautiful yet practical objects. I am most grateful to the Audi Foundation for hosting us at Villa Audi, a very appropriate setting for a cultural event focusing on Italian creativity. I also wish to thank the Director of Villa Audi, Mrs Mona Neeme. Last but not least, Giorgio Forni and Mimo Semaan, who did an amazing and painstaking work in curating this exhibition. Edoardo Crisafulli Director of the Italian Cultural Institute in Lebanon 1920 -1960 Zanotta - Poltrona Sant’Elia Giuseppe Terragni - 1936 Zanotta - Arabesco Carlo Mollina - 1949 Zanotta - Sgabello Mezzadro Achille e Pier Giacomo Castiglioni - 1957 Zanotta - Poltrona Sacco Gatti, Paolini, Teodoro - 1968 Zanotta - Servomanto Achille e Pier Giacomo Castiglioni - 1961 Zanotta - Servietto Achille e Pier Giacomo Castiglioni - 1961 Zanotta - Servopluvio Achille e Pier Giacomo Castiglioni - 1961 Zanotta - Servofumo Achille e Pier Giacomo Castiglioni - 1961 Zanotta - Servomuto Achille e Pier Giacomo Castiglioni - 1961 Zanotta - Servolibro Achille e Pier Giacomo Castiglioni - 1961 Zanotta - Servomostra Achille e Pier Giacomo Castiglioni - 1961 Zanotta - Servostop Achille e Pier Giacomo Castiglioni - 1961 Kartell - Sedia Universale 4867 Joe Colombo - 1965 Kartell - Contenitori componibili Anna Castelli Ferrieri - 1969 Stoppino - Sgabello Prototipo Giotto Stoppino - 1950 SIM - Poltrona Cavour V. Gregotti, L. Meneghetti, G. Stoppino - 1959 Ripresa da Poltrona Frau nel 1988 SIM - Poltroncina e sedia Cavour V. Gregotti, L. Meneghetti, G. Stoppino - 1959 Ripresa da Poltrona Frau nel 1988 Fontana Arte - Luminator Pietro Chiesa - 1933 Fontana Arte - 2198TA Archivio Storico - 1954 Fontana Arte - Pirellone e Pirellina Giò Ponti - 1967 Oluce - Colombo 281 detta “Acrilica” Joe Colombo - 1962 Oluce - Coupé 3321 Joe Colombo - 1967 Martinelli Luce - Pipistrello Gae Aulenti - 1965 Poggi - Poltroncina Luisa Franco Albini - Prototipo 1949 / Produzione 1955 Poggi - Tavolino Cicognino Franco Albini - 1953 Poggi - Sedia Luisella SD9 Franco Albini, Franca Helg - 1959 Poggi - Sedia Golem Vico Magistretti - 1968 Artemide - Lampada Eclisse Vico Magistretti - 1965 Artemide - Portaombrelli Dedalo Emma Gismondi Schweinberger - 1966 Artemide - Boalum Livio Castiglioni e Gianfranco Frattini - 1969 Floss - Lampada Taccia Achille e Pier Giacomo Castiglioni - 1962 Arflex - Poltrona Elettra Banfi, Belgiojoso, Peressuti, Rogers (B.B.P.R.) - 1954 Sedia Re Marcello Pirro - 1960 Sedia Regina Marcello Pirro - 1960 Sedia Alta Mario Ceroli - 1968 1970 -1980 Zanotta -Sedia Birillo Joe Colombo - 1971 Zanotta - Botolo Cini Boeri - 1973 Zanotta - Tavolino Cumano Achille Castiglioni - 1978 Zanotta - Appendiabiti Shangai Le Pas, D’Urbino, Lomazzi - 1973 Zanotta - Sedia Celestina Marco Zanuso - 1978 Zanotta - Tavolino Cipango Emaf Progetti - 1978 Segnale Luminoso Eugenio Carmi - 1970 Oluce - Lambpada Atollo Vico Magistretti - 1977 1990 Poggi - Sedia “Barbettis” Vico Magistretti - 1991 Bernini - Sedia Libreria Giorgio Stoppino - 1991 Calligaris - Sedia Chorus Giorgio Stoppino - 1992 Sedia Effeil Giorgio Stoppino - 1992 Sedia Piuma Giorgio Stoppino - 1995 Sedia Pieghevole Giorgio Stoppino - 1996 Zanotta - Tavolino Girô Anna Deplano - 1997 Zanotta - Sedia Lia 2086/87/88 Roberto Barbieri - 1998 Floss - GloBall Basic 1 Jasper Morrison - 1998 2000 Zanotta - Sedia Zilli Roberto Barbieri - 2002 Zanotta - Sedia Lea 2083/84/85 Roberto Barbieri - 2003 Zanotta - Poltrona Dora Ludovica e Roberto Palomba - 2005 Zanotta - Tavolino Todd Todd Bracher - 2005 Zanotta - Sedia Ada Roberto Barbieri - 2007 Zanotta - Poltrona Hillroad Cristophe Pillet - 2007 Zanotta - Sedia Kate Roberto Barbieri - 2008 Kartell - Poltrona LCP Maarten Van Severen - 2000 Kartell - Appendiabiti Hanger Alberto Meda - 2001 Kartell - Lampada Take Ferruccio Laviani - 2004 Kartell - Lampada Bourgie Ferruccio Laviani - 2005 Kartell - Divano Form Piero Lissoni - 2005 Kartell - Sgabello Stone Marcel Wanders - 2006 Kartell - Lampada da Terra Toobe Ferruccio Laviani - 2007 Kartell - Vaso Misses Flower Power 167 cm x 60 cm Philippe Starck, Eugeni Quitllet - 2008 Fontana Arte - Lampada Neo Calvi, Merlini, Moya - 2001 Fantana Arte - Tavolino Relax ?? - ?? Fontana Arte - Sdraio Whim ?? - ?? Martinelli - Tavolino Toy Studio 4P1B - 2010 Zanotta - Tavolino occasionale Zeuz Prospero Rasulo - 2006 Ferlea - Poltrona Dada Enzo Berti - 2006 Scultura Luminosa Vespetta Marco Lodola - 2003 Scultura Luminosa Lady Italia Marco Lodola - 2011 Scultura Luminosa Canoa Marco Lodola - 2008 Comodino Doppio Giancarlo Zompi - 2000 Catellani & Smith Enzo Catellani - 2002 Catellani & Smith Enzo Catellani - 2002 La Murrina - Lampada Zelig T / a Dennis Santachiara - 2000 La Murrina - Lampada Lara Paolo Deganello - 2000 La Murrina - Lampada Tocada Oscar Tusquets - 2001 Rue Antoun El Gemayel, 55 El Hamra Beirut, Lebanon Cell.: 03 556 833