Il nuovo sistema metropolitano milanese

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Il nuovo sistema metropolitano milanese
strade
& costruzioni
strade
& costruzioni
Mobilità lombarda
Il nuovo sistema
metropolitano
milanese
Federica Delucchi
Il trasporto pubblico
milanese su ferro,
scenario a lungo
termine con le linee
in costruzione e in
progetto
A
distanza di circa 20 anni dalla chiusura degli ultimi grossi cantieri metropolitani (quelli relativi alla Linea
3, gialla) Milano torna ad investire sulle
grandi infrastrutture metropolitane in vista della generale ristrutturazione, dell’ammodernamento e dell’ampliamento del sistema della mobilità urbana e regionale
previsti per l’appuntamento 2015: l’Expo
a Milano.
Un nuovo capitolo di aggiornamento è ini-
ziato nel 2005 con l’apertura del servizio
verso il nuovo polo fieristico di Rho, occasione nella quale MM dimostrò capacità ed efficienza nel gestire dalla A alla
Z la commessa pubblica nei tempi contrattuali stabiliti (si ricorderà che fra le polemiche e i ritardi per il polo fieristico, la
nuova Linea M1 era la sola possibilità di
accesso il giorno dell’inaugurazione).
L’ammodernamento prosegue nel 20092010 coi prolungamenti della linea gialla
La Milano
underground
all’appuntamento del
2015: i progetti, le
proposte e i cantieri
aperti. Cosa sarà
realizzato e quanto
costerà?
Il punto sulle nuove
linee milanesi, i
prolungamenti di
quelle esistenti,
i cantieri aperti
e i progetti che
prenderanno il via
dopo l’ Expo. Intervista
coi Dirigenti MM
Ing. Enrico Arini e
Ing. Marco Broglia
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verso nord e della verde verso Abbiategrasso
e Assago.
L’aggiornamento che MM ha oggi in corso di
realizzazione è decisamente più sostanzioso:
l’apertura di 2 nuove linee di metrò, ulteriori
prolungamenti suburbani delle linee esistenti,
la riqualificazione delle metrotramvie. Gli interventi si inseriscono nel quadro più ampio
della ristrutturazione generale della mobilità
lombarda che prevede, accanto agli interventi
metropolitani, la realizzazione delle nuove arterie di traffico: Tangenziale Est Esterna, Brebemi, Pedemontana Lombarda prime fra tutte.
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Ottobre 2011
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Il trasporto pubblico milanese su ferro, situazione luglio 2011
strade & costruzioni
Vogliamo approfondire in
questa sede, con un importante contributo dei Dirigenti
di MM, Ing. Enrico Arini, Direttore Tecnico MM, e Ing.
Marco Broglia, Direttore
Area Progettazione Sistemi
Mobilità MM, la situazione
urbana e metropolitana. I
progetti sono molti e lo scenario del trasporto metropolitano cambierà sostanzialmente: sono già stati aperti
alcuni prolungamenti e sono
in avanzata fase di cantierizzazione altri tratti delle linee nuove (la Linea 5 è in
fase di ultimazione da Garibaldi a Bignami e sono già
aperti da un anno i cantieri
da Garibaldi verso la periferia ovest della città). è stato
aggiudicato anche l’appalto
per l’affidamento della Li-
Ing. Enrico Arini,
Direttore Tecnico MM e
Presidente della Società
Italiana Gallerie
Ing. Marco Broglia,
Direttore Progettazione
Sistemi Mobilità MM e
Preside C.I.F.I., Collegio Ingegneri Ferroviari Italiano
nea 4, dall’aeroporto di Linate verso la periferia ovest
della città.
Fra il prolungamento delle
tre linee esistenti e le nuove
Linea 4 (blu) e Linea 5 (lilla),
MM prevede a breve di passare dai circa 84 km in esercizio oggi ai circa 100 km di
rete urbana su ferro entro il
2015 e a ben 145 negli anni
successivi, quando anche
la Linea 4 sarà ultimata.
Tracciamo un inquadramento generale
dello scenario attuale della rete MM. Su
cosa si sta lavorando? Qual è la realtà
milanese?
Broglia: Questo è stato un
anno di passaggio. Sono
stati aperti al pubblico due
Lo sviluppo della rete MM: sono in esercizio 84 km di rete; con quelli in costruzione
diventeranno a breve 100 km per poi aumentare a circa 146 km in uno scenario
a medio termine, quando sarà ultimata anche la M4
SVILUPPO RETE METROPOLITANA MILANO
IN ESERCIZIO
IN COSTRUZIONE
IN PROGETTO
stazioniestensionestazioniestensionestazioniestensione
IN KM
IN KM
IN KM
M1
Sesto FS - Rho Fiera Milano e
diramazione Pagano-Bisceglie 38 27
Prolungamento
Sesto FS - Cinisello Monza 2
1,9
M2
Abbiategrasso /Assago Milanofiori
Forum - Gessate e diramazione
C.na Gobba - Cologno Nord 35
40,4
Prolungamento
Cologno Nord - Vimercate
5
9,7
M3
Comasina - S. Donato 21
16,6
Prolungamento S. Donato - Paullo 6
14,8
21
15,0
M4
S. Cristoforo - Linate M5
Bignami - San Siro 19
12,8
Bignami - Monza 56,3
Totale
94 84 2114,7 3745,8
importanti prolungamenti, cioè la Linea 2
verso Assago e la Linea 3 verso Affori/
Comasina. Abbiamo in corso un grosso
intervento che è la Linea 5, realizzato con
una struttura di Project Financing. Cambiano dunque i ruoli tradizionali in quanto
c’è un concessionario di costruzione e
gestione, che è in questo caso la Società
Metro5, e un ruolo di alta sorveglianza ricoperto da MM. Si tratta di un ruolo importante, estremamente esteso perché
copre tutti gli aspetti tecnici, di qualità, sicurezza, controllo dei subappalti, contenziosi etc. La tratta nord da Bignami a Garbali è in fase molto avanzata; è partita nel
2007-2008 e nel 2012 verrà aperta la
tratta Bignami-Zara, cioè con l’interscambio M3 e nel 2013 l’ulteriore tratto del
primo lotto, fino a Garibaldi e interscambio M2/Passante e infine nel 2015 è prevista l’apertura del prolungamento fino a
San Siro, cioè il secondo lotto, con ulteriori 10 stazioni. Il lotto è stato affidato ad
agosto dello scorso anno. Lo realizza sempre Metro5. La grossa novità è che questa sarà la prima linea ad automazione integrale di Milano e la seconda in Italia (ha
aperto Torino nel 2006). Seguirà in breve
il metrò di Brescia che sarà inaugurato
all’inizio del 2013 su ben 13 km di linea.
Abbiamo in corso inoltre due interventi,
minori, ma estremamente importanti per
il quadro generale della mobilità urbana e
suburbana. Si tratta del prolungamento
della M1 da Sesto FS fino a Monza Bettola. I lavori sono partiti qualche mese fa
e si concluderanno nel 2015. Sono in
corso gli studi preliminari per il prolungamento fino al centro di Monza, che potrà essere raggiunta prolungando o la
nuova Linea 5 o la Linea 1. A Sud MM
sta realizzando il prolungamento della metrotramvia Linea 15 da Rozzano nord per
circa 2 km fino a Rozzano centro. Con la
fermata M2 ad Abbiategrasso questa zona
risulta oggi un interscambio importante.
è in corso anche un piccolo ma significativo lavoro al capolinea M2 di Cologno
nord, cioè l’adeguamento della vecchia
stazione, senza ascensori, agli standard
attuali. Si tratta di un lavoro importante
perchè, non appena vi saranno i finanziamenti necessari si potrà su questo moOttobre 2011
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I nuovi prolungamenti delle linee
Dopo gli ultimi lavori di aggiornamento sostanziali, conclusi nel 2005, il
prolungamento della M1 fino a Rho Fiera per servire il nuovo Polo Fieristico
e la nuova fermata di piazza Abbiategrasso della M2, nel 2011 sono stati
aperti ancora la M2 verso Sud con 2 nuove fermate che raggiungono Assago
Milanofiori e il Forum e il prolungamento della M3 verso nord da piazza
Maciachini a Comesina. è iniziato il lavoro del prolungamento della M1 verso
nord, oltre Sesto FS verso Monza Bettola.
La stazione del prolungamento della M2 verso Assago-Milanofiori
dello ammodernare tutte le stazioni degli anni Settanta che sono prive di ascensori, di facilitazioni per i portatori di handicap e dei necessari e moderni standard
in dotazione oggi sulle nuove stazioni.
Da ultimo vorrei citare l’assegnazione
della gara della Linea 4, il lavoro maggiore di MM oggi e nei prossimi anni. Si
tratta di un impegno di 1 miliardo e 700
milioni complessivi, pure gestito con la
finanza di progetto. MM svolge un ruolo
importante perché ha curato tutta la progettazione e si occuperà anche della Direzione Lavori.
I lavori sono stati assegnati e prevediamo
nell’autunno 2011 le prime cantierizzazioni e per il 2015 la prima attivazione
della tratta Linate-Forlanini, dove verrà
realizzata una nuova stazione sul Passante: il progetto è già pronto, il finanziamento già ottenuto, ora siamo nella fase
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delle approvazioni finali. Si tratta di una
fermata in superficie realizzata interamente da MM e che si collegherà a M4.
Per Expo 2015 si ipotizzava di aprire la
tratta della nuova M4 fino a San Babila,
ma partendo in ritardo di circa un anno i
lavori, penso che non sia più realistica
questa ipotesi di tempistiche per la M4.
Questi sono in sintesi i lavori in corso.
Quali opere si concluderanno
dunque per Expo 2015? E
quali in seguito, in relazione
allo scenario disegnato per la
Grande Mobilità Lombarda?
Broglia: I cantieri oggi aperti e che ho citato saranno tutti ultimati per l’appuntamento con Expo, compresa, come detto,
la Linea 4 per il tratto di collegamento
dall’aeroporto di Linate all’interscambio
col Passante e dunque col centro città.
Expo è un appuntamento importante e
vedrà il concretizzarsi di molti interventi,
ma il nostro impegno proseguirà anche
oltre, proprio nel quadro di un progetto
globale di mobilità della Regione Lombardia.
Entrano in questo scenario per esempio
i prolungamenti della Linea 2 verso Vimercate e della Linea 3 verso Paullo. Per
entrambi abbiamo in corso oggi la progettazione definitiva, cioè un livello avanzato di progettazione. In questo momento
però non sono ancora stati consolidati i
finanziamenti statali per cui di questi progetti si parlerà dopo l’Expo. Ritengo di
poter dire che comunque non passeranno
anni prima della realizzazione perché si
tratta di interventi compresi entrambi negli accordi sottoscritti dal Ministero delle
Infrastrutture con la Regione Lombardia
e gli Enti Locali per la realizzazione delle
autostrade Tem e Pedemontana. Operiamo dunque all’interno di un grosso progetto globale di mobilità. A Paullo è prevista la stazione di testa proprio dove passerà la Tem.
Parliamo della Linea 6,
di cui si discuteva tempo fa.
Si realizzerà?
Broglia: Il progetto della cosiddetta Linea
6 era arrivato ad un buon livello di progettazione, ma è stato accantonato. La
Linea 6 avrebbe dovuto inglobare il ramo
Bisceglie della Linea 1 per poi, da Pagano
toccare Cadorna e scendere verso sud.
Col PGT questo progetto è stato messo
da parte per far posto a nuove ipotesi di
linee nord-ovest verso sud. Siamo però
a livelli appena iniziali di ipotesi. Vi sono
altri progetti, forse più interessanti, pure
momentaneamente accantonati. Per
esempio quello di un collegamento trasversale tra Quarto Oggiaro FNM, ospedale Sacco (futura cittadella della Salute),
area Stephenson, il sud dell’area Expo.
Quali vantaggi portano
le nuove opere a Milano
e ai cittadini?
Broglia: Sono indubbi i vantaggi portati
dalle nuove linee sotterranee relativi alle
nuove esigenze di mobilità nello scena-
strade & costruzioni
rio di una metropoli sempre più grande,
ma anche progetti cosiddetti minori, di riqualificazione del servizio e insieme dello
spazio urbano hanno importanti effetti
sulla città. Vi sono ancora da citare, fra i
progetti allo studio, il prolungamento della
M1 verso Baggio e il prolungamento della
M5 verso Settimo Milanese. E ancora
verso sud la Metrotramvia Linea 24 che
arriva a Selvanesco sarà prolungata fino
a dove sorgerà il nuovo Centro di Ricerca
Medica. Anche per le zone nord vi sono
vari progetti e studi preliminari al vaglio
e in differenti fasi di sviluppo: la metrotramvia che dal Parco Nord raggiunge
Seregno (progetto già approvato dal Cipe
e finanziato; oggi la Provincia, soggetto
titolare lo sta mettendo in gara). Lo stesso
vale per il progetto della Linea di Limbiate. I progetti delle Metrotramvie in
sede propria sono più semplici naturalmente delle linee sotterranee dal punto
di vista tecnico, ma anche più impattanti
per la popolazione. Gli interventi di metrotramvie realizzati ultimamente, si veda
per esempio quello di Cinisello, sono cosiddetti interventi “facciata-facciata” cioè
riguardano l’intera sede stradale comprese pavimentazioni, zone pedonali o a
traffico limitato, parterre, arredo urbano,
alberi e verde pubblico, ovvero finiture
tese a realizzare spazi urbani di alta qualità. Abbiamo riscontrato (per esempio
in via Pezzotti a Milano sulla Metrotramvia 15) un aumento del valore delle proprietà immobiliari in seguito ai nostri interventi di riqualificazione dello spazio
urbano nei quali le Metrotramvie stesse
sono inserite.
particolare. L’utilità per la Pubblica Amministrazione non è infatti così evidente
come appare, come per esempio può essere per la realizzazione delle grandi arterie stradali e autostradali. Noi abbiamo
in carico infatti la realizzazione di un servizio pubblico, quello del trasporto urbano
e suburbano. In questo caso la finanza di
progetto ha dunque il valore di pre-finanziamento dell’opera in quanto il servizio
erogato al termine dei lavori non ha tariffe
al pubblico tali da ripagare anche parte
dell’investimento. Il costo del biglietto sostanzialmente paga la sola gestione. Nei
25 anni della durata della concessione il
Comune di Milano pagherà alla Società
di gestione una tariffa che coprirà la parte
di onere gestionale non coperta dal biglietto e andrà a ripagare l’investimento
del privato.
Per arrivare al capitolo “costi” infine la
Metropolitana 5, pur essendo una linea
cosiddetta “leggera”, cioè con stazioni
più piccole e treni più corti, avrà costi simili a quelli di una linea tradizionale. I motivi sono la tecnologia, l’automazione integrale (sebbene la Linea 3 avesse
anch’essa un elevato livello di automa-
zione), ma anche la gestione finanziaria
del progetto. Con il Project Financing il
ribasso di gara non viene premiato, è minimo.
Oggi sulle linee tradizionali possiamo indicare un costo di 50-60 milioni a km;
sulle linee automatiche il costo è attorno
a 70-80 milioni al km. Il finanziamento
statale copre mediamente il 50-60% del
costo.
Nella maggior parte dei casi resta dunque da reperire almeno il 40% dei costi.
A Milano sostanzialmente è il Comune
che si fa carico di reperire i fondi restanti.
Col Project Financing accanto al Comune
vi è un 30-35% di capitale privato. Sulle
linee che interessano oltre a Milano i Comuni limitrofi, il 40% di finanziamento
mancante viene coperto anche dalla Regione, a volte dai Comuni o dalle Province interessati nella misura in cui ogni
soggetto può intervenire. Abbiamo registrato casi particolari come il prolungamento M2 verso Assago nel quale il Comune di Assago ha erogato una cifra
considerevole sfruttando oneri di urbanizzazioni fatte in corrispondenza delle
stazioni (una delle stazioni di Assago apM3, esecuzione del rivestimento
Quanto costano e come sono
finanziati questi lavori in corso
e in progetto?
Broglia e Arini: Per la prima volta è entrato il Project Financing anche nella
realizzazione di opere urbane metropolitane. La Linea 5 e la Linea 4 saranno
costruite con l’utilizzo di questo strumento. La Società che costruisce cioè
avrà anche in gestione la linea per 25
anni dopo l’ultimazione dei lavori.
Nel caso delle metropolitane urbane il
Project Financing è un discorso un po’
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pena aperta era nei campi; oggi lì fioriscono residenze, attività economiche e
terziario). A Milano le aree sono già occupate, ma in certi casi è possibile agire in
questo modo. Per esempio la Linea 5 verso
ovest attraverserà l’area della vecchia fiera.
Per questo tratto vi sarà un contributo notevole, di circa 30 milioni, da parte degli
operatori di City Life.
Come giudica la rete metropolitana una volta terminati i lavori in corso? Quali obiettivi di
qualità per lo sviluppo futuro?
Broglia: Il nostro obiettivo è quello di migliorare continuamente la copertura e
dunque il servizio che comunque a nostro parere è già buono. Milano è molto
densa, ma è abbastanza contenuta. Ciò
che conta per noi però è la grande Milano, cioè l’area metropolitana suburbana,
nella quale entra anche il discorso ferroviario.
Con la Linea 5 e la Linea 4 la parte urbana della città sarà sostanzialmente ben
coperta.Il nostro obiettivo è aumentare
La nuova Linea 5 lilla
il grado di copertura per tutte le aree limitrofe della grande Milano. I dati statistici ci rivelano che il problema di Milano
non sono gli spostamenti in città (quasi
metà dei milanesi si sposta in città coi
mezzi pubblici), ma è il milione di persone
che ogni mattina entra in Milano e usa il
mezzo pubblico in misura minore, soprattutto coloro che provengono dalla prima
fascia esterna (i Comuni contermini a Milano). Aumentando la distanza di provenienza aumenta l’uso dei mezzi pubblici,
ma il flusso è minore. Occorre dunque
M5, sezione trasversale tipo
La Società Concessionaria Metro5 è costituita da Astaldi (opere
civili), Ansaldo Sistemi (automazione), Ansaldo Breda (veicoli),
Alstom (elettrificazione linea), Torno (opere civili) e ATM (gestione
del servizio).
Metro5 si è aggiudicata la concessione nel 2006.
Il Primo Lotto, da Garibaldi verso nord prevede le nuove fermate
di Isola, Zara (interscambio M3), Marche, Istria, Cà Granda,
Bicocca, Ponale, Bignami ed è oggi in avanzata fase di costruzione.
L’apertura è prevista nel 2012 per la tratta Zara - Bignami e nel
2013 da Garibaldi a Zara. Il costo complessivo del Primo Lotto,
circa 5,6 km e 9 stazioni, si stima attorno a circa 500 milioni di
euro, dei quali il 62% di fondi pubblici e il restante 38% col contributo di capitali privati.
Sono partiti i cantieri del Secondo Lotto che da Garibaldi si snoderà verso
ovest con le fermate: Monumentale, Cenisio, Gerusalemme, Domodossola,
Tre Torri, Portello, Lotto (interscambio M1), Segesta.
L’appuntamento per l’apertura al pubblico è il 2015. Il progetto prevede lo
scavo meccanizzato. Nel tratto tra Pozzo Keplero e Garibaldi FS lo scavo
sarà di tipo tradizionale con consolidamento del terreno e le gallerie saranno
scavate a foro cieco e a cielo aperto.
L’armamento sarà realizzato col “sistema Milano” modificato, tramite la
posa di rotaie su un solettone di cemento armato con idonei dispositivi per
smorzare le vibrazioni.
Il deposito della linea sarà localizzato a Bignami, in sotterranea per le piccole
riparazioni, mentre la grande manutenzione verrà svolta a Famagosta,
I nuovo treni M5, come quelli tramite il raccordo M2-M5 a Garibaldi. La M5 sarà una metropolitana
già realizzati per Copenhagen driverless (ad automazione integrale); i treni, su modello di quelli realizzati
da Ansaldo-Breda per Copenhagen, avranno trazione ad inverter con motori
asincroni. I treni avranno 4 vagoni non separabili ma intercomunicanti fra loro, trasporteranno 534 passeggeri. La
frequenza prevista sarà di 3, 4 o 6 minuti a seconda delle fasce orarie di traffico.
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strade & costruzioni
migliorare le linee che escono dalla città
e migliorare il sistema delle Linee S, quelle
ferroviarie, che confluiscono nel Passante. L’impegno è quello di far diventare
le linee S una linea metropolitana suburbana, collegata alla rete metropolitana e
coprire la fascia esterna della città, quella
della circolare filovia 90/91, che è la fascia di destinazione privilegiata dei lavoratori che entrano in città. L’altro capitolo
su cui occorre puntare per migliorare il
servizio è quello dei parcheggi di interscambio. Molti ci sono (Lampugnano,
Molino Dorino…), alcuni sono già saturi
(Famagosta, San Donato). Altri sono da
realizzare più all’esterno, legati ai nuovi
prolungamenti come Paullo e Vimercate.
Su questi temi stiamo lavorando e si concentrano gli sforzi per il miglioramento del
servizio e della qualità del trasporto urbano milanese.
Come è strutturata la Società
MM? Quali sono le politiche di
miglioramento servizio e quali
gli obiettivi a medio e lungo
termine?
Arini: La nostra Società, MM, ovvero Metropolitana Milanese, ha in carico progettazione, DL e in alcuni casi la realizzazione diretta delle opere nuove o di riqualificazione, ma il servizio “chiavi in mano”
termina con la consegna dell’opera finita
alla società che la gestirà. La gestione
del servizio esula dai nostri compiti ed è
in carico ad ATM. Fra le due Società, entrambe del Comune di Milano, vi sono
ovviamente stretti rapporti di collaborazione, ma si tratta di società diverse con
compiti assai differenti. Il nostro cliente
finale è il Comune di Milano, ma l’utilizzatore è ATM. Dal punto di vista tecnico
avere un cliente-utilizzatore è importante
perché il rapporto di collaborazione è
molto stretto e il ritorno è immediato e ci
consente di adeguare la progettazione
tenendo conto delle reali esigenze dell’esercente. Questo è un approccio che noi
offriamo anche all’esterno come per
esempio nella realizzazione della Metropolitana di Brescia, che sto seguendo
personalmente come Direttore dei Lavori
e mi rendo conto che è una strategia
molto apprezzata proprio perché vicina
alle esigenze dell’utilizzatore finale. La
progettazione non corre il rischio di risultare astratta dalla realtà nella quale si
deve inserire.
Un altro tema importante è quello della
comunicazione. Già da qualche anno, dalla
realizzazione della Metrotramvia di Cinisello, abbiamo avviato durante i lavori un
piano di comunicazione strutturato in diversi aspetti: la creazione di un logo riconoscibile riportato su tutti gli strumenti
della comunicazione; supporti più tradizionali come i tabelloni di cantiere con i
rendering del progetto finale; le indicazioni per orientare il pubblico e indicare
per esempio al meglio i negozi che restano penalizzati dai cantieri; i volantinaggi prima di cambiare la viabilità; supporti informatici come cd o dvd distribuiti
insieme al giornale locale per illustrare
l’avanzamento dell’opera e il progetto in
corso di realizzazione; siti internet dedicati etc. Questo materiale, la cui ideazione e il cui coordinamento sono interamente di MM, viene realizzato a carico
delle imprese che realizzano le opere.
Questo è stato fatto per limitare l’impatto
sul territorio, dato che i cantieri sono “mal
sopportati” ogni giorno di più. I risultati
sono stati positivi.
Quali sono i fiori all’occhiello
della Società?
Arini: Il pregio principale di Metropolitana
Milanese rispetto a tante società di ingegneria è quello di avere al proprio interno
tutte le professionalità, per cui riusciamo
a gestire autonomamente l’intera commessa, dallo studio di fattibilità alla messa
in esercizio con finiture, impianti, opere
civili e anche coordinamento, integrazione
e tutto ciò che porta alla realizzazione di
un’infrastruttura di trasporto. Inoltre MM
è a capitale interamente pubblico, cosa
particolarmente apprezzata da altre Amministrazioni Pubbliche per le quali MM
lavora. L’obiettivo principale di MM è
quello di erogare un servizio di qualità al
nostro Committente e proprietario che è
il Comune di Milano. MM si occupa anche di altre progettazioni che oggi non abbiamo menzionato che sono opere civili,
case popolari, strade, piazze, caserme
per forze dell’ordine, parcheggi e del Servizio Idrico Integrato che ha in carico una
grossa ristrutturazione degli impianti. MM
ha la capacità di fornire un prodotto di
qualità dall’inizio alla fine.
Un altro fiore all’occhiello che mi preme
menzionare è che MM è una società che,
anche oggi in tempo di crisi, assume ingegneri giovani e cresce con loro. è una
M1, prolungamento verso Rho Fiera, scavo con tecnologia TBM
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Il tratto della M4 che collegherà l’aeroporto di Linate a Milano, fino all’interscambio
Forlanini FS/Passante sarà il primo ad essere aperto nel 2015
società che può dare molto dal punto di
vista professionale e culturale a un giovane professionista.
Dal punto di vista tecnico,
e come Presidente SIG, come
giudica le tecnologie impiegate
a Milano per lo scavo delle
gallerie?
La nuova Linea 4 blu
La nuova metropolitana leggera sotterranea Linea M4 collegherà Milano
da ovest a est, in sostanza Corsico con Pioltello, passando per il City
Airport di Linate. Costruzione e gestione faranno capo a una Società mista
a capitale pubblico e privato attraverso lo strumento della Finanza di
Progetto che dovrà garantire la costruzione dell’opera nei tempi previsti
e la sua gestione, con una concessione totale di 30 anni (di cui 5 per la
costruzione).
Il progetto conta 21 fermate, tutte in sotterranea, con gallerie realizzate
con tecnologie TBM, per 15,2 km di percorso. I convogli saranno ad
automazione integrale e viaggeranno senza conducente a bordo. Il nuovo
tracciato da S. Cristoforo FS si dirigerà lungo l’asse via Lorenteggio verso
piazza Frattini e piazza Bolivar, via Foppa e il Parco Solari; incrocerà la M2
a S. Ambrogio, proseguirà verso via De Amicis, piazza Vetra e incrocerà
la M1 a S. Babila. Più avanti un altro interscambio, questa volta con il
Passante in piazzale Dateo, per poi dirigersi attraverso le fermate Susa e
Forlanini verso l’aeroporto. La M4 trasporterà 14.000 passeggeri/ora.
Sono previsti interventi di riqualificazione delle strade sotto cui passerà
la nuova linea, in particolare con riqualificazione dei parterre centrali dei
viali.
Al di là di quanto descritto, già avviato, sono allo studio i possibili
successivi prolungamenti: verso Ovest fino a Corsico/Tangenziale Ovest,
con annesso progetto di parcheggio di interscambio e verso Est, per
raggiungere Segrate e Limito fino a Pioltello FS.
102 quarry
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Arini: A Milano, anche per questione di
tempistiche realizzative, verranno utilizzate quattro frese EPB per lo scavo del
prolungamento della M5.
Proprio in terreni difficili com’è la realtà
milanese, la tecnologia EPB (Earth Pressure Balance) riesce ad eseguire le gallerie con il controllo ottimale dei cedimenti.
è una tecnologia conosciuta e consolidata
ormai in terreni alluvionali, a coesione quasi
nulla. Ne abbiamo fatto esperienza a Milano dal 1990 per lo scavo del Passante
Ferroviario da Villapizzone a Porta Garibaldi (2 gallerie a singolo binario) oltre che
per lo scavo del primo tratto della M5.
La tecnologia è stata utilizzata anche a
Brescia, in terreni simili, previo adeguato
trattamento del terreno. Oltre al controllo
dei cedimenti, la tecnologia EPB permette
di ottenere ottimi risultati in termini di produzione, di impiego della manodopera in
condizioni di sicurezza e in termini di gestione delle interferenze con la superficie.
è quindi una tecnologia idonea, utilizzata
favorevolmente per tutti i vantaggi che offre. Le condizioni di Milano, è oggi dimostrato, ben si prestano per l’utilizzo di questa tecnologia.
Lo scavo meccanizzato EPB opera senza
consolidamento esterno, grazie alla pressione bilanciata sul fronte, in modo da evitare il rilascio del materiale non ancora
scavato e quindi controllare i cedimenti
superficiali. Il consolidamento riguarda soltanto il trattamento del terreno affinché
durante la fase di scavo esso risulti più
agevole per l’operazione di smarino.
Ritengo dunque per concludere che le tecnologie impiegate a Milano per lo scavo
siano in linea con altre realtà internazionali e pienamente soddisfacenti. n