n. 10 - Primavera 2010

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n. 10 - Primavera 2010
Assaporando 10 nuovo
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Assaporando
Titolone
trimestrale libero del cibo e del benessere
ANNO
2 N.10
Primavera 2010
COPIA GRATUITA
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Ethos News
Sommario
Ethos News . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 3
Responsabilità Sociale d’Impresa . . . . . . . . Pag. 5
In cucina . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 6
Prodotti e curiosità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 7
In cantina . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 8
Alla spina . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 9
Le nostre carni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 10
Cultura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 13
Parole in cucina . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 14
Viaggiare con gusto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 15
Cucine del mondo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 16
Musica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 18
Calendario appuntamenti . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 20
Ecologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 23
Speciale corsa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 24
Vivono tra noi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 27
Parlami di tè
In Giappone si producono e si bevono solo tè verdi. Uno
dei tè più diffusi è denominato “sencha”, letteralmente
“Tè comune”, raccolto in aprile a sud del paese.A dispetto del nome tuttavia si tratta di un tè di buona qualità. Le
temperature non elevate, 70º C
in media, necessarie alla preparazione di questo tè verde lo
rendono ideale per la primavera.
In poco meno di due minuti,
necessari all’infusione, le sue foglie ci regalano una bevanda dalla temperatura gradevole, che ben si accorda
con i primi raggi di sole. Il sencha è anche un’ottima base per tè aromatizzati alla frutta: curiosando nelle le botteghe specializzate in tè vi potrete imbattere ad esempio
in deliziose miscele arricchite da pezzi di fragola, frutti di
bosco, petali di girasole, ecc.. per lasciarvi tentare dal gusto fruttato della primavera.
T.S.
ASSAPORANDO copia omaggio no10, 22/3/2010 anno 2
Reg. Tribunale di Lecco No14/07 del 21-11-2007
Direzione e Redazione:
OMEGA SERVICE S.r.l.
Via de Gasperi, 84 - Casatenovo – LC
Tel. 039 9205095 - Fax 039 5971342
[email protected]
Direttore Responsabile: Marco Ferri - [email protected]
Progetto grafico: Carlo Mascheroni
Hanno collaborato: Teresa Scarale, Helga Tripi, Luca Speciani,
Andrea Leonardi, Stefania Butti, Attilio Speciani
Fotografie: Archivio Gruppo Ethos, web
Proprietario: OMEGA SERVICE S.r.l.
Via de Gasperi, 84. Casatenovo – LC
Editore: Giuseppe Scotti
Stampa: Società Baio S.r.l. Via degli Artigiani, 17- 23880 Casatenovo (Lc)
••• 3
A cena con Luca Speciani
Prosegue il ciclo di appuntamenti durante il quale Luca
Speciani illustrerà la filosofia alimentare della Dieta GIFT.
Gli eventi, promossi dal Gruppo Ethos, che sullo slogan "Lo
chef promotore di salute e benessere", ha intrapreso una
collaborazione con l'impostazione alimentare DietaGIFT
adottandone lo stile e le scelte per i propri ristoranti di Milano e Brianza. I prossimi appuntamenti previsti sono:
8 aprile 2010
Diete yo-yo:
perché non servono e quali le alternative
MENU’ DELLA SERATA
Cruditè, Bavette al carbone vegetale con zucchine trifolate,
Plumcake di yogurt e banane con yogurt al naturale,
Calice di Vino,Acqua, Caffè
22 aprile 2010
Le intolleranze alimentari
MENU’ DELLA SERATA
Insalatona,Crema di porri e patate con crostini di segale,
Filetto di Spigola croccante in zuppetta
di vongole con carote al vapore,
Calice di Vino,Acqua, Caffè
4 maggio 2010
Alimentazione pre-gara
e in gara negli sport di endurance
MENU’ DELLA SERATA
Cruditè di verdure, Spaghettoni integrali alla carbonara,
Tagliata di manzo alla rucola,
Calice di Vino,Acqua, Caffè
Le serate si svolgeranno
presso il ristorante Grani&Braci,
ore 20.30 con menù gift dedicato alla serata
(costo Euro 25,00 a persona).
Per ulteriori informazioni e prenotazioni:
tel 02/36637422 - www.graniebraci.it
MM2 Garibaldi
[email protected]
www.dietagift.com
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Ethos news
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Responsabilità Sociale d’Impresa
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R.S.I.
News letter
La Responsabilità Sociale d’Impresa (o Corporate So-
GRUPPO ETHOS
cial Responsibility) è una scelta volontaria di un’impresa
e di chi la conduce per rendere più trasparente le proprie
scelte, dal rapporto con il personale e con i fornitori a
quello con i clienti.Tali scelte comprendono tutti i fondamentali passi aziendali per raggiungere una più rispettosa ed efficace conduzione d’impresa nei confronti delle
persone e dell’ambiente. La responsabilità Sociale d’Impresa (R.S.I) è definita, nel Libro Verde della Commissione Europea del 2001 come: "l’integrazione volontaria,
da parte delle imprese, delle preoccupazioni sociali ed
ambientali nelle loro operazioni commerciali e nei loro
rapporti con le parti interessate".
L’R.S.I. è dunque una manifestazione della volontà delle
grandi, piccole e medie imprese di gestire efficacemente
le problematiche d'impatto sociale ed etico al loro interno e nelle zone di attività.
Costituisce oggi una priorità fondamentale all’interno
delle scelte dell’Unione Europea, in accordo con gli
obiettivi strategici definiti nel 2000 dal Consiglio Europeo di Lisbona.
Anche il Gruppo Ethos si sta impegnando da tempo in
questa direzione attuando sfide, impegni, azioni per uno
sviluppo sostenibile del pianeta e della società. Ad esempio i primi e fondamentali passi sono stati: la promozione
del risparmio e dell’efficienza energetica; il rinnovamento della tecnologia per la tutela dell’ambiente; il mantenimento degli standard di sicurezza, sviluppo e benessere
delle risorse umane; il raggiungimento di elevati standard
di qualità dei prodotti e dei processi aziendali. In particolare questi impegni si sono concretizzati in:
• utilizzo di energia a impatto zero
grazie all’impianto ®LifeGate
• impianti di riscaldamento
e climatizzazione ecologici
• progetto “Lo chef come promotore
di Salute e Benessere”.
Ogni mese la newsletter del
gruppo Ethos vi informa con
notizie, ricette, curiosità e consigli. Per iscriversi basta visitare i
siti dei nostri ristoranti oppure il
sito del gruppo www.gruppoethos.it Qui potrete visitare virtualmente i nostri ristoranti, avere tutte le informazioni e
cliccando sulla voce COMUNICAZIONE NEWSLETTER potrete
iscrivervi alla nostra mailinglist
lasciando il vostro indirizzo email. Ogni mese riceverete la
nostra newsletter interattiva per
restare informati sulle nostre attività e specialità.
FAMILY FRIENDLY&GRUPPO ETHOS
Tutti i ristoranti del gruppo Ethos conquistano il bollino blu
di Radiomamma.it e rientra nella “Guida alla Milano Family Friendly” stilata dal portale di informazioni e servizi per
chi desidera una Milano a misura di bambini. Le incaricate
di Radiomamma hanno effettuato un’indagine nei ristoranti attraverso le loro sensazioni e avvalendosi dei test ideati da
un comitato scientifico formato da genitori professionisti attivi nel mondo del design, dell’educazione, del sociale e della progettazione partecipata.La cura e l’attenzione del Gruppo Ethos ai bambini e alle loro esigenze parte dalle cose più
semplici come i menù dedicati ai bambini composti da cibi
genuini e semplici a porzioni e prezzi ridotti. Ma anche la
qualità del tempo trascorso nel locale è fondamentale, Grani&Braci ha infatti previsto, per intrattenere i più piccoli, un
angolo ideato al gioco e tutti i locali del gruppo hanno ideato un simpatico omaggio composto da tovagliette da colorare composte da un kit da disegno. Inoltre, a disposizione di
mamma e papà ci sono bavaglioli di carta usa e getta,seggiolini, fasciatoi e la possibilità di scaldare biberon e pappe.
COS’È RADIO MAMMA
Radiomamma.it è un portale di informazioni e servizi per i
genitori milanesi creato nell’Ottobre 2008 da un gruppo di
mamme imprenditrici. I locali, i negozi e i professionisti
certificati da Radiomamma.it sono anche descritti nelle pagine della “Guida alla Milano Family Friendly” – in ordine
alfabetico e divisi per tipo di servizio proposto – dedicata a
chi vuole godersi Milano con i bambini e contribuire a
renderla migliore.
Info: www.radiomamma.it
In questa rubrica, intitolata appunto R.S.I., analizzeremo
numero dopo numero gli impegni del gruppo Ethos nei
confronti della Responsabilità Sociale d’Impresa, dunque
nei confronti dei nostri clienti, dipendenti, fornitori e
dell’ambiente circostante.
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In cucina
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Prodotti e curiosità
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Bavarese variegata
alle fragole
Fragole
Ingredienti per 6 persone circa
Rosse, profumate e carnose. Le fragole sono il frutto
100 gr di fragole
3 cucchiaini di zucchero a velo
3 cl di Cointreau
3 tuorli d’uovo
60 gr di zucchero
1/2 litro di latte
1 baccello di vaniglia o bustine in polvere
5 fogli di colla di pesce
250 gr di panna fresca
più amato dagli italiani. Pianta perenne, conosciuta fin
dal tempo dei romani, quando ancora era selvatica, e
consumata nel medioevo, la Fragaria deve aspettare il
‘700 a essere addomesticata dai francesi. Infatti, l’attuale
fragola nasce nel 1766 quando, grazie a un incrocio tra
due specie americane. La fragola in realtà,
dal punto di vista botanico, è considerata un falso frutto, i frutti veri sono quella miriade di semini che si
trovano sulla superficie del “frutto” e sono chiamati “ancheni”,
quello che noi mangiamo è invece l’ingrossamento del
ricettacolo del fiore che durante la maturazione aumenta di dimensione e varia di colore fino a diventare rosso.
Questi deliziosi frutti sono un vero e proprio concentrato di vitamina C: ogni 100 gr contengono circa 54
mg di vitamina C che, oltre ad aiutare le difese immunitarie funziona anche da fissatore per il ferro nel sangue,
antiossidante e tonificante per i tessuti. Inoltre, la presenza di fibre, vitamina B, betacarotene, acido acetilsalicilico e altri acidi organici aiuta il nostro metabolismo e
agevolano la depurazione grazie alla presenza di potassio
che ha un’azione diuretica.
La moltitudine di varietà di fragole presenti oggi sulle
nostre tavole ci permette di trovarle oltre la primavera,
esistono fragole precoci e tardive dalle diverse dimensioni e dall’intensità di sapore differente. Dopo aver acquistato le fragole conservatele in frigorifero per tre
giorni al massimo e al momento del consumo lavatele
con acqua fresca senza togliere il picciolo. Potrete consumarle nel più classico dei modi: con zucchero e limone. Oppure potrete divertirvi ad associare profumi e sapori accostandole al cioccolato o allo
champagne per una serata “afrodisiaca”, ma anche
con vino rosso e aceto balsamico che, grazie al
contrasto, esaltano l’intensità del sapore del frutto.
Le fragole si prestano anche alla cucina più creativa per preparare risotti o pesce, come ad esempio
il salmone in agrodolce, e accompagnare formaggi.
Se però siete più tradizionalisti questa delizia primaverile si presta per dolci di ogni tipo, dalla panna cotta alla bavarese, passando per crostate e mousse.
Preparazione
Frullare le fragole con lo zucchero a velo e il Cointreau.
Sbattere i fondi d’uovo in una bastardella con lo zucchero fino a sbiancare il composto. Far bollire il latte con la
vaniglia tagliata,versare il latte nel composto d’uovo e
sbattere. Cuocere a fuoco dolce finché la crema vela sul
cucchiaio. Passate al setaccio, inzuppate la colla di pesce in
poca acqua fredda, strizzarla e unirla al composto, poi lasciar raffreddare. Montare la panna e incorporarla al composto tiepido (20-25°C).Versare 1/3 della crema negli
stampini e il resto mescolarlo con la purea di fragole;
unirlo con una sac à poche con bocchetta negli stampini
partendo dal fondo. Far riposare in frigo per circa 2 ore.
Preparazione 20’
Cottura 140’
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In cantina
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Alla spina
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Barolo DOCG
Birra libera
Notizie sul vino: primo anno di produzione 1965
È in arrivo sulle tavole dei nostri ristoranti la birra LIBE-
Zona di produzione: Unico appezzamento
RA, prodotta esclusivamente per noi da un birrificio ita-
situato in località Bussia 34 Tenuta Pian Polvere
comune di Monforte d’Alba
Esposizione: Sud-Sud/Ovest
Uva: vitigno Nebbiolo
Altimetria media: 250-350 metri sul livello
del mare
Tipologia di terreno: di medio impasto
tendente all’argilloso
Sistema di allevamento: Guyout
ad archetto tradizionale
Resa per ettaro: 65 ql. (disciplinare 80 ql.)
Vendemmia: raccolta a mano in cassetta
con cernita effettuata solo nelle ore
del mattino
Fermentazione: temperatura
controllata in vasche d’acciaio
per una durata di trenta giorni.
Sono previsti rimontaggi e
operazioni varie a seconda degli usi
e costumi enologici tradizionali
Invecchiamento: affinamento
in legno di rovere di Slavonia
con botti da 20-50 Hl.
Per la durata di almeno 30 mesi.
liano indipendente grazie a
un’antica ricetta del 1950 a base di orzo nostrano e acqua delle Dolomiti. La birra Libera è
una Pils italiana con una gradazione di 4,9° alcolici e un sapore autentico. Il modo giusto per
gustare un sapore tutto italiano
che potrete incontrare solo sulle tavole di nostri ristoranti.
Bevete Italiano,
bevete BIRRA LIBERA.
Esame organolettico
Gradazione alcolica: rosso
intenso con tenui riflessi granati
Colore: tipiche sensazioni di frutta
matura frammiste di fiori di
sottobosco lievemente muschiati,
il tutto condito da un giusto
apporto di profumi di legno
Sapore: equilibrato, armonioso
di ottimo corpo, caratterizzato
dall’eleganza tipica dovuta alla corretta
sinergia dell’affinamento in legno con la maestosità della
vinificazione.Traspaiono sensazioni di frutta a bacca rossa
matura alternate a confettura.
Azienda Agricola Tenuta Pianpolvere dei F.lli Adriano
Località Bussia 34,Tenuta Pian di Polvere
Comune di Monforte d'Alba
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Le nostre carni
STEAK-HOUSE
Tutte le nostre selezionate carni
vengono cotte sulla griglia a legna
• CARNI NORD AMERICA “NEBRASKA”
Carni Nord Americane provenienti dai migliori pascoli dello stato del Nebraska
una griglia e deporvi la carne senza condimento. La bistecca deve essere girata una sola volta e deve cuocere
dai 3 ai 5 minuti per parte. Il sale va aggiunto sul lato
appena cotto. Il segreto sta nella rapidità della cottura,
così la carne risulterà colorita al di fuori, morbida e succosa all’interno.
RISCOPERTA E VALORIZZAZIONE
• CARNI DI PURA RAZZA CHIANINA
FEMMINE SCOTTONE
Certificate ed allevate nelle zone I.G.P. ovvero Toscana, Umbria,Appennino Tosco-Emiliano
• CARNI ARGENTINE “ABERDEEN ANGUS”
Di razza Aberdeen Angus allevate allo stato brado
I TAGLI
CONTROFILETTO/ENTRECÔTE Di prima
categoria è uno dei tagli più classici, gustosi
e pregiati. Quando la lombata è intera sull’osso
a “T” rovesciata e fin dove si incontra il filetto contrapposto, si ha la classica bistecca fiorentina. Se la
lombata è disossata si può cuocere in tutte
le salse (vino, funghi, cipolla).
FILETTO È la parte più nobile dell’animale, sta sotto la
lombata. Consistendo in muscoli che, per la loro posizione lavorano molto poco, la carne di questo
taglio è particolarmente tenera e succosa. La
parte anteriore del filetto è adatta soprattutto
per bistecche, quella centrale per medaglioni e
quella finale per filetti mignon e bocconcini.
DI TAGLI ANATOMICI
DI MANZO CONSIDERATI MENO NOBILI
Solo nei locali del gruppo Ethos, grazie alla ricerca dei
nostri chef, con un occhio alla tradizione e alla maestria
macellaia antica siamo lieti di proporvi tagli anatomici
di manzo ormai dimenticati perché di difficile reperibilità. Posizionati nel quarto anteriore dell’animale, parte
che ha sempre rappresentato in realtà un costo da spalmare sui tagli nobili più richiesti (controfiletto-roastbeef; filetto; entrecote) rappresentanti solo il 20% del
peso totale della bestia. I tagli poveri destinati solo a
umidi e macinati da una macellazione industrializzata,
hanno contribuito allo smarrimento di conoscenze relative a parti anatomiche piccole ma pregevoli per consistenza e gusto, poste proprio nell’ anteriore della bestia. Grazie alle capacità del nostro team di cucina,
rispolveriamo gusti e sapori persi ottimizzando l’utilizzo più completo dell’animale, riducendo costi e sprechi,
riuscendo a proporre un rapporto qualità-prezzo molto
conveniente per i nostri clienti.
SCAMONE Grosso taglio di prima categoria formato da
grandi masse muscolari situate vicino all’anca.
È molto pregiato e adatto alla preparazione di
stracotti, stufati e roast beef. Le parti migliori
sono adatte anche per farne arrosti e bistecche.
COSTATA E FIORENTINA La vera bistecca fiorentina si
taglia nella lombata di vitellone. Ha nel
mezzo l’osso a forma di “T”, con filetto
da una parte e controfiletto dall’altra ed
è alta circa 3 centimetri.Va tenuta a frollare qualche giorno al fresco. Per la preparazione: scaldare
TAGLI speciali UTILIZZATI
SOLO NEI NOSTRI LOCALI
Ecco i tagli proposti: Bavette, taglio tipico francese del
muscolo dell'addome dal sapore deciso e gustoso.
Flank fillet, ricavato dalla parte laterale dell'addome,
molto morbido e gustoso, sorprendentemente simile al
filetto.
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Cultura
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öYÖ, il nuovo album di Agélique Kidjo è un vero e proIn tutti i locali del gruppo Ethos
prio progetto di ricerca delle sue radici senza però confinarsi al Benin, che le ha dato i natali. La cantante africana
in ÖYÖ esprime la forza del continente africano attraverso musicalità soul, jazz e R&B riproponendo pezzi di Carlos Santana,
Otis Redding e Aretha Franklin. Questa commistione di stili e i duetti con
la tromba di Roy Hargrove in Samba
Pa Ti, con John Legend in Move on
up e con Dianne Reevede rendono questo disco il successo che consacra Angélique una cantautrice di calibro
nazionale internazionale.
I suoni etnici dominano l’intero album come nella traccia Afia di chiara ispirazione brasiliana scritta a quattro
mani con il chitarrista Vinicius Cantuaria. Non manca,
infine, lo spazio per sonorità strettamente africane come
nel brano di chiusura,Atcha Houn, una canzone che vive
nei ricordi di Angélique e che lei canta fin da piccina, oppure in Zelie, brano composto e interpretato dalla cantante togolese Bella Bellow negli anni ‘70 riproposto oggi con eccellenti risultati dalla Kidjo. Consigliatissimo,
buon ascolto a tutti.
Addio a Jerome David Salinger morto lo scorso 28
gennaio 2010. In queste poche parole vogliamo ricordare
l’autore de Il giovane Holden, una delle opere più significative del XX secolo, un romanzo che, uscito nel 1951, è
entrato nel mito della letteratura
tracciando la descrizione di intere generazioni che si trovano a
dove fare i conti con il passaggio
dall’adolescenza all’età adulta. Il
protagonista del romanzo, Holden Caulfield, espulso dal college, si prende qualche giorno libero prima di spiegare alla
famiglia l’accaduto. Sono giorni in cui si perde nel fumo,
nell’alcol e negli incontri di un viaggio senza una meta
precisa. Proprio in queste giornate il ribelle e intelligente
Holden riflette sulla sua vita e sul fatto che presto lascerà
la sua infanzia, teme la falsità e l’alienante bigottismo della società americana troppo lontana dalla sua realtà adolescenziale che contempla solo amicizia e sincerità.
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Parole in cucina
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Viaggiare con gusto
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Parma
e il prosciutto D.O.P.
Giunto alla sua ventunesima edizione italiana, Ricette
La primavera è la scusa perfetta per una gita fuoripor-
Immorali, scritto nell’ormai lontano 1988 dal creatore
ta, si possono seguire mostre, concerti e spettacoli teatrali in giro per l’Italia, un pretesto vale l’altro. Una scusa su tutte, però, è capace di convincere anche le mogli,
i mariti e gli amici più
pigri: il cibo. Sicuramente una delle città
in grado di soddisfare
tutti i palati e le esigenze culturali è Parma. Una località ricca
di storia e cultura, dove l’arte s’intreccia con la raffinata gastronomia. Basta
un giorno, oppure un week end, per gustarsi questo
splendido gioiello urbano. Dal centro città potrete seguire l’itinerario classico con la visita di piazza del Duomo dove si trovano la Cattedrale dedicata a Santa Maria
Assunta e il Battistero di Benedetto Antelami. Sempre
nel centro della città è obbligatoria una tappa a palazzo
del Vescovo e a Palazzo della Pilotta per accedere poi alla Galleria Nazionale e a Teatro Farnese, un’autentica
meraviglia architettonica. Le altre tappe fondamentali
sono il Giardino Ducale con il Palazzo Ducale, la Camera di San Paolo dove si trova l’affresco del Correggio
e le Chiese di San Giovanni e Santa Maria della Steccata.
Tra una visita guidata e l’altra lasciatevi rapire anche dai sapori locali. La cucina parmense è ricca e
variegata. Qui il re indiscusso della
tavola è il prosciutto crudo di Parma, un’autentica specialità riconosciuta dal marchio D.O.P. (Denominazione di Origine Protetta). Nelle ottime trattorie
parmensi potrete gustare tagliatelle fresche al prosciutto,
risotto alla parmigiana e tortelli di patate. Seguono poi
le seconde portate come la trippa alla parmigiana - piatto tradizionale ricco di verdure e formaggio parmigiano
-, lo stracotto di manzo e gallina, i bolliti e, ovviamente,
il prosciutto di Parma in Crosta. Accompagnate il tutto
conun vino locale, ad esempio un’ottima "Malvasia dei
Colli di Parma" (DOC). Infine, gustatevi una fetta di
torta al nocino. Dopo pranzo potrete sarete pronti per la
visita nella zona dei castelli dove godrete dell’ottimo panorama appenninico.
del detective – gourmet Pepe Carvalho, è il formulario
ideale per dare forma e sapore al risveglio dei sensi che la
primavera inevitabilmente porta con sé. Carnali e carnose, al di là di ogni più spudorata e conformista immaginazione, queste ricette “immorali” si susseguono proteiniche e
speziate, se non addirittura cruente, come
nel caso dell’astice da pulire vivo. Di certo
non convenzionali. Non solo mediterranee
o asiatiche, ma anche scandinave e americane. Da Escoffier ad Apicio. I loro ingredienti sono meticolosamente elencati, mentre la descrizione del procedimento è spesso peccaminosamente svogliata, appena
un abbozzo, quasi a non volerne svelare il sortilegio.
Mentre le note descrittive ne fanno un libro di letteratura e non di sola gastronomia: la scrittura di Montalbàn
rilassa e invoglia, è audace e al tempo stesso reticente
mentre illustra virtù e controindicazioni amorose della
ricetta, che di volta in volta si scopre indicata per coppie
etero navigate, acerbe, gay, adulterine, per compagne
brune, per uomini magri, e via dicendo… Non mancano, anche se sono davvero poche, le ricette per il dessert,
il cui uso suggerito non è sempre ortodosso. Senza dubbio un libro seducente, che merita di esser fatto “assaporare” anche a un’indole apparentemente lontana da mezzelune e taglieri, ma di sicuro non vegetariana.
Manuel Vasquez Montalban, Ricette Immorali
Universale Economica Feltrinelli, Euro 7 (2009)
Teresa Scarale
Dizionario
PARFAIT in francese, “perfetto”. Elegante preparazione fredda da gustare al cucchiaio, compatta e cremosa. Nella cucina
d’oltralpe è tipicamente una specialità salata, i cui ingredienti
vengono legati con tuorlo, panna o gelatina: basti pensare
che il parfait più diffuso è quello di fois gras. In Italia invece il
parfait è di solito un semifreddo la cui base è ottenuta emulsionando dei tuorli con sciroppo di zucchero,
l’aroma prescelto, meringa italiana e panna
fresca montata da aggiungere delicatamente
al composto prima di versarlo in uno stampo e
riporlo nel congelatore. Assaporando suggerisce di preparare uno sciroppo con 150 gr di
zucchero e tre cucchiai d’acqua; successivamente unirvi 100 gr
di fragole mature frullate, un uovo intero e 4 tuorli; montare
bene e lasciar raffreddare. Unire, infine, 400 ml di panna fresca
montata a neve e porre il composto in freezer. Estrarre venti
minuti prima di servire.
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Cucine del mondo
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Irlanda a tutta birra!
La verde Irlanda con i suoi cieli azzurri e le scogliere a
picco sull’oceano è una terra che offre prodotti ed ingredienti di primissima qualità. Il pesce è certamente una parte integrante della cucina tradizionale dell’isola. I filetti di
trota, merluzzo e salmone salati e affumicati vengono spesso esposti nei negozi di delikatessen.
Anche i crostacei e gli scampi sono rinomati per la loro qualità e provenienza: le incontaminate e fredde acque del
della baia di Dublino.Tra i prodotti ittici, un piatto che senz’altro va assaggiato
sono le saporite Smoked Herrings, ovvero le aringhe affumicate al whisky.
I piatti di carne non sono certo da meno. La qualità della carne irlandese è, infatti, apprezzata a
livello internazionale e trova la sua massima espressione
nelle ricette gaeliche più tradizionali. Il piatto più rappresentativo è l’Irish Stew, uno stufato molto nutriente a base
di montone o agnello e cipolle, ricoperto da una montagna di patate al quale ogni tanto viene abbinato anche il
riso; il Drisheen è una zuppa di agnello e farina di segale
molto conosciuta e apprezzata nelle locande di campagna.
Un’altra ricetta tipica è il Dublin coddle, una sorta di
spezzatino di salsiccia e pancetta servito
con le immancabili patate irlandesi che
come piatto d’accompagnamento non
mancano mai. Il contorno più apprezzato, che viene servito anche come piatto
unico, è senz’altro il Champ: purea di
patate e scalogno.
I verdi pascoli irlandesi sono da sempre un ambiente perfetto per una produzione casearia di alta qualità. I formaggi squisitamente “irlandesi” sono il Cheddar, il Cashel blue
di Tipperary ed il Burren gold della contea di Clare.
Trip!
Per finire, l’Irlanda è anche
la patria del whiskey, la leg- “In Irlanda piove, dentro il Pub
no!”Questo motto è il preferito
genda racconta che sia stato degli irlandesi. Infatti, il Pub è il
inventato da San Patrizio, luogo perfetto dove trovarsi con
santo patrono dell’isola. Il gli amici sorseggiando tra una
chiacchiera e l’altra una Guinnes,
whiskey irlandese è caratte- birra simbolo del paese. Arthur
rizzato da un sapore molto Guinness nacque nel 1725 a Celbridge, vicino a Dublino. In giodelicato e profumato. Sem- vane età acquistò un vecchio birpre presente nelle cucine ir- rificio in disuso e decise di
landesi, viene gustato da so- produrre un nuovo tipo di birra
dal colore molto scuro e dal gulo oppure utilizzato per sto deciso. La sua attività ebbe
accompagnare il caffè: parlia- grande successo, tanto da renmo quindi del delizioso Irish derlo ricco e famoso, prima in Irlanda e poi nel mondo grazie alla
Coffee bevanda ideale da diffusione della sua birra scura.
gustare nelle serate invernali Morì a 78 anni lasciando alla moglie ed ai suoi figli, ben 21, una
a Dublino. È un caffè lungo, cospicua eredità. Quasi a testiarricchito da whiskey, zuc- moniare che la birra fa bene, sotchero di canna e panna li- to ogni aspetto!
Helga Tripi
quida fresca da aggiungere
con il cucchiaino all’ultimo momento, il tutto viene servito in un grande calice riscaldato. L’offerta culinaria di questo paese offre dunque una buona compagnia per un viaggio alla scoperta di paesaggi meravigliosi e suggestive città,
come Cork, Dublino, Sligo, Galway e Waterfort.
Helga Tripi
Assaporando 10 nuovo
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Musica
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Nemo propheta in patria
Si sa, in tutti i campi noi italiani abbiamo la tendenza
all’esterofilia probabilmente spinti, in ciò, dal nostro
eterno provincialismo e da un debolissimo senso di
appartenenza a qualcosa di comune.
La musica non fa eccezione e
mentre da un lato enfatizziamo
esageratamente i nostri “big”
della canzonetta italica, dall’altro ignoriamo quasi del tutto
ciò che ci viene unanimemente
riconosciuto in campo internazionale.
Il nome Ennio Morricone, ad
esempio, era un qual cosa di abbastanza nebuloso e lontano nei pensieri del grande
pubblico nostrano fino al giorno in cui gli “altri” (gli
americani) ce lo hanno premiato con un Oscar alla carriera. Ed ecco che, magicamente, il maestro Morricone
(già considerato da molti altri musicisti come il più
grande compositore del novecento italiano) ha cominciato a
fare tournée anche sul suolo
nazionale portando su e giù
per lo stivale la sua incredibile
genialità applicata alla musica
per il cinema. È poi di questi
giorni la notizia che Andrea
Bocelli abbia impresso l’impronta della sua mano sulla celeberrima “Walk of fame” a Holliwood, cosa da sempre
riservata ad una ristrettissima parte di quegli artisti di
tutto il mondo che sono stati ritenuti i più grandi di
sempre. Anche in questo caso gli italiani che ne sono a
conoscenza sono davvero pochi, la notizia è stata largamente ignorata dai nostri media e dicendola proprio
tutta, Bocelli in Italia non gode certo della immensa
ammirazione di cui gode in tutto il resto del globo.
Si potrebbe obiettare che questi due esempi riguardino generi musicali non
proprio di “tendenza” ma,
per ricredersi, basti pensare
alla musica Dance italiana
grandemente conosciuta e
apprezzata in tutto il mondo con il nome di “ItaloDance”. I pezzi italianissi-
mi dei vari Gazebo, Sabrina
Salerno, Dan Harrow, Tracy
Spencer, Taffy, negli anni ottanta seguiti poi nei novanta
da quelli di, Black Box, Robert Miles, Eiffel 65, sono stati
dei best-seller e sono ancora
dei tormentoni in tutto il pianeta ovunque ballati e
ascoltati al pari dei capolavori di Michael Jackson, Madonna o George Michael. Eppure in Italia non sono
certo stati questi artisti i veri mostri sacri dei quali
avere il poster appeso al muro. Sembra proprio esserci
un rifiuto a priori di tutto ciò che, benché prodotto
qui da noi, sia rivolto però a una audience internazionale. Un po’ come se nella testa di
ognuno di noi risuonasse il solito
“…tu vò fà l’americano…ma sei
nato in Italy..”.
È un vero peccato perché a volte a
fare “l’americano” ci riusciamo benissimo e con piena credibilità anche all’estero. Di contro le nostre
“star” domestiche godono di una
popolarità che precipita vertiginosamente man mano
che il confine svizzero si avvicina.
I musicisti pop italiani che cantano in italiano e che hanno anche un riscontro di vendite all’estero, si contano
sulle dita di una sola mano.
Si potrebbe anche avere il dubbio che il pubblico italiano abbia gusti musicali totalmente diversi da tutto il resto del mondo
o che il limite sia imposto dai
testi non in lingua italiana, ma
ciò è ampiamente smentito dalle vendite in italia dei CD
musicali esteri che sono perfettamente in linea con quelle delle altre nazioni.
E comunque non è solo una questione di vendite o di
popolarità ma anche di un sano orgoglio che non c’è
verso artisti nostri concittadini
che, al di là del nostro gusto
personale, hanno dimostrato
indiscusse doti assolute.
Niente da fare, da noi “Nemo
propheta in patria”.
Andrea Leonardi
Assaporando 10 nuovo
Benessere
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Diete drastiche fino al digiuno:
fanno male?
Diete drastiche: si o no? Le più recenti ricerche sulle
conseguenze per l’organismo di regimi alimentari ipocalorici sfatano molti falsi miti. È infatti ormai un dato assodato che il digiuno sia dannoso anche per le masse muscolari che, anziché essere protette, sono erose dalla
mancata introduzione di calorie nell’organismo. Sono del
tutto fuorvianti, a tal proposito, pubblicazioni che sembrano avvalorare l’ipotesi che una drastica riduzione delle calorie protegga le masse muscolari. In realtà questi lavori,
nonostante altisonanti titoli, come il lavoro danese di
Sreekumaran e coll. del 2001, a una lettura più approfondita dimostrano solo che la produzione di GH (ormone
della crescita) in seguito allo stimolo ghrelinico indotto
dal digiuno, non protegge la perdita di
muscolo in assoluto, ma la riduce
solo del 50 per cento. Il dato è
senza dubbio rilevante ma non
va dimenticato che... l’altra metà
va persa! Alcuni entusiasti del
digiuno utilizzano invece tale
abitudine sostenendo addirittura che protegga dalla perdita
di muscolo: nulla di più sbagliato. Infatti, come documentato fin dal 1997 da Schwartz
et al. sul NEJM, il digiuno fa cadere i livelli di leptina, la molecola-segnale prodotta dalle nostre cellule adipose, che influenza la
risposta ipotalamica verso l’accumulo o il consumo. La
drastica caduta dei livelli di leptina invia all’ipotalamo un
segnale di carestia che determina un rallentamento metabolico. In pratica l’organismo capisce che poiché l’apporto
energetico è ridotto, deve bruciare meno. Ciò, oltre ad
avere come estrema conseguenza la soppressione della fertilità, può causare anche ridotta funzionalità tiroidea. E, in
buona sintesi, va a rallentare ogni maldestro tentativo di
dimagrimento che si basi sulla restrizione calorica. Un altro lavoro del 2002, (Douyon et al.), dimostra che tra i
cambiamenti indotti da fame severa c’è un incremento
nella secrezione di cortisolo: fatto questo correlato a inibizione del sistema immunitario e - ove prolungato fino
all’esaurimento - anche alla depressione. Il dato certo,
dunque, è che il digiuno fa perdere muscolo e abbassare il
metabolismo. Ciò è solo uno dei tanti danni provocati da
un regime alimentare basato su un insufficiente apporto
calorico.Tale effetto si esplica inoltre in modo drammatico sui centri di fame e sazietà ipotalamici. Il lavoro di
McAlister et al. del 2004 dimostra infatti con eleganza
che bastano due giorni di digiuno per far impennare i livelli di NPY (neuropeptide Y), peptide che stimola l’assunzione calorica e l’accumulo energetico, con un effetto
prolungato fino a 4 giorni dopo la reintroduzione di cibo. A questo squilibrio conseguono poi attacchi di fame
difficilmente controllabili, talvolta erroneamente indicati
come “attacchi bulimici” in totale assenza di correlazione
psicologica.A tale proposito vedi quanto scritto da A. e L.
Speciani nel volume “Anoressia e bulimia” pubblicato nel
2009 da Giunti. Nella letteratura scientifica sull’argomento sono ormai numerosi gli articoli che dimostrano i danni da digiuno e da diete ipocaloriche, contro poche infondate teorie che solo apparentemente ne segnalano un
beneficio. Apparentemente, dicevamo, proprio perché, a
ben vedere, anche queste controverse posizioni possono soltanto sostenere una limitazione di danni, non certo un
beneficio. Se limitato beneficio ci può essere sarà senza
dubbio limitato al momento
depurativo, alla disintossicazione, al momento di “respiro” concesso agli organi emuntori: reni, fegato,
pelle. Certo la logica di “strafogarsi” di cibo spazzatura in quantità e qualità inadeguate per lunghi periodi, cercando poi di correggere il tiro con un altro atto estremo
(il digiuno) di opposta direzione, non pare una via equilibrata verso il proprio benessere.Al di là di ogni suggestione mistica (il digiuno è stato adottato da molte religioni
per “mortificare” il corpo e stimolare la vita “spirituale”,
forse ignorando la profonda unità tra corpo e mente...),
restituiamo la parola alla scienza, almeno dal punto di vista
(chiaro e di difficile fraintendimento) relativo alla conservazione della massa muscolare: per noi fondamentale nell’accompagnare il processo di dimagrimento e il sostegno
alle funzioni metaboliche. Il modo migliore per stimolare
il GH è ripristinare un corretto segnale leptinico con le
molte regole previste dalla dieta GIFT in questa direzione.
Il digiuno, breve o prolungato che sia, va - come inequivocabilmente indicato dai lavori in letteratura - esattamente nella direzione opposta.
Luca Speciani e Lyda Bottino
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Calendario appuntamenti
• • • 22
Calendario convegni 2010
Venerdì 16 aprile
Salute e alimentazione.
I segreti dei centenari,
sofisticazioni alimentari e i nemici silenziosi
nascosti nel nostro cibo
Venerdì 24 settembre
Zuccheri e glutine:
in armonia nella nostra alimentazione
Venerdì 15 ottobre
Il Sapore nel Piatto.
Olio: l'anima della cucina
Venerdì 29 ottobre
I segnali giusti per dimagrire
e come evitare gli errori più comuni
Ecologia
• • • 23
Gruppo Valle Nava
Il Gruppo Valle Nava è un’associazione casatese nata
per la difesa e la valorizzazione del territorio e per la
diffusione di una cultura ecologica. Svolge un’attività
di censimento e monitoraggio della fauna e della flora,
organizza escursioni guidate, si adopera per tenere alta
l’attenzione su questioni di rilevanza locale, organizza
eventi di sensibilizzazione e aggregazione ispirati ai temi della natura e della sostenibilità in collaborazione
con altri enti ed associazioni locali. Il nostro Gruppo
prende il nome da una piccola ma significativa porzione di territorio: la Valle della Nava, un vero e proprio
corridoio ecologico che si estende lungo il confine tra
Monticello, Casatenovo e Missaglia.
Anche quest’anno il Gruppo Valle Nava presenta “NATURALMENTE BRIANZA 2010: Riduco, riciclo, riuso”
Venerdì 12 novembre
Prevenire e rallentare il processo
di invecchiamento cellulare:
cuore, cervello e ormoni
Venerdì 19 novembre
Allergie e intolleranze alimentari
dall'infanzia alla terza età
Venerdì 3 dicembre
Medicina naturale e terapie integrate
in campo oncologico e immunitario
Partecipazione gratuita,
prenotazione obbligatoria.
I convegni si svolgeranno dalle ore 14.00
alle ore 18.30 circa.
ERREDIEFFE
via Antonio Maffi, 13/A - 20162 Milano
Tel 02.66114397 - 02.66115408 - Fax 02.64749456
P.IVA 03283520967
www.saporedelsapere.it
E- mail: [email protected]
[email protected]
Mostre, escursioni, laboratori e incontri tra presente
e futuro del nostro territorio 29 aprile – 2 maggio
2010, una quattro giorni nello splendido scenario di
Villa Greppi di Monticello Brianza, per parlare del nostro territorio. Come ogni anno la manifestazione ha
un duplice scopo: da un lato intervenire sulle questioni locali di rilevanza ambientale, dall’altro creare momenti capaci di diffondere “cultura ecologica” attraverso gioco, escursioni, mostre o semplici laboratori e
far conoscere il territorio attraverso escursioni e visite
guidate. Il tema di quest’anno, in particolare, è quello
molto attuale dei rifiuti.
All’interno del ricco programma
che caratterizzerà le quattro
giornate saranno diversi i
momenti dedicati ad approfondire ognuno dei
singoli aspetti richiamati
nel sottotitolo - riduco, riciclo, riuso - tramite dibattiti, approfondimenti, tavole rotonde in cui verranno messi a
confronto diversi sistemi di raccolta e trattamento dei
rifiuti o, ancora, tramite laboratori pratici (panificazione, produzione di sapone e compost) che illustreranno
concretamente come ridurre la produzione di rifiuti e
rendere più sostenibile il nostro stile di vita.
Info blog: http://valledellanava.wordpress.com/
Assaporando 10 nuovo
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Speciale corsa
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Sei pronto a diventare un runner?
In collaborazione con Runner’s World
Esci dal torpore invernale. Cominciare a correre potrebbe essere la
migliore idea per iniziare a goderti la primavera e tornare a essere in
forma nel fisico e nella mente. Segui i consigli di Runner’s World
QUALI SCARPE
NO! A un modello che con la corsa non ha niente a che vedere. Cioè
con la suola piatta o poco ammortizzata. La prima caratteristica contribuirà a tenere i polpacci sempre in tensione, col risultato di averli in pochi minuti duri come il marmo; la seconda a rendere la corsa molto poco
elastica e ad affaticare oltremodo i muscoli.
SÌ! A un modello da corsa. Se ne hai un paio che fa al caso, verifica che
non sia troppo usurato e comunque, appena possibile, vai in un negozio
specializzato - ogni cittadina ha il suo – e fatti consigliare la scarpa migliore per te. Puoi trovare modelli validi anche con meno di 80 euro. Lascia stare, per ora, i modelli più leggeri.
COSA INDOSSARE
NO! Vestirsi troppo, per esempio utilizzando i pantaloni della tuta per il
timore di mostrare qualche rotondità di troppo, oppure indossando una
felpa - e magari un giubbino impermeabile - per cercare di sudare il più
possibile nel tentativo di un improbabile dimagrimento. Questo sistema,
infatti, non è affatto produttivo.Altro che espellere tossine! La grande sudata che produce contribuisce solo a una gran perdita di sali, che poi vanno necessariamente reintegrati.
SÌ! Indossare capi il più possibile ampi e traspiranti. Se vuoi una maglietta tecnica puoi andare sul nostro sito (runnersworld.it) e cliccare sul pulsante Pro Shop: troverai riproposto on-line il servizio presentato sul numero di marzo della rivista.
Come leggere le tabelle In tutti gli allenamenti si dovrebbe correre
a un ritmo tranquillo, tale da consentire una reale o ipotetica conversazione. Se non riesci a parlare con chi ti sta accanto, allora vuol dire
che l’andatura è troppo veloce. Respira normalmente: sia con la bocca sia con il naso. Inizia e termina ogni corsa con 5 minuti di camminata. L’ideale sarebbe se ti allenassi il martedì, il giovedì e la domenica, ma va bene qualsiasi altro giorno. Preoccupati piuttosto di
lasciare almeno una giornata di recupero tra un allenamento e l’altro.
Se vuoi rendere le tabelle più impegnative, cerca di correre più velocemente nel primo allenamento di ogni settimana. Non fare due
uscite consecutive. Evita le ore più calde o più fredde del giorno.
Settimana 1
1° Giorno: Corri 1 minuto, cammina 1 minuto. Ripeti 10 volte (tempo totale: 20 minuti)
2° Giorno: Corri 2 minuti, cammina 1 minuto. Ripeti 8 volte (tempo totale: 24 minuti)
3° Giorno: Corri 4 minuti, cammina 1 minuto. Ripeti 5 volte (tempo totale: 25 minuti)
Settimana 2
1° Giorno: Corri 4 minuti, cammina 2 minuti. Ripeti 4 volte (tempo totale: 24 minuti)
2° Giorno: Corri 6 minuti, cammina 2 minuti. Ripeti 3 volte (tempo totale: 24 minuti)
3° Giorno: Corri 8 minuti, cammina 2 minuti. Ripeti 3 volte (tempo totale: 30 minuti)
Settimana 3
1° Giorno: Corri 10 minuti, cammina 2 minuti. Ripeti 2 volte (tempo totale: 24 minuti)
2° Giorno: Corri 12 minuti, cammina 2 minuti. Ripeti 2 volte (tempo totale: 28 minuti)
3° Giorno: Corri 15 minuti, cammina 2 minuti. Ripeti 2 volte (tempo totale: 34 minuti)
Settimana 4
1° Giorno: Corri 15 minuti, cammina 2 minuti. Ripeti 2 volte (tempo totale: 34 minuti)
2° Giorno: Corri 10 minuti, cammina 2 minuti. Ripeti 2 volte (tempo totale: 24 minuti)
3° Giorno: Corri 30 minuti o 5 km
ALLENATI PER CORRERE UN’ORA O 10 KM
QUANDO CORRERE
NO! Uscire nelle ore centrali del giorno, in
questa stagione: per via del caldo si fa molta
più fatica. È poco sensato anche correre a
poca distanza da un pasto, quando si è in piena digestione.
SÌ! Scegliere le ore più fresche, di prima mattina o, meglio, prima di cena. Lo sforzo sostenuto, per quanto relativo, ti toglierà in parte
l’appetito, che non è male se corri anche per
perdere un po’ di peso.
COME PERDERE PESO
NO! Attendersi risultati immediati: se è vero
che si riesce a bruciare del grasso (con un calo ponderale), è altrettanto
vero che migliora il tono muscolare (e il muscolo tonico pesa…).
SÌ! Avere la pazienza d’aspettare riscontri a più lungo termine. Chi vuol
dimagrire correndo non deve avere fretta, non deve lasciarsi scoraggiare
dagli iniziali apparenti insuccessi e credere nella bontà della perseveranza,
l’unica in grado di garantire esiti certi.
L’OROLOGIO?
Per mettere in pratica le tabelle abbinate avrai necessariamente bisogno di
qualcosa che scandisca il tempo. L’orologio, meglio se dotato di cronometro, ti servirà, soprattutto all’inizio, per controllare i tratti di corsa e quelli
al passo. È sufficiente un modello anche da pochi euro, possibilmente digitale, con le cifre ben visibili.
NO! Diventarne subito schiavi, disperandosi se lo si è perso di vista per
qualche secondo o aspettando con ansia la fine di un recupero magari
problematico.
SÌ! Utilizzarlo come semplice accessorio. Per quanto la tabella sia modulata in maniera logica, dev’essere sempre il buon senso a decidere i tempi
di percorrenza e quelli di recupero. Dovrà essere l’orologio al tuo servizio, insomma, non tu al suo. E anche la tabella non è la bibbia: interpretala col buon senso.
INIZIA A CORRERE 5 KM O 30 MINUTI
In tutti gli allenamenti si dovrebbe correre a un ritmo tranquillo, tale da
consentire una reale o ipotetica conversazione. Se non riesci a parlare con
chi ti sta accanto, allora vuol dire che l’andatura è troppo veloce. Respira
normalmente: sia con la bocca sia con il naso. Inizia e termina ogni corsa
con 5 minuti di camminata. L’ideale sarebbe se ti allenassi il martedì, il
giovedì e la domenica, ma va bene qualsiasi altro giorno. Preoccupati
piuttosto di lasciare almeno una giornata di recupero tra un allenamento
e l’altro. Se vuoi rendere le tabelle più impegnative, cerca di correre più
velocemente nel primo allenamento di ogni settimana. Non fare due
uscite consecutive. Evita le ore più calde o più fredde del giorno.
Settimana 1
1° Giorno: Corri 2 minuti, cammina 1 minuto. Ripeti 6 volte (tempo totale: 18 minuti)
2° Giorno: Corri 4 minuti, cammina 2 minuti. Ripeti 4 volte (tempo totale: 24 minuti)
3° Giorno: Corri 10 minuti, cammina 5 minuti. Ripeti 2 volte (tempo totale: 30 minuti)
Settimana 2
1° Giorno: Corri 10 minuti, cammina 2 minuti. Ripeti 2 volte (tempo totale: 24 minuti)
2° Giorno: Corri 12 minuti, cammina 2 minuti. Ripeti 2 volte (tempo totale: 28 minuti)
3° Giorno: Corri 15 minuti, cammina 3 minuti. Ripeti 2 volte (tempo totale: 36 minuti)
Settimana 3
1° Giorno: Corri 20 minuti
2° Giorno: Corri 10 minuti, cammina 2 minuti. Ripeti 3 volte (tempo totale: 36 minuti)
3° Giorno: Corri 20 minuti, cammina 3 minuti. Ripeti 2 volte (tempo totale: 46 minuti)
Settimana 4
1° Giorno: Corri 25 minuti
2° Giorno: Corri 10 minuti, cammina 2 minuti. Ripeti 3 volte (tempo totale: 36 minuti)
3° Giorno: Corri 30 minuti, cammina 3 minuti. Corri 20 minuti (tempo totale: 53 minuti)
Settimana 5
1° Giorno: Corri 30 minuti
2° Giorno: Corri 10 minuti, cammina 2 minuti. Ripeti 3 volte (tempo totale: 36 minuti)
3° Giorno: Corri 50 minuti
Settimana 6
1° Giorno: Corri 20 minuti
2° Giorno: Corri 20 minuti
3° Giorno: Corri 60 minuti o 10 km
CONSIGLI PRATICI
SCEGLI percorsi che ti consentano di tornare in
breve tempo al punto di partenza. Metti da parte
ambizioni eccessive e valuta la tua vera autonomia.
Se è limitata, opta per un percorso circolare da ripetere più volte.
CORRI su terreni morbidi. Se ti è possibile, preferisci lo sterrato all’asfalto o al cemento. Occhio
all’erba: nasconde spesso insidie che potrebbero
portare a cadute o distorsioni.
COINVOLGI un amico o un’amica che ti possa tenere compagnia se ritieni noiosa la corsa solitaria.Ti aiuterà a distrarti, a sentire meno la fatica
e trovare la giusta andatura.
SAPPI che per perdere peso il running è perfetto ma all’inizio rimarrai
deluso. Bruci i grassi (con un calo ponderale) ma tonifichi i muscoli (che
aumentano di peso). Non aspettarti un dimagrimento istantaneo ma non
mollare: otterrai risultati sorprendenti.
BEVI bevande contenenti pochi sali e pochi zuccheri prima e durante la
corsa. Dopo lo sforzo meglio bere invece una bevanda ipertonica, l’ideale
per reintegrare il sale e le energie perse con il sudore.
UTILIZZA un tapis roulant piuttosto che non correre affatto. Il bello del
running è che puoi praticarlo ovunque, anche al coperto, anche con il
terreno che ti scorre sotto i piedi.
IMPARA a “sentire” il tuo corpo e le sue esigenze. Non sopravalutarti.
Solo così, in breve tempo, andrai sempre più forte.
Assaporando 10 nuovo
22-03-2010
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Vivono tra noi
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Marietto non fa scali
RUN FOR FUN MILANO: CORRI AL PARCO IN COMPAGNIA
Fino a metà maggio in cinque parchi milanesi si corre insieme ad altri
runners e si imparano i segreti dell’allenamento guidati da un gruppo di
istruttori certificati.
COME ADERIRE. Presentarsi solo nei giorni di attività direttamente alla reception di uno dei 5 punti per iscriversi, ritirare la tessera e iniziare a correre.
QUANDO? Run For Fun è iniziato il 20 febbraio, proseguirà fino al 15
maggio, poi si prenderà una pausa estiva per riprendere a settembre e proseguire sino a novembre.
QUANTO COSTA? L’iniziativa è gratuita. Per i runners non tesserati Fidal o Uisp sono richiesti 5 euro all’atto della prima iscrizione per la copertura assicurativa.
QUAL È L’ETÀ MINIMA? L’età minima per poter partecipare a Run For
Fun è 16 anni.
SERVE IL CERTIFICATO MEDICO? Run For Fun è aperto a tutti e tutti
possono partecipare alle sedute di allenamento o di avviamento al running. Il problema del certificato medico di sana e robusta costituzione o
dell’idoneità all’attività sportiva agonistica non si pone per i runners tesserati Fidal o Uisp. Per gli altri invece è necessario che si presentino ai punti di ritrovo con
una copia di uno dei due certificati medici per
poter formalizzare l’iscrizione, accedere alla
copertura assicurativa e ricevere la tessera personalizzata.A chi si presenta per la prima volta
senza certificato medico verrà chiesto di sottoscrivere una dichiarazione liberatoria in attesa che consegni il cerftificato la seduta successiva e si possa formalizzare l’iscrizione.
CI SI PUO’ ISCRIVERE SEMPRE? Sì, ci si può iscrivere in qualsiasi momento (nei giorni di ritrovo di RFF) ed entrare a far parte dei programmi di addestramento/allenamento adeguati.
L’iscrizione vale per tutti i parchi? Sì, l’iscrizione si fa presso un solo parco, vale per tutto il circuito Run For Fun e dà la possibilità di frequentare gli allenamenti in tutti e cinque i parchi.
Info
E-mail: [email protected]
Tel: 348.4840130 (Maura Baldrighi)
Online: RunForFun su www.runnersworld.it
Facebook: Run For Fun Milano
RUNFORFUN PARCO IDROSCALO
Centro Sportivo Candido Cannavò
Via Circonvallazione Per Idroscalo 51, Segrate (MI)
Tutti i sabati dal 20 febbraio al 15 maggio
Dalle ore 9,00 alle 12,00
RUNFORFUN PARCO SEMPIONE
Arena Civica Gianni Brera
Via Repubblica Cisalpina - Viale Elvezia
Tutti i sabati dal 20 febbraio al 15 maggio
Dalle ore 9,00 alle 12,00*
RUNFORFUN PARCO MONTESTELLA
Palabadminton
Via Cimabue 24
Tutti i lunedì dal 22 febbraio al 10 maggio
Dalle ore 18,30 alle 21,30*
RUNFORFUN PARCO NORD
Centro Scolastico Parco Nord
Via Gorky 100 Cinisello Balsamo (MI)
Tutte le domeniche dal 21 febbraio al 16 maggio
Dalle ore 9.00 alle 12.00
RUNFORFUN PARCO DI TRENNO/DELLE CAVE
Centro Sportivo Atlha Onlus
Via Cascina Bellaria 21
Tutti i sabati dal 20 febbraio al 15 maggio
Dalle ore 9.00 alle 12.00
Runner’s World
La rivista della corsa più letta al mondo, tutti i mesi in edicola
www.runnersworld.it tutti i giorni online
Uno dei personaggi curiosi che
spiccano tra i nostri collaboratori
e clienti storici, è di certo Mario
Beccalli detto Marietto.
Marietto si occupa di giardinaggio
e cura tutti gli spazi verdi nei locali
del nostro gruppo ma, dando un’occhiata generale alla sua vita, si potrebbe dire che ciò sia
per lui solo un fastidioso perditempo. Dedito all’atletica
leggera sin dai primi anni di età, Mario sì è sempre contraddistinto come uno dalle sovrumane energie fisiche e
dall’indomabile senso dell’avventura. Fino ai 21 anni ha
gareggiato nei campionati italiani di atletica segnando
anche alcuni record regionali
ed arrivando a volare oltreoceano come volontario per le
olimpiadi di Atlanta 1996 dove, avendo contraffatto il proprio pass, assistette da vicino
alle performance dei suoi beniamini dell’epoca.
Una volta uscito dall’atletica, per non sentirsi “troppo
fermo”, si è sparato a piedi il giro della Lapponia, dei
Pirenei e di altri luoghi, a suo dire “minori”, che farebbero stancare noi mortali al solo pensiero.
Al rientro dalla Lapponia, visto che la famiglia era ancora in vacanza, Marietto trovò naturale accamparsi sul
balcone di casa con sacco a pelo e fornelletto in attesa
che qualcuno, giorni dopo, gli aprisse la porta.
Dai 23 ai 33 anni ha giocato a rugby nel Velate, nascondendo abilmente alle fidanzate, semi ignare, parte degli
allenamenti, delle partite e degli inevitabili segni fisici che
ne derivavano. Oggi il Beccalli, avendo 2 figli e una Santa
come moglie, si “limita” ad
allenare il Seregno Rugby e
ha deciso di dirottare le rimanenti energie “solo” nella corsa. Ma, mentre Marietto ti racconta di quella
volta che in coda con la
squadra sulla tangenziale di
Barcellona si addormentarono tutti per la stanchezza sul
pulmino bloccando l’intero traffico, capisci che la sua nostalgia è tanta.
Andrea Leonardi
Assaporando 10 nuovo
22-03-2010
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