Leggi larticolo si Elisa scritto dal nostro giornalista Alberto Francescut

Transcript

Leggi larticolo si Elisa scritto dal nostro giornalista Alberto Francescut
Collabora per vavel.com e “Ruote e Motori”: “Felice di essere con voi”
ELISA CESCHIN NELLA SQUADRA DELLA SPERANZA
Ventiseinenne di Conegliano, è una giornalista di motori: segue il MotoGp
Accende i motori e va sempre a tutta. Yamaha? Honda? Ducati? No, sono cilindri
griffati … Ceschin. Spinti dalla sua forza interiore, dalla voglia di andare oltre:
crederci sempre e non mollare mai. Non avrà più l’equilibrio per camminare, ma la
testa viaggia a mille, proprio come la sua grande passione: il motociclismo.
L’orizzonte Per una come lei, che nel vocabolario personale non ha inserito il
termine “arrendersi”; per una come lei che nel suo vocabolario ha dovuto inserire la
parola “carrozzina”; e per una come lei che nonostante tutto sorride dentro, non
poteva non esserci l’approdo alla Squadra della speranza. L’ha capito fin da subito,
quando l’ha conosciuta, Michele Chinellato, il nostro coach e ideatore del gruppo
assieme all’olimpionico di kayak, Daniele Molmenti.
Elisa la speranza la dà a chi vive situazioni di difficoltà e crede che tutto sia finito;
ma non solo. “E’ importante avere un obiettivo nella vita e perseverare finché non
l’hai raggiunto - dice Elisa -. Lungo la strada puoi trovare delle difficoltà ma se sei
deciso anche quella diventa una prova con te stesso”. Ventiseienne di Conegliano,
convive con l’Atassia di Friedreich.
L’approdo Cammina, ma si stanca in fretta, e parla piano, ma va lontano: benvenuta
nella Squadra della speranza, fronte “comunicazione”. Elisa è infatti una giornalista
che scrivendo di motori “romba” articoli sul prestigioso portale spagnolo (è il 5° più
visitato in patria) www.vavel.com e sulla rivista “Ruote e Motori”.
Il colpo di fulmine Una giornalista d’assalto (ha già scritto due libri), di quelle sul
pezzo, alla nostalgica “vecchia maniera”: paddock, paddock e ancora paddock. “Non
so dire perché sia scoccata la scintilla della passione per le moto. E’ un po’ come il
colpo di fulmine: ti rapisce e ti trascina. Tu ti fai trasportare e ci metti del tuo per
alimentare questa scintilla che diventa fuoco: la passione può essere “salvezza” che
riempie la vita”.
Il colpo di fulmine quand’era 16enne, le prime esperienze sul campo nel 2009:
“Quell’anno ho iniziato a vedere e conoscere da vicino quell’ambiente in cui mi
sentita da subito come in un grande famiglia. La prima esperienza è stata al Mugello
dove sono entrata attraverso un amico di mio padre. Poi sono stata anche a Brno,
Valencia e Barcellona”.
L’incontro con i campioni “A Misano, nel settembre 2010, quello in cui perse la
vita Tomizawa, ho conosciuto Lorenzo. Quindi ho incontrato i due Andrea, Iannone e
Dovizioso, il 17enne Romano Fenati e lo spagnolo 20enne, nonché astro nascente del
circuito, Marquez. L’emozione più forte è stata quando Lorenzo, riconoscendomi, mi
chiese come stavo. Ma il sogno da realizzare rimane l’intervista a Valentino,
fenomeno ancora capace di attirare masse di fan”.
A coronarlo l’aiuteranno la sua determinazione unita alla saggezza: “Da piccola ero
un po’ arrogante e determinata, nel tempo la malattia mi ha cambiata molto. Se posso
dare un consiglio, dico di non farvi problemi a quello che vedono o pensano gli altri,
credete in voi stessi e segnatevi la strada da percorrere”.
L’obiettivo Un passo alla volta (e che passi) verso il suo obiettivo dichiarato:
“Lavorare in un team del Moto Gp: d’altra parte bisogna puntare in alto e inseguire i
propri sogni”.
Elisa ha già innestato il turbo del “suo” motore verso il traguardo finale.
Alberto Francescut