Pallavolo Il Dragone vuole rialzarsi

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Pallavolo Il Dragone vuole rialzarsi
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Sport
Corriere del ticino
Giovedì 20 novembre 2014
Pallavolo Il Dragone vuole rialzarsi
Dopo la sconfitta in campionato, il Lugano è atteso dalla Champions in Romania
L’avversario di questa sera, il Costanza, è ostico ma i ticinesi non partono battuti
Numeri estratti
fare un risultato utile». La squadra di
Mario Motta, poi, deve in un qualche
modo riscattare l’opaca prestazione
fornita sabato contro il Lutry-Lavaux, che le è costata la prima battuta d’arresto in campionato. In casa
Lugano l’impressione che si tratterà
di una sfida difficile è netta, ma è altrettanto netta la consapevolezza di
avere l’opportunità di avere voce in
capitolo contro i romeni.
Champions League, gruppo A, 2.
giornata: Roeselare – Piacenza 3-2.
Oggi: Costanza – Lugano. Classifica:
1. Roeselare 5, 2. Costanza 2, 3. Piacenza 2, 4. Lugano 0.
FormuLA uno
Bianchi a Nizza: è sempre grave
zxy il 25.enne pilota francese Jules Bianchi, che lo scorso 5 ottobre, uscendo di pista con la
sua Marussia nelle battute conclusive del GP del Giappone, aveva subìto a Suzuka gravi
danni al cervello, è stato trasferito dal Giappone in un ospedale di Nizza, sua città natale.
l’hanno annunciato i famigliari, precisando che Jules è stato tolto dal coma artificiale in cui
era stato mantenuto dopo gli interventi chirurgici ai quali era stato sottoposto subito dopo
l’incidente. il pilota non ha però riacquistato uno stato di coscienza, pur se respira senza
apparecchiature di sostegno e i parametri vitali risultano stabili, cosa che ha permesso il suo
rimpatrio. le sue condizioni rimangono quindi gravi. Jules Bianchi si trova nel reparto di cure
intense del centro ospedaliero universitario di Nizza, diretto dai professori Raucoules e ichai,
che potranno contare pure sul loro collega Paquis, capo del reparto di neurochirurgia. il primo obiettivo è di ottenere un miglioramento delle funzioni cerebrali di Bianchi.
bASkeT
FormuLA uno
Lotus: Romain Grosjean
confermato per il 2015
zxy Il 28.enne pilota franco-ginevrino Romain Grosjean è stato confermato dalla scuderia Lotus anche
per il prossimo Mondiale. Grosjean
sarà quindi alla sua quarta stagione
consecutiva con il team inglese.
PuGiLAto
Vladimir Klitschko
vuole la quarta corona
zxy Vladimir Klitschko, che ha difeso
con successo le sue corone mondiali unificate dei pesi massimi IBFWBA-WBO, vuole aggiungerne una
quarta al palmarès. È quella WBC,
nelle mani del canadese Bermane
Stiverne. L’ucraino vuole imitare il
fratello maggiore Vitali, che aveva
fatto suo a due riprese il titolo dei
massimi WBC. Nessuno ha però detenuto 4 corone contemporaneamente. Oltre a Vladimir Klitschko,
ne hanno vinte tre Lennox Lewis,
Riddick Bowe, Evander Holyfield,
Buster Douglas e Mike Tyson.
tenniS
Ginevra farà parte
del circuito ATP
zxy A partire dal prossimo anno, Ginevra diventerà una tappa ATP. Il
torneo di categoria 250 sostituirà
quello di Düsseldorf e si terrà fra il
16 e il 23 maggio.
tenniS
Novak Djokovic
torna in Davis
zxy Novak Djokovic parteciperà al
derby Serbia-Croazia, in programma dal 6 all’8 marzo 2015 e valido
per il primo turno di Coppa Davis.
«Nole» non aveva giocato contro la
Svizzera quest’anno, dopo essere
stato eliminato ai quarti degli Australian Open da Stan Wawrinka.
SAM Massagno e Lugano accedono ai quarti di Coppa
zxy Lugano Tigers e SAM Massagno hanno svolto bene il
loro compito, superando agevolmente gli ottavi di Coppa
svizzera. La trasferta più insidiosa ce l’avevano gli uomini
di Gubitosa (nella foto) a Vevey. Stavolta, pur con una
squadra non al meglio (per Hairston, Calhoun e Buggs
crampi allo stomaco) e con Andjelkovick rientrato (per
lui 12’ giocati bene sia in attacco che ai rimbalzi), il Massagno ha dominato, andando alla pausa con 11 punti di
vantaggio (23-34) e chiudendo poi in scioltezza (53-73),
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con Calhoun (18) e Thomas (14) quali migliori marcatori.
Tranquilla la partita dei Lugano Tigers a Villars. Il match,
già archiviato dopo la pausa principale (31-62), si è chiuso a +47 (56-103). Coach Petitpierre ne ha approfittato
per schierare tutti gli uomini a disposizione, che hanno
risposto bene. Sono così stati provati diversi schemi in
funzione del big-match di sabato all’Elvetico contro il
Neuchâtel. Altri risultati: Neuchâtel - Starwings 96-62 e
(Foto Scolari)
Pully - Monthey 73-85.
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jOker
LOTTO
zxy CoStANZA I Dragoni di Lugano
hanno sostenuto ieri sera il primo
dei due allenamenti previsti alla
Sporturilor, palazzetto da 2.000 spettatori, nella fase di avvicinamento al
secondo incontro di qualificazione
della CEV DenizBank Champions
League, in programma questa sera
alle 18 (le 17 in Svizzera) contro il
Tomis Costanza.
Fondato nel 1996, il club romeno ha
vinto cinque volte il campionato e
otto la coppa nazionale, in cinque
occasioni realizzando la doppietta,
l’ultima in primavera. Attualmente, il
Tomis comanda con tre punti sulla
seconda la classifica della Divizia A1
a dodici squadre.
Allenata da Martin Stoev, la formazione padrona di casa ha cambiato
quasi tutti gli stranieri della passata
stagione. Sono infatti partiti l’opposto egiziano Haikal, il centrale brasiliano João, l’opposto slovacco Nemec, lo schiacciatore macedone Bahov, il libero bulgaro Ivanov e lo
schiacciatore spagnolo Rodriguez.
L’unico superstite del taglio è stato il
palleggiatore bulgaro Andrei Zekov,
rimasto a far compagnia allo zoccolo
duro dei giocatori romeni formato
da Vologa, Stancu, Tanasescu, Pavel,
Tarta, Spinu, Stojan e Aciobanitei. Il
presidente Sorin Strutinsky ha quindi messo mano al portafoglio e la
campagna acquisti estiva si è risolta
con gli arrivi dell’ala bulgara di 202
cm Stanislav Petkov, del forte opposto della nazionale italiana Ventzislav Simenov e di due nazionali serbi, lo schiacciatore Bojan Janic e il libero Nikola Rosic, campione svizzero con la maglia dei Dragoni in aprile. Gli altri due innesti sono i romeni
George Zahar e Andrei Laza, il primo
ala, il secondo centrale. Il Costanza è
una squadra di peso, formata da giocatori esperti, abituati a gestire le situazioni più difficili anche in campo
internazionale, dove in molti hanno
avuto modo di mettersi in luce nel
corso degli anni. Nella partita d’esordio del 4 novembre, il Tomis a Piacenza aveva battuto i padroni di casa
per 3-2 al termine di un incontro
serrato e pieno di emozioni. Visto
che martedì i favoriti emiliani, nella
seconda partita, sono stati nuovamente battuti per 3-2 ma stavolta in
Belgio dal Knack Roeselare, per i
Dragoni si tratta di una bella occasione per provare a fare i primi punti
della stagione in campo internazionale. I giocatori ci credono e in coro
hanno spesso ripetuto di non essere
in Romania in gita scolastica «ma per
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cicLiSmo
Tschopp dalla strada
alla mountain bike
zxy Johann Tschopp, 32 anni, ha deciso di rinunciare alle competizioni
su strada. Il vallesano, ex Phonak,
Bouygues e BMC,vuole dedicarsi alla mountain bike, puntando in particolare sulla maratona. Tschopp è
sostenuto da Michel Thétaz, proprietario della IAM Cycling.
Quote
vincenti
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ricordi «Mi va cur a Arosa, fa slalom, mi duman iscrivi»
Il pilota ticinese Silvio Moser rivive in un libro fresco di stampa e grazie a una mostra delle vetture che ha portato in gara
zxy «Mi va a cur a Arosa, mi fa slalom. Mi
duman iscrivi ACS e cur in do setiman. Mi
ciama Moser». È con queste frasi che un
diciottenne, nato a Zurigo il 24 aprile del
1941, verso la fine degli anni Cinquanta
del secolo scorso si presentò al Ristorante
Galleria di Lugano a un gruppo di appassionati locali di corse automobilistiche. A
parlare in quel dialetto tendente allo
Züridütsch era un ragazzo che abitava a
Vaglio. Di statura era un piccoletto ma sarebbe passato alla storia dell’automobilismo come il grande Silvio Moser, la cui
carriera esplose nel 1964, quando dominò,
al volante di una Formula Junior, la Temporada argentina, organizzata dal celeberrimo pilota di casa Juan Manuel Fangio,
cinque volte campione del mondo di Formula uno tra il 1951 e il 1957. Là, in Argentina, Silvio Moser venne subito soprannominato Man de seda, per il modo in cui
sapeva condurre la sua monoposto.
A spegnere la vita di Silvio Moser furono le
gravi ferite subìte nella primavera del 1974
alla Mille chilometri di Monza, come abbiamo ricordato nell’edizione del Corriere
del Ticino dello scorso 25 aprile, a quarant’anni esatti dal fatale incidente. Nell’aprile del 2011, sempre sul nostro giornale,
a ricordare che il 24 di quello stesso mese
Silvio Moser avrebbe compiuto settant’anni era invece stato il suo grande amico Aldo Pessina, grazie al quale ora possiamo
rivivere vita e gesta sportive di un pilota
dalla grande stoffa e che fece dell’indipendenza una delle sue caratteristiche.
Aldo Pessina, con coloro che insieme a lui
si sono riuniti nell’associazione Amici di
Aldo Moser, ha infatti curato un libro intitolato «Silvio Moser, pilota indipendente»,
fresco di stampa e che è stato presentato
ieri mattina nella sala del Consiglio comunale di Lugano. Una bella pubblicazione
di trecento pagine in cui sono raccolte
molte foto e vengono raccontati innumerevoli aneddoti (le frasi nel suo dialetto
sono uno di questi) riguardanti un personaggio delle corse che ha fatto storia. E il
cui ricordo viene mantenuto vivo anche
da Rosi e Jimmy Moser, la moglie e l’ora
quarantasettenne figlio che Silvio volle
chiamare come un altro mito dell’automobilismo, ossia il britannico Jim Clark, che
conquistò il titolo iridato della Formula
uno nel 1963 e 1965.
Insomma, il libro dedicato a Silvio Moser è
una chicca che qualsiasi appassionato di
motori e di sport più in generale non può
lasciarsi sfuggire. Sarà possibile acquistarlo da domani e fino a venerdì della prossima settimana allo spazio Lexus del centro
Emil Frey di Noranco, dove è stata allestita
una mostra con le vetture portate in pista
da Silvio Moser. Dunque, anche questo
appuntamento non è da mancare, perché
aiuta a ripercorrere ancora meglio quelli
che sono stati i tempi eroici dell’automobilismo sportivo. Gli orari d’apertura della
mostra sono 9.00-12.00 e 13.30-19.00 nei
giorni da lunedì a venerdì, 9.00-19.00 il sabato e 11.00-18.00 la domenica.
Nicola BottaNi
Che riCOrdi! Aldo Pessina e Jimmy moser col libro che ricorda le gesta
e la vita del padre Silvio. La vettura è la bellasi da F1.
(fotogonnella)