La turca Kaya sbarca in Galleria

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La turca Kaya sbarca in Galleria
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Martedì 10 Dicembre 2013
IL GRUPPO TRATTA PER REALIZZARE UN HOTEL A 5 STELLE NEL PIENO CENTRO DI MILANO
La turca Kaya sbarca in Galleria
L’albergo sorgerà in via Silvio Pellico
e comporterà un investimento iniziale
compreso tra 40 e 50 milioni di euro
di Andrea Montanari
I
n Galleria arrivano i turchi.
In vista dell’Expo2015 il
centro di Milano inizia a far
gola ai grandi gruppi esteri
anche sul fronte immobiliare e
alberghiero. Lo dimostra l’interesse più che concreto del
gruppo turco Kaya Holding
che, secondo quanto appreso
da MF-Milano Finanza in ambienti finanziari, ha messo nel
mirino un pezzo della Galleria
Vittorio Emanuele II, nel pieno centro del capoluogo lombardo. L’obiettivo è rilevarne
una porzione, in particolare lo
stabile che affaccia sul lato di
via Silvio Pellico in direzione
Piazza Duomo, per trasformarla in un albergo di lusso. Le
trattative sono in fase avanzata, tanto che già si ipotizza la
taglia dell’investimento che
si aggirerà sui 40-50 milioni
di euro per un hotel a 5 stelle
che andrà a fare concorrenza al
prospiciente Park Hyatt di via
Grossi. Il nuovo albergo a mar-
chio Kaya rappresenterà un
concorrente anche del Seven
Star Galleria, ovvero l’albergo
a 7 stelle che sorge sempre in
via Pellico e che fa riferimento all’imprenditore del turismo
Alessandro Rosso.
Se questa operazione andrà
Boom di ordini per il nuovo bond A2A da 500 milioni
2A ha collocato ieri un bond da 500 miA
lioni sul mercato europeo, con scadenza
13 gennaio 2022. L’emissione è destinata
esclusivamente a investitori istituzionali. Lo
ha comunicato la multiutility lombarda con
una nota in cui ha sottolineato che l’emissione obbligazionaria ha registrato ordini
pari a 3,6 volte l’offerta, superando quindi
1,5 miliardi in termini di domanda. Il tasso
di rendimento lordo effettivo a scadenza è
stato stabilito
al 3,688% annuo, con uno
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in porto, per il gruppo turco
si tratterà del primo investimento nel settore turistico al
di fuori dei confini nazionali, se si esclude una struttura
alberghiera nella parte turca
dell’isola di Cipro. Kaya è una
conglomerata (13 società) fon-
data nel 1974 e attiva nei settori
delle costruzioni, del beverage
(acqua), dell’aviazione privata, del petrolio e dell’energia.
Inoltre in Turchia gestisce una
decina di alberghi di lusso e un
tour operator.
Non è da escludere che, oltre
spread di 190 punti base sopra il tasso di
riferimento. L’emissione - destinata al rimborso del debito esistente - consentirà di
ridurre il tasso medio del debito dell’utility
lombarda e, in linea con la strategia finanziaria, di allungare la durata media del debito e ottimizzare il profilo temporale delle
scadenze. L’operazione di collocamento è
stata curata da Banca Imi (gruppo Intesa
Sanpaolo), Credit Agricole, Mediobanca e
Unicredit in qualità di advisor finanziari,
mentre lo studio Legance ha agito invece
in qualità di consulente legale.
a al gruppo Kaya, presto si
affaccino sul mercato italiano
altre aziende turche interessate a rilevare asset industriali
e immobiliari soprattutto nei
grandi centri urbani. Inoltre,
questa operazione dimostra la
crescita d’interesse nei confronti di Milano da parte di
operatori internazionali pronti
a scommettere sul successo e
sul business dell’Expo 2015.
Senza trascurare il fatto che
già l’anno scorso alcuni manager del Comune di Milano
aveva studiato l’opportunità di conferire l’asset della
Galleria Vittorio Emanuele
II in un fondo immobiliare
da aprire a capitali privati, a
partire da quelli degli stilisti e imprenditori del settore
moda che fanno riferimento
all’associazione Altagamma
presieduta da Santo Versace.
Il progetto è poi naufragato
per le differenti valutazioni
emerse all’interno del Comune di Milano e in particolare
della giunta guidata dal sindaco Giuliano Pisapia. (riproduzione riservata)
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