Settembre - Sant`Ambrogio
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Settembre - Sant`Ambrogio
UNA VOCE dalle due torri Informatore della Basilica di Sant' Ambrogio in Milano Piazza Sant' Ambrogio, 15 - Tel. 02186450895 - Fax 8693839 - E-mail: [email protected] - N. c.c.P. 26958207 ORARI SS. MESSE Prefestive: S. Nicolao: ore 17.30 in Basilica: ore 18.30 INDIRIZZI E NUMERI DI TELEFONO DEI SACERDOTI Festive: Mons. BIAGIO PIZZI, Arciprete Piazza S. Ambrogio, 15 Feriali: Mons. ERMINIO DE SCALZI, Abate Parroco Piazza S. Ambrogio, 15 Te!. in Basilica: ore 8.00 - 10.00 - 11.00 (Capitolare in lingua latina) - 12.15 - 18.00 - 19.00 (le messe delle Il.00 e 18.00 sono sospese in luglio e agosto) 17.15 Vespri in Basilica:ore 7.30- 8.00- 9.00- 18.30 (la messa delle 8.00 è sospesa il sabato) ORARISS. CONFESSIONI Tuttii giornidalle7.30alle9.30e dalle 17.30alle 19.00 02.863866 Te!. 02.86451300 Don ENRICO PARAZZOLI, Assistente Oratorio Piazza S. Ambrogio, 25 Te!. 02.86450795 Don UMBERTO OLTOLINI Piazza S. Ambrogio, 15 Te!. 02.72010716 Mons. FRANCO VERZELERI, Abate emerito Via Lanzone, 13 Te!. 02.86451948 Diacono GIULIANO BERETTA Te!. 02.89401063 SEITEMBRE2005 ANNO PASTORALE 2005-2006 SETTEMBRE: SI RIPARTE Dopo la pausa estiva, che mi auguro sia stata per tutti una "ricreazione fisica e spirituale" riprendiamo il cammino di tutti i giorni, fatto di lavoro, di studio, di rapporto con gli altri... ma soprattutto del nostro personale rapporto con Dio. Settembre è il mese della ripresa delle attività parrocchiali. IL NUOVO PERCORSO PASTORALE Ogni anno, 1'8 settembre, festa della Natività di Maria, il Cardinale Arcivescovo presenta "il percorso pastorale diocesano" che ha come titolo: "Risplenda la vostra luce davanti agli uomini: testimoni di Gesù risorto nel mondo". È il tema della testimonianza cristiana, cioè della comunicazione della propria convinzione di fede. In ognuno di noi la gioia della fede dovrebbe essere inseparabile dalla cura di comunicarla. Si tratta di vivere il comando di Gesù: "Mi sarete testimoni" (Atti 1,8): è !'impegno di annunciare il vangelo e di testimoniare la fede in Gesù, attraverso "la vita vissuta nella coerenza con se stessi", ma anche "come presenza e azione dei credenti nella società e nella storia". * ,;', * La vita del credente non può rimanere un tesoro nascosto: il tesoro va disseppellito; non può essere sale perennemente riposto nella saliera in attesa di momenti straordinariamente favorevoli: il sale deve rendere sapido il cibo. Non può essere luce riposta sotto il moggio, ma deve essere luce sullucerniere, perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa. Non può essere lievito fuori dalla pasta, ma per farla fermentare deve penetrare ed essere mescolato con essa. RISPLENDALATUALUCE DAVANTIAGLIUOMINI MESSAGGIO DELL'ARCIVESCOVO AI FEDELI DELLA DIOCESI DI MILANO 2 UNA VOCE dalle due torri Sorgono alcuni interrogativi. . . -1: * '1c ALCUNE SEMPLICI SOTTOLINEATURE TEMA DELLA TESTIMONIANZA . SUL La vita spirituale non è una vita oltre o al di sopra della realtà quotidiana, ma è vissuta nell'esistenza umana di tutti i giorni, senza evasioni e senza esenzioni. . La missionarietà evangelizzatrice coinvolge noi stessi prima ancora che il nostro rapporto con altri. La parola del Vangelo deve, anzitutto, essere rivolta al nostro cuore. La testimonianza personale "precede" e "condiziona", nella credibilità e nella efficacia, ogni altra testimonianza. Ciascuno è "chiamato a interrogare se stesso sulla qualità della propria fede, con fiducia e serenità, ma anche con coraggio e serietà: "la nostra è una fede solo intimistica e ritualistica, relegata esclusivamente nel mondo della coscienza e dei riti? O è, come deve, una fede anche "esistenziale"? Una fede, cioè, coerente con gli appelli della coscienza morale e animata dalla grazia dei riti celebrati, ma insieme inserita a pieno titolo nella vita concreta per animarla e raggiungere, trasformandoli, gli ambienti nei quali si svolge l'esistenza propria e degli altri» (Mi sarete testimoni, n. 78) (n. 19). . Siamo chiamati ad essere luce, sale, lievito . . "il vivere nel mondo" corrisponde a una precisa "vocazione" di Dio e "l'agire nel mondo" è ordinato alla specifica "missione" di "cercare il Regno trattando le cose temporali e ordinandole secondo Dio» (Lumen gentium, n. 31). È allora quanto mai indispensabile la presenza significativa dei cristiani laici nei più diversi e molteplici "ambienti di vita" perché il Vangelo possa continuare più spedita mente la sua "corsa" nel mondo e perché i valori e le esigenze del Regno di Dio riescano a innervare più capillarmente e profondamente la vita dell'intera società (n. 18). Come vivere il rapporto tra chiesa e mondo con un sentimento di simpatia per il mondo e insieme di contestazione della mondanità? Quale forma deve assumere la chiesa per la sua presenza specificamente cristiana tra gli uomini senza finire per stemperarsi e ridursi ad un annuncio etico, a messaggio politico o filantropico? non solo con la nostra vita rinnovata, ma anche con la presenza e l'azione, in tutti gli ambienti di vita, nei molteplici e diversi "spazi umani e vitali" nei quali si svolge la nostra quotidiana esperienza (scuola, lavoro, ufficio ). La sfida è essere immersi nel mondo senza essere del mondo, cioè senza cadere in nessuna forma di "mondanizzazione". Ne viene "una chiesa umile e serva", che vive accanto agli uomini, soffrendo con loro in ogni loro debolezza e che mentre sperimenta assieme al mondo la medesima sorte terrena "è fermento e quasi l'anima della società umana" (Gaudium et spes, 40). Allora non c'è nessun ambiente di vita sociale nel quale al cristiano non sia chiesto di essere "sale, luce e lievito". Questa sfida interpella tutta la chiesa ed in particolare i fedeli laici: "C'è però una forma "propria e peculiare" di partecipazione alla dimensione secolare della Chiesa tutta: è quella dei fedeli laici, singoli o associati. Per loro, infatti, .." * * ALCUNE NOTE DI STILE E DI IMPEGNO . Dall'alta qualità celebrativa dell'eucarestia dovrebbe scaturire un'alta qualità umana delle relazioni. È richiesta una "missionarietà che passa attraverso la ricerca e la promozione - nella semplicità e nella concretezza della vita di ogni giorno - di rapporti umani ricchi e arricchenti. All'interno di questi rapporti, poi, possono nascere significative esperienze di dialogo, di conoscenza e, pelj"ino, di amicizia sincera e profonda. Queste stesse amicizie - a loro volta, se Dio lo vorrà e comunque sempre nel rispetto della libertà di ciascuno - possono anche sfociare, come talora avviene, in occasioni di riscoperta della fede o di accostamento alla fede stessa" (n. 16). . «È anzitutto in famiglia che la "sfida" di assicurare la "qualità umana" in tutti i rapporti e in tutti i luoghi concreti dell'esistenza trova la sua primordiale espressione e il suo spazio più naturale» (n. 28). Ed è proprio qui che la famiglia riconosce in sé, come sua tipica nota originaria, una grande e insostituibile potenzialità nel trasformare la società, ordinandola secondo Dio, e quindi può da sé liberare un 'incontenibile forza missionaria, divenendo autentica "anima del mondo". In una società sempre più spersonalizzata e massificata, disumana e disumanizzante, "la famiglia possiede e sprigiona ancora oggi energie formidabili capaci di strappare l'uomo dall'anonimato, di mantenerlo cosciente della sua dignità personale, di arricchirlo di profonda umanità e di inserirlo attivamente con la sua unicità e irripetibilità nel tessuto della società» (Familiaris consortio, n. 43). (n. 28). . L'annuncio di Dio deve collocarsi al centro della vita umana. Mi spiego: c'è una certa tendenza a far partire l'annuncio cristiano dalla incapacità dell'uomo a rispondere a certi interrogativi: quello del fallimento, dell'incompiutezza, della sofferenza... Occorre affrontare anche questi argomenti, ma, UNA VOCE dalle due torri 3 facendo così, Dio viene presentato come chi viene a colmare un vuoto, a togliere dalla disperazione e non invece come il Creatore della vita, di ogni vita. È un po' ridurre Dio ad una risposta all'emergenza. È importante e fondamentale invece che impariamo a riportare Dio "al centro della vita", tra le realtà fondanti del vivere quotidiano di ognuno, come una presenza che carica di senso e che impreziosisce di interiorità ogni situazione di vita, senza relegarlo ai margini delle situazioni estreme, drammatiche, terminali dell'esistenza. -'-'-'-'-'-'-'-'-'-'-'-'-'-'-'-,-,-,-,-'_'_'_0 Lo diceva bene Bonhoeffer: "lo vorrei parlare di Dio non ai limiti ma al centro, non nelle debolezze ma nella forza, non dunque in relazione alla morte e alla colpa ma nella vita e nel bene dell'uomo. È al centro della nostra vita che Dio è al di là" (Resistenza e resa, Lettere e Scritti dal carcere). Avremo modo di ritrovarci ancora a pensare e a discutere su queste tematiche. Per ora ci auguriamo di iniziare bene, tutti insieme, il nuovo anno pastorale. + Erminio de Scalzi '_'_'_'_'_'_'_'_'_'_'_0_._._._._._ CENTESIMO ANNIVERSARIO DELLA NASCITA DI MONS. LUIGI OLDANI Sarà celebrato il 29 settembre alle ore 21, in Basilica, con una celebrazione Eucaristica, presieduta da sua Em. il CardoAttilio Nicora. LE DATE PIU' IMPORTANTI DELLA SUA VITA. Nato a Caidate ( Varese) il 29 settembre 1905, fu ordinato sacerdote nel 1928. Si laureò in sacra teologia nel seminario di Milano, poi passò a Roma, alla Università Gregoriana, dove si laureò, nel 1930, in Diritto Canonico. Iniziò la sua missione di educatore nel Seminario di Seveso S. Pietro come professore dei Chierici Prefetti; poi insegnò Teologia morale, Diritto Canonico e Sacra Liturgia nel Seminario teologico di Venegono fino al 1955, quando,l'allora Arcivescovo Mons. Montini, ammirato per tante sue eminenti qualità, lo chiamò a Milano come Provicario Generale. Nel 1958 divenne Prevosto del Capitolo Metropolitano e nel 1960 fu destinato Abate mitrato di sant'Ambrogio. Nel 1961, il Cardo Montini "per la conoscenza precisa dei codici della Chiesa e la capacità mirabile di fame scaturire l'energia pastorale in essi condensata"(omelia tkl CardoColombo pronunciata al rito funebre del 7 agosto 1976) lo chiese a Papa Giovanni XXIII come suo Vescovo ausiliare. n 7 dicembre 1961, nella solennità di sant'Ambrogio, Mons. Luigi Oldani, con soddisfazione di tutti, fu consacrato Vescovo. Esercitò il ministero episcopale per 15 anni e per 16 anni diresse la Parrocchia di sant'Ambrogio come Abate-Parroco. LA SUA ATTIVITA' PASTORALE NELLA COMUNITA' DI S. AMBROGIO. Quando L'Arcivescovo Montini lo inviò come Abate mitrato di sant'Ambrogio, tra le varie funzioni "importanti e delicate" a lui affidate , indicava in modo particolare, la cura zelante della parrocchia in continuità con l'opera dei suoi predecessori, in particolare di Mons. Ennio Bemasconi; il culto di sant'Ambrogio con liturgie ben curate ed esemplari; e lo sviluppo della tradizione ambrosiana e del suo insigne patrimonio, giovandosi anche della presenza nel territorio parrocchiale della Università Cattolica del Sacro Cuore. Mons. Oldani non 4 UNA VOCE dalle due torri deluse le attese del suo Arcivescovo. Mons. Bernasconi, nel decennio successivo alla guerra del 1940-1945, che causò notevoli danni alla Basilica e alla canonica, si era impegnato, con enormi sacrifici finanziari, a ridare alla Basilica il suo volto originario e a ricostruire la canonica. Mons. Oldani completò i lavori , in particolare la messa in opera del nuovo pavimento, col sottostante riscaldamento, ed estinse i debiti e i prestiti fatti dal predecessore per i necessari restauri. Nel 1974, in occasione del XVI anniversario della Ordinazione episcopale di sant'Ambrogio, sostituì la cassaforte in ferro di protezione dell'altare d'oro con il vetro antisfondamento, rendendo così visibile a tutti l'opera più preziosa e prestigiosa che onora la tomba del nostro Santo Patrono. Ma penso sia utile per tutti ricordare gli aspetti più caratteristici dell'opera pastorale di Mons. Luigi Oldani. . L'APPLICAZIONE DELLA RIFORMA LITURGICA NELLA PARROCCHIA. Come cultore della Liturgia fu apprezzato e chiamato ai lavori per la riforma e l'aggiornamento del rito ambrosiano. Amò la liturgia sia per la storia delle sue forme, sia, soprattutto, per la sua efficacia pastorale in ordine alla salvezza e per il divino mistero, che essa contiene e mette a disposizione dei credenti. Come Vescovo, partecipò alle sessioni del Concilio Vaticano II, indetto da papa Giovanni XXIII e inaugurato 1'11 ottobre 1962. Seguì con particolare interesse e sottoscrisse il documento sulla Sacra Liturgia, che diede il via alle riforme da lui "ardentemente auspicate". Era sua convinzione che "una catechesi fatta sui testi liturgici è più efficace che un lungo discorso". Per questo si era dato premura di preparare "appunti" (i santi segni del Battesimo e il santo segno del Matrimonio, ed. Ancora) per offrire, "senza alcuna pretesa scientifica", un "modesto" aiuto ai pastori d'anime per la preparazione dei fidanzati alla celebrazione del Matrimonio e ai genitori per la preparazione dei figli al Battesimo. In questi sussidi, come in numerosi articoli, che pubblicava su "Avvenire", si prefiggeva di mettere in luce lo spirito nuovo e il carattere pastorale della riforma liturgica. Fu il primo ad applicare la riforma liturgica e a creare una commissione liturgica in parrocchia, curando personalmente la formazione dei suoi membri con apposite catechesi. Lui stesso sedeva all'harmonium e accompagnava, durante la messa domenicale, il canto di un piccolo coro, che preparava con cura, spesso dopo una giornata intensa di lavoro. Voleva che si lodasse il Signore con il canto e con la solennità delle cerimonie. J . ~ L'EDUCAZIONE ALLA FEDE E ALLA PREGHIERA Nel suo testamento spirituale, steso a Rho durante un corso di esercizi spirituali il 12 luglio 1967, si legge la seguente testimonianza di fede: "O mio Dio ti adoro e ti amo con tutto il cuore. Ti ringrazio di avermi creato, fatto cristiano, Sacerdote, Vescovo... Grazie del dono della fede che mi svela anche l'aldilà di questa vita terrena, perché Tu, il Cristo Gesù, sei la certezza della nostra risurrezione, la certezza della nostra vittoria sulla morte". Ma più che con le parole, educava alla fede con la testimonianza viva delle sue celebrazioni liturgiche, che sempre colpivano tutti per la precisione e la dignità di esecuzione, per la chiarezza e giustezza del tono e per la elasticità del ritmo, che facevano fiammeggiare nel cuore la preghiera. Un ingegnere, ricordando Mons. Oldani , uscì a dire: "Le uniche messe che riuscivano a smuovere in me qualche sentimento buono erano quelle celebrate da lui e le sue omelie". Le omelie le preparava, infatti con molta cura, come testimoniano i quaderni da lui lasciati. Richiamava spesso i discorsi del Papa. A volte, contro dottrine aberranti o atteggiamenti di insubordinazione e contro il malcostume, lui così mite, alzava la voce. Diceva: "Il dialogo, il confronto, lo scambio di opinioni e le discussioni possono essere utili, a volte anche necessarie,ma non sono né tutto, né la parte principale. Dobbiamo ricordare le parole del salmo: - Se non è il Signore che costruisce la casa, invano ci si affaticano i costruttori... - Il nostro tempo abbonda di parole, di discorsi, di dialoghi, ma tutti in senso orizzontalistico. Perciò si ha chiara e precisa l'impressione di una confusione generale, come al tempo della torre di babele... Abbiamo bisogno di preghiera, non solo per risolvere i nostri problemi personali, ma anche per i problemi della politica, del lavoro, della scuola, della famiglia, della pace. Lo dobbiamo proclamare senza .... , I I UNA VOCE dalle due torri 5 nessun rispetto umano, con intima convinzione. Soprattutto dobbiamo impegnarci nella preghiera, metterci davvero a pregare!... " (Dall'omelia dell' Il febbraio 1976, pochi mesi prima di morire) La sua parola, non levigata né orpellata dalla retorica, sempre schietta, sempre calda di amore vero, alimentata da occulte preghiere e sofferenze, scendeva nel profondo del cuore e faceva scaturire germi di conversione. . TRASMETTEVA IL SUO AMORE PER LA MADONNA Ogni anno desiderava incontrarsi con Lei a Lourdes. E là, ai piedi della Madonna immacolata, passava giorni "sempre ricchi di fede e pieni di preghiera". Organizzava spesso pellegrinaggi ai vari santuari mariani e ci teneva ad accompagnarli. Quando era libero da impegni, partecipava alla recita del S. Rosario con i parrocchiani in basilica. Per far capire l'importanza della devozione alla Madonna nell'attuazione del piano divino della salvezza, nelle novene e feste della Vergine Maria, concludeva la celebrazione eucaristica recandosi all'altare della Madonna dell'aiuto. Spesso faceva recitare la seguente preghiera da lui composta: "O Vergine, Regina del mondo, nei gaudii della tua assunzione guarda a questo mondo che è tuo, a tutte le guerre che lo insanguinano, a tutte le divisioni che lo dilacerano , a tutti gli odi che lo incendiano. Dona ai reggitori dei popoli e ai loro sudditi saggezza e buona volontà: dona a tutti la pace. " . INFINE, INCULCAVA L'AMORE PER LA CHIESA Mons. Oldani amò la Chiesa e volle morire nella Chiesa. Così lasciò scritto nel suo testamento spirituale: "Voglio morire nella Santa Chiesa, una, santa, cattolica, apostolica, in comunione di fede e di obbedienza al Sommo pontefice e al mio Arcivescovo, in comunione di fede e di carità con tutti i miei confratelli nel sacerdozio e con tutti i fedeli, specialmente con quelli affidati alle mie cure". li suo amore per la Chiesa fu un amore di servizio, sia pure in quella porzione di Chiesa che è in Milano. Il Cardinal Colombo, nella omelia del rito funebre, disse: "Chi ebbe la grazia di vivere a lungo con Mons. Oldani può testimoniare che in mezzo alle nostre comunità, quella seminaristica e quella diocesana, quella curiale e quellaparrocchiale,egli è stato come uno che serve. Quando una fatica non trovava disponibilità o gradimento presso nessuno, c'era sempre Mons. Oldani che se l'assumeva. Non ha mai cercato di appoggiare il suo carico sulle spalle altrui. Gran lavoratore, non era mai stanco di servire, perché non era mai stanco di amare ". Quando poteva, si prestava volentieri per l' amministrazione della Cresima in qualche parrocchia. Nei suoi quindici anni di ministero episcopale ha tracciato il segno di croce per dare "il sigillo dello Spirito Santo" su oltre 136.600 battezzati (dal taccuino di bordo dell'accolito Enrico Sormani). Le sue forze fisiche si sono consumate in un servizio umile per la Chiesa. Per questo poteva insegnare con coerente efficacia: "La Chiesa deve essere il nostro amore costante, la nostra sollecitudine primordiale... Essa non la si costruisce con la retorica, né con la ricerca della notorietà, né con i condizionamenti del pubblico favore... ma soltanto nella ricerca di Dio, fatta con la preghiera e la penitenza" (dal discorso che doveva tenere il 7 luglio 1976, alle Suore Orsoline di Via Lanzone, in occasione dell'apertura dei lavori del loro Capitolo generale, ma che non potè pronunciare per il suo ricovero urgente in clinica). Mons. Oldani si sentiva guida, come deve sentirsi ogni pastBre d'anime. Lo possono attestare i parrocchiani di S. Ambrogio, che l'hanno conosciuto e stimato come loro Abate-Parroco. La sepoltura che gli è stata assegnata nella Basilica di S. Ambrogio, nella cappella di S. Savina, ci dice che è ancora con noi e continua a guidarci con il suo esempio e con la sua intercessione, insieme con Cristo risorto, presso il Padre. 15a EDIZIONE d. Biagio DELLA MOSTRA-MERCATO BENEFICA DI ANTIQUARIATO Milano, Settembre 2005 Gentili amici, desideriamo rinnovare anche quest'anno l'invito a partecipare alla Mostra Mercato dell'Antiquariato che, ormai giunta alla XV edizione, è divenuta un appuntamento consueto dell'autunno milanese, nonché un'occasione, per la nostra comunità parrocchiale, di mantenere vivo l'impegno caritativo. La manifestazione dello scorso ottobre, infatti, ci ha ancora una volta consentito di essere presenti tangibilmente in situazioni di necessità: in particolare, oltre al consueto sostegno alla Casa di Accoglienza per anziani "S. Ambrogio", ha permesso di effettuare un intervento a vantaggio della diocesi di Ruyigi in Burundi, dove padre Filiberto sta realizzando un complesso scolastico a favore dei ragazzi più poveri, e di partecipare all'iniziativa della Caritas Diocesana Milanese volta a sostenere la creazione di una casa per pescatori anziani a Palliport in India. 6 UNA VOCE dalle due torri Anche quest'anno la Mostra si terrà presso l'Oratorio della Passione, ingresso sulla sinistra della Basilica). L'esposizione sarà aperta da in piazza S. Ambrogio 23/a (con SABATO 8 a DOMENICA 23 OTTOBRE con il seguente orario LUNEDÌ - VENERDÌ ORE 15.30-19.00 SABATO E DOMENICA ORE 10.00-13.00 e 15.00 - 19.00 La formula è quella di sempre: chi avesse mobili o oggetti antichi e desiderasse venderli, potrà esporli alla Mostra, dopo un'attenta valutazione effettuata da persone esperte del settore. In caso di vendita, una piccola percentuale del ricavato, costituirà il vostro contributo all'iniziativa, il cui scopo, teniamo a sottolineare, è esclusivamente a favore delle attività caritative della Parrocchia. Per la consegna dei mobili e degli oggetti destinati all' esposizione è necessario prendere appuntamento telefonando al n° 8057310, oppure al 3389321601; la consegna si effettuerà dal 5 al 7 Ottobre p.v. Sperando di avervi come espositori, vi ringraziamo per la cortese attenzione e vi inviamo distinti saluti. COMITATO MOSTRA MERCATO D'ANTIQUARIATO PROGRAMMA DEL MESE DI SETTEMBRE 2005 Lunedì 12: Martedì ore 17, in Oratorio, incontro con le Catechiste del l ° Anno (3. elementare) ore 21, Educatori gruppo Adolescenti. 13: Mercoledì ore 17, in Oratorio, incontro con le Catechiste del 4° Anno (Cresimandi) ore 18, Educatori gruppo Medie ore 21, riunione per preparare la Festa dell'Oratorio (aperta a tutti) 14: ore 17, in Oratorio, incontro con le Catechiste del 2° Anno (Comunicandi) Giovedì 15: Memoria della Beata Vergine Addolorata, patrona dell'Oratorio ore 17, in Oratorio, incontro per le Catechiste del 3° Anno (5" elementare) ore 18.30, Messa per l'Oratorio, in Basilica Venerdì 16: Sabato 17: incontro per tutti gli Animatori della Diocesi al Centro Schuster (ore 17-22) S. Satiro Sera: festa per il gruppo Superiori in Agorà Domenica Lunedì 18: Giornata 19: Martedì ore 17, inizio catechesi 3. ELEMENTARE ore 20, cena e incontro Allenatori "Ambrosiana" 20: Mercoledì Sabato ore 17, inizio catechesi CRESIMANDI l. MEDIA ore 18, gruppo Medie (2" e 3") ore 21, GENITORI CRESIMANDI (Sala Addolorata) 21: ore 17, inizio catechesi COMUNICANDI 4" ELEMENTARE ore 21, incontro GENITORI COMUNICANDI (Sala Addolorata) Giovedì 22: Venerdì per il Seminario ore 17, inizio catechesi 5" ELEMENTARE ore 21, incontro GENITORI 5" ELEMENTARE (Sala Addolorata) 23: ore 17, REDDITIO SYMBOLI dei Diciottenni in Basilica ore 20.45, apertura dell'Anno pastorale per tutti i GIOVANI in Duomo 24 e Domenica 25: Due Giorni Adolescenti di inizio anno Lunedì 26: ore 21, Consiglio Pastorale parrocchiale Giovedì 29: ore 21, serata in memoria del Centenario con la Celebrazione Eucaristica presieduta inizio del CORSO BIBLICO. Venerdì 30: (Sala Capitolare) della nascita di Mons. Oldani, in Basilica, da Sua Em. il Cardinal Attilio Nicora UNA VOCE dalle due torri 7 Notizie culturali della Basilica Lavori finiti... Sono terminati i lavori di restauro alla cappella del Battistero. Posta a sinistra, immediatamente limitrofa al campanile dei Canonici, ha subito nei secoli diverse trasformazioni e intitolazioni, fino a conseguire il suo aspetto attuale al termine della Seconda Guerra con la posa del nuovo Fonte battesimale. Il Cristo risorto, icona vivente della fede nella presenza reale eucaristica, opera del Bergognone, era già stato restaurato anni or sono. Le usuali e dannosissime infiltrazioni d'acqua dai tetti della nostra chiesa, avevano ormai compromesso un restauro di una quarantina di anni fa al ciclo affrescato nella cupola. L'intervento attuale ha riportato i colori alla nitidezza seicentesca di Isidoro Bianchi (Campione d'Italia 1581-1662). Un gruppo di Angeli musicanti su di uno sfondo di cielo terso, primaverile, intona le laudi del Signore accompagnando il canto con antichi strumenti resi con realtà e precisione. Il restauro ha anche permesso qualche osservazione circa l'originaria fattura della decorazione. Infatti, attorno alla ghiera che fa supporre la progettata presenza di un lanternino oggi non esistente, sono stati trovati chiari segni di picozzatura all'intonaco che dichiarano che, per qualche tempo, era presente una corona decorativa in rilievo, comunque posteriore all'intervento pittorico perché questa cornice ne nascondeva una parte oggi recuperata grazie al restauro. L'opera, finanziata dalla famiglia del compianto prof. Mario Dubini - primo segretario dell'Associazione Lions Amici della Basilica - è stata compiuta dallo Studio di restauro di Luigi Parma con la supervisione della dott.sa Sandrina Bandera della Soprintendenza per i Beni Artistici. I , , ... in corso ... Inizia in questo mese di settembre il restauro della cappella dedicata a santa Marcellina. L'insieme delle decorazioni dichiarano il loro carattere neoclassico con grandi pareti in stucco a finto marmo con grandi cornici architettoniche in stucco. Purtroppo anche qui , i danni maggiori sono dati dalle infiltrazioni d'acqua dal tetto e dalla chiusura della lanterna centrale che creando una aerazione naturale impedisce il ristagno di aria umida nociva per il gesso presente nei decori. Per le festività patronali sarà allestita un nuovo book-shop. Nel campanile dei monaci, grazie ad una sponsorizzazione delle società Zambon e Mapei, si potrà trovare uno spazio maggiore per la presentazione di libri e opuscoli, nonchè oggetti devozionali, legati alla basilica e ai suoi Santi. All'interno del restauro è previsto anche il ripristino dell'antica campana che tornerà, come in antico, a scandire il suo sonoro richiamo alle 15 del venerdì. ... e promozione internazionale. All'interno di una serie di iniziative, che la Città di Milano ha awiato con la giapponese Osaka, il nostro Museo ha prestato la quattrocentesca "Pace Viscontea". La preziosa tavoletta in argento e smalti, raffigurante un compianto del Cristo, è esposta con altre opere d'arte dei Musei milanesi a rappresentare la storia e la cultura della nostra metropoli. Sono motivo di vanto sia il riconoscimento che lanostra raccolta museale continua ad avere, sia le continue richieste per mostre, come anche il numero crescente dei visitatori. Questo, grazie al sostegno degli amici Lions per l'allestimento del Museo-Tesoro. c. c. 8 UNA VOCE dalle due torri Cappella Musicale BASILICA S. AMBROGIO CERCASI ttCANTORI AMBROSIANI" La Cappella Musicale della Basilica di S. Ambrogio ricerca nuove voci (sia maschili che femminili), per ampliare l'organico. Se desideri cantare il repertorio di antica tradizione ambrosiana, la musica polifonica sacra e hai disponibilità di tempo, il coro ti aspetta. Per informazione rivolgersi a: SEGRETERIA S. AMBROGIO tel.02.86450895 - fax 8693839 MAESTRODI CAPPELLA:GIOVANNISCOMPARIN tel. 349.8415890 E-MAIL:[email protected] 0_'_'_'- 3 GIORNI GIOVANI COPPIE AD ASSISI NEI GIORNI 7-8-9 OTTOBRE 2005 guidatoda mons.Erminio de Scalzi Le coppie interessate possono iscriversipresso la segreteria parrocchiale versando la quota di iscrizione di € 50 a persona. (Quota a persona € 185) -.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.- Anagrafe parrocchiale maggio-settembre 2005 Sono diventati figli di Dio Scimone Vasco Nathaniel FeITaguti Giorgia Lorenzetti Alberto Maria Bianchi Enrico Giacco Giorgia Maria Loser Maria Maestri Anna Maria Novati Elisa Croce Federico Villa Pietro Maria Piras Lorenzo Fabbri Giorgio Romano Giacomo Edoardo Vesce Enrico Maria Nespolo Greta Fedele Mafalda Allegra Orsola Romano Christopher Habib Chiesa Emma Papetti Giorgia Corsaro Diana Gabriella Marchelli Lorenzo Grassi Andrea Carabelli Alessandro Calabrò Filippo Bassani Francesco Dionigi Castelli Carlo Maria Santo Sophia Margherita Magnetti Matteo Maria Scampoli Angelica Dowell Noemi Catherine Hanno celebrato il sacramento del matrimonio Villa Santa Filippo con Bardugni Lucia Cornetta Alessandro Luigi con Bonifacio Chiara Maria Morettini Giuseppe con Quaia Federica Maria Gilioli Carlo con Alberoni Giulia Nicoletta Ponzini Mattia Carlo Ferlice con Manzo Susanna Marletta Adriano con Paoli Daniela Gallizia di Vergano Alberto con Giacomini Carla Martinez Pietro con Morelli Chiara Sono entrati nella casa del Padre Mariotto Gemma Bellentani Luciana Fano Patrizia Copperi Susanna Giulia Enrica Biglieri Roberto Giuseppe Dubini Virginia Dall'Agnol Giancarlo Barbero Giuliana Negri Maria Bice Costa Romolo Lovati Andreina Scotti Clara PuliniEnrico Fogar Ambrogio Antonio MACELLERIA SALUMERIA _ LUIGIA FEROLDI Riparazioni in genere elettriche e idrauliche Vendita di piccoli elettrodomestici DI LEVA CARLO (EX STANGALlNI) 20123 Via Novati, 6, Milano Te!. 02.86452558 Milano Via Lanzone, 16 Te!. 02/862306 LAtOLONNA ANTIcmTÀ Optometrista Via Caminadella, 2 (angolo Cesare Correnti) 20123 Milano Tel. 02.864.54.635 ~~v~f~' -'---'-'---'-'-'-'-'- 20123 MILANO Via G.G. 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