CARTA DEI SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI

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CARTA DEI SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI
COMUNE DI PALAU
settore socio-culturale
CARTA DEI SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI
SERVIZI GENERICI
Segretariato sociale
Il Segretariato sociale è un servizio gratuito a disposizione del cittadino, attraverso l’intervento
dell’Assistente Sociale, nelle giornate di ricevimento del pubblico, oppure in altre giornate ed orari,
previo appuntamento o in caso di urgenze.
Il Servizio Sociale, in collaborazione con altri servizi del territorio, istituzionali e non, si occupa di:
ƒ rilevazione, analisi e studio delle problematiche della comunità;
ƒ rilevazione, analisi e studio delle risorse territoriali esistenti e potenziali;
ƒ progettazione, coordinamento e gestione degli interventi socio-assistenziali;
ƒ rapporto con l’utenza con funzioni di:
- segretariato sociale;
- presa in carico di singoli, famiglie e gruppi con difficoltà sociale o a rischio di
emarginazione;
- consulenza psico-sociale;
- invio a servizi specialistici.
Servizio Informagiovani
Il servizio Informagiovani è un servizio pubblico che ha l’obiettivo di fornire supporti di informazione alla
generalità della popolazione e di orientamento ai giovani, mettendo a disposizione la propria
documentazione informativa sui settori di interesse giovanile, dalla scuola al lavoro, dalla salute alla vita
sociale, dalle attività culturali e del tempo libero allo sport, allo studio e al lavoro all’estero.
L’accesso al Servizio è gratuito ed è rivolto a tutta la popolazione, residente e non, e in particolare ai giovani
tra i 19 e i 35 anni.
Lo sportello Informagiovani è situato a Palazzo Fresi, nell’omonima piazza, ed è aperto il lun.-merc.-ven.
dalle ore 10.00 alle 13.00 e il mart.-giov. dalle ore 14.30 alle 17.30.
DISAGIO ECONOMICO
Assistenza economica
Gli interventi economici si collocano all’interno di un processo di aiuto attivato dal Servizio Sociale.
Potranno accedere ai contributi persone singole o famiglie che abbiano un reddito autocertificato al di sotto
del minimo vitale stabilito dalla L.R. 4/88 e dai decreti attuativi, ed aggiornato annualmente sul B.U.R.A.S.,
salvo casi di assoluta straordinarietà, che dovranno essere attentamente valutati e accuratamente motivati
dal Servizio Sociale Professionale, attraverso la verifica del tenore di vita tenuto dal cittadino e delle spese
che deve sostenere per assolvere a funzioni di vitale importanza o per affrontare eventi esterni imprevisti
(quali malattie, morti di congiunti, ecc.). Sono previsti anche interventi economici specifici a favore di madri
nubili e minori orfani, sempre che sussistano le condizioni di disagio economico sopra indicate.
Per accedere ai contributi, occorre presentare domanda al Servizio Sociale che, valutati i requisiti di
accesso e verificata l’effettiva urgenza e necessità dell’intervento, predisporrà il contributo, eventualmente
anche attraverso l’erogazione di buoni alimentari o il pagamento diretto di utenze varie.
Interventi di contrasto delle povertà estreme
Il programma per la realizzazione di interventi di contrasto delle povertà estreme, secondo gli indirizzi della
deliberazione della GR 34/31 del 20 luglio 2009, prevede, a livello comunale, tre linee d’intervento:
A) interventi economici volti a garantire un reddito minimo alle persone e alle famiglie, residenti da
almeno due anni nel territorio della Regione Sardegna, che versino in condizioni di povertà,
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calcolata secondo il metodo dell’indice della situazione economica equivalente (ISEE): l’intervento
economico viene inserito all’interno di percorsi di responsabilizzazione, volti al raggiungimento di
condizioni di autonomia;
B) interventi di sostegno economico alle famiglie o ai singoli con reddito pari o inferiore alla soglia di
povertà, in considerazione anche del numero dei componenti, attraverso l’abbattimento dei costi
abitativi e dei servizi essenziali;
C) concessione di sussidi per lo svolgimento del servizio civico comunale.
Il Comune finanzia tale tipologia d’intervento in misura pari al 15%.
Possono accedere al programma singoli e famiglie in condizioni di povertà estrema, secondo i parametri
economici indicati annualmente con deliberazione della GR. La domanda va presentata presso il Servizio
Sociale Comunale, che deve verificare i requisiti d’accesso e predisporre apposito progetto insieme
all’utente.
Bonus energia elettrica
Il “BONUS ENERGIA ELETTRICA” è un’agevolazione introdotta dal Decreto Interministeriale (DM)
28/12/2007 con l’obiettivo di sostenere la spesa energetica delle famiglie in condizione di disagio
economico, garantendo un risparmio sulla spesa annua per energia elettrica. Hanno inoltre diritto al “Bonus”
tutte le famiglie presso le quali vive un soggetto in gravi condizioni di salute, costretto ad utilizzare
apparecchiature domestiche elettromedicali necessarie per l’esistenza in vita.
Hanno quindi diritto al “Bonus energetico” tutti i Cittadini intestatari di una fornitura elettrica nell’abitazione di
residenza, in condizioni di:
‐ DISAGIO ECONOMICO, con un valore ISEE, relativamente all’annualità 2008, fino a 7.500,00 euro
per la generalità degli aventi diritto, e con valore ISEE fino a 20.000 euro per i nuclei familiari con
quattro e più figli a carico (tali valori saranno aggiornati di anno in anno);
‐ e/o DISAGIO FISICO, con uno dei componenti il nucleo familiare in gravi condizioni di salute tali da
richiedere l’utilizzo delle apparecchiature elettromedicali necessarie per la loro esistenza in vita.
Per accedere al “Bonus energetico”, i Cittadini nelle suddette condizioni possono recarsi presso gli uffici
comunali e richiedere i moduli da compilare e sottoscrivere, allegando:
‐ ATTESTAZIONE ISEE, in caso di disagio economico;
‐ CERTIFICAZIONE ASL O MODULO C (“Dichiarazione sostitutiva della certificazione ASL”), in caso
di disagio fisico;
‐ MODULO E (“Dichiarazione sostitutiva della certificazione dei figli a carico”) in caso di disagio
economico per le famiglie numerose;
‐ Copia del DOCUMENTO DI IDENTITÀ (e, nel caso di presentazione tramite delega, del documento
di riconoscimento del delegato).
Al cittadino che avrà presentato la documentazione prevista, il Comune rilascerà l’Attestazione di
Presentazione della Domanda di Agevolazione, confermando che i dati saranno trasmessi al proprio Ente di
Distribuzione Energetica e che l’agevolazione sarà applicata direttamente in bolletta al massimo entro 60
giorni dalla data di disponibilità della richiesta per l’impresa di distribuzione. Il Cittadino potrà verificare lo
stato di avanzamento della domanda collegandosi al sito http://www.bonusenergia.anci.it (e inserendo il
codice identificativo rilasciato dal Comune nella stessa Attestazione).
Secondo quanto stabilito dal Decreto, ogni nucleo familiare può richiedere l’agevolazione per una sola
fornitura energetica. Il “Bonus” a favore delle Famiglie in condizione di disagio economico ha validità 12
mesi. Il “Bonus” a favore delle Famiglie in condizione di disagio fisico non ha termini di validità e sarà
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applicato senza interruzioni fino a quando sussisterà la necessità di utilizzare apparecchiature domestiche
elettromedicali. I “Bonus” per disagio economico e disagio fisico sono cumulabili qualora ricorrano i rispettivi
requisiti di ammissibilità.
Assegno al nucleo familiare
L’assegno al nucleo familiare è un contributo statale erogato a favore dei genitori cittadini italiani o
comunitari residenti nel Comune, che abbiano nella propria famiglia anagrafica almeno tre figli minori sui
quali esercitano la patria potestà.
Sono beneficiari di tale intervento tutti i cittadini italiani e comunitari, residenti nel Comune di Palau, nel cui
nucleo familiare siano presenti almeno tre figli minori, con un reddito ISEE non superiore a quello fissato
annualmente con Decreto del Ministero delle Politiche Sociali.
La domanda, compilata su apposito modulo disponibile presso l’ Ufficio Servizi Sociali del Comune, deve
essere presentata in Comune, allegando i seguenti documenti:
• Certificato ISEE attestante la situazione economica reddituale del nucleo familiare;
• Eventuale decreto di affidamento del minore.
La domanda può essere presentata dal 1° febbraio dell’anno di riferimento al 31 gennaio dell’anno
successivo.
Al richiedente verrà comunicato per iscritto l’eventuale esclusione dal beneficio.
Assegno di maternità
L’assegno di maternità è un contributo economico statale concesso dal Comune ed erogato dall’INPS a
favore delle madri italiane, comunitarie ed extracomunitarie in possesso della carta di soggiorno.
Possono beneficiare dell’assegno di maternità:
• le madri italiane, comunitarie, extra-comunitarie in possesso della carta di soggiorno;
• le madri di bambini in affidamento preadottivo;
• le madri di bambini ricevuti in adozione senza affidamento.
L'assegno non spetta a chi ha già beneficiato di trattamenti previdenziali di maternità a carico dell’INPS o di
altri enti per l’astensione obbligatoria dal lavoro o che ne abbiano beneficiato solo in parte e che dispongono
di un reddito ISEE non superiore a quello fissato annualmente con Decreto del Ministero delle Politiche
Sociali.
La domanda, compilata su apposito modulo, deve essere presentata dal richiedente al Comune, allegando i
seguenti documenti:
• Certificato ISEE attestante la situazione economica reddituale del nucleo familiare;
• Copia della carta di soggiorno o ricevuta di avvenuta richiesta alla Questura di rilascio della carta di
soggiorno (se cittadina extracomunitaria).
• Eventuale Decreto di affidamento preadottivo/adozione.
La domanda deve essere presentata entro 6 mesi dalla data di nascita del figlio o dalla data di ingresso del
minore nella famiglia anagrafica che lo riceve in affidamento preadottivo o in adozione senza affidamento.
L’assegno mensile di maternità viene corrisposto per 5 mensilità e pagato in unica soluzione ai soggetti che
dispongono di un reddito ISEE non superiore a quello fissato annualmente con Decreto del Ministero delle
Politiche Sociali.
Bonus bebé
Il bonus bebè è un contributo comunale che viene concesso ai genitori di qualunque nazionalità, che
abbiano i seguenti requisiti:
ƒ Residenza anagrafica a Palau con abitazione principale da almeno cinque anni;
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Abbiano avuto o adottato un figlio a far data dal 1° gennaio dell’anno di presentazione della
domanda di contributo.
L’importo del contributo “bonus neonato” è determinato in € 500,00 una tantum.
Il Comune procede all’istruttoria delle domande delle richiedenti ed ai relativi controlli verificandone la
completezza e la regolarità e provvede all’erogazione del contributo “bonus neonato” secondo le
disposizioni di cui al relativo bando.
Le domande di partecipazione devono essere compilate unicamente sui moduli appositamente predisposti
dal Comune e distribuiti presso gli Uffici del Settore Socio-Culturale.
ƒ
Assegnazione Alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica
Con deliberazione della Giunta Comunale n. 8 del 13.02.2008, esecutiva a termini di legge, e in attuazione
dell’art. 96 del D.Lgs. 267/2000, la competenza in materia di assegnazione e gestione degli alloggi di
edilizia residenziale pubblica è stata attribuita al Responsabile del Settore Socio-Culturale, il quale, in
seguito a specifica richiesta da parte dell’Azienda Regionale per l’Edilizia Abitativa (A.R.E.A.), procede
all’assegnazione degli immobili.
I nominativi vengono attinti dalla graduatoria definitiva per l’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale
pubblica formulata nel 1995 dalla Commissione Comunale precedentemente competente in materia, ed
attualmente abolita con la deliberazione sopra citata poiché ritenuta non indispensabile per il funzionamento
dell’Ente.
Trattandosi di vecchia graduatoria, l’Ufficio procede all’acquisizione della documentazione per la verifica del
mantenimento dei requisiti da parte di coloro che, collocati utilmente nella suddetta graduatoria, risultavano
non assegnatari.
Analogo procedimento viene adottato per l’assegnazione di immobili di proprietà comunale.
Contributi a sostegno dei canoni di locazione
É destinatario del contributo il titolare di contratto di locazione ad uso residenziale di unità immobiliare di
proprietà privata sita nel Comune di Palau e occupata a titolo di abitazione principale o esclusiva.
La locazione deve:
- risultare da un contratto regolarmente registrato di un alloggio adibito ad abitazione principale,
corrispondente alla residenza anagrafica del richiedente;
- sussistere al momento della presentazione della domanda;
- permanere per tutto il periodo al quale si riferisce il contributo eventualmente ottenuto. In caso di
interruzione della locazione, il contributo riferito al periodo eventualmente non ancora maturato
deve essere restituito entro dieci giorni.
Sono esclusi:
- i titolari di contratti di locazione di unità immobiliari classificate nelle categorie catastali A1, A8 e A9;
- i beneficiari, compresi tutti i componenti del nucleo che occupa lo stesso alloggio, di altri contributi
e/o provvidenze comunque finalizzate al pagamento del canone di locazione, durante l’intero anno
al quale il contributo si riferisce.
Non sono ammessi i nuclei familiari:
- nei quali anche un solo componente sia titolare del diritto di proprietà, usufrutto, uso o abitazione su un
alloggio adeguato alle esigenze del nucleo familiare, ai sensi dell’art. 2 della L.R. 13/89, sito in qualsiasi
località del territorio nazionale;
- che abbiano in essere un contratto di locazione stipulato tra parenti ed affini entro il secondo grado, o tra
coniugi non separati legalmente.
Ogni anno la Regione indica i criteri e i limiti di reddito per accedere al contributo. La domanda va inoltrata
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in Comune, che partecipa alla spesa congiuntamente alla Regione.
Assistenza economica in base alle leggi di settore (L. R. 11/85, L. R. 27/83, L.R. 20/97 e L.R. 9/2004)
In ottemperanza alle direttive della L.R.8/99, il Servizio Sociale comunale provvede ad esaminare le
pratiche relative alle richieste di contributi economici ai sensi della L.R 11/85, della L.R. 27/83, della L.R.
20/97 e della L.R. 9/2004, presentate dai soggetti aventi diritto (persone affette da patologie psichiatriche,
nefropatici e trapiantati, talassemici, emofiliaci e persone sottoposte a chemioterapia antitumorale).
L’accesso ai contributi sarà quindi definito in base ai criteri indicati dalle specifiche Leggi.
Inserimento civico
Tale servizio è un intervento alternativo all’assistenza economica, utilizzato dal Servizio Sociale quale
strumento di lavoro e verifica, finalizzato all’integrazione sociale. Esso mira prioritariamente alla
prevenzione e rimozione del bisogno e delle cause di emarginazione, favorendo ed agevolando il
reinserimento di coloro che nel complesso della popolazione si trovano in situazioni di svantaggio e
debolezza e che per varie circostanze sono di fatto esclusi dai percorsi economico/produttivi.
L’intervento in questione persegue la duplice finalità di:
- sostenere l’individuo ed aiutarlo a coprire i bisogni primari (minimo vitale);
- riattivare e potenziare le capacità psicofisiche della persona attraverso il suo impiego in attività di pubblica
utilità.
L’inserimento civico si colloca all’interno del processo di aiuto messo in atto dal Servizio Sociale come un
programma personalizzato teso alla responsabilizzazione dell’individuo promuovendo la sua autonomia e
autodeterminazione.
Inoltre, tramite questo intervento, l’Amministrazione Comunale mira a disincentivare e rimuovere lo stato di
passività che accompagna generalmente chi entra nella logica dell’assistenzialismo.
Va sottolineato che questa iniziativa è rivolta a determinati soggetti, dopo un’attenta valutazione del caso,
che presentano un disagio economico e/o sociale, e non deve dare adito ad atteggiamenti di tipo
concorrenziale verso i giovani disoccupati, poiché il Comune in tal modo realizza un intervento socioassistenziale alternativo e non un rapporto di lavoro. Tra i numerosi vantaggi che questo strumento offre
non va dimenticata la sua valenza pedagogica.
L’inserimento per ogni soggetto ha durata trimestrale, con un impegno di circa 15 ore settimanali, ma il
Servizio Sociale può proporre un durata diversa rispetto alla situazione, al progetto e al soggetto da inserire.
Il compenso che viene dato all’inserito è pari ad € 6,00 per ciascuna ora impiegata. I soggetti impegnati
nell’ambito di questi programmi, per le attività espletate, vengono assicurati con polizza R.C. e infortuni.
Cantieri Comunali
Il Settore Lavori Pubblici, ogni anno, elabora un progetto finalizzato all’occupazione (Cantieri Comunali), il
quale solitamente prevede che l’Amministrazione Comunale riservi una quota, sino al 30% del personale da
assumere, a particolari situazioni di disagio sociale e familiare, segnalate dai Servizi Sociali; per tali
nominativi si procede a comunicare alla Sezione Circoscrizionale per l’impiego le relative assunzioni dirette;
i lavoratori interessati, comunque, dovranno risultare iscritti nelle apposite liste di collocamento.
Il Servizio Sociale segnala i nominativi dando la precedenza a situazioni di disagio economico, di forte
carico familiare, di presenza, nel nucleo, di situazioni di handicap riconosciuto.
Contributi alle associazioni di volontariato
Sono contributi che vengono concessi in favore delle Associazioni di volontariato locali che intraprendono
iniziative di solidarietà e di crescita civile e sociale; l’erogazione dei contributi avviene a consuntivo
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dell’esercizio al quale si riferiscono ed in deroga prevede l’erogazione anticipata di somme nei limiti
dell’80% dell’importo complessivo della concessione e per il restante 20% a saldo a presentazione del
rendiconto dell’anno per il quale il contributo è stato concesso.
DISABILITA’
L.162/98 – “Piani personalizzati a favore dei soggetti con Handicap grave”
Si tratta di progetti predisposti in favore di persone affette da handicap grave, in possesso della
certificazione rilasciata dalle competenti ASL ai sensi dell’art. 3 della L. 104/92; i progetti, predisposti dal
Servizio Sociale con il supporto delle famiglie degli interessati, possono prevedere una varietà di interventi,
a seconda della patologia e dell’età della persona interessata. I progetti vengono inviati annualmente alla
Regione, che ne valuta il finanziamento. Ogni anno esistono due scadenze per l’invio in regione dei progetti:
30 aprile e 30 settembre. Le richieste di elaborazione dei progetti da parte delle famiglie dovranno pertanto
pervenire al Servizio Sociale almeno quindici giorni prima delle suddette scadenze.
Progetti ai sensi della L. 20/97
Per quanto riguarda le patologie psichiatriche, possono essere predisposti, tra Comuni Associati, specifici
progetti, riguardanti ad esempio l’inserimento lavorativo, l’abitare assistito, la creazione di laboratori, ecc.;
tali progetti vengono concordati ogni anno con il Dipartimento di Salute Mentale.
ANZIANI
Assistenza Domiciliare e scolastica per anziani e disabili
L’intervento di assistenza domiciliare è finalizzato a migliorare le condizioni di vita di anziani
parzialmente o non autosufficienti e disabili, al fine di garantire la permanenza nel proprio ambiente di
vita e il pieno inserimento nel contesto familiare, scolastico e sociale di riferimento, evitando così
l’istituzionalizzazione e il conseguente sradicamento dalla propria comunità di origine.
Esso comprende prestazioni di carattere prettamente socio assistenziale quali quelle di sostegno nel
governo della casa e nell’igiene personale, integrate dalle attività di segretariato sociale, di
socializzazione, animazione e accompagnamento per l’accesso alle diverse strutture presenti nel
territorio, in particolar modo a favore di quegli anziani che non hanno un’ampia rete di sostegno
parentale e/o informale o che sono svantaggiati sul piano culturale e delle condizioni generali di vita.
L’intervento si pone i seguenti obiettivi:
- migliorare l’autosufficienza e il livello di autonomia dei destinatari, evitando di
trasformarlo in un intervento passivizzante e di sostituzione delle capacità residue delle
persone;
- garantire un supporto emotivo ai familiari che, impegnati nell’arco delle 24 ore nella
cura dei propri congiunti non autosufficienti, portano sulle proprie spalle il peso fisico,
mentale ed affettivo che tale impegno richiede.
La domanda per accedere al Servizio deve essere presentata al Servizio Sociale, che stabilirà le
modalità dell’intervento tenendo conto delle ore a disposizione e del bisogno rilevato in base ai seguenti
criteri:
- l’età;
- lo stato di totale o parziale non autosufficienza;
- lo stato di handicap;
- l’assenza di figure familiari di riferimento e la loro coabitazione o meno con gli assistiti;
- lo stato di emarginazione;
- la soglia reddituale.
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L’assistenza scolastica consiste in un intervento di assistenza di base, che va ad integrare i Servizi
scolastici ed è rivolta a bambini con handicap certificato o in corso di certificazione; la domanda deve
essere avanzata al Servizio Sociale, che provvede a concordare con l’Istituzione Scolastica le modalità
dell’intervento.
L’assistenza scolastica è un servizio gratuito, mentre per l’Assistenza Domiciliare l’utente contribuisce
proporzionalmente all’importo totale del proprio reddito e di quello dell’eventuale coniuge (ad
esclusione della pensione d’invalidità e dell’assegno di accompagnamento), secondo le fasce
individuate dalle tabelle regionali delle risorse economiche maggiori del minimo vitale per i nuclei
familiari di diverse dimensioni, rivalutate per l’anno in corso. In base alla fascia di appartenenza, la
contribuzione sarà determinata tenendo conto delle percentuali indicate nella seguente tabella:
Fascia reddito
Situazioni seguite dal Centro di Salute Mentale o inserite d’ufficio dal Servizio Sociale o con
handicap grave certificato ai sensi della L.104/92
I^ fascia - Tabella R.A.S.
II^ fascia - Tabella R.A.S.
III^ fascia - Tabella R.A.S.
IV^ fascia - Tabella R.A.S.
V^ fascia - Tabella R.A.S.
% di contribuzione
esente
esente
esente
5%
15%
20%
Oltre V^ fascia - Tabella R.A.S.
40%
Non residenti
100%
Programma sperimentale “Ritornare a Casa”
Il programma sperimentale “Ritornare a Casa” (ai sensi della L.R. 11 maggio 2006 n.4 – art. 17 –
comma 1), prevede la predisposizione, da parte dei Comuni congiuntamente con la Asl di riferimento, di
progetti personalizzati, finalizzati a favorire il rientro in famiglia di persone ricoverate in strutture sociali
e/o sanitarie, o ad evitarne il ricovero.
Le linee d’indirizzo prevedono una quota di cofinanziamento a carico dei Comuni non inferiore al 20%. Il
finanziamento è proporzionato all’importo risultante della certificazione ISEE ed è accordato solo in casi
ritenuti dall’Unità di Valutazione Territoriale ad intensità assistenziale molto elevata.
La domanda va inoltrata presso il Servizio Sociale Comunale.
Casa di Riposo per Anziani
L’inserimento nella casa di riposo per anziani di Palau avviene a seguito di domanda di accesso
presentata al Responsabile della struttura e successivamente inoltrata al Responsabile del Settore
Socio-Culturale del Comune di Palau.
L'età minima per essere ammessi nell'Istituto è di 65 anni; sono possibili deroghe solo per casi di
particolare urgenza e gravità segnalati dal Servizio Sociale del Comune con relazione scritta e
compatibilmente con la disponibilità dell’Istituto.
I posti disponibili sono 22, di cui n°6 destinati ad anziani non autosufficienti.
Nel caso in cui le domande dovessero essere in numero superiore ai posti disponibili, la precedenza
sarà data agli anziani residenti o comunque nati nel Comune di Palau. Nel caso di ulteriore scarto tra
domande ed offerte, verranno redatte due graduatorie, una per i residenti e un’altra per i non residenti,
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attribuendo, per ciascuna graduatoria, i seguenti punteggi:
1) Età: punti 0,50 per ogni anno di età superiore al sessantacinquesimo;
2) Reddito:
ISEE al di sotto dei 5.000,00 euro:
punti 8;
ISEE DA € 5.001,00 A 10.000,00:
punti 7;
ISEE DA € 10.001,00 A 15.000,00:
punti 6;
ISEE DA € 15.001,00 A 20.000,00:
punti 5;
ISEE DA € 20.001,00 A 25.000,00:
punti 4;
ISEE DA € 25.001,00 A 30.000,00:
punti 3;
ISEE DA € 30.001,00 A 32.000,00:
punti 1;
ISEE oltre i 32.000,00 euro:
punti 0;
3) Data di presentazione della domanda: 6 punti per anno, 0,50 punti per mese.
L’inserimento nella struttura comporta per l’utente il pagamento di una retta mensile, per la quale
contribuisce per un massimo del 90% del suo reddito, ivi comprese le pensioni di invalidità e gli assegni
di accompagnamento, che invece non verranno calcolati nell’ambito della certificazione ISEE redatta ai
fini dell’attribuzione del punteggio per la graduatoria di accesso.
Sono tenuti a contribuire alla retta anche i parenti e gli affini entro il II° grado (sorelle/ fratelli, coniuge,
figli/e); possono altresì partecipare al costo anche parenti e affini oltre il primo grado (nipoti, cognati,
ecc.).
Le percentuali di contribuzione da parte di ciascuno dei parenti di cui sopra, calcolate sull’importo della
retta sottratto dell’importo a carico del destinatario dell’intervento, sono così stabilite:
ISEE al di sotto dei 5.000,00 euro:
0%;
ISEE DA € 5.001,00 A 10.000,00:
10%
dell’importo
residuo;
ISEE DA € 10.001,00 A 15.000,00:
20%
dell’importo
residuo;
ISEE DA € 15.001,00 A 20.000,00:
40%
dell’importo
residuo;
ISEE DA € 20.001,00 A 25.000,00:
60%
dell’importo
residuo;
ISEE DA € 25.001,00 A 30.000,00:
75%
dell’importo
residuo;
ISEE DA € 30.001,00 A 32.000,00:
85%
dell’importo
residuo;
ISEE oltre i 32.000,00 euro:
100%
dell’importo
residuo.
Qualora il reddito dell’utente (o del suo nucleo familiare) sia insufficiente a coprire l’intero costo della
retta, il Comune contribuisce ad integrarla.
Per integrare la retta devono essere verificati i seguenti requisiti (i primi due requisiti sono da
considerarsi validi per l’inserimento nella Casa di Riposo di Palau, mentre per gli inserimenti in altre
strutture valgono comunque i requisiti successivi):
1) La residenza nel Comune di Palau da almeno due anni prima della presentazione della
domanda di accesso alla struttura;
2) La residenza nel Comune di Palau da almeno quattro anni prima della presentazione della
domanda di integrazione della retta (nel caso di anziani provenienti da altri Comuni che
assumano la residenza presso il Comune di Palau in seguito all’inserimento in struttura);
3) Il non possesso di beni immobili (appartamenti, terreni, ecc.) da parte del destinatario
dell’intervento e dell’eventuale coniuge;
4) Un’entità di risparmi intestati al destinatario e all’eventuale coniuge (su c/c bancari, c/c postali,
buoni fruttiferi, ecc.) non superiore ad € 5.000,00 totali;
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5) L’effettiva impossibilità da parte dei familiari di provvedere, in tutto o in parte, all’integrazione
della retta.
Tali requisiti possono essere autocertificati; può essere eventualmente richiesta, o presentata
spontaneamente, a corredo della domanda, ulteriore documentazione (in particolare per la verifica del
punto 5). Il Comune si riserva comunque di verificare, a campione, o laddove sorgano dei dubbi, la
veridicità di quanto dichiarato.
Corso di ginnastica dolce per anziani
Il corso di ginnastica dolce per anziani rappresenta un intervento socio-assistenziale dalla duplice
valenza, “terapeutica” e “relazionale”, in quanto sia l’attività motoria corretta e guidata che la vita di
relazione concorrono a determinare la condizione di autosufficienza, da potenziare e incentivare.
Possono accedere al Servizio coloro i quali abbiano già compiuto i 50 anni; si procederà ad ammettere
le richieste in base al reddito, ribadendo il carattere socio-assistenziale del corso, e in secondo luogo in
base all’ordine cronologico di presentazione. La soglia del reddito individuale è stabilita in € 15.000,00
annuali.
In caso di non-raggiungimento del numero di partecipanti previsti (35), si provvede ad accogliere anche
domande che non rispondono a tali requisiti. L’utenza è tenuta a sostenere il costo dell’assicurazione,
ad autocertificare il proprio reddito e a presentare il certificato medico attestante la propria idoneità
psicofisica.
Soggiorno climatico per anziani
Il soggiorno per gli anziani rappresenta un importante strumento a disposizione di questa fascia di
popolazione, sia dal punto di vista del recupero psicofisico e delle ripercussioni favorevoli delle cure
termali nella sfera della salute, sia in quanto rappresenta un momento di socializzazione e di scambio
culturale, attraverso le occasioni aggregative, spontanee o organizzate nell’ambito dell’albergo, e anche
attraverso la possibilità di visitare le località dei dintorni.
Requisiti indispensabili per partecipare al soggiorno sono costituiti dallo stato di autosufficienza e
dall’età; in particolare partecipano le donne che hanno compiuto i 60 anni e gli uomini con 65 anni (si
precisa che in caso di coniugi tale requisito deve essere posseduto da almeno uno dei due).
I posti disponibili sono stabiliti ogni anno in base al costo individuale del soggiorno, alle disponibilità di
posti nella struttura scelta e all’importo totale della contribuzione utenza.
Qualora le richieste fossero superiori ai posti disponibili, si procederà a redigere apposita graduatoria,
tenendo conto dei seguenti criteri:
ƒ Reddito familiare: si farà riferimento alle tabelle regionali delle risorse economiche
maggiori del minimo vitale per i nuclei familiari di diverse dimensioni, rivalutate per l’anno
in corso, e si attribuirà diverso punteggio secondo la fascia di appartenenza (1^fascia: 6
PUNTI; 2^fascia: 5 PUNTI; 3^ fascia: 4 PUNTI; 4^ fascia: 3 PUNTI; 5^fascia: 2 PUNTI;
oltre la 5^ fascia: 1 PUNTO);
ƒ Composizione del nucleo: alle persone singole che vivono sole sarà attribuito n°1 PUNTO
in più rispetto al punteggio attribuito in base alla situazione reddituale;
ƒ Invalidità: l’invalidità riconosciuta superiore al 74% darà diritto ad un punteggio ulteriore
pari a n°2 PUNTI; qualora l’invalidità precludesse l’autonomia, potrà partecipare al
soggiorno un accompagnatore, anche non avente il requisito dell’età, che contribuirà alla
spesa nella misura del 100%.
Nel caso in cui dovessero restare dei posti liberi, gli stessi potranno essere assegnati anche a persone
che non abbiano compiuto l’età prevista, che parteciperanno alla spesa nella misura del 100%.
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CARTA DEI SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI
I partecipanti contribuiranno al costo del servizio in base al reddito del nucleo familiare (escluse
pensioni d’invalidità e assegni di accompagnamento), secondo le fasce individuate dalle suddette
tabelle regionali. Secondo la fascia di appartenenza, la contribuzione sarà determinata in base alle
percentuali indicate nella seguente tabella:
fasce di reddito
Percentuale di contribuzione
%
I^ fascia - Tabella R.A.S.
/
II^ fascia - Tabella R.A.S.
20
III^ fascia - Tabella R.A.S.
25
IV^ fascia -Tabella R.A.S.
35
V^ fascia - Tabella R.A.S.
50
VI^ fascia (redditi che superano la V^ fascia della Tabella R.A.S. per un importo non
65
superiore ad € 10.000,00)
VII^ fascia (redditi che superino la VI^ fascia)
75
In assenza del requisito dell’età e della residenza la percentuale di contribuzione è pari al 100% del
costo del viaggio.
Centro per Anziani
Dal mese di dicembre 2003 è attivo un centro per anziani, sito nel rinomato Palazzo Fresi, sede anche
della Biblioteca Comunale e dell’Informagiovani.
Il Centro è gestito dalla “Consulta Comunale degli Anziani”, il cui Regolamento è stato approvato con
Delibera del Consiglio Comunale n° 15 del 23.06.2003. La Consulta è un organismo consultivo e
propositivo del Comune, garante della partecipazione e del confronto tra le realtà sociali, culturali ed
educative del paese. Tale organismo, che collabora con gli altri organismi comunali e con le
associazioni locali, è composto dall’Assessore ai Servizi Sociali, dall’Assistente Sociale del Comune e
da n° 8 anziani (4 donne e 4 uomini) di età superiore ai 55 anni, residenti nel Comune di Palau.
La Consulta garantisce l’apertura delle stanze del Centro durante la giornata, in orari concordati con
l’Amministrazione Comunale, compatibilmente con le esigenze dei cittadini, al fine di garantire la più
ampia fruizione della struttura alla comunità palese. Per il periodo del Natale la Consulta porta
solitamente avanti un programma di iniziative rivolte alla comunità.
Destinatari sono in particolar modo gli anziani del paese, ma usufruisce delle iniziative l’intera
collettività.
MINORI
Servizio Educativo Territoriale
Il Servizio Educativo Territoriale (S.E.T.) è rivolto ai minori e alle rispettive famiglie che vivono situazioni
di rischio, tali da favorire l’insorgenza di problematiche relazionali e/o devianza. Lo scopo principale è
quello di garantire il massimo sostegno al minore in difficoltà intervenendo sul suo disagio con un
approccio relazionale globale, recuperando e rinforzando le risorse presenti nel nucleo familiare ed
intorno ad esso, e investendo sulle risorse presenti nel territorio. La connotazione del servizio, di
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CARTA DEI SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI
sostegno e di recupero, si combina quindi con rilevanti valenze preventive, che derivano dalla
promozione di capacità e di autonomie personali e familiari, dall’attivazione di risorse individuali e
collettive, dalla creazione e dallo sviluppo di contesti e ambienti educativi.
Il Servizio si raccorda, in virtù del suo carattere territoriale, con le risorse presenti nel territorio (scuola,
consultorio familiare, servizio sanitario di neuropsichiatria infantile, tribunale per i minorenni,
associazionismo) e adotta con convinzione la metodologia del lavoro di rete, indispensabile per leggere
ed interpretare meglio le cause globali del disagio e dei bisogni socio-educativi del territorio e per la
progettazione integrata delle possibili risposte.
Gli obiettivi che si intendono perseguire attraverso il servizio di assistenza educativa sono i seguenti:
¾ Sopperire temporaneamente ad assenze o impedimenti che non consentono ai familiari di
svolgere adeguatamente il loro ruolo genitorile;
¾ Prevenire situazioni di disagio;
¾ Fornire nuovi spazi di socializzazione;
¾ Impartire al minore il sostegno scolastico per una corretta scolarizzazione e facilitare i
contatti tra insegnanti e minori;
¾ Sostenere il minore, promuovendone le capacità, le potenzialità e supportare la famiglia e
la coppia genitoriale nei momenti di crisi;
¾ Consentire agli adolescenti l’espressione dei propri interessi e dei propri vissuti, in un’ottica
di prevenzione del disagio giovanile.
Per quanto riguarda la coppia genitoriale gli obiettivi generali sono quelli della formazione e
valorizzazione delle capacità educative dei genitori, fornendo loro conoscenze relative allo
sviluppo emotivo dei figli, ma anche prendendo consapevolezza dei propri stili educativi e dei
propri valori.
Il Servizio si avvia con l’osservazione/segnalazione del disagio nel percorso educativo e si attua con la
tempestiva presa in carico del minore e del problema nella sua generalità da parte del Servizio Sociale
Comunale.
Il progetto comporta la partecipazione attiva di altri attori (famiglie, Enti, Agenzie) che, interagendo fra
loro secondo ruoli differenziati, entreranno in rapporto con i minori per concorrere alla risoluzione del
disagio.
Il servizio consiste in una serie di interventi finalizzati a rimuovere o prevenire stati di abbandono,
devianza, solitudine, in base ad opportuni progetti individualizzati (P.E.I.), eventualmente concordati con
il Tribunale per i Minorenni ed in collaborazione con il Servizio Sociale Consultoriale e gli enti preposti
alla risoluzione delle diverse problematiche.
Il Servizio, inoltre, segue, in collaborazione con il Servizio Sociale, le situazioni di affido eterofamiliare e
di inserimento di minori in comunità alloggio, nonché casi segnalati dal Servizio di NeuroPsichiatria
Infantile che necessitano di supporto psico-pedagogico e per i quali si portano avanti dei progetti in
collaborazione con la scuola.
Il S.E.T. è essenzialmente rivolto:
• ai minori e alle famiglie che si trovano in uno stato di disagio o di rischio;
• al gruppo di adolescenti e di giovani (scuola dell’obbligo) che vogliono contribuire alla
creazione di uno spazio di aggregazione e di ascolto;
• ai portatori di handicap che presentino problematiche educative e disturbi comportamentali.
Esso può essere altresì erogato a favore di maggiorenni che presentino ritardo cognitivo, difficoltà
nel raggiungimento dell'autonomia personale, già beneficiari di interventi educativi, e di altri casi
particolari per i quali se ne ravvisi la necessità e l’efficacia.
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CARTA DEI SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI
Le attività del Servizio Educativo si svolgono principalmente all’interno del Centro di Aggregazione
Sociale, nei pomeriggi del martedì, mercoledì e giovedì; in tale luogo vengono svolte sia attività di
sostegno scolastico sia attività ludico espressive e laboratori creativi, e parallelamente si offrono spazi
di confronto, crescita e riflessione anche alle famiglie, con il principale scopo di sostenere il ruolo
genitoriale.
Altri luoghi di intervento sono:
• A domicilio, per l’analisi delle modalità relazionali assunte all’interno del nucleo
familiare, per la negoziazione delle richieste per il sostegno dei compiti educativi e
per l’avvio di processi di auto-aiuto.
• Nella scuola, come supporto specialistico agli insegnanti per la lettura e l’analisi
partecipata dei bisogni e delle problematiche espresse dai minori; per la creazione
di progetti mirati ed integrati per il singolo che favoriscono contestualmente
l’acquisizione di competenze.
• Nei servizi e nelle risorse del territorio (per es. parrocchia, servizi sanitari,
consultorio familiare, associazioni di volontariato) per la ricerca e la promozione
delle opportunità e per favorire i processi di integrazione del minore e del nucleo
familiare.
L’equipe del S.E.T. è formata, oltre che dall’Assistente sociale che ha compiti di coordinamento, da una
psicologa, una pedagogista e un’educatrice professionale. L’equipe, nelle sue riunioni, analizza le
problematiche dei casi portati al suo esame e affidati alla sua gestione; programma gli interventi, definendo
gli obiettivi, i mezzi, i contenuti, i tempi; garantisce gli apporti professionali di ciascuna figura; definisce le
modalità di verifica, analizza e valuta le attività svolte e i risultati conseguiti.
Il S.E.T. è un servizio progettato nell’ambito del PLUS. Il Comune di Palau integra però, con propri fondi, tale
servizio attraverso specifici progetti rivolti in particolare ai giovani adolescenti (sostegno psicologico a scuola,
spazio di aggregazione, progetto musicale,ecc.).
Attività estive per minori “E…state con noi: giocando insieme!!”
Attivato per la prima volta nell’anno 1999, l’intervento vuole fornire alle famiglie, ma soprattutto ai
cittadini più piccoli, un servizio essenziale durante la stagione estiva.
Il Servizio allevia infatti la difficoltà, vissuta dai genitori, di portare avanti l’impegno lavorativo estivo, che
in molti casi rappresenta l’unica fonte di reddito, e di dover parallelamente prendersi cura a tempo
pieno dei propri figli, essendo chiuse le scuole. Per un periodo di due mesi, Luglio e Agosto, viene
dunque garantito ai minori l’inserimento all’interno di un gruppo di coetanei, adeguatamente seguiti da
personale qualificato. Il progetto prevede vita di spiaggia durante la mattinata, con giochi e attività di
animazione, il servizio mensa, attività pomeridiane di tipo ludico-educativo. Tutte le attività hanno come
scopo principale lo sviluppo dei rapporti interpersonali, delle dinamiche di gruppo, della capacità di
socializzazione.
Il servizio è rivolto a n°80 bambini; il limite di età minimo per l’accesso al servizio è di 3 anni, compiuti
entro il 31 dicembre dell’anno precedente o entro il 30 aprile dell’anno in corso, purché i minori siano già
scolarizzati; il limite massimo è di 11 anni, intendendosi tutti i bambini che abbiano concluso il percorso
della Scuola Primaria e non siano ancora entrati nella Scuola Secondaria.
Sulla base delle iscrizioni pervenute all’Ufficio di Servizio Sociale, viene formulata una graduatoria con i
seguenti criteri:
Situazione anagrafica:
- Minore residente e domiciliato stabilmente (tutto l’anno)
PUNTI 10
- Minore residente ma non domiciliato stabilmente (tutto l’anno)
PUNTI 5
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- Minore non residente ma domiciliato stabilmente (tutto l’anno)
- Minore non residente, ma domiciliato per lavoro stagionale del genitore
- affidato per breve periodo a genitore o nonno/a residente a Palau
- Minore non residente, né domiciliato, ma con genitore che lavora a Palau
Situazione familiare:
- Minori affidati con Decreto a persone diverse dai genitori:
- Minori che vivono con un solo genitore:
- Numero dei minori presenti nel nucleo (al momento della domanda) :
Situazione lavorativa:
- lavoro stagionale di entrambi i genitori (anche se vivono separati):
- lavoro annuale di entrambi i genitori (anche se vivono separati):
Eventuale Situazione sanitaria:
-
Invalidità documentata del minore:
Inabilità lavorativa (documentata) di un genitore o affidatario:
Stato di maternità obbligatoria (nel periodo di svolgimento delle attività)
A parità di punteggio, si provvede ad estrazione.
PUNTI 5
PUNTI 4
PUNTI 2
PUNTI 1
PUNTI 6
PUNTI 4
PUNTI 0,50 a minore
PUNTI 5
PUNTI 3
PUNTI 8
PUNTI 4
PUNTI 2
La contribuzione mensile al Servizio viene stabilita nel seguente modo:
ISEE
< € 5.000,00
Da € 5.001,00 a € 10.000,00
Da € 10.001,00 a € 15.000,00
Da € 15.001,00 a € 20.000,00
Da € 20.001,00 a € 25.000,00
Da € 25.001,00 a € 30.000,00
Da € 30.001,00 a € 32.000,00
> € 32.000,00 e non residenti
1° figlio
€ 130,00
€ 140,00
€ 150,00
€ 160,00
€ 170,00
€ 180,00
€ 200,00
€ 300,00
2° figlio
Esente
€ 120,00
€ 130,00
€ 140,00
€ 150,00
€ 170,00
€ 200,00
€ 300,00
Dal terzo figlio in poi
Esente
Esente
Esente
€ 120,00
€ 130,00
€ 150,00
€ 200,00
€ 300,00
Chi non presenta la certificazione ISEE è tenuto al pagamento della somma massima, relativa a coloro
che superano i 32.000,00 euro o che non sono residenti.
Gli importi potranno essere rivalutati anno per anno, con Deliberazione della Giunta Comunale.
Affidamenti familiari
L’affido extra-familiare, che deve essere deciso o convalidato con Decreto del Tribunale per i Minorenni,
è un intervento di aiuto e sostegno per famiglie che stiano attraversando un momento di difficoltà e che
per vari motivi non riescano a prendersi temporaneamente cura dei figli. L’affidamento, che in Italia è
regolamentato dalla Legge 184/1983, “Disciplina dell’adozione e dell’affidamento dei minori”,
successivamente modificata con Legge 149/2001, è caratterizzato dalla temporaneità, dal
mantenimento dei rapporti con la famiglia d’origine e dal rientro del minore, laddove possibile, nella
propria famiglia d’origine.
Possono offrire la disponibilità all’affidamento coppie coniugate e non, con o senza figli, nonché
persone singole; non sono fissati inoltre particolari vincoli di età. Per offrire la disponibilità ad essere
affidatari, ci si può rivolgere direttamente ai Servizi Affidi presenti sul territorio (Arzachena, Tempio e
Olbia), che effettueranno incontri e colloqui di conoscenza con gli interessati, al fine di valutarne
l’idoneità.
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Il Comune di Palau versa alle famiglie affidatarie un importo pari ad € 250,00 mensili per ciascun
bambino affidato, indipendentemente dal reddito della famiglia affidataria; per i minori in affido è
predisposta inoltre apposita copertura assicurativa.
Inserimenti minori in Comunità Alloggio
In alcune situazioni, laddove non è attuabile l’affidamento ad una famiglia, il Tribunale per i Minorenni
può disporre l’inserimento in una Comunità di tipo familiare, la quale, in collaborazione con il Servizio
Sociale, deve contribuire alla crescita armonica dei minori, curare e favorire il mantenimento dei rapporti
con le famiglie d’origine, nonché l’inserimento del minore sul territorio, attraverso la frequentazione di
corsi scolastici o professionali, nonché di attività sportive e ludico-ricreative.
La retta è a totale carico del Comune di residenza dei genitori al momento dell’inserimento, fatta salva
la possibilità di coinvolgere i genitori nel pagamento qualora questi abbiano un tenore di vita molto
elevato.
Al raggiungimento della maggiore età, laddove non esistano risorse familiari, si può presentare in
Regione, per la richiesta di finanziamento, un progetto di svincolo dalla struttura, denominato “progetto
d’inclusione sociale”.
Uffici referenti
Per tutte le informazioni, il ritiro dei moduli, la presentazione delle domande e l’accesso ai Servizi di cui
sopra, ci si può rivolgere ai seguenti Uffici del Settore Socio-Culturale:
Responsabile
Settore Socio Culturale – Piazza Popoli d’Europa, 1 – 07020 PALAU – FAX 0789/770827
Dr. Angelo Giua
T.+39 0789.770886 .
[email protected]
Assistente Sociale
Angela Vulpis
Pubblica Istruzione e Sport
Dr.ssa Alessandra Giagoni T. +39 0789.770822/824 ....
T. +39 0789.770825 ...........
[email protected]
[email protected]
[email protected]
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