Idillio Lotito-Salemo, il peso di una sciarpa

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Idillio Lotito-Salemo, il peso di una sciarpa
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tffa s s s l SPORT ~ LEG A PRO_________________ Metropolii
S alern itan a
Idillio Lotito-Salemo,
il peso di una sciarpa
» Il multi presidente tra l’amore per il tifo granata e la “gelosia” della Lazio
DARIO CIOFFI
Salerno
«No amore, non qui, davanti a tut­
ti*. Claudio Lotito fa come la bella
della scuola quando ha scelto il suo
“cavaliere”. Sale sul suo scooter,
mentre sente addosso gli occhi
d'aspiranti o dichiarati altri corteg­
giatori. Lo sanno entrambi, d'esser
i protagonisti d’una scena che farà
parlare in molti. Còsi lui si volta,
prima di pigiare lo start e metter
in moto, chiedendole un bacio che
ne suggelli “l’impresa” Però lei dice
no. Non li, proprio in quel momento.
Non ancora, magari.
La metafora è curiosa, ma aiuta a
render l’idea. A capire il rapporto,
clamorosamente esploso, in tutta la
sua intensità, tra il (multi) patron,
la Salernitana e la sua tifoseria.
L’altra sera al Vestuti, in occasione
della mega-festa promozione del
Salerno Club 2010, i supporters
ci hanno riprovato. Hanno “plac­
cato” Lotito prima che salisse sul
palco per il solito acclamatissimo
intervento dal sapore di comizio,
con tanto di «vincere e vinceremo»
che ricorda il Ventennio, e gli han­
no messo al collo una sciarpetta
granata. Simbolo che pesa come
piombo, addosso a un imprendi­
tore ch'è prima presidente della
Lazio, oltre che consigliere della
Federcalcio in quota serie A. Era
già accaduto alFArechi, nell'apo­
teosi dopo il 90esimo del derby
con la Casertana, ma pure diverse
altre volte. 11 co-patron che s’è
innamorato del cavalluccio marino
e della sua gente, abile come pochi
a destreggiarsi mediaticamente da
“uno, nessuno e centomila”, fa quasi
fatica a nascondersi per compiere
un gesto forzato, però inteso come
necessario. Resiste qualche secon-
V E S S IL L O ‘ IN G O M B R A N T E ’'
Claudio Lotito con la sciarpa "East Side” (foto Carlo Ciac orna zza)
Si fermano Bolvo, Bocchetti e Mendo
Quanti rebus per Novara, \nche
nell’appendice di Superco^iipa, la
Salernitana è costretta a dover
fare i conti con l'emerge nza a
causa delle tante assenze fri squalitiche e infortuni, tl tecnto ) Leonardo Menichini sicuramen|ti:e non
potrà contare su Lanzaro, Pestrin
e Cristea (fermati per un tuiii)no dal
giudice sportivo) e sui lungonilegen-
te Nalini, Colombo e Bianchi. Ma la
«sta degl! indisponici nelle ultime
ore si è allungata: Ieri al Volpe si è
allenato a parte Bocchetti, mentre
si è fermato nel corso delVallenamento Bovo a causa di un malessere. Assente, invece, Mendicino,
in permesso per motivi personali.
La formazione al momento resta
un vero rompicapo.
do, poi, con elegante discrezione, si
sfila la sciarpa. Ché sa che nell’era
della globalizzazione, un istante
dopo queU’immagine farà il giro del
w eb, dunque potenzialmente del
mondo, fermandosi sulla sponda
biancoceleste della Capitale, dove
solo di recente, a suon d’inequivo­
cabili risultati, Lotito è riuscito a
mitigare le contestazioni (a volte
strumentali) del tifo laziale.
Ieri l’altro, al Vestuti. gli avevano
messo al collo un vessillo storico,
quello dell’East Side, gruppo ultras
che a cavallo d’inizio anni Novanta
seppe lasciare un segno importante
nella torcida del cavalluccio marino.
«Resta la differenza*, era il loro
motto, e quasi a prenderlo come
ispirazione il (multi) presidente si
sarà ricordato che l’ebbrezza d’un
idillio bellissimo non deve fargli
perder di vista tutto il resto, finen­
do per sacrificare, sull’altare della
gioia per l’escalation della Salerni­
tana, la rincorsa Champions della
Lazio, come il ruolo (apicale) che
riveste in Figc. Un gioco d’equilibri­
smo mica semplice, mentre il socio
e cognato Marco Mezzaroma si
gode -lui si, con sciarpetta granata
orgogliosamente in bella mostra - i
cori del popolo del vecchio Vestuti
(«questi me li prendo tutti*), che
perla prima volta rendono omaggio
pure a Leonardo Menichini, il tecni­
co troppo spesso ingenerosamente
contestato, finalmente riscattatosi
adesso anche nelFimmaginario
collettivo, al di là di della piega che
prenderà il futuro.
Il peso d’un vessillo, allora, resta
tutto (solo) sulle spalle di Claudio
Lotito. Lui, come la bella della
scuola, ha già scelto. Però, anche se
ormai non è un segreto per nessu­
no, è costretto (ancora) a dire «no
amore, non qui. davanti a tutti*...
Albar“Sporting”
birra alla romana
Nel “ bagno di salernitanità”
di questi giorni, la tappa allo
Sportmg era quasi irrinunciabile.
Lotito e Mezzaroma, l’altra sera,
prima di salire sul palco della
festa del Vestuti, hanno fatto
uria puntatina al mitico bar di
piazza Casalbore, vera e propria
“agorà" delle vicende calcistiche
granata. E li dentro hanno trova­
to l’affetto di decine e decine di
tifosi. Ma pure la loro goliardia.
«Presidente, pagaci una birra*,
hanno scandito in coro i sup­
porters a Lotito, mentre il socio
e cognato Mezzaroma, divertito,
stava al gioco. Com’è finita?
Baci, abbracci, sorrisi, selfie.
Però niente birra. «Abbiamo ca­
pito, preside’, ce la paghiamo noi.
Voi portateci in A*, ha risposto
qualcuno. E “alla salute”... (dac)
m s M m M m
Mezzaroma turista a Pompei
fc Mattinata tra scavi e Santuario con il magistrato Frattini e il dottor Leo
Una mattinata da turista. Marco
Mezzaroma, tra una festa e l’altra
per celebrare la promozione in serie
B della sua Salernitana, ieri ha fatto
tappa a Pompei per visitare gli Scavi
e il Santuario della Madonna. 11copatron granata era accompagnato
dal medico sociale Italo Leo e dal
magistrato Angelo Frattini, tifosis­
simo della squadra del cavalluccio
marino.
Dopo esser stato affascinato da
Salerno, sempre più innamorato
del territorio campano, Mezzaro­
ma s’è detto prima attratto e poi
conquistato sia dalla bellezza della
città antica pompeiana che dal
V ISIT A A PO M P E I
Trattini. Mezzaroma e Leo
tempio mariano. Polo blu su jeans
e scarpette da ginnastica, il socio e
cognato di Claudio Lotito s’è goduto
qualche ora di relax, alla scoperta
d’uno dei tesori più preziosi di
quella regione di cui l’imprenditore
capitolino ama definirsi “cittadino
adottivo”, visto l’affetto con cui il
popolo salernitano l’ha accolto nella
sua avventura calcistica all’ombra
del Castello d’Arechi. Mezzaroma,
dopo la visita con il dottor Leo e il
magistrato Frattini, ha fatto rientro
a Salerno, dove in serata ha ricevuto
l’ennesimo abbraccio della tifoseria
nel quartiere Fratte.
DAR.CIO.
Paganese,l’avventura del giovane Franco:
«Sottil coraggiosoalanciarminellamischia»
Poche presenze, messe a referto
at culmine di una stagione dura
ma conclusasi con la salvez­
za della Paganese. Per Daniele
Franco, centrocampista classe
1994, l’esperienza all’ombra del
Marcello Torre rimarrà comun­
que unica. Sia per esser riuscito
a debuttare tra i professionisti,
sia per 11calore ricevuto dai tifosi
del club azzurrostellato. Ugiovane
mediano tornerà con ogni probabi­
lità allo Spezia, società detentrice
del suo cartellino, ma 11 ritorno
calcistico nel mezzogiorno dopo
sette stagioni nelle giovanili del
Napoli, avrà per sempre un sapore
speclale:“Esordire in Lega Pro in
una piazza cosi calorosa come
Pagani è stato un grande onore, ho
trovato un pubblico sempre molto
caloroso, anche quando i risultati
stentavano ad arrivare. Il tecnico
Andrea Sottil è stato molto bravo
ad inserirmi gradualmente -dopo
un periodo iniziale di ambienta­
mento, con molte panchine e tribu­
ne -, alla fine ha avuto coraggio di
buttarmi nella mischia, mi ha dato
fiducia dall’inizio in diverse partite,
e penso di averlo ripagato con del­
le prestazioni positive. Sono stato
contento di questa esperienza
perché il salto dal settore giovanile
ai professionisti non è mai facile*.
STEFANO MASUCCl