Indagini tossicologiche dal 2002 al 2008
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Indagini tossicologiche dal 2002 al 2008
I.R. Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna “B. Ubertini” Indagini tossicologiche dal 2002 al 2008 Dr. Rober to Pir o Introduzione Introduzione di Dr. Dr. Annalia Mascher In copertina: “Cucciolata” di Yi Am Il presente lavoro è frutto dell’attività dello Staff del “Laboratorio di Tossicologia” del Reparto Chimica degli Alimenti per l’Uomo e Tecnologie Alimentari dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna “B. Ubertini” Dr R. Piro Dr A. Biancardi Sig.ra M. Luciani Sig.ra C. Aimo Sig. P. Piazza IZSLER Via A. Bianchi, 9 25124 Brescia (Italy) Tel +390302290212 – Telefax +390302290562 www.bs.izs.it email: [email protected] Pagina 5 Indice Prefazione Pagina 7 Introduzione Elenco delle molecole tossiche e gruppo di appartenenza Quadri sintomatologici indotti dai principali tossici Schede sintetiche dei principali gruppi/composti tossici Cianuri Cumarinici Glicole etilenico Metaldeide Pesticidi organo-fosforici e carbammati Stricnina 8 8 10 11 11 12 13 14 15 16 Le esche Emilia Romagna Lombardia 17 17 18 Attività di indagine tossicologica all’IZSLER Distribuzione dei conferimenti e analisi in base all’origine territoriale Numero annuale dei conferimenti e analisi in base all’origine territoriale 22 22 Attività suddivisa per Province Emilia Romagna Lombardia 24 24 25 Attività suddivisa per Tipologia di Utenti 26 Tipologia Materiale 27 Tipologia Animali 28 23 Pagina 6 Costi 30 Tempi medi di risposta 31 Positività per singole categorie di tossici Organo-fosforati Organo-clorurati Carbammati Metaldeide Stricnina Cumarinici Fosfuro di zinco Cianuri Piretroidi 32 34 35 36 37 38 39 40 41 41 Testo dell’OM 18/12/2008 (GU N.13 del 17/1/2009) “Norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi avvelenati” 42 Testo dell’OM 19/3/2009 (GU N.79 del 4/4/2009) “Modifiche all’ordinanza 18 dicembre 2008 del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, recante «Norme sul divieto di utilizzo di detenzione di esche o di bocconi avvelenati” 45 Pagina 7 Prefazione È noto che negli ultimi anni il ricorso all’uso di bocconi avvelenati da abbandonarsi in determinati ambienti contro la sopravvivenza di molte specie animali è notevolmente incrementato. Proprio le prevalenti motivazioni “contra legem” ed in spregio ai più elementari principi etici, impongono l’attivazione di competenze diagnostiche utili sia alla conoscenza sia alla competenza dell’autorità sanitaria e giudiziaria. In tale ottica appare opportuno sintetizzare e rendere disponibile alla utenza più attenta sia i più importanti tossici utilizzati sia la conseguente attività diagnostica e analitica svolta da questo Istituto. Prof. Stefano Cinotti Direttore Generale IZSLER Brescia, luglio 2009 Pagina 8 Introduzione I veleni più usati in passato erano il cianuro e la stricnina, attualmente di difficile reperibilità. Oggi vengono usati generalmente un limitato gruppo di prodotti per uso agricolo, come antiparassitari, rodenticidi, antilumaca, diserbanti, ecc. Nella tabella seguente viene riportato un elenco esaustivo delle singole molecole e relativo gruppo di appartenenza COMPOSTO Acefate Aldrin Alfa-endosulfan Alfa-HCH Azinfos etile Azinfos metile Beta-endosulfan Beta-HCH Bifentrin Brodifacoum Bromadiolone Bromofos etile Bromofos metile Carbaril Carbofention Carbofuran Cianuri Ciflutrin Cipermetrina cis-Eptacloro epossido Clorfevinfos Clorpirifos etile Clorpirifos metile Clorprofam Clortiofos Coumaclor Coumafos Coumafuryl Coumatetralyl Deltametrina Diazinone Diclorvos Dieldrin Difenacoum Difethialone Dimefox Dimetoato Endosulfan-solfato Endrin FAMIGLIA Pesticidi Fosforati Pesticidi Clorurati Pesticidi Clorurati Pesticidi Clorurati Pesticidi Fosforati Pesticidi Fosforati Pesticidi Clorurati Pesticidi Clorurati Piretroidi Cumarinici Cumarinici Pesticidi Fosforati Pesticidi Fosforati Carbammati Pesticidi Fosforati Carbammati Piretroidi Piretroidi Pesticidi Clorurati Pesticidi Fosforati Pesticidi Fosforati Pesticidi Fosforati Carbammati Pesticidi Fosforati Cumarinici Pesticidi Fosforati Cumarinici Cumarinici Piretroidi Pesticidi Fosforati Pesticidi Fosforati Pesticidi Clorurati Cumarinici Cumarinici Pesticidi Fosforati Pesticidi Fosforati Pesticidi Clorurati Pesticidi Clorurati Pagina 9 Eptacloro Esaclorobenzene Etion Fenclorfos Fenitrotion Fenvalerate Flocoumafen Flucitrinate Flumetrina Fluvalinate Fonofos Forate Fosalone Fosfamidone Fosfuro di Zinco Gamma-HCH (Lindano) Isofenfos Lambda-Cialotrina Malation Metaldeide Metamidofos Methiocarb Metidation Metolcarb Metomil Metossicloro Mevinfos Ometoato Orto-Para DDD Orto-Para DDE Orto-Para DDT Oxamil Para-Para DDD Para-Para DDE Para-Para DDT Paration etile Paration metile Permetrina Pirimifos Metile Profam Profenfos Propoxur Quinalfos Stricnina Terbucarb Terbufos Tetraclorvinfos Tetrametrina Tionazin trans-Eptacloro epossido Triclorfon Vamidotion Warfarin Pesticidi Clorurati Pesticidi Clorurati Pesticidi Fosforati Pesticidi Fosforati Pesticidi Fosforati Piretroidi Cumarinici Piretroidi Piretroidi Piretroidi Pesticidi Fosforati Pesticidi Fosforati Pesticidi Fosforati Pesticidi Fosforati Pesticidi Clorurati Pesticidi Fosforati Piretroidi Pesticidi Fosforati Pesticidi Fosforati Carbammati Pesticidi Fosforati Carbammati Carbammati Pesticidi Clorurati Pesticidi Fosforati Pesticidi Fosforati Pesticidi Clorurati Pesticidi Clorurati Pesticidi Clorurati Carbammati Pesticidi Clorurati Pesticidi Clorurati Pesticidi Clorurati Pesticidi Fosforati Pesticidi Fosforati Piretroidi Pesticidi Fosforati Carbammati Pesticidi Fosforati Carbammati Pesticidi Fosforati Carbammati Pesticidi Fosforati Pesticidi Fosforati Piretroidi Pesticidi Fosforati Pesticidi Clorurati Pesticidi Fosforati Pesticidi Fosforati Cumarinici Pagina 10 Diversi sono i tossici usati nella composizione delle esche; tra questi numerosi sono i prodotti fitosanitari utilizzati per confezionare esche avvelenate (sali di tallio, erbicidi, arsenico, cloralosio, crimidina, clorati, DNOC, imidacloprid, ecc.). Nella seguente tabella sono riportati per ciascuna categoria di veleni i quadri sintomatologici caratteristici. TIPO DI VELENO SINTOMI ORGANO-FOSFORICI-CARBAMMATI (ANTIPARASSITARI) Scialorrea, contrazioni muscolari di diversa entità. Convulsioni, vomito, diarrea, pupilla chiusa (miosi) non reattiva, broncospasmo, edema polmonare, cianosi. STRICNINA (RATTICIDA) Convulsioni, dispnea (respirazione irregolare), schiuma alla bocca e asfissia per paralisi spastica dei muscoli intercostali e del diaframma, morte. COMPOSTI CON CIANURO (DISERBANTI) Stordimento, perdita della forza muscolare, respiro boccheggiante e profondo, collasso, morte; l’alito ha l’odore delle mandorle amare. ANTU (POTENTE RATTICIDA) Salivazione profusa, vomito, edema polmonare e dispnea, debolezza muscolare, polso frequente e piccolo. CUMARINICI (RODENTICIDA) Depressione, febbre, emorragie multiple associate a prolungamento del tempo di coagulazione, ecchimosi sulla superficie cutanea, anemia, polso frequente e debole, dispnea, morte. GLICOLE ETILENICO (ANTICONGELANTE) Polso frequente, atassia, delirio, dispnea, vomito, anuria (assenza di urine), oliguria (poche urine), disidratazione. FARMACI Variabili in funzione del prodotto Pagina 11 Nelle schede di seguito riportate sono elencati in modo sintetico i principali composti/gruppi di tossici utilizzati con particolare riferimento ad alcune loro caratteristiche: • Proprietà • Chimica del composto • Farmacocinetica e farmacodinamica • Sintomatologia • Lesioni Cianuri Proprietà e Chimica del composto Sono largamente utilizzati nell’industria metallurgica per la loro capacità di legarsi ai metalli; un tempo utilizzati come rodenticidi. Possibili fonti di avvelenamento sono anche diverse specie di piante (es. acacia, lino, loto, sorgo, pero, etc) che contengono un glucoside cianogenetico, dal quale si libera per idrolisi acida l’acido cianidrico, responsabile dell’azione tossica. Farmacocinetica e farmacodinamica È un veleno a rapidissima azione (da qualche secondo a pochi minuti) a seguito di ingestione e successivo assorbimento attraverso le mucose dell’apparato respiratorio e digerente. Agisce causando un’anossia istotossica attraverso l’inibizione dei meccanismi enzimatici di trasporto dell’ossigeno della catena respiratoria mitocondriale (citocromo-ossidasi). Il sistema nervoso risente più precocemente della carenza di ossigeno e la morte sopravviene in breve tempo per paralisi respiratoria di origine centrale. Sintomatologia L’andamento è iperacuto tale per cui gli animali intossicati sono spesso trovati morti senza che sia descritta una sintomatologia che ha preceduto l’exitus. Lesioni La colorazione rutilante del sangue, che dipende dall’alto contenuto di ossigeno legato irreversibilmente all’emoglobina, è considerata un reperto autoptico patognomonico. Pagina 12 Cumarinici Proprietà e Chimica del composto Composti ampiamente utilizzati come rodenticidi, ad azione anticoagulante che provocano nell’animale, in un tempo variabile a seconda del composto, della dose e dello stato del soggetto, una attività anti-vitamina K e conseguenti disturbi della coagulazione. Farmacocinetica e farmacodinamica Questi composti sono caratterizzati da una lunga permanenza a livello ematico ed epatico. Sintomatologia I fenomeni emorragici che conseguono a livello di cute, sierose ed organi interni, si rendono manifesti a distanza di tempo dall’ingestione e spesso quando ciò avviene, l’anemia e la compromissione organica è tale che l’intervento antidotico a base di vitamina K risulta inefficace. Dosi basse anche assunte per tempi protratti esitano invece in una sindrome emorragica di minore gravità che consente di norma un intervento di recupero. Lesioni Emotorace accompagnato spesso da emoperitoneo ed emopericardio. Emorragie diffuse (meningi, intestino, etc.). Sangue non coagulabile. Pagina 13 Glicole etilenico Proprietà e Chimica del composto È utilizzato come liquido anticongelante per circuiti di raffreddamento e per svariati impieghi industriali (inchiostri, vernici e detergenti). Ha un gusto dolciastro gradito specialmente al cane che è la specie domestica più frequentemente intossicata. Farmacocinetica e farmacodinamica Viene rapidamente e completamente assorbito, biotrasformato a livello epatico generando metaboliti a tossicità maggiore del composto di partenza ed eliminato come tale e come metaboliti (acido ossalico) a livello urinario. Sintomatologia L’azione tossica immediata è quella tipica di tutti gli alcoli e interessa il sistema nervoso centrale (vomito, atassia, possibili crisi convulsive seguite nei casi più gravi da coma e morte per paralisi dei centri respiratori bulbari). Se l’animale sopravvive interviene un’acidosi metabolica (indotta dall’acido ossalico che si forma a partire dal glicole etilenico) e quindi una sindrome nefrotossica per necrosi tubulare indotta dalla precipitazione di cristalli di ossalato di calcio prodotto dal metabolismo del glicole etilenico. Lesioni All’osservazione microscopica del sedimento urinario, i cristalli di ossalato sono visibili negli animali intossicati dopo solo 3-5 ore dall’ingestione del tossico. Anche se l’animale sopravvive il danno renale è permanente. Pagina 14 Metaldeide Proprietà e Chimica del composto Tetrametro dell’aldeide acetica diffusamente utilizzato come lumachicida. Sotto la denominazione comune di alcool solido trova impiego anche come combustibile per fornelli da campeggio. La sostanza pura è un solido di colore bianco, mentre le formulazioni commerciali si presentano sotto forma di pellets o granuli, talvolta colorati (vedi documentazione fotografica); colore e odore rendono tali preparati attrattivi per i cani e per diverse specie avicole e da ciò deriva la pericolosità. Farmacocinetica e farmacodinamica Responsabile dell’azione tossica è l’acetaldeide, prodotta dall’idrolisi del polimero a livello gastrico (odore di aceto all’apertura dello stomaco), che esplica un’azione neurotossica. Sintomatologia L’esordio dei sintomi è rapido variando da 30 minuti a 2 ore. La morte sopravviene in poche ore in seguito a paralisi respiratoria, preceduta da una fase di ipertermia, ipereccitazione, incoordinazione motoria, tremori muscolari, convulsioni. Nel gatto è descritto come segno caratteristico il nistagmo oculare. Lesioni Congestione generalizzata, degenerazione epatica e renale. Pagina 15 Pesticidi Organo-fosforici e Carbammati Proprietà e Chimica del composto L’avvelenamento da organo-fosforati e carbammati è uno dei più frequenti sia negli animali di interesse zootecnico che in quelli di affezione. Si tratta di pesticidi a larghissima diffusione che sono utilizzati in campo agrozootecnico per impieghi diversificati in funzione dei composti: insetticidi per le piante e le culture in campo e durante la conservazione, insetticidi topici e sistemici per animali, fungicidi, erbicidi, defolianti, nematocidi e rodenticidi. La grande varietà di struttura dei singoli composti fosforati e carbammati corrisponde a effetti biologici diversi per tipo e intensità e ne condiziona l’utilizzo e le peculiarità tossicocinetiche. La differenza tra anticolinesterasici fosforati e carbammati è rappresentata dalla diversa forza del legame chimico con la colinesterasi: l’enzima fosforilato è molto più stabile all’idrolisi dell’enzima carbamilato. Farmacocinetica e farmacodinamica La tossicità di queste due classi di composti si esplica attraverso il blocco dell’attività dell’enzima acetilcolinesterasi che catalizza l’idrolisi dell’acetilcolina, mediatore delle sinapsi colinergiche periferiche (giunzioni neuro-muscolari e giunzioni pregangliari del sistema nervoso autonomo) e centrali. Sintomatologia La sintomatologia è invece del tutto sovrapponibile e discende dall’iperstimolazione delle sinapsi colinergiche con effetti: - muscarinici: scialorrea, miosi (non reattiva), sudorazione, broncocostrizione, aumento della peristalsi intestinale, vomito, tenesmo, incontinenza urinaria e fecale, bradicardia; - nicotinici: fascicolazione e tremori muscolari, ipertensione, tachicardia; - centrali: eccitazione seguita da astenia, atassia, convulsioni, depressione dei centri respiratori e circolatori. Gli effetti muscarinici precedono quelli nicotinici e dominano il quadro sintomatologico (sindrome parasimpatico-mimetica) ad eccezione del cuore dove l’effetto nicotinico tachicardizzante sovrasta l’effetto bradicardizzante. In relazione a dose, via di assunzione e caratteristiche chimiche e cinetiche del singolo composto, il periodo di latenza prima della comparsa dei sintomi può essere molto variabile: da un paio d’ore fino a un giorno. Lo schema terapeutico, basato in primis sulla somministrazione di atropina, deve considerare la diversa velocità di ripristino della corretta funzionalità sinaptica. Lesioni Presenza di lesioni non patognomoniche come petecchie sulle sierose e presenza di schiuma nei polmoni. Pagina 16 Stricnina Proprietà e Chimica del composto Alcaloide vegetale estratto da piante del genere Loginacee (noce vomica e fava di S. Ignazio). La stricnina pura ha struttura di cristalli aghiformi, incolori, traslucidi, inodori; il sapore è intensamente amaro e pertanto nella preparazione dei bocconi avvelenati per renderla appetibile viene mescolata con saccarina. Largamente utilizzata in passato come rodenticida sotto forma di esche colorate (verdi e rosse) e per il controllo della proliferazione dei selvatici, volpi in particolare. Farmacocinetica e farmacodinamica In seguito al rapido assorbimento a livello gastro-intestinale, la sintomatologia tossica ha una breve latenza, da pochi minuti a un paio d’ore. Sintomatologia I sintomi caratteristici, rappresentati da rigidità muscolare, contrazioni muscolari tetaniche, opistotono, trisma e midriasi, sono l’espressione del meccanismo d’azione selettivo di questo tossico che agisce a livello di sinapsi del midollo spinale bloccando l’azione dei neuroni inibitori che regolano le funzioni riflesse midollari. La morte è causata dall’anossia che consegue alla paralisi spastica dei muscoli respiratori. Lesioni Negli animali deceduti il rigor mortis è precoce; reperto autoptico caratteristico è la presenza di emorragie pancreatiche. Pagina 17 Le esche Le esche o bocconi avvelenati si presentano in varie tipologie; le più comuni sono: • piccoli volatili (fagiani e quaglie) “imbottiti”; • uova avvelenate; • fette o impasti di formaggio contenenti veleni; • salsicce contenenti veleni; • pezzi di prosciutto avvelenati; • pesci imbottiti di veleno. Nelle tabelle seguenti sono riportati i dati quantitativi relativi al numero di esche pervenute dalle diverse province del territorio di competenza dell’IZSLER tra il 1998 e il 2008 per essere analizzate. Da notare che il dato numerico è pressoché costante durante tutto il periodo considerato. Regione Emilia Romagna Provincia 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 BO 42 45 61 70 55 40 36 37 43 40 25 FC 13 10 14 17 12 7 9 6 8 7 7 FE 6 9 9 10 8 5 3 2 1 6 6 MO 8 9 15 8 22 18 18 15 16 10 8 PC 18 7 14 14 13 7 2 5 13 4 3 PR 18 36 27 25 42 42 36 35 27 28 19 RA 2 7 6 6 6 8 5 14 13 16 10 RE 8 6 7 9 20 10 7 17 11 18 10 0 1 3 2 1 2 4 4 0 0 2 156 161 179 139 132 129 90 RN Totale 115 130 120 135 Pagina 18 Regione Lombardia Provincia BG BS CO CR LC LO MI MN PV SO VA Totale 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 8 9 15 9 20 12 13 22 20 26 19 30 28 29 20 25 24 13 26 23 23 12 4 4 2 3 2 4 4 6 1 3 1 2 2 4 3 1 3 0 5 7 3 4 3 1 3 4 6 5 5 2 1 4 3 2 4 3 2 1 0 0 1 4 2 3 5 14 5 7 11 19 11 11 8 6 7 2 9 4 6 5 6 3 7 5 4 15 7 2 8 4 7 4 8 5 11 8 6 5 9 5 4 1 2 2 3 7 1 0 7 3 3 5 1 5 4 5 2 4 1 75 85 81 67 80 84 63 93 89 84 71 Totale IZSLER N° esche Anno Esche 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 190 215 237 228 259 223 183 228 221 213 161 Pagina 19 Nelle immagini riportate di seguito (tratte dal sito www.bocconiavvelenati.it) sono visibili alcuni esempi delle tipologie di esche/bocconi sottoposti alla nostra attenzione negli ultimi anni. Colli di pollo imbottiti di stricnina Cotenna con stricnina Pagina 20 Esca con metaldeide Formaggio con fosfuro di zinco Pagina 21 Salsiccia imbottita con stricnina Polpetta con fosfuro di zinco Fagiano con metaldeide Pagina 22 Attività di indagine tossicologica all’IZSLER Fin dagli anni ’80 il laboratorio chimico dell’Istituto Zooprofilattico è stato impegnato nella ricerca delle sostanze tossiche responsabili di casi di avvelenamento. L’impegno è stato costante con un allargamento delle tipologie delle indagini e metodiche analitiche impiegate. I dati di seguito riportati sono relativi al periodo 2002-2008, in cui è possibile analizzare nel dettaglio le informazioni presenti nell’attuale sistema aziendale di gestione dei dati di laboratorio (DarWin). In generale i due terzi dell’attività proviene dalla regione Emilia Romagna ed il restante dal territorio della Lombardia. Distribuzione dei conferimenti ricevuti (%) in base all’origine territoriale Il maggior numero di campioni provenienti dall’Emilia-Romagna non significa necessariamente che in tale regione vi sia una maggior frequenza di avvelenamenti, ma piuttosto una maggior sensibilità al problema al fine di conoscere le cause del fenomeno. Pagina 23 Numero annuale dei conferimenti ricevuti in base all’origine territoriale Numero annuale delle analisi eseguite in base all’origine territoriale Pagina 24 Attività suddivisa per Province Nelle tabelle sottostanti sono indicati rispettivamente i conferimenti ricevuti dalle differenti province della regione Emilia Romagna e la corrispondente attività analitica di laboratorio. Provincia 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 Totale % BO 162 122 142 134 166 121 101 948 34,8 FC 40 32 24 19 25 26 28 194 7,1 FE 23 23 16 17 10 18 14 121 4,5 MO 42 33 30 36 55 34 24 254 9,4 PC 38 24 9 17 29 22 17 156 5,7 PR 96 76 78 87 67 63 62 529 19,5 RA 22 30 15 30 25 26 25 173 6,4 RE 49 45 28 42 42 45 37 288 10,6 RN 10 11 11 9 3 5 4 53 2,0 482 396 353 391 422 360 312 2.716 100 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 Totale % Totale Provincia BO 450 352 382 392 518 407 341 2.842 36,9 FC 126 96 73 54 75 85 80 589 7,7 FE 49 45 29 30 22 26 23 224 2,9 MO 161 79 90 105 187 117 90 829 10,8 PC 76 50 17 34 62 41 23 303 3,9 PR 203 155 185 184 146 163 140 1.176 15,3 RA 54 89 64 125 98 114 87 631 8,2 RE 142 131 75 140 131 183 147 949 12,3 RN 21 29 39 30 12 12 12 155 2,0 954 1.094 1.251 1.148 943 7.698 100 Totale 1.282 1.026 Pagina 25 Nelle tabelle sottostanti sono indicati rispettivamente i conferimenti ricevuti dalle differenti province della regione Lombardia e la corrispondente attività analitica di laboratorio. Provincia 2008 Totale BG 2002 2003 2004 2005 2006 2007 58 40 43 54 48 49 34 326 19,6 % BS 85 73 39 61 66 75 49 448 27,1 CO 12 12 14 10 14 16 5 83 5,0 CR 7 8 10 17 12 5 10 69 4,1 LC 13 10 8 7 4 10 5 57 3,4 LO 2 2 5 4 7 4 10 34 2,1 MI 27 29 28 19 19 19 27 168 10,2 MN 19 30 21 28 31 32 42 203 12,2 PV 33 30 20 17 22 18 22 162 9,8 SO 6 8 8 5 13 9 4 53 3,2 VA 6 9 9 7 5 8 7 51 3,1 268 251 205 229 241 245 215 1.654 100 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 Totale % 79 938 24,1 Totale Provincia BG 183 86 94 159 189 148 BS 183 CO 31 163 81 139 129 154 99 948 24,3 23 41 26 34 46 20 221 5,7 CR 12 15 18 30 23 9 17 124 3,2 LC 33 26 19 17 8 21 11 135 3,5 LO 6 10 8 7 19 5 36 91 2,3 MI 56 61 49 40 35 28 58 327 8,4 MN 52 64 44 87 94 73 131 545 14,0 PV 54 51 37 33 41 28 64 308 7,9 SO 17 22 19 9 30 20 14 131 3,4 VA 13 21 28 19 11 24 15 131 3,4 640 542 438 566 613 556 544 3.899 100 Totale Pagina 26 Attività suddivisa per Tipologia di Utenti Nelle tabelle sottostanti sono indicati rispettivamente i conferimenti ricevuti dal territorio di competenza dell’IZSLER suddivisi per tipologia di utenti e la corrispondente attività analitica di laboratorio. Regione Emilia Romagna Conferimenti 2002 2003 2004 Altre Autorità 15 9 12 ASL 282 238 220 Privato 127 91 83 Veterinario 58 58 38 Totale 482 396 353 2005 11 249 88 43 391 2006 17 254 120 32 423 2007 2008 Totale 6 17 87 239 179 1.660 94 91 694 21 24 274 360 311 2.716 % 3,2 61,1 25,6 10,1 100 N° analisi 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 Totale Altre Autorità 41 22 37 43 60 25 41 269 ASL 822 689 635 749 798 837 628 5.158 Privato 310 220 211 222 345 238 225 1.771 Veterinario 109 95 71 80 49 48 49 501 Totale 1.282 1.026 954 1.094 1.252 1.148 943 7.699 % 3,5 67,0 23,0 6,5 100 Regione Lombardia Conferimenti 2002 2003 2004 Altre Autorità 6 11 4 ASL 123 122 96 Privato 77 65 59 Veterinario 62 53 46 Totale 268 251 205 2005 6 123 57 43 229 2006 7 123 63 48 241 2007 2008 Totale 6 6 46 131 117 835 74 64 459 34 28 314 245 215 1.654 % 2,8 50,5 27,7 19,0 100 N° analisi 2002 2003 2004 Altre Autorità 19 21 12 ASL 329 301 250 Privato 172 124 102 Veterinario 120 96 74 Totale 640 542 438 2005 19 358 104 85 566 2006 25 354 139 95 613 2007 2008 Totale 13 18 127 343 309 2.244 146 161 948 54 56 580 556 544 3.899 % 3,3 57,6 24,3 14,8 100 Principalmente i campioni sono conferiti dalle aziende ASL competenti per territorio (60%) e in misura minore direttamente dalle utenze private o da veterinari libero professionisti. Pagina 27 Tipologia Materiale Nelle tabelle sottostanti sono indicati i conferimenti ricevuti dal territorio di competenza dell’IZSLER suddivisi per tipologia di materiale (per organi si intende anche il contenuto gastrico) e la corrispondente attività analitica di laboratorio. Regione Emilia Romagna Conferimenti Acqua Organi Esche Mangime Altro Totale 2002 2003 2004 0 1 3 282 237 216 179 139 120 9 1 2 12 18 12 482 396 353 2005 2 235 135 3 16 391 2006 0 276 132 3 12 423 2007 2008 Totale 0 0 6 217 200 1.663 129 90 924 2 5 25 12 16 98 360 311 2.716 % 0,2 61,3 34,0 0,9 3,6 100 N° analisi Acqua Organi Esche Mangime Altro Totale 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 Totale 0 2 6 4 0 0 0 12 736 607 532 592 753 587 566 4.373 500 373 376 430 469 521 335 3.004 17 1 5 13 7 8 5 56 29 43 35 55 23 32 37 254 1.282 1.026 954 1.094 1.252 1.148 943 7.699 % 0,2 56,8 39,0 0,7 3,3 100 Regione Lombardia Conferimenti Acqua Organi Esche Mangime Altro Totale 2002 2003 2004 0 0 2 170 152 126 80 84 63 3 3 1 15 12 13 268 251 205 2005 1 131 93 2 2 229 2006 1 142 89 N° analisi Acqua Organi Esche Mangime Altro Totale 2002 2003 2004 0 0 4 388 274 226 224 236 179 4 4 2 24 28 27 640 542 438 2005 2 299 258 5 2 566 2006 3 319 273 9 241 18 613 2007 2008 Totale 0 0 4 149 130 1.000 84 71 564 2 6 17 10 8 69 245 215 1.654 % 0,2 60,5 34,1 1,0 4,2 100 2007 2008 Totale 0 0 9 301 309 2.116 227 201 1.598 4 13 32 24 21 144 556 544 3.899 % 0,2 54,3 41,0 0,8 3,7 100 Le due principali tipologie di campioni che il laboratorio riceve (quasi il 95%) sono gli organi o il contenuto gastrico (prelevati in fase di esame autoptico presso le sezioni periferiche) e le esche avvelenate. Pagina 28 Tipologia Animali Nelle tabelle seguenti sono indicati i conferimenti ricevuti dal territorio di competenza dell’IZSLER suddivisi per gruppi di specie animale e la corrispondente attività analitica di laboratorio. Regione Emilia Romagna Conferimenti Api 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 Totale % 7 15 2 6 5 5 8 48 2,7 A. compagnia 196 163 139 146 160 141 116 1.061 59,3 Specie ittiche 6 2 3 3 3 4 2 23 1,3 A. reddito 26 20 16 23 20 17 23 145 8,1 A. selvatici 50 42 51 41 55 34 37 310 17,3 A. sinantropi 17 13 18 30 56 41 28 203 11,3 302 255 229 249 299 242 214 1.790 100 2002 2003 2004 2005 2006 Totale N° analisi Api 2007 2008 Totale % 25 47 5 25 18 14 16 150 3,2 A. compagnia 521 403 354 374 438 428 324 2.842 59,9 Specie ittiche 12 3 6 6 10 7 4 48 1,0 A. reddito 55 45 35 54 39 31 55 314 6,6 A. selvatici 135 108 134 95 143 95 99 809 17,1 40 43 48 97 162 102 88 580 12,2 788 649 582 651 810 677 586 4.743 100 A. sinantropi Totale Pagina 29 Regione Lombardia Conferimenti Api 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 Totale % 8 5 2 4 9 18 12 58 5,0 A. compagnia 128 122 93 122 109 101 86 761 65,8 Specie ittiche 14 5 8 7 4 5 4 47 4,1 A. reddito 25 18 16 6 15 15 24 119 10,3 A. selvatici 6 15 10 13 19 15 16 94 8,1 A. sinantropi 4 10 15 7 16 13 13 78 6,7 185 175 144 159 172 167 155 1.157 100 2002 2003 2004 2005 2006 Totale N° analisi Api 2007 2008 Totale % 21 13 5 10 18 33 25 125 4,9 A. compagnia 302 246 170 306 299 233 219 1.775 69,8 Specie ittiche 17 6 20 10 6 8 6 73 2,9 A. reddito 54 27 23 13 20 24 55 216 8,5 A. selvatici 13 22 17 26 45 33 40 196 7,7 7 19 36 14 35 22 24 157 6,2 414 333 271 379 423 353 369 2.542 100 A. sinantropi Totale Circa il 60%-65% dei campioni provengono da animali da compagnia (cani, gatti). Il restante è costituito da animali selvatici e animali presenti negli ambienti urbani (piccioni, colombi). Pagina 30 Costi È difficile poter prevedere a priori il costo di un’indagine tossicologica (costo medio per analisi di circa 50 €), in quanto dipende dalla possibilità di focalizzare le indagini sulla base delle informazioni disponibili (es. sintomi, lesioni…..) Dai dati storici emerge che nel 50% dei casi è richiesta, o è necessaria, l’esecuzione di 2 sole analisi allorquando si è in presenza di un’accurata anamnesi/indagine necroscopica. Al massimo possono essere necessari 5 accertamenti a garantire una diagnosi nel 90% dei casi. Pagina 31 Tempi medi di risposta Dall’analisi dei dati storici si evince che sono mediamente necessari 30 giorni a partire dalla consegna del campione/ carcassa alla Sezione Diagnostica per l’effettuazione dell’indagine necroscopica, il prelievo di eventuali organi etc, l’invio al laboratorio chimico e l’esecuzione/chiusura delle attività analitiche. Nella tabella e nella figura sono riportati i dati relativi al periodo 2002 – 2008. Anno Giorni 2002 36,8 2003 33,9 2004 35,7 2005 29,5 2006 31,1 2007 29,9 2008 29,1 60 40 20 0 Giorni da registrazione a RdP Tempi di risposta 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 Pagina 32 Positività per singole categorie di tossici Nelle tabelle sottostanti sono riportati i dati di riscontro di positività nel corso degli anni per le differenti categorie di composti chimici. Una capacità di identificare i tossici intorno al 40% è decisamente un risultato positivo, in relazione soprattutto all’attenzione prestata in fase di esame anatomo-patologico e alla costante evoluzione delle tecniche analitiche. Conferimenti Organo-Fosforati Carbammati Stricnina Cumarinici Organo-Clorurati Metaldeide Zinco fosfuro Cianuro Piretroidi Positivi/Anno (%) 2002 9,7 7,1 6,5 5,7 3,6 0,7 0,3 0,1 0,0 33,7 2003 11,8 5,6 7,0 4,5 7,3 0,9 1,4 0,3 0,2 38,8 2004 12,5 8,6 7,5 6,4 5,7 1,2 0,7 0,0 0,0 42,8 2005 14,5 7,7 6,3 10,0 5,6 1,6 1,4 0,32 0,3 47,9 2006 9,5 10,1 2,3 5,3 4,4 1,4 1,2 0,15 0,0 34,2 2007 8,43 14,2 2,8 4,8 3,0 1,5 0,2 0,0 0,0 34,9 2008 8,8 11,6 3,2 6,5 6,5 2,7 1,1 0,0 0,2 40,5 Media 10,7 9,3 5,1 6,2 5,2 1,4 0,9 0,1 0,1 39,0 N° esami Organo-Fosforati Carbammati Stricnina Cumarinici Organo-Clorurati Metaldeide Zinco fosfuro Cianuro Piretroidi Positivi/Anno (%) 2002 3,7 2,7 2,5 2,2 1,4 0,3 0,1 0,1 0,0 12,9 2003 5,2 2,5 3,1 2,0 3,2 0,4 0,6 0,1 0,1 17,3 2004 5,6 3,8 3,4 2,9 2,6 0,6 0,3 0,0 0,0 19,1 2005 6,1 3,3 2,6 4,2 2,4 0,7 0,6 0,1 0,1 20,1 2006 3,6 3,8 0,9 2,0 1,6 0,5 0,5 0,1 0,0 12,9 2007 3,3 5,6 1,1 1,9 1,2 0,6 0,1 0,0 0,0 13,6 2008 3,1 4,2 1,2 2,3 2,3 1,0 0,4 0,0 0,1 14,5 Media 3,6 3,3 2,6 2,2 1,9 0,5 0,4 0,0 0,0 15,2 Pagina 33 Le principali sostanze responsabili di intossicazione identificate nel corso degli anni sono qui di seguito riportate in ordine decrescente di frequenza: Metomil, Metamidofos, Stricnina, Alfa-endosulfan, Betaendosulfan, Carbofuran, Metaldeide, Zinco fosfuro, Fenitrotion, Paration etile, Isofenfos, Coumafos, Forate, Diclorvos, Triclorfon, Malation, Gamma-HCH (Lindano), Clorpirifos etile, Warfarin, Propoxur, Cianuri, Carbaril, Dimetoato, Methiocarb, Coumatetralyl, Diazinone, Paration metile, Azinfos metile, Bromadiolone, Clorpirifos metile, Permetrina, Pirimifos metile, Terbufos, Deltametrina, Fluvalinate, Mevinfos, Tetrametrina, Acefale, Azinfos etile, Cipermetrina, Clorfevinfos, Fonofos, Fosfamidone, Ometoato Raggruppando i prodotti per tipologia di composto chimico si evidenzia come la maggior parte dei casi di intossicazione sia imputabile al riscontro di Pesticidi Organo-Fosforati, seguiti da Carbammati, da Cumarinici e da Pesticidi Organo-Clorurati Pagina 34 ORGANO-FOSFORATI Nell’elenco sono evidenziati i 38 principi attivi ricercati e identificati (grassetto) come responsabili di casi di intossicazione e/o avvelenamento nel corso degli ultimi anni: Acefate, Azinfos etile, Azinfos metile, Bromofos etile, Bromofos metile, Carbofention, Clorfevinfos, Clorpirifos etile, Clorpirifos metile, Clortiofos, Coumafos, Diazinone, Diclorvos, Dimefox, Dimetoato, Etion, Fenclorfos, Fenitrotion, Fonofos, Forate, Fosalone, Fosfamidone, Isofenfos, Malation, Metamidofos, Metidation, Mevinfos, Ometoato, Paration etile, Paration metile, Pirimifos metile, Profenfos, Quinalfos, Terbufos, Tetraclorvinfos, Tionazin, Triclorfon, Vamidotion, % pos Il grafico fornisce una rappresentazione dell’andamento negli anni delle positività ai pesticidi organo-fosforati, sul totale degli accertamenti annui. La situazione è tendenzialmente stabile come categoria, anche se cambiano continuamente i principi attivi utilizzati. Oltre all’elenco dei pesticidi sopra riportato, che rappresenta il gruppo di principi attivi maggiormente ritrovati nel corso dell’ultimo decennio, l’utilizzo della tecnica GC/MS consente a livello qualitativo di fare una scansione della banca dati NIST con più di 300 composti. Pagina 35 ORGANO-CLORURATI Nell’elenco sono evidenziati i 20 principi attivi ricercati e identificati (grassetto) come responsabili di casi di intossicazione e/o avvelenamento nel corso degli ultimi anni: Aldrin, Alfa-endosulfan, Alfa-HCH, Beta-endosulfan, Beta-HCH, cis-Eptacloro epossido, Dieldrin, Endrin, Eptacloro, Esaclorobenzene, Gamma-HCH (Lindano), Metossicloro, Orto-Para DDD, Orto-Para DDE, Orto-Para DDT, Para-Para DDD, Para-Para DDE, Para-Para DDT, trans-Eptacloro epossido, Endosulfan-solfato % pos Il grafico fornisce una rappresentazione dell’andamento negli anni delle positività ai pesticidi clorurati, sul totale degli accertamenti annui. La situazione è stabile nel tempo e praticamente il solo principio attivo rilevato è l’endosulfan. Anche in questo caso l’elenco dei pesticidi rappresenta il gruppo di principi attivi maggiormente ritrovati nel corso dell’ultimo decennio, ed anche per questa categoria è possibile utilizzare la tecnica GC/MS che consente, a livello qualitativo, di fare una scansione della banca dati NIST con più di 300 composti. Pagina 36 CARBAMMATI Nell’elenco sono evidenziati i 10 principi attivi ricercati e identificati (grassetto) come responsabili di casi di intossicazione e/o avvelenamento nel corso degli ultimi anni: Carbaril, Carbofuran, Clorprofam, Metolcarb, Metomil, Oxamil, Profam, Propoxur, Terbucarb, Methiocarb % pos Il grafico fornisce una rappresentazione dell’andamento negli anni delle positività ai carbammati, sul totale degli accertamenti annui. Come già evidenziato in precedenza, si tratta di una categoria di prodotti chimici sempre di più utilizzata nella preparazione di esche, chiaro è l’andamento tendenziale nel corso degli anni. Pagina 37 METALDEIDE % pos Il grafico fornisce una rappresentazione dell’andamento negli anni delle positività alla metaldeide, sul totale degli accertamenti annui. La tendenza è ad un lento ma costante aumento di casi correttamente identificati, dovuta anche ad una corretta diagnosi in fase di esame autoptico. Pagina 38 STRICNINA Il grafico fornisce una rappresentazione dell’andamento negli anni delle positività alla stricnina, sul totale degli accertamenti annui. % pos 4,75 Il grafico evidenzia una chiara tendenza verso una diminuzione dei casi; la più probabile spiegazione è la crescente difficoltà a reperire questo prodotto, molto utilizzato in passato. Pagina 39 CUMARINICI Elenco dei 5 principi attivi attualmente ricercati e identificati (grassetto): Bromadiolone, Coumaclor, Coumafuryl, Coumatetralyl, Warfarin % pos Il grafico fornisce una rappresentazione dell’andamento negli anni delle positività ai cumarinici, sul totale degli accertamenti annui. Un limite dell’attuale capacità diagnostica del laboratorio è rappresentato dal fatto che nel gruppo dei cumarinici non sono ricompresi i prodotti di ultima generazione (Brodifacoum, Difenacoum, Difethialone, Flocoumafen). Si tratta di molecole da un punto di vista analitico completamente differenti che richiedono una rivisitazione completa della metodica in uso. È in programmazione lo sviluppo di una specifica metodica analitica. Pagina 40 FOSFURO DI ZINCO % pos Il grafico fornisce una rappresentazione dell’andamento negli anni delle positività al fosfuro di zinco, sul totale degli accertamenti annui. Pagina 41 CIANURI % pos Il grafico fornisce una rappresentazione dell’andamento negli anni delle positività ai cianuri, sul totale degli accertamenti annui. PIRETROIDI Elenco degli 11 principi attivi ricercati: Ciflutrin, Deltametrina, Fenvalerate, Flumetrina, Fluvalinate, Permetrina, Tetrametrina, Bifentrin, Cipermetrina, Flucitrinate, Lambda-Cialotrina, Il riscontro dei piretroidi è molto saltuario. Pagina 42 MINISTERO DEL LAVORO, DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI ORDINANZA 18 dicembre 2008 “Nor me sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi avvelenati” Gazzetta Ufficiale N. 13 del 17 Gennaio 2009 IL MINISTRO DEL LAVORO, DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI • Visto il testo unico delle leggi sanitarie approvato con regio decreto del 27 luglio 1934, n. 1256, e successive modifiche; • Visto il Regolamento di polizia veterinaria approvato con decreto del Presidente della Repubblica 8 febbraio 1954, n. 320; • Vista la legge 11 febbraio 1992, n. 157, art. 21, lettera u); • Vista la legge 20 luglio 2004, n. 189; • Visti gli articoli 544-bis, 544-ter, 440, 638, 650 e 674 del codice penale; • Visto il decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 194, e successive modifiche; • Visto l’art. 32 della legge 23 dicembre 1978, n. 833; • Visto l’art. 117 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112; • Visto il decreto del Presidente della Repubblica n. 392, del 6 ottobre 1998; • Visto il decreto legislativo 25 febbraio 2000, n. 174; • Visto il decreto ministeriale 23 maggio 2008 recante «Delega delle attribuzioni del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, per taluni atti di competenza dell’Amministrazione, al Sottosegretario di Stato on. Francesca Martini», registrato alla Corte dei conti il 10 giugno 2008, registro n. 4, foglio n. 27; • Considerando il dilagare del fenomeno di uccisione di animali mediante l’utilizzo di esche o bocconi avvelenati sia in ambito urbano, che extraurbano nonché le sempre più frequenti morti tra la fauna selvatica per ingestione di sostanze tossiche abbandonate volontariamente nell’ambiente, con conseguenti rilevanti danni al patrimonio faunistico selvatico e in particolare alle specie in via di estinzione; • Tenuto conto che la presenza di veleni e sostanze tossiche sul territorio, in particolare sotto forma di esche o bocconi, rappresenta un serio rischio per la popolazione umana e per l’ambiente, sia direttamente, in particolare per i bambini, che indirettamente, attraverso la contaminazione ambientale; Ordina: Art. 1. Finalità 1. La presenza nell’ambiente di bocconi ed esche contenenti veleni o sostanze nocive costituisce un grave rischio per la salute dell’uomo, degli animali e per l’ambiente. Pagina 43 2. Ai fini della tutela della salute pubblica, della salvaguardia e dell’incolumità delle persone, degli animali e dell’ambiente è vietato a chiunque utilizzare in modo improprio, preparare, miscelare e abbandonare esche e bocconi avvelenati o contenenti sostanze tossiche o nocive, compresi vetri, plastiche e metalli; è vietato, altresì la detenzione, l’utilizzo e l’abbandono di qualsiasi alimento preparato in maniera tale da poter causare intossicazioni o lesioni al soggetto che lo ingerisce. 3. Il proprietario o il responsabile dell’animale deceduto a causa di esche o bocconi avvelenati deve segnalare alle Autorità competenti. 4. Le operazioni di derattizzazione e disinfestazione, eseguite da ditte specializzate, debbono essere effettuate con modalità tali da non nuocere in alcun modo alle persone e alle altre specie animali, e pubblicizzate dalle stesse ditte, tramite avvisi esposti nelle zone interessate con almeno cinque giorni lavorativi d’anticipo. La tabellazione dovrà contenere l’indicazione della presenza del veleno, gli elementi identificativi del responsabile del trattamento, la durata del trattamento e le sostanze utilizzate. Art. 2. Compiti del medico veterinario 1. Il medico veterinario che, sulla base di una sintomatologia conclamata, emette diagnosi di sospetto di avvelenamento o viene a conoscenza di un caso di avvelenamento di un esemplare di specie animale domestica o selvatica, deve darne immediata comunicazione al sindaco e al Servizio veterinario della Azienda sanitaria locale territorialmente competente. 2. In caso di decesso dell’animale il medico veterinario deve inviare le spoglie e ogni altro campione utile all’identificazione del veleno o della sostanza che ne ha provocato la morte all’Istituto zooprofilattico sperimentale competente per territorio, accompagnati da referto anamnestico, al fine di indirizzare la ricerca analitica. A seguito di episodi ripetuti, ascrivibili alle stesse circostanze di avvelenamento confermato dall’Istituto zooprofilattico sperimentale, il medico veterinario, ove ritenga, può emettere diagnosi autonoma, senza l’ausilio di ulteriori analisi di laboratorio. Art. 3. Istituti Zoooprofilattici Sperimentali 1. Gli Istituti zooprofilattici sperimentali devono sottoporre ad autopsia l’animale ed effettuare le opportune analisi sui campioni pervenuti o prelevati in sede autoptica. 2. L’Istituto di cui al comma 1, deve eseguire le analisi entro trenta giorni dall’arrivo del campione e comunicarne gli esiti al medico veterinario che ha inviato i campioni, al Servizio veterinario dell’Azienda sanitaria locale territorialmente competente e, qualora positivo, all’Autorità giudiziaria. Pagina 44 Art. 4. Compiti del sindaco 1. Il sindaco, a seguito della segnalazione di cui all’art. 2, comma 1, deve dare immediate disposizioni per l’apertura di una indagine, da effettuare in collaborazione con le altre Autorità competenti. 2. Il sindaco, qualora venga accertata la violazione dell’art. 1, provvede ad attivare tutte le iniziative necessarie alla bonifica dell’area interessata. 3. Il sindaco, entro 48 ore dall’accertamento della violazione dell’art. 1, provvede, in particolare, ad individuare le modalità di bonifica del terreno e del luogo interessato dall’avvelenamento, prevedendone la segnalazione con apposita cartellonistica, nonché ad intensificare i controlli da parte delle Autorità preposte. 4. Per garantire una uniforme applicazione delle attività previste dal presente articolo, è attivato, presso ciascuna Prefettura, un «Tavolo di coordinamento» per la gestione degli interventi da effettuare e per il monitoraggio del fenomeno. 5. Il Tavolo di cui al comma 4, coordinato dal Prefetto o da un suo rappresentante, è composto da un rappresentante della provincia, dai sindaci delle aree interessate e da rappresentanti dei Servizi veterinari delle Aziende sanitarie locali, del Corpo forestale dello Stato, degli Istituti zooprofilattici sperimentali competenti per territorio, delle Guardie zoofile e delle Forze di polizia locali. Art. 5. Obblighi per i produttori 1. I produttori di presidi medico-chirurgici, di prodotti fitosanitari e di sostanze pericolose appartenenti alle categorie dei topicidi, ratticidi, lumachicidi e nematocidi ad uso domestico, civile ed agricolo aggiungono al prodotto una sostanza amaricante che lo renda sgradevole ai bambini e agli animali non bersaglio. Nel caso in cui la forma commerciale sia «un’esca», deve essere previsto un contenitore con accesso solo all’animale bersaglio. 2. Nell’etichetta dei prodotti di cui al comma 1 devono essere indicati le modalità d’uso e di smaltimento del prodotto stesso. Art. 6. Entrata in vigore 1. La presente Ordinanza, inviata alla Corte dei conti per la registrazione, entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana ed ha efficacia di dodici mesi a decorrere dalla predetta pubblicazione. Roma, 18 dicembre 2008 p. Il Ministro Il Sottosegretario di Stato Martini Registrato alla Corte dei conti il 29 dicembre 2008 Ufficio di controllo preventivo sui Ministeri dei servizi alla persona e dei beni culturali, registro n. 6, foglio n. 242 Pagina 45 MINISTERO DEL LAVORO, DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI ORDINANZA 19 marzo 2009 “Modifiche all’or dinanza 18 dicembr e 2008 del Minister o del lavor o, della salute e delle politiche sociali, r ecante «Nor me sul divieto di utilizzo di detenzione di esche o di bocconi avvelenati” Gazzetta Ufficiale N. 79 del 4 Aprile 2009 IL MINISTRO DEL LAVORO, DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI Visto il testo unico delle leggi sanitarie approvato con regio decreto del 27 luglio 1934, n. 1256, e successive modifiche; Visto il Regolamento di polizia veterinaria approvato con decreto del Presidente della Repubblica 8 febbraio 1954, n. 320; Vista la legge 11 febbraio 1992, n. 157, art. 21, lettera u); Vista la legge 20 luglio 2004, n. 189; Visti gli articoli 544-bis, 544-ter, 440, 638, 650 e 674 del codice penale; Visto il decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 194, e successive modifiche; Visto l’art. 32 della legge 23 dicembre 1978, n. 833; Visto l’art. 117 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112; Visto il decreto del Presidente della Repubblica n. 392, del 6 ottobre 1998; Visto il decreto legislativo 25 febbraio 2000, n. 174; Visto il decreto ministeriale 23 maggio 2008 recante «Delega delle attribuzioni del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, per taluni atti di competenza dell’Amministrazione, al Sottosegretario di Stato on. Francesca Martini», registrato alla Corte dei conti il 10 giugno 2008, registro n. 4, foglio n. 27; Ravvisata l’opportunità di intervenire apportando alcune modifiche all’Ordinanza Ministeriale 18 dicembre 2008, al fine di tutelare la salute pubblica, la salvaguardia e l’incolumità delle persone, degli animali e dell’ambiente, considerato il dilagare del fenomeno di uccisione di animali mediante l’utilizzo di esche o bocconi avvelenati; Vista l’Ordinanza Ministeriale 18 dicembre 2008 recante «le norme sul divieto di utilizzo di detenzione di esche o di bocconi avvelenati»; Ravvisata l’opportunità di fornire indicazioni in merito alle procedure autorizzative per i prodotti fitosanitari, sostanze pericolose e presidi medico-chirurgici; Ritenuto opportuno dare indicazioni sulle modalità di invio delle spoglie di animali deceduti per avvelenamento o dei campioni; Pagina 46 Ordina: Art. 1. L’Ordinanza Ministeriale 18 dicembre 2008 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 17 gennaio 2009, n. 13, emanata dal Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali recante «norme sul divieto di utilizzo di detenzione di esche o di bocconi avvelenati» è così modificata: 1. All’art. 2, comma 1, le parole: «o viene a conoscenza di un caso di avvelenamento» sono soppresse. 2. All’art. 2, comma 2, dopo la parola: «analitica» sono inserite le seguenti: «L’invio di spoglie di animali deceduti per avvelenamento e campioni da essi prelevati, avviene per il tramite delle ASL competenti per il territorio o delle ditte convenzionate con le predette ASL.». 3. All’art. 4, comma 5, dopo le parole «Forze di Polizia locali» sono inserite le seguenti: «e un veterinario libero professionista nominato dall’Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di appartenenza». 4. All’art. 5, comma 1, la parola «nematocidi» è soppressa. 5. All’art. 5, comma 1, le parole: «topicidi, ratticidi» sono sostituite con la parola: «rodenticidi». 6. All’art. 5, comma 1, la frase «Nel caso in cui la forma commerciale sia “un’esca”, deve essere previsto un contenitore con accesso solo all’animale bersaglio» viene sostituita con la seguente «Nel caso di rodenticidi per uso civile deve essere previsto un contenitore, all’atto dell’utilizzo, con accesso solo all’animale bersaglio». Art. 2. 1. Il Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, in attuazione degli obblighi previsti dall’art. 5, comma 1, dell’Ordinanza Ministeriale 18 dicembre 2008, predispone una procedura semplificata per il rilascio di un’autorizzazione entro il termine di 4 mesi dalla presentazione della domanda qualora la modifica relativa alla sostanza amaricante non influisca sulle caratteristiche del preparato né sulla sua efficacia. 2. I produttori di cui all’art. 5 dell’Ordinanza Ministeriale 18 dicembre 2008 presentano al Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della presente ordinanza, la domanda di adeguamento delle autorizzazioni. 3. Le aziende possono continuare le attività produttive già autorizzate fino al centoventesimo giorno dalla pubblicazione della presente Ordinanza nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana. Fino alla stessa data possono essere concesse, nel rispetto dell’ordine cronologico delle domande, autorizzazioni alla produzione per le quali l’istanza sia stata presentata prima della data di entrata in vigore dell’ordinanza di cui all’art. 1 e possono essere effettuate le conseguenti attività produttive. Pagina 47 Art. 3. La presente Ordinanza, inviata alla Corte dei conti per la registrazione, entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana ed ha efficacia sino al 16 gennaio 2010. Roma, 19 marzo 2009 p. Il Ministro Il Sottosegretario di Stato Martini. Registrato alla Corte dei conti il 1° aprile 2009 Ufficio di controllo sui Ministeri dei servizi alla persona e dei beni culturali, registro n. 1, foglio n. 233 IZSLER Brescia Progetto editoriale e grafica di Antonio Lavazza Luglio 2009