Bollo auto: arriva la sanatoria

Bollo auto: arriva la sanatoria
Avete ricevuto una cartella di pagamento di Equitalia per non aver pagato il bollo auto?
Non preoccupatevi! Questi importi rientrano nella rottamazione dei ruoli previsti dal
recente decreto fiscale, ossia nella cosiddetta ‘sanatoria’.
Sanare le pendenze sul bollo auto vale su tutto il territorio nazionale e non solo in
alcune regioni: la corte costituzionale ha stabilito più volte che il bollo auto, benché
pagato alle regioni, ha natura erariale.
Il decreto fiscale fa rientrare nella rottamazione anche i debitori del Piemonte, che per
alcuni anni ha effettuato la riscossione del bollo auto tramite ingiunzione fiscale e non
tramite ruoli.
Rientrano nella sanatoria tutte le somme dovute dagli automobilisti per bollo auto
affidate all’Agente della riscossione sino alla fine del 2016.
Ed i debiti non ancora notificati? Equitalia dovrà inviare al debitore un’informativa per
posta ordinaria entro la fine di febbraio 2017: si informerà l’interessato della possibilità
di aderire alla rottamazione.
Hai ricevuto un’ingiunzioni di pagamento da parte degli enti territoriali? Sono
comprese nella sanatoria!!!
Quindi cosa succede. Chi aderisce alla sanatoria del bollo auto ottiene lo stralcio di
sanzioni e interessi di mora, ma resta obbligato a pagare comunque la sorte
capitale, gli interessi affidati all’agente della riscossione, l’aggio sulle somme da
versare e il costo di notifica della cartella di pagamento.
Per richiedere la sanatoria del bollo auto l’interessato dovrà presentare una domanda
entro il 31 marzo 2017.
Il pagamento deve avvenire, a scelta del debitore, in un massimo di cinque rate.
Chi non aderisce alla sanatoria? Beh, avrà più possibilità di subire un pignoramento.
Con il nuovo decreto fiscale, l’Agente della riscossione che sostituisce Equitalia (ossia
Agenzia delle Entrate-Riscossione) ha più poteri di indagine nella ricerca dei beni da
pignorare.
Il bastone e la carota anzi, la carota ed il manganello