Cosa cambia nelle articolazioni periferiche

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Cosa cambia nelle articolazioni periferiche
Periodico di
informazione
LAVOCEDEL
DONATORE
Cosa cambia
nelle articolazioni
periferiche
LUGLIO 2015
GRAZIE MILLE!
SOMMARIO
>GLI IMPEGNI
Cosa cambia nelle articolazioni
periferiche4
> IL FUTURO
Bergamo al tavolo
di lavoro nazionale
Anche l’analisi dei questionari di customer satisfaction ha evidenziato un buon
livello di soddisfazione dei donatori per la gestione complessiva della donazione
e per la sua nuova programmazione su appuntamento.
Pur con qualche disagio in questo periodo di assestamento, ancora una volta
siete stati generosi protagonisti del cambiamento.
Grazie di cuore a tutti, in particolare ai dirigenti che ci hanno seguito subito
lungo questo non facile percorso che garantisce una raccolta adeguata alla
necessità del servizio trasfusionale e la massima garanzia per la sicurezza del
donatore e del ricevente.
Un grande abbraccio
Il Presidente
Oscar Bianchi
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> SPECIALE SALUTE
La prevenzione “targata Avis”
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>L’EVENTO
Grazie per avermi salvato la vita
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> VITA ASSOCIATIVA
Le attività delle comunali
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On-line sulla Pagina del Donatore:
www.avisbergamo.it
LA VOCE DEL DONATORE
Periodico di informazione
Luglio 2015
Pubblicazione Quadrimestrale | Anno XLI | N. 1
Dir. e Amm.ne:
24123 Bergamo | Via Leonardo Da Vinci, 4
Tel. 035.342.222 | Fax 035.343.248
Legale rappresentante
Oscar Bianchi
Postazione self-service
Personale Avis dedicato
Rivolgendosi alla propria Avis Comunale
Direttore responsabile
Mariagrazia Mazzoleni
Registrazione Tribunale di Bergamo n. 8
dell’11 maggio 1973
Telefonicamente al numero 035.342.222
Da lunedì a venerdì: dalle 8,30 alle 13,30
Il sabato: dalle 8,30 alle 12,00
Fotocomp. Stampa Legatoria:
CPZ | Costa di Mezzate (Bg)
Rivista stampata su carta riciclata 100%
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Bianchi alla guida del Centro
Servizi Bottega del Volontariato
È il nuovo presidente dei volontari bergamaschi
E
letto il mese scorso alla guida
del Centro Servizi Bottega del
Volontariato della provincia di
Bergamo, dopo aver ricoperto negli
ultimi tre anni la carica di vicepresidente, abbiamo chiesto a Bianchi quali
sono gli obiettivi del suo mandato.
impegnativo. Anche in questo caso
mi viene in aiuto l’esperienza in Avis,
dove da anni, con vicende alterne,
stiamo cercando di costruire un
terreno comune con le associazioni
di donatori, Aido e Admo.
Mi piacerebbe molto riuscire a far
ripartire nella nostra provincia il
Forum del Terzo Settore.
Innanzitutto, presidente, cosa
trasferirà della sua esperienza a
capo della nostra associazione?
Tantissimo, se non tutto.
Essere il presidente di Avis continua
a significare grande responsabilità,
grande impegno, ma anche un
grande onore. Credo di aver imparato proprio in questa associazione
a maturare la capacità di ascolto e
il dialogo costruttivo. A individuare
rapidamente le soluzioni, e quando
non è stato possibile, spesso anche a
mediare. E devo molto alla significativa
collaborazione che si è instaurata
con tutti i dirigenti sia a livello di
Consiglio che locali.
Adesso entrerò in contatto con un
numero maggiore di realtà, forte
però di “essermi fatto le ossa” durante
un periodo in cui, insieme, abbiamo
introdotto in Avis una vera e propria
rivoluzione culturale e organizzativa.
Con successo.
Il primo progetto in cantiere?
Visto il periodo, continueremo a
lavorare su Expo. Nella prima fase
ci siamo occupati di VolontariXBg,
adesso puntiamo alle associazioni che
per le loro attività hanno un legame
diretto con il tema dell’Esposizione
universale. Vogliamo valorizzare il
loro ruolo perché riescano a portare
il proprio contributo al confronto in
atto. Sarebbe bello riuscire a realizzare
un lavoro di rete per costruire nuove
opportunità.
Che tipo di presidente sarà?
Presente, ma non accentratore. Anzi,
penso ad un Consiglio molto operativo, dove ciascun consigliere assume
precisi incarichi e responsabilità.
In questo modo tutti si sentiranno
coinvolti e motivati.
E a beneficiare di tutte queste competenze in campo sarà proprio il
Csv, che potrà rispondere in modo
sempre più efficace alle esigenze
delle associazioni e dei volontari.
Riuscirà a far dialogare tra loro
le diverse realtà di volontariato?
Una bella sfida.
Tutti sostengono di voler lavorare in
questa direzione, ma sarà sicuramente
M.M.
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GLI IMPEGNI
Cosa cambia
nelle articolazioni periferiche
Sedi più efficienti per potenziare la raccolta.
I risultati illustrati nell’assemblea 2015
INAUGURAZIONE A FINE GIUGNO
PER LA SEDE DI CLUSONE
Sono in fase di ultimazione i lavori di
ristrutturazione della palazzina dell’ex
Ospedale San Biagio di Clusone, dove
troverà posto la nuova sede dell’articolazione organizzativa periferica, locali
in cui verranno trasferite le attività fino
ad oggi svolte a Piario.
La nuova struttura potrà contare su
spazi per la raccolta davvero ampi e
funzionali e, cosa molto importante,
dedicati esclusivamente all’associazione,
oltre che alla sede dell’Avis comunale.
Si prevede che i lavori si concludano
durante l’estate. Avis provinciale sosterrà
i costi di acquisto degli arredi e delle
nuove tecnologie necessarie, nonché
i costi di gestione dell’immobile.
A GAZZANIGA SI CERCA
UNA NUOVA DESTINAZIONE
A seguito della ristrutturazione del
complesso ospedaliero di Gazzaniga, non si conoscono ancora le sorti
della palazzina dell’Ospedale in cui
ha attualmente sede il centro di
raccolta Avis.
Tale stabile non verrà infatti ristrutturato,
in attesa che l’Azienda Ospedaliera
di Seriate possa stabilirne la futura
destinazione.
Sono pertanto in corso con l’Ospedale
Bolognini le trattative per l’assegnazione ad Avis Provinciale Bergamo di
nuovi locali che, in seguito alla loro
eventuale ristrutturazione, possano
Oscar Bianchi divenire sede del nuovo centro di
Presidente Avis provinciale raccolta Avis di Gazzaniga.
Nonostante la crisi economica
che ha attraversato il nostro
Paese, coinvolgendo tutta la
sanità e di riflesso anche la
nostra associazione, come
sempre ci siamo rimboccati le
maniche, mettendo in campo
il grande impegno dei nostri
volontari, le competenze
delle nostre risorse umane e
affrontando notevoli sacrifici
economici che andranno a
vantaggio di tutta la comunità
bergamasca.
L’AOP DI ZINGONIA PRONTA
NEL 2016
Sono già stati ultimati, da parte del
Policlinico San Marco di Zingonia, i
lavori di ristrutturazione dei locali che
accoglieranno la nuova Aop di Avis. Al
momento però sono nella disponibilità
del Policlinico che è interessato da ingenti lavori di ristrutturazione generale
dell’intera struttura. Presumibilmente i
nuovi locali per la raccolta potrebbero
essere operativi nel corso del 2016.
PER SARNICO E TRESCORE
PREVISTE MIGLIORIE
Sono in corso con l’Azienda Ospedaliera
Bolognini di Seriate, proprietaria dei
locali in cui hanno sede le articolazioni
organizzative periferiche, le trattative
per consentire la concessione ad Avis
di locali aggiuntivi con cui poter realizzare ulteriori miglioramenti funzionali
dei requisiti strutturali di questi centri
di raccolta.
In particolare per la sede di Trescore
è stata avanzata la richiesta di libe-
rare il locale attiguo alla sala prelievi
(oggi utilizzato dall’Ospedale come
archivio). Questo consentirebbe di
ricavare il nuovo locale per effettuare
l’elettrocardiogramma e per ampliare
l’area ristoro.
A Sarnico è stata richiesta la disponibilità
di un nuovo e più ampio locale per il
ristoro dei donatori, a seguito della cui
concessione, l’attuale spazio ristoro
verrebbe destinato, dopo opportuni
lavori di adeguamento, a studio medico
aggiuntivo.
IN VIA DI SOLUZIONE I PROBLEMI DI
PONTE SAN PIETRO
Dopo aver condiviso con la Direzione
del Policlinico di Ponte San Pietro il
progetto relativo alla nuova unità di
raccolta Avis nell’ambito dei piani di
ristrutturazione dell’Ospedale ed essendosi nel corso del 2015 sbloccate le
criticità tecniche e burocratiche che ne
ritardavano ed impedivano le relative
autorizzazioni costruttive, Avis provinciale Bergamo è in attesa che l’Azienda
NUOVI AUTOMEZZI PER ILTRASPORTO
E POTENZIAMENTO INFORMATICO
Sono in attività i nuovi automezzi per il
trasporto nelle Aop del personale Avis
e del materiale necessario per le attività
di raccolta, nonché per il trasporto di
sangue presso il Centro di lavorazione
dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII.
Uno dei pullmini “storici” di Avis verrà
comunque restaurato e conservato
come simbolo e memoria storica nel
passaggio verso una sempre più moderna ed efficiente organizzazione, che
trae le sue solide basi da un importante
passato.
E a proposito di efficienza è stata
implementata anche l’infrastruttura
informatica, con le nuove agende
per le prenotazioni e le reti wi-fi nelle
articolazioni periferiche.
Dedicato a Gianni Civera
il premio della Provincia
Nel corso dell’assemblea il premio della Provincia, assegnato al
superdonatore dell’anno (Isaia Parietti di Petosino con 223 donazioni), è stato intitolato a Gianni Civera che se ne è andato agli inizi
del 2015 lasciando un vuoto incolmabile in tutta l’associazione, la
sua “seconda famiglia”, come lui amava definire quella degli avisini.
Fino allo scorso Natale lo si poteva incontrare al Centro del Monterosso, dove puntuale ogni mattina alle 8, da quando la struttura fu
realizzata nel 1968, si presentava per controllare che tutto stesse
funzionando a dovere e per scambiare, con quel suo fare un po’
burbero, qualche parola di incoraggiamento con i donatori durante
la donazione.
Iscritto all’Avis nel 1963, da bravo capo officina dell’Atb, la prima
cosa di cui si occupò fu proprio la manutenzione degli 8 pullmini
dell’associazione. Fondatore dell’Avis di Boccaleone, è stato presidente dell’Avis comunale di Bergamo e vicepresidente di quella
provinciale per cui, quale componente dell’esecutivo, ricopriva
l’incarico di responsabile delle strutture di raccolta periferiche.
“L’ho sempre definito il mio ’papà’ avisino – ha ricordato il presidente provinciale Oscar Bianchi –. Mi ha sempre seguito in tutte
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Ospedaliera comunichi le tempistiche
di realizzazione della nuova struttura di
raccolta su cui si spera a breve possano
finalmente contare tutti i donatori e
volontari della Zona dell’Isola.
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le iniziative, dove c’era da lavorare era il
primo a organizzarsi. Ho imparato da lui
l’orgoglio di essere un donatore”.
“Abbiamo condiviso un lungo percorso
nella nostra associazione – racconta Mario
Rivola, vicepresidente di Avis Bergamo -. Era sempre disponibile con
una passione e un entusiasmo che ti contagiavano e trascinavano.
È stato grazie a lui che sono cresciuti un po’ tutti i gruppi della città”.
“Collaboratore generoso e fidato, sempre presente per controllare
che tutto filasse alla perfezione”, lo ha definito Pier Alberto Biressi,
storico presidente provinciale.
Un braccio destro e soprattutto un amico anche per Domenico
Giupponi, presidente regionale di Avis: “È stata la persona che in
associazione mi è stata più vicina. Senza di lui, al mio fianco come
vice, non avrei potuto a metà degli anni ’90 fare il presidente provinciale e rivoluzionare tutta l’organizzazione interna. Un uomo,
nonostante l’età, sempre aperto alle innovazioni. È stato un grande.
Ci mancherà”.
Ciao Gianni e grazie!
I tuoi amici di Avis
L’ACCREDITAMENTO
Avis provinciale tra le prime
realtà italiane accreditate
Più che un traguardo è un percorso in divenire
L’Avis provinciale di Bergamo è stata tra
le prime realtà italiane ad essere riuscita
a conseguire, entro il termine del 31
dicembre 2014 (previsto dall’Accordo
Stato Regioni del 16 dicembre 2010),
l’accreditamento di tutte le 10 sedi di
raccolta dislocate sul territorio provinciale.
L’attività di raccolta costituisce un
indispensabile supporto alle strutture
trasfusionali, anche per la maggior
flessibilità e spesso economicità con
cui viene gestita, oltre a rappresentare
per Avis una modalità per realizzare
completamente la propria missione,
per essere vicina ai suoi donatori, per
fidelizzarli.
L’accreditamento è quindi un importante
risultato che pone l’associazione in termini
qualitativi ai vertici del sistema sanitario
lombardo, con particolare riferimento
alle attività sanitarie del comparto di
medicina trasfusionale. Il percorso è
frutto di un intenso lavoro avviato nel
2010 e ha comportato investimenti
economici decisamente considerevoli
per le ristrutturazioni dei centri di raccolta, per la formazione e gli interventi
del personale, per la certificazione di
qualità, per l’adeguamento dei requisiti
minimi tecnologici.
Si è trattato di un ulteriore passo avanti
per rispondere in modo ottimale alle
nuove previsioni normative, migliorando
la propria organizzazione sia dal punto
di vista tecnologico, che organizzativo
e strutturale.
Oltre al centro del Monterosso, diverse
delle nove sedi di raccolta periferiche
(presso gli Ospedali di Calcinate, Gazzaniga, Piario, Ponte San Pietro, Romano
di Lombardia, Sarnico, San Giovanni
Bianco, Trescore e Zingonia), grazie
agli accordi raggiunti con le Aziende
ospedaliere della provincia, sono state negli ultimi due anni sottoposte a
lavori di ristrutturazione, che le hanno
rese ancor più accoglienti, funzionali
e capillarmente dislocate per essere
facilmente raggiungibili dai donatori.
Per quanto riguarda le tecnologie e
i dispositivi utilizzati nelle attività di
raccolta, Avis provinciale ha inoltre
affinato i processi sanitari e le modalità
che, sin dall’accoglienza del donatore,
portano alla consegna all’Azienda
Ospedaliera Papa Giovanni XXIII, delle
unità di sangue e plasma prelevate, in
modo qualitativamente ineccepibile e
garante della massima sicurezza sanitaria
trasfusionale.
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Un ringraziamento sincero a chi ci ha
aiutato a raggiungere questo importante
risultato: al Consiglio provinciale e a
tutto il personale, il cui intenso lavoro,
la dedizione e la competenza sono stati
fondamentali per conseguire l’obiettivo.
Grazie alle Avis comunali che hanno
sostenuto il lavoro con l’operato dei loro
dirigenti e volontari e con la decisione,
per la maggior parte di esse, di voler
contribuire anche economicamente ad
una parte degli investimenti necessari
per l’accreditamento.
E grazie infinite ai donatori che, con il
loro gesto altruistico, hanno permesso
di continuare ad operare con orgoglio
per il bene e per la crescita dell’associazione, al servizio della collettività.
IL FUTURO
Bergamo al tavolo
di lavoro nazionale...
A fine 2014 è stato istituito a livello nazionale un tavolo di lavoro tra ministero
della Salute, Centro nazionale sangue,
assessorati alla Salute regionali, Avis
nazionale e le associazioni e federazioni
nazionali della donazione di sangue, per
stabilire l’entità della futura revisione
delle quote di rimborso a favore delle
associazioni di donatori volontari di
sangue.
Il progetto, che conta anche sulla
collaborazione della facoltà di Economia dell’Università Cattolica di Roma,
prevede lo studio e l’analisi di dettaglio
dei costi degli emocomponenti e dei
plasmaderivati, al fine di definire un
costo medio standard di produzione
e, successivamente, le tariffe nazionali
congruenti con l’evoluzione del sistema
nazionale.
L’analisi si è svolta presso 12 Servizi trasfusionali rappresentativi del panorama
nazionale e presso altrettante associazioni
di donatori che operano in convenzione
con tali strutture ospedaliere. Tra queste
12 realtà c’è l’Avis provinciale di Bergamo,
come modello associativo di importante
riferimento, e l’Azienda Ospedaliera Papa
Giovanni XXIII.
Nel corso di quest’anno, i dati
raccolti saranno oggetto di studi
approfonditi per delineare i futuri
scenari citati. Da un’analisi intermedia già effettuata, a conferma
anche di quanto testimoniato dai
bilanci di Avis provinciale Bergamo
degli ultimi anni, emergerebbe una
sostanziale inadeguatezza delle
attuali tariffe di rimborso.
Se l’inadeguatezza dovesse perdurare l’associazione si vedrebbe costretta,
per mancanza delle risorse finanziarie
necessarie, a rivedere l’attuale assetto
organizzativo.
L’augurio è quindi che i risultati dello
studio possano condurre già dal 2016
ad un sostanziale miglioramento delle
risorse disponibili per Avis.
…E L’IMPEGNO CON I PIÙ GIOVANI
A proposito di futuro non si può
dimenticare l’impegno di Avis nelle
scuole. Continuerà anche quest’anno
il progetto con le classi quarte e quinte
superiori. L’obiettivo è di far conoscere
la realtà di Avis, alcuni aspetti scientifici
sul sangue, le modalità di donazione e
le attività promosse.
A gestire l’incontro sono relatori formati
specificatamente che utilizzano presentazioni multimediali.
Nell’anno scolastico 2013/2014 sono
state coinvolte 127 classi di 22 istituti
superiori e incontrati circa 3.000 studenti.
Per i più piccini, invece, è entrato nel
vivo il progetto “Rosso Sorriso. La meraviglia del donare”, che diffonde nei
bambini della scuola primaria il valore
della solidarietà e del dono attraverso
una fiaba e laboratori didattici.
L’ALBO D’ORO
DI AVIS
Anche quest’anno nel corso dell’assemblea
si sono tenute le premiazioni per gli avisini
che si sono particolarmente contraddistinti
per impegno e dedizione associativa.
PREMIO AVIS PROVINCIALE
a Mario Rivola
(uno speciale ringraziamento per il lungo
e straordinario cammino di volontario; la
sua esperienza è da sempre un punto di
riferimento fondamentale, con profondo
spirito associativo e grande sensibilità ha
contribuito alla recente opera di ristrutturazione del Centro del Monterosso).
PREMIO CITTADINANZA ATTIVA
a Alberto Rubini
I RICONOSCIMENTI DELLE ZONE
Zona 1 Bergamo
a Salvatore Lamera (alla memoria)
Zona 2 Bassa Val Seriana
a Giuseppe Amigoni
Zona 3 Media Val Seriana
a Maurizio Di Pilato
Zona 5 Val Brembana
a Gino Papetti (alla memoria)
Zona 6 Isola
a Enrico Consonni
Zona 7 Isola 2
a Gianfranco Bognini
Zona 8 Val Cavallina
a Gabriele Madaschi
Zona 9 Sebino
a Bernardino Pezzini
Zona 10 Val Calepio
a Luigi Manzoni
Zona 11 Media Bassa Bergamasca
a Carla Groppi
Zona 12 Sovra Comunale Gera D’Adda
a Livio Belloli
Zona 13 Bassa Bergamasca
a Giuseppe Poli
Zona 14 Valle Imagna
a Tino Sonzogni (alla memoria)
Zona 16 Bassa val Brembana
a Pier Antonio Capelli
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SPECIALE SALUTE
La prevenzione “targata” Avis,
donatori sempre più sani
L’80% dei donatori è immunizzato al virus dell’epatite B
Alimentazione controllata e attività fisica sono “sacrifici” necessari
CAMPAGNA VACCINALE ANTI
EPATITE B
Oltre l’80% dei donatori di Avis
provinciale Bergamo è immunizzato
per il virus dell’epatite B (immunità
naturale o vaccinale) e tra gli aspiranti donatori sprovvisti di anticorpi
protettivi è alto il livello di adesione
al vaccino. Grazie alla campagna
Anti epatite B, finanziata dalla nostra
associazione e in corso da quasi
vent’anni con più di 65.000 dosi di
vaccino utilizzate, la nostra provincia
possiede un prezioso patrimonio di
donatori con elevato titolo di anticorpi
anti epatite B. Sono gli avisini che
vengono avviati prevalentemente
alla donazione di plasma, così da
contribuire al raggiungimento
dell’autosufficienza regionale di
produzione di immunoglobuline
specifiche. Fattore importante in
un’Azienda Ospedaliera ad alta specializzazione come il Papa Giovanni
XXIII che possiede un Centro trapianti
d’organo all’avanguardia.
Da sempre Avis orienta i
propri progetti in termini di
attenzione sanitaria, non solo
garantendo gli accertamenti
periodici obbligatori per legge,
ma investendo in servizi di
prevenzione che, senza volersi
sostituire a quelli del sistema
sanitario nazionale, possono
integrare carenze in tali ambiti
e rendere più facile l’accesso dei
donatori ad alcune prestazioni.
Del resto la prevenzione dello
stato di salute di un avisino ha
certamente una ripercussione
positiva sotto molti punti di
vista, in primis sulla sicurezza
trasfusionale.
In queste facciamo il punto della
situazione sui progetti in corso.
glutine. La prevalenza della malattia
celiaca certa negli avisini ad oggi
testati è pari a circa il 50% di quella
attesa nella popolazione generale (1
donatore su 200). E questo per due
Barbara Giussani
motivi: la fascia d’età dei soggetti
Responsabile Unità di raccolta
Avis provinciale Bergamo
screenati (18/65 anni e l’assenza
dei soggetti tra gli 0 e i 17 anni) e il
fatto che si tratti di una popolazione
SMASCHERA LA CELIACHIA
con dati di salute diversi rispetto a
Lo screening dei donatori è stato ultiquella più generale (con esclusione
mato a maggio 2012: sono stati testati
ad esempio di anemia sideropenica
circa 20.000 donatori (72% uomini
severa o transaminasi fuori range
e 28% donne e la distribuzione di
che rappresenta un’altra condizione
genere rispecchia il rapporto maschi/
ematologica spesso associata alla
femmine tra i donatori periodici di
celiachia). Un’importante consideraAvis provinciale). Il riscontro è stato
zione emersa dai dati epidemiologici
di 96 donatori celiaci che hanno già
è che il 70% dei donatori a cui è stata
ultimato il percorso di valutazione
riscontrata la celiachia non lamentava
sanitaria ed iniziato la dieta senza
disturbi gastrointestinali, mentre il
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65% aveva nello storico degli esami
un riscontro di sideropenia e quindi
era già stato avviato in prevalenza
alla donazione in aferesi
Lo studio è proseguito anche nel
corso del 2014 perché, a latere dei
donatori con malattia celiaca certa, si
sono riscontrati circa 350 avisini con
positività per un anticorpo antiglutine,
ma con test di conferma negativo.
Questi donatori sono stati invitati ad
eseguire il test genetico per valutare
la predisposizione all’intolleranza
al glutine, ai fini di verificare l’opportunità di tenerli sotto controllo
periodico ripentendo annualmente
l’esame della celiachia.
L’indagine genetica eseguita su 180
donatori, per valutare la necessità di
tenere monitorato il donatore con
un genotipo predisponente allo
sviluppo futuro di intolleranza, ha
evidenziato che il 30% lo è.
I dati rielaborati e sottoposti alla
valutazione del Comitato scientifico
che si occupa del progetto saranno
pubblicati in un lavoro scientifico,
anche per ringraziare tutti gli avisini
che hanno aderito allo screening.
CONSULENZA SENOLOGICA
Da settembre 2013 Avis provinciale
ha avviato presso l’unità di raccolta
di Bergamo un servizio di consulenza
senologica con la collaborazione di
due professionisti che si sono resi
disponibili anche ad incontri, rivolti
alla popolazione di sensibilizzazione
sulla problematica.
L’iniziativa, che ha principalmente
lo scopo di incentivare la prevenzione per le patologie mammarie,
in particolare tumorali, coinvolge
prevalentemente le donatrici, ma
è indirizzata a entrambi i sessi in
ogni fascia d’età, in quanto i tumori
della ghiandola mammaria possono
colpire anche l’uomo, seppure con
prevalenza molto inferiore.
Fino ad oggi sono state effettuate
380 visite (tra cui 24 uomini). Le
adesioni sono sempre numerose e
contiamo di poter proseguire nella
collaborazione per almeno un altro
anno.
Innalzato il limite di età per la donazione
A gennaio 2015 il Dmte (Dipartimento di Medicina Trasfusionale e di Ematologia) ha
emanato un protocollo per la selezione del donatore di sangue ed emocomponenti.
I nuovi criteri di idoneità alla donazione prevedono un allungamento del limite di età:
Donazione di sangue:
si passa da 65 a 67 anni con
due donazioni all’anno
Donazione in aferesi:
fino a 65 anni ogni 3 mesi
In entrambi i casi sono esclusi donatori ipertesi o dislipidemici (con elevate concentrazioni di lipidi nel sangue).
I donatori attivi per gruppo sanguigno
289 gli avisini stranieri
Dopo l’Italia le nazionalità
più rappresentate sono
Romania, India, Albania,
America Latina, Marocco e
Senegal.
La sensibilizzazione alla donazione periodica di cittadini
stranieri è importante oltre
che per la finalità etica anche
per ampliare e diversificare
il corredo fenotipico degli
emocomponenti a scopo
trasfusionale.
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Quando il sangue è troppo blu
SPECIALE SALUTE
PREVENZIONE PATOLOGIE
CARDIOVASCOLARI
Le malattie cardiovascolari, prima
causa di morte e morbilità nei paesi
industrializzati, sono per almeno il 50%
prevenibili ed il loro danno iniziale
reversibile, anche senza l’ausilio di
farmaci, adottando uno stile di vita
sano. E non solo attraverso un’educazione alimentare che prevenga e/o
corregga il sovrappeso, la dislipidemia
e l’ipertensione, ma anche con l’attività
fisica adeguata alla propria persona,
purchè svolta regolarmente. Negli
ultimi anni sono stati implementati
in tal senso diversi progetti nazionali
e regionali, riconoscendo all’attività
fisica la capacità di aumentare la qualità della vita e lo stato di benessere.
Le modalità educative con cui Avis
provinciale diffonde questo messaggio
si affidano all’informazione (opuscoli
o messaggi verbali che il medico
fornisce in occasione del colloquio
con il donatore). Dal momento che
gli interventi più efficaci sono quelli
che individuano preventivamente il
target di riferimento e che forniscono
la ricerca apprezzata dalla comunità scientifica internazionale
un supporto attivo agli interessati, è
stato ritenuto importante e incisivo
attivarsi per fornire agli avisini un
canale preferenziale per svolgere
attivamente la regolare attività fisica.
Ai donatori periodici è stato chiesto di
compilare un questionario per acquisire
dati sul loro rischio cardiovascolare,
Come evitare le reazioni avverse
Al via Tilt Training Avis
I dati statistici di rielaborazione delle notifiche di reazioni avverse alle donazioni
registrate in Sistra (Sistema informativo del Centro nazionale sangue), importante
indicatore per mettere in atto strategie di prevenzione anche in tale ambito, hanno evidenziato che la maggior frequenza di avventi avversi si riferisce ad episodi
lipotomici su base vaso-vagale (in pratica si tratta di lievi malesseri come capogiri,
senso di svenimento, sudorazione, ecc. prevalentemente su base emotiva), in
particolare nelle prime donazioni.
Il comitato scientifico sanitario di Avis provinciale Bergamo ha considerato positivo
partecipare al progetto di ricerca promosso dall’Avis di Modena, sotto l’egida del
Comitato scientifico di Avis nazionale. Nel primo step dello studio, oltre a Bergamo
e Modena sono state coinvolte anche Ragusa e Torino.
La ricerca - approvata dal Comitato etico della provincia di Bergamo e in fase di
attuazione presso il centro del Monterosso - vuole convalidare l’applicazione di
alcune tecniche (tilt training) come prevenzione degli eventi avversi di tipo vaso
- vagale nei donatori di sangue, finalizzate a ridurre l’impatto negativo che questi
hanno sul benessere dell’avisino e sulla sua fidelizzazione alla donazione. Lo studio
prevede il reclutamento di donatori alla prima donazione di sangue (casi e controlli)
e ad oggi sono 70 gli avisini che hanno aderito.
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non solo sulla base di parametri
sanitari obiettivabili, ma anche sulle
informazioni relative allo stile di vita.
A chi è stato identificato come a medio/
alto rischio per patologie cardiovascolari è stato proposto un ulteriore
servizio di consulenza con il medico
che ha seguito il progetto. Ad oggi
la richiesta di adesione all’iniziativa
è stata inviata a circa 200 donatori
che donano abitualmente alla sede
del Monterosso, ma purtroppo si è
registrata una bassa adesione (18
le visite effettuate). E questo è un
indicatore della difficoltà di una
presa di coscienza sulla necessità di
correggere elementi di rischio per la
salute, se la soluzione prevede “sacrifici”, come l’alimentazione controllata
e l’attività fisica.
Sempre in ambito di diagnosi precoce
l’Avis ha acquistato un ecografo con
sonda internistica e cardiovascolare
che viene utilizzato dal cardiologo
come utile sussidio durante la visita.
CONSULENZA INTERNISTICA
Il servizio - svolto da uno specialista
che esegue ecografie addominali,
richieste per lo più a donatori con
problemi epatici - permette spesso di
monitorare in tempi brevi patologie
di riscontro a cielo sereno, cioè in presente stato di benessere dell’avisino.
A distanza di cinque anni dall’avvio del progetto volto ad indagare le cause della differenza di genere tra donatori periodici si
evidenzia che i dati sono costanti: 28% donne e 72% uomini. Lo
psicologo, Marco Bani, che ha collaborato allo studio, ha consigliato un monitoraggio “longitudinale” seguendo nel tempo
un gruppo, scelto tra un’Avis campione numericamente rappresentativa, di aspiranti donatori nella loro attività donazionale,
ma l’analisi dei dati non sembra evidenziare cause specifiche
diverse da quelle supposte.
Infatti la fascia d’età in cui si registra più frequentemente uno
stop alle donazioni nel sesso femminile è quella tra i 25 ed i 40
anni, per motivazioni probabilmente legate alle gravidanze e
alla gestione familiare dei figli piccoli, impegno spesso associato
all’attività lavorativa. La comunità scientifica ha mostrato molto
interesse per la problematica sollevata ed i dati di diverse ricerche
in merito, a cura di Avis provinciale Bergamo con la collaborazione
di Marco Bani, sono stati pubblicati in tre lavori. L’ultimo in ordine
di tempo, realizzato nel 2014, dal titolo “Gender differences and
Frequency of whole blood donation in Italian donors: even though
I want, I cannot?” (Bani M., Giussani B., Strepparava M.), è stato
pubblicato sulla rivista “Transfusion and Apheresis Science”.
Ed è stato utilizzato impropriamente in un’interrogazione presentata al Ministero della Salute sul limite di donazione per la
donna pari a due donazioni all’anno.
In Italia il ritmo di donazioni di sangue intero, per la donna in età
fertile, garantisce e tutela la donatrice in questa fascia d’età più
predisposta per motivi fisiologici all’impoverimento dei depositi
di ferro. E la proposta di una modifica non può essere imposta
da indicazioni ministeriali, ma verificata con studi di ricerca che
possono convalidare l’ipotesi, solo per alcune donne e in alcune
condizioni, di riduzione dell’intervallo donazionale.
Tra l’altro in Avis provinciale la donazione di plasma ha permesso
di recuperare e consentire un maggior numero di donazioni
anche tra le donatrici, che rappresentano il 44% degli avisini
periodici in aferesi.
ASPIRANTI DONATORI 2014 - DIVISIONE IN FASCE D’ETà
NUOVE DONATRICI - ANNO 2014
NUOVI DONATORI - ANNO 2014
DONATORI periodici - ANNO 2014
7614
28,30%
19290
71,70%
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L’EVENTO
Grazie per avermi salvato la vita
La Giornata Mondiale del Donatore di
sangue dello scorso 14 giugno è entrata
in Expo e ha avuto all’interno di Cascina
Triulza, il padiglione del terzo settore, i
suoi momenti principali. A cominciare
con un convegno promosso da Civis
(Coordinamento Interassociativo Volontariato Italiano del Sangue, composto da
AVIS, Croce Rossa Italia, Fidas e Fratres),
Centro Nazionale Sangue e Federazione
Internazionale delle Organizzazioni
Donatori di Sangue (Fiods) sullo stato
dell’arte della donazione di sangue nel
mondo, con un focus sugli stili di vita
sani e l’alimentazione.
E Bergamo non è stata da meno: in
serata il prestigioso Teatro Donizetti
ha ospitato il travolgente concerto sinfonico “Čajkovskij, ritratto sinfonico di
un genio della musica”. Uno spettacolo
emozionante per riscoprire e ripercorrere
le più grandi opere del Maestro Pyotr
Ilyich Čajkovskij. Il concerto, diretto dal
Maestro Alvise Casellati, è stato interpretato dall’Orchestra Filarmonica Italiana
con la partecipazione della talentuosa
pianista Leonora Armellini come solista.
L’evento, realizzato in omaggio ad Avis
provinciale Bergamo, in occasione della
Giornata Mondiale del Donatore di
Sangue, con il patrocinio del Comune di
Bergamo e il contributo della Fondazione
della Comunità Bergamasca Onlus è stato
organizzato da Edufactory, associazione
culturale presieduta da Oreste Castagna
che promuove la cultura dell’incontro e
della relazione fra le persone attraverso
una factory creativa che sfrutta ed utilizza
l’arte in tutte le sue forme, con particolare riferimento al tema della famiglia
e al suo aspetto educativo. “Grazie per
avermi salvato la vita, è lo slogan che
quest’anno accompagna la Giornata
Mondiale del Donatore di sangue - ha
dichiarato Oscar Bianchi, presidente Avis
Provinciale Bergamo - ed esprime alla
perfezione i valori insiti in un gesto semplice e dall’alto valore umanitario quale
è la donazione di sangue. L’omaggio del
concerto ad Avis vuole essere un sentito
ringraziamento rivolto a tutti i donatori,
circa 38.000 per Bergamo e provincia,
e allo stesso tempo un’occasione per
aumentare la consapevolezza della
necessità di donazioni per far fronte ai
bisogni trasfusionali”.
Tra gli scopi di AVIS, infatti, oltre alla promozione del dono di
sangue e della solidarietà, ha una rilevanza primaria la promozione e l’educazione a un’alimentazione sicura e di qualità per
cercare di limitare il più possibile abitudini sbagliate, prevenendo
in questo modo alcune gravi malattie della nostra epoca quali
obesità, patologie cardiovascolari, tumori, ecc.
IL PROGETTO
Il progetto “AVISxEXPO. Nutriamo la vita!”, realizzato durante il
periodo Expo 2015 da Avis Nazionale, insieme ad Avis Regionale Lombardia, Avis Provinciale di Milano, Avis Comunale di
Milano, International Youth Committee, Nutrition Foundation of
Italy, Uisp, Fiods e con la collaborazione del Parco Tecnologico
Padano, nasce con l’obiettivo di proporre iniziative, attività e
prodotti educativi e scientifici per porre al centro l’attenzione
nei confronti dell’alimentazione e della salute.
Innovativa nel suo genere, questa iniziativa vede la partecipazione attiva della cittadinanza, sia durante che post evento
Expo 2015. Il tema di tutta la manifestazione Expo 2015 è
“Nutrire il Pianeta, energia per la Vita”, pertanto l’obiettivo del
progetto, riferendosi anche alle finalità sociali di Avis, è quello
di incoraggiare la popolazione, e soprattutto il volontariato,
le famiglie, i bambini e i giovani, a perseguire una corretta
nutrizione e l’attenzione nei confronti della salute, invitando
ed educando il pubblico ad avere uno stile di vita sano.
IL QUESTIONARIO
Una alimentazione sana e l’attività fisica sono quindi fondamentali per mantenere a lungo uno stato di benessere. Spesso
però mancano informazioni precise e chi sa cosa dovrebbe fare
non sempre applica, nella vita di ogni giorno, le informazioni
in suo possesso. Così nasce il questionario che ti invitiamo a
compilare su www.avisperexpo.it
Rispondendo ad alcune semplici domande potrai contribuire
a migliorare la “fotografia” che medici ed esperti di nutrizione
hanno delle abitudini alimentari in Italia e nel mondo.
Le tue risposte ci aiuteranno a realizzare interventi di comunicazione ed educazione che contengano le giuste informazioni
per aiutare tutti noi a vivere meglio e a stare meglio.
Con il tuo contributo Avis potrà realizzare una ricerca di grande
valore sociale e sanitario, da mettere a disposizione di tutta
l’associazione e della comunità scientifica!
Ti chiediamo di invitare alla compilazione anche i tuoi amici,
donatori e non donatori.
Grazie!
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SPAZIO GIOVANI
La festa di Calcinate
inaugura l’estate
Puntuale come ogni anno è tornato l’atteso
appuntamento estivo dei giovani avisini che
sabato 20 giugno ha fatto tappa a Calcinate
(Area feste). Un’iniziativa dal gruppo Avis
giovani provinciale coordinato da Michele
Gotti, in collaborazione con le Avis locali della
zona della Val Calepio, che replica il successo
delle cinque edizioni passate.
La festa si è articolata in più momenti. Il primo
alle 14.30 alla piscina Olimpic di Calcinate per
il pomeriggio insieme, a seguire l’aperitivo
delle 19.15 presso l’Area feste e gran finale
alle 21.30, sempre nell’Area feste, con lo
spettacolo “Siamo tutti fratelli” del comico
Giorgio Zanetti.
Il cabaret di Zanetti, mostrando vizi e virtù del
mondo contemporaneo attraverso una serie
di personaggi ai confini tra realtà e fantasia,
ha divertito un pubblico di tutte le età.
“Sono felice e orgoglioso di poter ringraziare
tutti i ragazzi che stanno dedicando con
generosità il loro tempo non solo alla donazione, ma anche alla vita associativa – ha
sottolineato il presidente di Avis provinciale
di Bergamo, Oscar Bianchi - Avis sta continuando a costruire il futuro”.
“È stato un inverno impegnativo – ha ricordato
Michele Gotti, referente del gruppo Giovani
e consigliere provinciale di Avis – fatto di
incontri frequenti per organizzare al meglio
tutti gli eventi di questi mesi. Siamo stati
presenti negli stand presso l’ospedale Papa
Giovanni XXIII e lungo il Sentierone di Berga-
mo. Insomma, il gruppo
è attivo e propositivo,
ma sempre alla ricerca
di nuove leve disposte a
mettersi in gioco e ad aiutare
i tanti volontari. Seguici sulla
pagina Facebook. Ne varrà la pena!”.
www.facebook.com/AvisGiovaniProvincialeBergamo
Dona e poi… parti!
la nuova campagna di Avis
L’invito a donare prima di partire per le vacanze è rivolto agli avisini
in buone condizioni di salute, non sospesi, con esami sulla donazione
precedente nella norma, che non abbiano donato sangue negli ultimi
90 giorni, se maschi, e negli ultimi 6 mesi se donne in età fertile.
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“Dobbiamo essere pronti a rispondere a eventuali emergenze anche
durante il periodo estivo – spiega Oscar Bianchi, presidente provinciale
di Avis -. Per una miglior organizzazione sarebbe importante che in
questi mesi i donatori con la consueta generosità prenotassero al centro del Monterosso anche durante i giorni centrali della settimana. Ci
consentirebbe di garantire un flusso costante di sangue ed emoderivati
al Simt (servizio di immunoematologia e medicina trasfusionale) e di
programmare le donazioni di gruppi particolari destinate a pazienti
selezionati, come i politrasfusi, i trapiantati, i neonati prematuri”. E
Avis ha promosso anche una nuova campagna estiva di spot, realizzati
da Polar Tv, distribuiti sulle Tv locali e attraverso il canale YouTube.
Il centro del Monterosso, a Bergamo, in via Da Vinci 4, è aperto
tutti i giorni dalle 7.30 alle 10.30 (domenica e festivi dalle 7.00 con
l’esclusione di sabato 15 agosto). L’appuntamento può essere fissato
telefonicamente allo 035.342222 o attraverso la pagina del donatore
di www.avisbergamo.it
Si può inoltre donare nelle articolazioni organizzative periferiche di
Calcinate, Gazzaniga, Piario, Ponte San Pietro, Romano di Lombardia,
San Giovanni Bianco, Sarnico, Trescore e Zingonia. E anche presso i
centri trasfusionali di Alzano Lombardo, Gazzaniga, Lovere, Romano
di Lombardia, Sarnico, Seriate e Treviglio e presso le Avis di Brembilla,
Valle di Scalve, Grumello del Monte, Chiuduno, Cividino Quintano.
E chi in vacanza fosse già andato deve prestare attenzione al West
Nile Virus. Sul sito www.avisbergamo.it è possibile consultare gli
aggiornamenti relativi alle zone coinvolte.
VITA ASSOCIATIVA
GRANDE SUCCESSO PER
IL CONCORSO DI BERGAMO
Gran finale alla Casa del Giovane per il
concorso “Il dono del sangue”, organizzato dall’Avis comunale di Bergamo, in
collaborazione con il gruppo Avis Celadina in memoria della maestra Alba
Negri. Obiettivo del concorso era la
realizzazione di un cartellone sul tema
dell’importanza di donare il sangue,
ed era rivolto ai ragazzi delle quinte
elementari di Bergamo e provincia.
Presenti all’incontro Roberto Guerini,
presidente dell’Avis comunale di Bergamo, Oscar Bianchi, presidente dell’Avis
provinciale, Federica Bruni, consigliere
del Comune di Bergamo, Paola Crippa
del provveditorato degli Studi di Bergamo e Antonio Terranova, che ha tenuto
incontri didattici sul tema della donazioni nelle scuole di città e provincia. Al
concorso hanno preso parte 29 scuole
con 57 elaborati. “Bambini, ricordatevi
che c’è sempre qualcuno che soffre e
che ha bisogno di sangue. A Bergamo,
rispetto a molte altre zone, il numero
dei donatori è particolarmente elevato
con 38 mila iscritti e 70 mila sacche di
sangue raccolte nel 2015”, ha ricordato
il presidente Bianchi. Quindi le premiazioni: primo posto per le classi quinte
della scuola Calvino di Colognola, con
un buono libri del valore di 250 euro;
seconda la classe quinta B della scuola
Don Bosco in Malpensata (buono di 200
euro); terze le classi quinte della scuola
di Sedrina (buono di 150 euro).
Daniela Picciolo
A SERIATE L’INFORMAZIONE SANITARIA
FA IL PIENO
A maggio le sezioni Avis ed Aido di
Seriate hanno organizzato due serate di
informazione sanitaria per i cittadini dal
titolo: “Dimagrire mangiando: i segreti
di un’alimentazione genuina” e “Rimedi
naturali: come la natura ci mantiene in
salute”.
Durante gli incontri sono state illustrate
le linee di guida su un corretto stile di vita
a tavola, utilizzando quello che la natura
produce senza alterazioni. Tantissime sono
state le domande dei presenti.
Visto il successo di partecipanti (200 persone a serata) se ne programmeranno altri
prossimamente, con le stesse interessanti
argomentazioni.
per riproporre tale progetto e ringrazia
il dirigente scolastico, le insegnanti e le
famiglie per la gentile disponibilità a
collaborare.
l’Avis ha organizzato una mostra presso
la Biblioteca dove sono state esposte
oltre 250 “opere”, piccoli gioiellini che
con creatività e fantasia raccontano la
generosità degli avisini.
Franco Magni
ALBANO IN… CAMMINO
E CAPRIATE SAN GERVASIO
REALIZZA LA MOSTRA
Iniziata in primavera l’iniziativa dei
gruppi cammino è un consolidato metodo di prevenzione per la salute sviluppato in collaborazione con Asl ed
il Comune. I conduttori Avis guidano
il gruppo del lunedì (ritrovo alle 17.30
presso il comune) con un’ulteriore opportunità di unirsi ad altri “marciatori” il
martedì mattina (ritrovo alle 9.30 presso il centro sportivo). Nei prossimi mesi
l’attività di prevenzione si arricchirà di
una parte teorica con incontri e corsi
tenuti da medici. Vi aspettiamo!
ROSSO SORRISO TORNA A BRUSAPORTO
L’Avis comunale di Brusaporto anche
quest’anno ha aderito al progetto “Rosso
Sorriso” entrando nelle classi seconde
elementari della scuola primaria del
paese. L’incontro con i bambini si è
svolto in un’intera giornata a cui hanno
partecipato le due valide collaboratrici
Silvia e Federica.
Il riscontro sui bambini è stato molto
positivo suscitando in loro parecchio
interesse, curiosità ed entusiasmo nel
realizzare i lavoretti con i propri genitori.
Tantissime le domane fatte in merito al
significato del “Dono gratuitamente”.
Al termine di ogni incontro, a ciascun
bambino e alle insegnanti, è stato donato
il dvd di Rosso Sorriso con lo scopo di
sensibilizzare gli adulti alla donazione. E
a questo proposito tanta partecipazione
e collaborazione è stata riscontrata anche
da parte dei genitori, che con buona
volontà e pazienza, hanno eseguito le
prove richieste dal laboratorio.
Attraverso semplici disegni, i bambini
hanno capito il vero significato del “Dono”
evidenziando l’amore, l’altruismo e il
volontariato.
Avis Brusaporto tornerà il prossimo anno
sempre nelle classi seconde elementari
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LOVERE INTITOLA IL SERVIZIO
TRASFUSIONALE A GIUSEPPE GUIZZETTI
Grazie ai buoni rapporti fra l’Avis comunale
ed il mondo scolastico del Comune di
Capriate San Gervasio, il Gruppo Giovani
Avis ha proposto il progetto Rosso Sorriso
ha personalizzando una scaletta di interventi nelle scuole primarie articolata in
due moduli differenziati: il primo per le
prime tre classi ed il secondo per le quarte
e quinte classi. Artefici dell’iniziativa Silvia
Lazzeri, Alessandra Marzupio, Arianna
Raimondi ed Andrea Rota.
Durante gli interventi è stato chiesto ai
bambini di presentare il tema del “dono”
e chiedere di ricordare un episodio in cui
hanno donato qualcosa a qualcuno; di
realizzare un disegno dedicato a quel momento; di vedere la storia di Rosso Sorriso
e memorizzarla; di portare a termine la
“missione” assegnata. Per presentare poi
a tutta la comunità i disegni realizzati,
L’ Avis di Lovere celebra quest’anno il
60° anniversario della sua costituzione:
sono in programma una serie di manifestazioni che intendono solennizzare un
traguardo così importante e rendere il
dovuto omaggio a tutti gli avisini che,
nel corso di questi anni, sono stati nel
nostro territorio un’alta espressione di
umana solidarietà.
La prima di queste cerimonie ha voluto
onorare la memoria di Giuseppe Guizzetti,
per tanti anni alla guida della sezione
e insignito della Croce d’oro per le 125
donazioni, intitolandogli il nuovo Servizio
trasfusionale dell’ospedale di Lovere.
È stata la prima non solo in senso temporale, se l’Avis infatti si configura oggi
come realtà viva e vitale lo si deve in
modo determinante al lavoro di Giuseppe
Guizzetti.
La targa che reca il suo nome è stata
scoperta - e benedetta dal parroco, mons.
Giacomo Bulgari - il 12 marzo (il giorno
dopo ricorreva il primo anniversario della
scomparsa) alla presenza dei suoi familiari,
di personalità dell’Azienda Ospedaliera,
di rappresentanti di enti ed associazioni,
di dirigenti dell’Avis, di numerosi appartenenti alla grande famiglia dei donatori
di sangue, di amici e sostenitori.
Ha aperto la cerimonia il direttore generale
dell’Azienda, Amedeo Amadeo: nel suo
intervento cordiali espressioni di simpatia
e di riconoscenza per i donatori di sangue
il cui impegno prezioso contribuisce in
larga misura a coprire le necessità degli
ospedali dell’Azienda. Concetto sottolineato anche dalla responsabile dei Servizi
trasfusionali, Nadia Coffetti.
L’attività di Giuseppe Guizzetti è stata
poi illustrata dalla presidente dell’Avis,
Marina Capitanio, che ha ricordato il
fiorire della sezione negli anni ‘70, con
lo straordinario aumento del numero di
donatori, il miglioramento delle modalità
e delle condizioni di raccolta del sangue,
l’acquisto della emoteca e di altre apparecchiature sanitarie per l’ospedale,
la collaborazione preziosa offerta dagli
avisini al personale sanitario durante la
raccolta. E poi le importanti realizzazioni
degli anni ‘80: un Centro trasfusionale,
all’avanguardia per quel tempo; il Gruppo Autisti Volontari costituito e gestito
dall’Avis fino al 1999, per fornire autisti e
accompagnatori, debitamente preparati
e selezionati, idonei al “trasporto di malati
e infermi” su mezzi dell’ospedale.
“Per tutto questo” - ha concluso la presidente dell’Avis - “e per altro ancora: per
quanto delicato, oneroso e qualificato
lavoro ha profuso nella “Casa della Serenità” in tanti anni di presidenza, per
il suo impegno civico come Assessore,
per l’amicizia sincera che ha donato a
quanti di noi hanno lavorato con lui,
l’Avis di Lovere manterrà per sempre
caro il suo ricordo”.
11-12 luglio
A Dalmine (oratorio di Sforzatica):
Torneo di Tri-Volley
12 luglio
A Nembro (sala della Comunità ore 7.30):
Test del diabete
19 luglio
A Calcinate (area Feste ore 8.00):
Corri con l’Avis
9 settembre
A Brembate di Sopra
(sala Teatro di Casa Serena ore 20.45):
Alimentazione e stili di vita
15
è semplice e rapido
usa il sito internet
www.avisbergamo.it