Le nuove tabelle per l`auto aziendale

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Le nuove tabelle per l`auto aziendale
Articolo della Fondazione Studi
LE NUOVE TABELLE PER L’AUTO AZIENDALE
Sono state pubblicate dall’Agenzia delle Entrate sul Supplemento Ordinario n. 233 della Gazzetta
Ufficiale le Tabelle nazionali dei costi chilometrici di esercizio di autovetture e motocicli per il
calcolo del reddito derivante dall’uso promiscuo di auto aziendali.
Tali Tabelle, annualmente elaborate dall’Aci entro il mese di novembre di ciascun anno, sono valide
per l’intero periodo d’imposta 2010 e sono predisposte sulla base di una percorrenza annua di
15mila chilometri.
Per i dipendenti o gli amministratori a cui viene assegnata un’auto aziendale per uso non
esclusivamente lavorativo e per la maggior parte del periodo di imposta, il datore di lavoro deve
assoggettare a contributi e ritenute un importo calcolato secondo i valori evidenziati nelle Tabelle
ovvero il 30% dell’importo corrispondente alla percorrenza convenzionale di 15mila chilometri
annui. Dall’analisi delle tabelle aggiornate si rileva che il reddito forfetario da rilevare per gli
adempimenti d’obbligo ha subito modifiche sostanzialmente marginali. Il benefit per le auto più
nuove è sceso di un paio di punti rispetto al 2009, lo stesso è aumentato invece per le autovetture
più vecchie.
Se il dipendente versa all’impresa, anche con trattenuta su prospetto paga, una somma a fronte
dell’impiego dell’auto, l’importo della tabella Aci viene ridotto in misura corrispondente. Qualora il
corrispettivo pagato dal dipendente, comprensivo dell’Iva, sia pari o superiore all’ammontare
risultante dalle Tabelle, il benefit sarà pari a zero e nessun obbligo sorge per il datore di lavoro.
Le modifiche intervenute negli ultimi anni sulla deducibilità fiscale dei costi sostenuti per le auto
aziendali hanno sicuramente portato le aziende a rivedere le forme di acquisto di questi beni.
Attualmente per le auto assegnate in benefit, che scontano l’Irpef e i contributi, il datore di lavoro
deduce tutti i costi sostenuti per il 90% del loro ammontare. Assegnare l’auto aziendale al
dipendente anche per uso personale è un incentivo al lavoratore e l’azienda ha la possibilità di
dedurre una quota del 50% in più dei costi sostenuti e non applica il tetto dei 18.076 euro nel
conteggio dell’ammortamento e del canone di leasing.
Come qualsiasi benefit erogato non occasionalmente anche il controvalore in denaro dell’auto data
in uso promiscuo, entra a far parte della base di calcolo del Tfr.