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CCP
65-630-1
Nostro rif.:
Numero:
Vostro rif.:
Comune
di Giubiasco
Municipio
Piazza
Grande 1
6512
Giubiasco
Preavviso: commissione petizioni
Al
Consiglio comunale
Giubiasco, 8 novembre 2006
MESSAGGIO MUNICIPALE N. 23/2006
Convenzione con i Comuni di Camorino, Pianezzo e S. Antonio per il
servizio di lotta contro gli incendi boschivi
In Ticino i corpi pompieri di montagna sono nati attorno agli anni «70/»80, con la Legge cantonale
sulla polizia del fuoco del 13 dicembre 1975, ed hanno ripreso l»attività delle ≈squadre comunali di
spegnimento incendi∆. Nel comprensorio dei Comuni di Camorino, Giubiasco, Pianezzo e S.
Antonio, la lotta contro gli incendi boschivi è attualmente affidata a due Corpi pompieri, denominati
di Camorino e della Valle Morobbia (comprendente i Comuni di Giubiasco, Pianezzo e S. Antonio):
quest»ultimo Corpo pompieri si fonda su una convenzione stipulata dai tre Comuni negli anni
1985/86. Risale infatti a quegli anni, l»adesione di Giubiasco al Corpo pompieri di montagna della
Valle Morobbia, che già si estendeva ai Comuni di Pianezzo e S. Antonio (cfr. MM 52/81 e 26/85).
I due Corpi pompieri hanno finora svolto il loro compito con piena soddisfazione dei quattro
Comuni ed a costi contenuti, grazie anche all»attività di volontariato svolta dai pompieri. Il
contributo annuo versato da Giubiasco, dipendente dal numero di pompieri del Borgo che
aderiscono al Corpo, si aggira sui 500/800 franchi annui (cfr. preventivi e consuntivi del Comune,
voce contabile 170.352.11 ≈Rimborso al corpo pompieri di montagna∆).
Le modalità d»intervento nel frattempo sono cambiate, e sono anche sempre meno le persone che
conoscono a fondo il territorio in cui vivono: grazie alle più rapide possibilità di comunicazione, ora
sono spesso i pompieri urbani, supportati da elicotteri ad intervenire contro gli incendi di boschi. I
pompieri di montagna intervengono spesso per scongiurare una successiva propagazione, o per
spegnere focolai sotterranei e ceppaie. Da qui l»esigenza di una nuova organizzazione dei pompieri,
con meno militi nei Corpi di montagna, ma meglio equipaggiati e meglio istruiti.
In effetti la nuova organizzazione elaborata dalla Federazione ticinese dei corpi pompieri e
approvata dal Consiglio di Stato nel luglio 2004, sulla base della Legge sull»organizzazione della
lotta contro gli incendi, gli inquinamenti e i danni della natura, entrata in vigore il 1° gennaio 1997
(Lli), non riconosce più una sufficiente capacità d»intervento a Corpi pompieri del calibro di quelli
attivi a Camorino e in Valle Morobbia. Visto che la Lli ha lasciato ai Comuni la competenza
d»istituire i corpi pompieri di montagna (Lli art. 10, cpv. 1) dopo aver sentito il parere della
Federazione Ticinese dei Corpi pompieri (RLli, art. 5, cpv. 1), nel dicembre 2004 il Consiglio di
Stato ha assegnato ai 4 Comuni un anno di tempo per procedere all»unificazione dei due Corpi
pompieri.
Le trattative tra i 4 Comuni sono iniziate subito già nel gennaio 2005: non è tuttavia stato possibile
concluderle entro i termini stabiliti dal Consiglio di Stato, anche perché le ricerche di una nuova
sede in posizione più centrale, al posto delle due attuali, sono andate per le lunghe e si sono
concluse con un nulla di fatto: non è infatti stato possibile reperire degli spazi confacenti e a costi
contenuti, a Giubiasco. Nell» aprile 2006 Il Consiglio di Stato ha quindi prorogato fino a fine 2006 il
2
termine per la riorganizzazione: qualora tale termine dovesse decorrere infruttuoso, i due corpi
verrebbero sciolti d»ufficio dall»autorità cantonale, e la lotta contro gli incendi boschivi verrebbe
affidata al Corpo pompieri della Città di Bellinzona, se necessario in collaborazione con i Corpi
pompieri di montagna dei comprensori vicini.
Nel loro incontro del maggio 2006, constatata l»unanime adesione di principio all»unificazione dei
due Corpi pompieri espressa dai delegati dei 4 Comuni e dai due Comandanti dei Corpi pompieri, i
presenti hanno quindi deciso di confermare all»Ufficio della difesa contro gli incendi, Bellinzona
l»intenzione di unificare i due Corpi pompieri nei termini prestabiliti, e di sottoporre la convenzione
ai rispettivi legislativi entro l»autunno 2006.
Parallelamente sono continuati i lavori amministrativi e tecnici in preparazione dell»unificazione. La
ricerca di una sede centralizzata per l»infrastruttura logistica del Corpo pompieri verrà se del caso
approfondita in un secondo tempo dal Comune sede e dal Comando del corpo, ritenuta
l»opportunità di mantenere almeno per ora le due sedi attuali a Camorino e Pianezzo, e di
mantenere la conservazione del materiale personale a domicilio dei pompieri: ciò consente infatti
una migliore prontezza d»intervento.
L»unificazione dei due corpi non modificherà sostanzialmente il costo complessivo a carico dei
Comuni. Si constata infatti che i costi potrebbero diminuire poiché:
−
il numero di pompieri sarà leggermente inferiore all»attuale (la Valle Morobbia ne conta 25 e
Camorino una ventina, mentre la Lli limita a 40 pompieri l»effettivo dei Corpi di montagna
intercomunali. ¤» inoltre probabile che l»intensificazione dell»attività di formazione e di
picchetto non consenta più a tutti gli attuali pompieri di conciliare questa attività con gli altri
impegni);
−
l»unificazione consentirà di ridurre le ridondanze nella gerarchia del Corpo pompieri.
Vi sono tuttavia anche fattori che potrebbero far aumentare i costi, poiché:
−
l»attività del Corpo pompieri a medio termine si potrebbe intensificare, non tanto a seguito
dell»unificazione, quando a seguito dell»aumento dei periodi di siccità;
−
si richiede un»intensificazione dell»attività di picchetto e un maggior numero di esercitazioni.
Vi sono infine fattori neutri. Infatti:
−
l»unificazione dei Corpi pompieri non modificherà sostanzialmente i costi per
l»equipaggiamento e le infrastrutture;
−
gli interventi di lotta contro gli incendi di bosco sono interamente rimborsati dal Cantone (RLli,
art. 24, cpv. 3);
−
le indennità di intervento e quelle di istruzione per la pianificazione stabilita o approvata dal
Cantone sono a carico dello stesso (art. 29, cpv. 2);
Attualmente il costo complessivo dei due corpi risulta di poco inferiore ai fr. 8'000.-. Per i motivi
sopra indicati il costo del Consorzio unificato, che dovrebbe essere meglio formato ed allenato alla
lotta contro gli incendi di boschi, si aggirerà presumibilmente ancora sugli 8»000/10'000 franchi,
con un costo medio per Comune pari a fr. 2'500 circa. Sarà comunque necessario modificare la
chiave di riparto dei costi tra Comuni, con possibile variazione dei singoli importi rispetto alla
situazione attuale.
L» alternativa
La sola alternativa all»unificazione dei due corpi pompieri di montagna (oltre all»assegnazione
d»ufficio del comprensorio al Centro di soccorso di Bellinzona, già indicata dal Consiglio di Stato
nella sua risoluzione dell»11 aprile 2006), può essere individuata nella collaborazione con il Corpo
civici pompieri di Bellinzona. Tale alternativa è stata esplorata nella riunione che i 4 Comuni hanno
tenuto nel settembre 2006 con il Vicesindaco e Capodicastero di Bellinzona Mauro Tettamanti e
con il Comandante dei civici pompieri Bruno Winkler.
Per l»anno 2007 la proposta interlocutoria formulata in quell»occasione avrebbe comportato un
costo complessivo di fr. 10'000.- per i quattro Comuni, riservata la ratifica da parte del Municipio di
Bellinzona: consisteva appunto nell»affidare al Corpo pompieri di Bellinzona la lotta contro gli
incendi boschivi, costituendo una ≈sezione Bellinzona sud∆ dei pompieri di montagna, con i
3
volontari degli attuali corpi di Camorino e Valle Morobbia, disposti a continuare la loro attività. Nel
2007 si sarebbe poi dovuto lavorare all»estensione del comprensorio dei pompieri di montagna,
includendo anche i Comuni di Gudo, Monte Carasso e Sementina, attualmente non ancora
riorganizzati: il costo da ripartire sui 7 comuni, sarebbe salito indicativamente a fr. 20'000.-.
L»obiettivo era in questo caso di rendere operativa la ≈sezione Bellinzona sud∆ entro il 2008.
Il Corpo civici pompieri di Bellinzona si è pure detto disponibile ad assumersi la lotta contro gli
incendi di boschi in caso di adesione di singoli Comuni attualmente aderenti ai corpi di Camorino e
Valle Morobbia. Per il 2007 ciò avrebbe comportato un costo di fr. 3'000.- circa per Comune.
Questa eventualità renderebbe di fatto il corpo pompieri di montagna dei tre Comuni rimasti non
conforme alla nuova organizzazione dei pompieri adottata dal Consiglio di Stato nel 2004, e
imporrebbe quindi anche gli altri Comuni di compiere lo stesso passo. Per questi motivi i Municipi
dei Comuni di Camorino, Giubiasco, Pianezzo e S. Antonio propongono la costituzione del nuovo
Corpo unificato.
Per Giubiasco tutte le varianti si equivalgono, anche finanziariamente: a parità di condizioni, il
Municipio ha ritenuto quindi opportuno privilegiare la solidarietà con i Comuni della Valle Morobbia
e con il Comune di Camorino, in applicazione anche dell» art. 1 cpv. 3 del Regolamento comunale;
sentiti gli avvisi degli Esecutivi di questi Comuni, il Municipio propone di sottoscrivere l»allegata
convenzione con i Comuni di Camorino, Pianezzo e S. Antonio, per il servizio di lotta contro gli
incendi boschivi.
A medio termine l»organizzazione dei corpi pompieri conoscerà ulteriori cambiamenti: la stampa ha
già riferito in agosto la notizia dell»impiego a metà tempo del Comandante del corpo pompieri di
Bellinzona, a decorrere dal mese di settembre. E √sempre nel Bellinzonese- si è ancora in cerca di
una nuova sede per il Corpo civici pompieri. Da ultimo, non per importanza, è allo studio la
proposta di finanziamento dell»attività dei pompieri in tutto il Cantone con un sistema analogo a
quello delle autoambulanze, dove i Comuni sono chiamati a versare un pro-capite.
Ci si attende comunque che la riorganizzazione, qualsiasi forma essa prenda, comporti una
sensibile riduzione dei volontari attualmente impegnati nei corpi di montagna e che anche i
progetti di aggregazione nel Bellinzonese √semmai vedranno la luce- influiranno sull»organizzazione
dei pompieri.
¤» quindi probabile che a medio termine la riorganizzazione oggetto del presente messaggio debba
essere adeguata ai cambiamenti sopra indicati.
La convenzione:
Esaminata la bozza di convenzione redatta dall»Ufficio della difesa contro gli incendi, Bellinzona,
sottoponiamo ai Legislativi dei quattro Comuni il testo allegato √che tiene conto degli adeguamenti
proposti dai Municipi-, con i commenti seguenti:
Art. 1 Scopo della convenzione
Cpv. 1: sancisce l»istituzione del nuovo Corpo pompieri.
Cpv. 2: indica lo scopo del Corpo pompieri.
Cpv. 3: ricorda la necessità di ottenere la ratifica da parte del Consiglio di Stato, che verrà richiesta
non appena la convenzione sarà stata approvata da tutti i legislativi e sottoscritta da tutti i
Municipi. Caso contrario essa non entrerà in vigore.
Art. 2: Categoria del Corpo pompieri
Cpv. 1: precisa che la classificazione del Corpo pompieri è stabilita all»art. 7, let. c) RLli.
Cpv. 2: ricorda che la decisione finale sulla classificazione del Corpo pompieri spetta al
Dipartimento delle finanze e dell»economia.
Art. 3:Comune sede
Cpv. 1: definisce il Comune sede, che si fa carico dei Compiti esecutivi di cui all»art. 9 cpv. 1 RLli, e
degli altri compiti delegati dai Comuni convenzionati. Il Corpo pompieri non ha personalità
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giuridica propria e non può quindi assumere direttamente la responsabilità di questi
compiti.
Cpv. 2: elenca i principali compiti del Comune sede, tra i quali vi è anche quello di mettere
gratuitamente a disposizione le risorse umane e materiali necessarie all»amministrazione
del Corpo. Giubiasco ha accettato su richiesta di svolgere tale compito, in segno di
collaborazione con gli altri Comuni.
Come detto, le sedi operative rimarranno per ora dislocate a Pianezzo e Camorino, che
metteranno a loro volta gratuitamente a disposizione gli spazi necessari: questa ha il pregio
di promuovere una maggior rapidità d»intervento.
Cpv.3: assegna al Comune sede la facoltà di emanare disposizioni esecutive per il funzionamento
del Corpo pompieri, sentito l»avviso dei Comuni convenzionati.
Cpv. 4: vista la positiva esperienza fatta nell»ambito delle collaborazioni intercomunali di polizia, il
Comune di Pianezzo propone d»istituire una commissione consultiva intercomunale anche
per seguire l»attività del Corpo pompieri di montagna. Concordiamo con la proposta,
giustificata anche dal fatto che le sedi operative sono più di una, e che la sede
amministrativa s trova in un terzo Comune.
Art. 4:Preventivi e consuntivi
Cpv. 1: definisce i termini per la presentazione dei preventivi e dei consuntivi del Corpo pompieri.
In applicazione del principio di causalità, e per chiarezza nella ripartizione dei compiti tra
Cantone e Comuni, riteniamo necessario che preventivi e consuntivi del Corpo vengano
approvati da tutti i Comuni convenzionati.
Cpv. 2: stabilisce i tempi di approvazione dei conti, a disposizione dei Comuni.
Cpv. 3: dà al Comune sede il compito di promuovere nuove trattative con le parti interessate, in
caso di mancata approvazione dei conti da parte di uno o più Comuni.
Art. 5 Finanziamento da parte dei Comuni
I principi generali del finanziamento della lotta contro gli incendi sono ancorati negli artt. 16-18 Lli,
nonché negli artt. 24 ss. del RLli.
Cpv. 1: ripartisce i costi tra i Comuni. La precedente convenzione (che interessava i Comuni di
Giubiasco, Pianezzo e S. Antonio), ripartiva i costi in base al numero di pompieri spettanti
per convenzione ad ogni Comune, rispetto al numero totale di pompieri (25) come segue:
Pianezzo 1
S. Antonio
Giubiasco
Totale
Numero di pompieri
per Comune
12/25
08/25
05/25
25/25
Ripartizione dei costi
per Comune, in %
48
32
20
100
Questa chiave di riparto dev»essere modificata perché nella pratica pone un vincolo di
dotazione di militi poco sensato e non più conforme alla Lli.
L»Ufficio della difesa contro gli incendi propone una chiave di riparto che si avvicina a quella
adottata nella Convenzione nel 1975 per i Pompieri della Città di Bellinzona. Quest»ultima si
fonda sulla media tra popolazione e valore immobiliare di stima; per i pompieri di montagna
si propone di adottare una media tra popolazione finanziaria e superficie boschiva.
Quest»ultima formula apporterebbe un sistema di ripartizione dei costi tra Comuni
difficilmente sostenibile: Giubiasco, con una superficie boschiva del 4% rispetto al totale
del comprensorio si prenderebbe a carico il 38% dei costi (cfr. tabella seguente).
Con l»entrata in vigore della nuova Legge sulla perequazione finanziaria intercomunale del
1
Comune sede del Corpo secondo la vigente convenzione del 16.12.85 / 23.12.85 / 15.12.86
5
25 giugno 2002 - che consente anche di compensare oneri particolari sopportati dai
Comuni per compiti essenziali, causati in particolare dalla loro localizzazione geografica
(LPI, art. 15)- un tale sistema di perequazione dei costi per i pompieri di montagna non si
giustifica più: se la LPI funziona i divari finanziari tra Comuni si riducono e non è quindi
opportuno aggiungere nuovi meccanismi di perequazione a quelli già in vigore.
Nel comprensorio del nuovo Corpo pompieri sarebbe però improponibile ripartire i costi tra
i Comuni unicamente in base alla superficie soggetta agli incendi boschivi, viste le notevoli
differenze di superficie tra i Comuni.
Per equità e semplicità proponiamo quindi di ripartire i costi in parti uguali: viste le
caratteristiche del comprensorio del nuovo Corpo pompieri, quest»unico criterio consente
già una ripartizione sostenibile, senza bisogno di calcoli, come conferma la tabella
seguente:
Confronto tra le varie chiavi di riparto, secondo l»attuale superficie boscata2 e la popolazione
finanziaria3
1
2
Superficie
boscata
(ha)
3
4
5
6
7
Pop
Fin
%
bosco
% pop.
fin.
Riparto
medio
(=4+5/2)
Riparto
uniforme
Camorino
555
2»446
14
22
18
25
Giubiasco
132
7»869
4
71
37
25
Pianezzo
703
534
17
5
11
25
S. Antonio
2»610
193
65
2
34
25
Totale
4000
11»042
100
100
100
100
Comune
Cpv. 2 lascia al Comune sede la facoltà di prelevare acconti, in modo da consentire il regolare
svolgimento dell»attività del Corpo pompieri.
Art. 6 Compiti del Comando del Corpo
Cpv. 1 descrive i compiti principali del Comando del corpo.
Cpv. 2: rinvia alle norme cantonali, e se del caso alle disposizioni esecutive, per comporre
l»organico del Corpo pompieri.
Cpv. 3 richiede al Comando la presentazione di un rapporto annuale di attività.
Cpv. 4 limita le competenze finanziarie del Corpo ai crediti concessi dai Comuni.
Art. 7: Estensione del comprensorio
La competenza di eventualmente estendere la convenzione ad altri Comuni è data al Legislativo
del Comune sede, fintantoché non vi siano conseguenze finanziare negative per i Comuni già
convenzionati.
Art. 8 Abrogazione
E» abrogata la convenzione precedente.
2
3
Fonte: annuario statistico ticinese, Comuni, 2005, pag. 144
Popolazione finanziaria 2005 (FU 64/2006)
6
Art. 9 Scioglimento
Si procede allo scioglimento degli attuali Corpi pompieri.
Art. 10 Disposizioni finali
L»entrata in vigore e la durata della convenzione sono contenute in questo articolo. Per
sincronizzare il mandato conferito al Corpo pompieri con la durata delle legislature comunali è
prevista una prima possibilità di disdetta della convenzione entro fine 2008 (anno delle elezioni
comunali): osservando il termine di disdetta di 1 anno, la convenzione esplicherebbe i suoi effetti
fino a fine 2009.
***
Fatte queste premesse si invitiamo a risolvere:
¤» approvata (articolo per articolo) la convenzione tra i Comuni di Camorino, Giubiasco, Pianezzo e
S. Antonio, per il servizio di lotta contro gli incendi boschivi. La convenzione entra in vigore con la
ratifica dell»autorità cantonale.
Allegata:
Convenzione
Con ossequio
Per il Municipio
Il Sindaco:
Il Segretario:
f.to A. Bersani
f.to A. Benelli