Mondo Animale - Comune di Bassano del Grappa

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Mondo Animale - Comune di Bassano del Grappa
Sebastian Cudicio art+design
cel. 348.8123749
[email protected]
www.sebastiancudicio.com
Orari di apertura
Sabato: 9.00 - 13.00 15.00 - 18.00
Domenica e festivi: 10.30 - 13.00 15.00 - 18.00
(escluso Capodanno, Pasqua, Natale)
Lunedì - venerdì: su prenotazione, tel. 0424 524933
Città di Bassano del Grappa
Con il sostegno di
Comitato promotore:
Sindaco: Gianpaolo Bizzotto
Assessore alla Cultura e alle Attività Museali: Luciano Fabris
Direzione: Giuliana Ericani
Coordinamento: Cristina Busatta
Consulenza scientifica: Mauro Bon
Consulenza artistica e allestimento scenografico: Mauro Zocchetta
Progetto grafico: Sebastian Cudicio
Testi e consulenza per le attività didattiche: Monica Scomazzon
Testi Sezione CITES del CFS : C.F.S. - Servizio CITES Centrale Roma
Foto: G. Artale, C. Ceccato, T. Conci, P. Facchinello, C. Gerolimetto, V. Wipflinger
Musiche: Francesco Erle
Progettazione arredi: Dina Lievore Zaia
Squadra tecnica per l’allestimento: R. Dalle Nogare, I. Ravagnani, I. Tessaro, C. Zarpellon
Finiture artistiche e illustrazioni: Marco De Paoli
Realizzazione arredi bookshop: Frighetto Mobili s.n.c.
Luci e audio: Raggi di luce s.r.l.
Stampa e allestimento pannelli: Imaging Pro s.n.c.
Segreteria, amministrazione e custodia: personale del Museo civico di Bassano del Grappa
Visite guidate e laboratori: operatori didattici della Sezione naturalistica del Museo civico di
Bassano del Grappa
Segreteria didattica: Luigi Gollin
Accoglienza gruppi: Zefferina Bussolaro
Il Museo Civico di Bassano del Grappa conserva alcune importanti collezioni naturalistiche
storiche, acquisite nel corso dell’800. Tra queste spicca per entità e fama la collezione
geo-paleontologica Brocchi-Parolini, a cui si associano diverse raccolte botaniche, la più
ampia delle quali è l’Erbario Parolini, con i suoi oltre 15.000 esemplari.
In tempi più recenti alle raccolte storiche si sono unite nuove raccolte botaniche ed
entomologiche ed una grande collezione zoologica costituita da centinaia di esemplari
di uccelli del paleoartico occidentale e decine di esemplari di mammiferi naturalizzati
provenienti da vari continenti. Dal 2006 il Museo custodisce anche un nucleo di esemplari
zoologici affidati in custodia definitiva dal Servizio Cites del Corpo Forestale dello Stato,
di cui sono visibili nell’esposizione tutti gli esemplari naturalizzati interi.
La Sezione Naturalistica del Museo Civico si occupa della conservazione e valorizzazione
delle raccolte naturalistiche, promuovendo progetti di inventariazione e catalogazione
delle raccolte, mostre, pubblicazioni e attività di didattica naturalistica. Offre anche un
servizio di consulenza, mettendo a disposizione le raccolte e le pubblicazioni del centro
di documentazione scientifica.
Contatti:
Museo Civico di Bassano del Grappa, Sezione Naturalistica
Via Museo 12
36061 Bassano del Grappa
Telefono: (centralino) 0424.522235/523336
Telefax: (museo) 0424.523914
Posta elettronica: [email protected] [email protected]
I bambini della scuola primaria si avvicineranno
al mondo animale attraverso attività manuali e giochi:
GIOCO ANCH’IO
UNA TRACCIA!
TRA ORSI, FELINI E ……
T COME TIGRE
Dove siamo:
I ragazzi delle scuole secondarie potranno seguire una visita guidata tematica,
durante la quale saranno invitati a riflettere sul tema attuale della perdita della
biodiversità e sul ruolo dell’uomo nella sua conservazione. Potranno inoltre usufruire
di laboratori che stimoleranno la loro curiosità e il loro spirito di osservazione:
Mondo Animale
Conoscerlo per proteggerlo
Il progetto dell’esposizione permanente “Mondo animale – conoscerlo per
proteggerlo” nasce con l’obiettivo di diffondere tra il pubblico dei visitatori la
consapevolezza dell’importanza della protezione delle specie animali in pericolo di
estinzione, che, secondo le stime più aggiornate dell’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura, ammontano a più di 16.000 in tutto il mondo, tra le oltre
40.000 specie di cui si conosce lo stato di conservazione.
I protagonisti della mostra sono diversi mammiferi provenienti da vari continenti,
alcuni appartenenti a specie le cui popolazioni soffrono un drammatico declino,
come l’antilope saiga, altri, come il leopardo, che grazie a norme di tutela
internazionale si possono nuovamente considerare a minor rischio di estinzione.
Nelle tre sale sono esposti diversi esemplari di orsi, felidi tropicali, ungulati asiatici
e rari rappresentanti della fauna europea, come il lupo, la lince e il gatto selvatico.
Un punto di forza e di novità della mostra é sicuramente l’allestimento, costruito
intorno ai protagonisti come un’intersezione e una sovrapposizione di piani che
riproducono le linee essenziali dell’ambiente naturale.
Lungo le pareti delle sale un’unica fascia continua propone immagini reali degli
ambienti e le descrizioni delle specie, con le informazioni su habitat, distribuzione e
stato di conservazione.
Suoni e luci contribuiscono ad amplificare la sensazione di immersione nella natura.
La Convenzione sul commercio internazionale delle specie animali e vegetali
minacciate di estinzione ha come principale obiettivo la regolamentazione del
commercio di specie minacciate, al fine di garantire l’equilibrato sfruttamento delle
risorse naturali, nel rispetto della conservazione del patrimonio ambientale del
Pianeta. E’ necessario, infatti, controllare il commercio degli animali e delle piante
perché, sommato alla distruzione degli ambienti naturali, è una delle cause
dell’estinzione in natura di numerose specie. Le finalità della CITES sono comprese
nelle attività del Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP).
Conosciuta anche come Convenzione di Washington, fu sottoscritta il 3 marzo 1973
a Washington da 21 paesi ed entrò in vigore il 1° luglio 1975, attualmente
aderiscono 169 Paesi (Sett. 2005).
Corpo Forestale dello Stato che coadiuva il Ministero dell’Ambiente e svolge
le funzioni di controllo e di polizia e custodisce i reperti sequestrati/confiscati;
L’Italia, firmataria della Convenzione sin dal 1979, solo nel 1992, con l’entrata in
vigore della Legge 150/92, ha iniziato ad operare in maniera concreta e come ogni
Paese Membro si è dotata di un’Autorità Scientifica presso il Ministero dell’Ambiente
e Tutela del Territorio e di un’Autorità di Gestione e Controllo costituita da:
ANIMALI E FAVOLE
DI CHI SONO QUESTE IMPRONTE?
ANIMALI COME NOI
Visite guidate e laboratori dovranno essere prenotati presso la segreteria didattica
naturalistica, tel. 0424 524933, con una settimana di preavviso, nei seguenti orari:
martedì - sabato 9.00 - 13.00 15.00 - 18.00
Il Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio che coordina le azioni
scientifiche, legislative e gestionali;
LA CITES In Italia
Per i più piccoli i laboratori svolti nelle sale saranno accompagnati
dall’ascolto di una favola che ha per protagonisti gli animali:
Visite e laboratori (per scuole e gruppi di min 15 - max 25 persone)
Visita guidata: 2 € a persona
Laboratorio: 3 € a persona
Servizio guide in inglese: +15 € per gruppo
CITES
Convention on International Trade of Endangered Species
Anche in occasione di questa esposizione la Sezione Naturalistica del Museo Civico,
da anni impegnata nella divulgazione scientifica con le attività del “Mondo Sottosopra”, vuole coinvolgere i ragazzi delle scuole in stimolanti visite guidate e laboratori
ludico-sperimentali, differenziati, a seconda dell’età, per contenuti, grado di
approfondimento e durata.
Biglietto d'ingresso
Intero 3 €, ridotto 2 €, bambini fino a 9 anni e scolaresche gratis (riduzione prevista
per: visitatori di età superiore ai 65 anni, ragazzi di età compresa tra i 10 e i 26 anni,
gruppi di visitatori superiori alle 15 unità).
Biglietto cumulativo che permette l'entrata nei musei civici,
alla Torre Civica ed al Castello degli Ezzelini 9 €.
Sponsors: Frighetto Mobili s.n.c., Cesare Gerolimetto, Raggi di Luce S.r.l., Campagnolo
Commercio S.p.A.
Si ringraziano: Il Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare – Direzione
Protezione della Natura che ha permesso la realizzazione dell’esposizione a seguito delle
determinazioni delle Autorità Scientifica e di Gestione CITES riguardanti l’affidamento dei
reperti confiscati esposti; il Servizio Cites Centrale del Corpo Forestale dello Stato per
l’assistenza e l’affidamento degli esemplari confiscati e per aver curato i testi della Sezione
afferente alle attività di controllo e di vigilanza.
MUSEO BIBLIOTECA ARCHIVIO
SEZIONE NATURALISTICA
Il “Mondo Animale” per la scuola
Città di Bassano del Grappa
Ministero delle Attività Produttive per le autorizzazioni e certificazioni;
L’Agenzia delle Dogane e ancora il Corpo Forestale dello Stato
per i controlli in Dogana.
Con la Legge 150/92, sono state individuate specifiche sanzioni per punire i responsabili di azioni illegali nei riguardi di specie di flora e fauna tutelate dalla CITES e
dalla relativa regolamentazione comunitaria, demandando al Servizio CITES del
Corpo Forestale dello Stato i relativi compiti di controllo e certificazione.
Oltre 30.000 certificazioni sono richieste e rilasciate ogni anno dagli uffici del
Servizio CITES del Corpo Forestale dello Stato, la maggior parte nelle regioni del nord
e del centro Italia. Riguardano, soprattutto, mammiferi, uccelli e rettili viventi
riprodotti in cattività, zanne ed oggetti in avorio di elefante, articoli in pelle di rettile,
confezioni realizzate con tessuti o pellicce pregiati, piante da collezione od
ornamentali, legname proveniente dalle foreste tropicali.
Esposizione permanente
Bassano del Grappa Palazzo Bonaguro
Orari di apertura:
sabato: 9.00 - 13.00 15.00 - 18.00
domenica: 10.30 - 13.00 15.00 - 18.00
lunedì - venerdì: su prenotazione
Palazzo Sturm
Museo Civico
Informazioni e prenotazioni
visite guidate e laboratori:
tel. 0424.524933
www.comune.bassano.vi.it
www.vivibassano.it
Palazzo Bonaguro
Via Angarano 77
Con il sostegno di
L’Assessorato alla Cultura e alle Attività Museali e la Direzione del Museo Civico di
Bassano del Grappa sono lieti di aprire al pubblico la prima sezione espositiva
permanente delle raccolte naturalistiche recentemente acquisite dal Museo Civico.
L’esposizione zoologica è allestita con lo stile di una mostra temporanea e si
presenta con un approccio attraente, studiato proprio per suscitare immediato
interesse fra i visitatori, anche fra i più giovani, per l’attualissimo delicato tema
della protezione delle specie animali in pericolo di estinzione.
Con questo nuovo allestimento l’Amministrazione Comunale prosegue nel solco
della tradizione scientifica che ha avuto un ruolo fondamentale nella nascita del
Museo di Bassano, intraprendendo contemporaneamente un nuovo percorso, che
condurrà alla prossima attesa realizzazione di un museo interamente dedicato al
patrimonio naturalistico attualmente conservato nell’istituzione museale cittadina.
Nel futuro Museo di Storia Naturale le raccolte di piante essiccate, rocce, fossili
e minerali troveranno la loro ideale collocazione accanto alle splendide raccolte
zoologiche di nuova acquisizione, offrendo al pubblico un itinerario formativo e didattico attraverso le mille meraviglie della natura nelle sue più diverse espressioni.
TRA UNA CHIACCHIERA E UN RUGGITO
NELLA GRANDE “MENSA” DELLA NATURA
A CIASCUNO IL SUO…..HABITAT
Informazioni e prenotazioni presso la segreteria didattica, tel. 0424 524933.
Il programma completo delle proposte didattiche è consultabile in rete su:
www.comune.bassano.vi.it
www.vivibassano.it
L’Assessore alla Cultura e alle Attività Museali
Luciano Fabris
Felidi
Ursidi
Bovidi
Grandi carnivori europei
Predatori per eccellenza gli animali della famiglia Felidae si trovano al vertice
di molte catene alimentari in tutti i continenti. Sono assenti solo in Antartide,
Groenlandia, Asia australe e Madagascar, e vivono in una grande varietà di habitat,
dai deserti aridi, alle foreste pluviali, alle regioni artiche.
Sono perfetti cacciatori, dai sensi molto sviluppati, dotati di corpo forte e muscoloso, canini taglienti e mandibola robusta. Ad eccezione del ghepardo, quasi tutti
hanno artigli arcuati e retrattili.
Avendo bisogno di vasti territori per le loro abitudini di caccia, i felidi sono particolarmente vulnerabili alla distruzione degli habitat naturali. Per alcune specie il
problema principale è costituito dalla caccia illegale, praticata sia per la pelliccia
sia per l’ impiego nella medicina tradizionale asiatica.
Il 69% delle specie di felidi è nella Lista Rossa della IUCN e tutte le specie sono
inserite nelle appendici CITES.
Tra quelle esposte nella sala la specie maggiormente minacciata di estinzione è la
tigre, considerata in pericolo nella lista rossa IUCN. La sua situazione appare ben
peggiore se si osserva lo stato di conservazione delle sottospecie siberiana, della
Manciuria e di Sumatra, che sono considerate in pericolo critico. Particolarmente
vulnerabili sono considerati anche il leone e il leopardo nebuloso, mentre altre
specie, come il leopardo e l’ocelot godono oggi di una situazione migliore grazie
anche ai vincoli imposti dalla Cites.
Gli orsi sono mammiferi appartenenti all’ordine dei Carnivori e sono riuniti nella
famiglia Ursidae.
Sono quasi tutti animali di grandi dimensioni, con la coda corta e con denti ferini
appiattiti per frantumare le sostanze vegetali. Infatti gli orsi dipendono dalle piante
più di qualsiasi altro carnivoro e passano la maggior parte del giorno a nutrirsi.
Tutte le specie di Ursidi presenti nella sezione sono elencate nelle appendici Cites.
Due specie in particolare sono seriamente minacciate di estinzione: l’orso polare
risente in modo drammatico degli effetti del riscaldamento globale e
dell’inquinamento da policloruri che sembra provocare gravi danni al sistema
endocrino. L’orso nero tibetano rischia l’estinzione a causa della caccia illegale volta
ad alimentare il commercio di prodotti derivati da questa specie che vengono
utilizzati nella medicina tradizionale cinese.
In Italia corre un grave rischio di estinzione l’orso marsicano, sottospecie dell’orso
bruno isolata in un’unica popolazione di meno di 100 individui, presente nell’Italia
centrale nell’area del Parco Nazionale d’Abruzzo.
Gli animali presenti nella sala sono mammiferi ungulati dell’ordine artiodattili,
appartenenti alla famiglia Bovidae e provenienti dal continenete asiatico.
I mammiferi ungulati, provvisti cioè di unghie o zoccoli, sono uno dei gruppi di
maggior successo, distribuiti nei diversi habitat di tutti i continenti con l’eccezione
dell’Australia e dell’Antartide.
I Bovidi camminano sulla punta delle dita trasformate in zoccoli. Questa particolare
andatura, insieme all’allungamento delle ossa metapodiali, che corrispondono alle
nostre ossa del piede e della mano, conferisce a questi animali un passo lungo e
una grande velocità. Tutti i maschi e le femmine di molte specie sono provvisti di
corna a crescita continua, cave, non ramificate e permanenti, formate da un nucleo
osseo coperto da cheratina.
Caccia illegale, frammentazione degli habitat e diffusione delle specie domestiche
hanno gravemente danneggiato le popolazioni selvatiche dei Bovidi. Delle 135
specie della famiglia, l’84% sono elencate nella lista rossa IUCN. Tra quelle presenti
nell'esposizione alcune sono considerate vulnerabili, come il gaur e alcune
sottospecie di argali, ma la specie che più di altre si trova sull’orlo dell’estinzione è
l'antilope saiga, le cui popolazioni nel corso degli ultimi 15 anni hanno subito una
riduzione del 95%.
L’Italia, grazie alla sua particolare conformazione geografica e alla ricchezza di
ambienti e climi, possiede, nel panorama europeo, un patrimonio di biodiversità tra
i più significativi. Nel complesso in Italia è presente oltre 1/3 delle specie animali
distribuite in Europa, con circa 57.422 specie di cui circa 56.168 invertebrati e
1.254 vertebrati.
Le specie animali italiane inserite nella IUCN red list 2006 sono 836; di queste 128
sono considerate a rischio di estinzione.
In mostra sono esposti esemplari dei più rari carnivori europei: orso, lupo, lince e
gatto selvatico. Gli animali sono stati volutamente disposti nel salone centrale, dove
hanno come sfondo il panorama delle Prealpi venete a simboleggiare un fenomeno
che si sta registrando negli ultimi anni, cioè quello del lento ritorno di queste specie
in territori alpini nei quali si erano estinti in natura tra il XIX e il XX secolo.
Il lupo è lentamente risalito lungo l’Appennino ed è tornato sulle Alpi occidentali e
centrali, raggiungendo una popolazione complessiva di circa 400-500 individui. La
presenza della lince sulle Alpi è stimata in 10-15 individui provenienti dai paesi
confinanti, dove in passato erano state compiute delle reintroduzioni. Il gatto
selvatico, presente in tutta l’area centro meridionale, in Sicilia e Sardegna,
nell’Italia settentrionale è stato segnalato al confine tra Liguria e Piemonte e in
Friuli Venezia Giulia. Alcuni esemplari di orso bruno sono tornati a frequentare le
Alpi orientali, provenendo dalla Slovenia mentre il loro nucleo dell’Adamello-Brenta
è cresciuto grazie a progetti di reintroduzione e a recenti nascite.