il personaggio - Confindustria Genova

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il personaggio
Sergio De Luca
Cittadini
del
mondo
Incontro con Sergio De Luca, a.d.
della società di Finmeccanica leader
nella costruzione di impianti di
segnalamento e di sistemi di trasporto
PIERA PONTA
Sergio De Luca
STS è quotata in Borsa al segmento Star di Borsa Italiana;
dalmarzo 2009 è entrata a far parte delle 40 società che
eterminano l’indice S&P/MIB.
ha cominciato la sua carriera nel 1975, nell’allora Ansaldo spa di Genova Campi.
Da qui, è passato in Ansaldo Trasporti dove, per una decina di anni, ha seguito le attività di business sul materiale rotabile; quindi in Ansaldo Segnalamento e poi in Ansaldo Trasporti Sistemi Ferroviari. Dal 2007 è amministratore delegato di Ansaldo STS (Sistemi Trasporti Segnalamenti), la società di Finmeccanica nata per accorpare i
due business e oggi leader nel mondo per la costruzione
di impianti di segnalamento e di sistemi di trasporto completi, sia ferroviari che metropolitani. Dal 2006 Ansaldo
Ingegner De Luca, quasi ogni giorno leggiamo sulla
stampa buone, anzi ottime notizie su Ansaldo STS:
acquisizioni di commesse in Italia e nel mondo, lusinghiere performance del titolo in Borsa, +33,1% di
utili nel 2008. Qual è la marcia in più di Ansaldo STS?
Quello che ci contraddistingue è che siamo una multinazionale vera: oggi, il 50% del nostro business viene svi13
luppato nel mondo e, in prospettiva, questa percentuale
è destinata a crescere. Su 4300 dipendenti, 2800 lavorano nelle nostre sedi all’estero. Il processo di internazionalizzazione dell’attuale Ansaldo STS è cominciato una
ventina di anni fa, con l’acquisizione della Union Switch
& Signal negli Stati Uniti (azienda con circa 1000 addetti) e della Compagnie des Signaux et d’Entreprises Electriques in Francia (circa 700 addetti). Le altre nostre presenze all’estero sono cresciute di pari passo con lo sviluppo del business. In Australia, per esempio, abbiamo
cominciato quindici anni fa con un nucleo di una ventina
di persone: oggi abbiamo 700 dipendenti, e da là seguiamo tutto il Far East. In Cina, invece, abbiamo appena costituito una società con una settantina di persone.
In alcuni casi, la nostra presenza nel paese estero si
esaurisce alla consegna dei lavori, in altri casi, quando il
mercato lo richiede e lo consente, l’unità operativa in
quel paese viene trasformata in società vera e propria.
La direzione generale di Ansaldo STS, però, e le funzioni
di staff restano a Genova.
mo “domestici”, da qui ci muoviamo verso gli altri paesi.
La società che abbiamo costituito in Cina, invece, ci servirà soprattutto a consolidare la nostra presenza in quel
mercato quando avremo portato a termine le commesse
attualmente in corso.
Immaginiamo si tratti di un mercato molto ampio e
altrettanto complesso…
Sì, il mercato cinese è molto complesso, sia sotto l’aspetto giuridico che delle logiche che lo governano, ma irrinunciabile. In Cina il sistema ferroviario è gestito a livello
di governo centrale, mentre il sistema delle metropolitane è gestito dalle singole città. La direzione generale delle ferrovie cinesi ha stabilito che entro il 2010 dovranno
essere costruiti 5mila km di linee ferroviarie ad alta velocità, a cui se ne aggiungeranno altri 20mila tra il 2010 e
il 2020. Entro quest’anno dovranno essere pronti i primi
4mila km. Il contratto siglato tra le ferrovie cinesi e Ansaldo STS nel giugno 2008 prevede la consegna di una tratta di 500 km di linee entro il 2009. Giusto per fare un
confronto, in Italia l’alta velocità copre 130 km tra Torino
e Milano, 230 km tra Milano e Bologna, 80 km tra Firenze e Bologna, 220 km tra Roma e Napoli. In tutto sono
meno di 700 km e i lavori, avviati nel 1992, non sono ancora conclusi.
Quali sono i vostri principali competitor nel mondo?
Siemens e Alstom sono i primi in classifica. Noi ci posizioniamo al terzo posto, mentre Thales, Bombardier, Invensys e General Electric seguono a ruota. Uno dei nostri
punti di forza rispetto ai nostri concorrenti è il portafoglio
di competenze ed esperienze che abbiamo maturato negli anni lavorando per alcuni clienti importanti. Se siamo
leader nella tecnologia ERTMS è perché con Ferrovie Italiane abbiamo costruito la rete ad alta velocità e abbiamo
avuto, così, l’opportunità di operare sul sistema di trasporto più avanzato al mondo. Con queste referenze abbiamo ottenuto commesse in Cina, in Germania, in Svezia, nella Repubblica Ceca. Nel settore del trasporto pubblico urbano, la realizzazione della metropolitana “driverless” di Copenhagen ci ha aperto interessanti prospettive
in Italia. E qualche mese fa ci siamo aggiudicati la fornitura delle tecnologie elettriche degli impianti di terra del
metrò di Taipei. Un altro punto di forza, come ho già sottolineato, è la nostra connotazione internazionale. Nessun competitor ha una presenza diffusa nel mondo come
Ansaldo STS. In Italia, Francia, Stati Uniti e Australia sia-
Numerose sono le iniziative promosse a vario titolo
e livello a sostegno delle piccole e medie imprese,
anche rispetto alla grande industria. Qual è la sua
opinione in proposito?
In generale, le piccole imprese sembrano poco propense
a intrattenere rapporti proattivi con la grande industria.
Ma per entrare - e resistere - nel mercato globale è necessario mettersi in gioco: le piccole imprese non possono più essere solo fornitori della grande industria, devono diventarne partner nello sviluppo dei prodotti e dei
servizi e, naturalmente, condividerne i rischi. Fatte le debite proporzioni, anche Ansaldo STS è “piccola” rispetto
al mercato nel quale si muove, e tuttavia si è quotata in
Borsa. Io credo che lo “stato” di pmi dovrebbe essere
transitorio: l’obiettivo dovrebbe essere sempre e comunque quello di crescere. I
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