stanchezza cronica
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stanchezza cronica
di Rossella Briganti Trunk Archivie stanchezza cronica salute ritrova sprint ed energia con i rimedI naturali Non è facile uscire dal tunnel grigio della spossatezza. Ma in tre mesi puoi farcela. Con questi iintegratori S tanca, stanchissima, con le batterie così a terra che persino salire tre gradini o portare un sacchetto della spesa ti sembra un’impresa titanica, ad alto indice di spossatezza. E se soffrissi anche tu di CFS (acronimo di Chronic Fatigue Sydrome), quella sindrome da stanchezza cronica uscita dal novero delle malattie rare, dal momento che in Italia colpisce circa 250.000 persone? «Riconoscerla non è difficile», spiega il professor Salvatore Bardaro, docente di medicina integrata all’università di Siena e Pavia.«è infatti una sindrome ben definita, caratterizzata dalla persistenza per sei o più mesi di almeno 4 dei seguenti 8 sintomi: stanchezza psicofisica intensa e prolungata, difficoltà di memoria e di concentrazione, sonno non ristoratore (ti alzi mattino già stanca perché ti sembra di non aver dormito), dolori articolari o muscolari, mal di testa o mal di gola ricorrente, febbricola e linfonodi del collo e delle ascelle ingrossati». Selezionato da Starbene: amnco.it starbene 1 salute medicina integrata Subito più energie con questi 5 rimedi! Stress e microbiota: le relazioni pericolose consulta gratis il nostro esperto Poiché la CFS è una patologia multifattoriale, che si esprime con sintomi diversi, devi puntare su una task-force di integratori. Al mattino probiotici, eleuterococco e carnitina. Alla sera il magnesio. Più due tazze di tè verde da bere a piacere. Ecco a cosa servono 80 La percentuale di donne tra tutti i pazienti affetti da CFS tel. 02-70300159 2 febbraio 11-12 Non esistono test di laboratorio specifici per diagnosticare la sindrome da stanchezza cronica. Prima, però, escludi altre patologie che causano sintomi molto simili 2 starbene In assenza di esami di laboratorio standard, mirati a scoprire la CFS, è importante escludere la presenza di malattie dai sintomi molto simili a quelli causati dalla temuta sindrome, a partire dal grande senso di spossatezza. l «Con gli esami del sangue, prescritti dal medico di base, devi escludere l’ipotiroidismo, l’anemia sideropenica (legata a carenza di ferro), le epatiti, i tumori e tutte le patologie autoimmuni», spiega il professor Salvatore Bardaro. l «Inoltre, è importante fugare qualsiasi sospetto di diabete, di depressione conseguente a separazioni o eventi luttuosi, nonché diforme virali che lasciano lunghi “colpi di coda”, come la mononucleosi, la toxoplasmosi, la rosolia, il morbillo, la varicella e le infezioni da Citomegalovirus. Escluse tutte queste patologie, si può quindi stilare la diagnosi di CFS». l che cosa sono come agiscono Posologia probiotici Sono microorganismi vivi che, forniti nella giusta concentrazione, riescono a ripopolare la flora batterica “buona” dell’intestino, che svolge un’importante funzione immunitaria. Presi tutti i giorni, rinforzano le difese immunitarie e combattono l’infiammazione cronica del plesso nervoso nascosto sotto la mucosa intestinale. Quella che poi causa il dolore neuropatico caratteristico della sindrome. La forma più biodisponibile è il Lactobacillus Acidophilus in capsule liofilizzate. Una o due al mattino, a digiuno, per tre mesi, pari a 10 miliardi di U.F.C. (unità formanti colonie). magnesio Ribattezzato “minerale delle donne”, è un oligoelemento fondamentale per la funzionalità muscolare/ articolare e per il buon equilibrio del sistema nervoso. Combatte la dolorabilità diffusa di muscoli e articolazioni, nonché i frequenti attacchi di cefalea. Inoltre, riduce lo stress e la stanchezza, migliorando il tono dell’umore. Assumi tutti i giorni, per sei mesi, 250 mg di magnesio in bustine orosolubili o in fiale sublinguali. Preso alla sera, rilassa e migliora la qualità del sonno. eleuterococco Detto anche ginseng siberiano, è un arbusto della famiglia delle Araliaceae, che cresce nel clima gelido della Siberia e della Mongolia. Qui, è usato da secoli come tonico e ricostituente. La sua radice cela un pool di principi attivi (glicosidi, cumarine, flavonoidi, polisaccaridi) che hanno meritato l’appellativo di “adattogeni” : aumentano la resistenza dell’organismo allo stress e ai cambi di stagione. Prendi tutti i giorni 200 mg di estratto secco di radice di eleuterococco. Fai una cura di 2 mesi, sospendi 15 giorni e prosegui per altri 2. Non superare la dose indicata, pena tachicardia. L-carnitina è un aminoacido non essenziale (sintetizzato da fegato e reni), utile a convertire i grassi in energia. La sua funzione? Far lavorare bene i muscoli, dove si concentra 95% del totale. Partecipando attivamente al processo di produzione dell’energia, favorisce l’utilizzo dei lipidi all’interno dei mitocondri cellulari. Quindi, riduce il senso di stanchezza e ottimizza le performances fisiche-muscolari. Assumi per 2 mesi 1500 mg al dì di L-carnitina in compresse. In alternativa, mangia tutti i giorni uno dei seguenti cibi: carne, formaggio, avocado o tempeh (semi di soia fermentati). L’ epigallocatechina-3gallato è uno dei più potenti antiossidanti presenti in natura. Si trova in molti vegetali, soprattutto nelle foglie essicate della Camelia Sinensis (té verde). Antinfiammatorio naturale, neutralizza i radicali liberi messi in circolo dallo stress e dalla stessa malattia. Inoltre, aiuta l’organismo a detossinarsi, liberandolo dalle scorie e favorendo la diuresi. Bevi due tazze da 250 ml di thé verde al giorno: mattina e tardo pomeriggio. Se sei nervosa, puoi anche scegliere la versione deteinata. % prof. Salvatore Bardaro docente di medicina integrata all’università di Siena e Pavia La diagnosi? per esclusione rimedio testA il tuo livello di stress l Se non esistono analisi in grado di diagnosticare la CFS, ci sono però test per valutare la presenza dei due fattori scatenanti: lo stress e la disbiosi. l Per sondare il tuo livello di stress cronico, misura il cortisolo dopo le ore 19. Il test salivare, disponibile in molti laboratori (circa 20e), consiste nell’imbibire di saliva due tamponcini e nel riportarli il giorno dopo in laboratorio. Se il cortisolo serale supera i 3,3 ng/ml, sei superstressata. l Utile anche il disbiosi test, eseguito anche da alcune farmacie, che conferma la presenza di un microbiota alterato grazie a specifici esami delle urine (42e). epigallocatechina Selezionato da Starbene: stanchezzacronica.it Getty (2), Fotolia Ma cosa provoca questo puzzle di disturbi così variegato? «All’origine c’è uno stress che perdura da anni, responsabile di alcune modificazioni biochimiche», spiega Bardaro. «La prima è che le tensioni croniche abbassano i livelli della proteina, chiamata CBG o transcortina, che rende inattivo il cortisolo, l’ormone dello stress. Quindi, quest’ormone aumenta sempre di più, creando il fenomeno della “cortisolo-resistenza”: al posto di disinfiammare, determima un’infiammazione sistemica. Invece di svolgere un’azione antifatica, regalando tono e vigore, provoca un grande senso di spossatezza. In secondo luogo, si è visto che lo stress cronico, l’uso di antibiotici e le diete sbilanciate alterano il microbiota intestinale, composto da una flora batterica ricchissima. Ne deriva una sregolazione del sistema immunitario, che sfocia nei tipici sintomi della CFS». Ma recuperare forza ed energia è possibile. Ecco come mettere k.o. la stanchezza impossibile.