Nuovi corsi, contatti con le aziende Come cambierà un
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Nuovi corsi, contatti con le aziende Come cambierà un
Codice cliente: 8727381 18 Sabato 11 Luglio 2015 Corriere della Sera Cronache LA RIFORMA IL FUTURO Nuovi corsi, contatti con le aziende Come cambierà un giorno di scuola 100 Mila Sono i questionari compilati online in due mesi per partecipare, con osservazioni e idee, alla definizione della legge 2 Mesi Per quanto tempo scuole, associazioni, genitori e studenti hanno potuto dire la loro sulla bozza della «Buona scuola» Primo settembre 2015, suona la campanella della «Buona Scuola», la riforma targata Renzi che è appena stata approvata dal Parlamento e che — tranne sorprese dell’ultimo momento sulla promulgazione da parte del capo dello Stato — è di fatto già legge. Presidi, professori e studenti saranno chiamati a una nuova organizzazione della vita scolastica, all’insegna dell’autonomia, della flessibilità e della modernizzazione. Ma cosa cambierà davvero nella loro vita? Quali saranno i nuovi compiti che potrebbero trovarsi davanti, le incombenze, le potenzialità? Proviamo a capirlo. Con una premessa d’obbligo: «Senza i decreti attuativi la nuova scuola non sarà davvero realtà — spiega il presidente dell’associazione nazionale presidi del Lazio Mario Rusconi — e prima che vengano completati tutti potrebbero anche volerci due-tre anni». Dal lato degli studenti A parte le ore di alternanza scuola-lavoro, che potenzialmente saranno 400 per gli istituti tecnici e 200 per i licei, a settembre la riforma cambierà poco la vita degli studenti. Storia dell’arte, musica, programmazione informatica, educazione fisica, insegnamento di una materia curricolare in lingua straniera (Clil): le materie da potenziare sono tutte elencate, ma sarà solo la pratica a La parola BUONA SCUOLA La riforma cosiddetta della «Buona Scuola» è stata voluta dal premier Matteo Renzi. Il progetto di riforma della pubblica istruzione è stato presentato nel settembre del 2014 ed è diventato legge l’altro ieri con 277 voti favorevoli e 163 voti contrari alla Camera dei deputati. Ottenuta la luce verde gli uffici scolastici regionali e le scuole sono già a lavoro per applicare parte delle novità. © RIPRODUZIONE RISERVATA metterle in atto. E il curriculum flessibile, per ora, è solo un’opzione le cui modalità restano non definite con chiarezza. reroe, come contestano i sindacati, ma per poter svolgere tutti i compiti che lo aspettano gli serviranno nervi saldi. È nelle sue mani gran parte dell’operatività della riforma. Appena metterà piede in istituto, dovrà convocare un collegio dei docenti, possibilmente avendo predisposto già dal 15 agosto una serie di incontri con i docenti per spiegare loro la nuova organizzazione. Non potendo contare sul supporto dei sindacati, che annunciano le barricate, al preside toccherà costituire dei gruppi di lavoro per approfondire gli aspetti operativi della riforma. Assieme al collegio dei docenti, dovrà affrontare una serie di questioni spinose: dovrà istituire i dipartimenti disciplinari in modo da scrivere il piano dell’offerta formativa (Pof) per il 2015-2016, ma soprattutto quello triennale per il 20172020, che dovrà considerare il potenziamento di alcune materie, l’aggiornamento professionale, la chiamata diretta degli insegnanti dell’organico funzionale. L’apertura pomeridiana Le scuole aperte tutto il giorno non sono un’invenzione di Renzi o della Giannini, ma una possibilità prevista da una legge, la 515 del 1977. Legge rimasta per lo più inapplicata perché la trafila per l’apertura era così lunga e laboriosa da scoraggiare chiunque. La «Buona Scuola» dovrebbe sbloccare e snellire. Lo stesso dovrebbe valere per l’orario delle lezioni. «È nello spirito della “Buona Scuola” che un docente sia stimolato a proporre e organizzare le attività didattiche anche in maniera flessibile — sottolinea Simona Flavia Malpezzi, deputata Pd —. Orari modulati sulle esigenze degli alunni, collaborazioni con altre classi, progetti integrativi : tutto può diventare realtà se c’è un professore volenteroso e che partecipa attivamente alla vita scolastica». I poteri del dirigente Forse non è vero che gli saranno attribuiti poteri da supe- Il merito Alla Camera Lo striscione di protesta dopo il voto (Ansa) Insegnanti che toccherà AVVISO A PAGAMENTO A cura di Project Media System Il futuro dell’avvocatura tra innovazione e tradizione Conciliare i valori di una nobile eredità culturale con il rinnovamento richiesto dai tempi attuali. Come rispondono gli avvocati alle sfide future? La professione legale viaggia oltre confine “Pur mantenendo le peculiarità della tradizione, la professione forense deve stare al passo con i tempi e aprirsi verso nuovi orizzonti – spiega l’avv. Sergio Guastella, dello studio Fidelio Guastella (Ragusa) – il nostro studio è, difatti, attivo nell’area del mediterraneo e opera costantemente in Tunisia.” All’avanguardia nel rispetto della tradizione Coniugare i nobili valori dell’avvocatura con l’innovazione: questa la chiave del successo della professione per l’Avv. Luigi Miranda, titolare dell’omonimo Studio legale (FG), che opera in continuità con i valori trasmessi dal compianto padre, l’Avv. Lucio Miranda, ex presidente degli avvocati di Foggia. Specializzazione e assistenza legale a 360° Oggi non è possibile pensare alla professione legale se non in termini di un’alta specializzazione a garanzia di un servizio personalizzato per ogni cliente. Lo studio legale Giacomo Grasso ha accettato la sfida, fondando il proprio successo su un team di professionisti esperti in differenti settori, che offrono al cliente un’assistenza legale altamente specializzata a 360°. Grazie alle competenze dei suoi collaboratori, che prestano la propria attività anche in lingua inglese, lo studio annovera clienti di ogni nazionalità. La paternità dello studio legale, attivo a Lucera (FG) dal ‘93, è dell’avv. Giacomo Grasso, che si occupa nello specifico di diritto penale e si è distinto nel Foro di Foggia per i successi conseguiti, tra cui la difesa di alcuni carabinieri imputati per associazione a delinquere e favoreggiamento, assolti in primo e secondo grado. Un processo che ha fatto scuola e di cui si è parlato su varie riviste specializzate. Il futuro dell’avvocatura guarda all’estero “In un momento di crisi della professione forense – spiega l’avv. Francesco Zacheo – il rispetto dei valori fondanti rappresenta un punto di riferimento imprescindibile, per ripristinare l’autorevolezza di questa nobile professione e garantire ai giovani avvocati una maggiore tutela e una prospettiva per il futuro”. Per contro, non si può fare a meno di confrontarsi con la spinta attuale all’internazionalizzazione dell’avvocatura. Lo studio legale Zacheo ha colto la sfida, svolgendo attività di consulenza ed assistenza giudiziale e stragiudiziale a favore di cittadini stranieri, privati e Società, con interessi legali da tutelare in Italia e all’estero, lavorando prevalentemente con i consolati dell’Europa dell’Est e il Nord Africa, ma anche con la Thailandia, dove ha recentemente raggiunto un accordo per le adozioni internazionali. Attivo da vent’anni a Roma, l’avv. Francesco Zacheo svolge la sua attività tra la capitale e Milano. Il futuro? Risiede nella specializzazione L’odierna complessità del mondo del diritto non consente il “tuttologo forense” ma necessita di un’alta specializzazione: ne è certo l’avv. Angelo Flaccavento, che forte dell’esperienza come Ufficiale della Guardia di Finanza, fornisce una consulenza altamente specialistica in diritto tributario, a Ragusa. Il valore dell’interdisciplinarietà “L’avvocato, oggi, deve possedere delle competenze ad ampio raggio, per garantire all’assistito la massima tutela possibile, soprattutto se sono coinvolti i minori”: parola dell’avv. Maria Emilia De Martinis, presidente dell’ass. foggiana“Camera Minorile di Capitanata” e redattrice per “Dirittominorile.it”. L’aggiornamento: perno del diritto militare Sono ancora poche le donne avvocato ad occuparsi di diritto militare, ma altrettanto determinate e preparate dei colleghi uomini. “Quello che più conta nella mia professione è il rispetto dei valori, ma anche l’aggiornamento costante, intrinseco a questo ramo del diritto, riguardo a terminologia utilizzata, conoscenza dei materiali, del munizionamento e dei mezzi in dotazione per i vari corpi”. A parlare è l’Avv. Floriana De Donno, titolare dello studio legale De Donno, a Lecce, specializzato in diritto militare e attivo in tutto il territorio nazionale. L’Avv. De Donno ha saputo affermarsi grazie a professionalità e impegno, come dimostra la recente sentenza del Tar di Lecce sull’uranio impoverito, relativa al risarcimento di un sottufficiale salentino, da lei assistito, ammalatosi al ritorno dall’Iraq. L’Avv. De Donno è anche autrice di articoli tecnici a tema sulla testata www.dearmas. it, diretta dalla dott.ssa Giovanna Ranaldo. Onestà e Giustizia: princìpi irrinunciabili “Ho sempre avuto un concetto altissimo della funzione giudiziale, l’ho paragonata ad una delle attribuzioni divine della giustizia; tant’è che presso i popoli antichi i pontefici amministravano la legge e presso i selvaggi è lo stregone che amministra la Giustizia. Questo per significare come esista un rapporto di diritto naturale irrinunciabile nei confronti di questa importante funzione”. Queste le parole dell’Avv. Vincenzo Chiusolo, illustre protagonista del panorama legale degli ultimi cinquant’anni. Lo studio legale Chiusolo, che si avvale della collaborazione della dott. ssa Aurelia Cangiano ed opera in Campania e Toscana, incarna i valori antichi dell’Avvocatura, essendo principalmente orientato all’affermazione della giustizia più che al successo. Il professionista, sin da sempre viene incontro alle esigenze di chi si ritiene vittima di soprusi impiegando le proprie energie e conoscenze per fare chiarezza su casi di complicata soluzione. Il valore della lealtà ha guidato la carriera dell’Avvocato, che non ha avuto remore nell’assumere atteggiamenti talvolta di rottura contro sistemi consolidati di mala gestione, come nel caso della felice riuscita di una vicenda giudiziaria, che ha restituito dignità e diritti ad un’antica e nobile famiglia di Benevento, giunta dopo una coraggiosa sentenza della Corte di Appello di Napoli, oltre che una denuncia contro alcuni magistrati, per la quale pende ricorso per cassazione. “Molti avvocati, specie quelli più giovani – sostiene l’Avv. Chiusolo – perdono di vista la missione cui sono chiamati: vegliare sul rispetto della legge e contribuire all’affermazione della giustizia. Se si leggono i classici – continua l’Avv. Chiusolo – abbiamo delle prove di grandiosità riferite a chi ricopre la funzione di tutela della legalità, ed è importante, alla luce di ciò, che gli avvocati abbiano la dignità e la consapevolezza del proprio stato”. Sul futuro della professione, l’Avvocato ha le idee precise: “Progredire sì – spiega – ma non a discapito dell’onestà umana e del rispetto dei diritti delle persone”. “Il bene non fa mai rumore, pertanto – conclude l’avv. Chiusolo – spero di aver messo almeno una goccia di onestà in questo mare di ingiustizia”.