riserva in aeroporto

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riserva in aeroporto
NOTAM
FOGLIO PERIODICO DI INFORMAZIONE PILOTI UILT N.9
In questo numero:
TECH: - RISERVA IN AEROPORTO ?
NON TECH: - UILT TECHNICAL SAFETY BOARD
- FULL BODY SCANNERS TECHNOLOGY REPORT
RISERVA IN AEROPORTO ?
Nelle ultime settimane ad alcuni colleghi impiegati, già dal primo mattino, in attività di ” riserva al
campo” sono stati assegnati turni con rientro serale intorno alle ore 23,00 circa. Ciò e’ possibile a
seguito della particolare interpretazione della normativa EU-OPS 1.1125 che ENAC effettua nel
Regolamento Integrativo Capo Q All. III Reg. (CEE) n. 3922/1991 Ed. 1 pag. 9 di 10.
Qui di seguito sono riportati gli estratti più significativi di ambedue i documenti sopra citati.
EU-OPS 1.1125
Riserva
1. Riserva in aeroporto
1.1. Un membro dell’equipaggio è considerato di riserva in aeroporto dal momento in cui si
presenta in servizio nella normale sede sino alla fine del periodo di riserva notificato.
1.2. La riserva in aeroporto è computata integralmente ai fini del calcolo delle ore cumulative di
servizio.
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1.3. Qualora la riserva in aeroporto sia immediatamente seguita da un servizio di volo, la relazione
tra il periodo trascorso di riserva in aeroporto ed il servizio di volo assegnato è definita
dall’Autorità. In tal caso, ai fini del calcolo del periodo minimo di riposo, il periodo di riserva in
aeroporto è aggiunto al periodo di servizio come prescritto dalla norma OPS 1.1110, punti 1.1 e 1.2.
1.4. Qualora il periodo di riserva in aeroporto non sia seguito da un servizio di volo, deve essere
seguito almeno da un periodo di riposo come stabilito dall’Autorità.
1.5. L’operatore fornisce al membro dell’equipaggio di riserva in aeroporto un locale tranquillo e
confortevole non accessibile al pubblico.
2. Altri tipi di riserva (inclusa la riserva in albergo)
2.1. Fatto salvo il disposto dell’articolo 8, tutti gli altri tipi di riserva sono disciplinati dall’Autorità
tenendo in considerazione quanto segue:
2.1.1. Tutte le attività programmate di riserva devono essere indicate nei turni di servizio e/o
notificate in anticipo.
2.1.2. L’inizio e la fine della riserva devono essere definiti e notificati in anticipo.
2.1.3. La durata massima di ogni tipo di riserva da trascorrere in un luogo che non sia il luogo
specifico in cui la persona è tenuta a presentarsi per entrare in servizio deve essere determinata.
2.1.5. Il computo dei tempi trascorsi di riserva ai fini del calcolo delle ore cumulative di servizio
deve essere definito.
2.1.4. Considerati i servizi a disposizione dei membri d’equipaggio per il riposo e per le altre
necessità rilevanti, la relazione tra la riserva e l’eventuale servizio di volo assegnato durante la
riserva deve essere definita.
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Regolamento integrativo al Capo “Q” dell’ Allegato III
Reg. (CEE) n. 3922/1991 Ed. 1 pag. 9 di 10
Art. 5
Riserva (rif. OPS 1.1095 punto 1.4 e OPS 1.1125 punti 1.3, 1.4 e 2.1 – vedi sopra)
5.1.1 Riserva in aeroporto
5.1.1 Il tempo di riserva massimo continuativo programmabile in aeroporto per ciascun membro di
equipaggio è di 12 ore.
5.1.2 Il PSV massimo effettuabile a seguito di assegnazione di un volo durante il periodo di riserva
corrisponde a quello della fascia oraria in cui avviene la presentazione per il servizio di riserva.
5.1.2 Quando il periodo di riserva in aeroporto non da luogo all’assegnazione di un servizio di volo,
esso deve essere seguito da un periodo minimo di riposo di durata uguale al periodo trascorso di
riserva ovvero 10 ore quale dei due è maggiore.
5.1.3 Quando il periodo di riserva in aeroporto da luogo all’assegnazione di un servizio di volo,
esso deve essere conteggiato al 50% nel periodo di servizio di volo - PSV per la parte eccedente le
prime 6 ore. In tal caso, ai fini del calcolo del periodo minimo di riposo, il periodo di riserva in
aeroporto è aggiunto al periodo di servizio di volo come prescritto dalla normativa.
Technical Safety Board UILT
In queste ultime settimane è stata definita la composizione del Technical Safety Board di UIL
Trasporti Piloti così come anticipato nel numero 7 di Notam. Di seguito i nostri incarichi e recapiti:
DIRETTORE
Com. Federico Falcetti [email protected] 348-3803276
RESP. COMUNICAZIONE TECNICA / DELEGATO SETTORE MD80 F/O Matteo Labò
[email protected]
348-5106980
COORDINATORE TEAM
Com. Fabrizio Vivaldi [email protected] 340-9125473
DELEGATO SETTORE A320
Com. Massimo Solfanelli [email protected]
348-7209108
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RESPONSABILE FLIGHT DATA MONITORING
TEAM STUDIO ED APPROFONDIMENTO
Com. Valerio Capurro [email protected]
347-2733106
Com. Mauro Mari [email protected]
335-1255259
F/O Giuseppe Coluccia [email protected]
339-2118800
F/O Gianmarco Bettiol [email protected]
338-4575095
Per chi volesse incontrarci il nostro nuovo ufficio si trova a Fiumicino aeroporto ed è facilmente
raggiungibile attraversando la strada davanti agli arrivi nazionali Terminal A, proseguendo verso gli
ascensori per i parcheggi multi-piano.
E’ inoltre operativo da questi giorni l’indirizzo di posta elettronica al quale rivolgersi per:
- dare suggerimenti
- richiedere informazioni
- porre quesiti di carattere tecnico/professionale
- segnalare eventi significativi per la sicurezza del volo, la qualità della vita o delle operazioni o
quant’altro riteniate utile portare all’attenzione del comitato e che in qualche modo possa influire
sulla sicurezza, la qualità o professionalità della categoria.
Si garantisce la massima discrezione e non si richiede l’appartenenza a nessun settore, compagnia o
sindacato specifico avendo come unico intento quello di monitorare e possibilmente migliorare le
condizioni di tutti i piloti italiani.
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Per comunicazioni urgenti, segnalazioni, proposte e/o domande al TSB UILT Piloti scrivete a:
[email protected]
Funzionamento e competenze.
Il Dipartimento Tecnico (DT) o Technical Safety Board (TSB) è un organismo “indipendente”
inserito all’interno della struttura UILT Piloti. In tale ambito il DT opera per svolgere e sostenere
tutte quelle iniziative concernenti l’ambito della formazione e/o della consulenza tecnica
professionali.
In modo schematico ma nello stesso tempo esaustivo possiamo affermare che il DT è responsabile
di:
→ elaborare e diffondere tutte le informazioni volte a tutelare gli
interessi dei piloti relativi allo svolgimento delle attività tecnico professionali attraverso l’attuazione di iniziative di carattere
editoriale;
→ predisporre ed attuare interventi, se necessario nelle opportune sedi
istituzionali, per l’ottimizzazione della sicurezza del volo, sicurezza del
lavoro e professionalità;
→ studiare ed analizzare le nuove normative introdotte nel campo
dell’aviazione commerciale e generale;
→ partecipare a tavoli di lavoro tecnici, conferenze, seminari e convegni
al fine di apportare il proprio contributo ad ogni attività afferente il
mondo aeronautico a tutela degli interessi dei propri associati;
→ tenere rapporti di collaborazione e / o confronto con gli organismi
paritetici delle altre OO.SS.;
→ partecipare alle riunioni di carattere tecnico / professionale convocate
dagli organismi istituzionali aeronautici;
→ fornire consulenza tecnica agli altri organismi della OO.SS. per attuare
le migliori “scelte politiche”;
→ dialogare con le varie compagnie aeree al fine di evidenziare ogni
problematica di natura tecnica, proponendo nel contempo soluzioni ed
idee accettabili;
→ pubblicare periodici di informazione per il personale di volo aventi
come obbiettivo l’accrescimento professionale degli associati;
→ fornire consulenza a piloti associati in caso di contestazioni tecniche
da parte dell’Autorità aeronautica.
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La pubblicazione ufficiale del DT di UILT Piloti sono NOTAM e SPECI. I nostri notiziari tecnici
continuano a crescere anche con l’ausilio di nuovi colleghi-collaboratori che in quest’ultimo
periodo si sono uniti a noi. Buona lettura…
FULL BODY SCANNERS TECHNOLOGY REPORT
INTRODUZIONE
A causa del recente attentato terroristico su un volo Northwest Airlines diretto a Detroit, dove
un IED (Improvised Esplosive Device) è passato attraverso i normali controlli di sicurezza
(presumibilmente Metal detector magnetometrici) nascosto sotto l’abbigliamento di un
passeggero,
i full-body scanners (FBS) all’interno degli aeroporti sono stati presi in
considerazione dagli Enti dell’Aviazione Civile e dai Ministeri dell’ Interno di varie Nazioni,
come mezzo teso a prevenire futuri, possibili eventi simili.
Esistono due principali categorie di Scanners oggi sul mercato che potrebbero essere utilizzati,
i cosiddetti “stand off” cioè a distanza, i quali possono essere puntati direttamente su di una
folla di persone, ed i sistemi “walk in” in grado invece di controllare passando attraverso una
apposita struttura, una persona alla volta.
6
Bisogna evidenziare che questi ultimi sono già in uso presso Industrie produttrici di
componenti elettroniche ad alta tecnologia e in luoghi ad elevato grado di sicurezza come
centrali nucleari, ambasciate e installazioni militari.
COME FUNZIONANO
I Full Body Scanners cosiddetti walk-in, ovvero il sistema che presumibilmente verrà
implementato su vasta scala all’interno dei Sistemi di Sicurezza Aeroportuali, si basano a loro
volta su due differenti tecnologie, la prima detta Backscatter Scanners sfrutta deboli fasci di
Raggi X, (ex. Rapiscan Systems) la seconda risponde al nome di Millimeter Wave Scanners,
ed usa una tecnologia differente basata sull’uso della riflessione sulla pelle, di onde radio ad
elevata frequenza.
Entrambe le tecnologie hanno lo scopo di evidenziare oggetti e materiali come esplosivi, gel o
plastiche, nascosti al di sotto dell’abbigliamento, e non rintracciabili con i normali “metal
detectors” magnetometrici attualmente in uso.
Esistono poi due sottocategorie tra I Millimeter Wave Scanners ovvero i cosiddetti sistemi
passivi, in grado di rilevare le onde radio millimetriche emesse dall’ambiente e riflesse dal
corpo (sistema prodotto attualmente dalla QINETIQ) ; e i sistemi attivi che usano fasci di onde
radio millimetriche emesse da un’ antenna e riflesse dal corpo umano (sistemi prodotti dalla
Smiths Detection e dalla L3 Communications).Vediamo adesso in dettaglio quali sono i
principi fisici utilizzati nelle due differenti tecnologie.
Backscatter scanners
Sono FBS che utilizzano Raggi X (radiazioni ionizzanti) a bassa intensità che vengono riflessi
dalla pelle a dall’abbigliamento. Un fascio di radiazioni molto stretto e a bassa potenza è irradiato
sulla superficie corporea, la riflessione delle radiazioni detta backscatter (da cui il nome del
sistema) è quindi ricevuto, digitalizzato e salvato su computer. A questo punto i dati vengono
elaborati con apposito software per il trattamento delle immagini, onde creare una immagine della
persona scannerizzata e di eventuali oggetti nascosti. Ogni scannerizzazione produce
approssimativamente una dose di radiazioni pari a 3 (tre) milli ReM (secondo la dichiarazione di
uno dei produttori l’equivalente di 5 minuti di permanenza all’aperto esponendosi alla radiazione
ambientale di fondo). La persona scannerizzata in questo modo è esposta ad una modesta quantità
di radiazioni durante il processo e stando ad un Documento rilasciato dal U.S.National Council on
Radiation Protection and Measurement, una scannerizzazione dura approssimativamente 8 (otto)
secondi e prevede un’esposizione alle radiazioni ionizzanti pari ad una dose effettiva di 0,003
millisievert MsV.
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Millimeter Wave Scanners
Le onde Millimetriche, occupano lo spettro compreso tra le onde radio e gli infrarossi. Sono
radiazioni non ionizzanti con frequenza compresa tra 100 KHz e 300 GHz; fino a 300 MHz le
radiazioni
sono
definite
microonde,
oltre
tale
limite
radiofrequenze.
Questa banda di frequenze ha la particolare proprietà di passare attraverso leggeri materiali come i
tessuti di abbigliamento.
E’ proprio questa la caratteristica che trova applicazione nei FBS, consentendo di identificare come
già
detto,
oggetti
nascosti
al
di
sotto
dei
vestiti.
I sistemi basati sulle Millimeter-wave, sono notevolmente evoluti negli ultimi anni e le attuali
tecnologie consentono di creare immagini video live particolarmente efficaci per lo scopo. Lo stato
dell’arte consta apparati in grado di scannerizzare una persona in circa 2 secondi con una potenza di
emissione radio, 10000 (diecimila) volte inferiore a quella di un telefono cellulare (dichiarazione
del costruttore).
EFFETTI FISIOLOGICI SUL CORPO UMANO
RADIAZIONI
NON
IONIZZANTI
(millimeter
wave
scanners)
Interazione delle onde radio e delle microonde con il tessuto biologico
Il termine di radiazioni non ionizzanti (NIR, Non Ionizing Radiations) si riferisce a quelle forme di
radiazione elettromagnetica, onde radio, microonde, infrarosso, visibile ed ultravioletto, che
interagendo con gli atomi della materia non ne producono la ionizzazione.
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Tali radiazioni comprese nella banda tra 100 kHz e 300 GHz, possiedono un'energia minore di 10
eV, che rappresenta in effetti la minima energia necessaria per la ionizzazione di un atomo. In
questo breve saggio ci riferiremo essenzialmente alle onde radio ed alle microonde, le cui frequenze
e le relative lunghezze d'onda sono date nella seguente Tabella 1.
Per comprendere i danni prodotti sull'organismo umano da una radiazione non ionizzante e'
necessario ricordare che ad ogni radiazione e' associata una ben determinata energia. Tenendo
conto che una radiazione elettromagnetica e' formata da un campo magnetico e da un campo
elettrico oscillanti, fra loro perpendicolari e a loro volta perpendicolari alla direzione di
propagazione dell'onda, l'energia trasportata dall'onda e' espressa da una grandezza fisica
chiamata vettore di Poynting e rappresenta l'energia che attraversa, nell'unita' di tempo, una
superfice normale alla direzione di propagazione dell'onda incidente. L'unita' di misura e' il W/m2.
Quando una radiazione elettromagnetica urta un ostacolo, una parte dell'onda incidente viene
riflessa ed una parte trasmessa all'interno del materiale. In questo ultimo caso, nel materiale sono
presenti campi magnetici ed elettrici, oscillanti con una frequenza tipica della radiazione stessa,
che interagiscono con gli atomi e le molecole della materia attraversata cedendo una parte della
energia.
I meccanismi con cui l'energia viene ceduta dipendono dalla frequenza dell'onda incidente e dalle
caratteristiche dei materiali attraversati. Anche gli effetti di tale cessione d'energia sono diversi a
seconda del materiale attraversato, in particolare se il materiale e' un isolante o un conduttore.
In generale, all'aumentare della frequenza dell'onda incidente aumenta la cessione di energia e
l'onda viene assorbita sempre piu' in superficie. Per fare un esempio, un'onda di 100 MHz puo'
penetrare il tessuto umano molle sino ad una profondita' di poco piu' di 10 cm, mentre per una
frequenza di 10000 MHz il potere di penetrazione e' poco piu' di un centimetro.
La seguente tabella 2 fornisce i valori della profondita' di penetrazione, in cm, il alcuni tessuti
biologici,in funzione della frequenza in MHz.Nel caso di un materiale conduttore la situazione e'
totalmente diversa poiche' gli elettroni di conduzione sono liberi di muoversi e quindi nel corpo
stesso si generano delle correnti indotte quando e' posto in un campo elettromagnetico. L'effetto di
queste correnti e' la produzione di calore per effetto Joule.
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L'interazione dei campi elettromagnetici con il mezzo biologico e' molto complessa per i seguenti
motivi:
•
•
•
•
Inomogeneita' dei tessuti biologici
Variabilita' temporale delle caratteristiche elettriche dei tessuti
Presenza dei vestiti e del sudore che modificano la propagazione dei campi
Presenza dei vasi sanguigni che provvedono ad eliminare il calore prodotto.
Per frequenze inferiori a 15 MHz, corrispondenti a una lunghezza d'onda di 20 m, e pertanto
superiore alle dimensioni del corpo umano, l'energia elettromagnetica si trasforma in calore per
effetto Joule prodotto dalle correnti indotte nei tessuti. E' quindi chiaro che piu' la frequenza
dell'onda incidente e' bassa e quindi piu' elevata e' la profondita' di penetrazione, maggiormente
vengono interessati organi profondi del corpo umano.
L'occhio e' un organo molto sensibile alla radiazione elettromagnetica per il calore prodotto
durante l'assorbimento. Infatti, essendo l'occhio scarsamente irrorato dalle vene, il calore
assorbito stenta a dissiparsi con conseguente aumento della temperatura locale; cio' puo'
provocare cataratte o distacco della retina. All'aumentare della frequenza gli effetti sono piu' che
altro
superficiali,
come
gia'
detto
in
precedenza.
Va’ infine ricordata la capacità delle radiofrequenze e delle microonde di interferire sul
funzionamento dei pacemaker cardiaci.
Mentre la Americana FDA (Food and Drugs Administration) non ha ancora una stabilito una
categoria comprendente i Sistemi di Sicurezza basati sull’uso di Onde Radio ad Altissima
frequenza, come quelle usate nei millimetre wave scanners, essa prevede invece
raccomandazioni di sicurezza per l’uso dei telefoni cellulari. Sulla base delle dichiarazioni della
U.S. Transportation Security Agency (TSA), le radiazioni emesse dai FBS usati negli aeroporti
sono meno di quelle emesse normalmente da un telefono cellulare in uso.
Alti livelli di radiazioni radio ad altissima frequenza comunque, possono essere estremamente
nocive per il corpo umano. Alti livelli assorbiti si possono tradurre in un innalzamento della
temperatura dei tessuti, in quello che è chiamato Effetto termico (che è poi quello che fa
funzionare un normale forno a microonde).
Mentre il quantitativo di energia emessa in un FBS non sarebbe sufficiente ad arrecare effetti
pericolosi sul corpo umano, è da notare invece che un malfunzionamento del sistema stesso
potrebbe teoricamente causare una esposizione tale da provocare il cosiddetto effetto termico.
RADIAZIONI IONIZZANTI (Backscatter Scanners)
Un rapido cenno alla differenziazione delle Radiazioni e alle loro unità di misura.
Dose Assorbita – E’ la quantità fondamentale per descrivere gli effetti delle radiazioni in organi e
tessuti umani. La dose assorbita è la quantità di energia depositata in un piccolo volume di tessuto,
dal raggio di radiazioni passante attraverso il materiale, diviso la massa del materiale stessa. La
dose assorbita è quindi misurata in termini di energia depositata per unità di massa di materiale. L’
Unità di Misura nel S.I. equivale a joule/Kg, dove un (1) joule/Kg equivale alla speciale unità di
Gray (Gy), nel vecchio sistema di misura delle radiazioni, 1 Gy = 100 rad, 1 mGy=0,1 rad.
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Dose Equivalente – Un’altra grandezza di rilievo e’ la dose equivalente o efficace (detta anche
RBE da Relative Biological Effectiveness).
Questa rappresenta la dose misurata non in termini di pure grandezze fisiche ( energia e massa)
ma in termini di efficacia biologica.
La dose efficace o Equivalente (De) e’ legata alla dose Dose assorbita, da un fattore detto fattore
di qualita’ Q, dipendente dal tipo di radiazione ( fotoni, elettroni, protoni, neutroni, alfa, etc...) e
dall’energia della particella incidente, De = Q x D.
L’unita’di misura della dose equivalente e’ il Sievert (Sv) = Q x Gray. (Gy)
E’ancora usato, come unita’ di misura, il rem : 100 rem = 1 Sv.
Gli effetti biologici di una dose assorbita ad una determinate intensità quindi, dipendono dal tipo
di radiazioni che depositano l’energia, (es. se raggi X, raggi gamma, particelle Alfa, neutroni etc.)
e ovviamente dalla quantità di radiazioni assorbite. La differenza negli effetti è dovuta alla
maniera in cui le differenti radiazioni interagiscono con il tessuto organico.
Tabella I. – Comparazione della dose di radiazioni
Diagnostic Procedure
Chest x ray (PA film)
Typical
Effective
Dose
(mSv)1
Number of Chest
X rays (PA film) for
Equivalent Effective
Dose2
Time Period for
Equivalent Effective
Dose from Natural
Background Radiation3
0.02
1
2.4 days
Skull x ray
0.1
5
12 days
Lumbar spine
1.5
75
182 days
I.V. urogram
3
150
1.0 year
Upper G.I. exam
6
300
2.0 years
Barium enema
8
400
2.7 years
CT head
2
100
243 days
CT abdomen
8
400
2.7 years
1.Average effective dose in millisieverts (mSv) as compiled by Fred A. Mettler, Jr., et al.,
"Effective Doses in Radiology and Diagnostic Nuclear Medicine: A Catalog," Radiology Vol.
248, No. 1, pp. 254-263, July 2008.
2. Based on the assumption of an average "effective dose" from chest x ray (PA film) of 0.02
mSv.
3. Based on the assumption of an average "effective dose" from natural background radiation
of 3 mSv per year in the United States.
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IL RISCHIO DELLE RADIAZIONI IONIZZANTI
Effetti delle radiazioni sulle cellule. Il danno cellulare puo' essere causato da un gran numero di
agenti diversi, sia fisici, che chimici e biologici. Esso risulta comunque indipendente dall'agente che
l'ha provocato, sia esso una sostanza chimica o una radiazione ionizzante.
Su scala molecolare, la radiazione che attraversa le cellule viventi ionizza ed eccita gli atomi e le
molecole della struttura cellulare, alterando le azioni di forza delle strutture molecolari organiche, in
genere molto complesse, dando luogo a frammenti dotati di carica elettrica (ioni e radicali), che
sono chimicamente instabili. A loro volta, i radicali e gli ioni possono interagire con la cellula stessa
dando luogo a nuove alterazioni. Le alterazioni peggiori si verificano in genere nel nucleo, ma
anche il danno al citoplasma puo' talvolta condurre a notevoli alterazioni della cellula.
L'effetto totale e' comunque funzione della quantita' di radiazione ricevuta, la dose, e puo'
manifestarsi in varie gradazioni di danno, fino alla morte della cellula stessa. I danni meno gravi
possono essere riparati per azione della cellula stessa, per sostituzione delle cellule danneggiate
attraverso mitosi delle cellule sane contigue. Se invece il danno ad un organo e' grave ed esteso,
esso non sara’ in grado si reintegrarsi.
Milioni di cellule dei tessuti del corpo umano muoiono ogni giorno ed ogni giorno vengono
sostituite da altre cellule. Un piccolo numero di cellule morte in eccesso per qualche causa
specifica, come a causa di una radiazione ionizzante, puo' non dare effetti osservabili. La perdita di
un numero irrilevante di cellule diviene pero' importante allorche' il numero totale di cellule di un
particolare tipo e' piccolo e non vi e' possibilita' di rimpiazzo, come e' ad esempio il caso delle
cellule germinali femminili nell'ovaio o delle cellule dell'embrione nei suoi stadi iniziali.
In talune circostanze i cambiamenti che possono intervenire nelle cellule colpite da una radiazione
ionizzante possono portare a piu' pesanti conseguenze che la morte di tali cellule. Le cellule che
sono state colpite in modo non mortale possono dare origine ad altre cellule che presenteranno gli
stessi cambiamenti. In tal modo si trasmettono le alterazioni da cellula madre a cellule figlie in un
certo organismo, oppure, se le cellule sono germinali, alle cellule dei discendenti dell'individuo
colpito dalle radiazioni. Si puo’ allora intuire come le radiazioni ionizzanti possano essere
pericolose per le cellule di esseri viventi. Ricapitolando quindi, se l’energia ceduta da una particella
mentre attraversa una cellula rompe il legame molecolare di una delle catene del DNA, la cellula
puo’ morire oppure autonomamente ripararsi.
In questa operazione puo’ anche accadere che il codice genetico venga re- interpretato
in modo sbagliato innescando un processo pericoloso. Per concludere infine, secondo i dati riportati
in uno studio effettuato dalla U.S. NCRP, una dose effettiva di 0.1 µSv per scannerizzazione,
potrebbe consentire fino a 2500 passaggi annui all’interno di un FBS per ogni individuo.Questo
senza eccedere quelle che sono le dosi ammesse per pubblico individuo cioè 0,25 mSv di dose
effettiva. Il che, considerando 250 giorni lavorativi medi per anno, corrisponderebbe a 10 (dieci)
scansioni al giorno, una quantità difficilmente raggiungibile.
12
Fonti:
-
Workshop on Transit Security, American National Standards Institute (ANSI)
Dipartimento di Fisica
Universita' degli Studi di Roma "La Sapienza", Roma
International Commission on Non Ionizing Radiation Protection (ICNIRP)
U.S. Food and Drug Administration (FDA)
U.S. Department for Homeland Security
U.S National Council on Radiation Protection and Measurement (NCRP)
National Institute of Information and Communications Technology, EMC Group.
…al prossimo numero…
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VENEZIANI MARCO
06-86267207
Segretario Nazionale Trasporto Aereo
LEONETTI GIUSEPPE
Cell. 335-1837232
E-mail: [email protected]
CRYSS ALA
Cell. 347-3220545
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MONTAGNER GIOVANNI
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CRUSIZIO PATRICK
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MORO MAURIZIO
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DI GRAVIO LUCA
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SERETTI ROBERTO
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STROPPOLO STEFANO
Cell. 335-1837246
E-mail: [email protected]
VIGLIETTI IVAN
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LABO’ MATTEO
Cell. 348-5106980 (RESPONSABILE UILT NOTAM)
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Contatti
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Via di Priscilla, 101
ROMA – 00199
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