La lotta ai tumori inizia dalla prevenzione
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La lotta ai tumori inizia dalla prevenzione
aprile 2003 Mensile della Provincia di Lecce Anno III • Numero 4 Il Salento in rosa FORUM ENTI LOCALI Un marchio etico per le imprese Comuni insieme per lo sviluppo SOMMARIO “La Provincia di Lecce” Mensile della Provincia di Lecce Iscritto al Registro della Stampa del Tribunale di Lecce n. 758 il 12.2.2001 Anno III - n. 4 Aprile 2003 Distribuzione gratuita Direttore editoriale Lorenzo Ria Coordinamento editoriale: Roberto Guido e Marcello Tarricone Redazione: Giorgio Felline, Antonio Donno, Giuseppe Farì, Corrado Ficco, Roberta Lomonaco, Ludovico Malorgio, Paola Portaccio Hanno collaborato a questo numero: Loredana De Vitis, Cinzia Dilauro, Pierpaolo Lala, Maria Pia Romano Direttore responsabile Roberta Lomonaco SPECIALE GIRO D’ITALIA 4-9 Salento in festa parte il Giro dei Campioni di Ludovico Malorgio Editing, progetto grafico e prestampa: Guitar Snc Servizi per la Comunicazione Via Cino, 14 73100 Lecce Tel. 0832.332762 Fax 0832.253463 E mail: [email protected] Testata: “Orione Comunicazione” Stampa e diffusione: Fondamentale Srl - Lecce Rotoeffe Srl Ariccia - Roma Chiuso in redazione il 12.4.2003 Di questo numero sono state stampate n. 32mila copie Direzione e redazione: Provincia di Lecce Palazzo dei Celestini Via Umberto I, 13 73100 Lecce E mail: [email protected] Uffici Provincia di Lecce: Centralino 0832.6831 Numero Verde 800-242815 FORUM 10-13 Il marchio di qualità etica per le imprese a confronto Nicola De Liso, Salvatore De Riccardis, Gianfranco Dioguardi, Franco Surano Introduzione di Cosimo Casilli ENTI LOCALI 14-15 In nome dello sviluppo al servizio dei Comuni di Pierpaolo Lala SALUTE 16-17 La lotta ai tumori femminili inizia dalla prevenzione di Loredana De Vitis PARI OPPORTUNITA’ 18-19 La solidarietà delle donne dietro le sbarre di Maria Pia Romano Sito web: www.provincia.le.it E mail: [email protected] Uffici decentrati: Casarano Via S. Domenico tel. 0833 502928 Maglie Via Ginnasio, 8 tel. 0836 423042 Tricase Via Brindisi tel. 0833 541128 Felline nuovo dirigente Informazione e Comunicazione Giorgio Felline, 56 anni, 3 figli, con esperienza ultra trentennale nella pubblica amministrazione, è il nuovo dirigente del servizio Informazione e Comunicazione della Provincia di Lecce. Il direttore responsabile, la redazione e tutto il perso- nale del servizio danno il benvenuto a Giorgio Felline augurandogli un buon lavoro “di squadra” anche nel settore della comunicazione e ringraziano sentitamente il dr. Luigi Amantonico per l’esperienza vissuta insieme. SALUTE L’ AT T I V I TA’ D E L C E N T R O PROMOSSO DALLA PROVINCIA La lotta ai tumori inizia dalla prevenzione di LOREDANA DE VITIS U n invito alle donne del Salento: tra i 24 e i 64 anni, fate un pap-test ogni tre anni; tra i 50 e i 69 anni, una mammografia ogni due anni. Non costano nulla, lo dice la legge. È importante, lo dicono i medici. Perché la prevenzione è tutto, quando si parla di tumori. E se volete saperne di più, basta contattare il Centro provinciale di promozione e coordinamento della prevenzione dei tumori femminili, un progetto nato nel 1998 su iniziativa della Provincia di Lecce e gestito dal 1999 dalla cooperativa Ricerca e Lavoro. Si tratta di un gruppo di professionisti, diretto dal dottor Enrico D’Ambrosio e coordinato dalla dottoressa Abbondanza Longo, che ha un unico, lungimirante obiettivo: informare e persuadere le salentine che sottoporsi ai test è di fondamentale importanza. I tumori del collo dell’utero e della mammella, infatti, possono essere efficacemente curati grazie ad una diagnosi precoce. Il punto, allora, è convincere le donne a sottoporsi ai test, ma anche garantire la qualità delle prestazioni delle strutture pubbliche fino al raggiungimento di quello che gli addetti chiamano “screening pianificato di massa”. Sono 57 i Comuni impegnati L’attività del Centro provinciale di promozione e coordinamento della prevenzione dei tumori femminili è basata sul sostegno di istituzioni pubbliche e private. La Provincia si occupa di coordinare questo sostegno, convogliando le risorse finanziarie oltre che contribuendo con 0,05 euro per abitante. I Comuni che aderiscono al progetto contribuiscono a loro volta con 0,10 euro per abitante, impegnandosi a segnalare almeno un referente. I Comuni che fino ad oggi hanno aderito sono 57: Acquarica del Capo, Alessano, Alliste, Bagnolo, Campi Salentina, Cannole, Caprarica di Lecce, Carpignano Salentino, Casarano, Castrì, Castrignano del Capo, Castro, Copertino, Corsano, Cursi, Cutrofiano, Giuggianello, Guagnano, Lecce, Lequile, Martignano, Melissano, Melpignano, Minervino di Lecce, Montesano Salentino, Morciano di Leuca, Muro Leccese, Neviano, Nociglia, Ortelle, Otranto, Palmariggi, Parabita, Patù, Poggiardo, Presicce, Salice Salentino, Sanarica, San Cassiano, San Cesario, San Donato, Santa Cesarea Terme, Sannicola, Seclì, Sogliano Cavour, Spongano, Squinzano, Supersano, Surbo, Taviano, Tiggiano, Trepuzzi, Tricase, Tuglie, Ugento, Uggiano la Chiesa e Zollino. Sportelli Informadonna sono stati aperti nei Comuni di Melissano, Carpignano Salentino, Surbo, Morciano di Leuca, Minervino, Trepuzzi, Bagnolo, Cannole, Cursi e Palmariggi. Il progetto prevede tra i sostenitori anche le Asl, che dovrebbero contribuire versando 0,10 euro per abitante, e poi associazioni, organizzazioni professionali e singoli cittadini. DIAGNOSI PRECOCE L’attività del Centro è fondamentale per riuscire a curare in tempo i tumori Nel Mezzogiorno però, e in Puglia in particolare, le donne non sono ben disposte verso i controlli preventivi, e d’altra parte queste misure, stabilite dal Piano sanitario nazionale, non trovano adeguata attuazione da parte delle istituzioni incaricate, regionali e locali. È in questo contesto che si muove il Centro promosso dalla Provincia, impegnato in una capillare campagna di sensibilizzazione anche in collaborazione con i 57 Comuni che hanno aderito all’iniziativa (l’elenco completo è nella scheda in basso a sinistra. Deputati all’informazione sono pure i dieci Sportelli Informadonna attivi nei Comuni di Melissano, Carpignano Salentino, Morciano di Leuca, Surbo, Minervino e Trepuzzi e in quelli dell’Unione intercomunale dell’Entroterra idruntino, a Bagnolo, Cannole, Cursi e Palmariggi. E se nel Salento, fino ad oggi, non è stata mai portata avanti un’indagine che verificasse l’utilizzo e l’efficacia della diagnosi oncologica precoce, questi Sportelli possono fare molto per farci sapere qualcosa in più. Il Centro si sta muovendo per verificare il grado di conoscenza e soddisfazione dei test da parte delle donne interessate, l’incremento del ricorso alle indagini precoci, l’andamento dei parametri di efficacia di queste ultime nel tempo e il grado di abbassamento della mortalità e dell’incidenza delle forme tumorali avanzate. L’indagine, finora, ha riguardato 400 donne: un campione che, sebbene non scientificamente rappresentativo della popolazione femminile salentina, dà già la misura della scarsa propensione delle donne della provincia di Lecce ad effettuare pap-test e mammografia, con un’incidenza particolare - che conferma dati nazionali e internazionali - nel caso di soggetti con bassi livelli di istruzione, di condizione occupazionale e socio-economica. È comunque incoraggiante il dato secondo cui, nel 46 per cento dei casi, il pap-test è stato valutato un’esperienza positiva, mentre solo nel 25 per cento dei casi l’esame è stato considerato “problematico”. Ma c’è ancora molto da lavorare. Da una rilevazione statistica effettuata dal Centro in collaborazione con le Asl Lecce 1 e 2 e con i Distretti sanitari, emerge che tra il 1997 e il 2001 - soltanto il 17 per cento delle donne destinatarie dei test gratuiti preventivi si è rivolta ai Consultori pubblici per usufruire del servizio. Per questo, dopo un’intensa attività di monitoraggio e sensibilizzazione, anche grazie a incontri, sit-in e collaborazioni con associazioni tra le quali il Tribunale per i diritti del malato, il Centro si propone di continuare su questa strada creando due sedi di prelievo per il pap-test nei Comuni di Cannole e Palmariggi e dando un importante contributo all’”Atlante di mortalità per tumori maligni in Puglia” per gli anni 1980/1982 e 1990/1992. Non solo. In programma l’istituzione di un Centro di documentazione e aggiornamento sulle tematiche della prevenzione sanitaria e la rilevazione completa del numero dei pap-test eseguiti nelle strutture private e nei consultori familiari, oltre che dei tempi dei Centri di mammografia. Infine, un lavoro “alla radice”: la divulgazione dell’importanza della prevenzione oncologica femminile negli Istituti scolastici, perché spingere precocemente verso abitudini alimentari e stili di vita quotidiani corretti può fare la differenza. APPROFONDIMENTI www.centroprevenzionetumori.it Quando fare pap-test e mammografie Il Centro provinciale di promozione e coordinamento della prevenzione dei tumori femminili si trova nella sede universitaria Ecotekne, sulla via per Monteroni, presso il Dipartimento di Scienze e tecnologie biologiche e ambientali (plesso B). È aperto dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 13, mentre durante la mattina gli operatori del Centro sono a disposizione degli Sportelli Informadonna dei 57 Comuni che hanno aderito all’iniziativa. Per saperne di più, si può chiamare ai numeri 0832/320899 e 320790 oppure collegarsi al sito www.centroprevenzionetumori.it, dove tra l’altro è possibile consultare una Carta dei servizi con l’indicazione delle strutture pubbliche dove si possono effettuare i test preventivi. Per le donne tra i 24 e i 64 anni, si tratta di fare un pap-test ogni tre anni, cioè un semplice prelievo indolore che permette di individuare piccole lesioni del collo dell’utero che potrebbero degenerare in tumori ma che, se scoperte in tempo, guariscono con semplici cure. Per le donne tra i 50 e i 69 anni, è importante effettuare una mammografia ogni due anni, cioè una radiografia del seno a basso dosaggio di raggi X che consente di individuare eventuali noduli, anche di dimensioni minime. Sono test completamente gratuiti, per legge: la Regione Puglia e le Asl hanno risorse finanziarie destinate esclusivamente a questi programmi di prevenzione e diagnosi precoce oncologica, stabiliti dal Piano sanitario nazionale.