Nuova filosofia di produzione - Settimanale della diocesi di Vittorio
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Nuova filosofia di produzione - Settimanale della diocesi di Vittorio
2 e L’AZiON Primo Piano Domenica 12 novembre 2006 SAI COSA MA D omenica 12 novembre dalle parrocchie di tutta Italia sale il grazie al Creatore per i frutti della terra. Abbiamo colto l’occasione della Giornata del Ringraziamento (che a livello provinciale viene celebrata il 19 novembre a Motta con una celebrazione presieduta dal vescovo Giuseppe alle 11 in Basilica) per approfondire un tema che sta a cuore ai consumatori: la qualità di ciò che finisce nel nostro piatto, in particolare gli alimenti di origine vegetale. Scandali successivi, amplificati in modo abnorme (e spesso strumentale) dai mass media, hanno creato preoccupazione e allarmismo anche tra la nostra gente e messo in ginocchio interi settori produttivi. Come quello avicolo devastato, lo scorso anno, dalla psicosi per l’influenza aviaria. In realtà gli alimenti sono soggetti a controlli sempre più stringenti, anche a seguito della consapevolezza e dell’attenzione, nettamente accresciute negli ultimi anni, dei cittadini. Indubbiamente la strada per ripristinare un rapporto di fiducia tra produttori e consumatori è ancora lunga e passa attraverso una informazione corretta, una trasparenza su qualità, origine e caratteristiche dei prodotti, una normativa pesante nei confronti di chi, applicando pratiche nocive, gioca con la vita dei consumatori. concentrazioni, per ciascuno, entro i limiti fissati dalla legge. Sono da verificare le conseguenze del sinergismo tra queste sostanze». Passiamo alle micotossine «C’è un’attenzione molto particolare su questi metaboliti velenosi prodotti da alcuni funghi microscopici che possono svilupparsi sulle piante in campo o sulle derrate alimentari durante lo stoccaggio. Anni fa era difficile rilevarle; oggi, grazie a nuove tecniche di analisi, siamo in grado di verificarne la presenza anche in piccole quantità. Abbiamo realizzato uno studio specifico e abbiamo riscontrato una presenza abbastanza significativa, in particolare sul mais. Questa rilevazione ha dato luogo a controlli da parte delle Ulss e alla revisione dei sistemi Haccp da parte delle aziende agricole». E i metalli? «Controlliamo puntualmente prodotti che possono presentarne traccia come gli alimenti inscatolati e il vino. Devo dire che i problemi creati dai contenitori non esistono più». Attualmente vi state concentrando sulla diossina «Va fatta una premessa: la qualità dell’ambiente e la qualità degli alimenti sono strettamente correlate. Noi ci occupiamo dell’una e dell’altra e anche delle possibili correlazioni ricercando negli alimenti i contaminanti antropici, come la diossina. Anche qui vale il discorso fatto per la aflatossine: le tecniche analitiche attuali ci consentono rilevazioni impensabili dieci anni fa. Possiamo ricercare sostanze nell’ordine di parte per bilione». Federico Citron MAZZER:“VA MEGLIO” RAPPORTO LEGAMBIENTE e l’Arpav si occupa dei controlli sugli alimenti finiti, al Servizio igiene alimenti e nutrizione (Sian) dell’Ulss competono le verifiche sulle fasi precedenti. A Pieve di Soligo il responsabile del Sian è il dottor Roberto Mazzer. «Negli ultimi anni c’è stato un netto miglioramento nel campo della sicurezza alimentare. Sono stati introdotti gli auto-controlli, pensiamo solo all’Haccp, ci sono corsi di formazione, i prodotti fito-sanitari sono sempre meno tossici. Le nostra legislazione in materia è una delle migliori in Europa. Direi che è cambiata la cultura dei produttori. La nuova frontiera - sottolinea Mazzer - è quella della sicurezza nutrizionale. L’industria alimentare deve fare ancora grandi passi in avanti in questo ambito. Pensiamo solo ai grassi vegetali che per tanti anni sono stati utilizzati negli alimenti. Oggi le malattie sono dovute al fatto che mangiamo male e ci muoviamo poco». I controlli dell’Ulss si concentrano soprattutto sulle attività che producono o somministrano alimenti deperibili (ristoranti, mense scolastiche...). «Facciamo ciò che possiamo con le forze esigue che abbiamo» conclude Mazzer. Pesticidi nel piatto: dati confortanti mo un nuovo testo di legge che consideri i multiresidui e i loro effetti sull’organismo umano a partire da quello dei bambini, più sensibili agli effetti sanitari dei pesticidi perché proprio loro sono i principali consumatori di prodotti ortofrutticoli freschi o preparati nelle pappe di prima infanzia». Buone notizie dai dati emersi dal Veneto: è alta infatti la percentuale di campioni regolari, soprattutto per la verdura, dove addirittura non vengono segnalati casi di multiresiduo. I campioni con più di un residuo si concentrano invece nella frutta, dove 30 agrumi su 65 presentano contaminazioni, di cui 15 con più principi attivi contemporaneamente. ALL’OSSERVATORIO REGIONALE ALIMENTI RISULTA CHE SOLO IL 2,5% DEI CAMPIONI È IRREGOLARE Nuova filosofia di produzione C osa finisce nel nostro organismo quando mangiamo una gustosa mela royal, una bistecca fiorentina, un piatto di pasta e fagioli? Solo proteine, lipidi, acidi grassi, fibre minerali, o anche qualche porcheria rimasta appiccicata durante la fase di produzione? La domanda è tutt’altro che peregrina, se solo pensiamo al lungo rosario di emergenze sanitarie con cui abbiamo avuto a che fare negli ultimi anni: mucca pazza (1995), concentrato di pomodoro cinese avariato (2003), peperoncino con colorante cancerogeno (2004), latte per l’infanzia contaminato con Ixt (2005), frumento dal Canada contaminato con ocratossina (2006), mangimi del nord Europa alla diossina (2006). La risposta ai nostri timori l’abbiamo cercata all’Osser vatorio Alimenti dell’Agenzia regionale per la prevenzione e protezione ambientale del Veneto, con sede a Verona. Nei suoi laboratori vengono realizzati i controlli chimici, microbiologici e fisici di radioattività degli alimenti di origine vegetale commercializzati in Veneto. Sono soprattutto le Ulss a inviare i campioni; in parte minore i Nas e gli organi periferici del Ministero della Sanità. «I nostri controlli - spiega la dottoressa Francesca Daprà, responsabile dell’Osservatorio - riguardano la e L’AZ iON Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto (Iscritto al n. 11 del Registro stampa del Tribunale di Treviso il 21-9-1948 e al Reg. Naz. della Stampa con il n. 3382 vol. 34 f. 649 del 5-9-91 - Iscr. ROC n. 1730) Direttore responsabile GIAMPIERO MORET fase terminale della filiera cioè i prodotti pronti all’uso o già in commercio mentre la responsabilità della verifica delle varie fasi produttive è in capo al produttore stesso. Spetta al Ser vizio igiene e alimenti dell’Ulss andare a vedere il piano delle verifiche, redatto dai produttori, e il suo rispetto». Tirando le somme dei controlli, com’è la qualità del cibo di origine vegetale commercializzato in Ve- Controlli sofisticati e risultati positivi S ABBONAMENTI 2006: Annuale (50 numeri) 40 Semestrale 22 - Sostenitore 80 Per l’estero chiedere in amministrazione. Questo settimanale è iscritto alla FISC Federazione Italiana Settimanali Cattolici Socio del CONSIS CONSORZIO NAZIONALE SETTIMANALI SOC. COOP. a r.l. - ROMA ed associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana Conto corrente postale n. 130310 e-mail: [email protected] www.lazione.it “I dati forniti dai sottoscrittori degli abbonamenti vengono utilizzati esclusivamente nell’ambito della nostra attività e non vengono ceduti a terzi per alcun motivo in base a quanto predisposto dal D. Lgs n. 196 del 2003.” Via J. Stella, 8 - Fax 0438 555437 TIPSE - Tel. 0438 53638 - 31029 VITTORIO V. "L'Azione fruisce dei contributi statali diretti di cui alla legge 7 agosto 1990, .250". Redazione e amministrazione Tel. 0438 940249 neto? «In media i campioni irregolari sono sull’ordine del 2,5 per cento. Tenga conto che tra le irregolarità non sono poche quelle formali relative all’etichettatura. Mi sento di dire che negli ultimi 15 anni è nettamente cambiata la filosofia di produzione, anche in conseguenza di alcuni scandali, penso al metanolo, e della maggiore attenzione posta dal consumatore alla qualità di ciò che acquista». Chiuso in redazione il 8.11.2006 alle ore 18.30 Vediamo le voci nel dettaglio. Partirei dai pesticidi. «I risultati sono molto tranquilizzanti. Il numero di campioni privi di residui supera abbondantemente i due terzi dei campioni analizzati e il numero delle irregolarità (pesticidi che superano il massimo consentito dalla legge ndr) è inferiore all’1%. I principi attivi più frequentemente riscontrati sono gli insetticidi organofosforici seguiti dai fungicidi. Per alcuni frutti - mele, arance, pere, pesche - abbiamo però riscontrato la compresenza di più residui seppure con O gni anno Legambiente effettua l’indagine specifica Pesticidi nel piatto, proprio sui residui di pesticidi sui prodotti ortofrutticoli. Il rapporto 2006 evidenza un lieve miglioramento generale pur con alcune eccezioni. Il miglioramento è dato dall’aumento dei campioni regolari senza residui (+4,7% rispetto al 2005) e dalla ulteriore diminuzione degli irregolari, che sono solo l’1% (erano l’1,4%). Sono meno anche i campioni con più di un residuo di pesticida (-4,3% rispetto al 2005, ora siamo al 28%). Permangono situazioni preoccupanti, tra cui un’alta percentuale di campioni di frutta contaminati (46% nella frutta, meno nella verdura con 15,5%), alcuni prodotti con numerosi principi attivi contempora- neamente, laboratori pigri che effettuano controlli esigui e casi di presenza di sostanze vietate da molti anni. «Il lieve ma continuo miglioramento - sottolineano a Legambiente - sta nell’aumento della sensibilità delle istituzioni e dei consumatori, ma soprattutto degli operatori del settore che hanno fortemente contribuito a ridurre l’uso della chimica in agricoltura. Molto rimane però da fare: permane un grave buco normativo che consente di considerare come regolari campioni alimentari con presenza contemporanea di numerosi principi attivi, regolati solo singolarmente. Voglia- e L’AZiON Primo Piano AN NG GII?? ALLA PERLAGE DI SOLIGO Prosecco biodinamico: meno rame e zolfo D TRA PAURA DEI VELENI E DISINCANTO, NONOSTANTE I PREZZI SIANO PIÙ ALTI... Costa, ma compro bio C’ è chi dice che il biologico sia un business, chi invece ci crede ad occhi chiusi, chi lo guarda con scetticismo e chi non riuscirebbe a farne a meno. Siamo andati a sentire cosa pensa chi nei negozi di prodotti biologici ci va e compra. Nella fattispecie al negozio Ariele di Conegliano. Piovesan Marilena Non sono una consumatrice abituale di prodotti biologici. Li compro perché, in seguito ad una visita medica, mi hanno indicato dei prodotti specifici da consumare. OrMarilena Piovesan mai il biologico si trova anche al supermercato. Non è che abbia particolare fiducia, come non ne ho in generale per ciò che è commerciale. Certo i prodotti “bio” sono più sani anche perché appartengono ad una filiera certificata. Non capisco piuttosto perché debbano avere prezzi così alti, cosa li giustifichi. Roberta Compro biologico perché i prodotti non sono avvelenati. Viviamo in un mondo in cui tutto lo è, almeno dove è possibile cerco di evitarlo. Ho maggior fiducia in questa filiera perché rispettano dei canoni e delle regole diversi dal mercato tradizionale e poi bisogna pur fidarsi di qualcuno. Karin Olivato Preferisco comprare cibi biologici perché sono più sani, ho più fiducia nelle persone che incontro nel negozio biologico dove vado di Karin Olivato solito e le conosco. Fare la spesa è più costoso ma ne conosco la provenienza. Valeria De Conti Non è che mi fidi del biologico, piuttosto non mi fido per nulla degli altri. Sono molto sensibile ai prodotti chimici che troviamo nei cibi in commercio e per questo seguo Valeria De Conti una dieta macrobiotica. Qui trovo dei prodotti specifici che non trovo in altri negozi. Preferisco non far del male al mio organismo, alla terra, agli animali anche se mi costa un po’ di più. Luigino Cattal Nel negozio biologico dove vado compro solo alcuni prodotti, pasta, riso, pane e solo di alcune marche di cui mi fido maggiormente. Alcuni negozi di biologico si sono ingranditi al punto di diventare dei supermercati. Il prezzo è più alto, ma è giustificato dal maggior lavoro alle spalle e per questo è giusto che costino di più rispetto ai supermercati anche se la cosa migliore sarebbe coltivarsi il proprio orto. Mariangela Collaviti Compro nel mio negozio biologico perché preferisco spendere di più per il cibo che non per le medicine. Certo quando c’è un commercio alle spalle non c’è mai da fidarsi ciecamente, ma rispetto al mercato tradizionale… Anonima Non mi fido dei prodotti che trovo nei negozi biologici. Ci vado solo per comprare due prodotti per integrare quelli che faccio io in casa. Anonimo È da anni che compro prodotti biologici, mi fido e conosco bene le persone che ci lavorano. L’unico problema è il prezzo, per questo mi limito solo alcuni prodotti. Erica Bet Meglio spendere per il cibo che per medicine al “Col de Manza”, in territorio di Colle Umberto, laddove aveva casa il sommo pittore Tiziano Vecellio, arriva il “Col di Manza Valdobbiadene Prosecco”, spumante extra dry a denominazione di origine controllata ottenuto da uve con marchio “Demeter”. È un prosecco non convenzionale che i 7 fratelli Nardi, titolari della “Perlage” di Soligo, hanno prodotto con la vendemmia 2005 da uve coltivate con il metodo biodinamico, che è una strategia che supera la cosiddetta “agricoltura biologica”. Se l’“agricoltura biologica” (e certificata!) prescrive nella fattispecie, viticoltura compresa, il bando della chimica e l’uso come fertilizzante del solo letame (o suoi surrogati strettamente naturali), la difesa dalle crittogame (peronospora, odio, ecc.) con soltanto zolfo e rame, e la lotta ai parassiti (in pri- uando si sente dire che i Nas hanno sequestrato un allevamento si grida allo scandalo, e si drammatizza. In realtà a fronte di un sequestro ci sono centinaia e centinaia di controlli andati a buon fine. Ecco perché non bisogna drammatizzare». Licia Ravarotto, biologa, opera all’Istituto Zooprofilattico del Triveneto, braccio operativo della Regione nell’attività di prevenzione, controllo e ricerca nella sanità animale, nella sicurezza alimentare e nella tutela ambientale. Cinquecento persone impegnate tra la sede di Legnaro (Verona) e quelle del Friuli e del Trentino. «L’attenzione a queste tematiche è sicuramente aumentata, anche sulla base di direttive comunitarie che sollecitano continui controlli sui mangimi e sul benessere degli animali nell’allevamento. Dalla "mucca pazza" in poi c’è stata una svolta, anche nei paesi mediterranei, culturalmente meno attenti a queste problematiche, poi il regolamento europeo 178 / 2000 sulla sicurezza alimentare ha innalzato il livello dei controlli, specialmente sui mangimi, punto di contatto tra agricoltura e zootecnia. Il piano regionale per la sicurezza alimentare prevede anche l’attività di ispezione, svolta mis la cicalina della flavescenza dorata) con solo e soltanto piretro (da darsi inoltre di notte perché la luce solare lo rende meno efficace), la filosofia biodinamica permette di ridurre sulla vite anche l’aspersione di rame e zolfo. «Ciò in virtù -spiega il dottor Ivo Nardi, uno dei fratelli - dell’uso di principi attivi “dinamizzanti” (regolatori naturali della crescita, ndr) che nel terreno ravvivano i microbi utili all’umidificazione, e nella pianta, o vite che sia, attivano le difese naturali contro le aggressioni di parassiti vegetali e animali». Al biodinamico si sono convertiti specialmente i francesi, e in particolare quelli che fanno lo champagne “Fleury”, non tanto- sottolinea il dottor Ivo - per la passione del “buono, pulito e giusto”, ma per- RISTORAZIONE INDUSTRIALE “Biologico, più caro e non conosciuto” L a City Service srl di Motta di Livenza è una delle principali realtà del settore della ristorazione sul territorio diocesano. La sua attività si e- CONTROLLI ATTENTI SULLE CARNI «Q Domenica 12 novembre 2006 da diversi enti: dall’Arpav al nostro istituto, assieme all’Ulss. Controlli diversi a seconda delle tipologie animali, con veterinari specializzati. L’Usl fa controlli sistematici, ci invia i prelievi, il nostro laboratorio chimico fa le analisi e restituisce i risultati, sulla base dei quali si dà l’ok o si prendono eventuali provvedimenti (blocco delle merci, sequestri degli allevamenti...)». Si riesce ad uscire dalle maglie di questa rete di controlli? «Ne escono, ma è molto difficile. Compare poco la grandissima mole di lavoro del servizio veterinario. Frodi ne esistono, e continueranno ad esistere, ma sono sempre più difficili. La nostra chimica è alla continua ricerca di nuove molecole, per contrastare i passi in avanti, per esempio, nel campo degli anabolizzanti». C’è una crescita "culturale" degli allevatori in questo senso? «Lenta, ma c’è. Purtroppo c’è una diffidenza di fondo (tipica veneta, un po’ in tutti gli ambiti) dura da sconfiggere. Quando però capiscono che stiamo lavorando seriamente, con trasparenza, per il bene di tutti e quindi anche loro, ci vengono dietro». Alessandro Toffoli splica nella fornitura di pasti a mense industriali, scolastiche, ospedaliere e in servizi di catering. Alla dottoressa Giulia Boccato, laureata in sicurezza igienico - sanitaria degli alimenti, abbiamo chiesto quanto sono richiesti i cibi biologici sulle mense. «Il biologico in realtà non è cercato più di tanto - spiega Boccato-. In alcuni appalti scolastici si danno indicazioni sulla fornitura di pelati, pasta e alcune categorie di frutta ma sostanzialmente c’è indifferenza. Di fronte ai maggiori costi che la fornitura di cibi biologici comporta in genere cala l’interesse». L’atteggiamento è diverso per quanto riguarda le mense industriali? «A dire il vero non mi è mai capitata una richiesta di fornitura di alimenti biologici da parte delle aziende. Qui manca assolutamente la sensibilità per il biologico perchè non è conosciuto. Va pure detto che non esiste capitolato d’appalto nel caso di forniture industriali, dovendo soddisfare le richieste di un menù generalista al quale attingono categorie diverse di lavoratori con gusti ed esigenze diverse». 3 ché l’agricoltura biodinamica fa scattare un miglioramento qualitativo. Il prosecco biodinamico dei Nardi come lo champagne “Fleury” sono garantiti dal “Demeter”, ente certificatore internazionale. I Nardi non sono però solo gli autori del “Col di Manza”, l’unico prosecco del genere al mondo e con un mercato già aperto in Giappone, ma anche produttori da 21 anni a questa parte di vino da uve biologiche regolarmente certificate, ed esportato per l’ 80% in mezzo mondo (Germania, Inghilterra, Olanda,Giappone, Stati Uniti e Brasile). (MS) Ivo Nardi E le forniture ospedaliere e domiciliari? «La situazione può cambiare perché è previsto il capitolato d’appalto. Nel caso dell’assistenza domiciliare siamo sui livelli della fornitura per le mense scolastiche, tanto per tipologia quanto per ampiezza delle richieste di cibo biologico. Le richieste sono, invece, minime negli ospedali. Dirò di più: generalmente di fronte ad una gara d’appalto l’ente richiedente non dà alcuna preferenza a chi fornisce, almeno in parte, un’offerta di biologico. Se l’azienda di ristorazione presenta anche la possibilità del biologico questo fattore non influisce minimamente sull’ottenimento dell’appalto». Perché il biologico è così poco diffuso? «Perchè non è conosciuto. Le informazioni in merito sono scarse, l’accesso al biologico dipende solo dall’interesse del consumatore. E non entro nel merito della veridicità dei marchi biologici». Quali accorgimenti utilizza una società di ristorazione per verificare la provenienza biologica degli alimenti? «Si cerca di fornirci da produttori di garanzia. È, comunque, possibile prevedere ispezioni presso i fornitori: il capitolato di fornitura, infatti, fissa anche le analisi sulla qualità del prodotto». Giacinto Bevilacqua 4 e L’AZiON Attualità Domenica 12 novembre 2006 SEGUE DALLA PRIMA LA BATTAGLIA ALL’EVASIONE FISCALE PARTE DALL’EDUCAZIONE CIVICA Fisco non significa punizione C orre da giorni una battuta: “Che differenza passa fra un evasore e un evaso?” Risposta: “Il secondo almeno un po’ in galera c’è stato!”. Non amo il “tintinnar delle manette” e dunque il discorso va portato lontano dalle improprie associazioni di idee che le parole pur suggeriscono. Con riferimento alla nuova Legge Finanziaria, uno dei pomi della discordia fra gli opposti schieramenti è rappresentato dal mettere o meno le mani nelle tasche degli italiani con nuove tasse. Proviamo, allora, a partire anzitutto dai fatti. L’evasione fiscale in Italia ha proporzioni gigantesche, addirittura grottesche, se è vero che un gioielliere denuncia un reddito inferiore a quello di un maestro elementare. È altrettanto vero che un debito pubblico pari a quello i- taliano ha come conseguenza uno svuotamento quotidiano delle nostre tasche, senza che alcuno vi infili le mani. Non occorre, infine, un’acuta capacità creativa per escogitare degli espedienti che permettano di eludere furbescamente il fisco o di evaderlo deliberatamente. Questi si leggono sui giornali: separazione consensuale dal coniuge a carico, società immobiliari appositamente costituite, consegne di merce con scontrini fiscali fasulli, fallimenti programmati, sponsorizzazioni gonfiate e ricattatorie, società fantasma messe in piedi nei cosiddetti paradisi fiscali e tanti altri ancora. Che fare? La risposta parrebbe pronta: nessuno è mai riuscito a contrastare l’evasione; perché tentare, se la sconfitta è sicura? Eppure un principio indiscutibile non manca. Al- l’allora presidente Ciampi inviai un quesito: per quali ragioni dovrei mettere le mie tasse nelle mani di un primo ministro che in campagna elettorale si è dichiarato apertamente evasore, sia pure per tutelarsi da un sistema tributario a suo dire iniquo? La questione assumeva per me rilevanza dal punto di vista professionale, dovendo ogni giorno educare degli studenti alla legalità, cioè al senso dello Stato e del bene comune. Il presidente rispose correttamente (anche lui, però, un po’ “evasivamente”): “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione delle loro capacità contributive”. Cosi recita l’articolo 53 della Costituzione. Il fisco in quanto tale, allora, non è uno strumento di punizione sociale, ma l’elemento costitutivo del patto su cui la comunità si reg- Trevisani e tivù M a cosa faranno i trevisani la sera, visto che una famiglia su quattro non ha la televisione? Stanchi dal lavoro o dallo studio, andranno a letto, o magari andranno al bar con gli amici. Al cinema meno, a giudicare dall’andamento di alcuni cinema in provincia. Che strani, questi dati pubblicati dalla Rai, quasi quasi ci sorprendono un po’. Treviso, con il 73,27% delle famiglie in regola col pagamento del Canone te- S ulla condanna a morte di Saddam Hussein da parte dell’Alta corte irachena, il commento più completo mi sembra essere quello espresso da Leandro Despouy, giurista argentino che da molti anni si occupa, per conto delle Nazioni Unite, di sistemi giudiziari. Saddam Hussein è stato condannato a morte nell’ambito del primo dei processi che lo riguardano, quello per la strage di abitanti, per lo più sciiti, della città di Dujal, seguita ad un fallito attentato al presidente nel 1982: svariate decine di persone, presunti fiancheggiatori degli attentatori, sono state arrestate e uccise nei giorni e mesi successivi all’attentato, sulla base di un ordine emesso direttamente da Saddam, contenuto in una levisivo, è al 70º posto tra le province italiane, penultima tra quelle venete: Rovigo è la migliore, addirittura al secondo posto dietro Ferrara (86,14%), Vicenza la peggiore, 82ª. Ultima in assoluto Napoli (46,51%). Possibile che così pochi trevigiani abbiano la tivù in casa? Allora critichiamo pure, e giustamente, chi gira in motorino senza casco a Napoli, infrangendo la legge. Ma anche non pagare l’imposta per la televisione, piaccia o no, si usi il satellite o no, è vietato. E se si vuole sputare sentenze sugli altri, bisogna avere la coscienza pulita. lettera che è stata tra i punti di forza dell’accusa al processo. Si tratta di un episodio relativamente “minore”, ma indicativo del clima creato dal regime di Saddam. A giorni comincerà un altro processo, stavolta per fatti risalenti al 1987-88: la strage con armi chimiche di migliaia di curdi. Un’altra condanna a morte è altamente probabile, ma forse non ci sarà tempo di pronunciarla. I giudici prevedono infatti un processo d’appello molto rapido per l’ex presidente e la sua impiccagione potrebbe intervenire già a febbraio 2007. Despouy si dichiara molto preoccupato per la sentenza di condanna. Non solo c’è il pericolo di destabilizzare il paese, ma la corte che l’ha pronunciata, a dispetto della solennità e ge, per assicurare a tutti servizi sociali e per finanziare beni comuni. Una comunità si regge sulla solidarietà, non certo sulla furbizia. Il nostro sistema tributario può essere esoso e iniquo, oltre che inefficace di fronte ad una spesa pubblica fuori controllo. Una valutazione pacata riconoscerebbe la complessità dei fattori in campo: crescita economica improcrastinabile, garanzia del lavoro associata a giusto riconoscimento giuridico e retributivo, rigoroso equilibrio fra imposte dirette e indirette, servizi sociali pubblici e iniziativa privata, liberalizzazione del mercato ed equa distribuzione della ricchezza, eccetera. La lotta all’evasione da sola è impresa fallimentare in partenza? Forse sì, ma inserita in un piano strategico complessivo, potrebbe costituire il presupposto di una sostanziosa riduzione del carico fiscale per tutti e la premessa di garanzie estese per tutti. La sola via d’uscita sta nel federalismo fiscale? Dipende, perché anche in questo siamo capaci di equivocare: il federalismo ha sempre significato movimento verso l’unità nel rispetto dell’autonomia; da noi significa processo di disunione. Come si può vedere, la materia non manca per una robusta educazione civica, disciplina che nelle scuole occupa da sempre il posto di Cenerentola. Lamberto Pillonetto MOLTI DUBBI SULLA CORTE Condannato Saddam: una giustizia ingiusta delicatezza delle questioni affrontate, presentava molte carenze. In primo luogo i criteri di giurisdizione: l’Alta corte è davvero un tribunale speciale, perché destinato a processare solo iracheni, con la conseguente esclusione dalla sua giurisdizione degli eventuali crimini commessi in Iraq da stranieri, come le truppe multinazionali che hanno combattuto la guer- ra del 1990-91, ma anche gli iraniani che avessero commesso crimini di guerra durante il conflitto degli anni Ottanta. Inoltre sono stati esclusi i fatti successivi al 1º maggio 2003, come se in Iraq crimini di guerra non ci fossero stati dopo quella data. Inoltre, il tribunale applica un insieme di norme che sono in parte riprese dal più avanzato diritto internazionale, T utte le misure dall’esterno sono inutili se manca questa civile rivolta dei napoletani. Se la gente non collabora, è una fatica di Sisifo. Oppure bisogna trasformare la città in un fortino, ma nemmeno così si può vivere. Quando si parla degli altri e di quello che dovrebbero fare, bisogna mettere molta attenzione perché possono insinuarsi pensieri pericolosi. Tipo: queste cose succedono perché loro mancano di senso civile, hanno l’illegalità nel sangue, sono parassitari per natura. Meglio lasciarli al loro destino. Purtroppo sono i discorsi che circolano tra noi del Nord. E non da ora. Ma ora queste posizioni sono teorizzate e anche organizzate. Questi giudizi non fanno altro che aggiungere male al male e ricacciano sempre più a fondo i napoletani. Intanto, non è vero che i napoletani e le genti del Sud, siano tutti così. Sabato scorso a Lamezia Terme, in Calabria, c’è stata una reazione di tutti i commercianti contro le estorsioni e la settimana precedente una manifestazione di 50 mila persone contro le violenze della ’ndrangheta. Ci sono i giovani della Locride che combattono contro la criminalità e la disoccupazione organizzandosi in cooperative. In Sicilia è sorta Libera, un’associazione contro il racket. Anche a Napoli c’è gente che reagisce. Solo che è difficile modificare certi aspetti negativi di una cultura che affonda le radici in secoli di storia. Ma ogni tradizione umana è composta di elementi buoni che elevano le persone e di elementi cattivi che le degradano ed è pericoloso fare delle comparazioni. Corruzione e illegalità abbondano anche dalle nostre parti. Tangentopoli è stata ed è una nostra specialità. L’evasione agli obblighi fiscali non è meno estesa, forse riusciamo a nasconderla meglio. Abbiamo più il senso dell’ordine e della pulizia, ma non basta questo per dire che qui da noi fila tutto nel migliore dei modi e che la vita è sana e pulita. Laboriosi e intraprendenti lo siamo di sicuro, soprattutto noi veneti, e questo ci ha portato ad un buon livello di benessere, ma ci siamo chiusi in questo benessere e vediamo attorno a noi solamente nemici che vogliono metterlo in pericolo. La paura è un sentimento che rende incapaci di affrontare in modo adeguato le nuove emergenze. I problemi di un mondo in cui, volere o no, ci si trova a vivere sempre più a fianco a fianco con altri, non si superano con rifiuti, muri, fossati, barricate. Questi sentimenti di paura e di rifiuto prevalgono nei confronti degli immigrati e persistono ancora verso il nostro Meridione. La vita in questo modo diventa invivibile, per noi asserragliati e per loro esclusi e sempre più arrabbiati. Bisogna incominciare a coltivare altri sentimenti. Non che si risolva tutto con i buoni sentimenti. I problemi sono difficili, ma se non c’è questo atteggiamento iniziale non si troveranno mai le soluzioni. Diceva don Milani: uscire dai problemi da soli è egoismo, uscirne insieme è politica. Abbiamo bisogno di una buona politica, ma la si costruisce se c’è spirito di solidarietà. In fondo siamo tutti napoletani, con i nostri limiti e difetti. Inutile accusarci gli uni gli altri. Pericoloso rifiutarci. Intelligente e umano (e cristiano) guardarci con benevolenza e far funzionare la testa per trovare le soluzioni giuste. (GpM) in parte derivate dal codice penale iracheno, e tra queste la previsione della pena di morte, che non c’è nei documenti che istituiscono tribunali internazionali. C’è anche da segnalare che la corte è stata messa in piedi nei mesi dell’occupazione e con il contributo determinante di chi aveva vinto una guerra che molti considerano di aggressione: circostanza che non favorisce la pacifica accettazione della legittimità dell’istituzione. I modi in cui si è celebrato il processo destano perplessità, dal punto di vista del rispetto dei diritti della difesa e del diritto di essere giudicato da un tribunale indipendente e imparziale... Sia chiaro: non è in questione la colpevolezza di Saddam e dei suoi gerarchi, che anzi andrebbe af- fermata per tanti altri fatti, oltre che per i pochi episodi che i giudici vorranno esaminare. Ma in queste condizioni, il sospetto che si usi la corte non per fare giustizia, ma per consumare una vendetta, è particolarmente forte. Se poi dalla sentenza e dalla sua esecuzione dovessero derivare ulteriori violenze e il ribaltamento dell’attuale governo, avremmo prodotto un inedito esempio di “giustizia degli sconfitti”. Despouy propone di correre subito ai ripari: far fare almeno il processo d’appello ad una corte realmente indipendente, cioè fatta da giudici internazionali e rispettosa di tutte le garanzie. Ma molti penseranno che questo è un lusso che Saddam non merita... Paolo De Stefani e L’AZiON Attualità Domenica 12 novembre 2006 5 FINANZIARIA E LAVORO U na corposa parte della Legge Finanziaria è dedicata alle questioni legate al lavoro, e di conseguenza allo stato sociale, o come si dice oggi, al welfare. Il tema è vasto, e coinvolge tanti aspetti, tra i quali cerchiamo di fare un po’ di ordine. Il Governo ha sintomaticamente intitolato il capitolo “per un lavoro più certo e stabile”: risulta evidente che l’obiettivo è proprio dare certezze ai lavoratori e quindi stabilità alle loro vite e famiglie. Risultato ambizioso: i posteri diranno se raggiungibile. RIDUZIONE CUNEO FISCALE L a Finanziaria riduce di cinque punti il cosiddetto cuneo fiscale. Ma cos’è? È la differenza tra quanto pagato dal datore di lavoro e quanto incassato effettivamente dal lavoratore: la differenza è quanto viene versato al fisco e agli enti di previdenza. Nel suo annuale rapporto sul prelievo fiscale, l’Ocse ha calcolato che nel 2005 in Italia il cuneo fiscale si attesta al 45,40% (al settimo posto tra i Paesi Ocse, cioè quelli maggiormente industrializzati), contro una media Ocse del 37,28%. La situazione dell’Italia non è comunque tra le peggiori in classifica: ci sono infatti anche cunei superiori al 50% (Belgio, Germania, Francia e Ungheria). Quindi la riduzione di 5 punti significa portare il cuneo al 40%. Tale riduzione delle tasse del lavoro sarà per il 60% a favore delle imprese, e per il 40% a favore dei lavoratori. La riduzione verrà applicata solo alle imprese che hanno alle proprie dipendenze lavoratori stabili o che si impegnano a stabilizzarli. La misura si applica sull’Irap: i datori di lavoro possono operare ora due nuove deduzioni: una riduzio- EMERSIONE LAVORO NERO S ono diversi gli interventi attraverso i quali la Finanziaria vuol combattere il lavoro irregolare: - verifica della congruità tra qualità dei prodotti e servizi e il tempo necessario per produrli; - meccanismi per garantire il rispetto della regolarità contributiva (estensione ad altre categorie del cosiddetto Durc oggi vigente nell’edilizia); - multe più pesanti in materia di lavoro: col ricavato si incrementa il fondo per l’occupazione; - obbligo per tutte le attività di comunicare l’instaurazione del rapporto di lavoro il giorno precedente; - finanziamento di progetti in materia di salute e sicurezza sul lavoro; - misure per promuovere l’emersione spontanea senza danneggiare il lavoratore, garantendone invece la regolare e stabile occupazione; - investimenti per azioni istituzionali e informazione dei lavoratori in materia; - rafforzamento delle capacità ispettive con adeguate competenze; - coordinamento nazionale che sviluppi piani territoriali di emersione e promozione di occupazione regolare e finanziamento di servizi di sviluppo delle imprese che attivano processi di emersione. APPRENDISTI P er migliorare il trattamento pensionistico dei lavoratori “parasubordinati” e degli apprendisti, sale al 23% l’aliquota contributiva per chi non è iscritto ad altre forme di previdenza o non è pensionato; per loro viene corrisposta una indennità giornaliera di malattia a carico dell’Inps (massimo di 20 giorni all’anno); in caso di maternità (anche nei casi di adozione o di ingresso in famiglia), è corrisposto per gli eventi di parto verificatisi a decorrere dal 1° gennaio 2007 un trattamento economico per congedo parentale (tre mesi entro il primo anno di vita del bambino), pari al 30% del reddito preso a riferimento per l’indennità di maternità. Sale al 16% anche l’aliquota contributiva degli altri parasubordinati. Passa al 10% il contributo previdenziale dei datori di lavoro per gli apprendisti artigiani e non artigiani; è estesa agli apprendisti l’indennità di malattia, come per i subordinati. PENSIONI RITOCCATE È introdotto un cosiddetto “contributo triennale di solidarietà” del 3% per le pensioni superiori ai 5 mila euro mensili. ne di 5000 euro su base annua per ogni lavoratore a tempo indeterminato impiegato nel periodo di imposta (il doppio per le imprese del Sud); la deduzione dalla base imponibile dei contributi previdenziali ed assistenziali a carico dei datori di lavoro. Le misure entrano in vigore in due tempi: il 50% da febbraio a giugno 2007, per l’intero da luglio 2007. Sono ammesse in deduzione anche le spese relative agli apprendisti, ai disabili e agli assunti con contratto di formazione e lavoro. LAVORO STABILE L a Finanziaria mira a stabilizzare i rapporti di lavoro, per favorire la piena trasformazione da co.co.co. (e i più moderni co.co.pro.) a rapporti di lavoro subordinato, attraverso percorsi consensuali di stabilizzazione. Se è prevista l’assunzione del lavoratore, già utilizzato con co.co.pro., con contratto di lavoro subordinato, il datore di lavoro verserà una somma a titolo di contributo straordinario integrativo alla gestione speciale presso l’Inps, cui corrisponderà, a carico della finanza pubblica, un contributo nella misura massima utile a raggiungere l’aliquota contributiva prevista per il lavoro subordinato. L’intento è dunque di favorire i giovani e contribuire al contrasto della precarietà, agendo sulle convenienze offerte dall’ordinamento. La Finanziaria prevede anche misure per la stabilizzazione del personale pubblico non dirigenziale, in servizio a tempo determinato da almeno tre anni, purché assunto con concorso. MAURIZIO CECCHETTO (CISL) “Segnale importante ma c’è da lavorare” «Q uesta Finanziaria dà un cambio di rotta, di direzione rispetto al passato, che tiene conto del confronto avviato col sindacato di cui ha accolto alcune istanze. Guardiamo con interesse il segnale sull’evasione fiscale e sul lavoro nero, sulle liberalizzazioni. Nella Finanziaria non ci sono odiosi tagli su sanità e previdenza, quindi il commento è positivo. Senza dimenticare che c’è molto da fare sul piano delle riforme, a partire dalle pensioni e dalla pubblica amministrazione, cui dare funzionalità, efficienza e dignità». È dunque moderatamente positivo, il commento sulla Finanziaria del segretario provinciale della Cisl Maurizio Cecchetto. Il Tfr delle grandi aziende andrà all’Inps. «La dinamica di come si è arrivati alla soluzione definitiva e le strumentalizzazioni che ne sono seguite (si è detto che i soldi vanno all’Inps per coprire la previdenza, e invece non è vero, perché finanzieranno infrastrutture) hanno creato dei sospetti tra i lavoratori. Tuttavia la posizione del sindacato è chiara: la destinazione del Tfr deve essere la previdenza integrativa per non avere pensionati poveri tra 30/40 anni. Lanceremo presto una grande campagna informativa. Resta il problema delle piccole imprese: non perché il Tfr sia denaro liquido necessario (entriamo nell’ottica del Tfr alla previdenza integrativa!), ma perché dove il Tfr resta in azienda ci saranno pressioni nei confronti dei lavoratori perché non optino per i fondi di previdenza, senza dimenticare che in alcuni settori non ci so- PREVIDENZA E TFR È anticipato al 1º gennaio 2007 l’avvio della previdenza integrativa secondo le norme della Legge 252/2005. È estesa anche alla quota di Tfr destinata all’Inps la deduzione dal reddito d’impresa attualmente prevista per la sola quota di Tfr destinata a forme pensionistiche complementari. Dal 1º gennaio 2007 le imprese saranno inoltre esonerate integralmente (in misura pari allo 0,2% del monte retributivo) dal versamento al Fondo di garanzia per la quota di Tfr trasferita a previdenza complementare o al Fondo Inps. Per tutte le imprese con almeno 50 dipendenti sarà integralmente destinato all’Inps il trattamento di fine rapporto che matura dal 1º gennaio 2007 e non affluito alla previdenza integrativa. Il Governo si impegna a rivedere nel corso del 2007 il trattamento fiscale dei fondi integrativi con l’intento che questo sia in linea con quello applicato alla previdenza integrativa degli altri paesi europei. TUTELA OCCUPAZIONE L a Finanziaria prevede interventi in materia di ammortizzatori sociali: - possibile concessione della cassa integrazione e mobilità alle imprese commerciali o agenzie di viaggio con più di 50 dipendenti, o imprese di vigilanza con più di 15 dipendenti; - stanziati 15 milioni di euro all’anno per tre anni per la riqualificazione professionale e il reinserimento occupazionale di collaboratori a progetto che hanno lavorato in aziende in crisi; - stanziato 1 milione di euro per il 2007 da assegnare a comuni con meno di 50 mila abitanti per lavori socialmente utili o per stabilizzare chi già li svolge. Si prevede di sostenere gli interventi dei cosiddetti ammortizzatori in deroga: in particolare fino al 31 dicembre 2007 si potrà intervenire amministrativamente laddove la vigente normativa non permetteva di intervenire. Si potrà altresì mantenere l’attuale indennità di disoccupazione, non più su base annuale. È prevista, per al massimo 6000 lavoratori, la “mobilità lunga”. Si punterà a sostenere l’apparato produttivo in difficoltà economiche. flessibile, ma la no ancora fondi flessibilità non previdenziali. In deve essere paun certo senso il gata dai lavoraTfr all’Inps per tori in termini di tutti rendeva più precarietà». neutra la scelta Si lavora per del lavoratore l’emersione senza contrapdel lavoro neporre interessi ro. di impresa e la«Ci sono norvoratori. Nelle Maurizio Cecchetto me interessanti: piccole imprese c’è il rischio di esigibilità del ora bisognerà vederle in Tfr nei casi di fallimento atto. Il segnale del “no” a dell’azienda: sul Tfr in im- evasione e lavoro nero è presa si è fatto un monu- netto. Ora aspettiamo mento senza senso. Col T- successivi impegni del fr all’Inps i diritti del lavo- Governo coerenti». Che dire agli imratore rimangono gli stesprenditori che reclasi». mano come necesSi interviene sul cusaria una parte di neo fiscale e per la nero? stabilizzazione dei po«Che devono riaggiusti di lavoro. «Quello sul cuneo fisca- stare le loro richieste: non le è un intervento impor- si può andare avanti con etante, selettivo per chi sta- vasione fiscale e nero. Bibilizza e innova: lo ricono- sogna avanzare richieste scono anche gli imprendi- moderne, di avanguardia. tori. Siamo attenti alla par- Sono deluso dalle manifete che va ai lavoratori, quan- stazione della “lotta dura, do l’intervento sarà a regi- ma senza fattura”: non porta da nessuna parte. me. Quanto al lavoro stabile, So che ci sono problemi, dopo anni nei quali si dava ma si risolvono portando spazio alla precarizzazione, a Roma istanze serie e non c’è un segnale importante di retroguardia. A partire di cambio di rotta, anche se dalle associazioni di catesiamo solo all’inizio. Il mer- goria». Alessandro Toffoli cato del lavoro deve essere 6 e L’AZiON Attualità Domenica 12 novembre 2006 TAGLIATI I FONDI PER L’EVENTO 2006 Settimana delle biblioteche: un brusco risveglio U na mostra didattica a Cappella Maggiore, visite guidate in biblioteca a Cison, apertura serale della biblioteca a Follina, incontri di “istruzioni per l’uso” a Orsago. A Godega un programma sontuoso: “Caccia al libro”, “Aperitivo in biblioteca”, “I lettori consigliano”, “Letture in padella”. San Pietro di Feletto non era da meno: una serata di “dolci e poesie”, il progetto “Nati per leggere”, l’incontro con il poeta Luciano Cecchinel. E ancora: letture animate, aperture straordinarie, presentazioni con l’autore, mostre del libro… La seconda edizione della “Settimana delle biblioteche” sembrava un sogno: nelle ventisette sedi del Sistema bibliotecario del Vittoriese era un fiorire di iniziative culturali. Varie e tante. Valide e differenziate. Completamente gratuite. Abbondantemente partecipate. Sembrava un sogno: era il 2005. Un sogno che all’alba del 2006 si è bruscamente interrotto. La terza edizione della “Settimana delle biblioteche”, che il Sistema bibliotecario vittoriese ha celebrato dal 21 al 29 ottobre, ha infatti visto una drastica diminuzione del numero degli eventi in programma rispetto a quella precedente. Ventisette biblioteche, TREVISO Centro di aggregazione per incontrare persone P romosso da Ulss 9 di Treviso e cooperativa “Insieme si può”, nell’ambito del progetto europeo Equal, è aperto da qualche settimana a Treviso (in piazza del Grano 8) il Centro di aggregazione “Spontaneamente”, luogo libero e gratuito per incontrare altre persone, giovani e adulti, passare il proprio tempo libero, superare situazioni di solitudine e sofferenza psicologica... per stare assieme. Il centro è aperto dal martedì al sabato dalle 15 alle 18, e organizzandosi anche la domenica. Informazioni: 0422-411461. FABIO GIRARDELLO NUOVO PRESIDENTE È Fabio Girardello, assessore alla Cultura di Vittorio Veneto, il nuovo presidente del Sistema bibliotecario del Vittoriese. Subentra a Guido De Carlo, consigliere comunale di Cordignano. Era in carica dal 1993. Sconfitto alle elezioni di giugno da Roberto Campagna, è stato sostituito nel ruolo di referente per la biblioteca Fabio Girardello da Guerrino Malagola, assessore alle Attività produttive di Cordignano, designato dal nuovo primo cittadino. e solo due corsi di lettura ad alta voce più la domenica delle biblioteche aperte. I due corsi sono di Livio Vianello, ripetuto a Colle Umberto e Follina, e di Giacomo Bizzai, a Farra, Godega, Santa Lucia e Vittorio Veneto. Quattro di questi hanno tenuto il primo incontro nel corso della “Settimana”, gli altri due sono partiti dopo, martedì 31. “Domenica delle biblioteche” è stata il 29 ottobre: hanno partecipato venti biblioteche, anzi 21 se aggiungiamo Fregona, che però nel depliant ufficiale era assente. Vidor, Miane, Tarzo e Cison niente. Ciascuna sede ha organizzato un’apertura straordinaria, di due ore al minimo. Dieci biblioteche hanno anche organizzato eventi collaterali, dalle letture animate alle mostre del libro. Una piacevole parentesi di una domenica. E allora più che “Settimana” l’avrebbero dovuta chiamare, più onestamente, “Giornata delle biblioteche”. Così sarebbe stato più evidente il netto calo di eventi. Che ancor più fortemente è stato percepito perché ancor più nettamente è calata la pubblicizzazione degli eventi. Niente più borsette-gadget come gli anni scorsi, ma anche quasi niente manifesti e depliant. E neppure una conferenza stampa di presentazione. La qualità del programma della “Settimana” 2005 era indiscussa, e la parte- ADVAR: RACCOLTA DI FIRME NEL GIORNO DI SAN MARTINO A nche quest’anno, in occasione della Giornata di San Martino dedicata alla lotta contro la sofferenza inutile della persona inguaribile, l’Advar, associazione che da diciotto anni si occupa di offrire assistenza domiciliare ai malati di cancro nella fase terminale, aderisce alla campagna di sensibilizzazione promossa dalla Federazione cure palliative e dalla Società italiana di cure palliative. In seguito all’approvazione, in via preliminare, del Consiglio dei ministri del decreto legge per la semplificazione degli adempimenti amministrativi connessi alla tutela della salute, a partire dall’11 novembre e fino alla fine dell’anno l’Advar proporrà alla cittadinanza iniziative di informazione sull’utilizzo dei farmaci oppioidi e della morfina per la terapia del dolore e le cure palliative chiedendo la sottoscrizione di una cartolina da inviare al ministro della Salute Livia Turco per sostenere il disegno di legge da lei proposto. Un altro importante obiettivo della giornata di San Martino sarà quello di offrire occasioni di chiarimento dei molti dubbi che il decreto ha sollevato: non si tratta, infatti, come qualcuno ha sostenuto, di un primo passo verso la liberalizzazione delle droghe leggere ma di un provvedimento necessario per un’efficace terapia del dolore e per garantire una migliore qualità della vita ai malati. La prima iniziativa per la raccolta firme sarà il concerto benefico dei Docs Off, gruppo musicale composto da medici e personale dell’Ulss 9, che si esibirà mercoledì 15 novembre alle 20.45 al teatro Cristallo di Oderzo. cipazione non era mancata. Tanti sono i bibliotecari entusiasti pronti ad impegnarsi anche più di quanto richiesto. Quindi basta fare due più due: la “Settimana” (anzi “Giornata”) 2006 si è svolta in tono minore causa mancanza di fondi. Pochi soldi. Presentando con ampio rilievo la Settimana delle biblioteche 2005, L’Azione era stata buon profeta... o buona Cassandra? Scrivevamo: “Non basta l’entusiasmo (…). Servono anche i soldi. Che purtroppo calano di anno in anno. Non fosse per la generosità della Banca della Marca, la Settimana delle biblioteche non sarebbe stata realizzata”. E infatti nel 2006 niente Banca della Marca, poca Settimana. L’istituto di credito con base a Orsago infatti non ha più sponsorizzato l’av- venimento. Che sia perché ha fatto una libera scelta commerciale (ma non aveva detto di credere all’iniziativa?) o perché la richiesta del Sistema bibliotecario è partita in ritardo, conta poco. Fatto sta che senza i soldi della Banca è stato impossibile allestire un programma di avvenimenti e una campagna di pubblicità come nel 2005. E orfani della Banca, i comuni hanno tirato i remi in barca. Con i pochi fondi a disposizione, poco si poteva fare. E se c’è da tagliare le spese, la cultura è sempre a rischio. Anche perché i libri non costruiscono rotatorie a scomputo degli oneri di urbanizzazione. Eppure malgrado la Settimana in sordina, l’af- fluenza non è stata scarsa. Ci riferiscono di 100 persone, ad esempio, presenti alle letture animate in biblioteca a Cordignano. E allora lo gridiamo ancora più forte: che occasione sprecata! Ulteriore amara constatazione: una “Settimana” che valorizzi biblioteche e coltivi la passione anzitutto dei piccoli lettori sarà possibile nel 2007 e negli anni a seguire solo se si troveranno generosi mecenati privati. Da ringraziare se si impegneranno, e a cui non potremmo dire niente se invece lasceranno perdere. Mi pare fosse, anche un proverbio, no? Sopra la banca la biblioteca campa, senza la banca… Tommaso Bisagno e L’AZiON Attualità Domenica 12 novembre 2006 7 SPORT STRITOLATUTTO? A bbiamo ricevuto la lettera di un dirigente sportivo che ci invita ad una riflessione sul tema del rapporto tra lo sport dilettantistico e giovanile e la pratica religiosa, con riferimento in particolare alla messa della domenica e alle feste religiose. S ono un dirigente di 45 anni accompagnatore di una squadra di calcio (Acd Vazzolese) dilettantistica, sia per il settore giovanile che per la prima squadra, con diverse mansioni all’interno della società. Ho ricevuto pure un riconoscimento da par te del Coni l’anno scorso, per l’impegno profuso in molti anni di volontariato. Venendo al nocciolo della situazione, mi Abbiamo pensato di sentire sull’argomento il pensiero del vescovo Giuseppe e di Giancarlo Angelella presidente del Cavolano. Inoltre abbiamo ripreso in mano un documento della Cei del 2003 dedicato a “Parrocchia e Pastorale del turismo, dello sport, del pellegrinaggio”. LA LETTERA DEL DIRIGENTE 1 novembre in campo: mi sento preso in giro sento un po’ preso in giro vedendo che in data 1 novembre, giorno dei Santi e commemorativo per i nostri cari, la Federcalcio ci obbliga a far rispettare le gare in calendario, facendo scendere in campo nel po- meriggio, alle 14.30, le prime squadre dalla terza categoria ai massimi campionati regionali, e al mattino, alle 10.15, tutti i settori giovanili. Immaginiamo i campi spor tivi a ridosso dei centri urbani ossia sotto IL PENSIERO DEL VESCOVO GIUSEPPE Alimentiamo il confronto su sport, famiglia e valori C omplimenti all’accompagnatore sportivo! Per il coraggio e la schiettezza con cui pone un problema serio. Soprattutto perché mostra di avere un gran buon senso. Che oggi rischia di essere merce rara. Ciò che infatti si sta dissolvendo è proprio il buon senso, cioè la capacità di comporre in armonia vari aspetti del vivere umano tra loro non necessariamente in conflitto. Senza la pretesa che uno abbia il netto sopravvento sugli altri, come fosse l’assoluto e tutto il resto avesse i caratteri di estrema relatività. Il caso esposto è emblematico, anche se non unico. Di fronte alle esigenze organizzative non ci sono situazioni familiari o festività, o alcun che d’altro, che tengano. Invece contiamo ancora sul buon senso di chi, preoccupato delle giovani generazioni e della loro formazione globale dedicano tempo, passione e competenza ad uno sport che va per la maggiore. Siamo sinceramente riconoscenti a loro. Tuttavia vorremmo che si aprisse un dialogo, franco e a tutto campo, proprio nei riguardi di queste tre realtà che vorrei sottoporre all’attenzione. Anzitutto il rapporto dell’organizzazione calcistica con le esigenze della famiglia degli “atleti”. È vero che spesso almeno uno dei genitori se- Il Vescovo Giuseppe gue passo per passo allenamenti e partite dei figli. E vi si immedesima. Magari sognando e trasognando. Occorre però commisurare e allenamenti e partite ai tempi della famiglia, che per una ragione o l’altra è a rischio di vuoti persino nei momenti più intimi e sacri, festività comprese. Forse il prezzo è un po’ troppo elevato. Come riequilibrare le cose perché si salvaguardi il senso della festa in famiglia? In secondo luogo: proprio il sistema calcistico in vigore, tutto organizzazione e obiettivi, rischia di ingabbiare le leve dei calciatori e di metterli già su binari carichi di attese e prospettive, ma che di fatto per pochi si consolideranno in termini di riuscita, mentre la stragrande maggioranza, dopo qualche scintilla di illusione, si trova su binari morti. Do- mando: che non sia un gioco fin troppo serio e strutturato, da grandi, e poco gioco? Un gioco che ingenera distensione e senso di amicizia fraterna, nella competizione leale, e non in antagonismi da avversari da battere a tutti i costi, secondo la logica iniqua del profitto con tutti i mezzi. Sarebbe un calcio che non giova alla causa dei rapporti improntati a senso civico di rispetto e di solidarietà. Infine, vorremmo che si avesse maggior attenzione alle celebrazioni festive (e agli incontri formativi parrocchiali!). È vero che non tutti i calciatori “in erba” frequentano abitualmente la messa festiva. Alcuni comunque ne hanno l’abitudine, assimilata in famiglia come priorità valoriale. Il buon senso e il senso del rispetto nei loro confronti fa organizzare, genialmente, i tempi in modo da non metterli nelle condizioni di dover disertare la messa festiva, ma da favorirne la partecipazione. Ne saremmo tutti ancor più grati. Convinti che il calcio è scuola di vita. Ma che la messa è l’anima delle varie scuole di vita. Un po’ di confronto su queste argomentazioni gioverebbe. + Giuseppe Zenti “Commisurare allenamenti e partite ai tempi della famiglia” chiese, campanili o camposanti con relative funzioni liturgiche dedicate alla giornata. Lascio alla vostra cor tese redazione elaborare il tutto. Lo so che si risolverà in un nulla di fatto. La speranza è che attraverso i vostri mezzi venga sollevata la questione nelle istituzioni e negli organi di comitato, perché la gente non va proprio presa in giro. Massimiliano Zanella I n Friuli Venezia Giulia il calcio giovanile ha regolarmente osservato la festività di Ognissanti, non scendendo in campo il 1° Novembre. Meglio sarebbe dire: nessun turno infrasettimanale è stato previsto nei calendari giovanili dalla Figc del Friuli Venezia Giulia. E meno male, sembra commentare nel suo intervento Giancarlo Angelella, storico presidente della Polisportiva Cavolano, società pura e legata a doppio filo con la parrocchia presso il quale campo le sue squadre giovanili si allenano e disputano le partite di campionato. «È meglio stare tranquilli - sottolinea Angelella.- Di tempo per giocare i ragazzi ne hanno tanto nel corso dell’intero anno agonistico. Ritengo sacrosanto rispettare il culto dei morti per due giorni l’anno. Senza pensare all’altro aspetto che va ad aggiungersi all’impegno agonistico dei ragazzi: il co- I l rapporto tra i calciatori famosi e la religione è molto particolare: difficile dire quando sia fede vera, quando scaramanzia. Lo scorso anno il calciatore brasiliano Adriano, (in foto) dopo un gol in Champions League fece vedere la maglietta che portava, su cui aveva stampato la citazione di un versetto di San Paolo (Filippesi 4, 13): “Io tutto posso in colui che mi dà forza”. La fede ha animato l’impegno sociale di Gianni Rivera fin dagli anni Sessanta, di Damiano Tommasi, ex azzurro romanista, che ha svolto il ser- DOCUMENTO CEI:“SPORT NON È FINE MA MEZZO” «I l “mondo vitale” dello sport ha bisogno dell’attiva presenza della Chiesa. Esso si è talmente dilatato nella società moderna da essere tenacemente inclusivo e strutturalmente vincolato a se stesso da conformare un “sistema organico” che funziona come una macchina completamente autosufficiente e tendenzialmente avulsa da forti valenze etiche. Perciò nel rapporto “Chiesa-Sport” si è venuto ad instaurare una separatezza che non è solo frutto di legittima distinzione di natura e di ruolo, ma è segno di diversità, di lontananza culturale, di reci- proca indifferenza, anche se a volte segno di eccesso di rispetto». Questo recitava il documento della Cei dal titolo “Parrocchia e Pastorale del turismo, dello sport, del pellegrinaggio”, risalente al 2003, ma quanto mai attuale. Semmai, ancor più attuale oggi. «Lo sport non è un fine ma un “mezzo” - continuava il documento - un “mezzo” di valore che trascende se stesso. Bisogna praticarlo come mezzo senza trasformarlo in idolo. Se lo si abbandona a se stesso, lo sport si abbrutisce e diventa una spia dell’inaridirsi della vitalità espressiva della vita». CAVOLANO sorge a fianco della chiesa. Non sarebbe stato un bello spettacolo accostare il rito religioso, la canonica visita al cimitero e il raccoglimento che ciò comporta con l’agonismo dei giovani calciatori, gli schiamazzi degli spettatori e quanto circonda naturalmente una partita di calcio. Certo che se la federazione avesse previsto anche per il Friuli Venezia Giulia un turno di campionato l’1 Novembre non avremmo potuto che scendere in campo anche noi, sebbene sconcertati e contro voglia». Giacinto Bevilacqua Angelella: “Rispettiamo la religiosità delle famiglie” stringere anche i genitori, i tecnici, i dirigenti a non rispettare la festività e a darsi da fare per la manifestazione sportiva». Cosa pensa il massimo dirigente di una società sportiva che opera al confine con il Veneto dove, invece, i ragazzi sono scesi regolarmente in campo anche il 1° Novembre? «È poco opportuno. Pensiamo proprio al caso del Cavolano che usufruisce di un impianto parrocchiale che CALCIATORI Campioni tra fede vera e scaramanzia vizio civile con la Caritas. Fece discutere anche il ricorso all’acqua santa da parte di Giovanni Trapattoni ai Mondiali nippo-coreani del 2002; nota è la religiosità di calciatori brasiliani: Amarildo regalava la Bibbia al suo La sede del Cavolano calcio avversario diretto, Amoroso aveva sulla maglia la dicitura “Grazie Dio”, Kakà che chiude il messaggio registrato sulla segreteria telefonica di casa con un “Che Dio vi benedica”. Era invece argentino Chamot, che fece dono delle Scritture a tutti i suoi compagni del Milan. Frequenti, ma chissà quanto sentiti, sono invece i frettolosi segni della croce prima di entrare in campo da parte di calciatori. 8 e L’AZiON Camminamonti Domenica 12 novembre 2006 CAMMINAMONTI IN FESTA Concorso 2006: siamo tutti vincitori La passione nel motore P assione. Ecco il segreto di Cammina- monti. «È la passione che ti fa trovare lo stimolo e le occasioni per andare in montagna», hanno dichiarato Bruno e Mirella Benedet di Cordignano sabato 4 novembre. Parlavano dall’alto del palco dell’aula magna del seminario, sede della festa di Camminamonti: lo calcavano, per il secondo anno, come vincitori del premio per famiglia e anche di quello per singoli escursionisti. Ma parlavano anche dall’alto delle 48, dico quaran-tot-to, mete raggiunte insieme e testimoniate nel libretto, che hanno permesso loro di aggiudicarsi le due vittorie. Quasi cinquanta casere o rifugi raggiunti rigorosamente a piedi, anche perché in auto non si potevano raggiungere (e solo queste mete sono valide per il nostro concorso, il regolamento parla chiaro). Quasi cinquanta, o al massimo qualcuna di meno, escursioni, nel breve periodo tra la primavera e l’autunno 2006. Che voglia, che entusiasmo, che disponibilità di tempo! Ma come fanno? La loro risposta è quella che avete già letto: è la passione. L’amore per la montagna... e anche per la fatica. Non erano certo i soli, i due Benedet, a sentire un’ardente passione per la montagna, tra le centinaia di persone che hanno partecipato alla festa di Camminamonti. La premiazione di Bruno e Mirella Benedet, vincitori di Camminamonti 2006 400 STUPITI DA MIOTTO “O oooh!”. I mormorii di stupore sono più volte risuonati tra i partecipanti alla festa di Camminamonti. Avevano davanti agli occhi le immagini delle imprese di Franco Miotto, l’ospite d’onore. Qualcuno riusciva ad articolare meglio: dal mormorio a “ma dove ha i piedi?”. Franco Miotto Perché si vedeva Miotto passare su rocce all’apparenza lisce, trovando cenge ed appigli minuscoli su cui appoggiarsi, all’apparenza noncurante delle centinaia di metri di baratro che si aprivano sotto di lui. Tagliava le montagne a metà: scopriva (e fotografava) i “viaz” delle Dolomiti bellunesi. Come quelli su Pala Bassa, Pala Alta, Burel, Coro fino al suo capolavoro, “il viaz dei camorz e dei camorzieri”. E per oltre un’ora ha proseguito, Miotto, a raccontare le sue imprese di cacciatore, scultore e soprattutto alpinista, accendendo i riflettori in particolare sull’ascesa allo Spiz di Lagunaz, sempre nelle sue montagne bellunesi. Anzi: la passione era nell’aria. Perché è per passione, più che per vincere, che si partecipa al nostro concorso, anzi, al nostro gioco. Passione per la montagna e anche fedeltà a L’Azione e alle i- Premio speciale a don Giovanni Dan GLI ORGANIZZATORI S niziative del settimanale diocesano. Come quella dimostrata dai magnifici quaranta che sono saliti a casera Cornetto, hanno organizzato un’escursione al bivacco Dal Mas, sono venuti al rifugio Giaf ad ascoltare il “Concerto tra le rocce” il 23 luglio, e hanno partecipato al raduno Camminamonti di domenica 10 settembre a Cadolten: cioè che hanno compiuto tutti e quattro gli itinerari speciali di Camminamonti 2006, meritandosi un riconoscimento speciale. Ed è passione ad aver mosso i passi, e non certo metaforici!, di tutti i premiati di sabato 4. Dai tredici gruppi che si sono guadagnati il titolo di “Gruppi Camminamonti” alle ben 102 famiglie che totalizzando almeno sei mete raggiunte insieme possono fregiarsi del diplomino di “Famiglia Camminamonti”. Fino ai premiati principali: i sei appassionati del Gruppo Escursionismo; i Furlan di Conegliano (secondi ai Benedet nella categoria “famiglie”); Natalino Dal Col e Graziano De Giusti (secondi ai Benedet nella categoria “singoli”). C’è poi la passione specialissima di Gabriele Radaelli di San Donà: dal 5 al 15 giugno ha percorso a piedi e in bici 610 km del Cammino di Santiago, in Spagna... e in questa esperienza di pellegrinaggio, si è comunque portato anche il libretto Camminamonti. Passione che ben conosce anche don Giovanni Dan, che ha ricevuto un premio speciale della giuria per i suoi 80 anni: il papà di Camminamonti è lui, che ogni volta che ha un giorno libero e un cielo azzurro sopra di sé inforca la sua Panda 4x4 e ritorna sui monti. E c’è infine la passione nascente in Luca Zanette, Martina Sonego e Alvise Dal Mas, tre bambini classe 2004: due anni, ma già il loro bravo libretto per i timbri. Scorrazzati da mamma e papà – un po’ sulle proprie gambette e un po’ in braccio – per sentieri e montagne... perché certe passioni vanno tramandate di generazione in generazione! LE VOSTRE FOTO NEL SITO M abato 4 non è stata solo la festa dei quattroolti libretti Camminamonti sono giunti in redacento camminamontisti. È stato anche l’agozione farciti. Non di prosciutto, ovviamente, ma gnato traguardo per le associazioni e le di foto. Decine e deciistituzioni che, assieme a L’Azione, si sone di foto: qualcuna inno prese la responsabilità di organizzadispensabile, per testire Camminamonti anche per il 2006: umoniare “io c’ero”. Alna nuova edizione portata a termine, utre inviate per il piacena nuova cima conquistata! Oltre agli orre di ricordare l’escurganizzatori, presenti e protagonisti ansione e per il desiderio che le istituzioni: con il vittoriese Roberto di condividere il ricorTonon a rappresentare la Comunità do. E proprio per poter Montana e l’opitergino Gian Luigi Cameglio condividere vi sagrande presente per la Provincia. So- Natalino Dal Col e Graziano De Giusti, secondi classificati di Camminamonti annunciamo che a breno stati sia gli organizzatori che le istive in www.lazione.it tuzioni ad offrire i premi dati ai camminamontisti. verranno pubblicate le foto più belle del Camminamonti 2006. Gabriele Radaelli, da San Donà a Santiago con Camminamonti PREMIO CREATIVITÀ A RENATA SERAFIN C’ è poi chi coltiva una duplice passione. Quella per le vette e quella per i versi. E con il Premio creatività di Camminamonti trova l’occasione di coniugare le due passioni: si richiede infatti di appuntare nel libretto “pensieri di montagna”. Per l’edizione 2006 la giuria ha selezionato al terzo posto le rime della vittoriese Veronica Minot; al secondo la poesia “Fusione” di Marzia Rovato (nella foto) di Colle Umberto. E lei, chiamata a leggere il proprio componimento dal palco, non poteva nascondere l’emozione. Prima classificata e vincitrice del Premio creatività è stata proclamata Renata Serafin di Chiarano, ex sindaco del paese. Ecco il suo componimento: “Percorri in silenzio i sentieri. In silenzio attraversa i boschi. Sia impercettibile il tuo respiro anche nella fatica di salire. Non rompere l’armonia della montagna. In cima alle vette lo stupore ti assalirà e mano nella mano dei tuoi amici comprenderai che la bellezza dei monti parla del creatore, il nostro Dio”. TUTTI I PREMIATI MAGGIOR NUMERO DI METE RAGGIUNTE Escursionista: Mirella Marchesin e Bruno Benedet, a pari merito con 48 timbri validi. Secondi a pari merito Natalino Dal Col e Graziano De Giusti. Gruppo: “Gruppo Escursionismo”, composto da Bruna Vazzola, Lino De Nardi, Roberta Tonon, Alfredo Mariani, Alessandro Segat, Katiuscia Ardengo. Famiglia: Mirella e Bruno Benedet. Al secondo posto Carla ed Americo Furlan. ALTRI PREMI Partecipante più giovane: Luca Zanette di Colle Umberto, nato il 24.11.2004. Premiati anche Martina Sonego di Revine Lago, nata il 12.10.2004, e Alvise Dal Mas, nato l’8.1.2004. Partecipante più anziano: il vincitore ha rinunciato al premio. Premio della giuria: a don Giovanni Dan per i suoi 80 anni. Premio creatività: a Renata Serafin. Seconda Marzia Rovato; terza Veronica Minot. RICONOSCIMENTI Hanno portato a termine tutti e quattro gli itinerari speciali: Carlo Affabris, Ugo Agnoletto, Elena Agostini, Giuliana Agostini, Giuseppina Agostini, Marco Agostini,Angelica Biscaro, Giulietto Cadorin, Claudio Calchera, Mauro Calchera, Mariuccia Carlot, Marilena Crosera, Lina Cuzzolin, Daniela Dal Col, Marco Dal Col, Dina Dallo, Graziano De Giusti, Paola Dorigo, Loris Iridio, Carmen Livan, Francesco Lot, Iginio Lot, Maria Marchesin Zanet, Alessandra Mattiuzzi, Sandra Mies, Ivano Peruch, Luigi Piccin, Gabriele Radaelli, Claudio Roverato, Fabrizio Santarossa, Basilio Stival, Franco Tittonel, Larissa Yatsciu, Flavio Zanet, Ignazio Zanet, Luca Zanet, Valentina Zanet, Otello Zanutto, Paola Zoppè. Attestato di Gruppo Camminamonti a: Alpinismo Giovanile Cai Pieve di Soligo, Baby Club Cai Motta di Livenza, Cai Vittorio Veneto, Gruppo Camminatori Fiorot, Gruppo Escursionismo, Gruppo Gas, Gruppo Insieme per Caso, Gruppo Jonathan, Gruppo Nino Lot, Gruppo Padola Forever, Gruppo San Donà, Gruppo Sky Trek, Gruppo Università Aperta. Attestato di Famiglia Camminamonti: lo ricevono 102 famiglie. Menzione della giuria: a Gabriele Radaelli per aver portato “Camminamonti” sul Cammino di Santiago. Camminamontisti che compivano gli anni il giorno della festa di Camminamonti: Alfonso Simoncini e Gemma Uliana. e L’AZiON Attualità / Economia ABBIAMO PASSATO QUALCHE ORA A CASA MARIA ADELAIDE DOVE IL MANTELLO DI SAN MARTINO È DIVISO DAVVERO Il frutto più buono I l frutto. Eccolo qui, gradevole più che mai. Ha il profumo di una torta di mele che sta cuocendo in forno e il sapore del tè alla rosa canina che sta sbollendo in un bricco. È un frutto buono perché fatto maturare da tanti, curato fin dalla semenza di una pianta che alcuni anni fa nessuno pensava crescesse così robusta. Il frutto si chiama “Casa Maria Adelaide Da Sacco”. Si può gustare semplicemente così: entrandovi, parlando del più e del meno con i suoi abitatori, sbirciando insieme dalla finestra per capire il tempo che farà domani. C’è un’atmosfera domestica, calda. Alla vigilia della giornata dedicata alla vendita delle mele, che cadrà il 12 novembre e si terrà in molte piazze della provincia, siamo seduti attorno al grande tavolo del soggiorno, per tentare di respirare a fondo il piacere della generosità, che non è altro, in questo caso, che il rispetto umano trasformato DOMENICA 12 LE MELE DI SOLIDARIETÀ T orna domenica 12, ed è la sesta edizione, “Frutto di un sostegno sociale”, iniziativa solidaristica ideata e realizzata dal Consorzio Pro loco Quartier del Piave con il patrocinio di Regione, Provincia, Comunità montana, Comuni della Marca e Unpli, oltre alla collaborazione di numerose associazioni locali. L’iniziativa vuole contribuire alla realizzazione dei progetti di comunità alloggio della Fondazione “Il nostro domani” Onlus (una di que- in fatto concreto, in vita quotidiana. Ci sono Rosanna, Cinzia, Assunta, Luca, Ornella, Rosa, Carmelo, Giuseppe, Rodolfo, Stefania, Filippo, Romina, Paola e Diego. Ognuno con la propria storia, per qualcuno drammatica e acuita dal peso della consapevolezza, per altri, forse, più lieve per l’impossibilità di percepirne la durezza. Sono “ragazzi” uomini e “ragazze” donne. Hanno voglia di raccontarsi e di dire. «La notte passata era freddo qui, avevo il naso gelato. L’esta- ste è Casa Maria Adelaide di Bosco di Vidor, di cui parliamo nell’articolo di apertura), ma anche un momento di incontro e confronto con coloro che sono quotidianamente impegnati con le persone disabili. Anche quest’anno, a chi si avvicinerà ad uno dei banchetti che saranno allestiti in circa 200 piazze di 90 Comuni della Marca, verranno offerte mele biodinamiche (24 quintali) in cambio di un libero contributo. te è più bella perché si sta in giardino e si va a fare le passeggiate». «Noi giriamo per tutti i mercati, così pos- Casa Maria Adelaide a Bosco di Vidor SEMPRE GRANDE INTERESSE ATTORNO ALLE FIERE DI SANTA LUCIA DI PIAVE Pani e pesci in Fiera S e nel secolo scorso, almeno nei primi anni Cinquanta, si veniva a Santa Lucia di Piave alle antiche Fiere per comprare bestiame (cavalli, asini, manze...) o i primi trattori, oggi vi si arriva invece soprattutto, e in particolare, per mangiare bene (anche “Buono, pulito e giusto”), e per bere ancor meglio. Una filosofia che, pur mantenendo l’impronta della “madre terra”, chiude la filiera agricola nell’alimentare. Su questa premessa, per le Fiere di Santa Lucia di quest’anno, 1346ª edizione, ci sono delle belle e grosse novità, a cominciare dalla pagnotta “Sapori del Piave” fatta con farina di frumento tipo 0, farina di mais gialla e fermenti naturali di mele. La novità risiede proprio nel “succo di mela coi fermenti naturali” capace di lievitare l’impasto. Un segreto che per il momento custodisce gelosamente Romeo Bortoluzzi, uno degli ideatori nonché presidente dei panificatori trevigiani. A Santa Lucia è presente in forze anche Slow Food della Condotta di Co- negliano: «Portiamo in Fiera ad “Aromatica” – dice Renato Grando – il lardo di Colonnata, l’anguilla del Parco del Delta del Po, il riso di Grumolo delle Abradesse, il caffè guatelmateco, la birra di Pedavena, ma di orzo agordino, e la salsiccia bianca, che non è però la luganega». Da non mancare! E sempre in argomento di agroalimentare, ma dei tempi che furono, il 10 novembre sera la 2ª cena medievale con menù tutto a sorpresa, ma sul tema: siamo trovare le cose che ci servono per i nostri lavori». «Il pranzo è speciale, ma non assaggiare mai il “Antichi sapori alla corte di Schinella VI, conte di Collalto”. Evento ideato, studiato e organizzato dal Comitato Antica Fiera, e come commenta il presidente, Aurelio Ceccon, «con neanche più un buco libero, avendo chiuso le prenotazioni già un paio di mesi fa». Nell’ambito delle Fiere s’è pure trovato uno spazio anche per il pesce, ma di fiume e di lago, che è un’altra novità in calendario la sera del 24 novembre. Cucina Mirko De Luca, il bravo e capace chef dell’antico e celebre “Canon d’Oro” di Conegliano con portate di storione, carpa, tinca e pesce gatto. (MS) PROGRAMMA DELLA 1346ª EDIZIONE 11 e 12 novembre 17ª Mostra dei vini novelli 11ª Mostra dei formaggi “Casari del Piave” 10ª Mostra del pane dalle 14.30 alle 19 - ingresso 5,00 euro 12 novembre Rievocazione storica della Fiera di Santa Lucia dalle 14 all’imbrunire ingresso libero 18 e 19 novembre 10ª Aromatica - Le bontà in rassegna dalle 14.30 alle 19 - ingresso 4,00 euro 8-9-10-11 dicembre 1346ª Fiera del bestiame e merci varie (la mostra del bestiame avrà luogo lunedì mattina, con apertura alle 7) 60ª Fiera delle macchine agricole 29ª Fiera delle macchine movimento terra ed edili 18ª Mostra agroalimentare 12ª Agritur, Fiera dell’a- griturismo, Turismo rurale e turismo equestre 11ª Informatica in agricoltura 11ª Fiera dei formaggi “Casari del Piave” 10ª Mostra del pane 7º Made in Veneto 6ª Biologicus - Fiera dell’agricoltura biologica 6ª Verdissima - Mostra del giardino d’inverno 4º Ecocasa - La casa naturale dalle 8 alle 19 - il lunedì, dalle 7 alle 18 - ingresso 6,50 euro interi, 4 euro ridotti. Domenica 12 novembre 2006 riso con il latte… te lo sconsiglio!». «Invece le erbe con la catalogna sono le più buone del mondo, neanche mia mamma le faceva così». Ogni tanto le voci si sovrappongono e qualcuno si premura di zittire e di ripristinare l’ordine; qualcun altro continua nel silenzio e il compagno lo invita a intervenire. Scene di vita familiare, appunto. Spaccato di un interno reale che l’esterno ha voluto così. Fra qualche giorno è San Martino e ci viene in mente quel mantello tagliato in due: qui dentro non è solo un simbolo pedagogico del dare e dell’avere, ma la sua rappresentazione toccabile. A prendersi cura di questa grande famiglia ventitré operatori socio-sanitari (due con funzioni infermieristiche), due coordinatori e due educatori. Con loro “i ragazzi” ricamano, disegnano, costruiscono manufatti con legno, cartone e stoffa, escono, vanno in chiesa la domenica, dipingono le tende delle stanze, preparano gli oggetti per il Natale… Con loro hanno stabilito una relazione diretta, che continua, imitandola, quella della famiglia d’origine e che comprende l’incoraggiamento, le cure fisiche, l’aiuto, il richiamo, la vicinanza affettiva. 9 «All’appello mancano ancora sette ospiti – dice Udino Buso, figura chiave di Casa Maria Adelaide, che ci sta accompagnando e che conosciamo per la sua schiettezza –. Ad un anno e mezzo dall’inaugurazione il meccanismo non gira ancora a pieno ritmo». Perché? «I tempi burocratici, una sintonia incompleta fra istituzioni, una sensibilità ancora incerta di chi ha responsabilità di far camminare i progetti. Moltissimo è stato fatto, ma c’è ancora molto da fare». «E coi debiti come siamo messi?», chiediamo. «Dobbiamo cercare di racimolare ancora 180 mila euro. Ci servono per pagare il mutuo, gli interessi e gli arredi per il centro diurno». Ad un certo punto si avvicina una ragazza, ha in mano dei fogli sui quali – dice – ha riportato alcuni pensieri: sorprendenti note di diario, a pié delle quali annota di getto in perfetto italiano: «Avrei voluto scriverti tante cose, ma l’amore capisce anche i silenzi». Forse il frutto che stiamo assaporando è proprio questo: la conseguenza di un amore d’insieme che non solo capisce i silenzi e dunque i bisogni degli altri, ma silenziosamente costruisce. Elvira Fantin FIRMATO IL CONTRATTO DEI LAVORATORI EDILI L’ Associazione costruttori edili ha firmato con le sigle sindacali trevigiane il rinnovo del contratto provinciale della categoria dei lavoratori edili del settore industria, che interessa oltre 7 mila lavoratori trevigiani. Un accordo che soddisfa i sindacati, perché dà certezze contrattuali e normative per i prossimi anni. Fillea Cgil, Feneal Uil e Filca Cisl sottolineano come il nuovo contratto contenga alcuni punti fortemente voluti dalla rappresentanza sindacale e che qualificano l’accordo: - il potenziamento del Cpt (Comitato paritetico territoriale, l’ente per la prevenzione infortuni, l’igiene e l’ambiente di lavoro, di cui fanno parte le associazioni imprenditoriali e le confederazioni dei lavoratori), in particolare considerati i risultati ottenuti recentemente nella prevenzione degli infortuni in edilizia. La volontà delle parti è di migliorare ulteriormente, percorrendo la linea già avviata sulla formazione-informazione nello specifico campo della prevenzione; - la conferma degli incentivi ai lavoratori che aderiscono al fondo previdenziale contrattuale; - un adeguamento salariale nella misura di 55 euro mensili in due tranches, con l’aggiunta di due unatantum di complessivi 344 euro che verranno erogati alla fine dell’anno in corso; - l’adeguamento delle indennità di trasferta e pranzo; - l’incremento sostanziale delle prestazioni e dell’assistenza erogate dalla cassa edile a tutti i lavoratori, allargando il diritto anche ai familiari fiscalmente a carico; introduzione di nuove prestazioni di assistenza. CONVENTION CITTÀ DEL VINO L’ Associazione nazionale Città del vino si incontra nella terra del prosecco dal 9 al 12 novembre, in occasione della sua convention d’autunno, cui prenderanno parte oltre 550 sindaci da tutta Italia. Quattro giorni per discutere del vino e dell’associazione stessa che nel 2007 festeggerà i vent’anni. Folto il calendario, tra convegni (venerdì 10, alle 15, a villa dei Cedri a Valdobbiadene “Enoturismo tra Città del vino e Strada del vino”), visite ad aziende agricole e l’assemblea, che sabato 11 eleggerà il presidente che succederà a Floriano Zambon. e L’AZiON Il vescovo Giuseppe ha ripreso gli incontri domenicali con le famiglie.“L’accompagnamento” è stato il primo tema trattato. si. È muovere i passi con il ritmo degli accompagnati senza provocare accelerazioni impazienti o fermate più prolungate del necessario. È mettersi nei panni del viandante, in atteggiamento di viandante che non esita a caricarsi dei suoi problemi. L’accompagnatore ha la certezza di andare verso un traguardo, di cui lui stesso è convinto, ma senza avere la sicurezza di quanto dista e di quanto tempo ci si impiega. L’accompagnatore vero, anche non fosse un familiare, è un significativo modello di riferimento valoriale più attraente dei modelli in mano alla moda del momento e al fanatismo da identificazione. L’accompagnamento si fa condivisione di tutto. Nella convinzione di non essere in perdita ma di averne giovamento. Specialmente nei momenti cruciali e nodali delle difficoltà della crescita e delle relazioni interpersonali, assicura la sua presenza anche fisica, ma soprattutto di spirito. Un figlio intercetta immediatamente se suo padre o sua madre ci sono con il pensiero e il cuore in famiglia, da veri accompagnatori, o se l’hanno altrove. L’opera di accompagnamento va fino alla locanda. Fino a quando davvero si aprono gli occhi della persona accompagnata che si sperimenta capace di una certa autonomia, ricaricata in cuore di quanto gli è necessario per affrontare la vita, nell’immersione autonoma nella realtà feriale. E l’accompagnatore è lieto di aver assolto il proprio compito». LO STILE “GUIDA DI MONTAGNA” DEI CONIUGI MEROTTO IL VESCOVO INCONTRA LE FAMIGLIE Accompagniamo i nostri figli S i è concluso il primo dei quattro cicli di incontri tenuti dal vescovo Giuseppe con le famiglie. L’itinerario formativo si articola in quattro tematiche che scaturiscono dalle esigenze dell’Amore: la famiglia accompagna, ascolta, incoraggia, corregge. Gli incontri si tengono la domenica pomeriggio dalle 15 alle 17.30. È prevista l’animazione per bambini e ragazzi. I prossimi incontri sono previsti a Oderzo (12 novembre) e a Mel (19 novembre). Tema: l’ascolto. Il percorso è introdotto da una relazione del Vescovo, seguono lavori di gruppo e condivisione delle riflessioni. N el presentare il tema dell’accompagnamento il Vescovo ha proposto come icona di riferimento quella di Gesù e i discepoli di Emmaus. «È in atto uno scoramento, una voglia di buttare tutto all’aria: tutte le aspettative su Gesù, al punto da aver lasciato per Lui tutto, fa- P miliari compresi, svanite su una croce! Quel “Lui”, oggetto di speranze escatologiche, da sogno, ed ora di radicale sconforto e delusione, eccolo lì. Interessante quel “camminava con loro”: un verbo al tempo imperfetto che dice continuità. Con il loro passo, che seguiva i pensieri e i discorsi. Neppure reso frettoloso. Con la cadenza al naturale. Come interes- cessi e di qualche inevitabile fallimento, come ben sanno tutti i genitori. «Assicurare una presenza quotidiana nella vita dei figli e nel contempo non essere troppo invadenti od ossessivi, non è uno scherzo – riflettono i due genitori –. Dire “no” con saggezza alle loro infinite sollecitazioni, ci obbliga a un continuo supplemento di progettualità e di “senso della vita”. A volte noi aLa famiglia Merotto di Col San Martino dulti siamo portati a strafare, fatichiamo a tenere il passo, a mantenere i tempi, ad adattarci al mondo dei nostri figli e finiamo o per concedere troppo o per non concedere nulla. È difficile poi mantenere una rotta costante poiché la società attuale ci spinge a vivere giorno per giorno, rincorrendo l’ultimo capriccio lanciato dalla pubblicità». Mariano e Maria Laura hanno scelto l’accompagnamento “stile guida di montagna” la quale «durante l’escursione non esita ogni tanto a fermarsi per rinfrancare l’animo scoraggiato del camminatore e per verificare, cartina alla mano, se il sentiero intrapreso è quello giusto». Ma vediamo come si attua nella concretezza l’accompagnamento in casa Merotto: «Nel non mandare mai da sole le figlie agli appuntamenti in parrocchia: dalla messa domenicale alla confessione. Stando loro vicini davanti alla televisione, per avere sempre il polso della vita che cresce e si popola di interrogativi. Nel concludere insieme la giornata: il saluto della buonanotte è uno dei momenti più intensi. Vengono fuori delle cose bellissime. Come questa confidenza di Michela: «Papà, adesso prima di addormentarmi, parlo un po’ con Dio». L’accompagnamento però non è a senso unico. «Anche noi – rivela Mariano – ci sentiamo accompagnati delle figlie che, crescendo, condividono le preoccupazioni di mamma e papà». Alla sera, quando lo scoraggiamento mette a nudo le debolezze, Mariano e Maria Laura si affidano a Dio con una preghiera semplice: «Insegnaci ad ascoltare Grazia e Michela, ad aiutarle, a poco a poco, ad assumere le loro responsabilità, secondo la loro vocazione, non secondo i nostri desideri. Donaci di saper discretamente scomparire, quando per loro verrà l’ora di prendere in mano la propria vita». DON FABIO SOLDAN pareri e sentimenti. È importante comunque riuscire a non lasciarsi sedurre da proposte che soddisfano una carenza di identità personale ma non rispondono a un vero bisogno di sacro e autotrascendenza». La ricerca dell’esoterismo non è forse una minaccia all’integrità della fede del giovane? In che modo la Chiesa può rispondere a questo problema? «Non parlerei di minaccia all’integrità del giovane, quanto di strade precarie che non danno reali risposte al senso della vita. Il giovane non vuole surrogati, ma porta in sé una domanda che ha bisogno di percorsi significativi e seri che affron- tino con coraggio e fino in fondo i temi della vita e della morte. I cristiani da parte loro possono essere significativi se sapranno incontrare i giovani nel loro terreno, nel loro ambiente. In questo senso c’è bisogno di testimoni che condividano con “quel giovane” momenti di ascolto, di confronto ed esperienze di fraternità. In questo modo la Chiesa potrà offrire ad ogni giovane stili di vita mai passati di moda e sempre attuali che nascono da un’adesione sincera al vangelo di Gesù Cristo. Noi sia- mo portatori di una grande speranza, la risurrezione, non abbiamo bisogno di esorcizzare la morte perché Cristo è risorto, ma se non ci sono credenti portatori di questo annuncio nel vissuto quotidiano, allora la nostra religione apparirà sempre più istituzione e meno luogo di esperienza di amore». er Mariano e Maria Laura Merotto, di Col San Martino, l’impegno dell’accompagnamento delle figlie Grazia e Michela, 11 e 8 anni, ricomincia ogni giorno. È un percorso fatto di suc- L’ambiguità dei riti di origine pagana F anno discutere le manifestazioni ispirate a riti pagani – tipo il capodanno celtico – che iniziano a ripetersi nel territorio della diocesi. «Una cosa è fare una rievocazione storica a titolo culturale o forse folcloristico, creare un clima per comprendere usi e costumi, un’altra è prestare fede a questi riti – sottolinea don Fabio Soldan, responsabile della Pastorale giovanile –. Il problema si pone quando l’evento sante è la conclusione del testo. Gesù accetta di rimanere a mensa. Apre loro gli occhi della fede per riconoscerlo nello spezzare il pane. Ma poi “sparì dalla loro vista”. Il viandante, riconosciuto nella sua identità eucaristica, ha già assolto al suo compito di accompagnatore. Al momento giusto. Ora deve sottrarsi. Lasciando in cuor loro tutte le risorse necessarie per far ritorno e reimmergersi nella quotidianità». Partendo da questa bellissima pagina del vangelo – che ci mostra Gesù accompagnatore per eccellenza – il Vescovo ha tratto alcune indicazioni concrete per i genitori: «L’accompagnamento anzitutto è stare a fianco, soprattutto dal momento in cui subentrano situazioni di cri- “culturale” si trasforma in una fede, quasi una risposta al bisogno di mistero insito nel cuore dell’uomo». Secondo lei, la domanda religiosa nei giovani è sempre genuina, visto l’interesse per dottrine alternative? «Direi che ho notato nei giovani una domanda religiosa interessante, anche se a volte non è ben definita. Ricordiamoci che sono ancora diversi i giovani che frequentano le nostre parrocchie e che in varie associazioni come l’Azione cattolica o l’Agesci, esprimono la loro appartenenza alla Chiesa. Basterebbe cambiare stato, (Francia, Germania) per accorgersi di come sia ancora presente una certa fetta di giovani nelle nostre comunità. Credo che altre forme di “religiosità”, fatte a proprio uso e consumo, siano destinate a morire con il cambiare dei propri e L’AZiON Chiesa PRIMA TAPPA VERSO LA BEATIFICAZIONE Luciani, chiusa la fase diocesana S i chiude nella Cattedrale di Belluno alle 18 di venerdì 10 novembre la fase diocesana della Causa di beatificazione e canonizzazione del Ser vo di Dio Albino Luciani, Giovanni Paolo I. Era il 23 novembre 2003 quando la causa si apriva nella stessa sede, con la prima sessione del tribunale. A presiedere il tribunale il vescovo Vincenzo Savio. Lo svolgimento L’ultima sessione del Tribunale, come la prima, è presieduta dal Vescovo diocesano. Monsignor Giuseppe Andrich presiederà quindi la sessione conclusiva, che si aprirà con il canto dei primi Vespri della solennità di San Martino, patrono della diocesi di BellunoFeltre. È previsto l’intervento del postulatore don Enrico Dal Covolo e del vicepostulatore monsignor Giorgio Lise, oltre a rappresentanti delle diocesi dove il servo di Dio visse e operò. Interventi saranno proposti per riassumere la storia del processo: si leggerà ufficialmente un verbale delle sue fasi. Tutti i plichi che contengono gli atti dell’ascolto dei testimoni, i documenti inediti raccolti e quanto altro esaminato dal Tribunale in questi tre anni di lavoro saranno alla vista degli astanti: non per una questione di scenografia, ma perché, in atto pubblico, dovranno essere chiusi e sigillati con il sigillo vescovile prima di essere spediti alla Congregazione per le cause dei santi, cui sarà ora affidato l’esame della causa. All’uscita dalla Cattedrale, saranno distribuiti i santini con la preghiera che il Vescovo ha composto per ottenere la beatificazione, santini che contengono anche una piccola reliquia ottenuta dalle vesti di papa Luciani. Il lavoro del Tribunale che ha operato sulla causa Il Tribunale è composto da un giudice delegato (monsignor Attilio Giacobbi), da un promotore di giustizia (monsignor Aldo Barbon) e da altri componenti sacerdoti e laici. Il Tribunale si è riunito a Belluno presso la Curia diocesana per a- “sporcizia” (come ha ribadito il cardinal Ruini, riprendendo parole già da tempo pronunciate dal Papa), ma salvata e quindi capace di riprendere il cammino sulle orme di Cristo con rinnovata speranza. L’esperienza dei lavori di gruppo ha reso particolarmente vivo il senso di Chiesa comunione. Nei gruppi sedevano, senza ordine gerarchico, vescovi e laici, sacerdoti e religiosi, con semplicità e attento ascolto di ogni intervento. Sicché i laici, che ripetutamente durante il Convegno hanno fatto sentire il bisogno di essere voce ascoltata nella Chiesa, protagonisti e non supplenti, hanno avuto il lo- “M chi, come me, pur consapevole di inadeguatezza, ha partecipato all’assise di Verona. Non so rispondere se non a partire dall’esperienza vissuta. Ho sentito la consapevolezza delle comunità del nord del Paese, ad esempio, della irrilevanza preoccupante del valore sacramentale del matrimonio, ma anche vescovi e laici del sud leggere con grande senso critico le alte percentuali di matrimoni cristiani, senza supporto adeguato di motivazione. Ho sentito laici protagonisti di iniziative feconde di ricerca e di lancio di persone che, nel recupero della fede, nell’esperienza di volontariato, hanno ritrovato la positività e la dignità del proprio esistere anche umano. È il caso di un’insegnante in pensione, a Pistoia, che sperimentando la condizione di casalinga, si fa amica dell’esercito di donne “casalinghe”, tentate di auto svalutazione, di immiserimento nella solitudine, talora nell’alcol o nel gioco: insieme divengono donne libere, pronte a servire e a farsi vicine a molte fragilità. Ho sentito sacerdoti soffri- re per i giovani che povertà e periferia sociale espongono a vite sbandate e denunciare esiguità di risorse a fronte di comunità più ricche e forse meno sensibili a questo fronte. E ho sentito giovani, poco più che ventenni, animati dalla stessa passione educativa dei santi degli ultimi secoli della nostra storia cristiana e ben radicati nell’oggi del nostro vivere, in cui il vuoto o i danni educativi vengono magari da strumenti supermoderni e tecnologici. E allora penso che a Verona la Chiesa italiana c’era in tutta la sua forza e in tutta la sua debolezza. E ho visto e sentito una Chiesa che ha felicemente superato la linea della protesta interna, delle reciproche accuse. Ho creduto di riconoscere una Chiesa più capace di comunione, più corresponsabile, più realistica, disposta a guardare alle realtà di oggi con occhi illuminati dal Cuore misericordioso del Crocifisso-Risorto, più consapevole di essere chiamata a testimoniare che la speranza non è illusione, perché ha il volto stesso del Dio incarnato. Suor Roberta Balduit scoltare i testimoni provenienti dalla diocesi di Belluno-Feltre, cioè da Canale d’Agordo e altrove. Altre sessioni sono state tenute presso la Curia di Vittorio Veneto per ascoltare i testimoni che Ora il testimone passa alla Congregazione per le cause dei santi, che esaminerà il transunto, nome che indica i plichi contenenti gli atti del processo. In tempi relativamente brevi la Congregazione dovrà emettere il decreto super validitatem, cioè circa la validità del lavoro svolto. Se il giudizio sarà positivo, la Congregazione riconoscerà che il lavoro fatto a Belluno-Feltre è stato esauriente, completo ed accurato.— IL PRESUNTO MIRACOLO D A Verona una Chiesa capace di comunione al Crocifisso risorto nasce la speranza / dalle sue piaghe la salvezza / nella sua luce noi cammineremo / Chiesa redenta dal suo amore. In questo ritornello dell’inno per il Convegno di Verona, si sono unite le oltre 2.700 voci dei delegati della Chiesa che è in Italia. Il convenire dei vescovi insieme a sacerdoti, laici e religiosi, a cattolici delle comunità italiane all’estero, ad alcuni autorevoli rappresentanti di altre confessioni cristiane e di altra fede (ebrei), a fratelli nella fede di altre nazioni (Francia, Inghilterra, Slovenia), non è stato semplice evento sociale. È stato anzitutto evento di grazia, evento di una fede che si radica nell’assurdo-sapiente di un Crocifisso morto e risorto, della consapevolezza di essere povera Chiesa ferita, stanca, perfino coperta di Don Tarcisio attende il Vescovo i solito l’iter del “Processo romano” comporta dieci-quindici anni di tempo. Quando però giunge un “segno dall’alto”, cioè un miracolo, i tempi vengono opportunamente accorciati. Nel caso di Giovanni Paolo I non mancano certo segnalazioni di grazie speciali. Tuttavia per un vero e proprio miracolo bisognerà ancora attendere. È stato segnalato, ed è allo studio, il caso di una repentina e permanente guarigione da linfoma maligno, ottenuta – come sembra – grazie all’intercessione del Servo di Dio. Al paziente era stata avviata una chemioterapia, in verità con poca speranza di successo. All’indomani di una grave crisi notturna, durante il secondo ciclo di chemio, il paziente si presentò all’ospedale. Le analisi trovarono il linfoma completamente regredito. Trascorsi ormai 14 anni, il paziente non ha avuto ricadute di sorta. Naturalmente, spetta ai competenti tribunali provare l’autenticità di simili episodi. Passi futuri ro spazio, quasi metafora di quanto la Chiesa italiana ha maturato – almeno in parte – e si avvia a maturare più concretamente in ogni comunità. Si è resa conto la Chiesa italiana di essere “periferica”, minoranza nel nostro Paese? Ha avvertito la realtà in cui vive e a cui è mandata? O non è stata piuttosto espressione di pochi “specialisti”, che hanno di essa una visione immaginaria, che ancora pensano in termini di “cristianità condivisa”? Non vi è stato un eccessivo consentire, un chinare il capo a quanto già deciso nella fantomatica “stanza dei bottoni”? Sono alcune obiezioni raccolte da 11 IN CIAD AD AM TIMAN entre gli uomini fanno la guerra, il Signore continua a manifestare la sua bontà”. Una riga, a poche dalla fine, che riassume tutto il quadro tracciato don Tarcisio Bertacco, missionario in Ciad, nella più recente lettera mandata agli amici. La prima dopo il ritorno in Africa al termine di quattro mesi di vacanze italiane. Da cui ha portato alla sua comunità di Am Timan una doppia bella notizia. “Grande gioia c’è stata – racconta don Tarcisio – quando ho comunicato in chiesa che il Vescovo di Vittorio Veneto mi permette di continuare la mia missione e che spera di poter un giorno venire in visita ad Am Timan. Gli sono tanto riconoscente anche a nome della comunità”. Comunità cristiana che il missionario originario di Chiarano ha ritrovato attiva e fedele: “Tutto funzionava meglio del solito. In questo periodo (di sua assenza, ndr) la preghiera era guidata dai laici, ogni giorno mattino e sera. (…) Il cortile del conventino dove abito è stato curato e ornato di fiori. (…) In mia assenza, due giovani vi passavano la notte”. Buone notizie dal punto di vista della pastorale sono giunte anche dal villaggio di Haraze, a 165 km da Am Timan: “I cristiani no- SUOR BALDUIT, DELEGATA DELLA DIOCESI D hanno conosciuto monsignor Albino Luciani durante il ministero episcopale in quella città, dal 1958 al 1969. Infine gli interrogatori sono stati fatti presso il Patriarcato di Venezia per coloro che lo hanno conosciuto più da vicino quand’era patriarca: le sedi sono state differenti, a Mestre e a Venezia. Sono inoltre state interrogate alcune persone a Roma. I testimoni ascoltati sono stati in tutto 190. Domenica 12 novembre 2006 Don Tarcisio Bertacco nostante l’insicurezza sono fedeli alla messa della domenica, circa un centinaio. Hanno programmato una giornata di digiuno e preghiera per la pace e ci hanno invitato ad associarci a loro”. E di preghiera per la pace il Ciad ha ancora grande bisogno: “La situazione politica è meno rosea. Incontro spesso dei militanti che ritornano per qualche giorno dal fronte del Darfur”. Ma anche dalla guerra don Tarcisio sceglie di evidenziare le tracce di speranza. “Due soldati cristiani di mia conoscenza, Roger e Ferdinando, sono venuti a trovarmi. Uno dei due ha preso la corona del Rosario dal taschino per dirmi che è la sua arma di preghiera. Mi hanno chiesto un Nuovo Testamento tascabile da portare quando vanno al fronte e non possono fare la preghiera comune. Così possono leggere la Parola di Dio là dove si trovano”. TIVÙ A Telechiara diretta col vescovo Giuseppe V enerdì 17 novembre, alle 21, il vescovo Giuseppe partecipa alla trasmissione “Domande su Gesù” su Telechiara. In diretta risponderà a domande di imprenditori, artigiani, commercianti, sindacalisti, lavoratori, giovani precari, disoccupati, sul tema del lavoro, con particolare riguardo alla sua ricaduta sulla vita della famiglia. Nel corso della trasmissione verranno anche proposti: una riflessione sul Vangelo in tema di lavoro; domande tra la gente raccolte per strada; una scheda sulle varie forme di povertà; una sintesi di quanto emerso al Convegno di Verona. Nei venerdì successivi interverranno i vescovi Mattiazzo (risponde ai ragazzi) e Nosiglia (risponde ai giovani), e il cardinale Scola (risponde a domande sul rapporto tra le religioni). 12 INAUGURAZIONE A CASTELLO Comunità vocazionale, grande folla di amici A distanza di quarant’anni dalla presenza a Castello Roganzuolo del vescovo Albino Luciani (erano il 5 e il 6 novembre 1966) domenica scorsa alla sommità del colle è giunto l’attuale successore di San Tiziano, Giuseppe Zenti. Allora si trattava della visita pastorale, questa volta è stata l’inaugurazione della nuova sede della Comunità vocazionale che ha fatto confluire una folla numerosissima dentro e fuori la chiesa monumentale. «Come allora – ha sottolineato il parroco don Vittorio Bottan – oggi è una data storica, siamo qui per una circostanza straordinaria, per pregare e benedire un’abitazione che sarà la casa La cerimonia di inaugurazione della Comunità vocazionale dei giovani che maturano la loro vocazione al sacerdozio». Ai cinque giovani ora ospiti nella nuova sede della Comunità vocazionale diocesana il Vescovo ha detto: «Siete qui a Castello Roganzuolo per imparare l’arte di amare Dio e il prossimo. Questo luogo sia luogo hanno bisogno di una mano per capire che cosa Dio desidera da loro. «Come comunità parrocchiale – ha detto Lucia Schincariol del consiglio pastorale – siamo orgogliosi di ospitare la Comunità vocazionale alla quale diamo il benvenuto. La presenza di questi giovani è una grande ricchezza e una testimonianza viva che Cristo chiama anche oggi a seguirlo». Alla messa solenne e alla benedizione della canonica ristrutturata è seguita la festa che ha avuto inizio con i fuochi d’artificio appositamente preparati dalla famiglia di don Gianluigi. Gerda De Nardi dell’ascolto e del silenzio per voi e per tanti giovani che qui giungono anche solo per una breve esperienza». La casa, ha sottolineato l’animatore della Comunità, don Gianluigi Papa, sarà segno di fede e carità. Ci sarà sempre qualcuno disponibile ad accogliere persone che V NOMINA DEL PAPA / 1 Mons. Angelo Comastri nuovo arciprete di San Pietro enedetto XVI ha nominato questo martedì l’arcivescovo Angelo Comastri (nella foto), di 63 anni, attuale vicario generale del Papa per lo Stato della Città del Vaticano, come nuovo arciprete della Basilica di San Pietro del Vaticano. Sostituisce in questo incarico il cardinale Francesco Marchisano, di 77 anni d’età. Monsignor Comastri, che si riconosce come figlio spirituale di madre Teresa di Calcutta, ha NOMINA DEL PAPA / 2 Il card. Hummes nuovo prefetto della Congregazione per il clero B enedetto XVI ha nominato il cardinale brasiliano francescano Cláudio Hummes, francescano, arcivescovo di San Paolo (Brasile), nuovo prefetto della Congregazione per il clero. Il porporato sostituisce il cardinale Darío Castrillón Hoyos, che ha presentato la sua rinuncia per ragioni d’età (ha compiuto a luglio 77 anni). Il cardinale Castrillón Hoyos continua ad essere presidente della Commissione Pontificia “Ecclesia Dei”, istituita da Giovanni Paolo II il 2 luglio 1988, dopo il gesto scismatico delle ordina- SETTIMANA RPC:VESCOVO, TURCO E DAMIANO di Aviano. Sempre in tema di salute Michela Frezza, del Ser t di Conegliano, fa il punto sul rappor to droga-minori. Altro argomento di grande novità, le assunzioni di lavoratori pensionati all’Electrolux: il ministro del Lavoro Cesare Damiano spiega il suo consenso all’operazione. E sempre a Radio Palazzo Carli il ministro D omenica 12 novembre in tutta Italia si festeggia la Giornata del Ringraziamento. La celebrazione eucaristica a livello provinciale, promossa dalla Coldiretti, è stata però spostata a domenica 19 novembre alle 11 nella basilica dei Miracoli di Motta di Livenza. Presiede il vescovo Giuseppe. CASA DI SPIRITUALITÀ: Festa di San Martino di Tours P er il terzo anno consecutivo, in occasione della festa di San Martino di Tours patrono del Castello vescovile e della Casa di spiritualità, la direzione propone un semplice momento di festa e di fraternità al personale di servizio della Casa e a quanti sono vicini, in qualunque modo, a questa istituzione che compie il prossimo anno ben 60 anni di vita. Questo il programma di sabato 11 novembre: alle 11 celebrazione dell’Eucaristia, presieduta da monsignor Martino Zagonel vicario generale, nella cappella di San Martino; alle 12.15 pranzo fraterno (chi intende fermarsi al pranzo – offerto dalla Casa – è pregato di prenotarsi avvisando don Adriano telefono 334-7548232). La prevista conferenza del professor don Davide Fiocco, patrologo e parroco di Cortina, su “San Martino uomo di ascolto e di preghiera” è stata sospesa per la concomitanza con l’inaugurazione del nuovo Archivio diocesano in Seminario. N te, per questa materia, dagli oramai noti documenti della Conferenza episcopale. Di ogni eventuale “furbesca” irregolarità o trasgressione risponderà il parroco o chi, con lui, ha eventualmente collaborato per la realizzazione di tali iniziative. Uf ficio musica sacra scritto le meditazioni per la Via Crucis presieduta da Benedetto XVI al Colosseo nella notte di Venerdì Santo dello scorso anno. Il presule è vicario generale del Papa per lo Stato della Città del Vaticano e Presidente della Fabbrica di San Pietro dal febbraio 2005, incarichi questi che continuerà a ricoprire. Precedentemente era stato arcivescovo del Santuario mariano nazionale di Loreto. FESTA DEL RINGRAZIAMENTO: Domenica 19 a Motta Presentazione del vangelo del nuovo anno liturgico COMUNICATO SUI CONCERTI NELLE CHIESE isti i recenti spiacevoli episodi relativi ad esecuzioni musicali in diocesi che hanno creato disorientamento e malintesi in più persone impegnate in questo settore, si precisa che le autorizzazioni rilasciate dall’Ufficio diocesano musica sacra, per i concerti vocali o strumentali da eseguirsi nelle chiese, sono sempre in ottemperanza con le disposizioni stabili- B e L’AZiON Chiesa Domenica 12 novembre 2006 zioni episcopali illegittime realizzate dall’arcivescovo Marcel Lefebvre ad Ecône (Svizzera), per favorire la piena comunione delle persone legate in qualche modo alla Fraternità fondata dall’arcivescovo. Il cardinale Cláudio Hummes è nato a Montenegro (nel sud del Brasile) in una famiglia di origine tedesca l’8 agosto 1934. È stato ordinato sacerdote a Divinópolis (Minas Gerais) nel 1958, appartenendo all’Ordine Francescano dei Frati Minori. Nel 1975 è stato ordinato vescovo e dal 15 aprile 1998 è arcivescovo di San Paolo. ella Casa di spiritualità San Martino di Tours venerdì 24 novembre, alle 20.30, viene presentato il vangelo del nuovo anno liturgico. La stessa proposta verrà ripetuta la mattina successiva, sabato 25 novembre alle 9.30. L’iniziativa è rivolta a tutti, in particolare a quanti guidano i centri d’ascolto, agli animatori liturgici e ai catechisti. Portare la Bibbia. SUSSIDI PER L’AVVENTO P er l’animazione liturgica del tempo di Avvento e Natale verranno tra poco messe a disposizione alcune schede predisposte, con alcune modifiche, secondo le indicazioni contenute nel fascicolo “Servizio della Parola”. Chi desidera un’animazione più ampia può fare riferimento ai fascicoli diffusi negli anni precedenti. Il materiale sarà disponibile alla libreria del Seminario a partire da lunedì 27 novembre e potrà anche essere scaricato dal sito internet della diocesi. CONEGLIANO: Preghiera di Taizé con frère Jhon G iovedì 16 novembre, alle 21 alla Nostra Famiglia di Conegliano, incontro di preghiera in preparazione al Pellegrinaggio di fiducia di fine anno a Zagabria promosso dalla comunità di Taizé. Interviene frère Jhon. CENTRO VOCAZIONALE: Domenica 12 incontro per genitori D omenica 12 novembre, alle 14.30 in Seminario a Vittorio Veneto, sono invitati i genitori dei ragazzi/e dalla terza elementare alla seconda media per un incontro sul tema “Educare i figli ad ascoltare oggi la voce del Signore - Come educare a scoprire la propria vocazione”. AC1: Percorso per fidanzati R adio Palazzo Carli presenta un’edizione di “Rpc Settimana” da non perdere, sabato alle 10.30 e domenica alle 9.30. Federico Citron, Francesco Dal Mas e Antonio Rizzello, i curatori, daranno conto della straordinaria partecipazione popolare all’inaugurazione della Comunità vocazionale di Castello Roganzuolo cui ha partecipato il vescovo Giuseppe. Rpc ha accompagnato il ministro della Salute Livia Turco nella visita al Centro di riferimento oncologico delle Politiche giovanili Giovanna Melandri illustrerà che cosa intende fare per i giovani, soprattutto per gli universitari e i precari. A chiudere, un incontro col presidente di Credit Agricole, René Carron, e i vertici della Banca Popolare FriulAdria, il maggiore istituto dell’area del Livenza che passa in mano francese. D omenica 12 novembre, dalle 15 alle 18 circa, incontro mensile del cammino diocesano fidanzati. Il luogo è casa Toniolo di Conegliano. AC2: Giornata di spiritualità per adulti-terza età M ercoledì 15 novembre, a Vittorio Veneto, nella Casa Esercizi del Castello vescovile gli adulti e gli adulti terza età sono invitati ad una giornata di riflessione e di preghiera che inizierà alle 9 per concludersi intorno alle 17. Guida l’incontro don Silvano De Cal. Prenotazioni in Centro diocesano Ac (0438-940374). e L’AZiON Chiesa Domenica 12 novembre 2006 OGGI Domenica Agenda del Vescovo IL VESCOVO COMMENTA IL VANGELO Domenica 12 novembre: Celebra Messa e Cresime a Santa Maria del Piave (ore 9). Nel patronato parrocchiale di Oderzo guida l’incontro per il Percorso vocazionale con le famiglie (ore 15). Lunedì 13: In vescovado incontro con gli uffici pastorali diocesani (ore 9.30). Nel pomeriggio incontra i sacerdoti della forania Pedemontana. Tiene una lezione alla Scuola di formazione all’impegno caritativo e sociale al centro parrocchiale del Duomo di Oderzo (ore 20.30). Martedì 14: Incontra i vicari foranei nella casa di spiritualità San Martino a Vittorio Veneto (ore 9.30). A Solighetto benedice i nuovi locali della scuola materna e asilo nido (ore 18.30). Mercoledì 15: A Francenigo incontra i cresimati con genitori, padrini e madrine dell’unità pastorale (ore 20.30). Giovedì 16: In seminario partecipa al ritiro del presbiterio (ore 9). Al palazzo Sarcinelli di Conegliano incontra gli amministratori pubblici (ore 20.30). Venerdì 17: Celebra la Messa presso La Nostra Famiglia a Costa di Conegliano (ore 18). Partecipa ad una trasmissione in diretta su Telechiara (ore 21). Sabato 18: Celebra la Messa al Piccolo Rifugio di Vittorio Veneto (ore 10) e alla Casa M. Adelaide di Vidor (ore 15). Domenica 19: Celebra Messa e Cresime a Falzè di Piave (ore 9). Alla basilica di Motta di Livenza celebra la Messa per la Festa del ringraziamento della Coldiretti provinciale (ore 11). Al palazzo delle Contesse a Mel guida l’incontro per il Percorso vocazionale con le famiglie (ore 15). I due spiccioli che fanno di una vedova un modello Domenica 12 novembre - 32ª del tempo ordinario - anno B 1Re 17, 10-16; Sal 145; Eb 9, 24-28; Mc 12, 38-44 Beati i poveri in spirito: di essi è il regno dei cieli Quarta settimana del Salterio I modelli di vita variano in rapporto agli obiettivi che ci prefiggiamo e alla cultura che respiriamo. Di qui tante inquietudini e tormenti: vorrei diventare come quella persona; anzi essere al suo posto. Che io ne abbia o meno il valore non importa. Importa il posto. Posizionarsi su un piedestallo o in una nicchia. Quelli che ti fanno sentire qualcuno agli occhi di molti. E ti pavoneggi. Illudendoti. Anche se per poco tempo. Poiché è certo che altri stanno insidiando quel posto, che tu sei costretto a difendere a gomitate. La cultura che respiravano i discepoli di Gesù era quella dei primi posti, del prestigio, dell’esteriorità, delle apparenze, dell’ostentazione. Allora uno si sentiva un grande. Fuori dalla mischia che non conta. Gesù invece cambia registro. È vero che il modello in assoluto è Lui stesso e più volte non ha esitato a precisarlo ai discepoli. Tuttavia, a- cutissimo e singolare osservatore com’era, non temeva di evidenziare altri esempi da imitare, come i bambini nella loro semplicità. Nel caso segnalato da Marco si tratta di una vedova. Povera. Ma dal cuore davvero grande. E mentre i discepoli erano incantati nel constatare la “generosità” dei ricchi che buttavano nel tesoro del tempio manciate di denaro, la cui eco risuonava in lungo e in largo, Gesù, cui certo non era sfuggito un tale comportamento, fa attenzione invece alla “toccata e fuga” di una povera vedova che “ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri… nella sua povertà vi ha messo tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere”. Proprio per l’eccezionalità del fatto, Gesù, che ne è rimasto affascinato, lo segnala ai discepoli. Invece di incantarsi di fronte al “superfluo” sonante dei ricchi essi erano chiamati ad imparare alla scuola della generosità nascosta. Testimoniata proprio da una vedova che apparteneva ad una categoria sociale sulla quale non temevano di infierire quegli stessi che ostentavano religiosità: “divorano le case delle vedove”. Gesù precisa loro: agli occhi di Dio, e perciò nel quadro di un’autentica religiosità, due spiccioli val- 13 gono di più di tanto denaro. Ciò che fa grande un’offerta non è la quantità ma il cuore di cui è espressione. La generosità eroica che non fa calcoli per sé ma si fida della provvidenza è la sorpresa di tante persone, magnifiche, che nella ferialità sono veri modelli di vita, per la loro squisita sensibilità. Come nel caso segnalato da Gesù e nella stessa vedova di Zarepta di Sidone che ha ospitato il profeta Elia. Per le famiglie e per le comunità cristiane. È facile lasciarsi travolgere dai modelli della cultura vincente ed essere ammaliati dal mondo dello spettacolo e della moda. Le giovani generazioni rischiano di rimanerne vittime. Del resto l’impero massmediatico si guarda bene dal presentare modelli di vita riuscita proprio nel dono di sé, nella generosità umile, nell’impegno nella quotidianità. Occorre il coraggio di offrire esempi affascinanti di persone contente proprio nell’essere dono di sé, e non solo del proprio superfluo, anche senza riscontri; e di educare, con determinazione, fin da bambini e da ragazzi, ad essere grandi dentro, senza essere schiavi dell’idolatria del successo, delle apparenze, delle mode, dell’ostentazione. + Giuseppe Zenti Altre cresime San Pio X in Conegliano domenica 19 novembre (ore 11). NUOVO PROPRIO DIOCESANO: Consegna ai preti il 16 novembre I n occasione del ritiro del presbiterio diocesano di giovedì 16 novembre in Seminario a Vittorio Veneto, guidato da don Antonio Marangon, verrà consegnato ai sacerdoti il testo provvisorio pro-manuscripto del nuovo Proprio diocesano completato. D al sito www.novena.it riprendiamo alcune testimonianze apparse nel Forum: “Essere cristiani oggi. La spiritualità familiare”. “Sono sposato, ho due figli e un lavoro che mi impegna molto durante la settimana. Il quesito ‘spirituale’ al quale sto cercando di dare una risposta da tempo (anche negli incontri con i gruppi di famiglie della mia parrocchia) è il seguente: qual è la ‘spiritualità’ di un padre/madre di famiglia, nell’ambito della Chiesa? La domanda appare semplice, ma ha, a mio avviso, sfaccettature enormi. Io lavoro per circa 12 ore al giorno, riesco a pregare nei ritagli di tempo quando posso, il sabato è dedicato alla gestione e alla conduzione della casa, nonché a quel poco di ‘svago’ che ci si concede insieme ai figli. La domenica faccio il mio umile servizio di ministro straordinario della Comunione con cinque persone (tra anziani e ammalati), poi la Messa e poi il resto della giornata con i figli… C’è chi mi dice che nel mio stato Quesiti spirituali può essere sufficiente, ma perché sento che invece devo e posso fare qualcosa di meglio (non ho detto di più, ma di meglio, con intenzione…, senza denigrare quanto faccio ora, ci mancherebbe). La liturgia delle ore, praticamente è difficile da applicare, la messa quotidiana non sempre è accessibile, gli esercizi spirituali portano via una settimana di ferie… Tutti questi sono strumenti usati e che funzionano bene per i religiosi. Quale potrebbero essere gli strumenti per agevolare, conservare, il cammino di fede di un laico sposato inserito nel mondo e per certi versi esposto ad esso?”. Roberto “Caro Roberto, lavoro 16 ore settimanali in un ospe- dale, sono infermiera e nel tempo libero vado a trovare i morenti soli e gli anziani abbandonati. Gli anni precedenti ho lavorato nella pastorale dei padri missionari, ho seguito tanti giovani e famiglie: ci incontravamo settimanalmente per la lettura del Vangelo della domenica e ci aiutavamo reciprocamente alla Luce del Vangelo. Per motivi di salute ho dovuto “ritirarmi’ e fare di meno. Sta tutto nelle mani di Dio e nella sua Misericordia, anche io non sapevo se facevo troppo e se pregavo male. Oggi, dopo tanti anni, il Vangelo di Gesù mi ha fatto capire che tutto doveva essere così e che qui e adesso dovevo impegnarmi di più nell’incontro di Dio, in Gesù”. Mariella “Caro Roberto, anche io spesso mi trovo nella tua situazione e capisco benissimo il ‘vuoto’ che senti: la voglia di essere tutto per Gesù ma la difficoltà di metterlo in pratica. Io ogni mattina mi ricarico leggendo qualche riga della Bibbia, e durante la giornata cerco di pensare, anche se solo per qualche istante, al nostro migliore amico, il nostro Gesù… Anche senza pregare nel senso canonico del termine. Spero di esserti stata utile, almeno ora sai che non sei l’unico ad avere queste preoccupazioni”. Senza firma CENTRO STUDI BIBLICI: Seminario di lingua ebraica G iovedì 9 novembre è cominciato, al Centro studi biblici di Sacile, un seminario di lingua ebraica tenuto dal professor Marco Grusovin. Le prossime lezioni sono fissate per giovedì 16, 23, 30 novembre, 7 e 14 dicembre, dalle 18 alle 19.30. Il seminario è la prosecuzione degli incontri iniziati lo scorso anno e si rivolge a quanti hanno già frequentato. È possibile la partecipazione anche di altre persone già in possesso di qualche conoscenza della lingua. Per informazioni telefono 0434-71158, 0434-780702. Incontro con i nuovi catecumeni sia ragazzi che adulti S abato 18 novembre, alle 16 nella casa di accoglienza “Toniolo” di Conegliano, si terrà un incontro con i nuovi catecumeni – ragazzi in età scolare e adulti – con i loro accompagnatori e parroci per organizzare la celebrazione dell’Ammissione al catecumenato del 3 dicembre prossimo. L’incontro è promosso dal Servizio diocesano per il catecumenato. Chi non avesse ancora presentato domanda per entrare nel gruppo dei nuovi catecumeni è pregato di farlo entro il 18 novembre. USMI: Ritiri spirituali zonali S abato 11 novembre ci sarà il ritiro spirituale zonale: a San Fior di Sopra dalle Suore del S. Volto in via Beata M. Pia Mastena, a Motta di Livenza al santuario della Madonna dei Miracoli, a Pieve di Soligo dalle Suore di M. Bambina di via Cal Santa, a Vittorio Veneto dalle suore di M. Bambina di via San Tiziano 17. L’inizio è per le 8.30. MOSTRA AL SARCINELLI Gli ottanta di Renato Varese I l segno, netto ed matiche essenziale, predoun’aperta mina su tutto, su forme professione e su colori. Appartiene di sincerità alla personalità artistica dalla forte di Renato Varese, conedimensione glianese di nascita, neomorale e ottantenne dalla frizmetafisica, zante vitalità intellettuatesa a dile, che la città del Cima chiarare fino onora fino al 10 dicemin fondo un bre con una rassegna pessimismo collettiva a palazzo Sarsolido e radicinelli, dal titolo “Recato nei rinato Varese. Maestro “Il padrone delle barche”, olio guardi delveneto delle appariziodi Renato Varese l’uomo, eterna ni, delle allegorie e racmaschera e conti”. L’arte di Varese nel sublime mistificatore di se suo inconfondibile stile anti- stesso. Nell’ambito dei feretorico e secco, tagliente steggiamenti per gli 80 anni nei moduli grafici e gotica dell’artista, l’antologica conelle cromie del tutto umo- neglianese, curata dal prorali, consegna alle sale della fessor Giorgio Segato, apre galleria coneglianese un ap- squarci interessanti sull’eparato florido di ben 150 o- voluzione figurativa del maepere tra produzioni grafiche, stro Varese e sul suo caratpannelli ceramici, incisioni, tere internazionale. Ciò che lavori pittorici a spatole e a rimane nella mente, lascianpennello. Impregnato di to- doci alle spalle i cinque pianalismi veneti e capace di so- ni della galleria cittadina, è lenni sintesi compositive di la percezione e, in fondo, la matrice quattrocentesca, certezza che Varese sappia specie nel “Trittico sulla vita molto bene come va il monconsumata” e nel ciclo do e con esso l’epopea tragisull’“Umana condizione”, en- co-grottesca dell’uomo di otrambi ammirabili nell’iter e- gni tempo, resa magistralspositivo coneglianese, Va- mente nelle sue opere. rese compie nelle scelte teElena Pilato INCONTRI Bernardi a Salvatoronda e Ceschin a Tezze I l Consorzio “Area coneglianese” ha organizzato il ciclo di incontri “Alla ricerca delle nostre origini”. Venerdì 10 sono in programma i primi due appuntamenti. Alle 20.30, nella struttura festeggiamenti di Salvatoronda di Godega Sant’Urbano, Ulderico Bernardi terrà una conferenza sul tema “Origine e storia dei Veneti”. Alle 21, alla scuola elementare di Tezze di Vazzola, Daniele Ceschin (nella foto) relazionerà su “La provincia di Treviso e la Sinistra Piave dal dopoguerra alla grande trasformazione. 1946-1990”. A SACILE Dee Dee Bridgewater, stella a “Il volo del jazz” S econdo appuntamento a Sacile con “Il volo del jazz¨, rassegna musicale organizzata dal Circolo Controtempo. Al teatro Zancanaro domenica 12, alle 21, canterà Dee Dee Bridgewater, star internazionale del jazz. Artista tra le più eclettiche della scena contemporanea, in virtù di notevolissimi mezzi vocali e di eccellenti capacità espressive ed interpretative, ha sempre goduto di una popolarità ben oltre i confini del jazz grazie a frequenti incursioni nei campi più disparati: dalla commedia musicale al cinema, dal blues alla pop-fusion, dal jazz più rigoroso alla canzone d’autore transalpina. Accompagnata da una ricca band, l’artista, nata a Memphis (Stati Uniti) nel 1950 esporrà al pubblico sacilese il suo “Malian project”, progetto di recupero della tradizione musicale del Mali, il Paese africano di sua origine. Biglietti: interi 28 euro, ridotti 25. Il successivo appuntamento con “Il volo del jazz” sarà il 18 novembre con il Paolo Fresu Quartet. ALL’OFFICINA DELL’ARTE: Espone lo scultore Raccanelli È fissata alle 17 di sabato 11 la vernice della mostra di scultura di Alessandro Raccanelli “Remoti impulsi”. Nella sala espositiva “L’officina dell’arte” a Conegliano la presentazione curata da Gianni De Marchi sarà accompagnata dalla voce della collaboratrice de L’Azione Marta Raminelli (nella foto) e dalla chitarra a sette corde di Loris Collodel, che si esibiranno in alcuni brani jazz. La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 3 dicembre (lunedì-venerdì 912 e 15-19, sabato e domenica 16-19.30). I giovedì e i venerdì sarà possibile osservare lo scultore Raccanelli all’opera. Nell’ambito della rassegna “Colori in musica”, inoltre, domenica 12 alle 21 si terrà il concerto di musiche d’autore degli Incrocio Manzoni. Giacinto Bevilacqua VITTORIO VENETO: Cinema astratto e d’animazione T orna la rassegna di cinema astratto e d’animazione “Kinoradar”. La seconda edizione, organizzata dall’associazione culturale Radar nella biblioteca civica di Vittorio Veneto, propone sei incontri filmati aprendo una finestra su “Abstracta. Mostra internazionale del cinema astratto” di Roma e sul “Futur film festival” di Bologna, il più importante evento italiano sull’animazione e gli effetti speciali. La rassegna si apre martedì 14 alle 21 con una serata sul tema “Contaminazioni. L’animazione reinventa letteratura, pittura, musica e cinema”. Gli altri incontri sono in programma il 21 e 28 novembre, il 5, 12 e 19 dicembre. (GB) Sabato si inaugurano i nuovi spazi e i nuovi servizi dell’Archivio diocesano È arrivata l’ora del nuovo Archivio diocesano. Dopo il trasferimento dal palazzo della Curia al Seminario vescovile, effettuato dalla Coneglianese Traslochi, sabato 11 novembre verrà inaugurata la nuova sede dell’Archivio diocesano. Il cerimoniale prevede, nell’aula magna del Seminario vescovile, a partire dalle 9.30 gli inter venti di Cristina Falsarella, direttrice dell’Ufficio diocesano per l’arte sacra e i beni culturali, del vescovo Giuseppe, della delegata della Sovrintendenza ai beni archivistici del Veneto Alessandra Schiavon, del direttore dell’Archivio diocesano monsignor Nilo Faldon (sul tema “La storia dell’Archivio diocesano”), dell’architetto Carlo Piccin (“Recupero dei locali e realizzazione della nuova sede”) e delle archiviste Nadia Giacomini e Francesca Girardi (“Vita, funzionamento e fruizione dell’archivio”). Alle 11.15, quindi, avrà luogo la benedizione dei locali e il taglio del nastro ai quali seguiranno la visita guidata ai locali e il rinfresco. Ma che cos’è precisamente un archivio diocesano? Secondo le norme per disciplinare la conservazione e la consultazione degli archivi diocesano e parrocchiale, approvate con decreto vescovile del 13 settembre 2005, l’archivio diocesano “costituisce uno dei principali luoghi della memoria ecclesiale e anche civile, quindi un bene di notevole interesse per la cultura e la testimonianza storica in genere”. In sostanza l’archivio diocesano è il luogo deputato alla conservazione ma anche alla valorizzazione di tutti i documenti che la diocesi di Vittorio Veneto ha prodotto nei secoli attraverso i suoi uffici e su ogni supporto (pergamena, carta, pellicola fotografica, multimediale) anche nei suoi contatti con le altre diocesi, le parrocchie e gli enti ecclesiastici come collegi, colonie e siti consacrati. Per questa sua natura l’archivio diocesano, sviluppato in ambito ecclesiasti- don Nilo Faldon, Nadia Giacomini e Francesca Girardi all’archivio. co, religioso e sociale, non è un archivio storico chiuso ma, piuttosto, è in continuo allargamento e a disposizione degli uffici di curia. Il primo luogo comune da sfatare, pertanto, è che si tratti di un luogo buio, polveroso e nascosto, conservando anche quanto oggi è prodotto. La storia dell’archivio diocesano segue di pari passo quella della diocesi, trovando sede anticamente al castello di San Martino (sede vescovile), quindi al convento dei Francescani a Ceneda (dopo il periodo napoleonico), in un’adiacenza della cattedrale, in Seminario (fino alla fine degli anni Trenta del Novecento) e a palazzo Ascoli-Zuliani sede della curia vescovile. Fu l’allora vescovo Albino Luciani a trasformarlo nel 1966 in archivio modernamente concepito. La nuova sede si sviluppa su due piani del Seminario vescovile dopo un lungo lavoro di ristrutturazione progettato dall’architetto Carlo Piccin di Vittorio Veneto. Tutti i locali sono climatizzati e monitorati per garantire il mantenimento degli adeguati parametri di conser vazione dei documenti. Al piano superiore, sul cui perimetro interno è stata conservata un’antica panca lignea, sono dislo- cati gli uffici, la sala studio e parte dei depositi; nel piano interrato un altro deposito, una sala di condizionamento dei documenti e un laboratorio di restauro. Grazie ai nuovi spazi e alla riorganizzazione generale alla sala studio possono accedere fino ad otto ricercatori che possono consultare i fondi attraverso strumenti di ricerca cartacei e informatici. È tuttora in corso la catalogazione della biblioteca storico-locale (sono circa 2100 i volumi attualmente catalogati cui si può accedere esclusivamente per la consultazione). L’Archivio diocesano (telefono 0438-53489, fax 0438-950238) è aperto al pubblico su appuntamento il lunedì dalle 9 alle 12 e il martedì dalle 9 alle 12 e dalle 14.30 alle 16.30. Rimane chiuso nelle festività nazionali, il 16 gennaio (festa del patrono san Tiziano), la seconda e la terza settimana di agosto per revisione dei depositi. L’Archivio diocesano, inoltre, funge da riferimento per gli archivi parrocchiali e per gli altri archivi ecclesiastici della diocesi e il suo personale, su segnalazione, interviene per provvedere alla tutela, la conservazione e la valorizzazione degli altri archivi. Giacinto Bevilacqua Domenica 12 novembre 2006 PARTONO LE STAGIONI DI PROSA 15 NEI MUSEI DI VITTORIO VENETO mostra Arrivano Marco Paolini, la piccolaInscultura Pagliai e Paola Gassman A S ettimana intensa e mato da Lorenzo Mon- na della notte” su codi qualità per i tea- guzzi (voce e chitarra a- reografie di Van tri diocesani. Venerdì 10 custica); Piero Mucilli Hoecke. Ingresso: da 25 per “Conegliano sotto le (fisarmonica); Simone a 15 euro con biglietteria stelle del cabaret 2006” Spreafico (chitarra clas- del Da Ponte (telefono all’Accademia irrompe sica flamencata). Pre- 0438-553836) aperta lul’irriverente comico Da- vendita e informazioni: nedì e martedì dalle 15 niele Luttazzi che pro- telefono 0434-780623, alle 18. Alle 21 all’Accapone il suo nuovo spet- domenica dalle 15 alle demia di Conegliano la tacolo “Barracuda 17 e lunedì dalle 17 alle Compagnia della Rancia 2007”. Inizio alle 21, bi- 20, la sera dello spetta- presenta il musical “Jeglietti da 23 a 19 euro. colo dalle 17. Sempre sus Christ Superstar” di Triplo appuntaLlloyd Webber e mento inaugurale Tim Rice con la didella stagione di rezione musicale danza e prosa, indi Giovanni Maria vece, martedì 14. Monti, regia e coAllo Zancanaro, a reografie di Fabricura dell’Ente rezio Angelini, in colgionale teatrale del laborazione con Friuli Venezia GiuMarco Paolini e I mercanti di liquore Gianfranco Vergolia, c’è Marco Paoni. Biglietti da 35 a lini. L’acclamato at19 euro. Mercoledì tore veneto, dopo 15, ancora all’Ac“Il sergente”, alle cademia, tocca ad 20.45 porterà sulle un omaggio a Dino scene una nuova Buzzati. È tratta da puntata del suo “Alun racconto dello bum di storie itascrittore e giornaliane” a cavallo tra lista bellunese, del passato prossimo e La coppia per eccellenza del teatro italiano, Ugo Pagliai e Paola Gassman quale ricorre il presente: “Miseracentenario della bili: io e Margaret That- martedì al Da Ponte di nascita, infatti, la piece cher”. A Sacile sarà ac- Vittorio Veneto alle “7 piani” con la celebracompagnato dal gruppo 20.45 spettacolo di dan- ta coppia Ugo Pagliai e musicale genovese I za con l’Ensemble di Mi- Paola Gassman. Biglietmercanti di liquore, for- cha Van Hoecke “Regi- ti da 22 a 16 euro. (GB) CISON: Jazz con Cifarelli P rosegue a Cison di Valmarino la rassegna “Soul&Strings”, il quinto festival internazionale di chitarra acustica. Sabato 11 al teatro La Loggia avrà luogo un concerto jazz di Gigi Cifarelli con il Dessi&Tagliata Duo. I biglietti (15 euro) sono disponibili in prevendita anche al Comune di Cison di Valmarino (telefono 0438-85449 o 3356994960). TREVISO: Via alla stagione di danza G li etoile di livello mondiale Aurelie Dupont e Manuel Legris, accompagnati dai Solisti de l’Opera di Parigi, sono i protagonisti dello spettacolo inaugurale della stagione di danza al Teatro comunale di Treviso. L’appuntamento è per domenica 12 alle 20.45. Biglietti: da 8 a 27 euro con biglietteria aperta venerdì dalle 15 alle 18, sabato dalle 10 alle 12.30 e domenica dalle 19.45. MOSTRE SACILE Chiude domenica 12 nell’ex chiesa di San Gregorio la mostra “Tessuti d’Africa”. Orario: venerdì-sabato 15.30-19.30, domenica 10-12 e 15.30-19.30. TREVISO Chiude domenica 12 alla galleria Pezzella Arte la mostra di Lisa Perini “Il dominio del rosso”. Orario: venerdì-domenica 10-13 e 16-20. CORDIGNANO Fino al 19 novembre al centro polifunzionale è aperta la mostra dei partecipanti al 17º Premio nazionale “Artisti in vetrina”. VENEZIA Fino al 19 novembre a palazzo Fortuny è aperta la mostra di Ida Barbarigo “I terrestri”. Orario: martedì-domenica 10-18. VAZZOLA Fino al 19 novembre in municipio è aperta la mostra fotostorica “Siamo passati. Luoghi della memoria a Vazzola,Visnà e Tezze”. Orario: lunedì 9-12, mercoledì-sabato 18-20, domenica 10-12 e 15-18. CORDENONS: Dedica a Tenco S i conclude venerdì 10 al teatro Aldo Moro di Cordenons “Se piove o c’è il sole”, dedica culturale a Luigi Tenco. Alle 20.45 Mascia Foschi e Adolfo Margiotta, con l’accompagnamento musicale di Alessandro Nidi e la regia di Gigi Dall’Aglio, sono i protagonisti dello spettacolo teatrale di Carlo Lucarelli “Tenco a tempo di tango”. Ingresso: 10 euro. Informazioni: www.dedicafestival.it. TREVISO Fino al 19 novembre nella sede dell’Associazione nazionale costruttori edili e affini la mostra delle opere ammesse al Premio internazionale Ance. Orario: lunedì-venerdì 9-12 e 15-18.30. VENEZIA Fino al 21 novembre alla Casa di Carlo Goldoni è aperta la mostra “Ibsen e Eleonora Duse”. Orario: 10-16, chiuso la domenica. PIAVON Fino al 26 novembre a Ca’ Lozzio è aperta la mostra di Giampiero Bertolini. Orario: 10-12 e 15-24, chiuso lunedì e martedì e dal 6 al 17 novembre. MOTTA DI LIVENZA Fino al 26 novembre al Centro arti visive “La Castella” è aperta la mostra “Alla Motta nel Cinquecento”.Orario:martedì-venerdì 15.30-19,sabato-domenica 1012.30 e 15.30-19. Lunedì chiuso. VENEZIA Fino al 3 dicembre a palazzo Ducale è aperta la mostra “Il Paradiso di Tintoretto. Un concorso per palazzo Ducale”. pre domenica 12 la Galleria civica d’arte. La terseconda edizione di za sezione, denominata “GraviLievi”, la mostra della “Memoriette plastiche”, oscultura di piccolo formato spitata al Museo del Cenepromossa dai Musei civici e dese, alla Fondazione Midal Comune di Vittorio Ve- nucci-De Carlo, alla chiesa neto. Fino al prossimo 14 di Santa Maria Nuova, al gennaio la mostra coinvol- Museo diocesano e all’oragerà le principali sedi espo- torio di San Rocco, è quesitive della città della Vitto- st’anno dedicata alle opere ria dal Museo ottocentedel Cenedese alsche di artila Galleria Civisti nati e visca d’arte “Vittosuti a Vittorio Emanuele rio Veneto II”, dal Museo come Luigi diocesano “AlbiBorro, Antono Luciani” alla nio Dal FaCasa museo di vero, Guido palazzo MinucGiusti e Arci. L’obiettivo è cangelo Zapuntato sulla nette o cocreazione sculmunque letorea dentro il gati alla città panorama arti- “Chira, centaura di Enea” di Alba Gonzales quali Mauro stico contempoBenini, Marraneo con un occhio di ri- co Casagrande, Enrico Chiaguardo per la tradizione del radia e Vicenzo Gemito. L’iterritorio e per il confronto naugurazione di “GraviLiesui linguaggi della ricerca o- vi” avverrà alle 11 al Museo dierna. Ospiti di prestigio a del Cenedese. Per informa“GraviLievi” sono gli artisti zioni: Museo del Cenedese Alba Gonzales, testimone di (telefono 0438-57103, spicco della scultura al fem- www.museocenedese.it), minile italiana e internazio- Galleria civica (telefono nale, le cui opere saranno in 0438-552905, www.galleriaesposizione al Museo del vittorio.it) e ufficio stampa Cenedese, e Fabiano Amadi, Frontiere (telefono 0423maestro del vetro di Mura- 614209, www.frontiereprono, accolto nelle sale della getti.com). (GB) OMAGGIO A VITTORIO SCHWEIGER L a mostra “Omaggio a Vittorio Schweiger”, promossa dalla Fondazione Cima, commemora ad un anno dalla morte l’intensa ed incisiva vicenda del pittore triestino, stimato e apprezzato presso i maggiori centri artistici europei. L’esposizione coneglianese ripercorre gli ultimi decenni di attività di uno Schweiger (nella foto) lontano dai cla- mori mercantili, intriso di cultura mitteleuropea e sempre devoto all’essenzialità del segno, all’armoniosità dei movimenti. Le opere, più di 60, ricalcano i temi della donna, della maternità, del calore e dell’importanza della famiglia: le forme pittoriche generose ed avvolgenti sono misurate su tonalità cromatiche vive ed accese, PORDENONE Fino al 3 dicembre al Palazzo della Provincia è aperta la mostra “La leggenda di Primo Carnera”. Orario: martedì-venerdì 15.30-19.30, sabato-domenica 10-19. Ingresso: 5 euro, ridotto 3, scolaresche 1. MOGLIANO VENETO Fino al 10 dicembre al Brolo è aperta la mostra di Pablo Picasso “Il tempo della pace”. Orario: tutti i giorni 10-19, chiuso il lunedì. Ingresso: 5 euro, ridotto 3. CONEGLIANO Fino al 10 dicembre a palazzo Sarcinelli si può visitare la rassegna “Renato Varese. Maestro veneto delle apparizioni, delle allegorie e racconti”. Orario: martedì-venerdì 1619, sabato-domenica 10-12 e 16-19. VICENZA Fino al 10 dicembre al Museo Palladio in palazzo Barbaran da Porto è aperta la mostra “Benché non sia professione”, su Michelangelo e il disegno di architettura. Orario: martedì-domenica 10-18. TREVISO Fino all’8 aprile a Casa dei Carraresi è aperta la che rievocano a tratti l’impronta di Matisse e dei Fauves, oppure sono delineate da rigorosi bianco e nero che ne esaltano l’inconfondibile potenza espressiva. “Omaggio a Vittorio Schweiger”, fino al 26 novembre a Casa Cima a Conegliano; orari: martedìvenerdì 15-18.30, sabato e festivi 10.30-12.30 e 1518.30; informazioni Fondazione Cima telefono 0438-21660. Elena Pilato mostra “Venezia ’900.Da Boccioni a Vedova”.Orari:martedì,mercoledì, giovedì e domenica 9-20, venerdì-sabato 9-21. Biglietti da 9 a 6 euro. MUSICA E DANZA TREVISO Venerdì 10, alle 20.45 al Teatro comunale, concerto del pianista Arcadi Volodos su musiche di Schubert e Liszt. Biglietti da 8 a 27 euro. TREVISO Giovedì 16, a palazzo Bomben, concerto del Trio di Parma su musiche di Rachmaninov e Cajkovskij. ALTRI APPUNTAMENTI VITTORIO VENETO Sabato 11, alle 18 alla libreria Fenice per la serie “Letture della stanza gialla”, aperitivi con l’autore, la scrittrice Luisa Carnielli Ervas presenterà il suo romanzo “Commesse di Treviso” edito da Marcos y Marcos. PORDENONE Giovedì 16, alle 18 nella sala convegni del palazzo della Camera di Commercio per “La voce della poesia”, incontro con il poeta Gabriele Frasca. e L’AZiON Curiosando UN SUCCESSO IL LABORATORIO,TENUTO DA JULIA ARTICO, PER INSEGNARE A REALIZZARE BAMBOLE CON PAGLIA E SPAGO Non solo mele a Codognè C hi pensava che dal fieno si potessero ricavare solo dei covoni rimarrà sorpreso nel vedere ciò che Julia Artico realizza proprio con questo materiale. Durante la “Festa della mela cotogna” a Codognè, con paglia, spago e poco altro, Julia e i bambini che l’hanno seguita nel suo laboratorio (… a dir la verità anche qualche mamma) hanno dato forma a delle tradizionali “pa- scate”, antiche bambole della Bassa Friulana realizzate dai padri per le proprie figlie a Pasqua. Julia, 44 anni, 3 figli, originaria della Svizzera, vive nel Pordenonese. «Vivo in mezzo al bosco – dice – e proprio con ciò che trovo nel bosco realizzo i miei laboratori rifacendomi alle tradizioni del mondo rurale. Questo laboratorio del fieno è nato quasi per caso: durante una festa paesana avevo in RUZZENE DA MANSUÈ L’ultimo taglio del barbiere Raimondo S e prima lo si vedeva all’opera nella sua bottega di barbiere in piazza, d’ora in avanti lo si vedrà a spasso per il paese o per i Pra’ dei Gai, in sella alla sua fida bicicletta. È Raimondo Ruzzene, 86 anni di Mansuè, che ha eseguito l’ultimo taglio di capelli e ha abbassato la serranda. L’aveva aperta, affacciata su piazza Francesco Dall’Ongaro, nel 1956. Con Raimondo Ruzzene se ne è andato un pezzetto di storia: tanti gli uomini passati nella sua bottega. «È arrivato il momento di smettere» ha detto, facendo l’occhiolino e lasciando capire che non se ne starà a casa tutto il giorno. «A casa, dove la padrona è mia moglie? Giammai!» ripete, pregustando qualche bel giro con la sua bicicletta. Un personaggio che ha visto le trasformazioni del paese, da terra di emigrazione a realtà dove oggi circolano le Ferrari. Lui, Raimondo, programma delle attività con il legno, ma per problemi tecnici non avevo luce e così ho dovuto arrangiarmi con ciò che c’era attorno, del fieno, appunto. Visto l’interesse suscitato ho pensato di approfondire il tema ed ampliarlo con delle ricerche storiche sulla tradizione friulana. Seguo questa attività dei laboratori da 15 anni e da quattro è diventata la mia professione. La maggior parte delle atti- è rimasto quello di sempre: il barbiere che si occupava dei soldati italiani durante la guerra, delle truppe americane all’Hotel Quisisana di Capri, degli uomini di Navolè, di Mansuè, di Portobuffolè. Ha avviato alla professione ben 21 giovani, era il socio più anziano di Confartigianato. Nel suo negozio, di uomini ne sono passati tantissimi. Senza contare che Raimondo spesso si recava anche al domicilio dei clienti, andava nelle grandi famiglie di un tempo dove c’erano degli anziani che avevano difficoltà a muoversi. Lui, preciso e svelto, tagliava loro barba e capelli. Ha un unico rammarico: gli sarebbe piaciuto vedere ancora aperta la serranda del suo negozio. È un piccolo rammarico che certo non guasterà il tempo meritato della pensione di Raimondo, barbiere storico di Mansuè. Annalisa Fregonese vità vengono realizzate nelle scuole elementari, a mostre, fiere, in alcuni musei, ma anche con i disabili. Hanno una grande sensibilità ed è emozionante organizzare dei laboratori con loro, nell’ultima attività ho usato tre tipi di fieno d’alta montagna per sentirne i diversi profumi». Nei suoi laboratori sensoriali Julia utilizza vari materiali dal fieno fresco, tagliato al momento, così da mostrare Julia Artico e il suo originale laboratorio anche i passaggi della fienagione, al legno, ai sassi. Tutto materiale naturale, legato alla tradizione, con delle attività che coinvolgano i bambini. «Qualche esempio? Con il fieno della zona di Sauris abbiamo realizzato delle sculture che rappresentavano delle figure mitologiche locali, legate al mondo del bosco, delle acque e delle cavità o con il legno abbiamo dato forma agli animali del bosco» racconta. «Con i miei figli, che hanno tra i 23 e i 9 anni, ho visto crescere tre generazioni diverse e proprio da loro ho imparato molte cose. Vivo questa mia attività come un grande dono che mi è stato dato, lo faccio per profondo amore verso i bambini, è come una missione». Erica Bet L’atlante dei sapori DAL 30° DI COCOFUNGO Coniglio all’Armonia di profumi d’autunno U na bella cucina alla veneta, pur con i dovuti aggiustamenti obbligati dai tempi che passano, quella di Antonio Palazzi del “Terme” di Vittorio Veneto e del suo alter ego Claudio Armellino, così schivo ma così capace fra pentole e fornelli. Un sodalizio inossidabile che continua da quasi mezzo secolo, ma capace ancora di emozionare come nel 30º di Cocofungo, evento gastronomico inventato da quel “vulcano” di idee che fu Giuseppe Maffioli, per dar il la, o, se vogliamo, il giusto merito ai funghi che crescono sulla parte alta della “Marca gioiosa”. La ricetta, o per meglio dire, le ricette di Da sinistra Antonio Palazzi e Claudio Armellino Palazzi&Armellino sono di pochi e semplici ingredienti, a cui si aggiunge però il gran mestiere ai fornelli, quindi una schietta bontà (e che bontà!). Al 30º di Cocofungo lo scorso ottobre la nostra coppia di ristoratori di Marca ha presentato come piatto della ricorrenza una “Armonia di profumi d’autunno”, davvero indovinata in quel nome della “ve- neticità” di cui prima si diceva. La ricetta (ingredienti per 4 persone): 1 sella di coniglio, 1 lombetto di agnello, 1 etto di porcini secchi e 1 di finferli trifolati, sale e pepe, aglio, prezzemolo e 1 bicchiere d’olio. Procedimento: disossare la sella di coniglio senza romperlo, appiattirla leggermente e quindi salare e pepare. Adagiarvi i funghi secchi ammollati, mettere il lombo d’agnello, dopo averlo sgrassato, e farlo rotolare in un trito di prezzemolo, sale e pepe sui porcini secchi ammollati. Arrotolare la sella di coniglio sul lombetto ben stretto, quindi avvolgerla in doppia pellicola, stringere bene e cuocere a vapore per 40 minuti circa e lasciarla raffreddare. «Quindi trifolare i finferli e i porcini con aglio e olio – aggiunge Armellino – mettendoci poi sale, pepe e prezzemolo tritato. Adagiarli, infine, sui piatti e disporvi sopra la sella di coniglio tagliata a fette». Mario Sanson Schegge di Storia L’8 NOVEMBRE 1917 L’INVASIONE DI BASALGHELLE : “Io speravo fosse quello un momento di passaggio...” O tto novembre 1917: le avanguardie austro-ungariche fanno irruzione a Basalghelle. È l’avvio del lungo e doloroso anno dell’occupazione. Dodici mesi incancellabili nell’immaginario collettivo, caratterizzati dalla difficile convivenza con l’affamato ed esasperato nemico, di requisizioni e prepotenze, di fame e malattie, di emigrazione forzata e di lutti interminabili. La situazione nel Mansuetano si fece terribile, in particolare, quando le autorità austriache avvertirono le truppe occupanti che non le avrebbero più assistite con vettovaglie (ormai scarse anche a Vienna) e che avrebbero dovuto provvedere da se stesse al proprio sostentamento. Per la popolazione civile, la quale, per l’assenza della naturale forza lavoro (gli uomini abili erano già caduti oppure combattenti al fronte), non era più in grado di coltivare con profitto i campi, fu la fame più nera. Fonti orali tramandano che i civili più disperati erano ridotti a cibarsi dei pampini delle viti e dell’erba dei fossi per mettere a tacere i morsi della fame, come pure i registri parrocchiali documentano dei decessi per indigenza. Ma come si presentarono gli invasori? Ha scritto nella sua dettagliata relazione sull’anno dell’occupazione l’allora parroco don Felice De Biasi: “L’8 novembre 1917 alle ore 10 ant. vidi per la prima volta la faccia degli austriaci. Era una prima pattuglia di croati, si presentarono civilmente, ebbero da mangiare e da bere. Alle ore 17 di quello stesso giorno provammo e sostenemmo tutta la pena di una vera e propria invasione. Erano circa 7000 tra bosniaci-croati e dalmati tutti arrabbiati per la lunga marcia sostenuta, per preconcetti verso il popolo d’Italia, e per di più erano affamati terribilmente. Immaginate che cosa non avrebbero fatto se io non avessi per tempo istruita e predisposta la popolazione alla calma ed alla rassegnazione. Io fui obbligato a girar per un’ora sotto una dirotta pioggia a cercar loro alloggi sufficienti. Erano il triplo di tutta la mia popolazione, volevano alloggi co- La famiglia Silvestrini di Basalghelle posa assieme a dei soldati austriaci (1918) modi e cibo pronto e copioso: io non so come me la sia cavata senza inconvenienti. Quella notte nessuno di noi poveri invasi poté avere il suo letto, tutte le camere, le cucine, le stalle erano zeppe di quella gente, stracciona, sporca, lurida, che lasciò per le case un puzzo da rancido che eccitava al vomito. Io speravo fosse quello un momento di passaggio poi mi lusingava che Basalghelle fosse lasciata in pace ed invece sempre, per tutto l’anno continuò il passaggio a scadenze mensili”. Giacinto Bevilacqua e L’AZiON VENERDÌ 17 IN CONCERTO A SACILE: Il rock targato Piero Pelù È tempo di rock al PalaMicheletto di Sacile. Venerdì 17 alle 21 in riva al Livenza, infatti, è in programma il concerto di Piero Pelù, una delle più popolari voci del rock italiano. Ex-leader assieme a Ghigo Renzulli del gruppo rock dei Litfiba, dal quale Pelù si è distaccato nel 1999, la sua carriera da solista ha incontrato alterne fortune. Nel cantante fiorentino è rimasta comunque saldo l’impegno civile. C Obiettore di coscienza, nel 1986 ha promosso il comitato “La musica contro il silenzio” per un concerto tenuto a Palermo contro la mafia, nel ’95 è stato testimonial per la prevenzione all’aids per il ministero della Sanità, nel ’99 con Ligabue e Jovanotti ha inciso “Il mio nome è mai più” che ha venduto 500 mila copie pro Emergency e nel 2005 ha partecipato al Live8 a Roma. Lo scorso giugno ha lanciato il quarto album, “In faccia”, con testi impegnati. (GB) inema & CONVINCE “THE DEPARTED”, FILM SULLA MAFIA IRLANDESE A BOSTON CON MATT DAMON Di Caprio e Scorsese C i sono diverse ragioni per vedere The departed (i defunti), il nuovo film di Martin Scorsese (nella foto sul set con gli attori Damon e Di Caprio). Tanto per cominciare, nonostante il boss si chiami Frank Costello (Jack Nicholson), non si parla di mafia italiana a T eatro Cineforum BELLUNO Giovedì 16, alle 20.30, debutta al teatro Comunale “Elettra” di Hugo von Hofmannstal, con Frédérique Loliée, Maria Grazia Mandruzzato, Moira Grassi, Gabriele Benedetti, diretti da Andrea de Rosa. CULTURA FICTION CONEGLIANO Mercoledì 15, alle 21, Ugo Pagliai e Paola Gassman portano in scena al teatro Accademia “7 piani” di Dino Buzzati, per la regia di Paolo Valerio. FILM VITTORIO VENETO Martedì 14, alle 21, debutta la seconda edizione di Kinoradar, la rassegna di cinema astratto e d’animazione, organizzata dall’associazione culturale Radar in biblioteca civica, con il patrocinio del comune di Vittorio Veneto. Si inizia con “Contaminazioni. L’animazione reinventa letteratura, pittura, musica e cinema”. Ingresso 3 euro. SACILE Martedì 14, alle 20.45, il teatro Zancanaro apre la sua stagione teatrale con “Miserabili. Io e Margaret Thatcher”, interpretato da Marco Paolini, con i Mercanti di Liquore. P hilippe Daverio si chiede “Chi ha paura delle città?” in Passepartout (Raitre, domenica, 13.20), Alberto Angela ci guida nei segreti della Basilica di San Pietro in Ulisse (Raitre, sabato, 21.30) e Milena Gabanelli ci fa conoscere le varie forme di precariato in “Gli S i concludono due serie di commedie: I Cesaroni di Canale 5 (domenica, 21) e Lo zio d’America 2 (Raiuno, martedì, 21), mentre continua la promozione di Capri (Raiuno, domenica e lunedì, 21). Continuano le investigazioni del Distretto di po- esternalizzati”, l’inchiesta di Report (Raitre, domenica, 21.30). Inchieste anche in Terra!, il settimanale di Canale 5 (domenica, 23.30) e nel nuovo Tv7 (Raiuno, venerdì, 23.20). In Speciale Stargate (La 7, giovedì, 20.30) Manfredi si occupa dei miracoli di Gesù. lizia 6 (Canale 5, martedì, 21) e della Squadra 7 (Raitre, giovedì, 21). È, invece, un nuovo ingresso Codice rosso (Canale 5, giovedì, 21) che ci fa conoscere le avventure della Squadra 15A dei vigili del fuoco guidata da Alessandro Gassman. P talia 1, lunedì, 21.05). Domenica pomeriggio il confronto è fra Woody Allen su La 7: Provaci ancora, Sam (16.10) e La rosa purpurea del Cairo (18.30) e Retequattro: il thriller Chi ucciderà Charlie Warrick (14) e Sugarland Express di Spielberg (18.20). R sono i protagonisti di “Fuori orario” (Raitre, sabato, dall’1.30). Appaiono anche Dramma della gelosia di Scola (Raiuno, domenica, 3.20), e i thriller Uno scomodo testimone di Yates (Canale 5, domenica, 1.25) e La vedova nera di Rafelson (Retequattro, giovedì, 0.15). I no, con tono che invita alla riflessione, il che non è poco. Alle 18 segue Damasco, uno spazio in cui un personaggio della cultura viene lasciato parlare agli ascoltatori di quello che gli piace, e alle 19 Hollywood Party che tenta ogni giorno di portare il cinema in radio. A menica, 21), i detective di C.S.I. Miami (Italia 1, domenica, 20.45), L’ispettore Barnaby (La 7, martedì, 21.30), Law & Order (La 7, sabato, 21.10) e il suo spin off Unità speciale (Retequattro, sabato, 23). Il Dr House interpreta i sintomi (Italia 1, mercoledì, 21.05). er famiglie sabato Raidue propone Spy Kids 3 (21) e Italia 1 contrattacca con il cartone La spada magica - Alla ricerca di Camelot (19.15) e la commedia Matilda 6 mitica (20.45); per loro anche La leggenda di un amore: Cinderella (I- SACILE Sabato 11, alle 16 la rassegna Scenario Junior, proposte di spettacolo per ragazzi, presenta al teatro Ruffo lo spettacolo “Nik e la Teatro banda del levriero”, interpretato dalSACILE Venerdì 10, alle 21, Pi- la Compagnia Schio Teatro Ottanta, no Costalunga accompagnato alla diretto da Paolo Balzani e tratto da fisarmonica da Marco Toffanin e un racconto di Annamaria Gatti. Sergio Marchesini propone al teatro Ruffo “Vozi dal mar e dala te- TREVISO Domenica 12, alle 16, ra”, spettacolo di Enrico Gran- Gli Alcuni allestiscono al teatro desso nell’ambito della IX rasse- Sant’Anna la festa del libro. Ingresgna di teatro amatoriale Scenario so 5 euro, abbonamento per 10 en2006. trate 40. itorna la prosa su Raidue: Shakespeare in Jazz di e con Giorgio Albertazzi (sabato, 0.40). Seconda parte dello sceneggiato Una pistola in vendita di Cottafavi con Corrado Pani (Raitre, lunedì, 0.55). Clint Eastwood con Breezy e Claude Chabrol di L’inferno l pomeriggio di Radiotre Rai, da lunedì a venerdì dalle 15 alle 18, è di Fahrenheit, condotto da Marino Sinibaldi, che parla di libri e attualità, intrattiene ospiti, riceve telefonate di ascoltatori sugli argomenti trattati, propone un quiz con in palio un libro al gior- nthony La Paglia e gli altri investigatori ritornano a occuparsi di scomparsi in Senza traccia (Raidue, giovedì, 21.05). Altri appuntamenti con un doppio Commissario Cordier (Retequattro, sabato e mercoledì, 21), con i marines di Navy N.C.I.S. (Raidue, do- polizia. Probabilmente questo è il difetto principale del film, che però rappresenta la prima vera riuscita della collaborazione fra Scorsese e Di Caprio dopo i deludenti “Gangs of New York” e “The aviator”, nei quali la recitazione modesta dell’attore aveva avuto un ruolo determinante: nel primo film viene surclassato da Daniel Day Lewis, nel secondo dalle partner, Cate Blanchett su tutte. In The departed, invece, udite udite, Di Caprio non sfigura di fronte a Jack Nicholson, il quale da parte sua sguazza nella parte del boss crudele e paranoico, e straripa come sempre. Gianfranco Da Re TV Teatro per ragazzi NOTTE PIEVE DI SOLIGO Venerdì 10, alle 21, il cinema Careni proietta nell’ambito della rassegna Altrocinema il film “Crash” con Matt Dillon. Sabato 11 alle 18 e alle 21 e domenica 12 alle 18 e alle 20.30 è la volta di “Il diavolo veste Prada”, commedia di David Frankel con Meryl Streep, Anne Hathaway. Ingresso 5 euro, ridotto 4 euro. VITTORIO VENETO Martedì 14, alle 20.45, la danza è di scena al teatro Da Ponte con “Regina della notte”, interpretato dall’ensemble di Micha Van Hoecke. liam Monaham è basata su un successo di Hong Kong del 2002, “Infernal Affairs” di Andrei Lau e Alan Mak. Come nei film del grande Alfred Hitchcock, la tensione nasce da quello che noi spettatori sappiamo in più dei protagonisti, ma Scorsese, a differenza del regista inglese, è più interessato al ritmo della narrazione che alle implicazioni morali della storia. La resa dei conti finale offre elementi di riflessione, che non sono indagati e approfonditi: sembra che conti di più il gioco di maschere e di specchi, molto sviluppato nelle azioni parallele dei due infiltrati, tanto che i due si innamorano anche della stessa psicoterapeuta della SCELTI PER VOI da GdR RADIO ODERZO Venerdì 10, alle 21, il circolo Pietro Dal Monaco propone nella sala del Turroni il film di Fernando Solanas “Diario del saccheggio”. PORDENONE Venerdì 10 e sabato 11 alle 21 Giuliana Musso calca il palco del Deposito Giordani con la pièce “Nati in casa”, nell’ambito della rassegna “’900 civile”. Ingresso 10 euro, ridotto 5 per studenti fino ai 25 anni e pensionati ultrasessantenni. TELEFILM VITTORIO VENETO Venerdì 10, alle 18.30, la biblioteca civica proietta il film di Ridley Scott “I duellanti” nell’ambito della rassegna di cinema e psicoanalisi. Interverranno la psicanalista Maria Elena Petrilli e l’esperto di cinema Diego Cillo. New York, ma di quella irlandese a Boston ai giorni nostri. Buona parte della storia ruota attorno a due giovani, Billy Costigan (Leonardo Di Caprio), agente della polizia metropolitana infiltrato nella banda di Costello dove è costretto ad agire come un gangster, e Colin Sullivan (Matt Damon), agente di polizia metropolitana, infiltrato da Costello, che passa informazioni al boss; ognuno cerca di smascherare l’altro. La sceneggiatura di Wil- RE EMB V O N COSTANZO I suoi programmi non riscuotono più interesse. Meglio cambiare rotta C he cosa spinge un uomo in età da pensione (68 anni) a rimettersi in gioco? Maurizio Costanzo ha una lunghissima carriera alle spalle, da giornalista a “Paese sera” a intrattenitore di salotti televisivi, passando per le redazioni di rotocalchi, sceneggiature, testi di canzoni, trasmissioni radiofoniche. Pochi personaggi hanno avuto altrettanta influenza sul pubblico: assistere al “Maurizio Costanzo Show” è stato per anni una specie di dovere per poter parlare dei suoi ospiti. Ma il nostro ha anche continuato a scrivere per i giornali, ha fatto carriera a Mediaset diventandone direttore e trovando spazi per le sue compagne. Chiuso lo show, sta esplorando gli altri periodi della giornata televisiva: “Tutte le mattine/ Il diario”, “Buon pomeriggio”, “Conversando”, “Altrove - Liberi di sperare”, viaggio nelle carceri italiane, in notturna su Italia 1. Programmi che non hanno gli ascolti sperati. Non sarà che la formula si è esaurita e cambiare collocazione non serve a rivitalizzarla? dai Nostri Paesi Vittorio V. IL GRUPPO RICREATIVO DI COSTA ORGANIZZA I FESTEGGIAMENTI DELLA MADONNA DELLA SALUTE Impegnati per il Santuario C’ è un evento che non è citato nel calendario degli appuntamenti alla chiesa della Madonna della Salute. Non è citato perché dura tutto l’anno: è l’impegno a trecentosessanta gradi del Gruppo ricreativo di Costa, braccio, mente e cuore dei Festeggiamenti e del Santuario. Nonché padroni di casa: da due anni hanno acquistato gli spiazzi piani sterrati attorno alla chiesa, ma anche gli ultimi due tornanti e la balconata panoramica del sentiero che sale da Costa e pure la strada di accesso per le auto, via Madonna della Salute. Quest’ultima non per intero, però: il tratto vicino a via Costa Rive è di altri due proprietari. Col risultato, bizzarro per un lettore e di disagio per un pellegrino, che la prima parte della strada è sterrata, con pietre ed erba, e la seconda asfaltata. Infatti il Gruppo ha asfaltato la propria parte (grazie anche al contributo economico del Comune), ma non è stato trovato un accordo con gli altri due proprietari per completare l’opera. È comunque un passo avanti: in precedenza il Gruppo doveva sobbarcarsi ogni anno le spese di manutenzione di una strada sterrata e in discesa, vittima della pioggia e dell’usura. Il passo successivo sarebbe un lifting al sentiero che sale alla chiesa da davanti, che fu rimesso a nuovo dalla generosità degli Alpini un decennio fa. E forse solo gli Alpini, cui pure nessuno ha ancora presentato richiesta ufficiale, Hanno anche asfaltato via Madonna della Salute potrebbero occuparsene, perché «noi del Gruppo non ce la facciamo, siamo piuttosto anziani – spiega Giovanni Petollino, che è anche vicepresidente del quartiere –. Siamo circa in 15, ma operativi in sette o otto». “Operativi” senza dubbio: ad esempio per il lavoro sommerso – «iniziato già a settembre!» –, per la preparazione del Pozzo di San Patrizio, pesca di beneficenza alla maniera di Costa che serve a raccogliere fondi per la cura della chiesa. Per la cura della quale «contiamo di termi- nare in questi giorni la sistemazione di una pala per riportarla al suo posto in chiesa. Inoltre a breve sarà necessario restaurare, in accordo con la Sovrintendenza, gli affreschi sul soffitto, che stanno crollando». Le prime celebrazioni L e celebrazioni della Madonna della Salute presso la parrocchia di Costa iniziano sabato 11 e si concludono domenica 26, festa di Cristo Re. Si celebreranno messe sabato 11 alle 15 (per la parrocchia di Costa) e domenica 12, Giornata del Ringraziamento, alle 10 (Costa), 11 (Valmareno) e 15 (Ceneda e Salsa). Domenica 12 alle 9 parte la marcia non competitiva “Panoramica della salute”, mentre alle 14 apre il Pozzo di San Patrizio. Da lunedì a giovedì, alle 15 si prega il Rosario. Giovedì 16 alle 20 liturgia mariana presieduta da don Gianpietro Zago. Così presenta la celebrazione il parroco di Costa padre Battista Guidolin: “Don Gianpietro svilupperà e ci insegnerà come Maria abbia risposto al progetto della salvezza, a cui con suo Figlio partecipò attivamente e consapevolmente, fino a renderla grande agli occhi di Dio”. Nel prossimo numero tratteremo nel dettaglio gli appuntamenti successivi, come il concerto di sabato 18 alle 20.30 e la celebrazione tenuta del vescovo Giuseppe martedì 21, festa della Madonna della Salute, alle 16. Il santuario della Madonna della Salute PER PAZIENTI E FAMILIARI Biblioteca in ospedale: grazie, Leo! Don Mosè Furlan Don Federico De Bianchi oppia cerimonia venerdì scorso all’ospedale di Costa. Dopo trentaquattro anni di servizio ininterrotto don Mosè Furlan ha passato il testimone di cappellano dell’ospedale a don Federico De Bianchi. A sancire il passaggio delle consegne è stato il vescovo Giuseppe che ha celebrato la messa. «La sensibilità e la delicatezza nei rapporti umani hanno distinto don Mosè nel quotidiano lavoro di ascolto della sofferenza. Gli auguriamo – hanno detto i vertici dell’Ulss – di poter vivere intensamente e serenamente il nuovo ruolo a cui è stato dedicato. Manifestiamo a don Federico ampia disponibilità a collaborare alla sua nuova missione tra noi». Venerdì nel nosocomio di Costa è stato presentato anche il progetto di una nuova biblioteca, nato un anno fa dal Leo Club Vittorio Veneto, branca giovanile del Lions Club. Lo scaffale-libri principale (2 metri di altezza e 2 di larghezza) si può già trovare al piano terra dell’ospedale, di fianco agli sportelli per il pagamento del ticket. Altre sei piccole librerie di un metro di altezza e 80 cm di larghezza, sono state invece installate in ogni piano del nosocomio. Avranno la funzione di librerie secondarie e di supporto per la riconsegna dei libri. Gli scaffali biblioteca sono stati letteralmente costruiti dai soci del club con il materiale fai da te, acquistato con il contributo del Lions e grazie ai proventi di una vendita di torte fatte dai soci e dalle loro mamme. I libri presenti nella biblioteca dell’ospedale (finora 278) sono stati tutti donati. Alcuni vengono dalla biblioteca civica di Vittorio Veneto. Altri provengono da alcuni punti di raccolta nelle piazze, all’interno di negozi, nelle librerie. La nuova biblioteca servirà non solo ai pazienti dell’ospedale ma anche ai familiari che potranno prendere in prestito i libri. Ogni due venerdì i giovani del Leo Club saranno presenti a Costa per riordinare la libreria e catalogare i nuovi arrivi. Francesca Gallo D S. GIACOMO: Dialogo sulla palestra? Incontro lunedì 13 alle Filande R iuscirà il miracolo a Giovanni Bassetto? Il presidente del quar tiere di San Giacomo ha organizzato per lunedì 13, alle 20.30 alle VENERDÌ 10 Alle 18.30, alla biblioteca civica per la “Rassegna di cinema e psicoanalisi” proiezione di “I duellanti” (R. Scott 1977). Interventi di Maria Elena Petrilli (psicoanalista) e Diego Cillo (esperto di cinema). Alle 20.30, in Seminario, scuola di preghiera per giovani dai 17 ai 30 anni. Alle 20.30, nel monastero di San Giacomo, continua l’itinerario di preghiera per coppie e famiglie Filande, un incontro pubblico sul tema della palestra cui sono invitati il sindaco Giancarlo Scottà, il procuratore del monastero Alberico So- in difficoltà. Tema:“Genesi: Abramo e Sara, ridere della promessa di Dio”. Alle 21.30, al bar Duomo, concerto dei Jweco (country e bluegrass). Ingresso libero. SABATO 11 Alle 9.30, in Seminario vescovile, inaugurazione del nuovo Archivio diocesano. A benedire i locali il vescovo Zenti. Alle 18, alla libreria Fenice per il ciclo “Le letture della stan- nego, l’esponente del Comitato pro-monastero Luigi Villanova (nella foto) e rappresentanti della Sovrintendenza. Se tutti parteciperanno, sarà la za gialla”, incontro con Fulvio e Luisa Ervas, autori di “Commesse di Treviso”. Alle 21.30, all’Art Cafè Le Maschere, concerto di Francesco Cusa “Skrunch”. prima occasione di confronto faccia a faccia su un tema per il quale l’ora di trovare una soluzione dignitosa è anche già passata. l’influenza. Orario 10-12. DOMENICA 12 Alle 10.30 e alle 11.30 alla libreria Treno di Bogotà “Storie in libreria”, letture ad alta voce per bambini. Per prenotare: 0438-947653, [email protected]. MARTEDÌ 14 Alle 20 alla Taverna inizia City tour, torneo di calcio sulla Playstation. Informazioni 340-4647050. Alle 21, in biblioteca, primo appuntamento con la rassegna di cinema astratto e d’animazione Kinoradar 2. Titolo della serata: “Contaminazioni. L’animazione reinventa letteratura, pittura, musica e cinema”. Organizza l’associazione Radar. LUNEDÌ 13 Al distretto sanitario di via Rizzera è possibile vaccinarsi contro Farmacia di turno: Marson, via Garibaldi, telefono 0438-53378. CENEDA: Orti per gli anziani presso il Luzzatti D opo il successo dell’iniziativa all’area Fenderl, il Comune mette a disposizione nuovi orti per gli anziani vittoriesi, questa volta presso l’area verde dell’istituto De Zorzi Luzzatti in via Pasqualis a Ceneda. Possono fare richiesta i vittoriesi con più di 60 anni e che non possiedono campi o orti propri né ne beneficiano. La domanda va presentata ai servizi sociali del Comune in via Carducci 28 entro il 20 novembre. Per informazioni: 0438-569305. CENEDA: Castagne, artigianato e trenino “C astagne e vin novo” protagoniste domenica 12 in piazza Giovanni Paolo I per la tradizionale castagnata organizzata da Insieme per Ceneda. Ma in realtà non si esaurisce qui il programma della giornata. Perché in piazza dalle 9 alle 20 ci sarà la mostra dell’artigianato familiare; perché dalle 9 alle 17 il bar Duomo si tramuterà in “Tricot Cafè”, per apprendere insieme un hobby in atmosfera conviviale; e perché ritorna il trenino, che trasporterà i visitatori dal centro a Ceneda. 22 Domenica 12 novembre 2006 MOSTRA DI STAMPE SU VITTORIO Il grande amore di Alessandro D’Assiè L ontana dagli occhi, vicina al cuore. Inverte i modi di dire il rapporto di Alessandro D’Assiè (fratello del fiorista Guido) con la sua città natia, Vittorio Veneto. Se infatti da 30 anni le ragioni del cuore lo hanno fatto traslocare a Bergamo, e le frequentazioni lombarde hanno anche ormai segnato pure il suo accento, negli stessi tre decenni ha sviluppato un amore per la sua città che lo ha portato a cercare, indagare, acquistare, studiare, guardare, sognare, pensare, collezionare... amare! stampe che la raffigurino. Fino a produrre “Ceneda e Serravalle nelle antiche stampe”, un libro e una mostra che verranno presentati sabato 11 alle 17 a palazzo Piazzoni a Serravalle. La prima delle 126 stampe nel libro è del 1483: opera di Martin Sanudo, è la prima immagine di Serravalle che si conservi. Stilizzata, ma orograficamente precisa: Il vittoriese-bergamasco Alessandro D’Assiè monte Cucco a ovest, monte Marcantone a est, e in mezzo, nella stretta tra le due montagne, il Castrum. Da lì inizia la cavalcata per le pagine, che attraversa i secoli: di xilografia in calcografia in litografia fino alle riviste illustrate con scorci vittoriesi e perfino alla pubblicità primonovecentesca dello stabilimento bacologico Schiratti che sullo sfondo mostra un panorama di Sant’Augusta. Se è del 1483 la prima volta di Serravalle, c’è di che gonfiare il petto per i Una collezione accumulata in trent’anni CAPPELLA / ARTE SACRA DI ZARAMELLA PER PEONIS serravallesi alla vista delle stampe cinquecentesche della Repubblica di Venezia: di tutto l’entroterra, i cartografi segnano solo Treviso e Serravalle. Ceneda? Chi era costei? Nei documenti in mostra compare solo a partire dal secolo XVIII, con evidenziato il suo “colle episcopale”. Il 90% delle stampe del libro, edito dall’associazione Serravalle Viva, appartiene alla collezione privata di D’Assiè. Cominciata quasi per caso, un quarto di secolo fa, quando, di passaggio nella sua città, tra i banchi del mercatino dell’antiquariato in piazza Flaminio trovò una stam- 4 NOVEMBRE D a Cappella Maggiore a Peonis, in provincia di Udine, passando per la Germania. È questo l’itinerario che ha dato vita ad un’opera d’arte sacra che unisce in sé la devozione per un santo e il recupero della storia religiosa di un luogo. È infatti opera di Anna Zaramella d’Este, pittrice con studio a Cappella Maggiore, la tela (nella foto) raffigurante “Il martirio di San Bartolomeo” che abbellirà chiesa di Peonis (Udine). Chiesa che è stata ricostruita una decina di anni fa in quanto il terremoto del 1976 aveva praticamente distrutto l’edificio sacro precedente. Il dipinto (olio su tela 2x1,50 m) di Zaramella è stato donato da Antonio Zuliani, originario di Peonis che ora risiede e lavora in Germania, in ricordo della madre scomparsa tre anni fa. Sullo sfondo del quadro L’ si vede in tutta la sua bellezza l’interno della chiesa distrutta dal terremoto e l’altare maggiore ai lati del quale c’è la statua di san Bartolomeo. In primo piano emerge il santo mentre i carnefici lo stanno scuoiando. Per Anna Zaramella d’Este si tratta della prima opera di arte sacra realizzata e quindi di un passo importante nella carriera di un artista. L’inaugurazione dell’opera avrà luogo nella chiesa di Peonis il 19 novembre. Gerda De Nardi e iese Vittorio Veneto / Vittor anniversario del 4 novembre 1918, anno della Vittoria, è stato celebrato (con un giorno di anticipo) a Vittorio Veneto, Città della Vittoria, in nome e per nome della “fine della Grande Guerra”. «Questa giornata – ha detto nel discorso ufficiale il vice sindaco Giovanni Braido – vuole inoltre rappresentare un momento di riflessione storica, e d’approfondimento dei motivi collegati ai valori della pace e della libertà dei popoli al di là delle barriere nazionali, la cui esasperata esaltazione ha portato ai tragici eventi di cui la Grande Guerra è testimonianza». Alla cerimonia dello scorso venerdì 3 novembre, in piazza del Popolo a Vittorio Veneto, è intervenuto anche, fra le altre autorità civili e militari, il generale Paolo Reghenspurgher, comandante del 1º Comando Forze di Difesa. Mario Sanson pa del 1588 raffigurante Serravalle. Di lì lo spunto per una raccolta carica di nostalgia: mercatino dopo mercatino, colpo di fortuna dopo colpo di fortuna, ricerca internet dopo ricerca di biblioteca, incrociando fonti e dati spesso lacunosi. Scontrandosi con un limite: «Ogni città che si rispetti – dice D’Assiè – ha un libro con le stampe che la riguardano, perché Vittorio no?». Non crede però che la sua opera sia una risposta. «È solo una prima provvisoria classificazione. Molto resta ancora da fare». La mostra proporrà le più interessanti e preziose stampe serravallesi-cenedesi presenti nel libro, ma anche una selezione di carte di tutta la provincia di Treviso: spesso gli autori delle une e delle altre sono i medesimi. Le si potrà ammirare da domenica 12 a domenica 26 novembre a palazzo Piazzoni: tutti i giorni dalle 15.30 alle 19, domenica anche dalle 9.30 alle 12. Ingresso libero. L’inaugurazione di libro e mostra di sabato 11 sarà impreziosita da un concerto rinascimentale con i “Musici di Ca’ Zoiosa”, previsto per le 18. Tommaso Bisagno L’AZiON AGNELEZZA: Presenze record, in 250 alla messa di fine stagione A gnelezza da record! Oltre duecentocinquanta persone hanno partecipato domenica 29, splendida giornata di sole, alla tradizionale messa per la chiusura della stagione escursionistica. «Mai vista così tanta gente in questa stupenda cattedrale della natura!», racconta con soddisfazione don Giovanni, che dall’aprile 1992 celebra messa all’Agnelezza. È alle porte quindi il quindicesimo anno di questa tradizione: appuntamento all’Agnelezza nell’aprile 2007. Magari per battere ancora il record di presenze. CANSIGLIO: tutti in marcia per il “no” agli impianti sciistici L e associazioni Cai, Wwf, Legambiente Veneto e Friuli, Mountain Wildemess, Italia Nostra, Comitato Fadalto, Ecoistituto del Veneto, Gaia Club, Amici dei Tesori del Mondo dell’Unesco, Lipu Bird Life International e Lipu Pedemontana Trevigiana organizzano per domenica 12 l’annuale marcia in difesa del Cansiglio: anzitutto per dire no all’ipotesi di creazione di impianti sciistici tra Piancavallo e Cansiglio. La manifestazione inizia alle 9.30 al villaggio cimbro di Pian Canaie e si conclude alle 16.30 in Pian Cansiglio davanti all’ex Caserma Bianchin. (AD) e L’AZiON Vittoriese Domenica 12 novembre 2006 MOSTRA E PARROCCHIA AIUTANO I BAMBINI RIFUGIATI E ORFANI DI NAIROBI CORDIGNANO: Musica, prodotti tipici e poesie dialettali L Sarmede per l’Africa A l Paese della fiaba la solidarietà va a braccetto con la cultura e la Mostra dell’illustrazione diventa occasione per conoscere e scoprire sfaccettature nuove del continente africano con la possibilità di dare un aiuto concreto a chi ha bisogno. Prendendo spunto dal tema di questa 24ª edizione dell’esposizione, “Tam tam d’Africa”, viene infatti proposto un appuntamento di promozione culturale e umana, nonché di approfondimento, che è programmato per domenica 12 novembre alle 17 nella sala parrocchiale di Sarmede, messa a disposizione dalla parrocchia. Karibu Afrika, Fondazione Mostra e parrocchia di Sarmede organizzano infatti una conferenza dal titolo “Vivere per i rifugiati”. Por terà la propria esperienza e testimonianza il professor Tarcisio Kana Aslére, insegnante burundese, quaranta- rwandesi e congolesi. Gli treenne direttore della ultimi tre gruppi sono scuola per rifugiati Hope giunti in Kenya a seguito International School di dei conflitti nella zona dei Grandi Laghi dal Nairobi, capitale 1993 a oggi: in Budel Kenya. rundi, in Rwanda Racconterà con il genocidio dei 250 mila bamdei tutsi e degli bini senza famihutu, poi in Conglia che vivono a go. Burundesi, Nairobi: keniani r wandesi e congoma anche rifugialesi precariamenti sudanesi, etiopi, eritrei, ugan- L’Africa vista dall’illustratrice te rifugiati in desi, burundesi, Pia ValentinisKenya si aggrap- Appuntamenti della Mostra A nche per questo fine settimana abbondano gli appuntamenti con i laboratori collaterali alla Mostra dell’illustrazione di Sarmede. In municipio dal pomeriggio di sabato 11 novembre per due fine settimana corso di scrittura creativa condotto da Luigi Dal Cin; sempre sabato nella sede Pro loco dalle 14.30 alle 18 laboratorio per bambini sul tema “Animali africani” (contributo 1 euro, durata mezz’ora). Non mancano le letture animate “Lo sciacallo e il falco del deserto e altre storie” sabato 11 alle 14.30 (dai 4 ai 6 anni) e alle 16 (dai 7 ai 10 anni) e “L’invincibile guerriero dai 100 passi e altre storie” domenica 12 alle 10 (dai 4 ai 6 anni) e alle 11.30 (dai 7 ai 10). E per i grandi, domenica 12 presso la piazza del municipio alle 16 le più belle canzoni di Mina e Battisti reinterpretate da giovani cantanti sotto la direzione di Nadia Steffanino. (MR) 23 Tarcisio Kana Aslere pano all’istruzione e all’educazione come sola speranza. La Hope International School (scuola internazionale della speranza) è nata proprio per loro, che restano invece esclusi dal sistema scolastico keniano. Ad oggi gli alunni sono 102 tra scuola elementare e media. Novantadue di loro sono orfani: dieci hanno assistenza di parenti e amici, altri ottantadue sono abbandonati a loro stessi, con il campo profughi come unica sede possibile nel presente e nel futuro. È in particolare per questi 82 che il docente burundese chiede aiuto: e così durante l’incontro di Sarmede verranno raccolte adesioni per il progetto “Adotta un rifugiato”. Per informazioni: [email protected], 3407777318. Gerda De Nardi Tommaso Bisagno e giornate clou di “Prealpi in festa” a Cordignano sono fissate per sabato 11 e domenica 12 novembre. Al teatro comunale, alle 21 di sabato si terrà un concerto della banda Biran di Vicenza e del Coro Mesulano di Cordignano. Domenica ci sarà invece un’intera giornata di festa con la mostra mercato dei prodotti agricoli, caseari, olio, miele e prodotti biologici; la presenza di pittori e scultori, la mostra dei trattori d’epoca. Alle 11 all’oratorio di San Francesco verrà presentata l’antologia della quinta edizione del concorso di poesia dialettale “Poesia par strada” organizzato da panificio Tami e Il Quindicinale, e verrà presentata la sesta edizione. Nel pomeriggio in centro a Cordignano animazione con i più piccoli ed esibizione de LaBandadiCordignano (nella foto). FREGONA: Amnesty espone le foto di Gianni Dal Mas a Londra A rrivano a Londra le foto di Gianni Dal Mas (nella foto). “Illegal portaits”, la mostra fotografica realizzata dall’operatore umanitario di Fregona ritraendo la vita degli immigrati haitiani nelle piantagioni di zucchero della Repubblica Dominicana, sarà infatti esposta dal 5 all’8 dicembre nella sede di Londra di Amnesty International. La mostra è organizzata da Progressio, la ong per cui Gianni ha lavorato ad Haiti e in Dominica, per mobilitare l’opinione pubblica e il governo britannici a fare pressione sul governo dominicano per il rispetto dei diritti umani degli immigrati haitiani, di solito fortemente discriminati. 24 NOSTRO VIAGGIO NEL PAESE DI PREMAOR Quatro gat pieni di idee D opo aver dedicato ampio spazio alla partenza della Comunità vocazionale, che ha intrecciato la sua storia con quella di Premaor per ben 18 anni, ritorniamo a scrivere della piccola frazione di Miane. Le interviste con la gente del paese, avvenute in occasione del saluto al “piccolo Seminario”, ci hanno fatto scoprire una comunità che merita di essere raccontata. Soprattutto per la sua volontà di non scomparire, di non perdere le radici civili, sociali e religiose. Proprio in questi giorni cade il patrono del paese, san Martino. Una festa sentita dagli adulti e dagli anziani. Meno dai giovanissimi, che più facilmente assorbono i modi e i costumi “globalizzati”. Il capannone in centro paese è già bell’allestito. «Siamo contenti della partecipazione alla nostra festa paesana – afferma il presidente del Comitato festeggiamenti Giuseppe Bernardi –. Ci siamo fatti un nome per la nostra gastronomia: le trippe alla parmigiana, cucinate dalla Maria Chech, il bocon de San Martin (arista alla brace), il muset col cren e le erbe». «La sagra è nata nel 1963, ai tempi di don Attilio Pradelle – racconta Gianpietro De Conto, memoria storica del paese –. È stato un parroco intraprendente che ha creato la pesca di beneficenza, l’associazione emigranti e anche la sagra. Erano anni epici. Fummo i primi a installare un telotenda a un solo palo, tipo circo. A metà anni Settanta arrivò Nilla Pizzi, che allora era caduta nel dimenticatoio, per una serata rimasta storica: quando scese dalla macchina continuava a ripetere: «Ma dove mi avete portato?», ma alla fine del concerto si disse entusiasta dell’accoglienza. A questi tempi facevamo anche la gara delle “carriole” e le sfide al tiro alla fune con quelli di Campea, i nostri rivali di sempre». «Stiamo cercando di recuperare alcune tradizioni – interviene Bernardi –. A luglio, infatti, facciamo i giochi delle contrade: “i balordi” contro “i Negli ultimi anni il nome Premaor si è fatto conoscere per un’originale iniziativa: il calendario che ripropone episodi di vita passata. Gli autori sono Antonella Gregoletto, Gianni Tormena, Luana Dall’Arche, Marilisa Bernardi e, soprattutto, Gianpietro De Conto. «L’idea ci è venuta a fine anni Novanta – racconta Gianpietro – dopo una mostra fotografica sulla storia della sagra. Come valorizzare tutte le foto recuperate? Nel 2000 il primo esperimento con due solo foto: una veduta di Premaor ieri e una oggi. Dal 2001 passiamo a sei foto, una ogni due mesi. E così fino al 2005. I calendari sono tematici: momenti di vita di ieri, mestieri de na ’olta, boce de na ’olta, ricordi di una gioventù perduta, eravamo emigranti. Nel consigliere forzista dimissionario Lino Bianco. Fino alle elezioni, che si terranno la prossima primavera, il Comune verrà retto dal commissario straordinario Paola De Palma, viceprefetto aggiunto a Treviso. La caduta di Dal Mas e lo scioglimento del consiglio comunale sono l’epi- logo di un lungo ed estenuante braccio di ferro tra le due anime della lista che nel 2004 aveva vinto le elezioni comunali: Lega e Forza Italia. A farne le spese, prima del sindaco, diversi assessori rimossi e sostituiti per salvare l’alleanza. Fin da subito la Lega ha accusato il sindaco di non rispettare i patti preelettorali, mentre Forza Italia si è dimostrata insofferente per i modi ritenuti arroganti, accompagnati da incompetenza, dimostrati dai leghisti. Di fronte all’esasperato clima di tensione che ormai regnava da mesi in Comune, le minoranze han- Una foto tratta dal calendario 2004 Dal Mas sfiduciato si torna a votare arzo è senza sindaco, giunta e consiglio comunale. Con due anni e mezzo di anticipo Bruno Dal Mas ha dovuto deporre la fascia tricolore. Non per sua scelta, ma per volontà di una parte della maggioranza che lo sosteneva in consiglio comunale. Precisamente dei sei consiglieri della Lega Nord che hanno presenta- to e votato, venerdì 3 novembre, una mozione di sfiducia nei confronti di Dal Mas. A favore della mozione si sono espressi anche i quattro gruppi di minoranza: Margherita, Democratici per Tarzo, Uniti e Ideale Comune. In tutto dodici voti contro tre (tutti di Forza Italia) a sostegno del sindaco, il quale si è astenuto. Assente il bene”. Stiamo anche mettendo a punto un’associazione, “Premaor archeofrutta”, per il recupero della coltivazione dei pom dea roseta. Ma dobbiamo pensare anche ai più giovani, non sempre sensibili alle tradizioni. Per questo abbiamo introdotto nel programma della sagra di San Martino il raduno delle Vespe e delle Cinquecento». Il calendario, un piccolo gioiello TARZO / CRISI AMMINISTRATIVA T e L’AZiON Vallata Domenica 12 novembre 2006 2006 un nuovo salto: una foto ogni mese. Tema: le famiglie di Premaor. Ogni foto è stata corredata con la storia della famiglia fino ai giorni nostri». Notevole la tiratura: il numero di copie è pari all’anno del calendario: 2006, 2007... Tutte numerate e donate gratuitamente, grazie agli sponsor. «Ne spediamo 60 agli emigranti. Ci ringraziano con lettere commoventi – racconta Gianpietro –. Come toccante è la raccolta di foto, casa per casa. All’inizio la gente si vergogna a mostrarti una foto e a raccontare la propria storia, poi si illumina». Il lavoro per il calendario 2007 è in fase avanzata. Il tema sarà “El me cor... el ve conta”. Dove il cuore che parla è quello di Premaor. Sono previsti dei testi in dialetto scritti con la consulenza di Terenzio Gambin (c’è anche la traduzione in italiano). Di più non riusciamo a farci anticipare. Ne prenotiamo già da ora una copia da conservare nella biblioteca di casa. Perché queste opere hanno il valore documentaristico di un piccolo libro. Abbiamo volutamente lasciato alla fine i dati “tecnici” di Premaor. Perché uno pensa che dietro a tutto questo attivismo vi siano dei numeri consistenti. Invece a Premaor sono oggi solo in 480 anime. Ci sono un negozio di alimentari, due trattorie, una parrucchiera. Loro ci scherzano sopra. E hanno chiamato il comitato festeggiamenti “I quatro gat da Premaor”. Quatro gat, ma dalle sette vite. Federico Citron PREMAOR: Anni Settanta, corsa con le carriole no deciso di sostenere la mozione di sfiducia al fine di arrivare a un rinnovo completo dell’amministrazione. Tarzo si conferma essere Comune particolarmente litigioso. La storia amministrativa degli ultimi anni è costellata da aspri scontri, talora andati oltre la dialettica politica per finire in un’aula di tribunale. In queste condizioni è difficile costruire una convivenza civica serena e dare risposte ai problemi dei cittadini. Ma adesso ci sono davanti alcuni mesi di commissariamento. Chissà che portino consiglio. TARZO: Alimentazione nell’infanzia M ercoledì 15 novembre alle 20.45 nella sede del gruppo Aido di Tarzo, di fronte al municipio, la dietista Giorgia Grava tiene un incontro sul tema “La corretta alimentazione nell’infanzia”. Il venerdì successivo si parlerà di donazione e trapianto con i responsabili provinciali dell’Aido. MIANE: PRONTA LA COPERTURA DEL CAMPO POLIVALENTE S ono ormai nella fase conclusiva i lavori di copertura, in alluminio e tensostruttura, delle tribune e del campo polivalente di Miane, posto vicino alla palestra. Il campo ospita allenamenti e partite di calcetto (il Dibiesse milita oggi in C2), volley e basket. L’intervento è costato al Comune di Miane 250 mila euro. Sempre in questo periodo l’amministrazione sta definendo le caratteristiche del parco sportivo che verrà realizzato in via Cal di Mezzo grazie a un contributo statale di 950 mila euro. e L’AZiON Quartier del Piave A COL SAN MARTINO DOPO LO SFRATTO I carabinieri cercano casa N elle foto scattate in occasione dell’inaugurazione della caserma dei carabinieri di via Giarentine a Col San Martino si vedono il sottosegretario agli Interni Marino Corder e il (giovane) sindaco Domenico Citron. Era il 1984. Ventidue anni dopo Citron, sempre nelle vesti di sindaco, è chiamato a trovare una nuova soluzione logistica ai carabinieri. I militi dell’Arma, infatti, nel giro di qualche mese dovranno lasciare l’attuale caserma a seguito della decisione del proprietario di ritornare in possesso dell’immobile. In altre parole, hanno ricevuto lo sfratto. Era da tempo che i proprietari paventavano questa soluzione, anche per i ritardi con cui il ministero paga l’affitto. Ma qualche mese fa pareva che l’allarme fosse rientrato grazie a un accordo a tre – L’OPPOSIZIONE proprietari, Arma e Comune – che preostruiamo un nuovo vedeva: aumento plesso per le scuole e- dell’affitto, realizlementari in località Le Pergole e zazione di lavori di al posto dell’edificio delle scuole, adeguamento riormai vecchie di 50 anni e in una chiesti dall’Arma a posizione inadeguata, facciamo la carico della procaserma». È questa la proposta a- prietà, intervento evanzata dal capogruppo di oppo- conomico del Cosizione “Farra per voi” Dino Gi- mune di Farra per rardi per venire a capo del pro- sostenere la differenza tra il vecchio blema-caserma. affitto pagato dal «C Ministero e quello nuovo concordato. Di recente però la proprietà è ritornata sui propri passi ed ha confermato lo sfratto. I primi cittadini serviti dalla caserma – Farra, Miane e Moriago – sono ora alla ricerca di una soluzione. A tal scopo si è anche tenuto, lo scorso 6 novembre, un incontro in Prefettura in cui è emersa la volontà di Prefetto, Carabinieri e sindaci di mantenere il presidio di Col San Martino. Il problema è essenzialmente economico. Il ministero degli Interni non ha fondi per nuove caserme. I Comuni, da soli, non sono in grado di affrontare la spesa, che si aggira sul milione e mez- zo/due di euro. «Con un investimento di questo tipo sforiamo il patto di stabilità» osserva Citron. E, di conseguenza, si bloccano tutte le opere pubbliche. «Per il terzo anno invieremo una richiesta di contributo in Regione» aggiunge. A Venezia si sta muovendo il consigliere regionale pievigino Marco Zabotti, già da tempo in contatto con i sindaci per individuare un percorso che porti a risolvere il caso. In realtà, il Comune di Farra avrebbe a disposizione a Col San Martino un’area, in località Le Pergole. «C’è un progetto preliminare per una caserma in quell’area ma servono soldi per i successivi progetti – definitivo ed esecutivo – e poi per fare i lavori. Ricordo che la precedente amministrazione acquistò nel ’98 la vecchia farmacia di Farra per trasformarla in caserma ma l’Arma ha giudicato inadeguato quello stabile. Fatto sta che fino al 2013 il Comune deve pagare le rate del mutuo di 650 milioni di vecchie lire, acceso per acquistare quell’edificio. Noi – conclude Citron – vogliamo che la caserma resti a Col San Martino perché i carabinieri vogliono dire sicurezza. Abbiamo anche dimostrato che siamo pronti ad assumerci degli oneri. Ma ci serve un aiuto dagli enti superiori». UN CORSO A PIEVE lla luce degli ottimi esiti ottenuti dal progetto “Un ponte per le donne”, il Comune di Pieve ripropone l’iniziativa realizzando un corso di apprendimento della lingua italiana, finalizzato a un maggiore e migliore accesso ai servizi pubblici e al mondo del lavoro da parte delle donne immigrate. In questa edizione s’intende sviluppare anche, in un modulo a par te dedicato a chi conosce le basi della lingua, alcuni temi del mondo del lavoro che riguardano l’imprenditoria femminile (per esempio laboratori di cucito, sviluppo di nidi-famiglia, eccetera). Il corso, condotto da mediatrici linguistico-culturali che collaborano sia con il Centro d’ascolto della Caritas locale che con altri ser vizi per l’immigrazione nell’ambito della Conferenza dei sindaci, sarà integrato da esperti e operatori pubblici che tratteranno temi quali: accesso al colloca- l Comune di Farra di Soligo organizza, nell’ambito della rassegna “Dentro la storia”, la presentazione del libro “La lunga estate del 1944 - Civili e partigiani a Farra di Soligo e nel Quartier del Piave”. L’incontro si tiene mercoledì 15 novembre, alle 20.30, nell’aula magna della scuola media di Col San Martino. Presenta l’autore Daniele Ceschin. I prossimi appuntamenti sono il 22 novembre con testimonianze, immagini, cortometraggi sulle reazioni dei civili e sulla quotidianità sotto i bombardamenti in Libano e il 29 novembre con due testimoni sopravvissuti ai lager nazisti. SOLIGHETTO: Il Vescovo benedice e inaugura il nuovo nido integrato M artedì 14 novembre, alle 18.30, il vescovo Giuseppe presenzierà alla cerimonia di benedizione e inaugurazione del nido integrato “Il mio nido” realizzato dalla parrocchia di Solighetto grazie a un ampliamento della scuola materna “Monumento ai Caduti”. Per la parrocchia, che quest’anno festeggia i 150 anni di fondazione, è un traguardo prestigioso che risponde alle esigenze di tante giovani famiglie. REFRONTOLO: A Ulderico Bernardi il premio Molinetto S abato 4 novembre è stato consegnato al professor Ulderico Bernardi, sociologo e studioso di storia e cultura venete, il premio “Molinetto”, riconoscimento che vuole premiare chi ha operato per la diffusione della cultura. Il premio è stato istituito lo scorso anno dal Comune di Refrontolo e dall’associazione Molinetto della Croda, con il patrocinio dell’Amministrazione provinciale trevigiana. Alla premiazione ha preso parte anche il vicepresidente della Regione Luca Zaia. COL SAN MARTINO: I fattori di rischio nell’adolescenza “P readolescenza e adolescenza: fattori di rischio, fattori di protezione” è il titolo del quarto incontro per genitori di ragazzi in età adolescenziale promossi dal Comune di Farra. Relatore il dottor Carlo Cenedese. Alle 20.30 nella sala parrocchiale di Col San Martino. L mento, presentazione di domande di lavoro, diritti e doveri della lavoratrice, accesso ai ser vizi sanitari e cura della salute, prevenzione dei rischi nei luoghi di lavoro, sviluppo di micro-proposte imprenditoriali. Il corso si tiene dal 10 novembre il venerdì dalle 14 alle 15.30 al Centro Giovani (terzo piano palazzo Vaccari). Per informazioni: telefonare alla mediatrice culturale e insegnante Monica: 339-8442971; o ai Ser vizi sociali del Comune: 0438-985342. Il corso è gratuito. Il precedente corso di lingua italiana, usi e costumi locali, regole del lavoro e sicurezza nei luoghi di lavoro ha permesso la nascita di una sorta di gruppo di auto-aiuto di donne immigrate che possono diventare oggi risorsa attiva per le altre immigrate neo-arrivate o che per quelle donne che necessitano di integrarsi nel tessuto socio-occupazionale locale. COL SAN MARTINO: FALZÈ: PAESE IN FESTA “DENTRO LA STORIA” PER IL PATRONO S. MARTINO I 25 PIEVE: Araldi e la dieta massmediale Donne immigrate obiettivo autonomia A Domenica 12 novembre 2006 È in pieno svolgimento a Falzè di Piave la festa del patrono san Martino. Sabato 11, giorno del patrono, messa solenne di ringraziamento alle 18.30. Domenica 12, alle 12.30, pranzo delle coppie che celebrano l’anniversario di matrimonio e alle 14 sfida calcistica Roma-Vaticano. Giovedì 16 gli alpini festeggiano, con una cena, il 50º di fondazione. Sabato 18, a conclusione dei festeggiamenti, concerto con i cori Zumellese, Santa Maria Assunta (Pieve di Soligo) e parrocchiale di Falzè. unedì 13 novembre, alle 20.30 nell’aula magna della scuola media “Toniolo” di Pieve di Soligo, Gian Carlo Araldi – formatore – tiene un incontro per genitori sul tema “Nag factor: la dieta massmediale per crescere meglio”. Organizzano il Comune e l’Istituto comprensivo. CAI: Serata sulla montagna con Franco Donadel I l Cai di Pieve di Soligo organizza tre serate sulle montagne nel mondo. Primo appuntamento sabato 11 novembre con i racconti delle avventure del socio della sezione Franco Donadel. Alle 20.45 all’auditorium Battistella Moccia a Pieve. Venerdì 17 al teatro La Loggia di Cison Damiano Zanocco, esperto di meteorologia, presenta il suo libro “Sulle nuvole”. PIEVE: Lieder e lettere di Mozart per i 250 anni del compositore M ercoledì 15 novembre, alle 20.30 all’auditorium della biblioteca comunale di Pieve di Soligo, “Omaggio a Mozart” nel 250º anniversario della nascita. Silvano Zabeo al pianoforte e Antonella Ferroni soprano propongono alcuni Lieder, pagine bellissime che accompagnano, quasi un contraltare di intimità salottiera, la produzione “maggiore”. Sandro Pizzolitto leggerà alcune lettere del genio salisburghese. Organizzano il Comune di Pieve e l’Università Adulti. PIEVE: Cineforum QdP M ercoledì 15 novembre seconda proiezione della rassegna d’autunno del Cineforum QdP. Alle 20.30 nella sala polifunzionale del comune di Sernaglia verrà proposto il film “Anche libero va bene”. e L’AZiON Conegliano CA’ DI DIO, SOTTOPASSO, PIAZZA SCOMIGO Il punto su tre opere pubbliche N ei giorni scorsi la giunta comunale ha visitato i cantieri dei principali lavori pubblici in corso in città. Abbiamo seguito gli assessori nella visita. Su questo numero proponiamo il punto su Ca’ di Dio, sottopasso di via Tolmino e piazzetta di Scomigo. Sul prossimo lo stato dell’arte del nuovo centro manutenzioni. Il fabbricato Ca’ di Dio. Sotto: la piazzetta di Scomigo. Ca’ di Dio restaurata, diverrà centro diurno per anziani È terminato l’intervento di risanamento e messa a norma dell’ex Ca’ di Dio in parco Mozart, che diventerà la sede di un centro diurno per anziani (la cui apertura era stata in realtà ipotizzata per la fine del 2005, ma si sa poi come vanno i tempi dei lavori pubblici). Per rendere utilizzabile lo stabile, il cui restauro è costato alle casse comunali circa 1 milione di euro, mancano so- VENERDÌ 10 Alle 21, al teatro Accademia, anteprima dello spettacolo Barracuda 2007 di e con Daniele Luttazzi. Ingresso a pagamento. SABATO 11 Nel corso di tutta la giornata, al ridotto del teatro Accademia, Conegliano con… gusto, 6ª edizione della manifestazione culturale ed enogastronomica, nata per promuovere i prodotti del territorio coneglianese. Ingresso libero e degustazioni a pagamento. La manifestazione prosegue anche domani domenica 12. Alle 14.30, alla cantina sociale in via Maggior Piovesana 15, “San Martin in cantina”, degustazione di castagne e vino novello. Ingresso libero. Alle 14.30, alla sede dell’asso- lo le rifiniture oltre che l’arredo. A un anno dal taglio del nastro della nuova ludoteca comunale (ottobre 2005), dunque, verrà attivato anche il centro diurno anziani, che occuperà il piano terra dell’immobile e sarà dotato di un salone, dei ser vizi igienici e di un cucinino. Al primo piano, invece, è stata ricavata una sala molto capiente, che sarà utilizzata per incontri, dibattiti, conferenze. Il piano terra sarà agibile già dai primi ciazione Alpini, in via Calpena, castagnata con ballo. Ingresso libero. Alle 19, alla parrocchia di San Martino, Festa del patrono con castagnata e alle 21 esibizione musicale. Ingresso libero. DOMENICA 12 Alle 10.30, nella chiesa di Parè, messa di ringraziamento e festa degli anziani con pranzo comunitario. Alle 11, al ridotto teatro Accademia, Concerto aperitivo con musiche di Mozart. Ingresso 7 euro interi, 5 ridotti. Alle 16, all’auditorium Dina Orsi, per la rassegna di spettacoli per famiglie Il teatro che non c’è, la compagnia teatrale Il Teatro Telaio mette in scena “Gocciolino”, le avventure di una goccia d’ac- di dicembre (di lì a poco si insedierà quindi il centro diurno per anziani che sarà gestito, come quello di via Carpenè, dall’associazione “Una proposta per la terza età”) mentre il taglio del nastro per il secondo è previsto per i primi mesi del 2007. Terminato il sottopasso di via Tolmino Il “grosso” del lavoro è stato fatto e finito nei tempi previsti, mancano invece i due pezzi di strada di collegamento con via Friuli e con via Maggior Piovesana e le relative rotatorie, marciapiede e pista ciclabile. Nonché l’impianto di illuminazione lungo tutto l’asse stradale, la posa delle condotte idrica e fognaria, il sistema di pompaggio delle acque meteoriche. Secondo le previsioni del sindaco Floriano Zambon, la nuova strada, battezzata via XV di Artiglieria, sarà per- qua fra immaginazione e realtà. Ingresso 5 euro, gratuito per un genitore accompagnatore. Alle 16, all’auditorium del collegio Immacolata, il Piccolo Coro MdG interpreta la favola di Momo fra testo letterario e musica, “Momo e la musica del tempo”. Ingresso libero. MARTEDÌ 14 Alle 21, al teatro Accademia, arriva il musical “Jesus Christ Superstar”, di Lloyd Webber e Tim Rice nella versione italiana, messo in scena dalla Compagnia della Rancia. Ingresso a pagamento. MERCOLEDÌ 15 Alle 21, al teatro Accademia, la stagione di prosa inizia con “Sette piani”, commedia firmata da Dino Buzzati e interpretata da Ugo Pagliai e Paola Gassman, per la regia di Paolo Valerio. Per informazioni www.teatroaccademia.it. corribile entro la fine del 2007. L’opera, il cui costo complessivo è pari a 3 milioni 210 mila euro (spese a cui concorrono Comune di Conegliano, Regione Veneto e Ferrovie), servirà a collegare le parti nord e sud della città, facilitando la permeabilità tra le due zone, oggi solo in parte garantita dai due sottopassi esistenti, quello troppo stretto di via dei Zoppas e quello troppo basso di via Matteotti. Il sottopasso di via Tolmino, lungo 60 metri e alto 4,3 metri, passa sotto nove binari, di cui tre attivi e sei per la movimentazione dei vagoni. La realizzazione dell’opera è stata portata avanti senza interrompere il funzionamento dei tre binari di corsa. La piazzetta di Scomigo dedicata a don Rosso Attesa da oltre 50 anni, è già diventata un punto di ritrovo per i scomighesi. Demolito l’edificio preesistente, il Comune ha potuto finalmente dare vita alla piazza che sarà inaugurata il 19 novembre e intitolata al parroco don Alessandro Rosso, punto di riferimento per la comunità di Scomigo dal 1931 al 1975. La piazza, che sorge dietro alla chiesa di Sant’Elena sul lato opposto di via Pastin Santin, è stata dotata di pavimentazione in porfido e sassi, di panchine, alberi, fioriere e di una fontana, oltre che di tre posti auto. L’intervento, costato alle casse comunali circa 65 mila euro, è stato possibile grazie ad uno scambio di area tra il Comune e un privato. L’amministrazione auspica che il manufatto di pietra in fondo alla piazzetta venga restaurato per dare maggiore decoro al borgo. Francesca Nicastro UNIVERSITÀ ANZIANI: Nuovi corsi e solidarietà L’ Università degli adulti e anziani di Conegliano ha inaugurato a inizio ottobre il 21º anno accademico. Oltre alla già rilevante quantità e varietà di corsi “storici” quest’anno l’Università propone alcune novità: corso di decorazione su ceramica, scacchi, pittura decorativa su vari materiali, mitologia antica e attuale, scienza della comunicazione. L’Università continua anche nel suo impegno di solidarietà, sostenendo l’adozione di un bambino del Burkina, e nella promozione del dialogo tra le generazioni mediante azioni finalizzate alla valorizzazione dei giovani talenti locali. Domenica 12 novembre 2006 27 È mancata Graziella Brusegan impiegata in Cardiologia I n molti ricorderanno il suo sorriso cordiale, la sua disponibilità e cortesia allo sportello del reparto di Cardiologia dell’ospedale di Conegliano. Graziella Brusegan, 51 anni, impiegata dell’Ulss 7, a quello sportello non si affaccerà più, è spirata dopo una inesorabile malattia nella serata di sabato 28 ottobre, lasciando nel dolore il marito Gelindo Campo Dell’Orto, la figlia Eva, il fratello Walter con Francesca e i tanti amici che con lei avevano condiviso momenti di gioia e di allegria. Persona solare e cordiale, Graziella Brusegan aveva la fiducia e la stima del personale medico con cui lavorava, grazie soprattutto alla sua professionalità, che si traduceva anche in disponibilità, premura e cortesia con l’utenza. Molto partecipati il rosario e il funerale tenutosi martedì 31 ottobre nel Duomo di Conegliano. (AM) Centosei primavere per nonna Maria Dalto T aglia il traguardo delle 106 primavere la signora Maria Dalto, senz’altro la coneglianese “meno giovane”. Venerdì 10 novembre, “zia Marietta”, così è conosciuta dai più, festeggerà questa importante ricorrenza attorniata dai nipoti e dalle amorevoli cure del personale infermieristico del reparto di Casa Fenzi dove è ricoverata per la riabilitazione, causa la rottura del femore. Nella sua lunga esistenza “zia Marietta” ha superato due guerre e momenti difficili e per suo espresso desiderio, prima dell’incidente, viveva da sola ma era seguita quotidianamente da un paio di nipoti, cosa che continuano a fare tuttora. Tanti auguri “zia Marietta”! Dal 19 novembre ritornano le domeniche a piedi D a domenica 19 novembre ritornano a Conegliano le domeniche a piedi, al fine di migliorare la qualità dell’aria: dall’inizio dell’anno, infatti, è stato superato di 44 volte il limite previsto di polveri sottili (Pm10). Il divieto comporterà il blocco del traffico per tutte le auto dalla rotonda del Cavallino a via Mazzini, viale Carducci e via 20 Settembre. Il divieto durerà per tutto l’inverno con una sospensione nel periodo natalizio. DIBATTITO: Imparare a convivere con gli immigrati “I mparare a convivere: le nostre relazioni con gli immigrati tra lingua e costumi diversi e regole comuni”. È questo il titolo del dibattito in programma venerdì 10 novembre alle 20.30 all’Informagiovani. Intervengono: il sindaco Zambon, l’assessore Balliana, il sindacalista Antonio Soldera, il dirigente scolastico Marco Bavosi e Diana Casarin in servizio al ministero Pari Opportunità. PARÈ: Al Dina Orsi lo spettacolo teatrale “Storia di Nin” È “Storia di Nin”, scritto e diretto da Alberta Toninato con le coreografie di Silvia Salvagno, il secondo spettacolo che viene presentato nell’ambito della rassegna teatrale “Tremilioni a teatro”. Appuntamento sabato 11 novembre alle 21 all’auditorium Dina Orsi di Conegliano. Ingresso 8 euro interi, 5 ridotti. CAI: Multivisione dell’alpinista Heinz Zak V enerdì 10 novembre, alle 21 all’auditorium Dina Orsi di Conegliano, viene proposta la multivisione dell’alpinista austriaco Heinz Zak “Sinfonia delle montagne”. L’autore sarà ospite di eccezione della serata. Ingresso libero. Organizza il Cai. e L’AZiON Coneglianese COSTERÀ 1.663.000 EURO Domenica 12 novembre 2006 LUTTO A VAZZOLA Nuova palestra di Godega Luigi Grisostolo pubblicato il bando di gara medico d’altri tempi L U na cittadella scolasticospor tiva dedicata ai ragazzi nella quale possano trascorrere le giornate dedicandosi il mattino alle lezioni scolastiche e il pomeriggio ad attività ricreative. Questo è il progetto, già inserito nel piano regolatore di Godega di Sant’Urbano, al quale l’attuale amministrazione ha dato avvio con la pubblicazione del bando d’appalto per la costruzione della palestra comunale in via Liberazione, proprio dove col tempo sorgerà il resto della cittadella. «La palestra è il primo passo nella realizzazione di questo progetto che siamo orgogliosi di avviare - spiega il sindaco Donatella Santambrogio -. Intendiamo realizzare un piccolo parco nel quale i ragazzi possano passare le giornate in un’area sicura e lontana dal traffico». La citta- della infatti sarà composta di una scuola elementare unica, di un campo sportivo per il calcio, di una piattaforma per il tennis e il basket e della palestra. «La palestra utilizzata attualmente dispone di spazi insufficienti: alle attività scolastiche, si aggiungono gli allenamenti e le gare delle società spor tive della zona portando ad una promiscuità delle attività. È emersa la necessità di destinare un edificio alle società sportive, e non solo, lasciando l’altra struttura alle attività scolastiche. L’amministrazione, pensando ad u- na palestra versatile, ha previsto al suo interno anche un campo di calcetto e di pallamano: abbiamo deciso di af frontare un investimento economico superiore per offrire uno spazio alle società amatoriali presenti nel Comune e sul territorio». L’impor to complessivo dell’appalto ammonta a 1.663.000 euro e impegnerà il Comune in un mutuo trentennale: «Questa palestra è un progetto importante sia politicamente, per l’attesa nel territorio di una struttura simile, che economicamente». Erica Bet a gente che, per i funerali del dottor Luigi Grisostolo, ha riempito venerdì 3 novembre la chiesa parrocchiale di Vazzola a tal punto da dover aprire le porte per dar la possibilità a tutti di prender parte alla celebrazione eucaristica, ha dato testimonianza di quanto il medico fosse stimato e amato in paese e non solo. Quarant’anni di impegno come medico di base svolti con umanità e competenza hanno lasciato il segno in molte persone. Di lui c’è chi ricorda anche la fede profonda vissuta prima di tutto nel lavoro e in famiglia e nell’accostarsi ai sacramenti. «La sua vita - afferma il parroco don Rino Damo è stata intensa, tutta dedicata alla famiglia, che per lui era sacra, e alla sua professione di medico che ha svolto con passione e totale dedizione. Fedele alle pratiche religiose, alla messa domenica- le fino all’ultima domenica prima di entrare in ospedale». Durante il funerale, concelebrato da cinque sacerdoti, il parroco ha condiviso con quanti hanno conosciuto il dottor Grisostolo alcuni tratti della sua personalità. «Ovunque e sempre - ha affermato - pronto, paziente anche nei momenti più stressanti; la sua presenza oltre che dare l’assistenza medica necessaria diventava rassicurante per il malato che sapeva di essere seguito e sostenuto. Ho raccolto molte 29 testimonianze anche riguardo alla sua generosità e distacco dal denaro. Quando in passato non c’era ancora per tutti il servizio mutualistico, egli non ha mai richiesto o accettato un compenso; il suo animo lo spingeva a comportarsi così, per un senso di solidarietà e di amicizia». La folla ha voluto salutare il medico con un lungo applauso che ha così espresso tutta la sua gratitudine e ha sottolineato la vicinanza di un’intera comunità alla moglie Valeria e ai figli Renato e Cristina. Il dottor Luigi, dopo la laurea in medicina, chirurgia e ostetricia e la specializzazione in pediatria, per alcuni anni, fino al 1968, ha svolto l’attività come medico ospedaliero ad Oderzo. Nel 1962 ha aperto l’ambulatorio a Vazzola e dal 1963 al 1981 è stato direttore dei Consultori di Vazzola, Mareno di Piave, San Polo di Piave, Cimadolmo ed Ormelle come specialista pediatrico. Il 2000 è stato l’anno della pensione. Per diversi anni è stato anche nel consiglio di amministrazione della Latteria di Soligo. Gerda De Nardi 30 CASTELLO ROGANZUOLO 40 anni fa la nuova chiesa L a festa di San Martino viene celebrata quest’anno dalla comunità parrocchiale di Castello Roganzuolo con particolare solennità. Ricorre infatti proprio in questi giorni il quarantesimo anniversario dalla benedizione della chiesa di San Martino che il parroco don Vittorio Bottan e la parrocchia tutta vollero realizzare in una zona posta lungo la statale Pontebbana per rispondere alle esigenze della popolazione sempre più numerosa. In quegli anni nell’area in cui oggi sorge la chiesa c’erano solo campi e le funzioni religiose per gli abitanti che risiedevano nella parte sud della parrocchia si tenevano nella (preesistente) chiesetta di San Martino la quale però era ormai troppo piccola per contenere tutti. Da qui l’idea di costruire una chie- Il vescovo Luciani celebra messa a San Martino il 6 novembre 1966, dopo la benedizione del nuovo edificio sacro sa spaziosa e in posizione centrale. Una volta concluso l’iter burocratico e affidata la progettazione all’architetto Giovanni Dal Bo’ di Vittorio Veneto, il 21 novembre del 1965 si tenne la posa della prima pietra. Fu il vicario generale mons. Mario Ghizzo a presiedere la messa all’aperto nell’area in cui negli anni si poi è sviluppato il complesso di piazza Venezia. In molti collaborarono per far sorgere questo nuovo punto di riferimento della parrocchia, pensato proprio per instaurare una sempre maggior unione tra i membri della comunità. A distanza di nemmeno un anno dalla benedizione della prima pietra, la folla delle grandi occasioni tornò a riunirsi a San Martino, questa volta per la benedizione della chiesa. A presiedere la celebrazione L’INCIDENTE DI PONTE PRIULA previsto entro 15-20 giorni. Alla pericolosità di quella rotatoria L’Azione dedicò un articolo il 22 gennaio scorso. Allora i lavori non erano ancora iniziati e un gruppo di giovani chiedeva che il progetto “venisse rivisto con le migliorie necessarie per rispondere anche alle necessità del traffico ciclo-pedonale”. In particolare, i giovani proponevano la costruzione di una rotatoria ciclabile, realizzando un logico collegamento con le piste ciclabili esistenti e quelle future. Oppure di regolamentare con semafori a chiamata i passaggi pedonali che, in Rotatoria, i giovani furono profeti Q uindici giorni fa davamo notizia dell’apertura della nuova rotatoria di Ponte della Priula, ancorché provvisoria. Oggi siamo a dar conto di un incidente mortale avvenuto all’interno della rotatoria. Giovedì 2 novembre Lidia Rosatti, 50 anni, residente in via Piave 27 a Susegana, è stata investita da un camion mentre stava affrontando la rotatoria. I soccorritori non hanno potuto fare altro che constatare il decesso della donna, che lascia il marito Giordano e i figli Gino, Claudio e Marika. Subito dopo l’incedente è scoppiata la polemica sulla decisione della Provincia di aprire la rotatoria prima del completamento del sottopassaggio, voluto e realizzato dal Comune, S. LUCIA DI PIAVE: Rievocazione storica dell’Antica Fiera S abato 11 e domenica 12 novembre a Santa Lucia di Piave nona rievocazione storica dell’Antica Fiera. Preludio venerdì 10 alle 19.30 con la cena medievale nel padiglione ex Filanda con spettacoli e sapori medioevali. Sabato 11 alle 9 apertura delle mostre: “Ambiente medioevale - ricostruzione di una parte del paese di Santa Lucia” e “Sulle spalle dei Giganti luoghi e maestri della scienza nel Medioevo”; dimostrazione di pittura medievale nel padiglione ex filanda; apertura mercato medioevale con spettacoli. Alle 20.30 serata corale con “I Cantori di Sottoselva” e “Corte Antica” nella chiesa arcipretale. Domenica 11 alle 9 apertura mercato medievale con spettacoli continuativi; alle 11.30 messa animata dal coro “I Cantori di Sottoselva”; alle 14 inizio del corteo storico; alle 18.30 grande spettacolo finale di fuoco. La manifestazione è promossa dal Comitato Antica Fiera di Santa Lucia. e L’AZiON Coneglianese Domenica 12 novembre 2006 il 6 novembre 1966 e a benedire il nuovo edificio, che in origine era pensato anche come salone parrocchiale, fu il vescovo mons. Albino Luciani. Quella che fu l’inaugurazione della nuova chiesa è legata anche alla grande alluvione avvenuta proprio nel novembre del 1966. Due parrocchiani si recarono ad Ortisei per ritirare la statua della Madonna scolpita nel legno che venne poi collocata a destra del presbiterio. «Non riuscirono - racconta un parrocchiano - a rientrare in serata perché le strade erano state in parte interrotte, se non completamente sommerse dall’acqua, alcuni ponti erano crollati e tutte le linee telefoniche erano fuori uso a causa del maltempo. Quella sera le loro famiglie e noi tutti eravamo molto in ansia per loro. Il vescovo, mons. Luciani, venuto a conoscenza della situazione, ci disse di avere fiducia poiché la Vergine li avrebbe protetti. E così fu: rientrarono infatti il giorno dopo sani e salvi». La comunità di Castello Roganzuolo si riunisce a San Martino domenica 12 novembre alle 11 per la messa solenne presieduta dal vicario generale mons. Martino Zagonel. (GDN) V enerdì 17 novembre alle 20.30 nella sala consiliare del Comune di Orsago dibattito sul tema “Cellule staminali: aspetti medici ed etici”. Intervengono: Paolo Bonaldo, docente e ricercatore dell’Università di Padova, e Gian Antonio Dei Tos (nella foto), medico bioeticista. Moderatore: Federico Citron, redattore del nostro settimanale diocesano. Promuove il circolo culturale “Don Giuseppe Zago”. ORSAGO: Termina la festa del Novello con la vendita delle mele S econdo e ultimo fine settimana con il “Novello in piazza” e la solidarietà a Orsago. Nel pomeriggio di sabato 11 gli Alpini cucinano le castagne da degustare con il novello. La mattina di domenica 12 l’associazione “Moreno e Roberto” promuove la vendita delle mele nell’ambito dell’iniziativa “Frutto di un sostegno sociale”. S. FIOR: Alla rassegna del Pradevai cori da Comacchio e Lavarone I l Coro Pradevai di San Fior organizza la 12° “Rassegna di canto corale” che avrà luogo presso la sala polifunzionale del municipio sabato 11 novembre alle 20.45. L’annuale appuntamento vedrà interprete del repertorio preparato per l’occasione la formazione sanfiorese diretta dal maestro Mario Gava, il coro Trepponti di Comacchio (Fe) e il coro Stella Alpina di Lavarone (Tn). Tutte e tre le compagini sono unite dal medesimo obiettivo di tenere viva la tradizione popolare dei rispettivi territori. Per il coro Pradevai alla rassegna corale farà seguito l’impegno del 2 dicembre, quando parteciperà ad Orsago alla serata “Quando la radio entrò nelle nostre case”. SAN FIOR: Sabato 18 spettacolo teatrale “La fiacca” prossimità della rotonda, attraversano le strade: questo avrebbe permesso l’attraversamento in sicurezza di tutte e quattro le strade interessate. Nessuno prese in considerazione le proposte o fornì la motivazione per cui non potevano essere realizzate. GAIARINE: Bimbo muore a 19 mesi a causa di una miocardite “A ORSAGO: Dibattito su aspetti medici ed etici delle cellule staminali llora Gesù chiamò a sè un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: «In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli». Don Piero Silvestrin ha scelto il capitolo 18 del vangelo di Matteo per la liturgia funebre del piccolo Filippo Zanchetta, deceduto a soli 19 mesi per una miocardite fulminante. La chiesa di Gaiarine non è riuscita a contenere, lunedì 6 novembre quanti hanno voluto stringersi intorno ai genitori, Luciano e Giovanna, e al fratello Elia di 9 anni, per l’ultimo saluto a Filippo. Rivolgendosi ai familiari don Piero ha usato parole di consolazione, riprese dal libro di Isaia. Filippo era deceduto giovedì 9 novembre all’ospedale di Conegliano. Già da mercoledì era sofferente. Giovedì mattina era stato visitato da un pediatra che non aveva ravvisato alcun motivo di preoccupazione. Nel pomeriggio il peggioramento e il decesso. S abato 18 novembre la compagnia Teatro Armathan propone lo spettacolo “La fiacca” nella sala polifunzionale del municipio San Fior. Ingresso: 5 euro. Nell’ambito della rassegna “San Fior a teatro”. SAN POLO: Bernardi e Tomasi sull’evoluzione del paesaggio S abato 11 novembre, dalle 17.30, nella sala teatrale del patronato di San Polo di Piave, l’associazione “Premio letterario Giuseppe Mazzotti “ e l’amministrazione comunale di San Polo di Piave promuovono il convegno “Il paesaggio agrario in Sinistra Piave. Storia, evoluzione e prospettive”. Intervengono Ulderico Bernardi, docente di sociologia all’Università Cà Foscari di Venezia, e Diego Tomasi, ricercatore presso il Cra, Istituto Sperimentale per la Viticoltura di Conegliano. GODEGA: Serate culturali con Tomasi e Fadelli A Godega nei giovedì 16 e 23 novembre avrà luogo la nona edizione degli incontri di storia locale. Il primo appuntamento è con Giovanni Tomasi che terrà una conferenza sulla toponomastica. Seguirà l’intervento di Alessandro Fadelli che parlerà di Godega tra Ottocento e Novecento. Sede: la sala incontri della biblioteca. Organizza l’amministrazione comunale. PIANZANO: Pomeriggio musicale D omenica 12 novembre alle 16 nella chiesa parrocchiale di Pianzano pomeriggio musicale con il coro Mesulano, il flauto Federica Feltrin e la mastra Simonetta Mandis. Organizzano gli Alpini. e L’AZiON Friuli / Mottense ACCORDO COMUNE-GIRASOLE Fogne e strade nuove il Piruea risana Chiarano U n Piruea da due milioni di euro è stato avviato nel comune di Chiarano. Superati tutti i passaggi obbligati, fra delibere di giunta edi consiglio comunale e approvazioni in Regione, ora si stanno già vedendo le ruspe al lavoro. Per l’occasione lo stesso sindaco Gianpaolo Vallardi ha messo i panni del cicerone e ci ha accompagnato nei cantieri aperti proprio in seguito all’approvazione di un programma di accordi fra il Comune e la ditta Girasole. Opere pubbliche in cambio di un riassetto dell’azienda ora dislocata in varie parti del comune, che deve recuperare e risanare volumetrie. «Il Piruea - spiega Vallardi - ci ha permesso di iniziare a sistemare l’assetto idraulico in tutta la zona compresa fra la chiesa di Fossalta e via Cella. Ad ogni pioggia più abbondan- I lavori per il Piruea te, da quando era stata urbanizzata l’area, andavano sotto acqua. Ora faremo nuove condutture che scaricheranno le acque bianche nel vicino canale, sarà messa in sicurezza la strada che collega la chiesa al cimitero di Fossalta e, a fianco del cimitero stesso è già stato fatto un grande parcheggio. Prima d’ora le auto stazionavano in strada». Il progetto prevede anche la sistemazione di via Vittorio Veneto. Lungo SACILE: chi vuole ospitare un fumettista? C ercasi famiglie residenti a Sacile disposte ad ospitare giovani fumettisti. Il Comune di Sacile, in collaborazione con il Centro Giovani Zanca, infatti organizza per il 23- 24- 25 novembre “Sacile Quack!” il primo corso residenziale di fumetto. La nuova formula prevede che gli iscritti, ragazzi tra i 15 e i 30 anni provenienti da varie parti d’Italia, siano ospiti famiglie del luogo. Parteciperà alle lezioni Giuseppe Palumbo, docente di disegno e fumetto presso la Scuola Internazionale dei Comics di Firenze. Info: 0434-735508, [email protected] (EB) quella strada si trova la zona industriale e artigianale di Chiarano, ma è stretta, piena di curve perico- CESSALTO: comitati e cittadini protestano per i tagli nel bosco Olmè U n cittadino di Cessalto ha scritto a L’Azione tutta la sua indignazione per come sono stati condotti i recenti interventi fitosanitari all’interno del bosco Olmè. La più grande foresta planiziale del Veneto orientale, protetta dalla Comunità europea con le classificazioni Zps e Sic, ha subito il taglio di numerose piante. Il cittadino, come pure hanno formalmente fatto con atti diversi Legambiente Veneto, il Comitato Cittadini per il territorio di Ceggia e il Comitato traversale per la tutela del bosco Olmè di Cessalto, ha protestato in particolare per la brutalità con la quale i servizi forestali della Regione hanno abbattuto piante d’alto fusto, acceso fuochi all’interno del bosco e distrutto il prezioso sottobosco. Brutalità che ci ha documentato con la foto qui sopra ed altre. BIASI:AIUTIAMO TANTI ANZIANI SOLI Sacile ha sempre più bisogno del suo “Filo d’Argento” S i chiama “filo d’argento”, perché è un legame prezioso fra gli anziani e la società. È il telefono della solidarietà, che combatte la solitudine e l’emarginazione degli anziani. Questo filo, creato dall’Auser (Associazione per l’autogestione dei servizi e la solidarietà), collega anche Sacile ai suoi abitanti più bisognosi di aiuto. Basta infatti una chiamata per chiedere di poter essere aiutati nelle piccole attività di ogni giorno: fare la spesa, recarsi in farmacia, dal medico o in ospedale a Pordenone, Mestre, Padova, per una visita o per terapie, andare in posta a ritirare la pensione. Illustra così Dante Bia- si, presidente della sezione Auser di Sacile, attiva da 12 anni con sede in via Ettoreo, a due passi dall’Ospedale di Sacile, uno dei progetti più importanti messi in campo dall’associazione per far fronte alle necessità crescenti degli elementi più deboli di una popolazione sempre più anziana e sola. «I bisogni sono in continuo aumento prosegue Dante, dieci anni da volontario - sale il numero degli anziani autosufficienti che vivono da soli e che hanno bisogno di aiuto per far fron- lose con la carreggiata sconnessa. Il Piruea inoltre ha finanziato anche una parte della sistemazione della grande rotatoria sulla “curva di Cavalier”. Intanto, nell’ambito di altri lavori pubblici che si stanno svolgendo nel territorio comunale, si sta completando la pista ciclo-pedonale fra la chiesa di Chiarano ed il cimitero con una sistemazione dell’accesso al parcheggio. La pista sarà usata anche per il passaggio dei cortei dei funerali. In queste settimane, infine, i volontari della Protezione civile e delle associazioni d’arma stanno smontando il monumento ai caduti che stava per crollare nel canale Piavon. Il monumento sarà ricostruito su un terreno più stabile. Giuseppina Piovesana te, ad esempio, alle esigenze di spostamento di tutti i giorni. Esigenze che figli e nipoti non riescono a soddisfare perché impegnati nella gestione della propria famiglia e soprattutto nel lavoro». Sorprendente ma vero, sono infatti a loro volta pensionati, con famiglia e conseguenti difficoltà, i 10 volontari accompagnatori che tengono vivo il “filo d’argento”. Altri 6 ricevono le telefonate e danno una mano “con le carte” in ufficio, mentre 14 signore si dedicano invece all’intrattenimento Volontari presenti anche alla casa di riposo degli anziani della casa di riposo. Ma fra le attività organizzate dall’associazione, ci sono anche i corsi di ginnastica antalgica, tenuti da un fisioterapista esperto. «Il nostro prossimo obiettivo è proprio quello di trovare nuovi volontari. Cosa difficile perché chi lavora è libero solo nel fine settimana, quando gli ospedali non svolgono le visite. Forse gli studenti universitari che fanno i pendolari potrebbero essere più disponibili». Nel frattempo, se non nuovi volontari, è arrivato, ugualmente graditissimo, un nuovo automezzo: e così sono due i pulmini a disposizione dell’Auser sacilese per i servizi di trasporto. Dono della regione, della Banca della Marca, dell’amministrazione comunale e del sindacato dei pensionati, sarà utilissimo per rendere meno disagevole la vita degli anziani soli. Maria Pia Arpioni Domenica 12 novembre 2006 31 SAN GIOVANNI DI MOTTA Nuovo cimitero spazio garantito È stato inaugurato lo scorso mercoledì pomeriggio, festività di Tutti i Santi, il nuovo cimitero monumentale di Motta, in località San Giovanni. La struttura potrà contenere circa 1.100 nuovi loculi che dovrebbero far fronte alla crisi di spazi registrata lo scorso anno. I loculi non saranno in realtà subito a disposizione: come detto dall’assessore ai Lavori pubblici Giampaolo Gargan, occorreranno circa una ventina di giorni per completare le formalità burocratiche. Il nuovo cimitero ha al centro un altare per le cele- brazioni eucaristiche, alcune cappelle di famiglia e lungo il perimetro, i loculi nuovi. Il nuovo complesso è attiguo a quello già esistente. Nel nuovo complesso verranno sepolti alcuni sacerdoti attivi a Motta negli scorsi due secoli: si tratta di don Leopoldo Palatini, morto nel 1899; don Leonardo Generali, morto nel 1928; monsignor Agostino Sandro, morto nel 1945; Don Giuseppe Morandin, morto nel 1972; don Nazareno Morandin, morto nel 1991; e monsignor Giuseppe Nardo, morto nel 1998. Gianandrea Rorato LE MONDE: festa di San Martino H a radici antiche la Festa di San Martino a Le Monde. Nella piccola località fra Ghirano e Villanova, sotto la cui giurisdizione ecclesiastica ricade, la tradizione sarà perpetuata sabato 11 novembre in due diversi momenti. Alle 10 e alle 19 nella chiesetta di San Martino vescovo (nella foto) sarà celebrata la messa. In serata, invece, presso la sede della pro loco di Villanova sarà servita la cena di San Martino con castagnata. I volontari della Pro loco e del “Gruppo Le Monde”, inoltre, nei giorni scorsi hanno proposto alle famiglie di Villanova e Le Monde l’acquisto del tradizionale dolce riproducente San Martino a cavallo. Il ricavato sarà devoluto per le spese di mantenimento e conservazione della chiesetta di San Martino. (GB) PORCIA: don Fabio Soldan presenta le poesie di Magentini P resso la Cantina San Simone a Porcia, nell’ambito della manifestazione “Arte e Vino”, domenica 12 alle 16 don Fabio Soldan, responsabile della pastorale giovanile della nostra diocesi, presenta la raccolta di poesie di meditazione sulla vita e sul suo senso “Con gli occhi puntati all’infinito” di Fabrizio Magentini. Intervento musicale di Fiorella Vazzoler, Cinzia Visentin e Federico Rossignoli. PRATA: Centazzo racconta l’alluvione del 1966 P rata rievoca l’alluvione. Merito de “I filò storici la storia raccontata dai giovani di allora”, l’iniziativa dell’associazione culturale altoliventina XX Secolo. Martedì 14 infatti sara protagonista della serata “La grande alluvione del 1966” Deodato Centazzo, all’epoca funzionatio del Consorzio di bonifica Cellina Meduna. Introduce la serata il redattore de L’Azione Giacinto Bevilacqua. L’appuntamento è alle 20.30 nell’aula magna della scuola media Ungaretti di Prata. 32 Domenica 12 novembre 2006 e L’AZiON o Mottense / Opitergin MA SE NON SI INTERVERRÀ A MONTE, IN FRIULI, FEDELI AL PIANO PASTORALE MOTTA RESTERÀ SEMPRE A RISCHIO Pra’ de Gai pronto nel 2009 B acino di sfogo a Pra de´ Gai pronto tra tre anni. Questa una delle novità emerse nel convegno di lunedì 6 a Motta sulla situazione idrogeologica del territorio a quarant´anni di distanza dall´alluvione del ´66. Il direttore del Consorzio Bonifica Sinistra Piave Massimo Patella, sta seguendo per conto della Regione il progetto. «Si tratta di un´opera da 40 milioni di euro - ha detto - che potrebbe risolvere parecchi problemi. Pra de´Gai costituirebbe una valvola di sfogo da 26 milioni di metri cubi d´acqua; in casi eccezionali si supereranno anche i 30 milioni. Ma la piena del ´66 ha altro tipo di numeri, 100 milioni di metri cubi; il che significa che saranno necessari altri lavori a monte. Tempistica? Tra il 2009 e il 2010 la valvola di sfogo potrebbe essere conclusa». Ma la serata ha avuto anche una valenza politica; infatti gli amministratori veneti si dono molto lamentati con i vicini del Friuli Venezia Giulia. «Noto con dispiacere ha detto il sindaco Panighel - l´assenza della Regione Friuli, comunque invitata a questo tavolo. Questa regione ha realizzato alcuni lavori molto importanti, a discapito dell´area veneta a valle del fiume. Proponiamo che si riprendano in mano i progetti di Ravedis e Colle. Solo così la sicurezza dell´intero territorio, da monte a valle, sarebbe garantita. Certi problemi superano i confini regionali e devono essere risolti di comune accordo». Da qui la proposta dell´assessore provinciale Paolo Speranzon: «Dobbiamo sviluppare delle azioni amministrative verso la Regione Friuli per la sensibilizzazione di lavori in sinergia». Gianandrea Rorato A rnaldo Brunetto, tra gli anni ’70 e ’80 deputato alla Camera, sindaco di Motta e già funzionario della Provincia, fu tra i protagonisti a Motta dei giorni dell’alluvione, nel novembre di 40 anni fa. All’epoca era dipendente comunale. Quale la prima immagine che le viene in mente? «Insieme al sindaco andammo a San Giovanni: vidi distintamente l’acqua che giungeva vorticosa e con un’impetuosità che non ho mai più rivisto; ricordo lo scirocco di quei giorni, che ricoprì di un alone di umidità davvero sinistro le finestre del paese» Motta però si mobilitò... «Spesso si dimentica l’importanza che ebbe il sindaco Pavan; lavorò per settimane intere 24 ore su R Pra de Gai vista dalla provinciale Pordenone-Oderzo BRUNETTO “Non sono tranquillo, potrebbe capitare di nuovo” 24 sempre a disposizione di tutti. Il giorno della disgrazia ricordo che con i barconi e gli M113 dell’esercito tutto il paese fu passato a tappeto; se non ci furono disgrazie è anche per il grande lavoro di quelle ore. E dell’impegno dei tanti dai paesi vicini che senza aspettare un CONCERTO PRO ADVAR DEI DOCS OFF, GRUPPO FORMATO DA DIPENDENTI DELL’ULSS 9 Musici in corsia A Oderzo, mercoledì prossimo 15 novembre, presso il cinema teatro Cristallo, alle ore 20.45, si terrà il concerto dei Docs Off. Il ricavato andranno a favore dell’Advar, associazione che da diciotto anni si occupa di offrire assistenza domiciliare ai malati di cancro nella fase terminale. I Docs Off sono un gruppo musicale composto da medici e dipendenti dell’Aulss 9 che mettono il loro talento e la loro musica a disposizione. «Noi suoniamo solo per raccogliere fondi per una moltitudine di associazioni di beneficienza" sottolinea infatti Emilio Baraglia, chitarrista e fondatore del gruppo, chirurgo a Oder- zo. Gli altri componenti sono Tiziana Paoloni, cofondatrice, voce e assistente amministrativo, nonchè direttore artistico del coro polifonico "Voci dei tem- I giovani opitergini pregano a Rustignè plari" di Tempio; Paolo Dalla Pietà, flauto, insegna presso diversi istituti musicali; Pietro Francescato, basso elettrico; Valentina Meneghetti, violinista; cenno erano già lì pronti ad aiutare» La memoria torna alle grandi piogge del 2002 «La violenza dell’acqua del 1966 non è paragonabile a quella del 2002. Ma alcuni lavori che si fecero dopo il 1966, come la ricalibratura della Livenza in alcune zone verso San Stino, furono determinanti anche per i fatti di quattro anni fa. Forse senza quei lavori Motta non avrebbe potuto tirare un sospiro di sollievo». E oggi? «Personalmente non mi sento tranquillo. Apprezzo gli sforzi delle varie amministrazioni comunali; dico però che ci vuole una mobilitazione a tutti i livelli, soprattutto a livello nazionale. Perché statisticamente, spiace dirlo, prima o dopo potrebbe ricapitare».(GR) Franco De Luca alla batteria; e Maurizio Mores, tastierista, il quale ha partecipato a numerose trasmissioni Rai suonando con diversi artisti. La band suona musiche celtiche, irlandesi e inglesi medievali, del XI e XII secolo. «Però le riarrangiamo e interpretiamo in termini di musica italiana, le rendiamo più vicine al nostro gusto», prosegue Baraglia. All’ingresso del teatro, inoltre, i volontari raccoglieranno firme per la campagna di sensibilizzazione sui farmaci antidolorifici per sostenere l’approvazione definitiva del "decreto contro il dolore" proposto dal Ministro della salute Livia Turco. I biglietti possono essere acquistati a Oderzo presso: Ellepdischi in via Garibaldi 48; Arcobaleno d’arte e cultura in via Mons. P. Artico 11/a; Cose di Casa in via Umberto I 29; e presso il C.r.a.l. dell’ospedale. Francesco Benedet icominciano le veglie di preghiera foraniali organizzate dalla Commissione foraniale di pastorale giovanile opitergina. La prima, sul tema “Una Chiesa in ascolto di Dio”, si terrà a Rustignè venerdì 17 novembre in chiesa parrocchiale alle ore 20.30. Le prossime veglie si terranno in Duomo a Oderzo e a Lutrano rispettivamente il 19 gennaio e il 16 febbraio 2007 sui temi “Una Chiesa in ascolto dell’uomo” e “Una Chiesa in ascolto della storia”, coerentemente alle indicazioni del piano pastorale diocesano. Prosegue anche la preparazione del corso ani- matori 2007: a questo proposito entro un mese verrà indetto un incontro a cui saranno invitati i responsabili dei dieci grest foraniali per sentire i loro suggerimenti. Ancora una volta inoltre una sottocommissione apposita sta lavorando su delle schede di formazione per attività di Gruppi Giovanissimi, ed è ben accetto il contributo di chiunque. Per ulteriori informazioni si può contattare il responsabile don Roberto Bischer (nella foto) al numero 328 7213058 o all’email [email protected]. Andrea Pizzinat HALLOWEEN: vandali a Motta L a notte di Halloween anche a Motta ha lasciato il segno. Nella serata di martedì 31 centinaia sono stati i botti fatti scoppiare da decine e decine di ragazzi in tutto il centro storico ma anche nelle vie limitrofe; più alcuni manifesti di carta fatti bruciare, forse per errore, e qualche recipiente fatto rovesciare, anche di fronte ai bar; addirittura è stato bruciato completamente un altro cassonetto della raccolta di carta. È il secondo in una settimana. Ma è da verificare se questo episodio possa essere messo in relazione con i fatti della piazza. LUTRANO: concerto di musica sacra con il coro Col di Lana S abato 11 novembre alle ore 20.30 nella chiesa (nella foto) di Lutrano si terrà un concerto di musica sacre da inserirsi in quel ciclo itinerante di manifestazioni legate all’anno liturgico. Nella prima parte del concerto si esibirà all’organo, costruito nell’Ottocento da G.B. De Lorenzi, il maestro Sandro Carnelos, che accompagnerà il maestro Mauro Piazzi, diplomato in Trombone presso il Conservatorio di Trento. Nella seconda parte invece si esibirà il coro “Col di Lana” di Vittorio Veneto, diretto da Sabrina Carraro. PORTOBUFFOLÈ: concerto con Sandro Carnelos e Mauro Piazzi D omenica 12 alle 16 in Duomo a Portobuffolè si terrà un concerto di omaggio a San Prosdocimo, che assieme a San Marco è il patrono della parrocchia retta da don Giorgio Maschio. Il concerto sarà diretto dal Maestro Paolo Vian con il coro “Natività della Beata Vergine” di Miane, all’organo (nella foto) Sandro Carnelos e al trombone Mauro Piazzi. Il programma si intitola “Anniversari 2006 e l’arte della trascrizione per ottoni e organo” e prevede, tra gli altri, canti gregoriani, Mozart e brani più recenti. e L’AZiON no / Memorie Veneziano / Opitergi DAL GREST AL PALIO AL CARNEVALE, IMPEGNATI PER LA COMUNITÀ CON LA REGIA DELL’ULSS Giovani al servizio di Torre S ono partiti impegnandosi al grest, e oggi sono diventati una risorsa importante per la comunità: si tratta dei due gruppi di giovani attivi a Torre di Mosto, uno dei ragazzi che frequentano le prime classi delle superiori (circa 15), e l’altro che include giovani di età più avanzata, fino all’università (una ventina). La loro formazione è legata al Progetto Minori seguito dall’Ulss 10 e costituisce un bell’esempio di fruttuosa collaborazione tra istituzioni, comune, parrocchia, la pro loco e gruppi di volontari del paese. «Per noi Torre di Mosto è stato una sorta di laboratorio – spiega Paolo Peretti, responsabile dell’equipe per il Progetto Minori dell’Ulss 10 –. Tra il centinaio di progetti che l’azienda sanitaria segue nei 20 comuni di sua competenza, per i quattro realizzati a Torre, un inter vento a livello scolastico, due extrascolastici e uno estivo, il bilancio è molto positivo». In particolare, l’esperienza estiva di animazione in oratorio, iniziata quattro anni fa con il grest, ha rivelato tutta la sua forza ag- gregante. I quaranta animatori, che quest’anno hanno seguito i 120 ragazzi iscritti al centro estivo, hanno da poco ri- preso un vero e proprio cammino annuale, che li impegnerà in incontri settimanali e in varie iniziative, non ultime le mani- TORRE DI MOSTO: Dal palio alle mostre, gran festa per San Martino S an Martino, Torre di Mosto è in festa! Sabato 11 novembre, festa del patrono, coincide con l’inizio dei festeggiamenti paesani e parrocchiali. Sabato alle 18 si terrà la messa con benedizione del Palio; al termine, alle 19, la Lucciolata dalla chiesa all’oratorio, a beneficio della “Via di Natale” di Aviano; all’arrivo, castagnata in oratorio, dalle 20. Domenica 12 in piazza Indipendenza abbondanza di mostre, con i prodotti tipici di “Castagne calde e vin novo” e la selezione tratta dal Museo della civiltà contadina. Dalle 13 alle 17 si svolgerà la seconda edizione del Palio di San Martino, con le contrade di Torre centro, Staffolo, Tezze, Boccafossa e Sant’Elena a sfidarsi in corsa coi sacchi, tiro alla fune, “porta caliera” e “sgrana pancia”. festazioni promosse dalla Pro loco. Seguiti da Francesco Trevisiol, educatore dell’Ulss 10, i ragazzi hanno trovato i giusti spazi e le modalità per esprimere i propri desideri, interessi, il proprio vissuto emotivo, le proprie opinioni e di confrontarsi tra loro nella continua ricerca di dialogo con gli adulti. Significativi sono i pomeriggi di giochi da loro organizzati rivolti ai bambini in occasione della sagra delle “serese” (ciliegie). Oppure l’impegnativa manifestazione musicale durante i festeggiamenti del carnevale: una serata che dà voce ai gruppi musicali giovanili della zona, della quale seguono interamente gli aspetti sia logistici che tecnici. Ora molti di loro sono stati coinvolti nei preparativi per la Festa di San Martino per animare il pomeriggio di domenica 12 novembre con una sorta di mini-palio per i più piccoli. «Hanno pensato a tutto loro – tiene a sottolineare Francesco Trevisiol – dai giochi ai modi in cui coinvolgere i bambini. Un segnale positivo di creatività e autonomia del gruppo». Beatrice Doretto Domenica 12 novembre 2006 33 CEGGIA: Raccolta differenziata da record, e la Provincia premia N ovemila 634 euro: a tanto ammonta il maxi assegno che l’assessore alle Politiche ambientali della Provincia di Venezia, Ezio Da Villa, ha consegnato al sindaco di Ceggia, Massimo Beraldo. Un premio che la Provincia ha voluto riconoscere all’intera cittadinanza per i successi conseguiti nella campagna di differenziazione e smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Ceggia infatti è in assoluto il Comune dell’area veneziana che ha raggiunto il miglior risultato con una percentuale di raccolta differenziata che supera il 70%: «Un risultato – ha detto il sindaco Beraldo – per il quale voglio ringraziare la macchina amministrativa e tutti i cittadini che hanno dimostrato di aver capito la filosofia e l’importanza della raccolta differenziata. Con i fondi ottenuti in premio, il comune di Ceggia realizzerà un sistema automatizzato di controllo dei conferimenti presso l’ecocentro comunale». (BD) ODERZO: Conferenza di don Angelo Pavan al Cif R iprende anche quest’anno l’attività della sezione opitergina del Centro italiano femminile. Sono già partiti i corsi di ricamo, che si stanno tenendo in sede ogni giovedì dalle 15.30 alle 17.30 grazie al contributo di alcune volontarie guidate dalle signore Cappelletto e Cardin. Il Cif organizza anche alcuni incontri culturali: il 10 novembre in sede alle 16 don Angelo Pavan parlerà di “Oriente e Occidente: dalla parola di papa Benedetto XVI”; il 24 novembre nella sala concerti di palazzo Moro alle 17 sarà la volta del dottor Renato Favero sul tema “Medicinale generico: vero farmaco o brutta copia?”. Per informazioni contattare la presidente Luisa Casonato, 0422-713651. (AP) ODERZO: Convegno sulla decrescita D omenica 12 novembre, alla scuola Amalteo alle 10, si terrà il convegno “Per un nuovo equilibrio tra uomo e natura: antropocentrismo o biocentrismo, sviluppo sostenibile o decrescita?” con il coordinamento del docente ed ecofilosofo Francesco Lamendola. Alle 13 la pausa pranzo con i prodotti della Bottega del Mondo di Oderzo. Dalle 14.30 incontro conviviale tra i gruppi culturali, ecologisti, animalisti e della decrescita, e singoli interessati. AVIS DI MANSUÈ, 45 ANNI PER LA VITA uarantacinque anni a servizio della vita: è l’anniversario festeggiato dalla sezione comunale dell’Avis. Ben 36 i distintivi d’argento consegnati a: Jose Barriviera, Delfino Bertola, Paola Cancian, Carmelo Casonato, Francesco Consorti, Gianni Dalle Nogare, Mariagrazia Fagaraz, Anna Maria Gattel, Claudia Gerardo, Mirko Gerotto, Adriana Lion, Fulvio Lunardelli, Ketty Marchesin, Luca Q Marchetti, Dario Marcon, Michela Marcon, Nora Marcon, Laura Maronese, Paolo Maronese, Dimitri Mattia, Davide Merlo, Francesco Migotto, Ennio Paro, Ivana Piccinato, Anna Pin, Pasquale Rosan, Fabio Sartori, Luigina Sartori, Natalino Sartori, Ornella Sartori, Alessandra Segat, Ennia Segatto, Dario Taschetto, Milena Tomasella, Moreno Tonello, Roberto Vendruscolo. Distintivi in argento dorato (36 do- CAPPELLA MAGGIORE CARLO GAVA m. 16.11.1986 LUCIA DAL MAS in GAVA GIAN PAOLO GAVA m. 21.8.2004 m. 1.12.2003 Nel 20º anniversario della tua scomparsa, vogliamo ricordarti insieme alla mamma Lucia e al fratello Gian Paolo pensandovi felici insieme nella casa del Signore. I tuoi cari Una messa in suffragio sarà celebrata giovedì 16 novembre a Cappella Maggiore. nazioni): Loris Baldo, Alberto Osvaldo Barel, Loris Brunetta, Angelo Businello, Paolo Dalla Nora, Margherita Dalla Torre, Loris Lunardelli, Sergio Marchese, Luciano Maronese, Donatella Ongaro, Flavio Spadotto. Distintivi d’oro (50 donazioni): Carlo Anzanello, Sante Anzanello, Daniele Artico, Alberto Barriviera, Ruggero Bonan, Paola Dalla Nora, Franco Dall’Agnese, Claudio Lunardelli, Teresa Marchesin, Giorgio Rosan, Arnaldo Sandre, Sergio Segat. Croci d’oro: Lino Bertacchini, Giuseppe Tadiotto. Distintivi in oro con rubino (75 donazioni): Giuseppe Damo (distintivo con fronde), Claudio Pillon, Antonio Pradella, Mario Rosan, Lucio Tonet. Durante la cerimonia è stata anche consegnata al cavalier Giuseppe Bucciol, quale socio fondatore e primo presidente, una targa ricordo dell’evento da parte del direttivo dell’Avis e del Comune. (AF) SCOMIGO REVINE LAGO GIULIA TOFFOLI ved. SPERANDIO n. 16.11.1920 - m. 3.11.1991 RINO SPERANDIO n. 17.12.1913 - m. 4.5.1977 Cara mamma, nella ricorrenza del tuo anniversario, ti ricordiamo assieme al papà nella pace del Signore. Con affetto e gratitudine. I vostri figli. prof. MIRIAM CHIAREL n. 5.12.1925 - m. 12.11.2001 A cinque anni dalla scomparsa, i parenti e gli amici la ricordano con immutato affetto. Una messa in suffragio sarà celebrata domenica 12 novembre, alle 9.30, nella chiesa parrocchiale di Revine. VENERDÌ 10 NOVEMBRE Alle 21, nella sede del Cai a Fratta, brindisi inaugurale della stagione sciistica 2006/2007. SABATO 11 Alle 17.30, al palasport per la 5ª giornata del campionato di pallavolo la Lae Oderzo sfida il Polisportivo Villa d’Oro Modena. Alle 20.30, nella chiesa parrocchiale di Fontanellette, castagnata offerta dalla parrocchia. DOMENICA 12 Alle 15, al patronato Turroni, si tiene il cammino formativo foraniale per famiglie con il vescovo Giuseppe. Mercatino dell’antiquariato a Portobuffolè. Nel pomeriggio a Camino, presso la sala teatrale, castagnata offerta dall’Asr Camino. Alle 14.30, allo stadio Opitergium, l’Opitergina sfida la Feltrese. Alle 18, al palasport per il campionato di serie B2 di basket, la Pmp Oderzo sfida il Marostica. LUNEDÌ 13 Alle 20.30, al centro parrocchiale del Duomo, sesto incontro della scuola di formazione all’impegno caritativo e sociale, promossa dalla diocesi, sul tema “Famiglia perno e volano della politica, dell’economia e della cultura”. Relatore il vescovo Giuseppe. MARTEDÌ 14 Alle 19.45, al cinema Cristallo, quarto appuntamento della rassegna film d’autore con The queen di Stephen Frears. Ingresso intero 5 euro, ridotto 4 euro. Si ripete il 16 novembre. VENERDÌ 17 Alle 20.30, nella sala concerti di palazzo Moro, quarto incontro sul tema “Alzheimer: che fare?” organizzato dall’associazione famigliari Alzheimer Conegliano-Oderzo. Interviene la psicologa Silvia Vettor. Alle 21, al cinema Turroni, il circolo Dal Monaco propone il film “Bombon el perro” di Carlos Sorin (Arg/Spa 2004). Farmacia di turno: Favero, via Garibaldi 18, telefono 0422-207790. LA VENTIQUATTRENNE DE MARCHI, PUGILE E PRESIDENTE DELLA MARENO RING, PROMUOVE LO SPORT NELLE SCUOLE La boxe in rosa di Romina C hi l’ha detto che la boxe è uno sport violento e rigorosamente maschile? Un esempio lampante della moderna concezione del pugilato è rappresentato da Romina De Marchi, pugile ventiquattrenne di grazioso aspetto e idee chiare, tanto da essere stata eletta dal consiglio direttivo della società quale presidente dell’Accademia pugilistica Mareno Ring. Romina, in Italia sono pochissime le atlete (due sole professioniste) ed ancor meno le dirigenti di società pugilistiche. È stato facile per te diventare presidente? «Per una ragazza è già difficile avvicinarsi al pugilato. In Italia, infatti, è uno sport ancora visto soltanto sotto l’aspetto agonistico. Chi frequenta la palestra, invece, sa benissimo che la boxe contemporanea si basa sulla precisione della tecnica. Paradossalmente il luogo comune che vede nel pugilato uno sport violento il cui obiettivo è quello di abbattere l’avversario è più forte nel Nord-Est mentre nel Meridione sono più numerose le donne che si allenano nelle palestre. In Italia è pensato come uno sport maschile, alla stessa stregua del calcio quando in Germania il pugilato femminile è la normalità. Resiste, insomma, lo stereotipo di uno sport spettacolare e televisivo anche se, in realtà, i ko sono davvero rari». Come ti sei avvicinata alla boxe? «Nel 2001, quando frequentavo l’ultimo anno del liceo linguistico a Treviso, mi sono iscritta ad un corso di difesa personale. Mi sono trovata bene per cui ho provato ad entrare in una palestra, frequentando l’accademia pugilistica di Ponte della Priula. Successivamente sono passata alla Mareno Ring. Devo dire che l’allenatore Aldo Pollesel, con il quale ancora collaboro, mi ha messo pienamente a mio agio. Il rapporto con i colleghi pugili è sempre stato senza imbarazzo perché chi entra in una palestra lo fa per curare la salute fisica, tralasciando invidie e incomprensioni che sono più tipiche della sfera femminile». È stata subito passione? «Direi di sì. Pur con i sacrifici richiesti dal fatto che lavoro in un’agenzia di viaggi e che è difficile per me conciliare questa attività con la costanza degli allenamenti, con il sostegno di tecnici come Pollesel e Paolo Pilat, ex professionista ed attuale responsabile dei tecnici sportivi della Mareno Ring, sono riuscita a togliermi qualche soddisfazione. Nel 2004 mi sono classificata seconda ai campionati italiani e nel 2005 terza. Spero di farcela a preparare l’assalto al tricolore dei gallo il prossimo anno«. Come va l’attività dell’accademia pugilistica? «Il 19 novembre organizzeremo a Mareno di Piave u- ALLENATORI SFORTUNATI L Dopo De Biasi, esonerato Bortoluzzi M ala tempora currunt per gli allenatori di calcio trevigiani. È di questi giorni l’esonero del vittoriese Diego Bortoluzzi, ormai ex allenatore del Treviso Calcio, vittima del deludente avvio di stagione della squadra presieduta dal mansuetano Ettore Setten. Dopo il quarantenne Bortoluzzi è stato esonerato anche l’allenatore in seconda, Albino Pillon, che da varie stagioni re- sisteva nel ruolo nonostante i frequenti cambi di guida tecnica alla squadra biancoceleste. Non è un momento fortunato, in realtà, per la famiglia Pillon. Fra i primi allenatori a “saltare”, infatti, si annovera il fratello di Albino, Giuseppe, sollevato dall’incarico come tecnico del Chievo Verona dopo una lunga serie di risultati negativi nel massimo campionato. In termini di rapidità, però, na riunione internazionale di pugilato per dilettanti di I, II e III serie. Sarà una sfida fra sette pugili italiani e sette croati. La Mareno Ring, in base alle valutazioni federali, è la prima società in provincia di Treviso, la quinta in Veneto e la 74a in Italia su circa 500. Direi che è una società di una certa importanza. Contiamo una ventina di pugili agonisti. Come società vogliamo portare avanti il progetto di inserire la boxe fra le discipline sportive insegnate nelle scuole elementari e nelle medie. Pilat sta frequentando appositamente un corso di abilitazione ad Assisi superato il quale potrà istruire gli scolari. È nostra intenzione diffondere la nuova filosofia del pugilato che è basata sul culto della tecnica, sull’attenzione alla salute fisica e sul rispetto dell’avversario». Giacinto Bevilacqua va ricordato il repentino licenziamento della coppia diocesana protagonista della promozione dalla serie B del Torino. Alla vigilia della prima giornata di A la proprietà della società granata, infatti, ha “cacciato” l’allenatore Gianni De Biasi (nella foto), originario di Sarmede, e il preparatore atletico Paolo Artico di Serravalle. Il proseguo di stagione stabilirà chi avrà ragione. (GB) a nostra rubrica settimanale dedicata alle iniziative delle sezioni Cai locali e delle associazioni affini si apre con il Cai di Pieve di Soligo che sfida domenica 12 Cima Crep a Miane (nella foto la croce sul monte, con alcuni escursionisti del Cai di Conegliano). Festa con il gruppo alpinismo giovanile del Cai di Motta di Livenza che domenica 12 si ritrova alle 15.30 con i colleghi opitergini alla sede Cai di Oderzo per proiettare diapositive e discutere del programma 2007, assaporando castagne. CICLOCROSS: La nuova stella azzurra è Alessandro Calderan È la nuova stella del ciclocross italiano. Alessandro Calderan, juniores della Rinascita Ormelle, sta tenendo alto il vessillo azzurro agli appuntamenti internazionali. Sabato scorso, infatti, Calderan, residente a Corva di Azzano Decimo (Pn), si è classificato secondo nella quarta prova di Coppa del Mondo disputata alle Bandie a Spresiano. Se non bastasse, l’azzurro domenica a Faè di Oderzo si è aggiudicato la prima prova degli internazionali di ciclocross, prova valida anche per il Trofeo Triveneto - Gran premio Mosole Calcestruzzi. SPORT ESTREMI: Giacomini marcia fra i ghiacci della Patagonia C ’è anche la diocesana Antonella Giacomini (nella foto) fra le componenti della sparuta spedizione di tre esploratrici impegnate nell’attraversamento dei 400 chilometri di superficie del più grande ghiacciaio al mondo, lo Hielo patagonico Sur, nel Sud del Cile. Giacomini, residente a Mel, condivide l’avventura estrema in Patagonia, con pioggia ed umidità quali insidie maggiori, con la valdostana Eloise Barbieri e la bresciana Nadia Tiraboschi. FARRA DI SOLIGO: L’undicenne Mauro Marcon triveneto di minitrial C ampione a 11 anni. Mauro Marcon, residente a Farra di Soligo, ha vinto il campionato triveneto di minitrial categoria B. Mauro, che nel 2006 ha vinto cinque corse, ha conquistato il titolo a Monte Sant’Ambrogio Valpolicella (Verona). Marcon è tesserato per l’associazione Trial - Quat di Farra di Soligo. CAI E DINTORNI E bisboccia anche la sezione di Conegliano che domenica 12 imbandisce un pranzo sociale a Praderadego, nelle Prealpi trevigiane, al ristorante “Ai faggi”. Il Cai di Sacile propone giovedì 16 nella sala parrocchiale di San Giovanni del Tempio la proiezione “Il cammino di Santiago”, a cura di Agostino Armellin e Roberto Furlan. E di proiezioni si tratta anche al centro parrocchiale San Felice a Trichiana dove sabato 11 alle 21 Walter Blanco e Claudia Scagnet presentano “Ultima Africa. Etiopia da scoprire” per “Autunno a Trichiana 2006”, serate di diapositive sulla montagna e sull’avventura raccontate dai protagonisti. Angela Deganis e L’AZiON Lettere & interventi RACCONTARE LA MORTE AI BIMBI Trasformare la morte in occasione di crescita H o letto con grande interesse gli articoli pubblicati nel numero 43 de L’Azione riguardanti il delicato quesito se e come affrontare con i minori il delicato argomento della morte. Mi ha rincuorato scoprirmi in sintonia con la linea di pensiero condivisa da personaggi diversi, di indiscussa autorevolezza, come il psicopedagogista, lo psichiatra, il sacerdote, l’insegnante e non ultimo il giovane orfano. Ho trovato un’importantissima conferma nel delicato ruolo di madre e di insegnante. La scelta più sofferta è stata però al momento della pubblicazione del mio primo romanzo per ragazzi nel quale ho inserito la morte come un momento doloroso ma fisiologicamente naturale e quasi inevitabile nella vita di ciascuno, piccoli compresi. Ho ripensato alla mia personale esperienza di piccolissima orfana, alla difficile elaborazione del lutto che, per quanto dolorosa, è stata a mio avviso la sola strada percorribile per trasformare una situazione di svantaggio in un momento di crescita e di coraggio nell’affrontare la vita. La consapevolezza della condivisione, maturata successivamente, mi ha permesso di trasformare il dolore della mancanza e della privazione in energia, in creatività per BERLUSCONI, VERONA, CRISTIANI E POLITICA UNA DOMANDA ATTUALE “La gente, chi dice che io sia?” S ono rimasta colpita da un’intervista condotta da un giornalista di Rainews 24 a Corrado Augias, riguardo al suo libro “Inchiesta su Gesù”. Per fortunata coincidenza, alcune sere prima avevo partecipato al Toniolo ad una catechesi del mio illustre Maestro su “Il Gesù della Chiesa Primitiva” nella quale, a proposito dell’identità di Gesù, aveva citato il suddetto libro e il suo autore, commentando come da duemila anni si tentasse di infrangere la verità su di Lui. Incuriosita ho perciò seguito il dibattito in tivù e mi ha sorpreso come la domanda posta da Gesù ai suoi discepoli a Cesarea di Filippo: “La gente, chi dice che io sia?”, fosse quanto mai di attualità. Nel rispetto della posizione dell’autore, il quale peraltro confessava di non essere credente, con tristezza gli ho prestato attenzione, mentre chiariva con le ultime scoperte chi fosse Gesù, riducendolo ad un grande profeta, taumaturgo certamente, e la sua morte a una normale esecuzione per quei tempi. Quanto poi alla comunione eucaristica a cui i cristiani partecipano, un atto di cannibalismo. A suo dire, la conoscenza che noi abbiamo di Gesù è tutta un’impalcatura senza fondamento, costruita dalla Chiesa, tanto da dimostrare di poter smontarla pezzo per pezzo. Anche se il giornalista obiettò che con questi presupposti difficilmente avrebbe potuto reggere per così tanto tempo, Augias rimase incrollabile nella sua posizione. Sant’Agostino, che seppe mirabilmente coniugare ragione e fede, approdò all’incontro con Cristo, che irresistibilmente lo attraeva, quando riuscì ad abbandonarsi al suo ineffabile mistero. E quando riconobbe che la Verità che egli aveva a lungo ricercata, è quella stessa Parola che si fa carne in Gesù, di cui la Chiesa è garante di trasmissione, tanto da farne di Agostino uno strenuo difensore contro ogni eresia. Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia è la sfida che attende ogni cristiano che ha a cuore il suo credo e che sa fare della Parola di Dio la passione della sua vita, per affrontare coraggiosamente ogni opinione che gli viene propinata. E per saper rispondere da vero discepolo alla domanda di Gesù: “E voi, chi dite che io sia?”. Lina dimostrare agli altri, ma soprattutto a me stessa, che potevo farcela comunque. Credo sia stata questa la molla che, da adulta, mi ha spinta ad affrontare l’esperienza della scrittura sicuramente in controtendenza rispetto ai tradizionali filoni di successo. Mi ha premiata, al di là di ogni parametro editoriale, l’interesse dimostrato dai colleghi ma specialmente dai ragazzi, durante gli “incontri con l’autore”, proprio sull’aspetto della morte che comunque non rende meno bella la vita nella sua pienezza. È sempre commovente dare un contributo, anche se piccolo, al bisogno dei ragazzi di parlare, capire, condividere, esorcizzare ma soprattutto accettare la morte non come una finzione virtuale né un tabù da ignorare quanto piuttosto come un momento doloroso ma non insuperabile nel corso dell’esistenza. Personalmente quindi è stata di inimmaginabile conforto la lettura degli articoli sopracitati: quando verso le giovani menti si veicolano messaggi che possono trasformarsi in valori, la responsabilità che ci si assume è infinita. Roberta Sorgato E gregio Direttore, un episodio, non certo lodevole, mi costringe a chiedere spazio nel settimanale da lei diretto. Alla fine del Convegno ecclesiale di Verona, con lo stadio che si sta vuotando, tra gli ultimi esce il cavalier Berlusconi: un gruppo di persone lo applaude vigorosamente riservando all’ex primo ministro elogi di ogni tipo. Applaudire è un diritto per chi condivide la stessa linea così come lo è dissentire. Sulla strada passa il professor Prodi, al quale lo stesso “gruppo” esprime frasi di disprezzo sino al disgusto. Quando il dissenso però va oltre il civismo e la morale civile, allora è altra cosa. Di fronte allo spettacolo che la televisione ci ha reso, mi sono posta una domanda. Ma sono questi i cattolici inviati dalle diocesi ad un convegno di alto tenore religioso che traccerà il cammino di fede per un decennio? Ho avuto smarrimento per qualche momento, poi riflettendo, mi sono rifiutata di crederlo. Chi era quel gruppo coinvolto nei due episodi? La mia convinzione è che il Cavaliere si sia portato dietro la claque. Desolante strumentalizza- zione servirsi di un convegno religioso per scopi personali e di partito. Leggendo la stampa il giorno seguente, la mia tesi è stata avvalorata. (...) Mentre lo ascoltavo mi tornavano alla mente le frasi ingiuriose riservate a chi per religione e cultura è diverso da noi, da parte di un nostro rappresentante al Parlamento europeo che, tentando di difendere i valori cristiani dell’Italia, attribuisce frasi come “voi sporchi mediterranei”(...) Sono questi i cristiani che rappresentano il voto degli italiani? Ne L’Azione del 2 aprile 2006, un vecchio amico scriveva che “in occasione del voto del 9 aprile avrebbe aperto bene gli occhi per non sbagliare”. Dopo gli ultimi episodi al Convegno ecclesiale, il disprezzo all’inno nazionale dimostrato con i fischi alla manifestazione contro il Governo di Vicenza, sono io a chiedere ai lettori de L’Azione di aprire non solo gli occhi ma gli orecchi al linguaggio non solo scurrile che dovrebbe farci riflettere sui personaggi da “Padroni delle ferriere” che hanno la pretesa di darci lezioni di cristianesimo. Francesca Meneghin Potete inviare le vostre lettere al direttore per posta elettronica all’indirizzo: [email protected] per posta all’indirizzo: L’Azione - via Jacopo Stella, 8 - 31029 Vittorio Veneto oppure per fax allo 0438. 555437 Domenica 12 novembre 2006 35 interventi GRAZIE BATTISTA PRADAL In musica gaudium et caritas N ella chiesa parrocchiale di Gaiarine, sabato 14 ottobre era in programma un concerto “In memoriam” del nostro compianto don Armando, ad un anno dalla scomparsa. Organizzato dalla locale Corale polifonica parrocchiale “S. Tomaso”, il concerto prevedeva anche l’esibizione del coro e orchestra “In muBattista Pradal sica gaudium” della parrocchia di San Vincenzo De’ Paoli di Oderzo, ma la partecipazione degli ospiti al ricordo di un sacerdote che anche loro avevano conosciuto è andata ben oltre alla normalità del caso; l’amicizia tra i due gruppi era palpabile, e in chiesa si è creata una bella atmosfera di comunità. Il particolare legame tra i due gruppi musicali è presto spiegato: il direttore è lo stesso, il gaiarinese Battista Pradal. Arrivando all’ultimo momento ho dovuto piazzarmi in una posizione infelice, dalla quale, invece del gruppo, vedevo il direttore, Battista, quasi di fronte; ecco una sorpresa! Negli anni ho assistito a mille tue direzioni del coro parrocchiale, e a diverse tue direzioni del coro e orchestra opitergino, ma era la prima volta che assistevo all’evento guardandoti in faccia. E per me si è rivelato uno spettacolo nello spettacolo! Ho capito perché con te un piccolo coro parrocchiale cresce continuamente. Ho capito perché per i componenti del gruppo di Gaiarine (gli altri non li conosco) sei un mito. Ho capito come hai fatto a crescere insieme al gruppo opitergino, che rappresenta pressoché un unicum nella nostra zona, le cui esibizioni sono sempre impeccabili e vivamente apprezzate... Pareva che tutta la musica uscisse dalle tue gesta e il canto dalle tue labbra, tanto erano sincroni i tuoi movimenti e le tue espressioni con le voci e i suoni che ascoltavo. Dai tuoi occhi e dalle tue gesta si irradiavano tutta la passione e l’amore che hai per la musica. Ma nei tuoi occhi e nelle tue gesta c’era anche tutta la passione e tutto l’amore per le persone che ti stavano davanti! Questo mi ha colpito. Hai composto un brano per il coro appositamente per questa occasione, in ricordo del nostro parroco; mi chiedevo se è una cosa che capita spesso. Mi chiedevo quanti tuoi colleghi comporrebbero un brano sui versi di una zia sconosciuta ai più; tu lo hai fatto per amore di quella tua zia con la quale avevi un rapporto speciale, alla tua maniera ne hai fissato il ricordo, e alla tua maniera ogni volta che lo esegui la fai rivivere. Il gruppo, coro e orchestra, del quale rappresenti l’anima, e che porta nelle nostre piazze musica di alto livello eseguita con impeccabile qualità, a pensarci bene è un piccolo miracolo. Non so quanti tuoi colleghi si impegnerebbero tanto per platee tutt’altro che metropolitane. E applaudire (tra l’altro, gratis!) a spettacoli come questi, a Gaiarine, non è cosa da poco; è un grande dono che ci fai. Mentre ascoltavo e ti guardavo mi tornavano in mente tanti momenti, più o meno remoti nel tempo, i sacrifici che hai fatto, le comuni “avventure” con gli amici, anche qualche litigata… Sei una delle persone più oneste che conosca; forse è per questo che non sei ancora “famoso”; sicuramente è per questo che sei ancora te stesso. Forse non te l’ho mai detto, ma sei una delle persone che mi vengono in mente quando penso ai valori importanti della vita, a partire proprio dall’onestà e dalla passione per il proprio operato; e poi l’umiltà, per niente remissiva, ma complice di una giusta dose di caparbietà, e il rispetto per le persone con cui lavori. Se denaro e successo non sono in cima ai miei pensieri, è anche grazie alla frequentazione di persone come te. Pur vincendo e piazzandoti in molti concorsi, la musica non ti sta arricchendo, ma tu e la tua musica fate sentire ricchi chi vi avvicina! Stefano