Moda Green - Sostenibilità dei prodotti e dei processi tessili
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Moda Green - Sostenibilità dei prodotti e dei processi tessili
Moda Green - Sostenibilità dei prodotti e dei processi tessili 12-12-2016 - Redazione Lapam L'attenzione al "green" e alla sostenibilità si sta diffondendo sempre più anche nel comparto moda. Allo scopo di sensibilizzare ed informare le aziende del settore Formodena, in collaborazione con Carpi Fashion System, cui anche Lapam aderisce, promuove a Carpi un seminario informativo con testimonianze ed esperti del settore per il giorno 12 dicembre alle ore 17:30. Forse nessuna campagna internazionale di ONG ha avuto un impatto così forte su un settore industriale come quella di Detox sulla moda (tessile abbigliamento). Seminario di apertura del progetto: Sostenibilità green dei prodotti e dei processi tessili 12 dicembre 2016 alle ore 17.30 presso: Sala dei Cimieri Piazzale Re Astolfo - CARPI Interverranno Emilio Bonfiglioli - Chimico tessile Fabio Guenza - Consulente aziendale Marketing Sostenibile e Internazionalizzazione Responsabile Sono inoltre previste testimonianze da parte di referenti di prestigiosi marchi e aziende che hanno già adottato la filosofia e i programmi Detox Dal 2011 ad oggi, il tema della gestione responsabile delle sostanze chimiche pericolose si è diffuso a macchia d’olio tra i brand internazionali e, a ritroso, sulle loro filiere. Ciò vale per tutti i segmenti di mercato: dal lusso al fast fashion, dallo sportswear all’outdoor, dal premium alla GDO, 28 marchi internazionali e 50 supplier italiani si sono impegnati direttamente in Detox. Indipendentemente da Detox, la chimica pulita è diventata un must che nessun brand o supplier può evitare, almeno a livello di compliance, se vuole rimanere sul mercato. Non bisogna però dimenticare gli altri temi della Moda Pulita che presentano rischi reputazionali e di marketing ed offrono vantaggi competitivi ai brand impegnati a innovare la loro offerta e il loro rapporto con gli stakeholder e i media: il riciclo, le condizioni dei lavoratori, l’animal welfare, la trasparenza. Mentre alcuni marchi, storici e start-up, e i supplier che li supportano, profittano della loro capacità di formulare nuove proposte di valore, altri trascurano il tema e rischiano di finire nel mirino dei media e delle associazioni ambientaliste, animaliste o di protezione dei lavoratori, diventando protagonisti di casi destinati a rimanere a lungo nell'immaginario collettivo. Informazioni Per la partecipazione è necessario compilare la scheda allegata da inviare a: [email protected] entro il 10 dicembre 2016