Descrizione di una roccia intrusiva Modello n. 1 Il campione di

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Descrizione di una roccia intrusiva Modello n. 1 Il campione di
Descrizione di una roccia intrusiva
Modello n. 1
Il campione di roccia in esame (PR1) presenta una struttura olocristallina
granulare ipidiomorfa (o allotriomorfa) a grana media (o grossa o con presenza
di granuli di diverse dimensioni o altro). Le fasi principali riconosciute sono:
Quarzo = 25% del volume totale della roccia
Ortoclasio = 30%
Plagioclasio = 30%
Biotite 10%
Anfibolo (orneblenda verde) = 10%
Sono state osservate anche quantità accessorie di apatite, zircone e minerali
opachi.
Il quarzo è presente in cristalli limpidi allotriomorfi, privi di inclusioni (o con
inclusioni di ….), con estinzione ondulata. La posizione interstiziale e le forme
allotriomorfe indicano chiaramente una cristallizzazione tardiva del minerale.
L’estinzione ondulata indica una modesta deformazione in condizioni
subsolidus. Nel campione macroscopico il quarzo appare incolore,
trasparente, con fratturazione irregolare e lucentezza vitrea.
L’ortoclasio è presente in cristalli ipidiomorfi e allotriomorfi, talvolta torbidi per
alterazione. Sono evidenti geminazioni Carlsbad e smescolamenti pertitici.
Presenti minute inclusioni di minerali allungati altamente birifrangenti
(probabilmente sericite) legati a processi di trasformazione tardiva
dell’alcalifeldspato. Nel campione a mano l’ortoclasio ha colore grigiorossastro.
I plagioclasi si presentano in cristalli ipidiomorfi con tipica geminazione
polisintetica albite (e/o albite-Carlsbad e/o albite-periclino), evidente
zonatura composizionale di tipo oscillatorio e alcune minute inclusioni di
anfibolo e biotite. Gli angoli di estinzioni misurati su cristalli tagliati in zona di
simmetria sono variabili ma abbastanza alti, indicando composizioni calciche
di tipo bitownitico. Nel campione a mano i plagioclasi hanno colore grigio
chiaro.
La biotite ha colore bruno con forte pleocroismo, abito lamellare. I cristalli
presentano un certo grado di isorientamento. Presenti modesti fenomeni di
trasformazione secondaria in clorite riconoscibile per il colore verde chiaro e i
colori di interferenza bassi o anomali. Presenti anche inclusioni di minerali
accessori quali apatite e zircone. Nel campione a mano la biotite ha aspetto
tipicamente lamellare, con facile sfaldabilità, colore scuro e forte lucentezza
delle superfici di sfaldatura.
L’anfibolo ha colore verde, rilievo medio e leggero pleocroismo. I cristalli sono in
genere idiomorfi o ipidiomorfi, indice di una cristallizzazione precoce rispetto
agli altri minerali, come anche indicato dalla presenza di inclusioni di anfibolo
nel plagioclasio. Nel campione macroscopico l’anfibolo ha colore verde molto
scuro, abito prismatico e buona sfaldabilità.
I minerali accessori apatite e zircone sono presenti in minuti cristalli idiomorfi,
generalmente inclusi nei minerali principali. Lo zircone è riconoscibile per
l’alto rilievo e gli elevati colori di interferenza. L’apatite si riconosce per
l’assenza di colore, rilievo medio e bassi colori di interferenza. I minerali
opachi (verosimilmente ossidi di Fe-Ti) sono presenti in cristalli allotriomorfi
irregolarmente distribuiti nella roccia.
La struttura granulare a grana grossa della roccia in esame, con granuli visibili
anche sul campione a mano, indica una natura magmatica intrusiva, e condizioni
di raffreddamento molto lente (roccia plutonica). (Oppure: la grana abbastanza
fine della roccia è tipica di rocce intrusive formate da piccolo ammassi magmatici
cristallizzati in tempi relativamente brevi rispetto alle tipiche condizioni
plutoniche)
Sulla base delle quantità relative di quarzo, alcalifeldspato e plagioclasio,
rispettivamente pari a 30% , 35% e 35% della totalità dei minerali chiari e in
accordo con gli schemi classificativi IUGS, la roccia in esame può essere
classificata come un granito (monzogranito) (se la struttura è granulare a grana
fine si può classificare la roccia come un microgranito).
Modello n. 2
Sigla del campione: PR1
Struttura: olocristallina granulare a grana media (o fine o altro)
Minerali principali: Quarzo (25% del volume totale della roccia), ortoclasio
(30%), plagioclasi (30%), biotite (10%), anfiboli (10%).
Minerali accessori: apatite, zircone, minerali opachi.
Classificazione secondo schema IUGS:
Concentrazione di quarzo, ortoclaso e plagioclasi rispetto alla totalità dei
minerali chiari:
Q/(Q+A+P) = 30%; A /(Q+A+P) = 35%; P/(Q+ A+P) = 35%
Classificazione (IUGS): Granito
Quarzo: cristalli allotriomorfi interstiziali, limpidi privi di inclusioni (o con
inclusioni di ….), con estinzione ondulata in sezione sottile. Cristalli incolori,
trasparente, con fratturazione irregolare e lucentezza vitrea nel campione
macroscopico.
Ortoclasio: cristalli ipidiomorfi e allotriomorfi, torbidi per alterazione insericite,
con geminazioni Carlsbad e smescolamenti pertitici, in sezione sottile. Cristalli
opachi di colore grigio-rossastro e buona sfaldabilità nel campione
macroscopico.
Plagioclasi: in sezione sottile i cristalli ipidiomorfi mostrano la tipica
geminazione polisintetica albite (e/o albite-Carlsbad e/o albite-periclino),
evidente zonatura composizionale di tipo oscillatorio e alcune minute
inclusioni di anfibolo e biotite. Gli alti angoli di estinzioni (circa 45°) misurati
su cristalli tagliati in zona di simmetria indicano composizioni di tipo
bitownitico. Nel campione a mano i plagioclasi hanno colore grigio chiaro.
Biotite: presenta cristalli lamellari abbastanza isorientati, colore bruno con forte
pleocroismo in sezione sottile. Modesti fenomeni di trasformazione
secondaria in clorite. Presenza di inclusioni di apatite e zircone. Nel campione
a mano ha colore scuro, abito lamellare, facile sfaldabilità e forte lucentezza
delle superfici di sfaldatura.
Anfibolo: cristalli idiomorfi-ipidiomorfi di taglia medio-fine, colore verde, rilievo
medio e leggero pleocroismo su varie tonalità di verde. Nel campione
macroscopico l’anfibolo è riconoscibile per il colore verde molto scuro, l’abito
prismatico e la discreta sfaldabilità.
Apatite e zircone: presenti in minuti cristalli idiomorfi, generalmente inclusi nei
minerali principali.
Minerali opachi: presenti in cristalli allotriomorfi irregolarmente distribuiti nella
roccia. Si tratta probabilmente di ossidi di Fe-Ti.