poesia come pace - Comune di Ferrara

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poesia come pace - Comune di Ferrara
“DIRITTI IN POESIA”
Dopo aver letto, approfondito e riflettuto sui valori contenuti nella Costituzione e nelle
principali Carte che promuovono e difendono i diritti fondamentali dell’uomo, sono scaturite
le poesie raccolte in questo fascicolo. Ogni ragazzo, all’interno della classe, ha scelto
liberamente di intraprendere il proprio percorso interiore alla luce dei grandi valori che stanno
alla base della convivenza civile.
Prof. Maria Bonora
AD ALBERTA LEVI TEMIN
(sfuggita alla retata di ebrei nel ghetto di Roma, il 16 ottobre 1943, ancora vivente)
Una tempesta scoppia
nel trambusto del cuore
paralizza le membra
toglie spazio al pensiero
e rimani lì sola,
appoggiata a quel muro
che separa la vita
dalla morte imminente.
A distanza di tempo
l’angosciosa domanda
del perché di un’azione
istintiva e immediata
apre un varco cosciente
alla mente che indaga
sul discrimine netto
tra chi è dentro e chi è fuori.
La parola diventa
il tuo segno di forza
che dà spazio alla vita,
da difendere e amare
per sconfiggere sempre
ogni notte del Male.
Ludovica Ferrari, II B
IL SORRISO
E’ un breve moto di labbra e occhi
l’ampio sorriso, impronta lieta
di un volto amico, segno d’amore
di paradiso, che lascia traccia
in chi lo coglie, in chi lo esprime.
Ludovica Ferrari, II B
LA FAMIGLIA
Per molti la famiglia
è l’unione dell’amore
che lega gli uni agli altri
in un modo speciale
e ravviva la vita
con colori brillanti:
i colori del cuore.
Ma a volte questo incanto
si spezza e allora il pianto
prevale sull’amore:
s’isolano i componenti
si sentono sperduti
non sanno più remare
nella tempesta buia.
Ma la famiglia resta:
è il dono dell’amore.
Francesca Soffritti, I B
LE QUATTRO ETA’ DELLA VITA
Trasparenza di vetro è la cascata;
travolta da purezza, scende a valle,
districando dai nodi i suoi capelli
sostenuti da pettini leggeri.
L’acqua innocente intona un canto lieve
con argentino e passeggero suono:
è il gioco fanciullesco della danza
che supera scabrosità morenti
per diventare fiume lento e calmo
lontano dai sussulti giovanili.
Senza fragor di tuono sa ascoltare
il canto romanzesco del creato.
Il mare è il suo ultimo traguardo,
la meta naturale di un cammino
che custodisce la fiaccola vitale
di rugiadose gocce sempre vere.
Eleonora Censolo, II B
AD UN AMICO MORTO PREMATURAMENTE
Grandezza infinita è la vita.
La senti? Lei passa veloce,
sovrasta la morte, che ora
ghermisce, con rapida mossa,
la forza vitale del cuore.
Poco hai imparato dalla vita:
il fragile cristallo si è spezzato.
Un silenzio assordante si è affermato,
nell’abbagliante bianco di una luce
che annega dentro al vuoto della fine.
Ed io ritorno a te giovane amico
nella terra felice dei ricordi,
nella terra feconda di tesori,
particella infinita di letizia,
nell’immenso universo dell’amore.
Leo Cavazzini, II B
TRA DUE BATTITI D’ALI
Tra due battiti d’ali
è trascorsa la vita,
in continua ricerca,
in perenne salita.
Un tenero sorriso
Ne ha accolto l’arrivo;
l’altalena vivace
ha condotto la vita.
Mesto pianto l’addio
al tramonto riserva;
ma un cuore pervaso
da un amore sincero
fiducia e speranza
ai suoi posteri dona.
Francesca Bertoncelli, II B
IMMAGINA
Immagina … una stanza,
all’apparenza vuota
ma piena, in realtà,
di pensieri, di suoni,
di oggetti quotidiani,
che rappresentano la vita.
Immagina … una sedia:
è in mezzo a quella stanza e tu devi passare.
Puoi spostare la sedia oppure schivarla.
Certo la prima mossa è più complessa
nessuno vuol provarla.
Ma come si potrà fare una scelta
per imboccar la strada della vita?
Immagina … una scala, è al centro della stanza.
E’ lì come baluardo, che sbarra il tuo cammino
oppure come ponte per lasciarti passare.
Dove tu sosti c’è il camino
che riscalda e illumina l’ambiente,
dall’altra invece impera il freddo e il buio.
Chi andrebbe lì?
Non son forse migliori la luce e il caldo
rispetto al freddo e al buio?
Ma per sentirsi bene è necessario
discendere la scala, correre il rischio,
aver tanto coraggio per scoprire
l’ignoto di quel mondo
posto al di là dell’ultimo gradino.
Immagina … uno scrigno:
racchiude al suo interno i sentimenti,
l’amore, le emozioni positive
accanto all’odio, alla tristezza, al pianto.
E’ meglio tenere lo scrigno chiuso,
privando il Mondo di tutte le emozioni,
sia quelle in positivo o in negativo,
o aprirlo e averle entrambe?
Ma poi si può essere felici
senza provare il sentimento opposto?
La verità è che senza sofferenza
o aver sperimentato la tristezza
si corre il rischio di non capire a fondo
l’importanza dell’essere felici.
Immagina … un foglio pieno di parole,
scritte per dare forma al tuo destino.
Da una parte una gomma, dall’altra una matita.
Con la gomma cancelli il tuo peccato,
ma anche le emozioni positive
e ogni volta ricominci sempre da capo.
Se prendi invece la matita
puoi continuare a scrivere la vita
con l’obiettivo di renderla migliore.
Emma Mezzadri, I B