Passi Rumeni
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Passi Rumeni
Passi Rumeni N geettttoo Noottiizziia arriioo d dii a ag gg giioorrn na am meen nttoo d deell p prroog ““C Coolloorra an nd doo lla aS Sp peerra an nzza a”” Il Sostegno On-Line degli “Amici dei Bambini” in Romania n.04 – Aprile 2006 Felice Pasqua a tutti... Piccoli e grandi, tutti abbiamo tanto aspettato la Pasqua, sia cattolica, sia ortodossa.... Questa e’ la festa che piu’ rappresenta la Cristianita’ per la gente. La festa che ci fa pensare alla nostra vita, alla nostra anima, ai rapporti fra tutti gli esseri umani ........ Lo staff di AiBi Romania La festa della Pasqua Ortodossa Come ogni anno, i bambini di Casa Sperantei hanno celebrato anche la Pasqua Ortodossa. I piu’ grandi sono andati in chiesa venerdi’ a mezzogiorno e sabato sera, poi hanno dormito tranquilli con la speranza che la Piccola Lepre* non li dimentichera’ nemmeno questa volta. Il giorno seguente si sono svegliati alla mattina ed hanno trovato vicino a loro grandi uova di cioccolata, che hanno mangiato solamente dopo colazione. Anche durante ls colazione hanno avuto la sorpresa di mangiare le uova colorate da loro. Erano molto contenti quando sono andati in sala da pranzo dove li aspettava un grande cesto di uova colorate, di cui alcune fatte da loro. Ogni bambino ha scelto un uovo ed hanno cominciato a batterle l’una contro l’altra**, per vedere chi avesse scelto l’uovo con il guscio piu’ duro, e qualcuno si e’ rattristato perche’ non ha scelto quello piu’ duro. I bambini hanno goduto completamente dalle feste, per questa volta la soddisfazione e’ stata piu’ grande perche’ hanno participato alla preparazione avanti delle feste. Suor Marisa, Campina *In Romania la tradizione prevede che la notte di Pasqua la Piccola Lepre porti dei piccoli regali per tutti. ** La tradizione di battere le uova insieme sembra risalire all’uso precristiano e chi resta con l’uovo con il guscio meno rotto o non rotto per niente e’ quello piu’ fortunato. Vacanza a San Giovanni Durante la prima meta’ di Aprile, le attivita’ in cui i bambini di Casa San Giovanni sono stati piu’ impegnati sono state quelle scolastiche: andare a scuola, la preparazione delle lezioni per il giorno seguente. Nel tempo libero hanno partecipato a diversi giochi individuali e a giochi di gruppo organizzati dal centro. Quelli appassionati allo sport hanno avuto la possibilita’ di vedere le partite di calcio delle squadre romene qualificate nelle fasi finali delle Coppe europee. Nella secunda meta’ del mese, i bambini si sono goduti le vacanze di Pasqua. Sebbene non siano mancati compiti a casa per le vacanze, specialmente per i piccoli, la maggior parte del tempo hanno potuto comunque giocare. Anche ora, con l’aiuto degli educatori, hanno preparato le cartoline di Pasqua e hanno colorato le uova per la festa di Pasqua. Quattro bambini sono andati via per le vacanze, fuori del centro, uno nella sua famiglia, un altro con la nonna e il fratello, un altro con la famiglia dello zio, e il quarto nella famiglia di una volontaria. Un atro bambino e’ andato a fare un’ escursione di cinque giorni nel nord della Moldova romena, insieme al gruppo degli Scout della parrocchia. In quel periodo, due bambini sono stati visitati dai genitori. Nel secondo giorno della vacanza, i bambini rimasti al centro hanno partecipato ad una festa per bambini che si e’ tenuta nel parco Cismigiu e la’ sono rimasti incantati dai giochi, dagli spettacoli e dai concorsi organizzati. E, nei seguenti giorni, quando il tempo e’ stato bello, i bambini sono andati a giocare nel parco Izvor o Herastrau ed hanno visitato anche il Museo del Villaggio. Durante le vacanzae molti di loro hanno voluto imparare ad andare sui roller e hanno avuto la possibilita’ di esercitarsi per le strade del centro, ma anche in uno dei parchi vicini. Al termine della vacanza, i piu’ perseveranti, hanno dichiarato con molta allegria che sapevano gia’ andare bene suii pattini. Nel giorno di Pasqua, dopo essere ritornati dalla chiesa, si e’ organizzato un’uscita nel bosco, ed i bambini hanno avuto fortuna poiche’ il tempo e’ stato molto bello, ed hanno apprezzato il cibo preparato alla brace e le partite di calcio disputate all’aperto.. Iosif, assistente sociale DAL CENTRO MATERNALE CASA SPERANTEI Il mese di aprile e’ stato veramente molto ricco di novita’ per le mamme e i piccoli del Centro Maternale ed anche per i bimbi reintegrati in famiglia Dan e’ finalmente tornato a casa dall’ospedale con la sua mamma Larisa. Larisa proviene dalla Repubblica Moldava, e’ moglie di un camionista che spesso accompagna nei suoi spostamenti. Cosi’ era proprio insieme al marito quando lo scorso luglio le doglie l’hanno colta a Bucarest. E’ stata subito internata in Maternita’, mentre il marito era obbligato a continuare il suo viaggio. Purtroppo, il parto presentava complicazioni e il bimbo e’ nato con parecchi problemi di salute: era chiaramente Down, aveva il labbro leporino e anche il palato aveva una fessura. Il personale della Maternita’, vedendo lo smarrimento di Larisa, considerando che era straniera e gia’ un po’ avanti in eta’ (43 anni) con altri figli grandi, non aveva trovato di meglio che consigliarle di abbandonare il bimbo. Ma si vede che l’istinto materno in Larisa era piuttosto pronunciato, oltre alla grande tenerezza che le faceva quel fagottino indifeso, per cui, prima ancora di chiedere il parere al marito, lei aveva deciso di tenerlo comunque, contro tutti e tutto. Dopo circa un mese di permanenza in Maternita’, dove le hanno insegnato come fare a nutrirlo, Larisa e’ approdata al nostro Centro. Le si era detto che dopo gli 8 mesi sarebbe stato possibile fare una prima operazione al labbro: a Bucarest i chirurghi dell’Ospedale “Maria Curie” erano in grado di farla, mentre lo stesso intervento non era possibile a Chisinau su un bimbo cosi’ piccolo. Decidevamo, quindi, di tenere presso di noi Larisa e il suo bimbo nei mesi precedenti l’operazione, anche perche’ il marito, avvertito di cio’ che era successo, sembrava piuttosto incerto e preoccupato. Larisa ha passato tutti questi mesi accanto al suo piccino, parlandogli, cantando delle canzoncine e dandogli da bere il latte e poi lo yogurt con infinita pazienza, prima con un contagocce e poi col cucchiaino. Gli occhi di una mamma sono sempre ottimisti e lei scorgeva subito in Dan il piu’ piccolo progresso. Effettivamente, il piccolo e’ cresciuto ed aumentato di peso e i suoi occhi non lasciano mai la mamma. A fine marzo c’e’ stato il ricovero, l’operazione e’ andata bene, anche se il piccolo ha molto sofferto e Larisa ha passato notti intere in piedi cullandolo. Ora e’ di nuovo tra noi, aspettando la visita di controllo, che ci sara’ tra circa un mese. Poi, finalmente tornera’ a casa sua, dove l’aspettano tre figli adolescenti, che in questi lunghi mesi hanno cercato di autogestirsi alla meglio e che in lunghe telefonate le esprimevano la loro nostalgia e le chiedevano consigli. Il prossimo anno Larisa e Dan saranno di nuovo nostri ospiti, perche’ allora sara’ possibile una seconda operazione al palato. Ora il bimbo e’ comunque piu’ sereno, puo’ mangiare finalmente anche cibi solidi e solo una piccola cicatrice ricorda la sua ferita precedente. Nel mese di aprile abbiamo avuto anche le festivita’ pasquali, che per noi sono sempre un’occasione per incontrare le famiglie che sosteniamo e per fare loro il nostro “regalo di Pasqua”. La maggior parte di esse sono ortodosse e la Pasqua e’ stata da loro festeggiata una settimana dopo quella cattolica. Abbiamo preparato un pacco con generi alimentari di prima necessita’, ma anche dolcetti e il “cozonac”, il tipico panettone romeno. Non potevano poi mancare le uova: infatti, non c’e’ famiglia romena che il giorno di Pasqua non abbia sulla tavola le uova sode colorate o anche con disegni applicati (Sembra per ricordare le uova che Maria Maddalena portava in un cestino sotto la croce e che si erano colorate del rosso del sangue di Gesu’). Prima di iniziare il pranzo, ognuno prende un uovo e lo batte contro quello del vicino, dicendo: “Cristo e’ risorto!”. Se il tuo uovo non si rompe, significa che sei forte! Abbiamo visto molta gioia nei bambini alla prospettiva della Pasqua vicina e anche le mamme che hanno dei grossi problemi sembravano rasserenate all’idea di poter fare un po’ di festa. Adesso le vacanze di Pasqua sono ormai terminate e i bimbi sono ritornati chi al nido chi, alla Scuola Materna, chi alle elementari e medie. Ci attendeva un nuovo compito: quello di iscrivere alla scuola elementare i bimbi (una decina) che stanno frequentando l’ultimo anno di Scuola Materna. Le scuole nel quartiere sono piu’ d’una e si tratta di vedere dove i piccoli hanno probabilita’ di essere meglio accolti e seguiti. Dall’anno scorso, poi, in una di queste scuole c’e’ la possibilita’ di fruire di una mensa e di un doposcuola, fino alle ore 17, in cambio di una somma piuttosto modesta. E’ l’ideale per le madri sole che lavorano. Per fortuna, siamo riuscite a “sistemare” in modo conveniente tutti i bimbi, che gia’ si emozionano all’idea di cominciare finalmente una “scuola” vera, con tanto di cartella e libroni! Suor Nicoletta Danna e Irina Vaida, Bucarest Articoli dalla stampa romena............... Niente adozioni internazionali (in Romania)!!!!!!!! (articolo tratto da “Nine O’ Clock,” www.nineoclock.ro, 19 aprile 2006, a firma Ioana Micu) Non meno di 1.100 famiglie straniere hanno ricevuto una spiegazione scritta su come e perche’ erano state rifiutate le adozioni dei bambini rumeni. Il gruppo di lavoro incaricato di esaminare i casi internazionali di adozione ha completato i dossier presentati dai cittadini stranieri per l’adozione dei bambini rumeni durante l'intervallo di tempo della moratoria istituita sulle adozioni internazionali. Durante il suddetto periodo, le autorita’ rumene hanno registrato 1.399 domande di adozione , riferite a 1.100 famiglie e a 1.092 bambini. Tutte le famiglie coinvolte, cioe’ le 1.100 che avevano inoltrato domanda, hanno ricevuto risposta sulla situazione attuale dei bambini e delle ragioni per le quali le loro domande di adozione non erano state approvate. Infatti, il Segretario di Stato Teodora Bertzi, capo dell' Ufficio Rumeno Per Le Adozioni, ha dichiarato che erano state inoltrate durante la moratoria. Inoltre, secondo la legge, che e’ entrata in vigore il 1 gennaio 2005, il numero di bambini adottabili e’ di molto inferiore ai 1092 coinvolti nel processo dell’adozione in ternazionale.. La signora Bertzi dice che ci sono 876 bambini che i Tribunali hanno dichiarato adottabili, con sentenza finale ed irrevocabile. Questa cifra e’ molto piu’ bassa degli anni precedenti, quando le adozioni erano molto piu’ facili. La signora Bertzi ha detto che, malgrado le pressioni dall'estero, cambiare la legge internazionale sull’ adozione e’ al momento impensabile. A seguito delle accuse internazionali di corruzione e di abusi nel sistema di protezione del bambino, le autorita’ rumene istituirono nel 2001 una moratoria, cioe’ un blocco, sulle adozioni internazionali. Con la nuova legge, i bambini possono essere adottati soltanto dai parenti di secondo grado che vivono all'estero. Le nuove regole hanno provocato un’ondata di critiche da parte delle oltre 1.000 famiglie che avevano presentato le domande di adozione. Anche le autorita’ americane hanno espresso la loro preoccupazione in merito alla protezione dell’infanzia in Romania. Secondo i dati presentati dall' Ufficio Rumeno Per Le Adozioni, soltanto 28 famiglie straniereche hanno preso la residenza in Romania hanno avuto l’approvazione per l’adozione nazionale. Polemiche al Parlamento Europeo sulle adozioni internazionali in Romania (articolo tratto da Nine O’ Clock, 27 aprile 2006, a firma di Carmen Dinu) Un vento nuovo soffia su Bruxelles per quanto concerne le adozioni internazionali in Romania..... Il nuovo atteggiamento e’ determinato dalla pressione delle famiglie straniere, la cui la richiesta al momento della moratoria non era stata analizzata. Un giorno prima della discussione alla Commissione sui passi legislativi per l’accesso della Romania e della Bulgaria all'UE, un certo numero di Eurodelegati, liberali inclusi, dalla Francia, Germania e Gran Bretagna, hanno protestato contro il congelamento delle adozioni internazionali in Romania. Questi sono Claire Giault, Jean-Marie Cavada, Baron Crespo, Antoine Duquesne e Charles Tannock, che hanno firmato una dichiarazione sulla ”situazione eccezionale” delle adozioni in Romania, ma criticando fermamente la moratoria del giugno 2001, che elimina la possibilita’ che genitori stranieri adottino bambini rumeni. “Poiche’ cio’”sostengono gli europarlamentari – “interessa piu’ di 1.000 bambini che erano sul punto di essere adottati all'estero, si richiede maggiore flessibilita’ da parte del governo rumeno”. Lo scandalo delle adozioni in Romania e la loro interruzione nel 2001 porto’ all’ apprezzamento dell’operato di Emma Nicholson da parte dei suoi colleghi parlamentari, ma ora, i firmatari della dichiarazione sopracitata, nonche’ i colleghi che li sostengono, dicono che la Romania ha cessato di essere un positivo esempio in merito alla protezione dei minori, cosi’ come si evince dai rapporti giunti da Bruxelles. “Quando Emma Nicholson presento’ allora il suo rapporto abbiamo sostenuto la moratoria, non conoscevamo il contenuto della cosa, non avevamo abbastanza informazioni. Potete immaginare, chi sapeva a quel tempo molte cose sula Romania? Ora, ci siamo resi conto che abbiamo sbagliato. Non avevamo capito la situazione, non avevamo visto che cosa stava accadendo” ha dichiarato Charles Tannock, membro del gruppo dei Cristiano democratici europei. Tannock invita le autorita’ rumene a riprendere immediatamente le adozioni internazionali e a risolvere i casi pendenti al momento dell'entrata in vigore della moratoria. Le stesse richieste le hanno fatte i colleghi che hanno firmato la dichiarazione, sottolineando di “riprendere le adozioni laddove la situazione lo richiede”. Alla conferenza stampa dove gli europarlamentari hanno presentato la loro richiesta hanno partecipato anche parecchie famiglie che hanno adottato i bambini dalla Romania e che si sono uniti al gruppo di coloro che premono per una risoluzione di questo casus. In risposta, Graham Watson, capo del gruppo ALDE dal Parlamento Europeo, dice che ora l’Unione Europea non puo’ criticare il governo rumeno per la posizione verso le adozioni internazionali poiche’ la Romania sta facendo cosa gli e’ stato chiesto dalla UE, e cambiando la legge secondo le richieste fatte allora. Dalla redazione di Amici dei Bambini Romania: Sandra – volontaria cooperante per Amici dei Bambini in Romania, Cornelia – responsabile amministrazione e contabilita’ Raluca – responsabile di progetto Florentina – responsabile sostegno a distanza e assistente sociale Str. Dr. Sion nr. 6, Sc. A, Et. 5, Ap. 12, Bucuresti, sector 1 ; Tel./fax: 0040/21.315.75.27 La Newsletter “Passi Rumeni” è stata pensata dai nostri volontari espatriati, per garantire un aggiornamento costante sul lavoro svolto per i bambini e le famiglie della Romania. Un nuovo servizio che abbiamo denominato SOL (Sostegno On Line). L’idea è quella di trasmettere via e-mail la newsletter per informarvi dell’andamento del progetto “Colorando la Speranza”. Se l’idea continua a piacervi e volete condividerla con altri amici basta che ci comunichiate la loro e-mail all’indirizzo di posta elettronica: [email protected] affinché possano ricevere direttamente i prossimi numeri del notiziario. La newsletter “Passi Rumeni” e’ comunque disponibile anche sul sito internet di Amici dei Bambini, all’indirizzo www.aibi.it nelle pagine dedicate ai nostri progetti in Romania e sul nuovo sito di Prietenii Copiilor www.bambini.home.ro, sia in italiano che in rumeno.