L`industria della sodomia

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L`industria della sodomia
‫بسم ا الرحمان الرحيم‬
In nome di Dio il Clemente e Misericordioso
L'industria della sodomia
Considero Ernesto Galli Della Loggia uno dei politologi piú lontani dal mio modo di pensare e quel ch'è davvero notevole - dai principî islamici. Sono perciò piacevolmente sorpreso di leggere
alcune sue considerazioni da me pienamente condivisibili, potendo quindi citarle.
Scrisse1 il Galli alcuni mesi or sono:
"Chi dice pubblicità dice economia. E non a caso l'omosessualità e le sue rivendicazioni ad ampio
raggio sono da tempo un florido business. Era noto, ma ora ce lo racconta bene Il Fatto del 16
gennaio. «Essere gay friendly - si legge - non è piú un costo ma un beneficio. Offre innumerevoli
possibilità di guadagno e attrae un elevato numero di consumatori. I gay americani, ad esempio,
spendono oltre 835 miliardi di dollari l'anno. E anche in Italia i numeri non possono essere
sottovalutati». Ancora: «I maggiori istituti finanziari del mondo fanno quasi a gara nel lanciare
iniziative pro gay: JP Morgan ha per esempio sponsorizzato l'organizzazione del gay pride a Londra
e New York; la banca londinese Lloyds stima che all'interno del gruppo lavorino circa 2500
omosessuali e transgender e ne favorisce l'inserimento tra i colleghi, con i clienti e all'interno della
comunità». Dal canto suo l'amministratore di Goldman Sachs, sposato con tre figli, fa uno spot tv a
sostegno dei matrimoni gay perché, dice, «La tolleranza è un buon affare». La tolleranza e gli affari
certo. Meglio però se entrambi "politicamente corretti": non si ha notizia, infatti, che ad alcun
presidente della Apple o piú modestamente della Fiat sia mai venuto in mente di presenziare al
Family Day. Chissa perché".
Anche qui, nella sventurata isola di Sardegna, s'è annusato profumo d'affari, e ogni anno d'estate si
tiene una sfilata per il sostegno ai presunti diritti degli omosessuali. Hanno dichiarato gli
organizzatori: "Oltre il discorso culturale e sociale, bisogna tenere conto anche di quello
economico"; come è confermato dall'assessora comunale al turismo Barbara Argiolas 2: "Noi per ora
abbiamo sostenuto il Pride e continueremo a farlo".
In quest'ultimo articolo si rileva che "il volume d'affari generato dai viaggi LGBT 3 in Italia si aggira
tra i 2,5 e i 2,7 bilioni di euro.
1 Matrimoni gay e questioni di genere. Se il conformismo cambia direzione, su Il Corriere della Sera, Mercoledí 23
Gennaio 2013, pag. 35.
2 Si veda a mo' d'esempio quest'articolo: Turismo, Cagliari ora punta sui gay, su L'Unione Sarda, Domenica 6
Novembre 2013, pag. 27.
3 La sigla significa "lesbian, gay, bisex, transgender".
Che giro di soldi sia mosso dalla potenza economica dei sodomiti è testimoniato continuamente da
varie fonti popolari:
"Parla l'esperta di marketing. E la pubblicità punta sui gay. «I diritti omo sono un argomento molto
attuale, un'occasione per le aziende»"4;
"Ora la Sardegna punta al ricco turismo "gay friendly". La fetta di mercato in Italia vale 7,2
miliardi"5.
*****
I sodomiti possono essere suddivisi in varie categorie:
alcuni sono palesemente effeminati e ostentano tale condizione: tra essi sono assoldati i travestiti
che fanno spettacolo alle parate note come "Gay Pride", ma costoro, nonostante la visibilità,
rappresentano una piccola minoranza. Si tratta d'individui che di solito hanno avuto problemi
ormonali nella crescita, ma va rammentato d'altro canto che il rapporto tra ormoni ed omosessualità
non è ancora chiaro;
altri conducono vita matrimoniale normale ma intrattengono relazioni omosessuali nascoste, come
faceva il presidente della Regione Lazio: costoro sono ipocriti e si vergognano di ciò che fanno;
la categoria piú numerosa è composta da uomini che non hanno evidenti segni d'omosessualità
nell'aspetto: sodomiti cioè non appaiono, ma come tali agiscono.
I sodomiti sono molto piú ricchi delle persone normali: non devono spendere soldi per allevare e
mantenere figli e mogli (fatta eccezione per quei pochi che hanno figli da donne, o perché prima
non erano sodomiti, o perché fanno una doppia vita). Un uomo che va con una donna d'età fertile,
deve badare al fatto che questa può rimanere incinta; i sodomiti possono fare quello che vogliono,
giacché il rischio non sussiste. Un gran numero di sodomiti si congiunge infatti con molte persone
dello stesso sesso: questo è il motivo per cui la sindrome d'immunodeficienza inizialmente colpí i
sodomiti in modo particolare.
Praticano sodomia individui di diverse estrazioni sociali, benché in certi settori il loro numero sia
molto maggiore: quel ch'è evidente è il reddito medio, parecchio piú alto. Il fenomeno è percepito in
maniere affatto diverse a seconda del contesto sociale: se l'ambiente è degradato e sordido, ci si
rinchiude in uno scantinato o in un capannone abbandonato, soprattutto con ragazzini immigrati; se
operano persone cólte ed affermate, la sodomia è un'arte. Disse infatti l'ex impiegato statale Vittorio
4 Corriere dello Sport, Giovedí 13 Febbraio 2014, pag. 19.
5 L'Unione Sarda, Martedí 18 Marzo 2014, pag. 5. Si noti che la cifra qui presentata è quasi tripla in confronto alla
precedente.
Sgarbi, condannato per peculato: "Mi dispiace non essere omosessuale: avrei apprezzato meglio
l'arte".
I propagatori della sodomia alcune volte dicono che non si può essere né eterosessuali né
omosessuali per natura, poiché il genere non è di per sé nettamente definito in natura. Da questo
punto di vista, "sesso" e "genere" sono due concetti diversi.
I propagatori della sodomia altre volte dicono che si è omosessuali per natura, poiché
l'omosessualità esiste in natura: per esempio è stata riscontrata in alcuni mammiferi, quali sono
certe razze scimmiesche. È vero; costoro non aggiungono però che tali comportamenti sono dovuti
all'assenza di individui dell'altro genere: quel che avviene appunto tra gli uomini in certe
circostanze e in certi luoghi, come nelle prigioni e nei conventi. Deviazioni indotte. Indotte
dall'assenza di femmine.
Anche in molti paesi in cui la sodomia è punita, essa in realtà è diffusa proprio perché certe
convenzioni sociali spingono la gente a sposarsi tardi o a restare celibi e nubili.
Taluni che biasimano la sodomia, soprattutto membri di gruppi cattolici come l'Opus Dei, parlano di
atti "contro natura". Il concetto va definito: se s'intende "contro natura" l'omosessualità di per sé, ciò
è smentito dai comportamenti sunnominati; se invece con "contro natura" si vuol dire che
l'omosessualità è in contrasto con la propagazione della specie animale d'appartenenza, ciò è
incontestabile, e infatti i sodomiti sono detti anche "invertiti".
Per i musulmani, secondo i precetti del Corano e della Sunna, chi vive da sodomita vive nel vizio;
tale vizio può essere favorito anche da una malattia, che di solito è specificamente mentale poiché
dipende da esperienze infantili e giovanili, ma può pur essere di altro tipo, come i suddetti disturbi
ormonali.
Chi comincia a mostrare tendenze omosessuali va seguito con attenzione, ascoltato ed
eventualmente curato con massima sollecitudine: quel comportamento è dovuto a squilibrî psichici
e traumi infantili. Si veda il caso di Pier Paolo Pasolini, uno dei maggiori intellettuali italiani del
Novecento, tanto illuminato e lungimirante nelle sue analisi sociali, quanto accanito nel suo furore
pederastico: egli raccontò di sé stesso che il suo legame d’amore con la madre fu tanto soffocante
ed opprimente da impedirgli di concepire qualsiasi relazione affettiva con qualsivoglia donna. Si
tratta di una tipica storia d’omosessualità, che, se curata in tempo, preverrebbe ogni tentazione
sodomitica.
Noi possiamo osservare nelle scuole fanciulli e ragazzi che s'accorgono oppure temono ovvero sono
spinti a credere di non essere abbastanza fortemente maschî, e taluni mostrano movimenti e
atteggiamenti effeminati: ciò però non significa che diventeranno spintrie e cinedi.
L'Organizzazione mondiale della Sanità nel 1990 tolse all'omosessualità la qualificazione di
malattia, anche per la pressione di alcuni movimenti pei diritti civili. D'altro canto, soprattutto in
ambito psichiatrico, il concetto di malattia non è sempre facilmente precisabile.
L'Associazione psichiatrica americana (APA) già aveva cancellato l'omosessualità dall'elenco delle
malattie mentali nel 1973, ma questa scelta fu contestata e molti medici non l'hanno mai condivisa
fino ad oggi.
In un'enciclopedia medica degli anni Sessanta sono citate le "aberrazioni sessuali", ripartite in
"inversioni" e "perversioni". Si legge fra l'altro:
"Il perverso sessuale è, quindi, un immaturo, un infantile. Le cause di questo anormale sviluppo
della sussualità sono svariate. A prescindere dalle cause piú strettamente organiche (malattie
cerebrali, per esempio) che condizionano in genere un'alterazione di tutta la personalità psichica del
soggetto e non soltanto del comportamento sessuale, possono avere importanza: alcuni fattori di
ordine sociale (insufficiente apporto educativo, miseria, ambiente immorale), gli atteggiamenti
ansiosi dei genitori, con conseguente insicurezza e disorientamento dei figli, l'ostilità verso ogni
forma di attività sessuale da parte delle persone cui è affidato il bambino" 6. Sono quindi elencati
disturbi del comportamenti sessuale: omosessualità, sadismo, masochismo, esibizionismo,
scopofilia (nel senso del francese voyeurisme), feticismo, necrofilia, transvestitismo ("tendenza a
vestirsi secondo la moda dell'altro sesso": si noti che tale aberrazione è definita "molto rara"!),
pedofilia ("rientra nel quadro dell'omosessualità", poiché "sono sempre relazioni incomplete e
ispirate dalla paura della donna adulta e del rapporto sessuale autentico"), zoofilia7.
Nel 1975 un'altra guida medica spiegava8:
Cos’è l’omosessualità?
Una tendenza sessuale che consista nell’attrazione erotica verso individui dello stesso
sesso. L’omosessualità femminile è generalmente chiamata lesbismo o saffismo, quella
maschile pederastia.
Qual è la causa dell’omosessualità?
Per ammissione generale, si tratta di una nevrosi originata da problemi emotivi e da
atteggiamenti acquisiti nell’ambiente familiare durante la prima infanzia. Il manifestarsi
dell’omosessualità dipende dai rapporti esistenti tra il bambino e i genitori o i fratelli e le
6 Guida medica. Enciclopedia per la famiglia, XII volume, Fabbri, Milano, 1964, pagina 3019. Le parole scritte in
corsivo compaiono in tale veste nel testo.
7 Opera citata, p. 3020.
8 Enciclopedia medica Garzanti, edizione 1975, tratta da The New Illustrated Medical Enciclopedia for Home Use, a
cura di Robert E. Rothenberg e altri, volume I, pagine 358-359.
sorelle.
L’omosessualità è un difetto fisico?
No. È un disturbo psichico determinato principalmente dall’ambiente: non si nasce
omosessuali.
Le tendenze all’omosessualità sono ereditarie?
No.
Quando può essere individuata una tendenza omosessuale?
Talvolta è possibile individuarla nella prima adolescenza.
Cosa bisogna fare se un adolescente o un adulto mostra tendenze omosessuali?
Bisogna indirizzare il giovane a uno psichiatra competente al quale spetterà decidere se è
il caso o no di intraprendere una terapia.
L’omosessualità è reversibile?
Se una persona omosessuale desidera diventare eterosessuale, in alcuni casi ciò è
possibile, con la guida di uno psichiatra. Ciò è tanto piú facile quanto piú il soggetto è
giovane.
Un individuo eterosessuale può diventare omosessuale?
Solo se la tendenza esiste già in forma latente; oppure se un concorso di circostanze lo
priva di sfoghi eterosessuali per prolungati periodi di tempo.
Il numero degli omosessuali è attualmente in aumento?
Si ritiene di no. Oggi, comunque, gli omosessuali nascondono le loro tendenze molto meno
di quanto facessero in passato; è per questa ragione che si ha l’impressione che
l’omosessualità sia in aumento.
Come si vede, in questi testi non c'è nessuna mancanza di rispetto nei confronti degli omosessuali,
ma soltanto la volontà di capire come si sviluppi la tendenza suddetta, affinché quest'ultima non si
trasformi poi in pratica sodomitica.
Coloro sono esseri umani, quindi non deve mai mancare il rispetto verso di loro: esattamente nel
modo in cui va rispettato colui che, senza commettere violenze e danneggiare altre persone,
manifesti tendenze sadomasochistiche, esibizionistiche, feticistiche, pedofile, necrofile o zoofile.
La poetessa greca Saffo è citata spesso come simbolo dell'omosessualità d'ogni tempo. Questa è
un'informazione imprecisa: Saffo era sposata, aveva almeno una figlia e s'innamorava delle sue
allieve. Tale comportamento (che oggi si direbbe di per sé bisessuale) era consueto in quella civiltà,
ma esso oggi, se riproposto cosí com'era allora, ricadrebbe nel reato di pedofilia. La pederastia
greca riguardava solamente gli adolescenti (si vedano per esempio Teocrito e Apollonio Rodio): una
vita esclusivamente omosessuale era allora oggetto di massimo disprezzo, come si può facilmente
dedurre da molte testimonianze, fra le quali le commedie d'Aristofane. Non si dimentichi però che
le lesbiche non possono compiere le medesime azioni praticate dai sodomiti maschî, essendo
diverse fisicamente.
Ad ogni modo, se va rispettato il messaggio dei carmi di Saffo, ugualmente s'apprezzino I cari
estinti di H.P. Lovecraft (suggestioni necrofile: a questo racconto breve s'ispirò verosimilmente la
pellicola canadese Kissed del 1996) e Un caso di divorzio di Guy de Maupassant (un uomo
s'innamora dei fiori di alcune serre, preferendo le orchidee: se ciò non rientra nel feticismo, si può
coniare il vocabolo "antofilia").
Riguardo al numero di omosessuali, non sono convinto che esso sia stabile: io penso che varî a
seconda delle società e dei valori in queste condivisi. Per esempio, se riprendiamo il discorso sugli
studenti, mi pare chiaro che in una società in cui – come avviene oggi in Occidente –
l'omosessualità è tanto apprezzata da essere ritenuta quasi un titolo di merito, i giovani effeminati
siano condotti verso la sodomia molto piú facilmente che se l'omosessualità non fosse considerata
un pregio.
L'ultima domanda dell'enciclopedia Garzanti può essere messa a confronto con l'affermazione di un
famoso capo sodomita italiano, divenuto deputato, il quale pochi anni fa disse piú o meno queste
parole: "Il mondo è sovrappopolato, e l'aumento dell'omosessualità l'aiuta a preservarsi da un
eccessivo sfruttamento delle risorse terrestri".
Si sa che nella storia, allor quando si è avuta un'insostenibile crescita della popolazione, si sono
presentati tre casi, e almeno uno di essi s'è concretato sempre, stabilendo una situazione nuova che
ha posto fine al precedente squilibrio: guerre, emigrazioni, epidemie. Il sodomita sopra citato non
faceva riferimento a fenomeni migratorî, né parlava di guerre, almeno in senso proprio: resta da
capire se volesse riferirsi ad un tipo d'epidemia.
*****
La Chiesa cattolica, grande sconfitta dell'Ottocento (innanzittutto sul piano culturale con
l'assunzione del darvinismo a dogma scientifico), mantiene una posizione ambigua. Da un lato non
può veramente cancellare la sua dottrina e i testi che l'hanno determinata, quali sono le lettere di
Paolo di Tarso, dall'altro deve chinare il capo a chi detiene il potere. Capita cosí persino un abile
polemista come Giancarlo Cerrelli, vicepresidente dell'Unione dei Giuristi Cattolici Italiani, sia
censurato o escluso dai programmi televisivi per aver definito l'omosessualità "quasi una malattia,
«un disagio e un disordine» da curare ... «Sapevano che avrei parlato di ciò che sta dietro a questa
esplosione dell'omosessualità ... l'ideologia ... di voler indifferenziare i sessi. Vogliono far passare il
concetto che la sessualità non è biologica, ma culturale. E per fare questo bisogna passare
dall'omosessualizzazione della società». Una teoria un po' complottista che poco ha a che fare con
la legge contro l'omofobia che intende evitare soprusi e discriminazioni nei confronti dei gay"9.
Il senso è questo: cari signori cattolici, o meglio cari prelati, tenetevi tutti i privilegi di cui godete,
ma non dimenticate mai che avete perso e adesso non comandate piú.
Quel che mi impressiona è che la causa dei cosiddetti "diritti degli omosessuali" sia stata
abbracciata dai partiti che si definiscono sinistra. Ancora una volta il "popolo della sinistra", come
avviene da trent'anni almeno, è imbrogliato dai suoi dirigenti, che pretendono di rappresentare gli
interessi delle masse, mentre sono al servizio dell'alta finanza mondiale: si pensi a uomini del
Bilderberg come Romano Prodi ed Enrico Letta, o all'editore sionista Carlo De Benedetti. I
sodomiti sono una minoranza raffinata ed estetizzante, faconda e brillante, ricca e potente, che di
per sé stessa non ha niente che vedere cólla sinistra: che cosa c'è di sinistra nel campo dell'alta
moda? E in quello della danza? La parrocchietta intanto va al "Gay Pride", in obbedienza
all'assioma "Invero gay è di sinistra". Detto dai nipoti dei seguaci di Stalin, il vecchio Stalin
seminarista di mentalità bigotta, il politico piú amato dalla Chiesa ortodossa georgiana, quello
Stalin che definiva l'omosessualità "un vizio borghese". Pensano di fare opposizione, imitano il
Verdone figlio dei fiori che faceva disperare il padre (Mario Brega) proclamandosi "contro er
zistema", e non s'accorgono che stanno sostenendo proprio quello spietato sistema di potere
mondiale di banchieri e rapaci della finanza che riduce in miseria decine e decine di milioni di
persone oggidí anche in Europa.
Un quesito da porsi è questo: perché negli ultimi vent'anni la questione omosessuale s'è tanto
imposta nella civiltà occidentale? Se si ragiona sui dati da cui s'è partiti, la risposta è chiara:
l'interesse pecuniario. L'industria della sodomia muove danaro, molto danaro. In certi stati una volta
i liquori erano vietati, cosicché prosperava il mercato illegale; quando sono divenuti legali, il
commercio è diventato un'industria lecita, e lo stato ne ha approfittato. La pornografia parimenti
prima era illegale, adesso (non in tutto il mondo) non piú, e lo stato ne trae tasse, cosí come
guadagna dalle scommesse, dai tabacchi e dalla prostituzione: quando la prostituzione tornerà ad
essere legalmente riconosciuta anche in Italia, le entrate nelle casse statali aumenteranno. Ciò
avverrà anche per le droghe leggere e per qualsivoglia attività oggi impedita. I paesi occidentali
procedono infatti nella direzione dell'ampliamento delle cosiddette libertà individuali e,
9 Corriere della Sera, Mercoledí 6 Novembre 2013, pag. 11. Si badi all'imparzialità dei commentini di chi ha scritto
l'articolo, tale Maria Volpe.
contemporaneamente, nella repressione dei diritti collettivi (almeno in prevalenza).
Altro quesito che bisogna porsi è: come sono riusciti i sodomiti ad ottenere tanto potere in pochi
decennî? Io penso che si siano ispirati agli ebrei: sodomiti ed ebrei sono accomunati dal fatto che
subirono persecuzioni al tempo della Germania nazista, dopo secoli d'ostilità da parte delle masse
guidate, e spesso istigate, dalla Chiesa cattolica. Anche zingari e disabili patirono angherie dei
nazisti, ma gli uni e gli altri non hanno forza sufficiente ad esigere risarcimenti adeguati a quelli
imposti dai sionisti (gli uni forza economica, gli altri fisica e mentale).
Le organizzazioni sodomiste hanno trovato esempî formidabili in associazioni come la Lega
Antidiffamazione (ADL) degli Stati Uniti, la quale, ogni qual volta è mossa una critica a qualcuno
che sia ebreo o possa essere accostato agli ebrei, con la scusa di proteggere una minoranza
perseguitata è pronta a fare causa per guadagnare mucchî di soldi. Le organizzazioni sioniste, al fine
d'ottenere ciò, hanno ovviamente dovuto creare le condizioni necessarie per operare in maniera
tanto spregiudicata, ma coi soldi che hanno – soldi che in tal modo poi aumentano sempre – sono
riuscite a indottrinare la gente già dal tempo delle scuole elementari, anzi dagli asili, ed ora
pretendono pure una limitazione della libertà d'espressione: la lezione è stata ben appresa. Per
esempio leggiamo qui: "È un genio ma antigay. L'azienda liberal lo caccia"10; o qui "Gay offesi,
Taormina costretto a risarcirli"11; ovvero ancora "«Gay malati». Lezione choc a scuola"12.
Evidente è dunque che le organizzazioni sodomiste agiscono proprio come quelle sioniste: queste
speculano sulle sofferenze patite da quei poveri disgraziati che finirono nei campi di
concentramento e si fregano i soldi destinati agli internati, impedendo risolutamente che arrivino ai
loro eredi, e nascondendo il fatto che dai nazisti gli aschenazisti stessi furono aiutati
involontariamente (ma davvero involontariamente?) nell'emigrazione e nella costruzione del
progetto statale; quelle approfittano soprattutto dei turbamenti di adolescenti fragili e disorientati,
spinti a diventare oggetto di ludibrio per ragazzi violenti, anch'essi in realtà deboli, pur nella
differenza d'atteggiamento. Ovverosia: ogni qual volta una banda di birboni aggredisce qualche
giovane apparentemente invertito, le organizzazioni sodomiste passano cinicamente all'incasso:
nonché guadagnano danaro sonante, ma ottengono fama e visibilità piuttosto. D'altra parte un certo
numero di studenti comicia a capire: entrare in un'associazione per i "diritti" degli omosessuali
significa piú opportunità di fare carriera, con la disoccupazione e la miseria d'oggi; avere amici
10 Corriere della Sera, Sabato 5 Aprile 2014, pag. 27. La vicenda riguarda Brendan Eich.
11 L'Unione Sarda, Giovedí 7 Agosto 2014. L'istrionico avvocato cerca sempre pubblicità, ma coi sodomiti male
incappa: hanno ormai studî legali piú forti di quelli dello stesso Taormina.
12 L'Unione Sarda, Domenica 2 Novembre 2014, pag. 8. Quest'articoletto non firmato attribuisce a una signora che
insegna religione queste parole: "L'omosessualità è un problema psicologico da cui è dimostrato scientificamente
che si può guarire". Proprio che molti medici e psicologi hanno sostenuto e sostengono ancora. E il dirigente
scolastico avrebbe commentato cosí: "Nessuno si è sentito insultato ma la docente ha fatto disinformazione e
invitato a discriminare. Occorre fare chiarezza". Le organizzazioni sodomiste definiscono l'accaduto, se confermato,
"un episodio gravissimo".
sodomisti può facilitare il miglioramento delle condizioni di vita.
È stata inventata una parola apposita per far condannare chi non condivida i dogmi dell'industria
della sodomia: "omofobia". Questo composto greco non ha niente che vedere con gli omosessuali,
poiché significa "paura dell'uguale": se si fosse voluto coniare un vocabolo per indicare il timore
della sodomia, si sarebbe potuto dire "sodomofobia", ma la mancanza di chiarezza e la menzogna
vera e propria sempre piú contraddistinguono l'industria della sodomia, parimenti all'industria
dell'Olocausto.
Norman G. Finkelstein ha chiamato L'industria dell'Olocausto. Lo sfruttamento della sofferenza
degli ebrei una sua ottima pubblicazione sul tèma suddetto: propongo di pigliare il titolo a modello
per chi volesse scrivere su L'industria della sodomia. Lo sfruttamento della sofferenza dei giovani
effeminati.
Ovviamente in questo contesto mondiale anche lo Stato italiano deve adeguarsi, fino nelle sue
maggiori istituzioni: "La Consulta: piú diritti per le unioni gay"13.
Come hanno rimarcato alcuni politologi russi, ciò che distingue l'Unione Europea nella storia, o
meglio l'autentica grande novità ch'essa può vantarsi d'avere introdotto, è il matrimonio tra due
uomini e tra due donne, ai quali in alcuni stati è consentito anche di adottare figli, sottratti in alcuni
casi a famiglie colpevoli soltanto d'essere povere. Mai s'era vista una cosa simile. Inoltre lo sfacelo
morale dell'Europa, unito all'assurdità della legislazione in campo di diritto matrimoniale, ha
causato un crollo dei matrimonî, cosicché, nonostante i frequentissimi divorzî, molti avvocati
matrimonialisti vanno a spasso: forse sperano che le nozze omosessuali diano lavoro, quantunque ai
sodomiti interessi piú il riconoscimento di alcuni principî che la loro pratica, come dimostra il fatto
che gli omosessuali sposati, ovvero legati in unioni civili, in rapporto col numero dei sodomiti
esistenti, è molto piú basso in confronto a quello dei normali.
Ma se davvero l'Unione Europea è la casa dei diritti umani, perché non consente anche il
matrimonio tra un fratello e una sorella? Se costoro si amano, perché dev'essere negata loro la
possibilità di legarsi con tal vincolo? Si dirà che tra consenguinei stretti è probabile la comparsa di
difetti genetici. È vero, ma con questo genere d'incesto il rischio su indicato è molto meno frequente
rispetto alla nascita di minorati (soprattutto mongoloidi) da donne che partiriscono per la prima
volta a piú di quarant'anni, oppure rispetto alla nascita di malati figli di persone affette da talune
infermità genetiche.
Nelle scuole inevitabilmente si dovrà combattere un'aspra guerra, anzi la prima battaglia è già
cominciata. Cito questo: "«No ai corsi anti-omofobia». A scuola l'ultima battaglia tra i laici e i
13 Corriere della Sera, Sabato 13 Aprile 2013, pag. 21. La vicenda riguarda l'amministratore delegato di Mozilla,
Brendan Eich.
cattolici"14. Si pone in risalto il fatto che la campagna pubblicitaria è costata 250.000 euro.
Poi: "Parte la crociata sul sesso in asili e scuole"15.
Proprio quest'ultimo articolo mi sembra degno di lettura: lo riporto qui sotto. Si noti ch'è citato
l'UNAR, un ufficio del Ministero per le pari opportunità che, nella sua opera di catechesi, ha voluto
anche spiegare ai giornalisti come si devano trattare i temi LGBT 16: per esempio non è opportuno
dire che una coppia dello stesso sesso è sterile.
Fiabe gay negli asili e corsi su lesbo-gay-bisex-trans ai docenti. Per legge .
Mamma, papà? Maschio e femmina? Definizioni vecchie e cliché da evitare coi bambini.
Almeno secondo la “Strategia nazionale per la prevenzione e il contrasto delle
discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere (2013 -2015)”
emanata dall’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali del Dipartimento per le Pari
Opportunità. Una “strategia” in sintonia con le linee guida per l'educazione sessuale
dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) già dalll’asilo, improntate alla precocità e
ad una certa non definizione dell'identità di maschio e femmina. Da esse trae ispirazione
in diverse parti il Decreto Legge Carrozza, convertito nella legge 128/2013, che contiene
misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca. In sostanza, per legge coi
bambini e ragazzi dovranno essere promossi i valori dell'omosessualità, transessualità,
bisessualità in nome della non-discriminazione. Il decreto all’art. 16, lettera d, finalizza
obbligatoriamente “la formazione dei docenti all’aumento delle competenze relative
all’educazione, all’affettività, al rispetto delle diversità e delle pari opportunità di genere ed
al superamento dei stereotipi di genere”. Il tutto con corsi obbligatori. Un nuovo dogma
incentrato sul “gender”: non esiste maschio e femmina, ma tanti “orientamenti”. E così è
partita la campagna informativa rivolta a bambini, ragazzi ed insegnanti nelle scuole e
nelle università sulla cosiddetta “identità di genere” e sulla “parità di tutti gli orientamenti
sessuali”: corsi di formazione all’Università di Padova, istruzioni ai giornalisti su come
scrivere riguardo le tematiche LGBT (lesbo, gay, bisex, trans), fondi stanziati dalla Statale
di Milano ad organizzazioni LGBT a scopo “educativo”. In varie scuole, poi, nei documenti
si stanno sostituendo i termini padre e madre con “genitore uno” e “genitore due”. A
14 La Repubblica, Mercoledí 26 Marzo 2014, pag. 21.
15 Acqua & Sapone, Marzo 2014, pag. 72 ( http://www.ioacquaesapone.it/articolo.php?id=1602). L'articolo di questa
rivista è firmato da Francesco Buda, che appare nettamente contrario all'orientamento del Ministero.
16 Si veda http://www.unar.it/unar/portal/wp-content/uploads/2014/01/lineeguida_informazionelgbt.pdf;
http://www.interno.gov.it/mininterno/export/sites/default/it/assets/files/25/2013_02_27_LINEE_GUIDA_UNAR.pdf
Venezia, poi, oltre ai corsi di aggiornamento su questi temi, il Comune distribuirà 46 fiabe
che raccontano l'omosessualità ed altri temi sulle relazioni di coppia e familiari da leggere
ai bimbi di asili e scuole materne. Nei testi si parla delle diverse forme familiari: da quella
con due papà a quella con due mamme, passando per "E con tango siamo in tre", la storia
di due pinguini maschi che covano un uovo. C'è poi “Il grande grosso libro delle famiglie”,
che narra dei diversi modi di metter su un nucleo familiare, oltre a quello tradizionale con
madre e padre. “Piccolo uovo”, disegnato dal celebre vignettista Altan, racconta invece la
fecondazione assistita. Tutto ciò sta avvenendo per legge e per disposizone delle autorità.
è un corto circuito: perché le famiglie e i minori devono accettare che la scuola dell’obbligo
li obblighi a ricevere certi “insegnamenti”? Sarà pure laica questa “strategia” dei presunti
educatori-sessuali, ma ricorda tanto l’ora di religione in classe. Solo che sulla cosiddetta
educazione sessuale non pare si possa scegliere.
Potremo ancora esclamare "Mamma mia!", o l'industria della sodomia s'opporrà in nome
dell'indefinitezza di genere, pretendendo di affiancare a tali parole "Tutor mio!"?
Infine voglio dare un avvertimento ai lettori: nessuno s'azzardi a criticare il contenuto
dell'Enciclopedia Garzanti che ho citato, perciocché essa fu redatta dal Dottor Robert E. Rothenberg
e dalla sua compagine. Sono tutti ebrei americani: chi li accusasse d'omofobia, potrebbe essere
accusato a sua volta d'antisemitismo.
Abdullah Luca de Martini, 1434-1435 H. / 2013-2014 d.C.