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CONOSCIAMO L’OZONO
L’Ozono è un inquinante secondario che si forma quando altri gas, prodotti dalle automobili,
dalle centrali energetiche, dalle caldaie, si combinano tra di loro reagendo in presenza di luce
e calore. Naturalmente è presente nell’alta atmosfera (oltre 15 Km d’altezza), ed è
fondamentale. Senza, infatti, non ci sarebbe vita sulla Terra, visto che ci protegge dalle
radiazioni solari. A quote basse invece, nella troposfera (dalla superficie terrestre fino a 10 –
15 Km d’altezza), è una minaccia per la salute, perché causa difficoltà respiratorie, irrita gola,
naso e occhi, rende più grave l’asma nelle persone affette e scatena attacchi di tosse.
Secondo le normative europee, nelle città l’Ozono non può superare una concentrazione
media di 120 μg/m3 per più di 25 giorni all’anno. Se i livelli registrati sono di 180 μg/m3, le
Autorità devono informare la popolazione ogni giorno o ogni ora: questa è infatti la soglia
oltre la quale si possono avere i primi sintomi. Al di sopra dei 240 μg/m3 , invece, si supera la
sogli di allarme: in questo caso infatti i sintomi si possono manifestare anche nelle persone
non particolarmente sensibili.
Le variazioni delle condizioni metereologiche danno luogo a variazioni stagionali delle
concentrazioni di Ozono: i valori più elevati si verificano in estate, e particolarmente in luglio
e agosto, mentre in inverno si registrano le concentrazioni più basse.
EFFETTI SULL’UOMO
L’ozono provoca irritazioni agli occhi ed alla gola per la sua azione nei confronti delle
mucose. A concentrazioni più elevate causa irritazioni all’apparato respiratorio, tosse ed un
senso di oppressione al torace che rende difficoltosa la respirazione. I soggetti più sensibili
come gli asmatici possono essere soggetti ad attacchi di asma anche a basse concentrazioni.
In presenza di altre sostanze ossidanti quali biossido di Azoto e Anidride solforosa, l’azione
dell’ozono viene potenziata. Negli ambienti di lavoro, chi è addetto alle saldature è esposto a
gravi intossicazioni in quanto vi è un maggior irraggiamento di radiazioni UV nell’ambiente
e, di conseguenza, una formazione di Ozono in loco. Gli eventuali disturbi correlati alla
presenza dell’Ozono in genere terminano se i soggetti colpiti soggiornano in ambienti salubri.
EFFETTI SULL’AMBIENTE
L’ozono insieme al biossido di zolfo, è considerato una delle principali cause del declino
delle foreste; infatti provoca una riduzione nella crescita delle piante e in forti concentrazioni,
clorosi e necrosi delle foglie; ne consegue un prematuro invecchiamento della pianta. Oltre ai
danni visibili delle foglie, l’esposizione a Ozono può portare a riduzioni delle rese nei raccolti
agricoli e nella produzione dei semi.
L’Ozono troposferico causa danni anche ai materiali lapidei, gomme sintetiche e tessuti e in
combinazione con ossidi di Azoto e Anidride Solforosa, può condurre alla corrosione di
alcuni materiali quali acciaio, zinco, rame, alluminio e bronzo.
Da un rapporto dell’OMS riguardo all’impatto dell’inquinamento atmosferico su 13 città
italiane e su 9 milioni di persone che vi abitano, emerge che l’impatto della concentrazione di
Ozono oltre i 70 μg/m3, sarebbe la causa di 516 morti all’anno, pari allo 0.6% dell’intera
popolazione.
Alcune piante durante lo svolgimento delle funzioni metaboliche, rilasciano i terpeni,
componenti principali delle resine e degli oli essenziali (elementi dai quali dipende il
profumo); questi terpeni reagiscono con gli inquinanti emessi dalle automobili formando
Ozono troposferico dannoso per l’uomo e per l’ambiente.
CONSIGLI PER LIMITARE L’ESPOSIZIONE ALL’OZONO
Il personale sanitario raccomanda di ridurre al massimo il rischio di esposizione ad Ozono
soprattutto per quelle categorie di popolazione particolarmente suscettibili: bambini, anziani,
soggetti asmatici.
E’ necessario limitare il più possibile nei mesi estivi la permanenza all’aria aperta soprattutto
nelle ore più calde della giornata dove sono più elevate le concentrazioni di Ozono (dalle
13:00 alle 16:00).
E’ necessario ridurre l’attività sportiva all’aria aperta che provoca un aumento della frequenza
respiratoria e quindi l’esposizione individuale (le ore ideali sono non oltre le 10:00 e dopo le
18:00). Nei soggetti più a rischio si raccomanda di transitare all’aperto nelle zone meno
inquinate.
ossidanti come l’Ozono. Potrebbe essere utile integrare la dieta soprattutto nei mesi estivi,
con alimenti ricchi di vitamina C (agrumi, ribes, fragole, frutta in genere, pomodori, peperoni,
L’Ozono riduce le concentrazioni di
sostanze antiossidanti sia a livello del
muco delle vie respiratorie che a
livello plasmatici; gli antiossidanti
rappresentano uno dei principali
meccanismi di difesa del nostro
organismo nei confronti dell’azione
lesiva di sostanze ossidanti come
l’Ozono. Potrebbe essere utile
integrare la dieta soprattutto nei mesi
estivi, con alimenti ricchi di vitamina
C (agrumi, ribes, fragole, frutta in
genere, pomodori, peperoni, varie
verdure fresche, patate), di vitamina E
(germogli di grano, semi di girasole),
oligoelementi fra cui il selenio
contenuto nel pesce e nella crusca.