Le lamiere crescono con le joint venture
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Le lamiere crescono con le joint venture
IMPRESA E TERRITORI Il SoIe-24 Ore - 2013-09-11 - Pag. 38 Gruppo Cornaglia. Dal 1916 la produzione di impianti per auto e camion non conosce battute d'arresto Le lamiere crescono con le joint venture Augusto Grandi TORINO Dalla lamiera per le bombole dei gas agli accordi internazionali in India e Canada per l1a produzione di impianti di scarico per auto e camion e filtri per autovetture. In mezzo ci sono gli anni che vanno dal 1916 sino ai giorni nostri. E ci sono anche quattro generazioni della famiglia Cornaglia impregnata nell'azienda creata da Giuseppe nel cuore di Torino. «Inizialmente - spiega Pier Mario Cornaglia, nipote del fondatore e amministratore delegato del gruppo insieme al fratello Umberto mentre la sorella Roberta è presidente – l’azienda stampava lamiera per camion, per auto, per lavatrici, oltre che per le bombole dei gas Una produzione povera». Al ritorno della Russia, dove aveva combattuto come volontario, Pier Antonio (figlio del fondatore) aveva ritrovato le fabbrica danneggiata delle bombe angloamericane. Ma non si era arreso. Prima la ricostruzione poi, nel 1960, il trasferimento dello stabilimento a Beinasco, a pochi chilometri da Torino. E dieci anni più tardi l’ampliamento dell’attività, affiancando allo stampaggio la produzione di impianti per lo scarico (per camion e trattori) e di quelli per l’aspirazione, montati sulle auto. Uno dei punti di forza del gruppo è rappresentato dal Centro ricerche, a Villanova d’Asti, dove sono occupate 50 persone tra ingegneri e tecnici altamente qualificati. «Lavoriamo insieme al Politecnico sottolinea Cornaglia - e tutti i nostri prodotti nascono qui, dalle nostre ricerche». Un vantaggio competitivo che ha consentito al gruppo piemontese di affrontare, e superare, le difficoltà della crisi italiana. Nel 2012 il fatturato si e attestato intorno ai 220 milioni (40% realizzato all’estero) e quest’anno dovrebbe crescere, grazie soprattutto al lavoro già previsto per l’autunno. Nel frattempo sono aumentati anche gli addetti, oltre 900 a livello mondiale e circa 650 in Italia. Suddivisi tra gli stabilimenti del Piemonte e quelli di Atessa (Chieti) e Salerno. All'estero il gruppo Cornaglia sta rafforzando la propria presenza, «ma per servire i mercati locali, non per delocalizzare». Cosi sono stati aperti stabilimenti in Polonia, in Romania, in Turchia, in India. E proprio in quest’ ultimo Paese è in fase di avvio una seconda joint venture che si occuperà di marmitte per auto e trattori mentre la prima fabbrica serviva il settore auto. Ma l'espansione prosegue, grazie anche all’ingresso in azienda della quarta generazione dei Cornaglia: Edoardo, Pier Antonio, Tommaso. Ed è arrivata, nei giorni scorsi, una nuova joint venture in Canada, la AbCor-filter, per la produzione di cartucce di filtraggio per auto. Ma sono allo studio joint venture, per la fabbricazione di marmitte per autocarro, anche in Cina, in Russia, negli Stati Uniti. © RIPRODUZIONE RISERVATA http//edicola.i1sole24ore.com/jsp/print.jsp/cliente=SOLE 15/09/2013