qui - THEForg3

Transcript

qui - THEForg3
TheForge
Saggi sulla proprietà e la libertà
intellettuale
2//Il primo pensiero è il miglior pensiero
la visione della cultura in rete di Xanadu
Patrizio Agostinelli
Novembre 2005
(Versione Stampabile)
Patrizio Agostinelli, 2005; http://theforge.altervista.org; email: [email protected]
Licenza d'uso:
il presente testo è rilasciato liberamente. Ne è permessa la diffusione e la riproduzione totale e parziale e la modifica del contenuto in ogni forma e supporto, purché venga
notificato all'Autore e non sia per scopi commerciali o di lucro.
Testo scritto e convertito in formato PDF con OpenOffice 1.1
Si ringraziano tutti gli autori consultati (citati e non citati per mia mancanza) e i realizzatori delle immagini reperite tramite la Rete.
Questo testo è stato scritto senza fini di lucro e senza intenzione di violare le leggi esistenti sulla proprietà intellettuale, se ciò fosse avvenuto ugualmente si prega di
comunicarlo, permettendo all'autore di adempiere ai necessari obblighi.
1
Cosa è TheForg3 – notizie legali
TheForg3 è un portale culturale realizzato e gestito da Patrizio Agostinelli, residente in Todi, provincia di Perugia. Tale sito web è
hostato sui server della ditta Altervista. La natura del sito web è di carattere culturale, letterario e sociale; in esso vengono pubblicati a
cadenza non periodica saggi e articoli di approfondimento e critica su diversi settori quali la politica, l'arte, la letteratura, lo svago.
Vengono inoltre pubblicate opere narrative e poetiche.
Il sito web non ha scopo commerciale. Il progetto letterario e culturale del portale muove dal principio dell'open source e della licenza
GPL/GNU, conosciuto anche sotto il nome di "copyleft". É permesso utilizzare qualsiasi materiale presente sul sito previa notifica
esplicita ai/al proprietari/o, per essere ripubblicato e anche modificato da chiunque e sotto qualunque modalità di edizione, a
condizione esso non venga sfruttato per fini commerciali o di qualsivoglia lucro.
I materiali presenti sul sito si suddividono in tre categorie: 1) materiale prodotto dall'Autore, esente da ogni limite di proprietà
intellettuale fatte salve le condizioni precedentemente esposte; 2) materiale preso da altre fonti, esenti da Diritti di Autore; 3)
materiale preso ad altre fonti su cui grava il Diritto di Autore. Questo tipo di materiale è stato raccolto e utilizzato dall'Autore con
piena conoscenza della legislazione sul copyright, ma senza intenzione di ledere ai proprietari né di ricavarne un profitto economico
diretto. Si specifica che tutto il materiale pubblicato ricadente in questa categoria è stato prelevato da fonti pubbliche o accessibili a
chiunque, ne è esplicitata l'origine, e ne viene notificato l'uso ai proprietari. In qualunque momento il proprietario del materiale in
oggetto può reclamare i suoi diritti su di esso e contattare l'amministratore del portale per chiederne l'immediata rimozione.
Sostenere TheForg3
TheForg3 è nato per restare uno spazio libero e completamente gratuito di circolazione della cultura, costruzione di
immaginari, riflessione critica. Le uniche risorse a disposizione del progetto sono il tempo e le capacità dell'Autore e il
sostegno dei lettori a titolo di donazione. Si può sostenere Theforg3 offrendo il proprio contributo materiale nella
realizzazione di sezioni e articoli come si può sostenerlo economicamente. Sulla pagina iniziale è presente un banner
pubblicitario – senza alcun dialer o servizi a pagamento. Siete liberi di clicckare sul banner o meno, facendolo una volta al
giorno darete un piccolo contributo. Se desiderate effettuare una donazione più consistente contattare l'autore tramite email o
ICQ.
Patrizio Agostinelli
@mail & MSN messenger - [email protected]
icq n.166925176
Grazie per l'attenzione e buona lettura
Patrizio Agostinelli, 2005; http://theforge.altervista.org; email: [email protected]
Licenza d'uso:
il presente testo è rilasciato liberamente. Ne è permessa la diffusione e la riproduzione totale e parziale e la modifica del contenuto in ogni forma e supporto, purché venga
notificato all'Autore e non sia per scopi commerciali o di lucro.
Testo scritto e convertito in formato PDF con OpenOffice 1.1
Si ringraziano tutti gli autori consultati (citati e non citati per mia mancanza) e i realizzatori delle immagini reperite tramite la Rete.
Questo testo è stato scritto senza fini di lucro e senza intenzione di violare le leggi esistenti sulla proprietà intellettuale, se ciò fosse avvenuto ugualmente si prega di
comunicarlo, permettendo all'autore di adempiere ai necessari obblighi.
2
Il primo
pensiero è il
miglior pensiero
la visione della cultura in rete di Xanadu
progetto da lui ideato e descritto nel
libro "Literary Machines 90.1"
Chiunque è in grado di capire, bene o (1990) nel quale indagò l'ipertesto.
male, che una determinata Nelson scrisse: «Con ipertesto
conformazione sociale esistente, o intendo scrittura non sequenziale
esistita in passato, non è nata dal
testo che si dirama e consente al
nulla. E siamo in grado anche di
lettore di scegliere; qualcosa che
immaginare che quando al mondo, di
fronte agli occhi e alle potenzialità del si fruisce al meglio davanti a uno
genere umano, si presentano le schermo interattivo. Così come è
opportunità di una nuova cosa, la comunemente inteso, un ipertesto
creatività si mette all'opera per è una serie di brani di testo tra cui
sfruttarle. Poi la storia ci dimostra che sono definiti legami che
nella grande maggioranza di casi, una consentono al lettore differenti
scoperta tecnologica, una nuova cammini [...] L'ipertesto inoltre
forma di conoscenza e qualsiasi altra come caso particolare la scrittura
cosa utile alla vita, tende ad assumere sequenziale, ed è quindi la forma
una sola forma, un solo modo di più generale di scrittura»1>>. Il
funzionamento, un solo effetto utile, e progetto Xanadu doveva essere una
ovviamente un solo Padrone. nuova forma di letteratura
Processi come questi non sono mai collaborativa fondata su un raffinato
indolori, è cosa nota; processi come sistema di collegamenti tra testi che,
questi, anche quando non comportano nelle sue speranze, avrebbe dovuto
guerre, tragedie umanitarie e disastri produrre in breve tempo una fioritura
ambientali, generano perlomeno un di opere derivate, di commenti, di
conflitto tra idee, tra tutte le idee che note, liberamente accessibili a lettori
gli uomini hanno portato intorno alla e scrittori. Fu Nelson stesso a coniare
"new thing", e questo dura anche il termine ipertesto composto di due
indefinitivamente fin quando una sola elementi: il prefisso "Hyper" deriva
idea trionfa su tutte le altre. dall'omonimo termine greco tradotto
con "sopra", e di solito serve a
Quanto segue è, se vogliamo, la connotare un termine di una qualità
riesumazione di una idea vittima di particolare, di grado superiore al
questi processi, del pensiero e della normale. In questo caso specifico
figura di uno dei primi filosofi pare che Nelson intendesse riferirsi
contemporanei che si dedicò alla Rete. all'uso che del termine si fa in
Si chiama Theodor Holmes Nelson,
geometria, dove cioè hyper indica
detto Ted, e Xanadu è il nome del un
l'estensione su uno spazio
1 >> Nelson,
op. cit., 1990,
pag. 0/2
Patrizio Agostinelli, 2005; http://theforge.altervista.org; email: [email protected]
Licenza d'uso:
il presente testo è rilasciato liberamente. Ne è permessa la diffusione e la riproduzione totale e parziale e la modifica del contenuto in ogni forma e supporto, purché venga
notificato all'Autore e non sia per scopi commerciali o di lucro.
Testo scritto e convertito in formato PDF con OpenOffice 1.1
Si ringraziano tutti gli autori consultati (citati e non citati per mia mancanza) e i realizzatori delle immagini reperite tramite la Rete.
Questo testo è stato scritto senza fini di lucro e senza intenzione di violare le leggi esistenti sulla proprietà intellettuale, se ciò fosse avvenuto ugualmente si prega di
comunicarlo, permettendo all'autore di adempiere ai necessari obblighi.
3
vedi in
Appendice
2 <<
___________
_
<www.scriban
et.it>, "Lez.
11:
Informatica
Generale.
Ipertesti,
multimedialità
e reti (I parte).
Ipertestualità e
multimedialità
Nelson, Bolter
a Landow".
3 <<
tridimensionale. Il secondo elemento questi, in particolare, quello di
della parola è "Text" cioè testo, dal fornire un sistema capace di ordinare
latino textum o textus, ovvero le concatenazioni tra autori,
intreccio, trama, ordito. Un ipertesto è documenti, sistemi di annotazione e
4>>
dunque un testo multidimensionale, comparazione dei testi . Inoltre vi
più esattamente è un insieme di è un aspetto ancora più importante:
blocchi o frammenti testuali collegati non è possibile prescindere
elettronicamente fra loro secondo una dall'elemento collaborativo di un
rete di interconnessioni semantiche ipertesto. Proprio per questo è
non sequenziali. criticabile la superficialità con cui si
L'organizzazione delle informazioni definisce ipertestuale il World Wide
contenuta in un ipertesto è dunque Web come lo conosciamo oggi. Le
multipuntiforme, multinucleare, pagine di internet infatti non possono
reticolare, trasversale, non conosce venire modificate dal navigatore, e
un'unità prestabilita, come testo anche se è ormai di uso comune
inteso in senso classico, ma una costruire i siti cosiddetti «dinamici»,
potenziale infinità di sequenze nei quali un visitatore può registrarsi
differenti legate alle scelte del e ottenere la facoltà di inserire
fruitore. Pertanto l'ipertesto digitale commenti, immagini, o anche intere
abbandona la logica lineare del testo pagine web, si resta davvero lontani
tradizionale per una struttura da Xanadu; perché esso non
"rizomatica", disaggregata, prevedeva l'interattività per
destrutturata, parallela e in cui è concessione, o limitata a determinati
indispensabile delineare un inizio, una ambiti o a settori dedicati; la
fine, un centro. possibilità di intervento su Xanadu da
Nelson, nato nel 1937 e laureato in parte dell'utente era prevista come
filosofia, lavorava in Giappone quando immediata e totale, e il risultato
mosse il suo progetto (che portava doveva essere un accrescimento di
come nome un misterioso palazzo informazioni «una tantum» per ogni
immaginato nella poesia del romantico volta che un utente interviene
inglese S. T. Coleridge "Kubla Khan" seguendo le tre dimensioni virtuali.
<< 2
) a partire dare tre parole chiave: Uno degli usi immediati di Xanadu
connessione, archiviazione, era ovviamente rivolto agli ambiti
accessibilità. Per connessione della ricerca scientifica e dell'
intendeva la possibilità di connettere "Accademia" tout court, dove
alla rete una quantità infinita di utenti, l'informazione con le forme di
per archiviazione intendeva la bibliografie di elenchi, di tabelle, di
possibilità di registrare le informazioni testi scientifici, di citazioni letterarie,
e infine, la connettività riguardava la certificati burocratici, circolari
facilità di accesso alle informazioni aziendali; materiale che viene stilato
<<3
. In empi recenti si spesso è una prima volta, ri-scritto ex novo,
affermato che Ted Nelson è stato il integrato, interpolato, copiato in
"visionario" del web, il che è infiniti modi, spesso ripetendo
senz'altro vero ma ha sempre ricerche e immissioni di dati già fatti
sostenuto che il "WWW" non soddisfa da altri 5 >>. Per Theodor Holm
alcuni importanti requisiti Nelson la Rete - così come lui la
fondamentali del suo Xanadu. Tra immaginava - avrebbe alleviato allo
4 >>
<ww.Linuxclub.org>
Rattus
Norvegicus
"Dalla
biblioteca
universale alla
biblioteca
pubblica
distribuita.
Itinerari tra
rete e
territorio:
Bookmobile,
BookCrossing,
DLP"
<www.aib.it/ai
b/contr/ridi1.h
tm>, Riccardo
Ridi "Xanadu:
L'ipertesto
globale tra
utopia e
realtà", 1994.
5 >>
Patrizio Agostinelli, 2005; http://theforge.altervista.org; email: [email protected]
Licenza d'uso:
il presente testo è rilasciato liberamente. Ne è permessa la diffusione e la riproduzione totale e parziale e la modifica del contenuto in ogni forma e supporto, purché venga
notificato all'Autore e non sia per scopi commerciali o di lucro.
Testo scritto e convertito in formato PDF con OpenOffice 1.1
Si ringraziano tutti gli autori consultati (citati e non citati per mia mancanza) e i realizzatori delle immagini reperite tramite la Rete.
Questo testo è stato scritto senza fini di lucro e senza intenzione di violare le leggi esistenti sulla proprietà intellettuale, se ciò fosse avvenuto ugualmente si prega di
comunicarlo, permettendo all'autore di adempiere ai necessari obblighi.
4
studioso l'onere maggiore della sua economicamente remunerativa la
professione: la perdita di tempo gestione dell'intero sistema.
collegata al reperimento, Nelson è stato famoso anche per
all'assimilazione e alla manipolazione essere uno scrittore dallo stile
dei dati. Il problema intanto è che chi visionario, ma anche i contenuti
redige un documento non è quasi mai espressi nella sua opera portano lo
a conoscenza di chi avesse potuto stesso segno; egli vide, con la sua
svolgere un lavoro simile e in qualche mente brillante e ingegnosa la
modo utile, soprattutto non sapeva possibilità dell'avveramento di una
come impossessarsene. Quindi Nelson nuova era culturale, anzi di un nuovo
pensò all'ipertesto, ma con una mondo, quello del "docuverso"6>> di
accezione ben definita, perché i tipi di cui Xanadu è immagine e struttura
ipertesto che conosciamo sono ben della dimensione intellettuale e
poca cosa, permettono solo sostituisce ogni word processor,
determinati collegamenti con un ogni tipo di pubblicazione,
numero limitato di documenti, e riavvicinando radicalmente i concetti
sempre nell'ambito di quanto previsto stessi di lettura e scrittura. Definire
dal progettatore. L'incredibile una cosa del genere "un fantasioso
potenziale del concetto di ipertesto tentativo di reinventare
emerge completamente solo se è
quell'importantissima istituzione
possibile navigare all'infinito fra tutti i
sociale che è la biblioteca"7>> è
documenti esistenti, attraverso
veramente il minimo che si possa
qualsiasi percorso possibile.
fare.
Nelle intenzioni del fondatore Xanadu
Cerchiamo di andare oltre e
è un programma che gira su una
pensiamo a uno Xanadu realmente
miriade di calcolatori collegati in una
funzionante. In esso domina
Rete planetaria e che sostituisce ogni
l'ipertesto che è un modello che non
altro genere di archiviazione (anche
segue una sequenza lineare come un
casalinga). Assolutamente tutti i
libro, ma un insieme di collegamenti
documenti, anche i più effimeri e
all'interno dello stesso testo o tra
personali, devono risiedere su
testi diversi. Ipertestualità vuol dire
Xanadu, protetti dagli sguardi altri
perdita di un centro, e si perde anche
finché l'autore non decide di renderli
il concetto di autorità all'interno del
pubblici, cioè disponibili sull'intera
testo. A questo concetto è legato il
Rete. Da qualsiasi documento si può
concetto di interattività, vale a dire
passare a qualsiasi altro, seguendo
che il testo non sequenziale non
qualsiasi tipo di associazione. La
viene semplicemente fruito da parte
scrittura avviene direttamente sul
del lettore, che è in un certo qual
sistema, che salva ogni successiva
senso in una posizione secondaria
versione del testo e che permette di
rispetto all'autore, ma diventa egli
citare qualsiasi altro documento
stesso un autore interagendo con il
presente sulla rete semplicemente
testo che ha di fronte8>>. É una
aprendo una finestra ipertestuale su di
modalità di studio molto più libera. In
esso. Per leggere (e a maggior
Xanadu è possibile scegliere le
ragione per citare) un documento
informazioni che si decidono
occorre pagare una minima cifra
scegliendo il percorso che si vuole e
sufficiente - per Nelson - a rendere
addirittura inserire anche dei
6>> R. Ridi,
"Il
mondo
come volontà e
documentazion
e"
PDF
reperito
nel
Web
via
Google senza
riferimenti
7>> Benjamin
Wooley,
"Virtual
worlds"
Oxford,
Blackwell,
1992, trad. it.
"Mondi
Virtuali",
Torino, Bollati
Boringhieri,
1993, p. 193,
citazione
ripresa
da
Riccardo Ridi
"Xanadu:
L'ipertesto
globale
tra
utopia
e
realtà", 1994.
<www.aib.it/ai
b/contr/ridi1.h
tm>
___________
__
8>>
<www.scriban
et.it>,
"Lez.
11:
Informatica
Generale.
Ipertesti,
multimedialità
e reti (I parte).
Ipertestualità e
multimedialità
Patrizio Agostinelli, 2005; http://theforge.altervista.org; email: [email protected]
Licenza d'uso:
il presente testo è rilasciato liberamente. Ne è permessa la diffusione e la riproduzione totale e parziale e la modifica del contenuto in ogni forma e supporto, purché venga
notificato all'Autore e non sia per scopi commerciali o di lucro.
Testo scritto e convertito in formato PDF con OpenOffice 1.1
Si ringraziano tutti gli autori consultati (citati e non citati per mia mancanza) e i realizzatori delle immagini reperite tramite la Rete.
Questo testo è stato scritto senza fini di lucro e senza intenzione di violare le leggi esistenti sulla proprietà intellettuale, se ciò fosse avvenuto ugualmente si prega di
comunicarlo, permettendo all'autore di adempiere ai necessari obblighi.
5
Nelson, Bolter
a
Landow.
<http://www.s
cribanet.it/ope
ratorebeni/inf
ormatica/lezio
ni/lezione11.h
tm>
Nelson,
op.
cit. pag. 9/11
9<<
documenti propri, completamente fronte ad una innovazione di portata
nuovi, o modificare quelli già presenti gigantesca.
nel sistema. «Il mondo delle idee» Vorrei far notare l'uso del termine
dice Nelson «è ritagliato in territori, innovazione, e non invenzione,
assegnati come feudi a individui perché l'ipertestualità, ricordano in
che rappresentano questi territori molti, non è sorta con internet: le
(detti materie), a loro volta questi glosse degli amanuensi erano
ipertesti e forse già nei geroglifici gli
sovrani e sovrane vi impongono il
egizi usarono questa tecnica. Le note
proprio stile e la propria
a pie' pagina di un testo sono un
personalità. L'allievo deve rendere ipertesto (teorico), così come le
omaggio alla Duchessa della Storia, formule anacolutiche «come
al Conte della Matematica, e se voi vedremo», «come già abbiamo
e questi individui non nutrite visto» sono sempre dei rimandi.
reciproca simpatia, quasi L'ipertestualità è inoltre una modalità
certamente detesterete gli di pensiero dell'uomo catturato nel
argomenti che essi controllano, e momento in cui studia una materia.
che portano il marchio della loro Ma la differenza e l'innovazione è che
personalità. Ogni signore feudale l'ipertestualità esce dalla mente
ha il potere assoluto di annoiare, dell'uomo, diventa un mezzo, e
offendere e revocare il diritto di propone a tutti gli utenti la possibilità
accesso» <<9. Nelson conclude di lavorare e studiare al massimo
osservando come le vecchie delle loro possibilità, perché così
metodologie d'insegnamento finiscono chiunque può essere in grado di
per aumentare nello spirito delle scavalcare le proprie lacune
persone lo scoraggiamento nel conoscitive e forse anche una
lasciarsi coinvolgere dalle idee, dal mancata dotazione di energia
pensare, dall'esplorare, dal coltivare intellettuale. (o qualsivoglia altro
gli interessi. L'aspetto peggiore di termine è possibile usare per riferirsi
questo sistema è di convincere alla fantasia, alla memoria, alle
ognuno della divisione delle materie capacità logiche dei singoli).
del mondo, della sua delimitazione in Questo ci porta a una rivoluzionaria
territori invalicabili. Inoltre si finisce trasformazione della cultura in tutte
per accettare come naturale una le sue forme, perché l'ipertesto ci
gerarchia delle nozioni, con certe da avvicina a una forma di pensiero
assimilare prima e altre dopo nel non-lineare, a una forma analogica
corso delle studio di una materia. La più interessata a studiare i fatti in
10>>
, e se vogliamo
mente giungerà così a riconoscere maniera globale
andare
al
nocciolo
del
progetto
come necessaria un'impostazione
sequenziale nell'ordinamento del Xanadu sotto il profilo sociale ed
pensiero. L'ipertesto dovrebbe liberare economico si deve riconoscere a
la mente da queste costrizioni, Nelson il merito di essere stato
sfruttando la somiglianza del suo promotore di un'idea davvero diversa
modo di operare rispetto alle forme di editoria elettronica. Un'idea restata
del pensiero. Non è questo un senza seguito significativo perché,
elemento da liquidare con poche sottolineiamo quasi inutilmente,
battute, tutt'altro: ci troviamo di l'industria culturale odierna si fonda
10>>
Fabio
Giacomini,
Ipertesti:
definizioni e
modelli. Ambiti
applicativi
nella didattica,
<www.triesterivista.it/cultur
a/giacomini.ht
ml>
Patrizio Agostinelli, 2005; http://theforge.altervista.org; email: [email protected]
Licenza d'uso:
il presente testo è rilasciato liberamente. Ne è permessa la diffusione e la riproduzione totale e parziale e la modifica del contenuto in ogni forma e supporto, purché venga
notificato all'Autore e non sia per scopi commerciali o di lucro.
Testo scritto e convertito in formato PDF con OpenOffice 1.1
Si ringraziano tutti gli autori consultati (citati e non citati per mia mancanza) e i realizzatori delle immagini reperite tramite la Rete.
Questo testo è stato scritto senza fini di lucro e senza intenzione di violare le leggi esistenti sulla proprietà intellettuale, se ciò fosse avvenuto ugualmente si prega di
comunicarlo, permettendo all'autore di adempiere ai necessari obblighi.
6
R. Ridi, "Il
mondo come
volontà e
documentazion
e" cit.
11 <<
sulla semplice riproduzione di opere spinto" sulla strada della costituzione
digitali e secondo Nelson: di un unico, mastodontico standard
«pubblicare CD ROM non è editoria per il sapere. Infine Nelson sentì
elettronica, è pubblicare plastica». anche il bisogno di trovare una base
Considerando l'abisso culturale ancora economica al progetto, quindi lo
prima che tecnologico che corre tra previde come a pagamento, anche se
stampare e poi sparpagliare per il questa necessità sorge in realtà per
mondo un determinato numero di dotare il sistema di una illimitata
oggetti, pressoché identici fra loro e capacità di storaggio delle
contenenti determinate informazioni, informazioni; in altri termini, la
e piazzare le medesime informazioni questione economica si poneva solo
nella memoria di un unico computer per risolvere il problema
collegato alla Rete per tutti coloro che fondamentale rappresentato dalla
vorranno fruire on-line di tali contenuti scomparsa delle informazioni (che a
è molto difficile dargli torto, pur se tutt'oggi persiste) e che se non
Xanadu appare non avere dei punti eliminato metteva in discussione
12>>
.
pienamente condivisibili 11 <<. l'intero progetto
Si
deve
ricordare
che
Nelson iniziò a
Innanzitutto Nelson risolve il problema
dei diritti d'autore semplicemente scrivere negli anni Sessanta e che
"sciogliendoli" in Xanadu, in quanto, Xanadu poteva modificare
nel momento in cui il suo progetto potentemente il rapporto tra scrittura
fosse realizzato, bisognava decidere a e lettura rendendo necessaria una
chi appartengano i diritti del materiale minore passività dell'utente, dello
in esso presente. Nelson va al di là di studente e del mediatore informatico.
quella che è la concezione occidentale Tanto per dire, la stragrande
del diritto d'autore che considera maggioranza della ricerca scientifica
questo come semplice estensione del condanna il ricercatore a una pratica
diritto di proprietà; con Xanadu non si formale e logica per la quale il suo
può parlare di una estensione del lavoro deve per forza presentare
diritto ma di un nuovo diritto, poiché lunghe parti di ricostruzioni, critiche,
finché l'oggetto è riconoscibile sintesi e disquisizioni sullo scibile
(manoscritto, bozza, libro ecc.) ci sono precedente al suo lavoro e a questo
varie manifestazioni di volontà nella collegato. Nella maggior parte dei
cessione di un diritto d'autore a un casi questo lavoro serve a poco, di
operatore economico in forma solito se anche una sola idea nuova
contrattuale. Nel mondo delle reti man salta fuori, essa può essere espressa
mano che si affermano i principi della in tre cartelle, e invece è costretta a
condivisione diventa sempre più essere dispersa in miriadi di pagine a
difficile individuare l'oggetto sui quali causa dei riscontri testuali, delle
far valere i diritti, la ridefinizione dei verifiche critiche, della bibliografia.
ruolo degli editori e dei distributori, vi Tutto ciò non è ovviamente, solo un
sono aspetti che riguardano l'etica e la manierismo formale imposto, si tratta
privacy; inoltre Xanadu sembra essere di un passaggio dovuto a causa della
un progetto un "po' troppo vastità e della dispersione che la
conoscenza umana ha subito nell'era
del libro
12>>
www.scribane
t.it, "Lez. 11:
Informatica
Generale.
Ipertesti,
multimedialità
e reti (I parte).
Ipertestualità e
multimedialità
Nelson, Bolter
a
Landow.
<http//www.sc
ribanet.it/oper
atorebeni/info
rmatica/lezion
i/lezione11.ht
m.>
Personalment
e
non
mi
allarmerei
troppo
sull'aspetto
«a
pagamento»
di Xanadu. In
fin dei conti
nessuno può
entrare oggi
gratuitamente
neppure sul
Worl
Wide
Web.
Patrizio Agostinelli, 2005; http://theforge.altervista.org; email: [email protected]
Licenza d'uso:
il presente testo è rilasciato liberamente. Ne è permessa la diffusione e la riproduzione totale e parziale e la modifica del contenuto in ogni forma e supporto, purché venga
notificato all'Autore e non sia per scopi commerciali o di lucro.
Testo scritto e convertito in formato PDF con OpenOffice 1.1
Si ringraziano tutti gli autori consultati (citati e non citati per mia mancanza) e i realizzatori delle immagini reperite tramite la Rete.
Questo testo è stato scritto senza fini di lucro e senza intenzione di violare le leggi esistenti sulla proprietà intellettuale, se ciò fosse avvenuto ugualmente si prega di
comunicarlo, permettendo all'autore di adempiere ai necessari obblighi.
7
Nelson,
op.
cit. pag. 1/5
13<<
stampato. Ma se grazie a Xanadu
tutto fosse a portata di mano, in un
unico "docuverso" - o "cyberspazio"
- percorribile con facilità, lungo
qualsiasi itinerario associativo, come
cambierebbe il mestiere di produrre
conoscenza? Credo che come minimo
sarebbe molto più accessibile e
democratico! «Immaginate una
nuova cultura libertaria dove
spiegazioni alternative permettono
a chiunque di scegliere l'approccio
o il tracciato a lui pià confacente;
dove le idee sono accessibili e
interamente per chiunque, così che
l'esperienza umana possa godere di
una nuova libertà e una nuova
ricchezza»13<<
Dei tre obiettivi che, sia Xanadu
doveva raggiungere, e nell'ordine:
archiviare il maggior numero possibile
di libri in formato digitale e renderli
reperibili a tutti, dotarsi di potenti
algoritmi, in grado di effettuare
ricerche mirate all'interno dei testi,
fornire sistemi di lettura, scrittura e
notazione su monitor in grado di
ottimizzare il lavoro di ricerca ed
elaborazione da parte degli studiosi,
ovviamente, oggi, non si notano
grandi risultati.
Da un «luogo magico di letteraria
memoria»
Patrizio Agostinelli
Novembre 2005
[ver. 0.9a*]
* NOTA Scrivere non è un impegno facile, soprattutto
quando un intellettuale cerca di evitare l'errore,
l'imprecisione e la superficialità. Già questi tormenti
sono più che sufficienti per rallentare la fatica dello
studioso; tuttavia molto spesso, come se non
bastasse, mentre si riflette e si scrive si aprono
sempre nuovi interrogativi, perché la realtà ha una
grana finissima e sfuggente. Per questo i miei lavori
riportano accanto alla data indicativa di stesura anche
il numero della versione, così da essere tutti
consapevoli, io per primo, che posso tornare sul mio
lavoro e migliorarlo.
Patrizio Agostinelli, 2005; http://theforge.altervista.org; email: [email protected]
Licenza d'uso:
il presente testo è rilasciato liberamente. Ne è permessa la diffusione e la riproduzione totale e parziale e la modifica del contenuto in ogni forma e supporto, purché venga
notificato all'Autore e non sia per scopi commerciali o di lucro.
Testo scritto e convertito in formato PDF con OpenOffice 1.1
Si ringraziano tutti gli autori consultati (citati e non citati per mia mancanza) e i realizzatori delle immagini reperite tramite la Rete.
Questo testo è stato scritto senza fini di lucro e senza intenzione di violare le leggi esistenti sulla proprietà intellettuale, se ciò fosse avvenuto ugualmente si prega di
comunicarlo, permettendo all'autore di adempiere ai necessari obblighi.
8
Appendice
Samuel Taylor Coleridge
Traduzione di Mario Luzi
Kubla Khan
Or, a Vision in a Dream
A Fragment
(1798)
In Xanadu did Kubla Khan
A stately pleasure-dome decree:
Where Alph, the sacred river, ran
Through caverns measureless to man
Down to a sunless sea.
So twice five miles of fertile ground
With walls and towers were girdled round:
And there were gardens bright with sinuous
rills, Where blossomed many an incensebearing tree;
And here were forests ancient as the hills,
Enfolding sunny spots of greenery.
Nel Xanadu alza Kubla Khan
dimora di delizie un duomo
dove Alf, il fiume sacro, scorre
per caverne vietate all’uomo
a un mare senza sole.
Dieci miglia di fertile campagna
con mura e torri furono recinte:
e c’era nel giardino un luccichio di rivi
e l’albero d’incenso era fiorito
e v’erano foreste antiche come i clivi
che abbracciavano il verde agro assolato.
But oh! that deep romantic chasm which
slanted
Down the green hill athwart a cedarn cover!
A savage place! as holy and enchanted
As e'er beneath a waning moon was haunted
By woman wailing for her demon-lover!
And from this chasm, with ceaseless turmoil
seething,
As if this earth in fast thick pants were breathing,
A mighty fountain momently was forced:
Amid whose swift half-intermitted burst
Huge fragments vaulted like rebounding hail,
Or chaffy grain beneath the thresher's flail:
And 'mid these dancing rocks at once and ever
It flung up momently the sacred river.
Five miles meandering with a mazy motion
Through wood and dale the sacred river ran,
Then reached the caverns measureless to man,
And sank in tumult to a lifeless ocean:
And 'mid this tumult Kubla heard from far
Ma oh! quel cupo abisso fino al fondo
straziava la collina nel suo velo di cedri.
Era un orrido sacro e ammaliato
come alcuno ce n’è sotto la luna
calante ove alza gemiti una donna
inquietata dal demone d’amore!
Dall’abisso in un turbine incessante
quasi il suolo rompesse in un singhiozzo,
una polla irruente urgeva a tratti:
fra i crosci subitanei e intermittenti,
con rimbalzi di grandine o di veccia
sotto il flagello di chi trebbia, ingenti
macigni sussultavano e frammenti.
Di là, da quella danza irta di blocchi
alto sorgeva a tratti il fiume sacro.
Cinque miglia di corso vagabondo
per boschi e valli il fiume percorreva,
poi cadeva per grotte senza fondo
tumultuoso in un oceano morto.
E rauche in mezzo a quel tumulto a Kubla
Patrizio Agostinelli, 2005; http://theforge.altervista.org; email: [email protected]
Licenza d'uso:
il presente testo è rilasciato liberamente. Ne è permessa la diffusione e la riproduzione totale e parziale e la modifica del contenuto in ogni forma e supporto, purché venga
notificato all'Autore e non sia per scopi commerciali o di lucro.
Testo scritto e convertito in formato PDF con OpenOffice 1.1
Si ringraziano tutti gli autori consultati (citati e non citati per mia mancanza) e i realizzatori delle immagini reperite tramite la Rete.
Questo testo è stato scritto senza fini di lucro e senza intenzione di violare le leggi esistenti sulla proprietà intellettuale, se ciò fosse avvenuto ugualmente si prega di
comunicarlo, permettendo all'autore di adempiere ai necessari obblighi.
9
Ancestral voices prophesying war!
The shadow of the dome of pleasure
Floated midway on the waves;
Where was heard the mingled measure
From the fountain and the caves.
lt was a miracle of rare device,
A sunny pleasure-dome with caves of ice!
A damsel with a dulcimer
In a vision once I saw:
lt was an Abyssinian maid,
And on her dulcimer she played,
Singing of Mount Abora.
Could I revive within me
Her symphony and song,
To such a deep delight 'twould win me,
That with music loud and long,
I would build that dome in air,
That sunny dome! those caves of ice!
And all who heard should see them there,
And all should cry, Beware! Beware!
His flashing eyes, his floating hair!
Weave a circle round him thrice,
And close your eyes with holy dread,
For he on honey-dew hath fed,
And drunk the milk of Paradise.
voce d’avi annunziavano guerra!
L’ombra della chiara dimora
fluttuava nella corrente,
indistinta l’eco arrivava
dalle grotte e dalla sorgente.
Era un raro miracolo, una casa
su caverne di ghiaccio ed assolata!
Una fanciulla con la cetra
io vidi in sogno una volta:
era una vergine abissina,
su quella cetra suonava
e cantava del Monte Abora.
Potessi in me resuscitare
quella viva armonia, quel canto
tale delizia inonderebbe il sangue
che a quel suono lungo e chiaro
potrei inalzarlo nell’aria
il castello di sole! Le caverne di ghiaccio!
E chi l’udisse, lo vedrebbe là
e griderebbe! “Mistero! Mistero!”
Gli occhi infuocati ed i capelli al vento!
Un circolo tre volte replicate
intorno a lui, chiudetegli le palpebre,
poiché manna ed ambrosia ha delibate,
il latte delibò del Paradiso.
Patrizio Agostinelli, 2005; http://theforge.altervista.org; email: [email protected]
Licenza d'uso:
il presente testo è rilasciato liberamente. Ne è permessa la diffusione e la riproduzione totale e parziale e la modifica del contenuto in ogni forma e supporto, purché venga
notificato all'Autore e non sia per scopi commerciali o di lucro.
Testo scritto e convertito in formato PDF con OpenOffice 1.1
Si ringraziano tutti gli autori consultati (citati e non citati per mia mancanza) e i realizzatori delle immagini reperite tramite la Rete.
Questo testo è stato scritto senza fini di lucro e senza intenzione di violare le leggi esistenti sulla proprietà intellettuale, se ciò fosse avvenuto ugualmente si prega di
comunicarlo, permettendo all'autore di adempiere ai necessari obblighi.
10