DIRITTO INDUSTRIALE (Innovazione e concorrenza) (crediti 6

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DIRITTO INDUSTRIALE (Innovazione e concorrenza) (crediti 6
DIRITTO INDUSTRIALE (Innovazione e concorrenza) (crediti 6) [secondo semestre]
Prof. Gustavo Ghidini
Dipartimento di diritto privato e storia del diritto
Le lezioni avranno carattere seminariale, dunque con costante discussione fra
docente e studenti. Esse vedranno la frequente partecipazione di esperti esterni, anche
non giuristi, per approfondire i profili tecnici, economici e politico-giuridici delle
tematiche trattate.
Verrà inoltre incoraggiata, anche ai fini dell’esame, la scelta di percorsi individuali
differenziati di approfondimento tematico, anche (e pur facoltativamente) con brevi
dissertazioni scritte su temi concordati con il titolare.
Il corso si divide in quattro parti e una conclusione, ed è complessivamente
articolato in sedici sezioni tematiche:
Parte Prima (introduttiva). La tutela dell’innovazione fra “monopolio” e
“concorrenza”.
I. Quadro della materia del corso. Innovazione tecnologica, innovazione culturale,
innovazione commerciale. Principi costituzionali di riferimento. I modelli giuridici
fondamentali. Teorie economiche e disciplina (e) dell’innovazione. Prospettiva
internazionale della disciplina.
II. La tripartizione del sistema classico: promozione della ricerca-sviluppo
tecnologica (brevetto); promozione della cultura (diritto d’autore); promozione del
commercio (segni distintivi, in particolare marchio). La ratio fondamentale della
tripartizione e dei corrispondenti distinti paradigmi normativi rispetto al rapporto fra
diritti esclusivi e libertà di concorrenza.
III. L’evoluzione successiva, in età contemporanea. Profili salienti dell’espansione
della portata protettiva dei diversi paradigmi. Brevetti: estensione alla materia
vivente. Copyright: estensione a “prodotti” tecnologici, in particolare alle
Information Technologies e all’industrial design. Marchi: estensione alla funzione
pubblicitaria del segno distintivo.
IV. Valorizzazione contabile e finanziaria dei beni immateriali: profili e strumenti.
In particolare, le prospettive di rivalutazione contabile dei diritti di proprietà
intellettuale aperte dai nuovi principi contabili internazionali (IAS 38).
Parte Seconda. Innovazione e concorrenza nella produzione e diffusione delle
tecnologie. Il brevetto: principi regolatori del modello-base e dei suoi adattamenti
(varietà vegetali, biotecnologie, nanotecnologie)
V. L’accesso al brevetto. A) Oggetto, e limiti, della brevettazione. In particolare, la
difficile distinzione fra ricerca di base e ricerca applicata (R&D). B) Le condizioni
della brevettazione. Lo “scambio” fra esclusiva sul, e divulgazione del, risultato
innovativo. C) I requisiti di brevettabilità, e il loro adeguamento alla destinazione
industriale e al modo di produzione tipico dell’innovazione contemporanea.
VI. Lo sfruttamento del brevetto nei rapporti con i terzi. Tutela contro i
contraffattori e rapporti con terzi collaboratori (licenze, pools di brevetti, joint
ventures per R&D). “Anticorpi pro-concorrenziali” del diritto esclusivo: interni al
paradigma (in particolare, il c.d. esaurimento del brevetto), ed esterni (“interferenze”
del diritto antitrust). Tutela del brevetto e tutela del segreto industriale.
VII. Il ruolo del brevetto nei rapporti commerciali internazionali. Cenni ai profili
geopolitici della tutela brevettuale. Divenire, e lineamenti essenziali, dell’Accordo
internazionale per la tutela dei diritti di proprietà intellettuale (Trade-Related
Agreement on Intellectual Property Rights, TRIPs). Il brevetto nei rapporti a) fra
paesi industriali avanzati e b) fra questi e i paesi in via di sviluppo (PVS). In
particolare, il problema dell’accesso dei PVS ai farmaci essenziali brevettati.
VIII. Brevetti “speciali” e adattamento del sistema brevettuale a settori particolari
delle tecnologie. L’applicazione alla materia vivente: dalle nuove varietà vegetali alle
biotecnologie. Sul rapporto fra scelte di natura etica e disciplina brevettuale. Il nuovo
settore emergente: le nanotecnologie. Dalla casistica ai principi.
Parte Terza. Il “Technology Copyright” fra protezione assoluta, tutela della
concorrenza, e garanzie dell’accesso alle opere protette
IX. Le due prospettive del “Technology Copyright”: A) diritto d’autore esteso a
produzioni di rilievo tecnologico e b) diritto d’autore su opere della cultura e
dell’informazione realizzate e/o diffuse per via tecnologica. Profili di una evoluzione
storica in progress.
X. A) L’ingresso nel diritto d’autore dell’“arte applicata” e dei “progetti di lavori
dell’ingegneria”. La moderna disciplina dell’industrial design.
XI. L’ingresso nel diritto d’autore delle c.d. Information Technologies (IT): in
particolare, software e banche dati. Il significato economico delle scelte normative
pro-copyright: dalla esperienza nord-americana a quella europea. Copyright o
brevetto? Dal software proprietario all’Open Source. Profili di policy distributiva e di
soluzioni normative alternative.
XII. B) Diritto d’autore in ambiente digitale. In particolare, la circolazione di opere
dell’ingegno e informazioni su Internet. Diritto all’esclusione e diritti di accesso:
l’(instabile) equilibrio fra disciplina legale, protezioni contrattuali e protezioni
tecnologiche (Digital Rights Management, DRM) dei contenuti protetti. Cenni alla
“gestione collettiva” dei diritti d’autore, in particolare a proposito di opere c.d.
multimediali. Il ruolo della SIAE e il problema, anche costituzionale, della sua
esclusiva legale sulla intermediazione dei diritti d’autore.
XIII. La contraffazione on-line. Delimitazione “commerciale” della repressione?
Cenni alla responsabilità degli “intermediari di rete”.
Parte quarta. L’innovazione commerciale. Valorizzazione dell’identità aziendale e
sfruttamento del “plusvalore” pubblicitario dei marchi
XIV. La tutela del marchio dotato di rinomanza: lineamenti di una riforma
europea. Profili essenziali e significato economico del superamento del limite della
funzione distintiva.
XV. Segue. Le forme contrattuali dello sfruttamento del valore pubblicitario dei
marchi. In particolare: licenze, merchandising, sponsorizzazioni. Quali effetti sulla
concorrenza nel mercato? Quali sulla innovazione industriale? Quali sugli interessi
dei consumatori?
XVI. Conclusioni e prospettive evolutive. Le istanze emergenti, sul piano
internazionale, per un nuovo equilibrio fra incentivi all’innovazione, tutela della
concorrenza, emergenze umanitarie, accesso alla cultura e all’informazione degli
utenti. In particolare, lo “Intellectual Property in Transition Research Programme” e
la “Development Agenda” della Organizzazione Mondiale della Proprietà
Intellettuale (OMPI/WIPO).
Testi per la preparazione all’esame
Per gli studenti frequentanti: G. Ghidini, Profili evolutivi del diritto industriale:
proprietà intellettuale e concorrenza, Milano, Giuffrè, 2008, integrato dalla lettura
del Codice della proprietà industriale (DLgs n. 30/2005 e successive modificazioni),
della legge sul diritto d’autore (l. 633/1941 e successive modificazioni); dell’Accordo
internazionale TRIPs (entrato in vigore il 1° gennaio 1995), tutti liberamente
reperibili su Internet. Altri testi di riferimento verranno indicati durante il Corso.
Per gli Studenti non frequentanti: P. Auteri - G. Floridia - V. Mangini - G. Olivieri M. Ricolfi - P. Spada, Diritto industriale: proprietà intellettuale e concorrenza,
Torino, Giappichelli.